Ingegneria @ Matematica

david_e1
Ciao!

Qualche tempo fa si era parlato diffusamente dei rapporti fra matematici e ingegner. Soprattutto per quello che riguarda gli ing. matematici. La conclusione cui si era giunti era, in pratica, l'ingegnere fa l'ingegnere il matematico fa il matematico.

Tuttavia, tuttavia poi nella realta' non credo che le cose possano funzionare proprio cosi'! Non penso che un ingegnere vada da un matematico col suo bel sistema di PDE e gli dica "studialo analiticamente e fammi una simulazione numerica". Alla fin fine gli ingegneri hanno problemi concreti e VOGLIONO risposte concrete. Non penso che uno si rivolga a un matematico applicato per avere una bella dimostrazione astratta, piuttosto uno gli da in "input" un problema e vuole in "output" la soluzione.
Quasi sempre i problemi non sono espressi in linguaggio puramente matematico: se l'ingegnere sapesse impostare per bene il sistema di PDE molto probabilmente lo simulerebbe "fregandosene" della buona positura o meno (anche perche' le consulenze costano!)....

Secondo me, quindi, una parte molto importante nel lavoro di "matematico applicato" consiste nel formulare un problema (della fisica o dell'ingegneria) in termini matematici.

A questo punto mi chiedo: e' mai possibile che un laureato in matematica applicata, prima della professione, non abbia mai visto in vita sua un ingegnere? Che non abbia la minima idea del metodo (non parlo del metodo matematico!) con cui poi affrontare i problemi? Soprattutto non avere la pratica di dimensionare la complessita' del modello agli obbiettivi: mica si puo' usare Navier-Stokes per calcolare la pressione da imporre all'acqua di una caldaia per accendere i caloriferi del 5o piano!!!

Certo sono tutte cose che, se uno e' bravo, le acquisisce autonomamente. Tuttavia io sono fermamente convinto che in un corso di matematica applicata sia assolutamente indispensabile inserire corsi ingegneristici per ampliare la visione degli studenti. In particolare:

10 CFU Teoria dei Sistemi (fatta da un ingegnere, non quella roba assurda di filtri di analisi funzionale con cui i matematici la interpretano! :-D )
15 CFU Applicazioni varie della matematica all'ingegneria (Elettronica o Scienza delle Costruzioni o Fisica Tecnica o Idraulica o un mix!) (rigorosamente corsi tenuti da ing!)

sarebbero secondo me da inserire nel curriculum di un matematico applicato. Anche a costo di sacrificare qualche ora di Geometria o Analisi o Algebra. Secondo me la maggior apertura mentale gioverebbe molto di piu' della conoscenza di qualche teorema in piu'! (che tanto all'occorrenza si trovano sui libri e si fa in fretta ad apprenderli)

L'idea non e' ovviamente quella di insegnare ai matematici a progettare circuiti o ponti o altro. Semplicemente di farli vedere come pensano gli altri utilizzatori di quel grande strumento che e' la matematica. Anche perche', gli ingegneri, la loro controparte la conoscono gia' da Analisi I! (si parla sempre di forma mentis non di conoscenza enciclopedica)


Vorrei un vostro parere su questo.
Specialmente un parere da chi frequenta o ha frequentato matematica e da parte degli ingegneri.

Risposte
tecnos1
Circa un anno fa parlando con il mio professore di elettrotecnica/campi elettromagnetici siamo entrati nel discorso delle prospettive occupazionali. Lui sosteneva che la media impresa tende a formare al suo interno il neolaureato, di conseguenza una formazione di base più ampia è sicuramente apprezzabile da entrambe le parti. Certamente dipenderà dal tipo di azienda che ti assume, in quanto la filosofia italiana, ultimamente, è quella di investire nella finanza e non nella ricerca e sviluppo. Bisogna considerare che siete un numero ridotto di studenti e che se l'industria ritornerà a investire nel prodotto, con un conseguente bisogno di ricerca, ( e la Fiat ultimamente lo sta facendo ) penso che anche all'inizio sarete alla pari con gli altri ingegneri.

