[consiglio]come intraprendere analisi
Salve a tutti, innanzitutto mi scuso se ho sbalgiato sezione, ma sono un nuovo iscritto e, visto che si parla di analisi ho deciso di postare ui, è anche vero però che nel mio post non si tratta di esercizi o formule.
Fequento il primo anno di ingegneria, ma come avrete capito, trovo difficoltà in questi esami di analisi e geometria.
Io sono perito, quindi la mia preparazione è quello che è.Mi sono messo seriamente a studiare la matematica seguendo schemi e riassunti e adesso me la cavo già meglio anche se trovo ancoras difficoltà nello svolgimento di limiti, serie e integrali.
Ora, chiedo a voi, che per la maggiore siete persone laureate e quindi ci siete un po' passati, come posso fare per "immedesimarmi" nella materia e risucire a passare questi esami??
Vi ringrazio in anticipo.
Fequento il primo anno di ingegneria, ma come avrete capito, trovo difficoltà in questi esami di analisi e geometria.
Io sono perito, quindi la mia preparazione è quello che è.Mi sono messo seriamente a studiare la matematica seguendo schemi e riassunti e adesso me la cavo già meglio anche se trovo ancoras difficoltà nello svolgimento di limiti, serie e integrali.
Ora, chiedo a voi, che per la maggiore siete persone laureate e quindi ci siete un po' passati, come posso fare per "immedesimarmi" nella materia e risucire a passare questi esami??
Vi ringrazio in anticipo.
Risposte
Benvenuto.
Non c'è una vera e propria ricetta però diciamo che lo studio è indubbiamente l'ingrediente essenziale. Deve essere fresco, matto e disperatissimo.
Il secondo ingrediente è la curiosità: devi sempre porti domande, non fidarti di un procedimento pronto e confezionato anche se negli esami di matematica di ingegneria spesso il corso viene presentato come una serie di formule (lo dico per esperienza personale di lezioni private) senza un filo logico evidente.
Rompi le scatole al professore/essa, procurati un buon eserciziario e ogni volta che qualcosa non torna o ti viene un dubbio anche piccolo, una curiosità chiedila al tuo prof oppure anche su questo forum.
In soldoni l'importante è che tu faccia uno studio attivo e non passivo, la matematica non si impara da sola, e che quando trovi un ostacolo invece di fermarti e di dire "che palle sti limiti" ti metti con la voglia di affrontarlo e se non ce la fai da solo chiedi in giro.
Può sembrare un discorso da collana Harmony però, a mio avviso, per le materie che dovrai affrontare quello che ti serve è solo questo. Oltre ovviamente ad una testa che collabori. Perchè le difficoltà che dovrai affrontare sono prevalentemente di natura computazionale (leggi: esercizi contosi che non riescono) e l'unico modo per evitare di spararsi in testa è quello di farsi piacere quello che stai facendo, non perché hai un esame da sostenere ma perchè a quel limite gliela fai vedere tu.
In bocca al lupo!
Non c'è una vera e propria ricetta però diciamo che lo studio è indubbiamente l'ingrediente essenziale. Deve essere fresco, matto e disperatissimo.

Il secondo ingrediente è la curiosità: devi sempre porti domande, non fidarti di un procedimento pronto e confezionato anche se negli esami di matematica di ingegneria spesso il corso viene presentato come una serie di formule (lo dico per esperienza personale di lezioni private) senza un filo logico evidente.
Rompi le scatole al professore/essa, procurati un buon eserciziario e ogni volta che qualcosa non torna o ti viene un dubbio anche piccolo, una curiosità chiedila al tuo prof oppure anche su questo forum.
In soldoni l'importante è che tu faccia uno studio attivo e non passivo, la matematica non si impara da sola, e che quando trovi un ostacolo invece di fermarti e di dire "che palle sti limiti" ti metti con la voglia di affrontarlo e se non ce la fai da solo chiedi in giro.
Può sembrare un discorso da collana Harmony però, a mio avviso, per le materie che dovrai affrontare quello che ti serve è solo questo. Oltre ovviamente ad una testa che collabori. Perchè le difficoltà che dovrai affrontare sono prevalentemente di natura computazionale (leggi: esercizi contosi che non riescono) e l'unico modo per evitare di spararsi in testa è quello di farsi piacere quello che stai facendo, non perché hai un esame da sostenere ma perchè a quel limite gliela fai vedere tu.
