Vegan, è meglio?
Colgo l'occasione per scambiare opinioni e pareri su questo argomento, date le tante persone che scopro essere vegetariani o vegani su questo forum, e introducendolo con un titolo che potrebbe sembrare una provocazione, ma non è.
Mi piacerebbe capire le motivazioni delle persone che seguono questo modo di vivere, se c'è alla base una motivazione etico-morale, se è solo una repulsione fisica a mangiare "animali" (detto così, in effetti è "crudo") o se alla base c'è una questione di principio, di "giustizia tra esseri viventi".
Io sono aperto a tutte le visioni della vita (purchè si mantengano entro limiti accettabili), e sono curioso, in generale, di scambiare opinioni su chi la pensa diversamente da me. Trovo che ciò porti ad una migliore crescita intellettuale.
é per questo che la mia non vuol essere affatto una critica o un pregiudizio su chi ritiene di poter vivere da vegetariano.
Mi piacerebbe capire le motivazioni delle persone che seguono questo modo di vivere, se c'è alla base una motivazione etico-morale, se è solo una repulsione fisica a mangiare "animali" (detto così, in effetti è "crudo") o se alla base c'è una questione di principio, di "giustizia tra esseri viventi".
Io sono aperto a tutte le visioni della vita (purchè si mantengano entro limiti accettabili), e sono curioso, in generale, di scambiare opinioni su chi la pensa diversamente da me. Trovo che ciò porti ad una migliore crescita intellettuale.
é per questo che la mia non vuol essere affatto una critica o un pregiudizio su chi ritiene di poter vivere da vegetariano.
Risposte
"david_e":Il mito 1 sembra voler raccogliere tutte le "presunte" conseguenze dannose dell'allevamento, ma oltre a non esaminare il motivo per cui gli animali vengono alimentati con la soia e non con metodi piu' "naturali", non parla della questione inquinamento. I miti 2, 3, 9 sono irrilevanti: e' dimostrato - ci sono medici nutrizionisti vegani - che la dieta vegana e' bilanciata, se fatta bene. I miti 4, 5, 6, 8, 11 hanno un chiaro filo conduttore (anzi dicono la stessa cosa piu' o meno), vogliono smentire il fatto che la carne fa male - inutile dire che la rilevanza di questo fatto e' molto limitata: ammesso che sia vero (ammetto di non essere troppo informato in merito, a parte per il fatto che il mio medico di base ha detto che la carne rossa provoca il cancro) mi si vorrebbe convincere a mangiare carne solo perche' "non fa male"? I miti 7, 10, 12 sono buoni spunti di riflessione, ma in fin dei conti anch'essi irrilevanti.
Un articolo tratto dall'Ecologist (*):
The myths of vegetarianism
----
(*) giornale che certamente non può essere accusato di essere anti-animalista.
Questo articolo non ha intaccato i motivi per cui sono vegano, che sono nell'ordine: sofferenza animali, spreco risorse. Sul primo naturalmente non mi si puo' far cambiare idea, e per quanto mi riguarda il mito 1 non mi ha fatto cambiare idea sul secondo. Rimango dell'opinione che le risorse si possono sicuramente usare in modo piu' ottimale.
"kinder":Io non mi intendero' molto di economia, ma faccio molta fatica a seguire quello che dici. La storia del mondo dimostra che ogni cambiamento importante e' stato lento e sofferto. Un cambiamento radicale da oggi a domani non e' mai avvenuto, ed e' probabilmente "giusto" che sia cosi'. Il punto fondamentale e' che la riduzione dello spreco di risorse e' senza dubbio una cosa buona. E sicuramente apre possibilita' su una loro futura migliore gestione.
Il ragionamento secondo cui l'allevamento di animali da carne o da latte costituisce un utilizzo irrazionale dei vegetali coltivati per essere destinati a mangimi non tiene conto che tale coltivazione è sostenuta dalla domanda generata dagli allevamenti. Se, supponiamo per assurdo, tutto gli occidentali diventassero vegetariani, ne conseguirebbe il fatto banale del crollo della domanda di mangimi, giacché gli allevamenti chiuderebbero battenti. I coltivatori di mangimi sarebbero costretti a loro volta a diversificare la loro produzione o a cambiare mestiere. Nessuno si illuda che invece la produzione continuerebbe senza accorgersi del crollo della domanda, e ciò a beneficio dei paesi poveri. Non è così che funziona l'economia.
