Berlusconi: i misteri del passato

fid-votailprof
[SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4]Vi riporto questo interessante lavoro tratto dal sito di G.Vattimo
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[SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4]BERLUSCONI E I SUOI MISTERI

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[SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]La vita e la carriera dell'imprenditore Silvio Berlusconi, nonostante le biografie autorizzate che il protagonista ha fatto pubblicare o propiziato nel corso degli anni con fini auto-agiografici, rimane costellata di buchi neri e di domande senza risposta. Piccolo riepilogo degli omissis più inquietanti.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]1) La Edilnord Sas è la società fondata nel 1963 da Silvio Berlusconi per costruire Milano 2. Soci accomandatari (quelli che vi operano), oltre al futuro Cavaliere, sono il commercialista Edoardo Piccitto e i costruttori Pietro Canali, Enrico Botta e Giovanni Botta. Soci accomandanti (quelli che finanziano l'operazione) il banchiere Carlo Rasini, titolare dell'omonima banca con sede in via dei Mercanti a Milano, e l'avvocato d'affari Renzo Rezzonico, legale rappresentante di una finanziaria di Lugano: la "Finanzierungesellschaft für Residenzen Ag", di cui nessuno conoscerà mai i reali proprietari. Si tratta comunque di gente molto ottimista, se ha affidato enormi capitali a Berlusconi, cioè a un giovanotto di 27 anni che, fino a quel momento, non ha dato alcuna prova imprenditoriale degna di nota.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]2) Sulla banca Rasini, dove il padre Luigi Berlusconi lavora per tutta la vita, da semplice impiegato a direttore generale, ecco la risposta di Michele Sindona (bancarottiere piduista legato a Cosa Nostra e riciclatore di denaro mafioso) al giornalista americano Nick Tosches, che nel 1985 gli domanda quali siano le banche usate dalla mafia: "In Sicilia il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una piccola banca in piazza Mercanti". Cioè la Rasini, dove - ripetiamo - Luigi Berlusconi, padre di Silvio, ha lavorato per tutta a vita, fino a diventarne il procuratore generale. Alla Rasini tengono i conti correnti noti mafiosi e narcotrafficanti siciliani come Antonio Virgilio, Salvatore Enea, Luigi Monti, legati a Vittorio Mangano, il mafioso che lavora come fattore nella villa di Berlusconi fra il 1973 e il 1975.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]3) Il 29 ottobre 1968 nasce la Edilnord Centri Residenziali Sas (una sorta di Edilnord 2): stavolta, al posto di Berlusconi, come socio accomandatario c'è sua cugina Lidia Borsani, 31 anni. E i capitali li fornisce un'altra misteriosa finanziaria luganese, la "Aktiengesellschaft für Immobilienanlagen in Residenzentren Ag" (Aktien), fondata da misteriosi soci appena 10 giorni prima della nascita di Edilnord 2. Berlusconi da questo momento sparisce nel nulla, coperto da una selva di sigle e prestanome. Riemergerà solo nel 1975 per presiedere la Italcantieri, e nel 1979, come presidente della Fininvest. Intanto nascono decine di società intestate a parenti e figuranti, controllate da società di cui si ignorano i veri titolari. Come ha ricostruito Giuseppe Fiori nel libro "Il venditore" (Garzanti, 1994, Milano), Italcantieri nasce nel 1973, costituita da due fiduciarie ticinesi: "Cofigen Sa" di Lugano (legata al finanziere Tito Tettamanzi, vicino alla massoneria e all'Opus Dei) e "Eti A.G.Holding" di Chiasso (amministrata da un finanziere di estrema destra, Ercole Doninelli, proprietario di un'altra società, la Fi.Mo, più volte inquisita per riciclaggio, addirittura con i narcos colombiani).

