Legge 194, discussioni inutili??
dal sito d Di Pietro.
"La revisione della legge 194 sull’aborto e' uno dei principali dibattiti politici di inizio 2008. Per me la donna non dovrebbe ricorrere all’aborto, ma non pretendo che le mie scelte prevalgano sulle decisioni di altre persone."(:quoto:)
"Ritengo che la legge 194, pur con le sue imperfezioni come succede del resto per tutte le leggi, non debba essere modificata, non ne vedo i presupposti. La legge 194 ha funzionato, su questo non credo che ci siano dubbi, e ha tutelato la libertà di migliaia di donne di essere padrone della loro vita. Il dibattito attuale ha due aspetti che mi disturbano come cittadino e come politico. Il primo è che una discussione sui diritti civili sia influenzata, e forse indirizzata, dalla religione. Il secondo è che con tutti i problemi irrisolti che ha il Paese, e ce sono migliaia, si dibatta (e si perda tempo prezioso) su una legge che funziona, approvata dagli italiani attraverso un referendum. L’immagine che la classe politica, ancora una volta, trasmette è di vivere in un mondo a parte, isolata, lontana dagli italiani e dalle loro aspettative."
cosa ne pensate? sn d'accordo con Di Pietro nell'affermare che ancora una volta i politici , TUTTI i politici tengano a dire la loro su una questione che in questo momento nel paese nn è d primaria importanza, TUTTI dicono la loro, ma in nessun tg invece ho sentito affermazioni d un solo politico sul caso campania.
tuttavia nn m trovo d'accordo sul primo aspetto che tanto irrita il ministro, in quanto la modifica alla legge 194 viene proposta su basi scientfiche, o al messimo provocatorie, e nn certo religiose.
a me fanno paura i bigotti , ma ancor d più i bigotti al contrario.
"La revisione della legge 194 sull’aborto e' uno dei principali dibattiti politici di inizio 2008. Per me la donna non dovrebbe ricorrere all’aborto, ma non pretendo che le mie scelte prevalgano sulle decisioni di altre persone."(:quoto:)
"Ritengo che la legge 194, pur con le sue imperfezioni come succede del resto per tutte le leggi, non debba essere modificata, non ne vedo i presupposti. La legge 194 ha funzionato, su questo non credo che ci siano dubbi, e ha tutelato la libertà di migliaia di donne di essere padrone della loro vita. Il dibattito attuale ha due aspetti che mi disturbano come cittadino e come politico. Il primo è che una discussione sui diritti civili sia influenzata, e forse indirizzata, dalla religione. Il secondo è che con tutti i problemi irrisolti che ha il Paese, e ce sono migliaia, si dibatta (e si perda tempo prezioso) su una legge che funziona, approvata dagli italiani attraverso un referendum. L’immagine che la classe politica, ancora una volta, trasmette è di vivere in un mondo a parte, isolata, lontana dagli italiani e dalle loro aspettative."
cosa ne pensate? sn d'accordo con Di Pietro nell'affermare che ancora una volta i politici , TUTTI i politici tengano a dire la loro su una questione che in questo momento nel paese nn è d primaria importanza, TUTTI dicono la loro, ma in nessun tg invece ho sentito affermazioni d un solo politico sul caso campania.
tuttavia nn m trovo d'accordo sul primo aspetto che tanto irrita il ministro, in quanto la modifica alla legge 194 viene proposta su basi scientfiche, o al messimo provocatorie, e nn certo religiose.
a me fanno paura i bigotti , ma ancor d più i bigotti al contrario.
Risposte
l'autorizzazione alla commercializzazione della pillola abortiva ru486 in Italia data qualche giorno fà dall'organizzazione italiana del farmaco è falsa! é stato dato un giudizio favorevole alla commercializzazione dalla commissione tecnico-scientifica interna all'Aifa, ma la commissione non ha alcun potere decisionale, è l'Aifa che doveva pronunciarsi! Eppure, chissà perchè, su tutti i giornali è stata fatta pubblicare questa notizia...
ok, scusa:muro::muro::muro::muro:
hai interpretato male!:D
quelle erano parole scritte sul blog d di pietro, e i discorsi sui voti erano rivolti a chi , come di pietro, e ce ne sn tanti trasversalmente , nn si ferma ad ascoltare ferrara
quelle erano parole scritte sul blog d di pietro, e i discorsi sui voti erano rivolti a chi , come di pietro, e ce ne sn tanti trasversalmente , nn si ferma ad ascoltare ferrara
si si, ma nell'ultimo che ho letto mi è sembrato che tu avessi un'idea distorta di ferrara, come quando dici che si vuol tornare indietro di trent'anni togliendo alle donne il diritto di scelta; o quando dici che ferrara vuole guadagnare consensi...ma in che senso? Scusa, forse ho interpretato male...