Se non c'è chi è disposto a pagare per un bene abbastanza da remunerare chi lo produce, il mercato di quel bene scompare (a parte i particolari casi di protezione). Il vegetariano che rinuncia alla carne per questi motivi non porta ad una migliore ripartizione delle risorse su scala globale. Se il fenomeno è marginale non comporta proprio niente.Come ho detto prima, e' storico che i cambiamenti sono lenti. E sono cominciati sempre allo stesso modo: come un fenomeno marginale.
Se dovesse assumere una dimensione sensibile, porterebbe solo ad una ristrutturazione dei mercati dei prodotti agricoli e dell'allevamento.Certo, chiaro. Ma col tempo diventera' una ristrutturazione sempre piu' fine, finche' l'allevamento non scomparira' del tutto.
Un articolo tratto dall'Ecologist (*):
The myths of vegetarianism
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(*) giornale che certamente non può essere accusato di essere anti-animalista.
The myths of vegetarianism
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(*) giornale che certamente non può essere accusato di essere anti-animalista.
"@melia":
Credo che la molla che spinge Steven, Martino e quasi tutti i vegani sia molto semplice.
Le risorse della terra sono limitate e ormai stiamo consumando di più di quanto il pianeta riesce a produrre ogni anno, in pratica stiamo rosicchiando sulle scorte, tuttavia ci sono molte popolazioni che sono sottoalimentate. Quindi con questo tipo di alimentazione le risorse non possono bastare per tutti.
Quante risorse servono per produrre il mio fabbisogno se mangio carne? E quante se mangio solo vegetali? Allora per salvare il pianeta è meglio per tutti mangiare vegetali.
Non sono vegetariana, può darsi che in futuro lo possa anche diventare, credo che non potrei mai essere una vegana pura, ma cerco di ridurre il più possibile a tavola il consumo di alimenti di origine animale con altri alimenti di origine vegetale.
Questo tipo di ragionamenti mi sembra assuma che la produzione di prodotti agricoli per uso alimentare umano o animale sia un dato indipendente da altri importanti che, invece, lo condizionano pesantemente. Il ragionamento secondo cui l'allevamento di animali da carne o da latte costituisce un utilizzo irrazionale dei vegetali coltivati per essere destinati a mangimi non tiene conto che tale coltivazione è sostenuta dalla domanda generata dagli allevamenti. Se, supponiamo per assurdo, tutto gli occidentali diventassero vegetariani, ne conseguirebbe il fatto banale del crollo della domanda di mangimi, giacché gli allevamenti chiuderebbero battenti. I coltivatori di mangimi sarebbero costretti a loro volta a diversificare la loro produzione o a cambiare mestiere. Nessuno si illuda che invece la produzione continuerebbe senza accorgersi del crollo della domanda, e ciò a beneficio dei paesi poveri. Non è così che funziona l'economia. Se non c'è chi è disposto a pagare per un bene abbastanza da remunerare chi lo produce, il mercato di quel bene scompare (a parte i particolari casi di protezione). Il vegetariano che rinuncia alla carne per questi motivi non porta ad una migliore ripartizione delle risorse su scala globale. Se il fenomeno è marginale non comporta proprio niente. Se dovesse assumere una dimensione sensibile, porterebbe solo ad una ristrutturazione dei mercati dei prodotti agricoli e dell'allevamento. Questo succede nel mondo reale.
Credo che la molla che spinge Steven, Martino e quasi tutti i vegani sia molto semplice.
Le risorse della terra sono limitate e ormai stiamo consumando di più di quanto il pianeta riesce a produrre ogni anno, in pratica stiamo rosicchiando sulle scorte, tuttavia ci sono molte popolazioni che sono sottoalimentate. Quindi con questo tipo di alimentazione le risorse non possono bastare per tutti.