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]4) Nel 1974 nasce la "Immobiliare San Martino", amministrata da Marcello Dell'Utri e capitalizzata da due fiduciarie del parabancario Bnl: la Servizio Italia (diretta dal piduista Gianfranco Graziadei) e la Saf (Società Azionaria Finanziaria, rappresentata da un prestanome cecoslovacco, Frederick Pollack, nato nientemeno che nel 1887). A vario titolo e con vari sistemi e prestanome, "figlieranno" una miriade di società legate a Berlusconi e ai suoi cari: a cominciare dalle 34 "Holding Italiana" che controllano il gruppo Fininvest. Secondo il dirigente della Banca d'Italia Francesco Giuffrida e il sottufficiale della Guardia di Finanza Giuseppe Ciuro, consulenti tecnici della Procura di Palermo al processo contro Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, queste finanziarie hanno ricevuto fra il 1978 e il 1985 almeno 113 miliardi (pari a 502 miliardi di lire e 250 milioni di euro di oggi), in parte addirittura in contanti e in assegni "mascherati", dei quali tuttoggi "si ignora la provenienza". La Procura di Palermo sostiene che sono i capitali mafiosi "investiti" nel Biscione dalle cosche legate al boss Stefano Bontate. La difesa afferma che si tratta di autofinanziamenti, anche se non spiega da dove provenga tutta quella liquidità. Lo stesso consulente tecnico di Berlusconi, il professor Paolo Jovenitti, ammette l'"anomalia" e l'incomprensibilità di alcune operazioni dell'epoca.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]5) Nel 1973 Silvio Berlusconi acquista da Annamaria Casati Stampa di Soncino, ereditiera minorenne della nota famiglia nobiliare lombarda rimasta orfana nel 1970, la settecentesca Villa San Martino ad Arcore, con quadri d'autore, parco di un milione di metri quadrati, campi da tennis, maneggio, scuderie, due piscine, centinaia di ettari di terreni. La Casati è assistita da un pro-tutore, l'avvocato Cesare Previti, che è pure un amico di Berlusconi, figlio di un suo prestanome (il padre Umberto) e dirigente di una società del gruppo (la Immobiliare Idra). Grazie alla fortunata coincidenza, la favolosa villa con annessi e connessi viene pagata circa 500 milioni dell'epoca: un prezzo irrisorio. E, per giunta, non in denaro frusciante, ma in azioni di alcune società immobiliari non quotate in borse, così che, quando la ragazza si trasferisce in Brasile e tenta di monetizzare i titoli, si ritrova con una carrettate di carta. A quel punto, Previti e Berlusconi offrono di ricomprare le azioni, ma alla metà del prezzo inizialmente pattuito. Una sentenza del Tribunale di Roma, nel 2000, ha assolto gli autori del libro "Gli affari del presidente", che raccontava l'imbarazzante transazione.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]6) Nel 1973 Berlusconi, tramite Marcello Dell'Utri, ingaggia come fattore (ma recentemente Dell'Utri l'ha promosso "amministratore della villa") il noto criminale palermitano, pluriarrestato e pluricondannato Vittorio Mangano. Il quale lascerà la villa solo due anni più tardi, quando verrà sospettato di aver organizzato il sequestro di Luigi d'Angerio principe di Sant'Agata, che aveva appena lasciato la villa di Arcore dopo una cena con Berlusconi, Dell'Utri e lo stesso Mangano. Mangano verrà condannato persino per narcotraffico (al maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino) e, nel 1998, all'ergastolo per omicidio e mafia.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]7) Il 26 gennaio 1978 Silvio Berlusconi si affilia alla loggia Propaganda 2 (P2), presentato al gran maestro venerabile Licio Gelli dall'amico giornalista Roberto Gervaso. Paga regolare quota di iscrizione (100 mila lire) e viene registrato con la tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625. La partecipazione al pio sodalizio gli procaccerà vantaggi di ogni genere: dai finanziamenti della "Servizio Italia" di Graziadei ai crediti facili e ingiustificati del Monte dei Paschi di Siena (di cui è provveditore il piduista Giovanni Cresti) alla collaborazione con il "Corriere della Sera" diretto dal piduista Franco Di Bella e controllato dalla Rizzoli dei piduisti Angelo Rizzoli, Bruno Tassan Din e Umberto Ortolani.

