Scienza atea minaccia per l'umanità

fu^2
"corriere della sera":

«Se si perde riferimento a Dio le conoscenze della scienza possono diventare terribile minaccia e portare a distruzione del mondo»


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... enza.shtml


giusto per completezza di informazione ecco altri due link
http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 54097.html
http://www.repubblica.it/2007/06/sezion ... tiria.html


sono rimasto colpito da questa ultima uscita del papa...
volevo giusto rendervi partecipi
:D

Risposte
david_e1
"Cheguevilla":

Anche in Italia è, attualmente, in vigore la pena di morte (anche se la sua portata è davvero ristretta); tuttavia, nessuno si è mai posto il problema di eliminare questa possibilità.

[OT]
La pena di morte per alto tradimento non è stata abolita a metà degli anni '90?
[/OT]

Cheguevilla
Come da gentile richiesta.
Se il papa dicesse: "la pena di morte è una cosa gravissima e le leggi a favvore della pena di morte andrebbero subito tutte abrogate" tu ti sentiresti di condannarlo? eppure anche in questo caso lui cercherebbe di imporre qualcosa alla collettività a discapito di tutti coloro che credono nell'utilità della pena capitale e questi ultimi potrebbero dire: non è giusto! che i giudici cattolici emettano le sentenze che vogliono, se io voglio emettere una sentenza capitale lo faccio perchè la legge me lo permette e la mia morale individuale mi dice che è giusto farlo...
È necessario fare una distinzione fondamentale.
Non esistono giudici cattolici e non cattolici; la legge è uguale per tutti. O almeno lo si spera.
Inoltre, la sostanziale differenza tra la pena di morte e l'aborto sta nella titolarità del diritto.
Ad ogni modo, si tratta certamente di un'ingerenza esplicita, ma si badi bene: non è volta a ledere dirtti personali.
Inoltre, vorrei farti un piccolo e stupido esempio che riprende quello dell'uso del casco e delle droghe.
Anche in Italia è, attualmente, in vigore la pena di morte (anche se la sua portata è davvero ristretta); tuttavia, nessuno si è mai posto il problema di eliminare questa possibilità.
Sono molti i paesi in cui la pena di morte è ancora in vigore ma non si registra un'esecuzione capitale da prima della seconda guerra mondiale.
Personalmente, resto convinto che la pena di morte sia sbagliata per un semplice motivo: se lo stato punisce gli assassini, come può, a sua volta, uccidere qualcuno? Ma il discorso va di gran lunga OT...

giacor86
mi state tagliando fuori :D:D:D cheguevilla ti avevo chiesto esplicitamente di darmi risposta ad un mio post precedente!! daaai su accontentami...

david_e1
@ Cheguevilla
"Mettere a tacere" nel senso di limitare l'essere Cristiani a una scelta di tipo privato? Non so' se ho capito bene quello che intendi...

Per la questione economica dell'aborto chiaramente era solo un esempio. Si tratta, secondo me, di una questione troppo importante perche' l'Economia possa essere considerata un criterio di scelta.

"fu^2":
Il discorso che fai te David_e è un pò limitante, nel senso che anche le minnoranze della popolazione vanno rispettate e "aiutate" (nel senso dei diritti), non è detto che sempre e solo la maggiornaza della popolazione deve decidere unicamente.

Il problema e' se la maggioranza della popolazione ritiene moralmente accettabile o meno il lasciare questa "liberta'" a tale minoranza. Nel caso dell'aborto, ad esempio, la maggioranza della popolazione ha ritenuto moralmente accettabile il lasciare questa liberta' indipendentemente dal fatto di ritenere giusto o sbagliato l'aborto. La questione e': se invece la maggior parte della popolazione avesse ritenuto sbagliato dare questa liberta', come e' il caso della liberta' di mettersi o meno le cinture di sicurezza, uno stato Laico cosa avrebbe fatto?

Cheguevilla
No il costo lo dovro' pagare io quando un pensionato sara' mantenuto da 5 soli contribuenti
david_e, se affrontiamo il discorso dal punto di vista economico, c'è molto da discutere.
Se un bambino è un investimento per la società, è un costo per la famiglia, dal momento che è una spesa a carico per una ventina di anni.
Con quello che costa un figlio, mi ci compro una casa...
Sono molte le coppie che, per motivi vari, non sono in grado, fisicamente, di crescere un bambino. Ricordiamoci che la responsabilità del figlio è sempre dei genitori.