Quante risorse servono per produrre il mio fabbisogno se mangio carne? E quante se mangio solo vegetali? Allora per salvare il pianeta è meglio per tutti mangiare vegetali.
Non sono vegetariana, può darsi che in futuro lo possa anche diventare, credo che non potrei mai essere una vegana pura, ma cerco di ridurre il più possibile a tavola il consumo di alimenti di origine animale con altri alimenti di origine vegetale.
Le risorse della terra sono limitate e ormai stiamo consumando di più di quanto il pianeta riesce a produrre ogni anno, in pratica stiamo rosicchiando sulle scorte, tuttavia ci sono molte popolazioni che sono sottoalimentate. Quindi con questo tipo di alimentazione le risorse non possono bastare per tutti.
Quante risorse servono per produrre il mio fabbisogno se mangio carne? E quante se mangio solo vegetali? Allora per salvare il pianeta è meglio per tutti mangiare vegetali.
Non sono vegetariana, può darsi che in futuro lo possa anche diventare, credo che non potrei mai essere una vegana pura, ma cerco di ridurre il più possibile a tavola il consumo di alimenti di origine animale con altri alimenti di origine vegetale.
x steven: ho fatto una piccola ricerca sulla soia e i fitoestrogeni, e sembra che non ci siano problemi sull'uomo, anche se bisogna dire che lo studio e' stato di breve durata... comunque ecco il link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20378106
"Steven":
...ma sono leggermente tranquillizzato dal pensiero che è un alimento largamente, e da secoli, ampiamente impiegato in estremo oriente sotto varie forme.
attenzione con questo tipo di argomento, perché la carne lo è da molto, ma molto ($10^5$ anni) di più, e ci devono essere pertanto motivi molto validi.
E' utile usare prudenza rispetto all'ideologizzazione di ogni cosa. Questa storia dell'essere vegetariani (nelle diverse varianti) non credo sia diversa da una ipotetica in cui un giorno possa alzarsi un nuovo ideologo che costrisce una teoria che spiega che è meglio camminare in punta di piedi che sulle piante, perché...(e lì giù motivazioni pseudoragionevoli o peggio pseudiscientifiche), ignorando in pieno il fatto che se siamo plantigradi e non digidigradi ci sarà pure un motivo.
In tutti questi discorsi non ho ancora letto niente su quali erano le condizioni di vita (stato di salute, sviluppo fisico durante la giovane età, aspettativa di vita etc.) fino a pochi secoli fa, quando la massa della popolazione aveva scarsi mezzi per accedere ad un consumo sufficiente di carne, latte e derivati e cose simili, e si doveva accontentare di farinacei, legumi, etc. Il rachitismo e le altre malattie dello sviluppo erano molto più diffuse di oggi, naturalmente nella massa povera, laddove i ricchi soffrivano di gotta. Le correnti ideologiche moderne sull'alimentazione sono tipiche del mondo occidentale iperalimentato, i cui sostenitori sono stati cresciuti negli anni sessanta e successivi a base di omogeneizzati, biberoni bombardati di tutto, vitamine (spesso inutili) etc. etc. Credo che il riconoscimento di certi eccessi non debba condurre al fanatismo di posizioni opposte. L'alimentazione priva (o con grande scarsità) di carne ha afflitto per millenni le popolazioni in maggior parte povere, che ne hanno duramente sofferto. Non eleviamola a sistema.
"GundamRX91":
ragazzi, ma con la soia, che e' noto che sia ricca di fitoestrogeni, avete della documentazione in merito che alla lunga non produca dei problemi in noi maschietti?
In realtà non sono molto informato su questa questione.
Ho fatto una ricerca poco fa, e come al solito si trova sia il fronte catastrofista che quello troppo ottimista.
Penso di cercare meglio, in prima battuta condivido l'aspetto di non esagerare con la soia per una questione di monotonia e poca varietà, ma sono leggermente tranquillizzato dal pensiero che è un alimento largamente, e da secoli, ampiamente impiegato in estremo oriente sotto varie forme.