[/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE] [SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]8) Il 24 ottobre 1979 Silvio Berlusconi riceve la visita di tre ufficiali della Guardia di Finanza nella sede dell'Edilnord Cantieri Residenziali. Si spaccia per un "un semplice consulente esterno" addetto "alla progettazione di Milano 2". In realtà è il proprietario unico della società, intestata a Umberto Previti. Ma i militari abboccano e chiudono in tutta fretta l'ispezione, sebbene abbiano riscontrato più di un'anomalia nei rapporti con i misteriosi soci svizzeri. Faranno carriera tutti e tre. Si chiamano Massimo Maria Berruti, Salvatore Gallo e Alberto Corrado. Berruti, il capopattuglia, lascerà le Fiamme Gialle pochi mesi dopo per andare a lavorare per la Fininvest come avvocato d'affari (società estere, contratti dei calciatori del Milan, e così via). Arrestato nel 1985 nello scandalo Icomec (e poi assolto), tornerà in carcere nel 1994 insieme a Corrado per i depistaggi nell'inchiesta sulle mazzette alla Guardia di Finanza, poi verrà eletto deputato per Forza Italia e condannato in primo e secondo grado a 8 mesi di reclusione per favoreggiamento. Gallo risulterà iscritto alla loggia P2.
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[SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3][SIZE=4][SIZE=3]9) Il 30 maggio 1983 la Guardia di Finanza di Milano, che sta controllando i telefoni di Berlusconi nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di droga, redige un rapporto investigativo in cui si legge: "E' stato segnalato che il noto Silvio Berlusconi finanzierebbe un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia, sia in Francia che in altre regioni italiane (Lombardia e Lazio). Il predetto sarebbe al centro di grosse speculazioni in Costa Smeralda avvalendosi di società di comodo aventi sede a Vaduz e comunque all'estero. Operativamente le società in questione avrebbero conferito ampio mandato ai professionisti della zona". Per otto anni l'indagine, seguita inizialmente dal pm Giorgio Della Lucia (poi passato all'Ufficio istruzione, da anni imputato per corruzione in atti giudiziari insieme al finanziere Filippo Alberto Rapisarda, ex datore di lavoro ed ex socio di Marcello Dell'Utri) langue, praticamente dimenticata. Alla fine, nel 1991, il gip milanese Anna Cappelli archivierà tutto. [/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE][/SIZE]
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10)
Il terzo, seccante incontro ravvicinato fra il Cavaliere e la Legge risale al 16 ottobre 1984. Tre pretori, di Torino, Roma e Pescara, hanno la pretesa di applicare le norme che regolano l'emittenza televisiva e che il Cavaliere ha deciso di aggirare, trasmettendo in contemporanea gli stessi programmi su tutto il territorio nazionale. I tre magistrati fanno presente che è vietato, non si può e bloccano le attrezzature che consentono l'operazione fuorilegge. Il Cavaliere oscura le sue tv, per attribuire il black out ai giudici, poi scatena il popolo dei teledipendenti con lo slogan "Vietato vietare", opportunamente rilanciato dallo show del giornalista piduista Maurizio Costanzo. Lo slogan viene subito tradotto in legge dal presidente del Consiglio Bettino Craxi. Il quale abbandona una visita di Stato a Londra per precipitarsi in Italia e varare un decreto legge ad personam ("decreto Berlusconi") che riaccende immediatamente le tv illegali del suo compare. Lo scandalo è talmente enorme che, persino nel pentapartito, qualcuno non ci sta. E il decreto viene bocciato dall'aula come incostituzionale. Due dei tre pretori reiterano il sequestro penale delle attrezzature utilizzabili oltre l'ambito locale. Così Craxi partorisce un secondo decreto Berlusconi, agitando davanti ai riottosi partiti alleati lo spauracchio della crisi di governo e delle elezioni anticipate, in caso di mancata conversione in legge. Provvederà poi lo stesso Caf a legalizzare il monopolio illegale Fininvest sulla televisione commerciale con la legge Mammì, detta anche "legge-Polaroid" per l'alta fedeltà con cui fotografa lo status quo.
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Risposte
maik-votailprof
Continui a parlare di "connivenze",quando si tratta solo di "conoscenze"...e' scorretto da parte tua.
Mi sa che non hai seguito bene le vicenda Eurostat...Censure ufficiali del Parlamento europeo (vedi Gennaio 2004),critiche dalla stampa di mezza Europa per la sua gestione della vicenda,rallentamenti e coperture delle responsabilita'...Non ci ha fatto,per usare una circonlocuzione,una bella figura...
Ma vogliamo ricordare il suo passato,a partire dalla famosa "seduta spiritica" ai tempi del sequestro Moro,in cui venne fuori il nome Gradoli ed il civico del luogo di prigionia?O della sua svendita della SME?O della dilapidazione di 48.000 miliardi di lire dell'Iri (fra cui numerose consulenze che diede alla Nomisma,societa' di cui era a capo,motivo per cui ci fu anche un'indagine nei suoi confronti dalla Provura di Roma)?O del regalo dell'Alfa Romeo alla Fiat?OO dei suoi lunghi anni di ministero nella Dc dei tempi del pentapartito?E le numerose "gaffes" internazionali (arrivo' a definire "stupido" il Patto di Stabilita',si mise a fare campagna elettorale in Italia durante il suo mandato europeo,sollevando le critiche anche dalla sinistra europea,e chi piu' ne ha piu' ne metta...)?E la sua politica kamikaze verso l'economia italiana,permettendo ad esempio che vini prodotti in Cina,Cile o chissa' dove,potessero avere i marchi italiani?E l'invenzione dell'eurotassa,mai restituita come promesso che doveva farsi?
Beh,io ad un tipo del genere non affiderei nemmeno di tagliare l'erba del mio giardino...

