Paese classico o moderno?

tuttochimica-votailprof
L'Italia è fra i paesi più industrializzati del mondo. La sua ricchezza si basa essenzialmente su turismo, produzioni nazionali, agricoltura ed esportazione di prodotti di alta qualità.
Recentemente tuttavia anche altri paesi, considerati fino a qualche anno fa "arretrati", stanno entrando nel mercato (mi riferisco ad esempio alla Cina) dato che riescono ad immettere nel mercato stesso prodotti "simili" ai nostri, ma ad un prezzo nettamente più basso.
Il governo italiano si è SEMPRE contraddistinto per il suo basso interesse all'innovazione, alla ricerca, alla "alta-tecnologia", settori in cui questi nuovi paesi sicuramente non possono competere per mancanza di mezzi e soprattutto di UOMINI E CERVELLI (non dico che gli manca la testa, ma sicuramente non hanno un bagaglio culturale-scientifico per poter emergere in questi settori).
Ne è prova il fatto che le nostre migliori menti vengono assunte sistematicamente da altri paesi, contribuendo al loro arricchimento.
Gli altri paesi industrializzati lo hanno capito da tempo, tanto che investono fior di soldi nella ricerca, riuscendo ad emergere nel mercato globale.
L'Italia ancora insiste nel puntare sui classici prodotti, che inevitabilmente stanno cominciando a perdere il loro originario valore.
Volevo sapere se anche voi condividete l'idea di investire più fondi e più energie in questi nuovi settori, al fine di poter tirare su la nostra economia.

Risposte
C'é questa iniziativa di un giornalista Enzo Mellano a favore della Ricerca Scientifica che NON é legata ad alcun Partito politico!

La ritengo molto interessante ed l'ho voluta riportare sul mio piccolo sito.

E' finalizzata a cambiare l'attuale Legge in modo da poter scegliere di destinare l'8x1000 alla Ricerca Scientifica.

Spaghetti-digital

N.B. Non é la stessa cosa del 5x1000, per ulteriori dettagli seguite il link.

Spaghettidigital
Spaghetti-digital

tuttochimica-votailprof
non ho avuto il piacere di leggerlo, se magari fossi così gentile da illustrarmi questo nesso, magari ne parliamo in maniera un po' più esplicita

the_gloaming-votailprof
uhm allur nn hai letto il libro di Aldous Huxley... peccato...o nel caso tu già lo conoscessi e ti chiedi che nesso ci sia fra i tuoi post e il mio precedente...fidati che ci sta è abbastanza sofisticato:D

tuttochimica-votailprof
ThE_GlOaMiNg;77337:
uhm su su forza ... investiamo denaro nella creazione di laboratori alla Brave New World e decidiamo di far nascere solo "geni", "ambientalisti" etc etc....bah...oggi mi secca fare interventi seri:|:|:|


??????????????????

the_gloaming-votailprof
uhm su su forza ... investiamo denaro nella creazione di laboratori alla Brave New World e decidiamo di far nascere solo "geni", "ambientalisti" etc etc....bah...oggi mi secca fare interventi seri:|:|:|

tuttochimica-votailprof
Innov'azione - La crisi dei centri di ricerca industriali

La ricerca industriale italiana ha bisogno di nuove risorse e strutture per continuare e incrementare il dialogo con l’eccellenza scientifica. Questo il tema di una conferenza organizzata dall’Airi (Associazione italiana per la ricerca industriale) cui hanno preso parte i direttori di alcuni dei principali grandi Centri di ricerca italiani.
In una nota diffusa da Airi si sottolinea come i Centri di ricerca industriale presenti in Italia costituiscono un serbatoio insostituibile di tecnologie, know-how e risorse umane di alto livello tecnico-scientifico, da cui tradizionalmente attingono anche le piccole-medie imprese. La loro decadenza può accelerare la corsa della competitività tecnologica del sistema industriale italiano verso un reale Medioevo. Interventi legislativi mirati e rapidi e stanziamento di nuove risorse finanziare possono frenare questo declino. “Il nostro Paese vive da anni un forte ridimensionamento e contrazione delle strutture industriali di ricerca, specialmente di quelle più grandi orientate a progetti di medio-lungo termine” dice Renato Ugo, Presidente Airi. “Tutto ciò ha generato una progressiva perdita di know-how tecnologico di alto livello, con forti ripercussioni sulle capacità di dialogo tra Centri di eccellenza industriali e pubblici e tra mondo universitario e imprese oltre che sulla competitività del sistema produttivo, incluse le piccole-medie aziende che ricavano da queste strutture, risorse umane molto preparate e know-how”. Secondo l’Airi occorre fornire ai Centri di ricerca industriale la possibilità di essere equiparati alla ricerca pubblica nel campo delle varie forme di defiscalizzazione delle relative attività di ricerca svolte per strutture industriali e di usufruire di forme di finanziamento a fondo perduto ben definite e per progetti strategici per il Paese. E’ necessaria quindi una politica di investimento che freni il ridimensionamento della ricerca industriale avviato negli anni 60-70 e soprattutto la riallocazione, in altri Paesi, dei Centri di eccellenza. L’Italia con i suoi otto miliardi di euro di investimenti l’anno e i suoi 68mila addetti si colloca agli ultimi posti della classifica dei Paesi più industrializzati