fireball1
Ragazzi, è stato aggiornato il sito di IMS
con la sezione "Esperienze dei nostri studenti",
in cui c'è già qualcosa!
http://www.uniroma2.it/ppg/ims/esperienze.html

alastor1
sono uno studente della triennale, sto iniziando in questi giorni la tesi..
credo che le differenza trai due corsi di laurea e che quello della sapienza si serve di persone formate all'interno di altri ambiti ingegneristi..
senza scendere nel campo della qualità, il taglio della formazione di un elettronico è radicalmente diverso da quello di un civile, e via discorrendo..
il che può essere sia un vantaggio, xkè magari si affronta dei problemi con una mentalità diversa che può dare nuovi tagli, che uno svantaggio.
quindi loro devono fornire nella specialistica tutta una serie di esami di base, che non sono stati affrottanti negli originari corsi di laurea.
mentre essendo il nostro un corso top-to-bottom , si cura di questi aspetti sin da subito.
per quanto riguarda la th dello stato solido e le altre materie collegate (meccanica quantistica, fisica dello stato solido, ecc ecc.. ) sono di certo un elemento di cultura scientifica generale importante e di grande attualità, nonchè molto interessanti.
per quanto riguarda le reali differenze trai corsi sono tutti molti simili, credo che alla fine alla base di una scelta di questa o dell'altra specialistica ci siano motivi di preferenza personale sulle singole materie e di fiducia nelle capacità organizzative del CdL e dell'ateneo.

il mio personale dubbio è se realmente il mondo del lavoro ha la voglia di investire su delle persone con delle buone capacità ed ottime prospettive,ma dalle prestazioni iniziali meno brillanti, invece che su persone dalla professionalità immediatamente spendibile, ma limitata nel tempo, come ad esempio i laureati triennali.

tecnos1
Alastor tu sei uno studente di ingegneria dei modelli e dei sistemi se non sbaglio, vorrei sapere se della triennale o della specialistica? Tanto per rientrare nel tema ingegneria-matematica cosa ne pensi delle lauree specialistiche in IMS e scienze dell'ingegneria ( della Sapienza ). Inoltre ritieni positivo il fatto che nella specialistica di IMS abbiano inserito due moduli di teoria dello stato solido?

alastor1
si, l'OT è fisiologico, ma la mia esperienza personale sui forum mi dice che seguire lo stream of consciousness non porta a nulla di buono ai fini della discussione
poi siamo in orientamente universitario, cioè discutere delle realtà e delle occasioni formative che le varie università nel campo del sapere tecnico scientifico, la mia voleva solo essere una critica costruttiva, io sono "solo" un utente occasionale di questo forum, quindi se volete trolleggiate pure..

per "non gliene frega niente a nessuno" intendevo semplicemente opporre una frase un po' dura, ai toni un po' troppo celebrativi e agiografici con il quale declamavi il suo nome in più occasioni.

fermo restando che un morto non gode di maggior rispetto di un vivo, non era mia intenzione screditare il lavoro e la caratura scientifica del prof.Amerio

CA10
Per ciò che rigurada l'off topic penso che sia un inevitabile effetto fisiologico dei "forum".
Forum altro non è che una pubblica piazza, ove, nel rispetto di tutti, si può discutere liberamente. Si inzia a parlare di un argomento e poi si finisce su un altro. Direi che le discussioni più interessanti sono sempre di questo tipo. Del resto simo sempre nell'argometo di "orientamento universitario".

In ogni caso, per questi tipo di tematica, la competenza è dei moderatori e degli amministratori che gestiscono il forum stesso.


Circa il Prof. Amerio, ("non glien frega niente a nessuno") ti invito a maggior rispetto. Sia perché è defunto, sia perché è un grande scienziato del passato recente che ha contribuito a mantenere alto il nome dell'università italiana e al quale, tutti, più o meno direttamente, più o meno consapevolmente, dobbiamo qualcosa.

Se qualcuno, in questa o in altre discussioni, vuole raccontare di altri grandi personaggi delle nostre università, lo faccia. Io lo leggerò con molto interesse.

alastor1
ho seguito con curiosità questo topic, anche se mi pare che si sia uscito dal seminato
andiamo con ordine:
credo che lo scopo di questo topic sia discutere del fenomeno "trasversalizzante" che oggi comune a tutte a tutte le scienze applicate e teoriche
quindi credo che l'obbiettivo della discussione fosse: " ultimamente c'è una reale compenetrazione della matematica nell'ingegneria, è utile/auspicabile/possibile il contrario?"
quindi credo che, come da nome del forum, l'interessante sia discutere delle tecniche e delle opportunità formative offerte da questi nuovi CdL.