In bocca al lupo!
Matto e disperatissimo? mah...
Dimentica tutto quello che hai imparato riguardo alla matematica, ricomincia da zero, entra nell'ordine di idee che tutto quello che fai è una costruzione razionale che parte dagli assiomi, poi alla fine cerca di vedere il lato applicativo, non il contrario, altrimenti potresti incontrare degli argomenti talmente controintuitivi da mandarti fuori strada.
Almeno IMHO.
Almeno IMHO.
Soprattutto il testo di riferimento é molto importante, ti suggerisco Walter Rudin "Principi di Analisi Matematica" terza edizione. Se studi da solo, peró, quello non é un testo per cominciare, se invece segui le lezioni, allora adotta quel testo.
"starsuper":
Io sono perito, quindi la mia preparazione è quello che è.Mi sono messo seriamente a studiare la matematica seguendo schemi e riassunti e adesso me la cavo già meglio anche se trovo ancora difficoltà nello svolgimento di limiti, serie e integrali.
Dire che sei poco preparato perché sei un perito (quale, per curiosità?) è una pura assurdità, secondo me.
I periti hanno il vantaggio nelle facoltà scientifiche che, SE hanno svolto decentemente la matematica a scuola, la parte computazionale di analisi già la conoscono e possono quindi dedicarsi maggiormente alla teoria. Questo a condizione, ovviamente, che comprendano che la parte computazionale è solo una piccolissima parte della matematica e che, quindi, devono studiare la teoria.
Piuttosto, mi sembra anche una contraddizione affermare di stare studiando seriamente con degli schemi. Ti consiglio, piuttosto, dei buoni libri di testo per la teoria e per gli esercizi (adatti al nuovo ordinamento di ingegneria) o, al massimo, gli appunti presi a lezione.
Da quanto dici comunque, e da quel che so di come è ridotta ingegneria oggi, la parte computazionale della matematica è diventata la più importante lì, quindi se vuoi solo passare gli esami il tuo compito si semplifica: basta che "impari a fare i conti". Come si fa? Esercizi, esercizi, esercizi e ancora esercizi! Occorre ovviamente usare dei libri che diano la soluzione (meglio ancora se danno l'intero procedimento) in quanto fare esercizi senza poter assicurarsi che siano stati fatti bene non ha senso.
Insomma, basta tanto studio ed esercizio, senza disperarsi, che non serve a niente!

"WiZaRd":
Dimentica tutto quello che hai imparato riguardo alla matematica, ricomincia da zero, entra nell'ordine di idee che tutto quello che fai è una costruzione razionale che parte dagli assiomi, poi alla fine cerca di vedere il lato applicativo, non il contrario, altrimenti potresti incontrare degli argomenti talmente controintuitivi da mandarti fuori strada.
Almeno IMHO.
WiZaRd personalmente la penso esattamente come te, ma non puoi consigliare questo ad una persona che sta studiando ingegneria, per giunta con il N.O.! Questo metodo (l'unico possibile a mate) porterebbe via troppo tempo in un'altra facoltà: hai idea dei programma di ingegneria del primo anno? Studiano la matematica e la fisica che noi di mate in 2-3 anni!

Se si vuole solo passare decentemente gli esami a ingegneria conviene fare un sacco di esercizi, studiarsi la teoria (non a memoria, per carità

Lo so, ciò è nauseabondo e mi fa vomitare

"regim":
Soprattutto il testo di riferimento é molto importante, ti suggerisco Walter Rudin "Principi di Analisi Matematica" terza edizione. Se studi da solo, peró, quello non é un testo per cominciare, se invece segui le lezioni, allora adotta quel testo.
Ma lo hai letto il Rudin?

Mi spieghi che senso a consigliarlo ad una persona che studia ingegneria e si sta trovando anche in difficoltà? Gli risulterebbe incomprensibile oltre a costringerlo a tanta fatica inutile, per lui.
Il Rudin è un libro tosto perfino per chi studia matematica!