tuttochimica-votailprof
Ricerca: allarme Confindustria

Gli industriali presentano ricetta da 1,5 ml per il 2007
(ANSA) - ROMA, 19 SET - Confindustria lancia l'sos: l'Italia della ricerca e' il fanalino di coda in Europa e le nostre imprese rischiano conseguenze pesantissime. Per il vice presidente Pistorio, non basta lanciare l'allarme, la Confindustria propone infatti un preciso pacchetto di misure e per far raggiungere alla ricerca l'attuale media europea dell'1,9% del pil. Per il 2007 una 'ricetta' da 1,5 miliardi di euro. Proposti nuovi criteri per la ricerca industriale e semplificazione del sistema degli incentivi.

tuttochimica-votailprof
FrancescoAEGEE:
[quote=TUTTOCHIMICA]ma entro fine legislatura


Sempre che questo governo replichi il record di riuscirci ad arrivare a fine legislatura[/quote]

già!

francescoaegee-votailprof
TUTTOCHIMICA:
ma entro fine legislatura


Insomma, entro 4-5 anni....
Sempre che questo governo replichi il record di riuscirci ad arrivare a fine legislatura

tuttochimica-votailprof
Ricerca: Mussi, aumenteremo i fondi
In finanziaria fra 680 e 880 mln euro aggiuntivi
(ANSA) - L'AQUILA, 11 SET - 'Non saro' il liquidatore dell'Universita' e della Ricerca', ma in questo settore 'saranno incrementati i fondi', assicura Mussi. Il ministro, visitando i laboratori del Gran Sasso, ha ribadito che 'la dimensione europea per la formazione e la scienza e' fondamentale per il governo'. 'I soldi sono pochi, bisogna spenderli bene - ha spiegato - ma entro fine legislatura l'incremento sara' sostanzioso'. Per ora promette fra 680 e 880 milioni aggiuntivi in Finanziaria.

mah!

francescoaegee-votailprof
Macchine a idrogeno esistono, e questo è fuor di dubbio.
Non sono un esperto di petrolio/benzina, e nn ho mai fatto calcoli adeguati ma il fatto a quale sia l'inquinamento totale di un'auto (dall'estrazione del petrolio alla combustione della benzina, all'inquinamento per la produzione di idrogeno (dall'estrazione del petrolio alla produzione dell'idrogeno * coefficente di sfruttamento dell'energia prodotta in un auto).
Ma ad "occhio" non possono che essere molto simili
il fatto è quanto si inquina! dovremmo cercare di inquinare in modo tale da dare il tempo all'ambiente di riconvertire l'inquinamento in qualcosa di meno dannifico.


Con l'idrogeno il fatto diventa DOVE si inquina, non QUANTO.
Puoi piazzare una bella centrale di produzione elettrica in mezzo alla piana di catania, le arance sarebbero un po più inquinate, ma non essendoci molte persone a vivere nei dintorni, e per la conformazione del territorio l'inquinamento prodotto si diluirebbe in una vasta zona con effetti di piccola entità.
Se migliaia di macchine a Milano che inquinano il centro di una città che per la sua conformazione raccoglie più pioggie acide che aria pulita, fossero convertite a idrogeno renderebbero una città che è molto affollata e ricca, molto più vivibile, è dunque un "lusso" che se fossero + furbi si dovrebbero permettere.

Ma quando si parla di "Pianeta al collasso" "stagioni che saltano" "innalzamento della temperatura" annunci più o meno allarmanti o allarmistici (andrebbe stabilito qual'è il pericolo reale e le cause reali con certezza per discernere) se anche tutto il parco macchine del mondo venisse sostituito con motori elettrici o ad idrogeno, non cambiarebbe un emerito piffero.

Purtroppo sono argomenti in cui Verdi e Media fanno spesso più disinformazione che informazione, perchè è sempre più interessante fare opposizione a priori piuttosto che costruzione x il bene comune.
E io per una decisione "ambientalista" (di quelle stupide) ci stavo x lasciare le penne.[/quote]

soloflavia-votailprof
non credo sia off topic discutere delle nuove tecnologie in un topic che ci chiede quanto siamo moderni come paese. quanto siamo avanti nella divulgazone di certe notizie? a me pare che le insabbino apposta, se quello che dice tuttochimica è vero. e comunque è una discussione interessante.