Ad esempio uno stato Laico a maggioranza musulmana lascia ai propri cittadini la possibilita' di approvare una legge che imponga il velo alle donne?
No. Perchè questa imposizione è dettata dalla religione, pertanto non è laico.
Poi, una donna credente potrà portare il velo...

come ha detto Cheguevilla l'unico modo per impedire condizionamenti esterni e limitazioni alla "liberta'" e' "mettere a tacere" la Chiesa.
david_e, il mio "mettere a tacere" era rivolto nell'altra direzione. Nel senso che da sempre è la Chiesa che mette a tacere.
Ma è così difficile capire la differenza tra possibilità e obbligo?

jpe535887
"Cmax":
[quote="david_e"]se i cittadini condividono la linea della Chiesa su una certa questione non vedo perche' la cosa non vada bene.
Lo stesso ragionamento devono aver fatto i cittadini dell'Iran, che condividono la linea degli imam, e considerano la conversione al cristianesimo un reato. Io vedo molti motivi perchè la cosa non vada bene.[/quote]
è proprio questo il punto. le religioni organizzate sono imposte fin dai primi giorni di vita ai bambini e ne influenzano pesantemente la crescita rendendoli, per la maggior parte, ottusi. vedi iran, crociate, ora... questa è roba pericolosa ragazzi, altro che l'eroina e la scienza atea...

fu^2
"Garzanti Linguistica":

laico:
1 che non appartiene al clero: un predicatore laico | che non ha ricevuto gli ordini sacerdotali: frate laico
2 che si ispira a concezioni di autonomia rispetto all'autorità ecclesiastica; che s'informa ai caratteri del laicismo: stato laico; idee, tendenze laiche; cultura, scuola laica | partiti laici, che non si ispirano a una fede religiosa
3 (estens.) che non segue rigidamente una ideologia: un pensatore laico
4 nell'uso giornalistico, che non appartiene a una data istituzione: i componenti laici del consiglio superiore della magistratura, quelli nominati dal parlamento e non dai giudici


ho citato giusto per...

Uno Stato Laico non deve aderire a nessuna religione - ideologia e quindi l'influenza della Chiesa sulla vita politica dei cittadini andrebbe limitata molto.
Le regole quindi dovrebbero essere liberali e sulle questioni sociali - almeno - lasciare una possibilità molto ampia di decisione ai singoli individui, dando la possibilità di scegliere sulla propria vita mantenendo diritti e doveri uguali a tutti.
Le questioni che dico spaziano dai Pacs all'aborto passando per quello che volete.
Il discorso che fai te David_e è un pò limitante, nel senso che anche le minnoranze della popolazione vanno rispettate e "aiutate" (nel senso dei diritti), non è detto che sempre e solo la maggiornaza della popolazione deve decidere unicamente.
Caso eclatante sono la gente che non si vuole sposare o la comunità gay che in uno stato a maggioranza cattolica che segue la chiesa non hanno gli stessi diritti delle maggior parte della popolazione... e quindi questi non potranno mai avere i loro diritti per questo motivo? a me sembra sbagliato! Lo Stato dovrebbe provvedere anche a questi (e in generale il matrimonio religioso non dovrebbe avere valore legale in quanto se uno Stato è laico, o almeno così vorrebbe essere, i ponti con la religione dovrebbero essere tagliati!!!!!!che è quello che il fondo diceva Cheguilla)... non trovi?

ps. i pacs sono un esempio come prima l'aborto, non voglio sollevare questioni su quest'ultimi, gli ho usati per fare un esempio concreto a quello che volevo dire.

david_e1
Sullo stato Laico, quella dell'URSS e' una provocazione chiaramente. La questione e' lo stato Laico lascia ai cittadini la possibilita' di autodeterminarsi, ovvero, eventualmente, di appoggiare leggi che non lasciano la massima liberta' a tutti se la maggioranza della popolazione pensa che cio' sia giusto? (Tipo l'abolizione dell'aborto)

Ad esempio uno stato Laico a maggioranza musulmana lascia ai propri cittadini la possibilita' di approvare una legge che imponga il velo alle donne?