Fateci caso, nel menù dei ristoranti cinesi non incontrerete latticini, soppiantati appunto dal tofu.
"Mathematico":
Grazie per i chiarimenti Steven, però non hai contestato il fatto che un veg doc debba essere un buon cuoco... quindi mi sa che non potrò mai esserlo a meno che qualcuno cucini per me.
Ad essere sincero, io non cucino quasi mai, ma i piatti che mangio sono quasi sempre poco elaborati.
Non c'è bisogno di una grande organizzazione per farsi un piatto di pasta, anche se veg. Ci sono davvero molte idee semplici ma valide nutrizionalmente.
"socio1985":
Il concetto che volevo far passare è che è ben più facile ottenere un elevato apporto di proteine cibandosi di carni piuttosto che di legumi, e mi sembrava che stessi mischiando le carte davanti ad una cosa evidente.
Scusa se ho dato quest'impressione.
Ovviamente quanto dici sulla facilità di reperire proteine, specialmente nel caso ne occorrano quantità più ingenti del normale, è vero.
"Steven":
[quote="socio1985"]
Diciamo che gli alimenti andrebbero considerati a simili condizioni di idratazione, poichè l'acqua in se è priva di carboidrati, proteine, grassi, vitamine etc. Quindi o si considerano gli alimenti essiccati, oppure si valuta l'apporto proteico una volta che li mangiamo quando le quantità d'acqua sono comparabili.
Spero di non dover commentare oltre questa questione, perché il thread è sul veganismo e non sul modo di pesare i cibi, ma posso assicurarti che questo criterio è del tutto privo d'utilità.
Sapere quante calorie e sali minerali ha l'anguria disidratata non mi serve a nulla, visto che quando me ne affetto un pezzo non la mangio disidratata.
Quando tu decidi cosa cucinare, lo fai pensando i fagioli secchi o il pollo (non essiccato).
Se non ti convince il discorso, ti basta sapere che comunque i 100g di legumi ammollati non sono nulla.
Per raggiungere la quantità pari a 100g di legumi secchi, dovresti comprarne almeno 250g ammollati.
.[/quote]
Sulla frase in neretto posso essere daccordo, però hai cominciato tu a parlare di fagioli essiccati (ovviamente poi li mangi umidi, come la carne e l'anguria, per questo non aveva senso fare confronti a condizioni impari).
Il concetto che volevo far passare è che è ben più facile ottenere un elevato apporto di proteine cibandosi di carni piuttosto che di legumi, e mi sembrava che stessi mischiando le carte davanti ad una cosa evidente. Volendo è possibile ottenere tutte le proteine del mondo anche dal riso, ma difficilmente uno riuscirà ad ingurgitarne tanto e sopratutto ingerirà troppi carboidrati, lo stesso discorso vale in misura ridotta per i legumi, mentre le carni isolano proprio le proteine.
Con questo chiudo la parentesi che a quanto pare è un po' off topic.
Grazie per i chiarimenti Steven, però non hai contestato il fatto che un veg doc debba essere un buon cuoco... quindi mi sa che non potrò mai esserlo a meno che qualcuno cucini per me.

ragazzi, ma con la soia, che e' noto che sia ricca di fitoestrogeni, avete della documentazione in merito che alla lunga non produca dei problemi in noi maschietti?
Io qualche volta i fagioli di soia li mangio, pero' in generale preferisco evitare, ma per un vegetariano penso sia importante....
Io qualche volta i fagioli di soia li mangio, pero' in generale preferisco evitare, ma per un vegetariano penso sia importante....
"ffennel":
[quote="socio1985"]Va detto che certi comportamenti che nel passato erano ritenuti accettabili adesso non lo sono più. Non mi stupirei se nel futuro il nutrirsi di carne verrà considerato una pratica deplorevole.
Sinceramente non credo che l'uomo arriverà mai ad avere una cultura alimentare prevalente di questo tipo.
[/quote]
Di certo non stiamo andando in questa direzione, anzi.