:uhm: sei sicuro d aver letto i miei post?:D
Ma perchè vi ostinate a dire che ferrara vuole modificare o eliminare questa benedetta legge 194? Questo giornalista, del quale io sono un profondo estimatore, dice semplicemente che l'aborto non è un diritto (e che quindi la donna e solo lei può fare quello che gli pare senza tenere conto del bambino). Dice semplicemente che la 194 deve essere applicata in toto utilizzando le istituzioni che la legge prevede, per fare di tutto per poter salvare la vita del bambino. Queste istituzioni prevedono un aiuto materiale e psicologico per la donna, facendo di tutto per fare in modo che tenga il bambino e che ricorra all'aborto solo in casi estremi. Evidentemente la parte in cui la legge dice di fare di tutto per fare in modo che non si abortisca, non viene applicata perchè, secondo ferrara e secondo me, in Italia e nel resto del mondo, c'è la cultura dell'aborto facile e non si vuol capire che è un vero e proprio omicidio. é questo che deve passare per la testa di una donna che decide di abortire, è quessta la battaglia culturale di ferrara.
nel frattempo dipietro ritorna a parlare della legge194 sul suo blog:
Ricevo e pubblico una dichiarazione rilasciata oggi da Fabio Evangelisti, deputato dell'Italia dei Valori:
"Durante la trasmissione di Maria Latella giunge l’ennesimo esempio
di come alcuni personaggi strumentalizzino la politica e le
problematiche del paese per acquisire notorietà, magari potere e perché
no, un posto in Parlamento.
E così, mentre Giuliano Ferrara era impegnato su Sky Tg 24 a propinare le sue idee sul diritto all’aborto
e sulla vita delle donne in Italia, a Firenze, una ventenne di origini
cinesi combatte tra la vita e la morte in seguito ad un delicato
intervento resosi necessario a causa di un aborto praticato
clandestinamente.
Una pratica ignobile che, è utile ricordare, ha trovato nella legge 194
un valido agente debellante, ma che ancora si annida tra le pieghe
della nostra società. Non v’è dubbio che qualsiasi legge possa essere
migliorata e applicata in maniera più completa, ma è impensabile che in
una situazione di questo genere, dove si ricorre ancora alle
interruzioni di gravidanza clandestine, si voglia compiere un passo
indietro di 30 anni, togliendo alle donne il diritto di scegliere come e se proseguire la propria gravidanza.
A chi, come Ferrara, punta a questioni così delicate per guadagnare
consensi, non resta che rivolgere un invito molto semplice: quello di
andare a trovare la giovane cinese ricoverata al Careggi di Firenze."
L’Italia dei Valori si è battuta durante il governo Prodi e si
batterà nel prossimo governo per difendere il diritto delle donne alla
libera scelta sul tema dell'aborto.
m chiedo, prima si dice che la legge 194 ha debellato l'aborto
clandestino e quando ferrara dice che nn è x nulla vero o che cmq la
legge se appliacata integralmente potrebbe evitare una certa
percentuale d casistica, si inveisce contro la sua presunta
malafede.poi si dice che l'aborto clandestino nn è ancora debellato e
si invita una persona che sta facendo una battaglia sociale e
PROGRESSISTA a far visita una giovane d origine cinese in fin d vita
proprio in seguito ad un aborto clandestino!!sn solo io che c vedo una
contraddizione in termini?
e ancora, proprio la cina viene più
volte citata nella battaglia d ferrara , terra d atroci crimini contro,
nn solo le donne, ma l'umanità intera x la politica adottata d
controllo delle nascite ed , io aggiungo, eugenetica.
anzichè
fare terrorismo con questi articoli (nessuno infatti ha mai detto d
voler "togliere il diritto d scegliere come e se continuare una
gravidanze"9, xchè l'ex ministro e altri come lui, nn si fermano 2
secondi ad ascoltare le parole d ferrara?? perderebbero troppi voti ??
