L\'ANGOLO DELLA POESIA
"E' strano vagare nella nebbia!
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Risposte
"Amore"
E' lo sbatter d'ali di una farfalla,
il dolce sussurro del vento estivo,
le grida festose dei bimbi,
E' tutto ciò che ricorda il rinnovarsi della vita.
Riconosco che non è proprio una poesia ,comunque volevo condividerla
con voi:)
E' lo sbatter d'ali di una farfalla,
il dolce sussurro del vento estivo,
le grida festose dei bimbi,
E' tutto ciò che ricorda il rinnovarsi della vita.
Riconosco che non è proprio una poesia ,comunque volevo condividerla
con voi:)
Dove uno vive, li ama.
Qualsiasi cosa uno viva, l'ama.
Dopo, si perdono i tratti
svaniscono i volti a uno a uno,
resta soltanto e non invecchia
la lingua che li ha descritti.
Titos Patrikios
Qualsiasi cosa uno viva, l'ama.
Dopo, si perdono i tratti
svaniscono i volti a uno a uno,
resta soltanto e non invecchia
la lingua che li ha descritti.
Titos Patrikios
oh..mason.
no no, mica lo dicevo perchè era triste....
ma perchè condividevi un pensiero con noi ed io ero contenta di questo.
:)
no no, mica lo dicevo perchè era triste....
ma perchè condividevi un pensiero con noi ed io ero contenta di questo.
:)
:-))) ma certo che sorrido marygrace, mica era un pensiero triste.
:)...
Io cammino a occhi chiusi
sognando la riva del mare
ciò che dicono le persone non sento
se del mio corpo parlano
o del destino futuro.
....
Io vorrei essere rispettata
come rispetto la quercia
nel giardino che beve
le nostre gocce di sangue
quando nasconde il sole
e enorme nel buio appare
il soffitto di un sogno.
Io rido e mi tolgo il rossetto
e subito lo rimetto
e non saprei dirvi perchè
io vorrei cambiare ogni ora
ma non chiamatemi incostante.
Ho bisogno di aria buona
e di fumo, e di nebbia
di andare via e restare
rotolare e lavarmi
non chiamatemi pazza.
Io voglio una città
che non sia solo di insegne
io amo il silenzio
che separa le parole...
Stefano Benni
sognando la riva del mare
ciò che dicono le persone non sento
se del mio corpo parlano
o del destino futuro.
....
Io vorrei essere rispettata
come rispetto la quercia
nel giardino che beve
le nostre gocce di sangue
quando nasconde il sole
e enorme nel buio appare
il soffitto di un sogno.
Io rido e mi tolgo il rossetto
e subito lo rimetto
e non saprei dirvi perchè
io vorrei cambiare ogni ora
ma non chiamatemi incostante.
Ho bisogno di aria buona
e di fumo, e di nebbia
di andare via e restare
rotolare e lavarmi
non chiamatemi pazza.
Io voglio una città
che non sia solo di insegne
io amo il silenzio
che separa le parole...
Stefano Benni
mantengo una promessa
...
:)
...
:)
mason...
un sorriso :)
un sorriso :)
Mi sento meglio perchè mi sembra di aver capito una cosa.
Parte tutto dalla chitarra e quindi da un lavoro che è una passione. Ma si tratta anche di una cosa che mi riguarda intimamente. Si tratta di me.
Sono anni che inseguo un suono che non trovo mai. Mai quando mi serve. Quando registro o durante un concerto, quando compongo. Un suono che io possa ascoltare, perchè quasi sempre lo sento e basta, non riesco ad ascoltarlo. Vorrei ascoltarlo mentre sussurra ed urla " Eccomi, ci sono, in ogni momento. Sto con te, non ti lascio. Tu pensa alla frase, io sarò la voce, e sarò bellissima. Non preoccuparti per me, ma se cadi, chiedimi, prendimi, usami. Io posso aiutarti. Tu mi dai la vita, io ti sono grata ".
Quando ho la chitarra in mano vorrei questo sentimento di profonda comunione. E' una cosa che ho provato, me lo ricordo bene.
E' MERAVIGLIOSO!
Ma quando mi serve, il suono non c'è.
Eppure, certe volte, dopo qualche tempo, riascolto le cose che ho registrato...porco cane, eccolo lì. Allora c'era! Proprio mentre suonavo torvo ed immerso nella disperazione di non averlo.
Questo, " forse ", mi insegna qualcosa.