invece, da qualche reply a qui, vedo una curiosa gara..
1) mi fa piacere che tanti illustri matematici fossero anche dei colleghi, ma non credo che centri nulla col discorso
2) non gliene frega niente a nessuno sto prof. Amerio (del quale ignoravo anche l'esistenza, e il mio sonno non ne ha mai sofferto di questo) abbia usato un elaboratore nel 55, sono contento per lui, ma è poderosamente OT
3) continua a non fregargliene niente a nessuno della gloriosa storia del politecnico di Milano, crea un topic "summa laude Politecnici Mediolani" se vuoi glorificarne il passato e il presente, magari qualcuno qui era interessato in qualcosa di diverso di una lista di nomi ed eventi che sembra tratta da un volantino commemorativo
4) non è una gara a chi piscia + lontano, a chi fa la facoltà più nerd, o più in, perchè il fatto di essere iscritto al politecnico o a tor vergata non ti rende un uomo migliore

probabilmente c'è una grande mente in ogni università, anche in quelle del tibet o della mongolia, allora ci mettiamo tutti a fare la lista?

la discussione che era nata non era male, ma ora sembra trolleggio indiscriminato

tecnos1
Non a caso stiamo parlando di facoltà molto prestigiose come il politecnico di Milano e Tor Vergata , ma ricordiamo anche il politecnico di Torino che ha il primato di aver istituito un corso di scienze matematiche in una facoltà di ingegneria, seguendo il filone U.S.A (ma anche europeo, basta notare la Svizzera, la Francia e i paesi del nord Europa ) dove i corsi di matematica applicata e computazionale( e fisica app), nelle prime 5 università nel mondo ( Harward, Stanford, Caltech, berkeley) sono attivati nelle facoltà di ingegneria e permettono di conseguire dottorati anche in rami teorici della matematica e della fisica ( come del resto accade anche nei politecnici Italiani ).
Comunque c'è un legame molto forte fra matematica ed elettronica, non a caso il dottorato in ingegneria matematica e simulazione di Genova è nato dalla collaborazione di due dipartimenti molto importanti della facoltà di ingegneria, quali il dipartimento di biofisica e ingegneria elettronica e il dipartimento di modelli matematici.

fireball1
Certo, concordo.

CA10
Non è che Ingegneria Matematica sia
più "facile da ricordare" e soprattutto più chiaro!!!


Fino a qualche annno fa esistevano solo ingegneria civile, meccanica, elettronica, elettrotecnica, chimica etc.
Due parole e tutti capivano - grosso modo - di che cosa ti occupavi e che cosa sapevi fare.
Come Veterinaria, Giurisprudenza, Matematica.
Anche per chi non era molto addentro al mondo universitario.

IMS, se nessuno me lo spiega, non posso indovinare certo che cosa è.
Come il "DAMS" o l'"ISEF".

E citarlo per esteso è lungo. Esiste anche un "marketing" delle lauree. Un nome complicato o criptico fa già perdere di popolarità. Soprattutto fa credere che al di là del nome pomposo non vi sia alcuna sostanza.

E anche a dire per esteso Ingegneria dei Modelli e dei Sistemi, per chi non dentro al mondo dell'università scientifica, o ne è uscito da parecchio, potrebbe non essere chiaro.
Modelli matematici? modelli di aereo? di automobili? sistemi di equazioni? sistemi elettrici??? boh!

Anche Ingegeria Matematica potrebbe non essere del tutto chiaro, ma almeno tutti intuiscono che ha che fare in modo speciale con l'ingegneria e con la matematica.

Gli esatti contenuti non vanno ovviamente nel titolo del corso ma si specificano a parte.

fireball1
Ti dirò infatti che un mio compagno di corso,
quando gli altri gli chiedono cosa fa,
lui risponde Ingegneria Matematica, infatti
se risponde Ing. Modelli & Sistemi
nessuno capisce nulla e allora sei
costretto a spiegare tutta la storia...
Suvvia CA, che cavolo c'entrano i nomi?! :-D
Non è che Ingegneria Matematica sia
più facile da ricordare e soprattutto più chiaro!!! :-D
E' più famoso di IMS, questo sì.

CA10
Niente di tutto ciò! Il mio discorso aveva il solo
scopo di evidenziare il fatto che si fa un po'
troppo riferimento ai corsi del Politecnico
di Milano. Infatti è ovvio che il Politecnico di
Milano sia molto più famoso di Tor Vergata.


Non si fa troppo riferimento al Politecnico di Milano per il semplice fatto che è fra le facoltà di Ingegneria più celebri in Italia.
Questo senza nulla togliere alle altri sedi dove, anzi, si può anche studiare ed imparare meglio (soprattutto quelle più piccole).