In effetti, tutti i paesi in via di sviluppo sono giustamente ansiosi di volersi allineare all'alimentazione del nord del mondo.
Sinceramente, non so che conseguenze questo possa avere sull'ecosostenibilità già minacciata, ma neanche si può dire "io mangio questo e tu no".
Sul "mai" non so se voglio fare previsioni; ieri era normale vedere la gente che si ammazzava negli anfiteatri, oggi è perseguito anche chi fa combattere due cani. Domani vedremo.
"ffennel":
senza stare a dire che un simile ragionamento sipuò fare giusto verso chi riesce giornalmente a reperire il cibo necessario per sopravvivere in maniera decente e non ai milioni di persone al mondo che oggi patiscono la fame: a questi non si può certo chiedere di essere vegetariani
Se ci pensiamo bene, i poveracci del mondo più arretrato sono probabilmente già vegani, anche se non sanno di esserlo.
"GundamRX91":
io non guarderei tanto di buon occhio la cucina cinese o orientale in genere, primo perche' hanno una cultura che "ammette" anche di mangiare gli animali domestici , e secondo perche' la trovo troppo ricca di additivi (sempre che questi non li propinino a noi occidentali e loro invece mangiano "sano" )
Buon senso.
Se si va in alimentari o rosticcerie straniere che conosci e di cui ti fidi, sai leggere le etichette e gli ingredienti, e tieni comunque a mente che la base è la dieta mediterranea, non sorgeranno grandi problemi.

"socio1985":
Diciamo che gli alimenti andrebbero considerati a simili condizioni di idratazione, poichè l'acqua in se è priva di carboidrati, proteine, grassi, vitamine etc. Quindi o si considerano gli alimenti essiccati, oppure si valuta l'apporto proteico una volta che li mangiamo quando le quantità d'acqua sono comparabili.
Spero di non dover commentare oltre questa questione, perché il thread è sul veganismo e non sul modo di pesare i cibi, ma posso assicurarti che questo criterio è del tutto privo d'utilità.
Sapere quante calorie e sali minerali ha l'anguria disidratata non mi serve a nulla, visto che quando me ne affetto un pezzo non la mangio disidratata.
Quando tu decidi cosa cucinare, lo fai pensando i fagioli secchi o il pollo (non essiccato).
Se non ti convince il discorso, ti basta sapere che comunque i 100g di legumi ammollati non sono nulla.
Per raggiungere la quantità pari a 100g di legumi secchi, dovresti comprarne almeno 250g ammollati.
"GundamRX91":
Steven come fai per le vitamine/minerali presenti maggiormente nelle carni? Usi degli integratori?
L'unico elemento che si deve integrare, ad essere coscienziosi, è una singola vitamina, la B12.
E' una vitamina sintetizzata da batteri e se non sbaglio presente su delle piante, ma purtroppo con i lavaggi va via. Gli animali invece , che non lavano il loro cibo, la accumulano e quindi i tessuti animali mangiati ne sono provvisti.
Per il resto non ho mai integrato null'altro.
Il ferro si può prendere agevolmente da legumi, cereali integrali e frutta secca, favorendone l'assorbimento con un frutto a fine pasto (la Vit.C favorisce l'assorbimento di ferro vegetale).
Il calcio è ugualmente presente in legumi, frutta secca e alcune verdure, oltre che nei derivati della soia. L'acqua del rubinetto è poi discretamente calcica.
Per gli acidi grassi essenziali, olio e frutta secca.
La vitamina A, presente nella carne, si assume sotto forma di pro-vitamina contenuta in frutta e poi convertita in vitamina dall'organismo.
La vitamina D, scarsa nei vegetali, viene sintetizzata dal corpo esponendo la pelle alla luce solare a partire dal 7-deidrocolosterolo, e l'esposizione è generalmente più che sufficiente.
Non mi vengono in mentre altri possibili elementi di dubbio.
@Mathematico.
Nutrizionista in erba no, basta informarsi e leggere qualcosa.