Ricevo e pubblico una dichiarazione rilasciata oggi da Fabio Evangelisti, deputato dell'Italia dei Valori:
"Durante la trasmissione di Maria Latella giunge l’ennesimo esempio
di come alcuni personaggi strumentalizzino la politica e le
problematiche del paese per acquisire notorietà, magari potere e perché
no, un posto in Parlamento.
E così, mentre Giuliano Ferrara era impegnato su Sky Tg 24 a propinare le sue idee sul diritto all’aborto
e sulla vita delle donne in Italia, a Firenze, una ventenne di origini
cinesi combatte tra la vita e la morte in seguito ad un delicato
intervento resosi necessario a causa di un aborto praticato
clandestinamente.
Una pratica ignobile che, è utile ricordare, ha trovato nella legge 194
un valido agente debellante, ma che ancora si annida tra le pieghe
della nostra società. Non v’è dubbio che qualsiasi legge possa essere
migliorata e applicata in maniera più completa, ma è impensabile che in
una situazione di questo genere, dove si ricorre ancora alle
interruzioni di gravidanza clandestine, si voglia compiere un passo
indietro di 30 anni, togliendo alle donne il diritto di scegliere come e se proseguire la propria gravidanza.
A chi, come Ferrara, punta a questioni così delicate per guadagnare
consensi, non resta che rivolgere un invito molto semplice: quello di
andare a trovare la giovane cinese ricoverata al Careggi di Firenze."
L’Italia dei Valori si è battuta durante il governo Prodi e si
batterà nel prossimo governo per difendere il diritto delle donne alla
libera scelta sul tema dell'aborto.
m chiedo, prima si dice che la legge 194 ha debellato l'aborto
clandestino e quando ferrara dice che nn è x nulla vero o che cmq la
legge se appliacata integralmente potrebbe evitare una certa
percentuale d casistica, si inveisce contro la sua presunta
malafede.poi si dice che l'aborto clandestino nn è ancora debellato e
si invita una persona che sta facendo una battaglia sociale e
PROGRESSISTA a far visita una giovane d origine cinese in fin d vita
proprio in seguito ad un aborto clandestino!!sn solo io che c vedo una
contraddizione in termini?
e ancora, proprio la cina viene più
volte citata nella battaglia d ferrara , terra d atroci crimini contro,
nn solo le donne, ma l'umanità intera x la politica adottata d
controllo delle nascite ed , io aggiungo, eugenetica.
anzichè
fare terrorismo con questi articoli (nessuno infatti ha mai detto d
voler "togliere il diritto d scegliere come e se continuare una
gravidanze"9, xchè l'ex ministro e altri come lui, nn si fermano 2
secondi ad ascoltare le parole d ferrara?? perderebbero troppi voti ??
per fare un pò d chiarezza sulle idee d ferrara
Gentile Veltroni - Ho letto la sua intervista a Repubblica di sabato. Ne ho apprezzato lo stile, e succede sempre più spesso. La parte politica è interessante. Non credo però che sia possibile diluire la rupture, l'accento sulla ricostruzione di un sistema politico fondato sulla decisione democratica, nei tempi e nei modi di una epoca prodiana procrastinata ad libitum con tutti i suoi equivoci e il suo carattere strategicamente alternativo al progetto che lei sembra voler incarnare. Rotture, riforme, accordi: sono cose che si fanno prendendosi la maggioranza nel partito di cui si è eletti leader e si verificano con coraggio in un appuntamento elettorale. Oppure, questa è la lezione della nostra storia antica e recente, non si fanno. La sua roadmap mi sembra poco realistica e troppo all'italiana. La parte dell'intervista più rilevante, civilmente e politicamente, è quella sulle questioni etiche. Superare la contrapposizione tra guelfi e ghibellini è anche la nostra ambizione. Per questo abbiamo salutato nella chiesa di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI il prevalere di una cultura della fede improntata a principi di illuminismo cristiano, fondata sulla riflessione razionale e l'argomentazione anche razionale della dottrina, e su un amore per la vita superiore all'amore per la morte in ogni campo della civilizzazione. Per questo di quella cultura cerchiamo di assumere e discutere criticamente, questa è la nostra laica devozione, gli aspetti che aiutano a riflettere con serietà sui nuovi problemi