:megaball:

tuttochimica-votailprof
caro francesco, forse stiamo parlando di due cose diverse. il fatto che bruciare idrogeno formi acqua è fuori dubbio (lo dimostra anche la reazione che hai scritto,), ma chiedi a san google se questa reazione è accompagnata da sviluppo di calore. se è così poco importa che sia un ciclo o no, importa che questo calore lo puoi utilizzare per generare energia meccanica: a machina si movi! daltronde sappiamo che una macchina in grado di non sprecare energia non esiste.
poi, è fuori dubbio che se si vuole energia dobbiamo inquinare. lo hai illustrato in modo chiaro. il fatto è quanto si inquina! dovremmo cercare di inquinare in modo tale da dare il tempo all'ambiente di riconvertire l'inquinamento in qualcosa di meno dannifico.
io penso sia più conveniente un motore ad idrogeno anzichè uno benzina,ma molto probabilmente mi sbaglio.

francescoaegee-votailprof
TUTTOCHIMICA:
non penso che questi motori sfruttino il ciclo, gli interessa sfruttare solo l'energia della combustione dell'idrogeno e basta (altrimenti non ci sarebbe motivo dei distributori di idrogeno).


Dato che in chimica come in economia ci vogliono presupposti certi prima di poter decidere cosa è funzionale e cosa no, mi sono rivolto a san google per discernere il dubbio. La combustione dell'idrogeno porta ad altro o porta ad H20?
La risposta è qui sotto molto chiara.
Se è sbagliata, anche san google sbaglia, vorrei saperlo, se è corretta un automobile ad idrogeno funziona sfruttando un emiciclo.
L'altro emiciclo viene fatto in un'industria che CONSUMANDO energia produce idrogeno dall'acqua. (e giusto per ricordare o informare TUTTI della cosa, l'energia CONSUMATA dall'industria per questa produzione sarà sempre SUPERIORE a quella spendibile mandando in combustione l'idrogeno).
Il risultato (che ha i suoi aspetti positivi) e spostare l'inquinamento da Milano a Priolo, o da New York in Amazzonia.
Ma non diciamo che si sa come creare energia dall'acqua, perchè non si sa, non è possibile ed è disinformazione.
E non diciamo che basterebbero i motori ad idrogeno per risolvere i problemi di energia, perchè anche questa è disinformazione.
L'energia, ad oggi, si crea per combustione del petrolio/carbone, inquinando, per fissione nucleare, con scorie che chiamare tossiche è un eufemismo.
Le Fonti alternative sono acqua(nel senso di gravità) sole e vento, ma al momento la produzione di un apparato atto a trasformare queste energie in elettriche, consuma in termini di risorse e energia elettrica stessa, quantità tali che le rendono convenienti solo in situazioni particolari.

Il resto è disinformazione e demagogia.
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Vorrei sapere come funziona la combustione di idrogeno specificamente per automobili, con relative formule chimiche. Com'è possibile che dalla sua reazione ci sia lo scarico di vapore acqueo?

(risponde Nicola Buratti)

La reazione di combustione dell'idrogeno gassoso (H2) con ossigeno gassoso (O2) avviene secondo l'equazione stechiometrica:


2H2 + O2 -> 2H2O

katia84-votailprof
non credo sia off topic discutere delle nuove tecnologie in un topic che ci chiede quanto siamo moderni come paese. quanto siamo avanti nella divulgazone di certe notizie? a me pare che le insabbino apposta, se quello che dice tuttochimica è vero. e comunque è una discussione interessante.

tuttochimica-votailprof
non penso che questi motori sfruttino il ciclo, gli interessa sfruttare solo l'energia della combustione dell'idrogeno e basta (altrimenti non ci sarebbe motivo dei distributori di idrogeno).

soloflavia:
mi pare che siate un tantino fuori tema.. :lol: :lol: :lol:
:fuoritopic:


forse hai ragione... :roll:

soloflavia-votailprof
mi pare che siate un tantino fuori tema.. :lol: :lol: :lol:
:fuoritopic:

francescoaegee-votailprof
TUTTOCHIMICA:
non vanno ad acqua perchè la bruciano, ma perchè la scindono in idrogeno e ossigeno, le chiamano batteria ad acqua.


Chimico, i conti non mi tornano, posso scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno, e posso combinare l'ossigeno e idrogeno per farli diventare acqua.

Quando mandi in combustione l'idrogeno dovrebbe succedere proprio questo.. produzione di acqua.
E' un ciclo.
In un ciclo ideale la quantità di energia prodotta è 0.
In uno reale è un numero negativo.

Dove sbaglio?

tuttochimica-votailprof
se qualcuno volesse installare un impianto in grado di generare energia da fonti rinnovabili, queste sono le pratiche necessarie:

http://newton.corriere.it/Speciali/eolica/home.htm

tuttochimica-votailprof
non vanno ad acqua perchè la bruciano, ma perchè la scindono in idrogeno e ossigeno, le chiamano batteria ad acqua. inoltre sia BMW che Mercedes hanno lanciato già da anni macchie ibride, in grado di andare sia a benzina che ad idrogeno.
guarda che poi l'idrogeno viene prodotto costantemente proprio dall'acqua, nei paesi del nord hanno già i distributori! non può essere utilizzato per produrre l'energia al posto del petrolio nelle centrali perchè in quelle quantità non converrebbe, ma per le macchine, ripeto, va benissimo.

p.s. mi facco abbagliare solo da donne!
p.p.s. non riprendiamo il discorso dell'alchimia

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