Concordo invece sul fatto che il libro è importante, può capovolgere le sorti di un esame. Gli consiglio, infatti, di cercare nel forum per trovare dei consigli su un libro da adottare.
Capisco Leonardo il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo con te nella parte che riguarda lo studio ad ingegneria, io invito starsuper a non curarsi di Fisica ne di Chimica ne di altro, e dedicare il primo anno forse meglio 6 mesi al solo studio dell'analisi, magari su un testo come il Rudin. Il tempo perso lo recupererai molto velocemente. Come fai a capire la Fisica se conosci a malapena l'Analisi? frequenta il corso il prossimo anno, con Analisi in tasca studiata su un Rudin magari, per te sará una passeggiata anche Fisica II, e cosí per il resto.
"Luca.Lussardi":
Matto e disperatissimo? mah...
Sette anni di studio matto e disperatissimo , lo disse anzi lo scrisse G.Leopardi .
"regim":
Capisco Leonardo il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo con te nella parte che riguarda lo studio ad ingegneria, io invito starsuper a non curarsi di Fisica ne di Chimica ne di altro, e dedicare il primo anno forse meglio 6 mesi al solo studio dell'analisi, magari su un testo come il Rudin.
E secondo te un anno è sufficiente per metabolizzare il Rudin dal niente?

Onore a te se ci riesci. Secondo me in un anno, se parti da zero, puoi arrivare con difficoltà ad un livello in cui il Rudin ti può essere utile. E' diverso, ovviamente se hai conoscenze pregresse.
"regim":
Il tempo perso lo recupererai molto velocemente.
Non so fino a che punto, considera che a ingegneria saper fare i conti conta ai fini dell'esame e la teoria non basta in questo caso, serve esercizio.
"regim":
Come fai a capire la Fisica se conosci a malapena l'Analisi?
Molto semplice: non fai, è impossibile! Però è possibile passare l'esame con un voto alto, anche prendere 30 e lode, se il prof non è serio. Non so quale utilità possa avere prendere 30 o anche un voto comunque altino senza aver capito niente, però è possibile.
"regim":
frequenta il corso il prossimo anno, con Analisi in tasca studiata su un Rudin magari, per te sará una passeggiata anche Fisica II, e cosí per il resto.
Si ma sul Rudin devi averla studiata! Come se fosse semplice per chi segue ingegneria e ha difficoltà anche a fare i conti!
Sconsiglio vivamente starsuper di usare il testo di W.Rudin per preparare l'esame di Analisi a Ingegneria.
E' troppo impegnativo e avrebbe un effetto negativo .....
E' brutto dirlo, ma oggi (N.O.) per superare l'esame di Analisi a Ingegneria basta sapere di teoria quel tanto che basta per poter fare gli esercizi o poco più.
E' troppo impegnativo e avrebbe un effetto negativo .....
E' brutto dirlo, ma oggi (N.O.) per superare l'esame di Analisi a Ingegneria basta sapere di teoria quel tanto che basta per poter fare gli esercizi o poco più.
Beh grazie a tutti. Con il discorso del perito, non inendevo tanto il fatto delle conoscenze( mi sono esperesso male in effetti), ma bensì il fatto del metodo di studio, che un qualunque altro liceale ( classico o scentifico) ha sicuramente piu sviluppato. E' anche vero che io perito inf. dovrò studiare meno per i futuri esami di informatica, che ahime, partono dal secondo anno.
Proprio perch gli esami inerenti all' informatica partono il secondo anno, sono costretto a subirmi un primo anno tosto ( penso non ci sia bisogno di spigare tutti sapete i corsi, gli esami, etc).
Ora, come ripeto il fatto è che mi manca un po' di metodo di studio, cosa FONDAMENTALE in questo tipo di università, quindi una volta acquisito quello sarei un passo avanti...
Per quanto riguarda i testi, non le ho dato molta importanza, ho ripreso un vecchio Zwirner dedicato a facoltà di economia o affini, per un approccio forse un po' piu soft.
Proprio perch gli esami inerenti all' informatica partono il secondo anno, sono costretto a subirmi un primo anno tosto ( penso non ci sia bisogno di spigare tutti sapete i corsi, gli esami, etc).