antropologici, storici, filosofici ed etici dell'umanità moderna. Per questo, laicamente, non facciamo né guerre di religione né guerre alla religione, tantomeno sprezzanti campagne liquidatrici di un inesistente clericalismo di ritorno. Prendiamo sul serio i passi in avanti della chiesa sulle legislazioni di tutela della maternità, che hanno reso possibile il superamento dell'aborto clandestino nonostante una rocciosa e comprensibile, da me personalmente condivisa, avversione di principio, radicale e ultimativa, all'aborto come diritto all'autodeterminazione di una Donna che non esiste se non nell'ideologia degli ultimi trent'anni o quaranta. Per questo mi sembra un cedimento alla pigrizia intellettuale, un inutile fuori tema concesso agli automatismi di una vecchia cultura, il suo ripetere che "la 194 non si tocca": è un segno di debolezza, di cedimento a una mentalità ideologica, prescientifica, che non tiene conto di ciò che di nuovo si sa sulla maternità, dal concepimento alla nascita, e della sostanza vera della nostra proposta di moratoria, che implica una piena applicazione della 194, specie della sua parte preventiva dell'aborto, alcuni cambiamenti resi necessari dall'aggiornamento delle conoscenze, e poi il rigetto assoluto dell'uso dell'aborto come pianificazione familiare eugenetica sessista e razzista. Quando deciderà di mettere su un vero confronto con queste posizioni, nelle forme che riterrà più giuste per la fase attuale di definizione costituente dell'identità del Partito democratico, conti su di noi, senza invadenze né petulanze. Questo era il senso della lettera che le avevo scritto e che non ha ricevuto risposta. Ma ho pazienza, c'è tempo, e se davvero a lei interessano i fenomeni globali di ripensamento dell'essenza della politica, di cui sono testimonianza anche le efficaci presenze di un Obama e di un Huckabee sulla scena americana, e di moltri altri fenomeni politici (non ultimo il discorso di Sarkozy al Laterano), vedrà che prima o poi un discorso pubblico chiaro e forte, in comune, si riuscirà ad organizzarlo. Nonostante le pressioni ghibelline alle quali lei è sottoposto ogni giorno dai laicisti al Barolo che affollano la sua coalizione e hanno qualche propaggine nel suo partito.
Gentile Veltroni - Ho letto la sua intervista a Repubblica di sabato. Ne ho apprezzato lo stile, e succede sempre più spesso. La parte politica è interessante. Non credo però che sia possibile diluire la rupture, l'accento sulla ricostruzione di un sistema politico fondato sulla decisione democratica, nei tempi e nei modi di una epoca prodiana procrastinata ad libitum con tutti i suoi equivoci e il suo carattere strategicamente alternativo al progetto che lei sembra voler incarnare. Rotture, riforme, accordi: sono cose che si fanno prendendosi la maggioranza nel partito di cui si è eletti leader e si verificano con coraggio in un appuntamento elettorale. Oppure, questa è la lezione della nostra storia antica e recente, non si fanno. La sua roadmap mi sembra poco realistica e troppo all'italiana. La parte dell'intervista più rilevante, civilmente e politicamente, è quella sulle questioni etiche. Superare la contrapposizione tra guelfi e ghibellini è anche la nostra ambizione. Per questo abbiamo salutato nella chiesa di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI il prevalere di una cultura della fede improntata a principi di illuminismo cristiano, fondata sulla riflessione razionale e l'argomentazione anche razionale della dottrina, e su un amore per la vita superiore all'amore per la morte in ogni campo della civilizzazione. Per questo di quella cultura cerchiamo di assumere e discutere criticamente, questa è la nostra laica devozione, gli aspetti che aiutano a riflettere con serietà sui nuovi problemi antropologici, storici, filosofici ed etici dell'umanità moderna. Per questo, laicamente, non facciamo né guerre di religione né guerre alla religione, tantomeno sprezzanti campagne liquidatrici di un inesistente clericalismo di ritorno. Prendiamo sul serio i passi in avanti della chiesa sulle legislazioni di tutela della maternità, che hanno reso possibile il superamento dell'aborto clandestino nonostante una rocciosa e comprensibile, da