__lui__-votailprof
in questa discussione quoto fid....

fid-votailprof
La vicenda eurostat riguardava delle malversazioni iniziate anni prima del mandato di Prodi e le indagini si sono incentrate sulla attività dei due commissari Solbes e Franchet.SuProdi non esiste alcun indagine o procedimento in corso.Su Berlusconi il salto di qualità è notevole dato che stiamo parlando di fatti accertati (convivenze mafiose) di fatti provati (sentenze) e di fatti in itinere (procedimenti a carico)

Prodi non possiede alcun problema etico-rappresentativo e può rappresentare l'Italia possedendo oltretutto in europa un buon prestigio anche di natura politica (dopotutto la stessa Europa lo ha scelto come presidente della commissione europea)

Berlusconi fra convivenze mafiose,condanne,procediemnti giudiziari, conflitti di interessi (che hanno comportato condanne per l'Italia per milioni di euro) e figuracce con l'intero parlamento europeo si trova nella posizione di essere un cattivo rappresentatnte sia da un punto di vista etico (con corrispettiva inopportunità nel candidarlo ed eleggerlo) sia da un punto di vista politico (con corrispettiva inopportunità nel ripresentarlo per l'ennesima volta)

maik-votailprof
Le indagini sono state meramente "interne" al Parlamento europeo,e si sono concluse con censure per il comportamento omissivo quando non insabbiatorio di Prodi.Leggiti bene la cronaca e gli atti...e stiamo sempre parlando di etica.Se vuoi davvero entrare anche tu nell'ottica che hai detto,non puoi non vedere anche queste cose

fid-votailprof
Falsa testimonianza: è avvenuta durante un processo sotto giuramento,in Italia questo è un reato.
Indagini eurostat: le indagini ci sono state,non hanno comportato nessuna incriminazione e nessun procediemnto per Prodi