Oppure lo stato Laico approva leggi anche contrarie al sentire della maggioranza della popolazione in base a una morale "astratta" (perche' in quel caso non sarebbe condivisa dalla maggioranza) di "liberta'"?

Nel secondo caso una dittatura socialista si avvicina molto allo stato Laico, perche' alla fine, come ha detto Cheguevilla l'unico modo per impedire condizionamenti esterni e limitazioni alla "liberta'" e' "mettere a tacere" la Chiesa. Ovvero rendere la religione una cosa privata, magari guardata con sospetto. Stile Polonia anni '70-'80 per intenderci.

Fatemi capire cosa intendete voi su questo argomento. In base alle risposte decidero' se per quel che mi riguarda la Laicita' sia un valore condivisibile o meno...

PS : Sull'argomento aborto chiuderei l'OT e' solo un esempio qui. Nessuna intenzione di sostenere che vada tolto.

fu^2
"david_e":
[quote="giacor86"]haha davide io penso che l'aborto non lo passi la mutua, quindi anche se costoso sarebbe tutto a carico dell'abortiente :D...

No il costo lo dovro' pagare io quando un pensionato sara' mantenuto da 5 soli contribuenti... :-D

Comunque, ripeto, il problema economico e' proprio l'ultimo dei problemi.

Per parte mia sono convinto che sia da abolire, se non in casi particolari, ad esempio quando la salute della donna e' in pericolo. Ma la mia e' una posizione che non posso giustificare sulla base della sola logica. O meglio che posso giustificare, ma partendo da assunzioni che non sono assolutamente condivise per cui... poi non vorrei andare troppo OT.[/quote]

beh certo comunque abortire è una cosa pesantissima per una donna, qui ne stiamo parlando come se fosse una passeggiata e che viene usata come anticoncezionale visti i toni.
PER FORTUNA questo utiliuzzo è molto limitato, anzi tende a zero...
Di norma tutti, soprattutto i consultori cercano di sviarti su altre strade alternative all'aborto...

Tornando un attimo sul discorso più generico dello Stato Laico su queste questioni, penso che uno stato deve dare la possibilità comunque d scelta ai propri cittadini su alcune questioni, l'aborto è una di queste... se poi uno è credente allora non lo farà, non lo utilizzerà però lasciare una scelta è giusto, magari al massimo con qualche vincolo, ma mi fermo, che già siamo OT, ma la discussione mi pare comunque bella da portare aventi :wink:

Cmax1
"david_e":
Come no: abbiamo il paese con l'eta' media piu' alta in Europa e rischiamo il collasso del sistema pensionistico per via dello squilibrio demografico. L'aborto nel caso di un bambino sano e' un grave danno economico per la societa' (e tra l'altro e' un intervento costoso).
"david_e":
Altrimenti lo Stato Laico e' ne piu' ne meno che la dittatura comunista, stile URSS.

Scusami se continuo a prenderti come riferimento, ma sono proprio argomentazioni come la prima quotata che mi rendono perplesso. Se un cattolico è convinto che l'interruzione di gravidanza sia un omicidio, non ha bisogno di altre motivazioni per giustificare la propria opposizione, anche se politicamente controproducente. Considerazioni di carattere più pragmatico sono spesso infondate, o poco dimostrabili. Non la trovo nemmeno del tutto attinente: si è passati dalla considerazione di un diritto, (o facoltà, se parlare di "diritto all'aborto" è per te inappropriato) individuale a descrivere un fenomeno sociale. La correlazione suggerita avrebbe bisogno, per essere confermata o confutata, di dati che non sono direttamente disponibili né a me né a te, e rimane quindi, nel migliore dei casi, un'illazione arbitraria (ma le statistiche in questo dibattito meriterebbero un discorso a parte, visto l'uso che ne è stato fatto, un esempio di botta e risposta lo puoi trovare in questo blog di bioetica).
E consentimi una rettifica sulla seconda frase. L'URSS non è un modello di stato laico, anzi non è laico affatto, a meno che per laico non si intenda solo "privo di religione". Se ad una religione si sostituisce un'ideologia, non cambia molto, ed anche se l'una non ammetterà mai punti in comuni con l'altra, saranno semplicemente due religioni, o ideologie, rivali. Il principio politico su cui si regge la chiesa è assolutista ed oligarchico, anche se mitigato (in determinati periodi storici mica tanto) dalla dottrina cristiana. Il principio politico su cui si è retto l'URSS, e molti regimi comunisti, è assolutista ed oligarchico, anche se mitigato (in determinati periodi storici, più recenti dei precedenti, mica tanto) dalla dottrina egualitaria. Per continuare, non è strano che Stalin, nella sua cosiddetta rivoluzione conservatrice, per proibire, o quantomeno imporre severe limitazioni, all'aborto ed al divorzio usò argomentazioni non molto distanti da quelle usate dalla chiesa (purtroppo su questo punto dispongo di scarse fonti primarie, non conoscendo il russo, ma solo riferimenti vari tradotti).