me personalmente condivisa, avversione di principio, radicale e ultimativa, all'aborto come diritto all'autodeterminazione di una Donna che non esiste se non nell'ideologia degli ultimi trent'anni o quaranta. Per questo mi sembra un cedimento alla pigrizia intellettuale, un inutile fuori tema concesso agli automatismi di una vecchia cultura, il suo ripetere che "la 194 non si tocca": è un segno di debolezza, di cedimento a una mentalità ideologica, prescientifica, che non tiene conto di ciò che di nuovo si sa sulla maternità, dal concepimento alla nascita, e della sostanza vera della nostra proposta di moratoria, che implica una piena applicazione della 194, specie della sua parte preventiva dell'aborto, alcuni cambiamenti resi necessari dall'aggiornamento delle conoscenze, e poi il rigetto assoluto dell'uso dell'aborto come pianificazione familiare eugenetica sessista e razzista. Quando deciderà di mettere su un vero confronto con queste posizioni, nelle forme che riterrà più giuste per la fase attuale di definizione costituente dell'identità del Partito democratico, conti su di noi, senza invadenze né petulanze. Questo era il senso della lettera che le avevo scritto e che non ha ricevuto risposta. Ma ho pazienza, c'è tempo, e se davvero a lei interessano i fenomeni globali di ripensamento dell'essenza della politica, di cui sono testimonianza anche le efficaci presenze di un Obama e di un Huckabee sulla scena americana, e di moltri altri fenomeni politici (non ultimo il discorso di Sarkozy al Laterano), vedrà che prima o poi un discorso pubblico chiaro e forte, in comune, si riuscirà ad organizzarlo. Nonostante le pressioni ghibelline alle quali lei è sottoposto ogni giorno dai laicisti al Barolo che affollano la sua coalizione e hanno qualche propaggine nel suo partito.
Nessuno ha mai detto di voler modificare la legge 194, soprattutto colui che ha lanciato il dibattito: Ferrara. Egli ha chiesto soltanto una moratoria sull'aborto. Ciò significa una sospensione temporanea di questa pratica assolutamente ingiusta e a cui si arriva con una certa facilità. Ferrara ha proposto questa moratoria per convincere, soprattutto da un punto di vista morale, che l'aborto equivale ad uccidere e per me ha perfettamente ragione. Inoltre vorrei ricordare che questo giornalista si è dichiarato più volte ateo. Certo la religione ha sicuramente la sua influenza... e allora? qual'è il problema? il Papa ha tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni, ed è normale che queste influenzino questa o quell'altra persona
kikylex;136126:
QUesto lo quoto.....in toto. No all'accanimento terapeutico, ma se un feto si presenta vitale nonostante l'aborto non puoi far finta di nulla..
e quoto in toto pure io... ma in feto in grembo non è omicidio-aborto pure.
Purtroppo il problema è molto complesso,quello che mi preoccupa e la faciloneria con il quale ragazzine e madri ricorrono alla soluzione drastica(ne ho viste un po in un anno di servizio civile ) per salvare l'onore della piccola tro.... in questo paese manca l'educazione sessuale concreta oltre che l'educazione civica reale.
Il fatto che amici e parenti possano venire a conoscenza della perdita della verginità o dell'aver avuto rapporti fuori dal matrimonio rende impossibile la soluzione del parto anonimo scartato troppo presto e con poca riflessione per scegliere la via più sicura per non far perdere la rispettabilità alla donzella di turno.
Scusate l'ot W la mamma coraggio che ha preferito far nascere la sua piccola e non curarsi lei stessa dal tumore che successivamente le ha stroncato la vita,ma qui non centra la 194 qui si parla d'Amore.
shawna;135750:
hai ragione , si parla d vitalità ,ma chi dà segni vitali se nn una persona viva? cos'è una persona viva? nn è una vita?
anch io sn contro l'accanimento terapeutico e proprio nel documento viene sottolineato la volontà d nn rincorrervi, ma solo d cercare d rianimare un feto con funzioni vitali(vivo).
x me è giusto, un pò come se arrivassi al pronto soccorso in condizioni disperate ma i medici dicessero "che la rianimiamo a fare , ormai è quasi morta."il compito di un medico credo sia quello d soccorrere la vita , laddovè c sia , certo.