ragazzi dovete entrare nell'ottica comune a tutte le grandi democrazie che l'uomo politico,per l'incarico che detiene, deve essere al di sopra di ogni sospetto,privo di conflitti di interessi (deve governare per il bene dei cittadini) e adeguatamente rappresentativo.Quando ci presentiamo all'estero con un amico di mafiosi con processi a carico e stretti collaboratori condannati non è che l'Italia faccia propriamente una bella figura e internamente i contrasti ed il clima politico è destinato ad estremizzarsi (infatti ogni qual volta si parla di lui il clima si surriscalda)

maik-votailprof
1) Indagini (interne) sull'Eurostat ce ne sono state eccome,che hanno provato come anche Prodi non potesse non sapere,ci sono state anche censure da parte del parlamento europeo in merito,contro Prodi e l'intera Commissione di allora.Non sfalsare la realta'.
2)Ho parlato di comportamenti etici,non giuridici.Non tutto cio' che non e' vietato dalla legge e' etico.
3)Non usi lo stesso metro con B.,visto che citi questioni di nessun rilievo giuridico (semplice conoscenza,e non connivenza,con mafiosi,conflitto di interessi non ancora vietato dalla legge,indagini archiviate,procedimenti ancora in corso)

francescoaegee-votailprof
fid;102550:
1)non esiste nessuna condanna, nessun indagine,nessun rinvio a giudizio su Prodi
2)non esiste nessun ipotesi di reato nel caso unipol
3) Le critiche sull'iri sono state oggetto di un procedimento penale che ha assolto P. in quanto definì che la vendita "avvenne al prezzo migliore possibile"


cosa ben diversa è avere accertato un illecito finanziamento del psi

E' vero, un imprenditore privato ha l'interesse a pagare le tangenti, un manager della cosa pubblica ha altri tipi di inciuci. Sarebbe strano se fosse stato Prodi a pagare una tangente.

l'iscrizione alla p2

Per questo si può ripetere tutto quello che hia detto, nessun reato è stato commeso da Berlusconi perchè iscritto alla p2.

relazioni con mafiosi,

Indirette, anche maik afferma di averne eppure non credo sia un buon motivo per non votarlo se si presentasse alle prox elezioni.

falsa testimonianza

Falsa testimonianza su un fatto che non è reato e che non proteggeva alcun criminale, dunque non più grave della falsa testimonianza di Clinton sul pom**no. E Clinton nella puritana america seguitò a poter fare il Presidente.

.... aggiungi i procediemnti in corso per reati gravissimi (già provati con sentenza definitiva per suoi collaboratori) aggiungi ancora un megaconflitto di interessi nel quale berlusconi è stato allo stesso tempo promotore e beneficiario di norme da lui volute

Poco mi sembra si possa aggiungere, perchè come la gestione dell'Iri poteva essere più oculata (o mi si vuole dire che i conti dell'Iri erano particolarmente rosei?, e nessuno per questo pretende Prodi non faccia il presidente del consiglio, così che qualche collaboratore di un personaggio che di collaboratori ne ha migliaia, sia stato arrestato non prova nulla nei confronti dell'Ex Premier.

fid-votailprof
maik;102541:
E continui a dimenticare lo scandalo Eurostat e la "allegra" gestione dei fondi Iri...tanto trasparente non mi sembra come politico,Prodi...gli scheletri nei suoi armadi non mancano,come non mancano a molti leader politici del centrosx (caso Unipol docet) che dal pdv etico che hai citato,sono tutt'altro che santerellini.