Vaffanculo all'insoddisfazione ed agli ideali di perfezione. L'ideale che abbiamo di noi stessi non ci visita nel presente. Appartiene al passato o alle GRANDI cose che forse solo un giorno riusciremo a realizzare.. ( con molta probabilità di aver compiuto )!
P.S. Non è una poesia, non è nemmeno il testo di una canzone. Si tratta semplicemente di un pensiero. Non sapevo dove scriverlo, e questo mi è sembrato il topic più adatto.
Parte tutto dalla chitarra e quindi da un lavoro che è una passione. Ma si tratta anche di una cosa che mi riguarda intimamente. Si tratta di me.
Sono anni che inseguo un suono che non trovo mai. Mai quando mi serve. Quando registro o durante un concerto, quando compongo. Un suono che io possa ascoltare, perchè quasi sempre lo sento e basta, non riesco ad ascoltarlo. Vorrei ascoltarlo mentre sussurra ed urla " Eccomi, ci sono, in ogni momento. Sto con te, non ti lascio. Tu pensa alla frase, io sarò la voce, e sarò bellissima. Non preoccuparti per me, ma se cadi, chiedimi, prendimi, usami. Io posso aiutarti. Tu mi dai la vita, io ti sono grata ".
Quando ho la chitarra in mano vorrei questo sentimento di profonda comunione. E' una cosa che ho provato, me lo ricordo bene.
E' MERAVIGLIOSO!
Ma quando mi serve, il suono non c'è.
Eppure, certe volte, dopo qualche tempo, riascolto le cose che ho registrato...porco cane, eccolo lì. Allora c'era! Proprio mentre suonavo torvo ed immerso nella disperazione di non averlo.
Questo, " forse ", mi insegna qualcosa.
Vaffanculo all'insoddisfazione ed agli ideali di perfezione. L'ideale che abbiamo di noi stessi non ci visita nel presente. Appartiene al passato o alle GRANDI cose che forse solo un giorno riusciremo a realizzare.. ( con molta probabilità di aver compiuto )!
P.S. Non è una poesia, non è nemmeno il testo di una canzone. Si tratta semplicemente di un pensiero. Non sapevo dove scriverlo, e questo mi è sembrato il topic più adatto.
Compagni di viaggio
Francesco De Gregori
Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà.
Lei disse sta arrivando il giorno,
chiudi la finestra o il mattino ci scoprirà.
E lui sentì crollare il mondo,
sentì che il tempo gli remava contro,
schiacciò la testa sul cuscino,
per non sentire il rumore di fondo della città.
Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.
Lei chiese la parola d'ordine, il codice d'ingresso al suo dolore.
Lui disse "Non adesso, ne abbiamo già discusso troppo spesso,
aiutami piuttosto a far presto,
il mio volo lo sai partirà tra poco più di due ore.
Sentì suonare il telefono nella stanza gelata
e si svegliò di colpo e capì di averla solo sognata.
Si domandò con chi fosse e pensò "E' acqua passata".
E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse,
si alzò per aprire le imposte,
ma fuori la notte sembrava appena iniziata.
Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.
Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".
E lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare, si dissero "Ciao!"
per le scale e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare.
Francesco De Gregori
Avevano parlato a lungo di passione e spiritualità.
E avevano toccato il fondo della loro provvisorietà.
Lei disse sta arrivando il giorno,
chiudi la finestra o il mattino ci scoprirà.
E lui sentì crollare il mondo,
sentì che il tempo gli remava contro,
schiacciò la testa sul cuscino,
per non sentire il rumore di fondo della città.
Una tempesta d'estate lascia sabbia e calore.
E pezzi di conversazione nell'aria e ancora voglia d'amore.
Lei chiese la parola d'ordine, il codice d'ingresso al suo dolore.
Lui disse "Non adesso, ne abbiamo già discusso troppo spesso,
aiutami piuttosto a far presto,
il mio volo lo sai partirà tra poco più di due ore.
Sentì suonare il telefono nella stanza gelata
e si svegliò di colpo e capì di averla solo sognata.
Si domandò con chi fosse e pensò "E' acqua passata".
E smise di cercare risposte, sentì che arrivava la tosse,
si alzò per aprire le imposte,
ma fuori la notte sembrava appena iniziata.
Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai.
Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai.
Lei disse misteriosamente "Sarà sempre tardi per me quando ritornerai".
E lui buttò un soldino nel mare, lei lo guardò galleggiare, si dissero "Ciao!"
per le scale e la luce dell'alba da fuori sembrò evaporare.
Felice che ti siano piaciute e servite...
:)
:)
...Grazie Marygrace..