In particolare il Politecnico di Milano è la facoltà di ingegneria celebre per per gli studi di "matematica per l'Ingegneria" la cui origine si può far risalire al grande matematico prof. Francesco Brioschi, al quale è intitolato il dipartimento di matematica del Politecnico (allora Regio Istituto Tecnico Superiore), fondatore del Politecnico stesso e suo primo direttore (allora non c'era il rettore ma il direttore).

Il Politecnico è stato il primo ateneo di Milano (l'Università degli Studi con la Facoltà di Scienze fu attivata molti decenni dopo), questo contribuì a fare del Politecnico un centro di studi matematici autonomo e indipendente da altri enti e tutt'oggi, pur con scambi e collaborazioni con i dipertimenti omologhi degli altri atenei, il dipartimento di matematica del Politecnico ha la sua autonomia e il suo prestigio nel mondo della matematica.

A questa tradizione appartiene una lunga serie di matematici e "ingegneri matematici" del Politecnico.
Non sono pochi gli ingegneri del Politecnico che (con una seconda laurea in matematica o in fisica, o anche senza) sono diventati nomi celebri nel mondo della matematica.
Cito Bruno Finzi, Luigi Amerio, Giulio Krall, Carlo Banfi, Giovanni Prouse, ....


L'utilizzo per la prima volta in Italia di un calcolatore elettronico per risovere problemi matematici nel 1955, l'istituzione ad opera del prof. Amerio del primo corso in Italia di Metodi Matematici per l'Ingegneria e in generale di corsi di "matematiche superiori", l'istituzione di uno specifico curriculum matematico nell'ambito della facoltà di Ingegneria sono risultati di tutto rispetto.

Tutto ciò, ripeto per evitare polemiche che non devono esistere, senza nulla togliere ai corsi simili delle altre sedi.



PS
Nomi semplici e chiari e facili da ricordare e da capire (come Ingegneria Matematica), non sigle (come IMS), ovviamente sono molto più apprezzabili.

Vi ricorate quando esisteva quell'obbrobrio di
Ingegneria delle tecnologie industriali ad indirizzo economico-organizzativo???

Per fortuna è diventato Ingegneria Gestionale!!!!

Se lo ricordi chi istituisce nuovi corsi!!!!

tecnos1
Non era neanche la mia fireball, anzi, ho scritto che uno dei vantaggi di IMS è l'ottimo equilibrio fra matematica e fisica e reputo il corso veramente ottimo, al punto che se ci fosse un indirizzo ambiente nella specialistica ( come nella triennale ) sarei indeciso sulla città dove ultimare i miei studi. :?
Spero sempre in un attivazione a Genova di un corso dai contenuti simili :-D , in questo caso sono sicuro al 90% che verrebbe inserito un indirizzo ambiente per la modellazione di fenomeni naturali complessi come tsunami e simili visti gli indirizzi dei dottorati di ricerca nella scuola di meccanica dei fluidi della mia facoltà...

"quando
hanno parlato di IMS hanno cominciato a dire "avete
presente quel ragazzo che a "Chi vuol essere milionario?"
ha vinto 1 miliardo? Ecco, quello lì fa Ingegneria Matematica,
e IMS è un corso che ha un contenuto abbastanza simile..."
Non potete capire come si è risentito il presidente di IMS! :-D"

Questa è grave :shock:

fireball1
Ok, non metto in dubbio questo...
Ribadisco che però in quella frase non c'era la benché
MINIMA intenzione di fare a gara a chi
fa più matematica e più fisica!!!!!! :-D :-D :-D
Niente di tutto ciò! Il mio discorso aveva il solo
scopo di evidenziare il fatto che si fa un po'
troppo riferimento ai corsi del Politecnico
di Milano. Infatti è ovvio che il Politecnico di
Milano sia molto più famoso di Tor Vergata.
Non a caso l'anno scorso, quando al liceo sono
venuti quelli della Facoltà di Ingegneria di Tor Vergata,
ci hanno presentato tra i vari corsi anche IMS, e quando
hanno parlato di IMS hanno cominciato a dire "avete
presente quel ragazzo che a "Chi vuol essere milionario?"
ha vinto 1 miliardo? Ecco, quello lì fa Ingegneria Matematica,
e IMS è un corso che ha un contenuto abbastanza simile..."
Non potete capire come si è risentito il presidente di IMS! :-D
Gli ho raccontato di questa presentazione di IMS e mi ha
praticamente risposto che chi l'ha fatta non conosce per niente
scopo e struttura di quest'ultima!!! Soprattutto poi fare riferimento
a un corso di laurea DIVERSO da IMS - e, di più, nato dopo IMS -
(lasciando perdere l'indirizzo Fisico-Matematico
di Ing. Elettronica) perché non si sapeva che cosa dire
a proposito di IMS non è sembrato per niente bello! Mah... Forse sarà
perché siamo davvero pochi pochi in questo corso (15 persone
al primo anno, 7-8 al terzo) e quindi non ci conosce quasi nessuno...
Probabilmente se IMS fosse nato anche a Milano avrebbe
avuto lo stesso numero di iscritti che ha ora Ing. Mat.