1)non esiste nessuna condanna, nessun indagine,nessun rinvio a giudizio su Prodi
2)non esiste nessun ipotesi di reato nel caso unipol
3) Le critiche sull'iri sono state oggetto di un procedimento penale che ha assolto P. in quanto definì che la vendita "avvenne al prezzo migliore possibile"

cosa ben diversa è avere accertato un illecito finanziamento del psi,l'iscrizione alla p2,relazioni con mafiosi,falsa testimonianza.... aggiungi i procediemnti in corso per reati gravissimi (già provati con sentenza definitiva per suoi collaboratori) aggiungi ancora un megaconflitto di interessi nel quale berlusconi è stato allo stesso tempo promotore e beneficiario di norme da lui volute

maik-votailprof
E continui a dimenticare lo scandalo Eurostat e la "allegra" gestione dei fondi Iri...tanto trasparente non mi sembra come politico,Prodi...gli scheletri nei suoi armadi non mancano,come non mancano a molti leader politici del centrosx (caso Unipol docet) che dal pdv etico che hai citato,sono tutt'altro che santerellini.

francescoaegee-votailprof

Prodi è un politico del tutto normale ,può non piacere ma su di lui ci si oppone con argomentazioni strettamente politiche (tasse,missioni all'estero,pensioni,liberalizzazioni...) ed è naturale che sia cosi' in una democrazia matura
Berlusconi è un anomalia del sistema politico italiano,contro di lui oltre ad argomentazioni politiche ne esistono altre molto più stringenti di natura etica.

Insomma, Prodi è un politico qualunque perfettamente sostituibile, anonimo.
Berlusconi è un politico sui generis la cui immagine tira da sola fiducia e speranza o orrore.


Chi rappresenta la nazione deve possedere una trasparanza cristallina (non deve avere procedimenti penali o condanne) e deve garantire una naturale rappresentatività degli interessi generali (non può essere titolare personalmente di concessioni pubbliche e grandissimi interessi economici in tantissimi campi su cui bisognerà legiferare)

Il Deve vale solo quando ci sono leggi a riguardo.
Se 60 anni di repubblica hanno portato ad un vuoto legislativo e qualcuno ne approfitta, mica sbaglia, sia il parlamento a cambiare le leggi affinchè valgano per tutti, o ci si affidi all'auto cotrollo dei singoli elettori, se esiste.

fid-votailprof
la critica nei confronti di Prodi è differente dalla critica nei confronti di Berlusconi

Prodi è un politico del tutto normale ,può non piacere ma su di lui ci si oppone con argomentazioni strettamente politiche (tasse,missioni all'estero,pensioni,liberalizzazioni...) ed è naturale che sia cosi' in una democrazia matura

Berlusconi è un anomalia del sistema politico italiano,contro di lui oltre ad argomentazioni politiche ne esistono altre molto più stringenti di natura etica.


Chi rappresenta la nazione deve possedere una trasparanza cristallina (non deve avere procedimenti penali o condanne) e deve garantire una naturale rappresentatività degli interessi generali (non può essere titolare personalmente di concessioni pubbliche e grandissimi interessi economici in tantissimi campi su cui bisognerà legiferare)

le norme sui conflitti di interesse in tutti i paesi civili servono proprio ad evitare che un B. finisca al potere inquinando lo scenario politico cosi' come è accaduto dal 1994 in poi. Su Prodi non esistono gli enormi macigni di natura etica ed infatti dopo 5 anni si è tornato a parlare di diritti nelle convivenze,liberalizzazioni,droga,eutanasia etc etc etc

francescoaegee-votailprof
fid;102451:
1) cacciare Berlusconi dal potere è stata la priorità dei 5 anni esattamente come voi volete cacciare adesso Prodi

Cacciare Prodi? Ma chissenefrega di Prodi, pensi che se al posto suo ci fosse Veltroni o qlcn altro sarei più contento?
Io voglio il ponte, volevo che non mi alzassero le tasse (si è dimostrato inutile), voglio che la regione siciliana non sia costretta a spendere per la Sanità la metà di quanto spendono nelle altre regioni solo perchè siamo obiettivamente più poveri.