Una persona con un minimo di cultura scientifica non ha problemi.
Il fatto è che se uno vuole diventare veg(etari)ano, non lo fa dall'oggi al domani, ma è un'evoluzione progressiva, dove nel frattempo si leggono tesi, antitesi, suggerimenti etc.
In ogni caso, io penso che avere un minimo di cultura alimentare e saper leggere un'etichetta sia una cosa buona a priori, indipendentemente se si è vegani o carnivori stretti.
Mi spiego, nella città in cui vivo, non trovo mica la cucina cinese, o in generale la cucina orientale, i loro prodotti tipici credo siano irreperibili, e se dovessi ordinarli, verrebbero a costarmi molto di più e soprattutto dovrei saper cucinare in modo eccellente.
In realtà, mi scuso per non averlo precisato prima, il contributo delle cucine straniere può essere utile per qualche idea ma certo non indispensabile.
La cucina mediterranea è un ottima base da cui partire, ricordando che i piatti base per un veg sono comunque legumi e cereali (sfatiamo per favore il mito del vegetariano che mangia solo insalata).

Per fortuna poi anche nei supermercati a volte si può trovare un angolino dedicato alle cucine straniere, o comunque ad altri alimenti utili come il latte di soia.
Nelle città più grandi poi non si fatica a trovare un negozio biologico, fornito ampiamente di cibi mirati per un pubblico veg.
"Mathematico":
Due domandine:
Ho capito che essere veg è uno stile di vita, ma per diventarlo bisogna essere un nutrizionista in erba? Inoltre sempre interpretando i vostri messaggi (sottolineo interpretando) ho l'impressione che essere vegani in un piccolo paese diventi un po' più complicato e costoso... E' così? Mi spiego, nella città in cui vivo, non trovo mica la cucina cinese, o in generale la cucina orientale, i loro prodotti tipici credo siano irreperibili, e se dovessi ordinarli, verrebbero a costarmi molto di più e soprattutto dovrei saper cucinare in modo eccellente.
[OT]"Gli orrori della produzione di uova" è la cosa più abominevole che io abbia mai visto...[\OT]
io non guarderei tanto di buon occhio la cucina cinese o orientale in genere, primo perche' hanno una cultura che "ammette" anche di mangiare gli animali domestici


"socio1985":
Va detto che certi comportamenti che nel passato erano ritenuti accettabili adesso non lo sono più. Non mi stupirei se nel futuro il nutrirsi di carne verrà considerato una pratica deplorevole.
Sinceramente non credo che l'uomo arriverà mai ad avere una cultura alimentare prevalente di questo tipo.
Ti ricordi Star Trek? Penso di sì, era ambientato tra duecento anni se non sbaglio e c'era stato un progresso tecnologico e civile che secondo me non si vedranno mai, neanche tra duecentomila anni (forse tecnoogico sì, ma in quanto a comportamenti profondi che si riscontrano dalla notte dei tempi penso proprio di no; l'uomo di oggi, se ci rifletti, non è tanto diverso da quello di duemila anni fa e fra duemila anni non sarà tanto diverso da quello di oggi c'è da scommettere).
Dal punto di vista nutritivo invece, penso che sia abbastanza difficile sopperire alle proteine della carne, del latte e delle uova ed inoltre due fattori di stress che l'adozione dello stile di vita alimentre vegetariano comporta, bastano, secondo me, a scoraggiare moltissime persone dal diventare vegetariani, e cioè: nutrirsi da vegetariano è probabilmente più monotono rispetto ad uno stile di vita alimentare "onnivoro" ed inoltre mangiare da vegetariano richiede di avere ed applicare quotidianamente una certa cultura biologica per fare in modo di non farsi mancare le adeguate sostanze nutritive di cui il nostro organismo ha bisogno (senza stare a dire che un simile ragionamento sipuò fare giusto verso chi riesce giornalmente a reperire il cibo necessario per sopravvivere in maniera decente e non ai milioni di persone al mondo che oggi patiscono la fame: a questi non si può certo chiedere di essere vegetariani).