david_e1
"giacor86":
haha davide io penso che l'aborto non lo passi la mutua, quindi anche se costoso sarebbe tutto a carico dell'abortiente :D...

No il costo lo dovro' pagare io quando un pensionato sara' mantenuto da 5 soli contribuenti... :-D

Comunque, ripeto, il problema economico e' proprio l'ultimo dei problemi.

Per parte mia sono convinto che sia da abolire, se non in casi particolari, ad esempio quando la salute della donna e' in pericolo. Ma la mia e' una posizione che non posso giustificare sulla base della sola logica. O meglio che posso giustificare, ma partendo da assunzioni che non sono assolutamente condivise per cui... poi non vorrei andare troppo OT.

giacor86
"Cheguevilla":
Sul discorso delle droghe, si è discusso a lungo, ma credo di poter dire di sì. Secondo me, se la legge legalizzasse l'uso delle droghe, non ci sarebbe un aumento del consumo.
Non so te, ma la mia scelta di non fare uso di droghe non dipende dal fatto che sia proibito per legge.
La stessa cosa vale per il casco obbligatorio: in teoria sarebbe sufficiente un normale casco omologato, tuttavia io ho speso 320 euro per il mio casco e ho fatto 90km per andarlo a prendere in offerta, visto che ne costava 550.
Quando l'aborto era vietato, erano molti i casi di aborti clandestini, viaggi all'estero per abortire, addirittura, tentativi casalinghi con i metodi più strani, con il risultato, spesso, di causare la morte della madre.
Detto sinceramente, se una donna decide di abortire non lo fa per sport.
L'aborto è sempre un'esperienza traumatica e chi lo fa sa bene cosa vuol dire.
Per questo motivo, credo sia importantissimo concentrarsi sull'educazione sessuale, sulla prevenzione e sull'informazione.
Di sesso bisogna parlarne, apertamente, devono essere degli esperti a parlarne (medici, non preti, né Rocco Siffredi, né Maria de Filippi), e bisogna buttare via ogni tabù che ha il solo risultato di fomentare l'ignoranza.
Non me ne vogliate, ma trovo che questa sia un'ulteriore grave responsabilità della Chiesa.
In Danimarca, ad esempio, esiste (o almeno esisteva) un reality di educazione sessuale. In cui le giovani (e meno giovani) coppie erano assistite da diversi medici.


ah certo!! Su quest'ultimo post sono in completo accordo!! infatti ripeto: io sono a favore della legge sull'aborto!
Sulle droghe... Certo che non mi buco solo per via della legge... ma io penso tutto sommato di essere una persona responsabile, come ritengo lo sia tu... ma so che non siamo tutti così quindi se io e te non ci buchiamo non per l'esistenza della legge, non ritengo così improbabile che ci sia gente che invece non lo faccia solo per quello... ed è li che entra in gioco lo stato. tutela questi ultimi che da soli magari non ce la farebbero.

Posso chiederti per favore cosa pensi di quello che ti ho scritto sulla pena di morte etc etc prima? è un punto abbastanza nevralgico del mio discorso e soprattutto fa parte del discorso originario ovvero "quello che dice il papa"...

giacor86
haha davide io penso che l'aborto non lo passi la mutua, quindi anche se costoso sarebbe tutto a carico dell'abortiente :D...