tornando alla legge 194, se un medico che ha appena praticato un aborto si rende conto che il feto dà segni vitali, che dovrebbe fare?buttarlo nella pattumiera e far finta d niente?se viene abbassato il limite alle 22 settimane , questo caso nn si riscontrerebbe ,l'aborto sarebbe ugualemente una cosa terribile , ma almeno più dignitosa x medre feto e medico
QUesto lo quoto.....in toto. No all'accanimento terapeutico, ma se un feto si presenta vitale nonostante l'aborto non puoi far finta di nulla..
shawna;135681:
kiky, il tuo punto d vista lo condivido in più punti.anche x me nn c'è poi molta differenza tra abortire dopo 5 , 15 o 24 settimane. anche io vedo la pillola del giorno dopo come un "potenziale"abortivo, anche se scientificamente nn può essere considerato un metodo abortivo.
tuttavia sn favorevole all'aborto, o alla scelta d ricorrervi,e sn favorevole alla modifica della legge. lucamx domanda quali modifiche. ho già detto che trovo giusto abbassare il limite alle 22 settimane, oltre x il feto aggiungo anche x la donna, nn penso infatti sia un atto contro la donna modificare la legge ma semmai x la donna.forse xchè parto con il piede sbagliato,pensando che sia giusto secondo etica medica cercare in ogni modo d salvaguardare la vita qualora c'è ne fosse traccia. questo ragionamento m porta a pensare che una donna che voglia interrompere la gravidanza sicuramente nn vorrà che il frutto del suo grembo venga rianimato, xchè nn sarebbe più un feto , ma un bambino a tutti gli effetti(anche se il limite è labilissimo e x kiky ,me e qualcun altro nn v è), e diventerebbe più difficile buttarlo dentro una pattumiera. altrimenti se così nn fosse penso che deciderebbe d portare a termine la gravidanza e partorire in totale anonimato in ospedale e lasciare il bambino sano e vegeto a chi possa prendersene cura.
e qui viene fuori , il punto sull'informazione.
poca scarsa inesistente in italia, soprattutto tra le giovanissime, già a partire dalla contraccezione come diceva giustamente lucamx.
proprio in questi giorni d dibattiti aperti ce ne sn stati tanti e su altri forum ho potuto appurare una totale disinformazione e irresponsabilità davanti al sesso.la % d italiane , soprattutto giovani, che si affidano ad un ginecologo abitudinalmente e metodicamente è più bassa d quanto c dicano le statistiche(e io che nn c credevo!!).hanno tante belle parole contro l'aborto ma nessuno che volgia impegnarsi con se stesse e per se stesse nell'evitarlo.nella maggior parte dei casi m si è tirato fuori il discorso della pillola che fa ingrassare (come vado poi al mare con la cellulite??), o che nn fa più avere bambini(disinformazione allo stato puro).o ancora ai profondi stati depressivi in cui si può cadere dopo l'uso d quest ultima(come se abortire invece è un giochetto, una succhiatina qua , una succhiatina là).
x nn parlare dei consultori...questi sconosciuti!!
insomma io sn per la modifica della legge, nn xchè schierata dall'una o dall'altra parte ma xchè sn donna e sn consapevole e responsabile(forse anche presuntuosa).e quando c'è d mezzo la mia persona e la mia salute nn c'è slogan o ideale che tenga.
Purtroppo la disinformazione (ma la colpa la dò anche alle famiglie) è uno dei mali peggiori, che porta a commettere ancora più errori. Le famiglie purtroppo spesso restano chiuse nei loro tabù, o continuano ad intimare alle figlie di "fare attenzione a quello che fanno", non rendendosi conto dei danni immensi che provocano. E' da lì che dovrebbe partire la prima informazione, poi le scuole..Ancora oggi parlo con le mie amiche, gente quasi della mia età che non sa cosa sia una doppia ovulazione, e ignora che la gravidanza ti può capitare anche se nel frattempo hai il ciclo..per non parlare dei signori maschietti, troppo sicuri di sè e della loro capacità di controllo...e delle ragazze troppo fiduciose (e stupidine..). Almeno che sappiano cosa fanno...non vuoi usare metodi contraccettivi, ok fatti tuoi..ma sappi a cosa vai incontro...
hai ragione , si parla d vitalità ,ma chi dà segni vitali se nn una persona viva? cos'è una persona viva? nn è una vita?