Ora, come ripeto il fatto è che mi manca un po' di metodo di studio, cosa FONDAMENTALE in questo tipo di università, quindi una volta acquisito quello sarei un passo avanti...
Per quanto riguarda i testi, non le ho dato molta importanza, ho ripreso un vecchio Zwirner dedicato a facoltà di economia o affini, per un approccio forse un po' piu soft.
Leonardo sono d'accordo con te sulla difficoltá del Rudin per chi comincia Analisi e studia da solo, peró, seguendo le lezioni non dovrebbe risultare cosí difficile da digerire in 9 mesi 1 anno. Ritengo che dovrebbe concentrarsi sulla Matematica molto piú di quanto si faccia ad Ingegneria questo é il messaggio che mi sento di dargli. Mi sembra che anche tu implicitamente hai inviato un messaggio del genere alla fine o sbaglio? concordo con te, fare matematica come normalmente é insegnata ad Ingegneria fa vomitare, ergo...
"Camillo":
.....
E' brutto dirlo, ma oggi (N.O.) per superare l'esame di Analisi a Ingegneria basta sapere di teoria quel tanto che basta per poter fare gli esercizi o poco più.
Non é solo brutto, é grave, non dirlo ovviamente, ma che effettivamente l'Universitá Italiana si sia ridotta cosí.
"regim":
Come fai a capire la Fisica se conosci a malapena l'Analisi?
E perché secondo te i professori di fisica usano seriamente l'Analisi? Ma se per risolvere le equazioni differenziali dette "a variabili separabili" usano il famoso metodo Urang-Utang anziché fare la cosa più sensata e più semplice, ovvero risolvere l'equazione differenziale usando la teoria che c'è dietro... e se spiegano l'integrale come una somma di "infiniti rettangoli infinitesimali" sono per potere usarlo alla seconda lezione onde dire che la funzione spostamento si trova integrando chi lo sa quale roba fantascientifica... e qui mi fermo altrimenti esplodo.
Sono pochissimi i professori di fisica che usano seriamente l'Analisi (o almeno spero che qualcuno che lo faccia ci sia) e io onestamente non ne conosco nemmeno uno.
"regim":
Capisco Leonardo il tuo punto di vista, ma non sono d'accordo con te nella parte che riguarda lo studio ad ingegneria, io invito starsuper a non curarsi di Fisica ne di Chimica ne di altro, e dedicare il primo anno forse meglio 6 mesi al solo studio dell'analisi, magari su un testo come il Rudin. Il tempo perso lo recupererai molto velocemente. Come fai a capire la Fisica se conosci a malapena l'Analisi? frequenta il corso il prossimo anno, con Analisi in tasca studiata su un Rudin magari, per te sará una passeggiata anche Fisica II, e cosí per il resto.
Scusa tanto, ma secondo te lui dovrebbe finire fuori corso di proposito solo per passare Analisi I ?!? Lo vorrei proprio vedere al secondo anno a recuperare Fisica 1 e Chimica, se non di più, mentre prepara gli esami del secondo anno.
"Leonardo89":
Dire che sei poco preparato perché sei un perito (quale, per curiosità?) è una pura assurdità, secondo me.
I periti hanno il vantaggio nelle facoltà scientifiche che, SE hanno svolto decentemente la matematica a scuola, la parte computazionale di analisi già la conoscono e possono quindi dedicarsi maggiormente alla teoria.
In realtà, per esperienza diretta, mi pare che i periti abbiano una preparazione più incentrata su altre materie, quindi in matematica risultano un po' deboli anche dal punto di vista computazionale. Ma magari dipende dai casi...
"Leonardo89":
hai idea dei programma di ingegneria del primo anno? Studiano la matematica e la fisica che noi di mate in 2-3 anni!![]()
Se si vuole solo passare decentemente gli esami a ingegneria conviene fare un sacco di esercizi, studiarsi la teoria (non a memoria, per carità) ma senza porsi troppi problemi (ossia quelli che, giustamente, ci poniamo noi studenti di matematica) e seguendo il programma del prof.
Lo so, ciò è nauseabondo e mi fa vomitare, ma se si vuole sopravvivere a ingegneria (finendola nei tempi giusti), è così.