Cheguevilla
Sul discorso delle droghe, si è discusso a lungo, ma credo di poter dire di sì. Secondo me, se la legge legalizzasse l'uso delle droghe, non ci sarebbe un aumento del consumo.
Non so te, ma la mia scelta di non fare uso di droghe non dipende dal fatto che sia proibito per legge.
La stessa cosa vale per il casco obbligatorio: in teoria sarebbe sufficiente un normale casco omologato, tuttavia io ho speso 320 euro per il mio casco e ho fatto 90km per andarlo a prendere in offerta, visto che ne costava 550.
Quando l'aborto era vietato, erano molti i casi di aborti clandestini, viaggi all'estero per abortire, addirittura, tentativi casalinghi con i metodi più strani, con il risultato, spesso, di causare la morte della madre.
Detto sinceramente, se una donna decide di abortire non lo fa per sport.
L'aborto è sempre un'esperienza traumatica e chi lo fa sa bene cosa vuol dire.
Per questo motivo, credo sia importantissimo concentrarsi sull'educazione sessuale, sulla prevenzione e sull'informazione.
Di sesso bisogna parlarne, apertamente, devono essere degli esperti a parlarne (medici, non preti, né Rocco Siffredi, né Maria de Filippi), e bisogna buttare via ogni tabù che ha il solo risultato di fomentare l'ignoranza.
Non me ne vogliate, ma trovo che questa sia un'ulteriore grave responsabilità della Chiesa.
In Danimarca, ad esempio, esiste (o almeno esisteva) un reality di educazione sessuale. In cui le giovani (e meno giovani) coppie erano assistite da diversi medici.

Questo non sta' ai genitori giudicarlo. Non possono scegliere della vita e della morte dei figli. Come non lo puo' fare nessuno. Ognuno deve essere padrone della propria vita.
Ripeto, la madre è l'unica che può decidere.

david_e1
"fu^2":
[quote="giacor86"][quote="Cheguevilla"]
Esattamente.
Il principio guida è quello del cercare di evitare imposizioni agli altri.
Io non negherò mai ad un cristiano di comportarsi secondo i dettami del papa o di chissà chi altro.
Ma trovo sbagliato che i credenti pretendano di imporre le proprie usanze e le proprie pratiche anche ai non credenti.
La legge sull'aborto è rispettosa di entrambi, credenti e non.
Un credente deciderà di non abortire in nessun caso, non mi permetterò mai di dirgli ciò che deve o non deve fare.
Un non credente deciderà, se ce ne fosse la necessità, se abortire o meno.


eh però questo ragionamento è un po' rischioso..... se le leggi dovessero solo regolamentare ciò che danneggia il prossimo allora dovremmo legalizzare l'eroina, tanto chi non vuole bucarsi non si buca cmq... oppure levare la legge del casco/cinture obbligatorie...[/quote]

no giacor86 sbagli!
infatti l'aborto riguarda solo la persona, l'eroina o il casco o la cintura servono per la comunità...
oer mi spiego
se uno si buca o fa un incidente e si rompe la testa perchè è senza casco va in ospedale, all'ospedale lo curano, per curare usano dei soldi, quei soldi chi li mette? in parte il ticket che pagherà il singolo indivduo, ma in gran parte i soldi della sanità pubblica ed essi derivano dalle tasse in gran parte e quindi ricade indirettamente su tutta la comunità...
l'aborto non genera questo...[/quote]
Come no: abbiamo il paese con l'eta' media piu' alta in Europa e rischiamo il collasso del sistema pensionistico per via dello squilibrio demografico. L'aborto nel caso di un bambino sano e' un grave danno economico per la societa' (e tra l'altro e' un intervento costoso).

"Cheguevilla":
Io dico che senza la madre il bimbo non può crescere né nascere.
Dal momento che i genitori sono a tutti gli effetti responsabili per la crescita (a lunghissimo termine) del nascituro, sta ai genitori la scelta se assumersi o meno questa responsabilità.
Eugenia o meno, mettere al mondo una persona con gravi malformazioni, a mio parere, è più un capriccio del genitore che un bene per il figlio.
Non sono sicuro che una vita dipendente costantemente da macchinari o da persone che devono accudirti 24 ore su 24 per compiere tutte le operazioni che una persona normale compie da solo sia davvero amore per la vita.