anch io sn contro l'accanimento terapeutico e proprio nel documento viene sottolineato la volontà d nn rincorrervi, ma solo d cercare d rianimare un feto con funzioni vitali(vivo).
x me è giusto, un pò come se arrivassi al pronto soccorso in condizioni disperate ma i medici dicessero "che la rianimiamo a fare , ormai è quasi morta."il compito di un medico credo sia quello d soccorrere la vita , laddovè c sia , certo.
tornando alla legge 194, se un medico che ha appena praticato un aborto si rende conto che il feto dà segni vitali, che dovrebbe fare?buttarlo nella pattumiera e far finta d niente?se viene abbassato il limite alle 22 settimane , questo caso nn si riscontrerebbe ,l'aborto sarebbe ugualemente una cosa terribile , ma almeno più dignitosa x medre feto e medico
anch io sn contro l'accanimento terapeutico e proprio nel documento viene sottolineato la volontà d nn rincorrervi, ma solo d cercare d rianimare un feto con funzioni vitali(vivo).
x me è giusto, un pò come se arrivassi al pronto soccorso in condizioni disperate ma i medici dicessero "che la rianimiamo a fare , ormai è quasi morta."il compito di un medico credo sia quello d soccorrere la vita , laddovè c sia , certo.
tornando alla legge 194, se un medico che ha appena praticato un aborto si rende conto che il feto dà segni vitali, che dovrebbe fare?buttarlo nella pattumiera e far finta d niente?se viene abbassato il limite alle 22 settimane , questo caso nn si riscontrerebbe ,l'aborto sarebbe ugualemente una cosa terribile , ma almeno più dignitosa x medre feto e medico
non parlo di modifiche alla legge, sebbene nuovi studi NON parlano di vita a X settimane, ma di vitalità ecc ecc, io parlo di nati prematuri...non c'entra con la 194, era in risposta a dove dicevi dell'ANSA...
xchè nn c sarebbero tracce d vita. il limite alle 24 settimane era stato posto x questo, am nuovi studi, tecnologie hanno abbassato questo limite, già in molti ospedali fanno riferimento come limite alle 22 settimane.
se il progresso va avanti nn bisogna prendersela con il progresso, una legge vecchia si può modificare senza gridare allo scandalo
se il progresso va avanti nn bisogna prendersela con il progresso, una legge vecchia si può modificare senza gridare allo scandalo
e perche mai scusa?
ma ragionando su ciò, nn sarebbe quindi meglio x tutti , madre e bambino, abbassare il limite alle 22 settimane??
sono assolutamente esterrrefatto...incoraggiare la sopravvivenza di feti con meno di 23/24 settimane è accanimento terapeutico.
Sebbene io sia a favore della vita, lo sono a condizione che non ci siano sofferenze, dolori insopportabili, e accanimenti che NON sono in grado di salvare il paziente. La morte deve essere dignitosa, non orribile, tanto più per un neonato...quindi queste prese di posizione sono sbagliate per me. Aggiungo anche che questi feti avranno una qualità della vita SE sopravvivono pessima...
Sebbene io sia a favore della vita, lo sono a condizione che non ci siano sofferenze, dolori insopportabili, e accanimenti che NON sono in grado di salvare il paziente. La morte deve essere dignitosa, non orribile, tanto più per un neonato...quindi queste prese di posizione sono sbagliate per me. Aggiungo anche che questi feti avranno una qualità della vita SE sopravvivono pessima...
kiky, il tuo punto d vista lo condivido in più punti.anche x me nn c'è poi molta differenza tra abortire dopo 5 , 15 o 24 settimane. anche io vedo la pillola del giorno dopo come un "potenziale"abortivo, anche se scientificamente nn può essere considerato un metodo abortivo.
tuttavia sn favorevole all'aborto, o alla scelta d ricorrervi,e sn favorevole alla modifica della legge. lucamx domanda quali modifiche. ho già detto che trovo giusto abbassare il limite alle 22 settimane, oltre x il feto aggiungo anche x la donna, nn penso infatti sia un atto contro la donna modificare la legge ma semmai x la donna.forse xchè parto con il piede sbagliato,pensando che sia giusto secondo etica medica cercare in ogni modo d salvaguardare la vita qualora c'è ne fosse traccia. questo ragionamento m porta a pensare che una donna che voglia interrompere la gravidanza sicuramente nn vorrà che il frutto del suo grembo venga rianimato, xchè nn sarebbe più un feto , ma un bambino a tutti gli effetti(anche se il limite è labilissimo e x kiky ,me e qualcun altro nn v è), e diventerebbe più difficile buttarlo dentro una pattumiera. altrimenti se così nn fosse penso che deciderebbe d portare a termine la gravidanza e partorire in totale anonimato in ospedale e lasciare il bambino sano e vegeto a chi possa prendersene cura.