CA10
Inoltre, invece di fare riferimento sempre a Ingegneria
Matematica e Fisica, vorrei precisare che IMS
è stato creato PRIMA di questi due corsi di laurea;
questo è un dato di fatto.


Non so in che anno siano stati attivati i cdl in Ing Fisica e Ing Matematica.
Essi, tuttavia, prima che esistessero come cdl a sè stanti, esistevano come indirizzo Matematico-Fisico di Ingegneria Elettronica, attivato a Milano nel 1983 (anno più anno meno), indirizzo poi trasformato nei due cdl in questione.

tecnos1
Innanzitutto vorrei chiarire il discorso dell'affrontare in modo teorico corsi di ingegneria. Con questo volevo sottolineare il fatto che nelle facoltà valide ( quelle che sono fra le prime 15,ormai da anni nella guida censis ) i corsi vengono affrontati fornendo solide basi teoriche e poi si passa all'applicazione, ma con il nuovo ordinamento non sempre è cosi' in tutte le facoltà.

Per il resto sono daccordo con te sul fatto di IMS e se devo essere sincero ache io continuerei con la specialistica di Tor Vergata perchè ha un piano di studio davvero interessante. Vedrei bene scienze dell'ingegneria della Sapienza come alternativa alla specialistica di ingegneria fisica di Torino,ma questo ovviamente è un giudizio personale.
Sono contento per te se riesci ad apprezzare fino in fondo il corso di laurea che frequenti ed è molto positivo per una buona riuscita.
Il corso che frequento io mi coinvolge molto e mi ha portato a continuare con la specialistica in ingegneria dell'ambiente, che è un corso altamente interdisciplinare. Mi piacerebbe che ci fossero 15-20 crediti di matematica in più nei 5 anni, come al polimi ( ma del resto ne facciamo più del triplo rispetto ai nostri "rivali" di scienze ambientali ),che permette di optare per ben 4 orientamenti molto specializzanti (nell'idraulica, nell chimica ambientale, nel controllo e monitoraggio ), più un modulo aggiuntivo di idraulica marittima, ma nessun corso è perfetto :D .

fireball1
Mi sembra molto molto valido, ma non so perché,
da quando sono a IMS e a Tor Vergata, mi ci sono
davvero affezionato e non credo che lascerei
mai quest'università! Cioè... A me sia il corso di
laurea specialistica in IMS che l'Università di Tor Vergata
ispirano più della specialistica in Scienze dell'Ingegneria
della Sapienza. Dove sto ora mi sto trovando davvero bene!!

tecnos1
Rispetto a Milano concordo..
Sono daccordo sul fatto che ogni corso ha le proprie finalità, è molto simile ad IMS il corso di laurea specialistica in scienze dell'ingegneria offerto dalla sapienza, cosa ne pensi di qusto corso?

fireball1
Per quanto riguarda Torino non lo so,
io mi riferivo a Ingegneria Matematica e Fisica a Milano.
Ma quello che intendo dire in ogni caso è che
questi sono sì corsi facenti parte dello stesso settore, ma tutti distinti.

tecnos1
No, affatto, altrimenti teoria dei sistemi non esisterebbe, come fondamenti di automatica per farti un altro esempio :-D . Non ho detto che hanno copiato da ingegneria matematica e fisica, ho solamente osservato che sembra un mix dei due corsi in quanto nel 3+2 di IMS ci sono moduli simili. Comunque non credo proprio che IMS sia stato fondato prima di matematica per le scienze dell'ingegneria - ingegneria matematica del politecnico di Torino in quanto questo percorso era attivato anche nel precedente ordinamento. :-D

Sono daccordo sul fatto che ogni corso ha le proprie finalità, è molto simile ad IMS il corso di laurea specialistica in scienze dell'ingegneria offerto dalla sapienza, cosa ne pensi di qusto corso?

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