2)Casini

Casini ancora non si è spostato... quando ci sarà un nuovo governo ne parleremo secondo quello che sarà il programma.

fid-votailprof
- cacciare Berlusconi dal potere è stata la priorità dei 5 anni esattamente come voi volete cacciare adesso Prodi,la differenza fra i due personaggi consiste solo nel fatto che l'opposizione al Berlusca è stata più sentita perchè:

1) B. è più estremista di P.
2) B. ,a differenza di P.,ha censurato i giornalisti vicini all'avversario
3) B. è un potente con grandi conflitti di interesse
4) B. ,a differenza di P., ha legiferato su vasta scala ad personam e ad aziendam
5) B. non è moralmente rappresentativo per il suo passato (viceversa i giudizi su P. riguardano esclusivam. la capacità o l'azione politica)


-Casini non ha delle idee tanto difformi sul cavaliere da quelle di alcuni partiti del centrosx ,anche lui pensa che sia prepotente e che approfitti dei media in maniera aggressiva e conflittuale con la posizione che ricopre,non è un caso che l'udc sia favorevole ad una certa regolamentazione televisiva ma sopratutto non è un caso che grazie all'udc la par condicio non fu buttata a terra

beltipo-votailprof
Hai sostenuto tu che era una priorità..e sii sincero: non solo è l'unico collante dell'ulivo, ma per giunta vi ha distratto da lle vere priorità del paese...
Bipartisan manco per niente, l'UDC che avete invitato nell'ulivo non è contro berlusconi..ha fatto delle scelte. ma da qui all'antiberlusconismo c'è un abbisso...

fid-votailprof
beltipo;102303:
che sciocchezze..come si può votare un governo che invece dell'Italia ha come priorità l'antiberlusconismo?
Bipartisan...ma come si può dire una inesattezza simile..?


1)Antiberlusconismo: nessuno ha come priorità l'antiberlusconismo come strategia politica all'interno delle istituzioni,Berlusconi ha perso le elezioni ed ha perso il riconoscimento unitario della leadership nell'ex cdl,non essendo affatto un stuo estimatore mi auguro che sia politicamente messo da parte dalla stessa cdl per i motivi che già conoscete

2) Bipartisan: A sinistra non ha un solo estimatore malgrado persone come Fini ,Casini,Tremonti ed altri si sono conquistati anche da avversari la stima ed il rispetto, per ciò che riguarda la destra sapete benissimo cosa sosteneva l'ex follini e cosa pensa adesso l'Udc.Per questo l'antiberlusconismo (inteso come contrapposizione a B.) è destinato ad essere sempre più bipartisan (probabilmente certo trasversalismo creerà il consenso ampio sulla nuova legge elettorale)

maik-votailprof
beltipo;102303:
che sciocchezze..come si può votare un governo che invece dell'Italia ha come priorità l'antiberlusconismo?

Bipartisan...ma come si può dire una inesattezza simile..?



Fid puo'...questo e altro!:D

francescoaegee-votailprof
beltipo;102303:
che sciocchezze..come si può votare un governo che invece dell'Italia ha come priorità l'antiberlusconismo?


Concordo con beltipo... voterei berlusconi se l'unica alternativa fosse l'antiberlusconismo.
Voterei un governo di sinistra se questo proponesse leggi che reputo importanti per l'Italia e non mero antiberlusconismo.
PS come ho scritto più volte in questo forum alcune leggi proposte sono effettivamente buone e sono favorevole, peccato che le più importanti vengano soffocate dall'opposizione della stessa maggioranza!!! E peccato che si sacrifichino idee non meno importanti.
E' per questo che più invotabile di Berlusconi c'è il governo di sinistra, per me.

beltipo-votailprof
che sciocchezze..come si può votare un governo che invece dell'Italia ha come priorità l'antiberlusconismo?

Bipartisan...ma come si può dire una inesattezza simile..?

fid-votailprof
quello sarebbe un ulteriore salto di qualità ma per adesso levarci dalle scatole Berlusconi ed il berlusconismo è la priorità essenziale e per fortuna questa esigenza è giustamente bipartisan

francescoaegee-votailprof
X un salto qualitativo dovrei immagiarmi un Zapatero-Fini, nn certo Prodi o Veltroni

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