e qui viene fuori , il punto sull'informazione.
poca scarsa inesistente in italia, soprattutto tra le giovanissime, già a partire dalla contraccezione come diceva giustamente lucamx.
proprio in questi giorni d dibattiti aperti ce ne sn stati tanti e su altri forum ho potuto appurare una totale disinformazione e irresponsabilità davanti al sesso.la % d italiane , soprattutto giovani, che si affidano ad un ginecologo abitudinalmente e metodicamente è più bassa d quanto c dicano le statistiche(e io che nn c credevo!!).hanno tante belle parole contro l'aborto ma nessuno che volgia impegnarsi con se stesse e per se stesse nell'evitarlo.nella maggior parte dei casi m si è tirato fuori il discorso della pillola che fa ingrassare (come vado poi al mare con la cellulite??), o che nn fa più avere bambini(disinformazione allo stato puro).o ancora ai profondi stati depressivi in cui si può cadere dopo l'uso d quest ultima(come se abortire invece è un giochetto, una succhiatina qua , una succhiatina là).
x nn parlare dei consultori...questi sconosciuti!!
insomma io sn per la modifica della legge, nn xchè schierata dall'una o dall'altra parte ma xchè sn donna e sn consapevole e responsabile(forse anche presuntuosa).e quando c'è d mezzo la mia persona e la mia salute nn c'è slogan o ideale che tenga.
tuttavia sn favorevole all'aborto, o alla scelta d ricorrervi,e sn favorevole alla modifica della legge. lucamx domanda quali modifiche. ho già detto che trovo giusto abbassare il limite alle 22 settimane, oltre x il feto aggiungo anche x la donna, nn penso infatti sia un atto contro la donna modificare la legge ma semmai x la donna.forse xchè parto con il piede sbagliato,pensando che sia giusto secondo etica medica cercare in ogni modo d salvaguardare la vita qualora c'è ne fosse traccia. questo ragionamento m porta a pensare che una donna che voglia interrompere la gravidanza sicuramente nn vorrà che il frutto del suo grembo venga rianimato, xchè nn sarebbe più un feto , ma un bambino a tutti gli effetti(anche se il limite è labilissimo e x kiky ,me e qualcun altro nn v è), e diventerebbe più difficile buttarlo dentro una pattumiera. altrimenti se così nn fosse penso che deciderebbe d portare a termine la gravidanza e partorire in totale anonimato in ospedale e lasciare il bambino sano e vegeto a chi possa prendersene cura.
e qui viene fuori , il punto sull'informazione.
poca scarsa inesistente in italia, soprattutto tra le giovanissime, già a partire dalla contraccezione come diceva giustamente lucamx.
proprio in questi giorni d dibattiti aperti ce ne sn stati tanti e su altri forum ho potuto appurare una totale disinformazione e irresponsabilità davanti al sesso.la % d italiane , soprattutto giovani, che si affidano ad un ginecologo abitudinalmente e metodicamente è più bassa d quanto c dicano le statistiche(e io che nn c credevo!!).hanno tante belle parole contro l'aborto ma nessuno che volgia impegnarsi con se stesse e per se stesse nell'evitarlo.nella maggior parte dei casi m si è tirato fuori il discorso della pillola che fa ingrassare (come vado poi al mare con la cellulite??), o che nn fa più avere bambini(disinformazione allo stato puro).o ancora ai profondi stati depressivi in cui si può cadere dopo l'uso d quest ultima(come se abortire invece è un giochetto, una succhiatina qua , una succhiatina là).
x nn parlare dei consultori...questi sconosciuti!!
insomma io sn per la modifica della legge, nn xchè schierata dall'una o dall'altra parte ma xchè sn donna e sn consapevole e responsabile(forse anche presuntuosa).e quando c'è d mezzo la mia persona e la mia salute nn c'è slogan o ideale che tenga.