Due domandine:
Ho capito che essere veg è uno stile di vita, ma per diventarlo bisogna essere un nutrizionista in erba? Inoltre sempre interpretando i vostri messaggi (sottolineo interpretando) ho l'impressione che essere vegani in un piccolo paese diventi un po' più complicato e costoso... E' così? Mi spiego, nella città in cui vivo, non trovo mica la cucina cinese, o in generale la cucina orientale, i loro prodotti tipici credo siano irreperibili, e se dovessi ordinarli, verrebbero a costarmi molto di più e soprattutto dovrei saper cucinare in modo eccellente.
[OT]"Gli orrori della produzione di uova" è la cosa più abominevole che io abbia mai visto...[\OT]
Ho capito che essere veg è uno stile di vita, ma per diventarlo bisogna essere un nutrizionista in erba? Inoltre sempre interpretando i vostri messaggi (sottolineo interpretando) ho l'impressione che essere vegani in un piccolo paese diventi un po' più complicato e costoso... E' così? Mi spiego, nella città in cui vivo, non trovo mica la cucina cinese, o in generale la cucina orientale, i loro prodotti tipici credo siano irreperibili, e se dovessi ordinarli, verrebbero a costarmi molto di più e soprattutto dovrei saper cucinare in modo eccellente.
[OT]"Gli orrori della produzione di uova" è la cosa più abominevole che io abbia mai visto...[\OT]
Non dimenticate che una parte delle proteine viene degradata dalla cottura quindi poco utilizzabili, ma queste son seghe mentali 
Steven come fai per le vitamine/minerali presenti maggiormente nelle carni? Usi degli integratori?

Steven come fai per le vitamine/minerali presenti maggiormente nelle carni? Usi degli integratori?
"Steven":
Veramente non vedo il problema.
I calcoli bisogna farli sull'alimento prima della cottura o di eventuali trattazioni, basta mettersi d'accordo sui valori, a cosa sono riferiti insomma.
250g di petto di pollo crudo contengono molte più proteine di 100g di legumi secchi (il doppio e qualcosa in più), non si nega di certo.
Diciamo che gli alimenti andrebbero considerati a simili condizioni di idratazione, poichè l'acqua in se è priva di carboidrati, proteine, grassi, vitamine etc.
Quindi o si considerano gli alimenti essiccati, oppure si valuta l'apporto proteico una volta che li mangiamo quando le quantità d'acqua sono comparabili.
Veramente non vedo il problema.
I calcoli bisogna farli sull'alimento prima della cottura o di eventuali trattazioni, basta mettersi d'accordo sui valori, a cosa sono riferiti insomma.
250g di petto di pollo crudo contengono molte più proteine di 100g di legumi secchi (il doppio e qualcosa in più), non si nega di certo.
I calcoli bisogna farli sull'alimento prima della cottura o di eventuali trattazioni, basta mettersi d'accordo sui valori, a cosa sono riferiti insomma.
250g di petto di pollo crudo contengono molte più proteine di 100g di legumi secchi (il doppio e qualcosa in più), non si nega di certo.
"Steven":
Sì, mangio 100g di fagioli. Pesati secchi.
Poi con l'ammollo etc aumentano il loro peso ma non mi interessa, so che all'inizio erano 100g, per un totale di 20-25 g di proteine.
Per avere lo stesso piatto infatti, dovrei mangiare 250-300g di fagioli in scatola, perché là è inclusa la quota d'acqua.
100g di fagioli in scatola, insomma, sono un piatto molto piccolo in realtà.
Poi a parità di peso sul cibo essiccato il pollo sarà nettamente superiore, però il pollo prima di cuocerlo non è essiccato, i fagioli sì.
Spero di essermi spiegato.
Non sono daccordo. Se mangi 100gr di fagioli essiccati, che poi diventano 300gr quando assorbono l'acqua, io potrei dirti che mangio 250gr di pollo che essiccato equivale a circa 90gr...son numeri buttati li a caso, ma neanche troppo perchè in effetti quando mangio carne mi aggiro attorno a quella quantità.