..queste parole mi toccano nel più profondo...è come se tu mi stia dando una risposta a qualcosa che cercavo...
..queste parole mi toccano nel più profondo...è come se tu mi stia dando una risposta a qualcosa che cercavo...
Chiarina;135511:
Per Marygrace:Perchè non scrivi qualcosa anche tu?è da tanto che non lo fai..
oh chiarina...mi inviti a nozze :D
Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e...
cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke

cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.
Rainer Maria Rilke

bellissima questa idea degli aforismi ai tavoli, la copierò senz altro...caspita, è davvero bella!!!!
La scorsa estate un mio caro amico si è sposato.Ai tavoli c'erano come segnaposti dei bigliettini contenenti di questi aforismi,tra cui l'ultimo che ho scritto.
Ve ne lascio un altro..
Solo l'amore è in grado di unire gli essere viventi
in modo tale da completarli e soddisfarli,
poichè esso solo li prende e li unisce
tramite quanto di più profondo vi è in essi.
(Pierre Teilhard de Chardin)
Per Marygrace:Perchè non scrivi qualcosa anche tu?è da tanto che non lo fai..
Ve ne lascio un altro..
Solo l'amore è in grado di unire gli essere viventi
in modo tale da completarli e soddisfarli,
poichè esso solo li prende e li unisce
tramite quanto di più profondo vi è in essi.
(Pierre Teilhard de Chardin)
Per Marygrace:Perchè non scrivi qualcosa anche tu?è da tanto che non lo fai..
uhm...chiarina
non la conoscevo.
grazie per avermi fatto scoprire qualcosa di nuovo :D
non la conoscevo.
grazie per avermi fatto scoprire qualcosa di nuovo :D
Innamorarsi è in buona parte una delusione:
due cuori che traducono la realtà in un sogno.
Ma l'amore è in se stesso realtà:
accettare,tenere in conto,godere
delle stranezze individuali che fanno
un uomo e una donna quello che sono.
(Pam Brown)
due cuori che traducono la realtà in un sogno.
Ma l'amore è in se stesso realtà:
accettare,tenere in conto,godere
delle stranezze individuali che fanno
un uomo e una donna quello che sono.
(Pam Brown)
Grazie Marygrace..vengo spesso ispirata da ciò che sento..
E poi è vero..Neruda non può deludere..sa arrivare dritto dritto al cuore...
E poi è vero..Neruda non può deludere..sa arrivare dritto dritto al cuore...
Chiarina;133475:
da Venti poesie d'amore e una canzone disperata
Per il mio cuore...
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
Conosco questo libro di poesie, è stupendo!
In fondo Neruda non può mai deludere....
Complimenti Chiarina per la scelta....
meravigliose tutte!
:)
Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto
Parlo con te.
Testo di Giorgia.
Ti ho raccontato storie che ancora mi somigliano
Nell'universo nero si disperdono
Sono diversa
Sono nuova
Ma le note ancora mi appartengono
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Parlo con te
Parlo con te
Ti ho raccontato delle strade che ti portano fino alla luna
e i tuoi pensieri adesso si dissolvono
Ti ho raccontato delle lettere di te che non bastavi mai
Cantavo di te
Cantavo di me
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più tccarti
Mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza
di trovare una bellezza ancora intatta
Ancora intatta
Ti ho raccontato storie che ancora mi confondono
I tuoi pensieri adesso si nascondono
Vorrei che tu volessi ancora le parole mie che cambiano
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Spiegami questa distanza
Spiegami tu l'indifferenza
Ora non so più mentire
Ho trovato il coraggio di dire mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza di trovare una bellezza ancora intatta
Testo di Giorgia.
Ti ho raccontato storie che ancora mi somigliano
Nell'universo nero si disperdono
Sono diversa
Sono nuova
Ma le note ancora mi appartengono
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Parlo con te
Parlo con te
Ti ho raccontato delle strade che ti portano fino alla luna
e i tuoi pensieri adesso si dissolvono
Ti ho raccontato delle lettere di te che non bastavi mai
Cantavo di te
Cantavo di me
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più tccarti
Mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza
di trovare una bellezza ancora intatta
Ancora intatta
Ti ho raccontato storie che ancora mi confondono
I tuoi pensieri adesso si nascondono
Vorrei che tu volessi ancora le parole mie che cambiano
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Spiegami questa distanza
Spiegami tu l'indifferenza
Ora non so più mentire
Ho trovato il coraggio di dire mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza di trovare una bellezza ancora intatta