I nuovi programmi, con numero di esami ridotto, hanno dilatato i tempi di apprendimento della matematica ad ingegneria, adesso siamo più o meno alla pari con matematica (anche se il rigore e il numero di ore dedicate sono incomparabili). In ogni caso, sono d'accordo con queste considerazioni (ma fate davvero così tanta fisica a matematica? ). Alla fine, ad un ingegnere la matematica serve principalmente per risolvere problemi di calcolo.
"Benny":[/quote]
[quote="regim"]ma fate davvero così tanta fisica a matematica?
Da me, a Napoli, facciamo quattro ore di lezione settimanali più tre di laboratorio sempre settimanali.
Salve gente..allora pure io sono un perito (elettronico) e vi posso dire che una scuola a indirizzo tecnico non prepara minimamente ad affrontare una facoltà come ingegneria (poi se a Catania ancora peggio)..Proprio il metodo di studio non è per niente buono,perchè ad esempio la matematica c'è la davano così com'era (addirittura molte volte manco i teoremi enunciavamo)..Io non sapevo neanche che i teoremi fossero dimostrati e che noi dovevamo sapere fare..Immaginate lo scoglio appena sono arrivato in ingegneria..solo ora mi sto riprendendo e sono pure molto indietro..Quindi,per chi come me è un perito,vi consiglio vivamente di studiare (a parte) l'analisi parallelemente al corso ufficiale all'univesità.
"Stewie":
Salve gente..allora pure io sono un perito (elettronico) e vi posso dire che una scuola a indirizzo tecnico non prepara minimamente ad affrontare una facoltà come ingegneria (poi se a Catania ancora peggio)..Proprio il metodo di studio non è per niente buono,perchè ad esempio la matematica c'è la davano così com'era (addirittura molte volte manco i teoremi enunciavamo)..Io non sapevo neanche che i teoremi fossero dimostrati e che noi dovevamo sapere fare..Immaginate lo scoglio appena sono arrivato in ingegneria..solo ora mi sto riprendendo e sono pure molto indietro..Quindi,per chi come me è un perito,vi consiglio vivamente di studiare (a parte) l'analisi parallelemente al corso ufficiale all'univesità.
lo so, ora non esageriamo la matematica l ho trattata però diciamo che non mi sono mai applicato a dvere.
Capito ,volevo solo dire che in istituti tecnici si fa una matematica più superficiale rispetto a uno scientifico..e quindi in alcuni casi (come nel mio)si è più svantaggiati...
[OT]
I nuovi programmi hanno dilatato i tempi? Siete quasi a livello di Matematica?
Qui a Napoli si continua a fare Analisi I e II entrambi al primo anno e Metodi Matematici (Analisi Complessa) al secondo.
Il che è una follia didattica, soprattutto considerando che la facoltà di Ingegneria è ormai diventata un onodromo* molto affollato.
Non so come ve la passate al nord, ma non credo ci siano molte differenze...
__________
* Per chi non ha studiato latino, onager è l'asino selvatico; il suffisso -dromo è lo stesso di ippodromo.
Lascio a chi legge il banale esercizio d'indovinare il significato di onodromo.
[/OT]
"Benny":
I nuovi programmi, con numero di esami ridotto, hanno dilatato i tempi di apprendimento della matematica ad ingegneria, adesso siamo più o meno alla pari con matematica (anche se il rigore e il numero di ore dedicate sono incomparabili). In ogni caso, sono d'accordo con queste considerazioni (ma fate davvero così tanta fisica a matematica? ). Alla fine, ad un ingegnere la matematica serve principalmente per risolvere problemi di calcolo.
I nuovi programmi hanno dilatato i tempi? Siete quasi a livello di Matematica?
Qui a Napoli si continua a fare Analisi I e II entrambi al primo anno e Metodi Matematici (Analisi Complessa) al secondo.
Il che è una follia didattica, soprattutto considerando che la facoltà di Ingegneria è ormai diventata un onodromo* molto affollato.
Non so come ve la passate al nord, ma non credo ci siano molte differenze...
__________
* Per chi non ha studiato latino, onager è l'asino selvatico; il suffisso -dromo è lo stesso di ippodromo.
Lascio a chi legge il banale esercizio d'indovinare il significato di onodromo.
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