Questo non sta' ai genitori giudicarlo. Non possono scegliere della vita e della morte dei figli. Come non lo puo' fare nessuno. Ognuno deve essere padrone della propria vita. L'idea che gli "imperfetti", gli anziani malati e i "deboli" non servano a niente e sia meglio per loro morire o non nascere affatto e' un idea a dir poco malata che non puo' che essere rifiutata con orrore da coloro che ritengono che la vita abbia un significato, anche quando non sei un Raul Bova o un Costantino, anche quando non hai alcuna possibilita' di "diventare famoso" o "farti una velina", anche quando, secondo i canoni di molti, uno non e' che un vegetale inutile. Un costo e basta.

Se ho capito bene la definizione di Stato Laico che avete dato posso affermare che, per me, Democraticita' e Rispetto per la Vita siano valori ben piu' alti del valore di "Laicita'". Per tanto non posso che essere favorevole a ogni forma di lotta democratica per affermare il rispetto della vita.

*** EDIT ***
Me ne guardo bene dal dire che bisognerebbe abolire la legge sull'aborto per questi motivi di carattere economico!

giacor86
oddio.. io spero vivamente che legge contro casco ed eroina non siano state fatte per questo motivo... c'è nella mia ingenua testa la convinzione (o la speranza) che il senso di una legge contro l'eroina (e affini) sia fatta per cercare di tutelare i deboli della società che senza briglie o senza freni brucerebbero la loro vita in malomodo. magari mi sbaglio eh, però io preferisco pensarla così.. che lo stato faccia leggi il cui scopo principale sia "la tutela dell'individuo" piuttosto che leggi il cui scopo sia: "la salvaguardia dei soldi comuni e se poi viene tutelato anche l'individuo tantomeglio"...

Ma ad ogni modo non fraintendetemi, io sono a favore della legge sull'aborto eh...

fu^2
"giacor86":
[quote="Cheguevilla"]
Esattamente.
Il principio guida è quello del cercare di evitare imposizioni agli altri.
Io non negherò mai ad un cristiano di comportarsi secondo i dettami del papa o di chissà chi altro.
Ma trovo sbagliato che i credenti pretendano di imporre le proprie usanze e le proprie pratiche anche ai non credenti.
La legge sull'aborto è rispettosa di entrambi, credenti e non.
Un credente deciderà di non abortire in nessun caso, non mi permetterò mai di dirgli ciò che deve o non deve fare.
Un non credente deciderà, se ce ne fosse la necessità, se abortire o meno.


eh però questo ragionamento è un po' rischioso..... se le leggi dovessero solo regolamentare ciò che danneggia il prossimo allora dovremmo legalizzare l'eroina, tanto chi non vuole bucarsi non si buca cmq... oppure levare la legge del casco/cinture obbligatorie...[/quote]

no giacor86 sbagli!
infatti l'aborto riguarda solo la persona, l'eroina o il casco o la cintura servono per la comunità...
oer mi spiego
se uno si buca o fa un incidente e si rompe la testa perchè è senza casco va in ospedale, all'ospedale lo curano, per curare usano dei soldi, quei soldi chi li mette? in parte il ticket che pagherà il singolo indivduo, ma in gran parte i soldi della sanità pubblica ed essi derivano dalle tasse in gran parte e quindi ricade indirettamente su tutta la comunità...
l'aborto non genera questo...

giacor86
"Cheguevilla":

Esattamente.
Il principio guida è quello del cercare di evitare imposizioni agli altri.
Io non negherò mai ad un cristiano di comportarsi secondo i dettami del papa o di chissà chi altro.
Ma trovo sbagliato che i credenti pretendano di imporre le proprie usanze e le proprie pratiche anche ai non credenti.
La legge sull'aborto è rispettosa di entrambi, credenti e non.
Un credente deciderà di non abortire in nessun caso, non mi permetterò mai di dirgli ciò che deve o non deve fare.
Un non credente deciderà, se ce ne fosse la necessità, se abortire o meno.


eh però questo ragionamento è un po' rischioso..... se le leggi dovessero solo regolamentare ciò che danneggia il prossimo allora dovremmo legalizzare l'eroina, tanto chi non vuole bucarsi non si buca cmq... oppure levare la legge del casco/cinture obbligatorie...

e poi dai, è normale portare avanti delle battaglie ideologiche... quella dei cristiani contro aborto e contraccettivi non è nient'altro che una battaglia ideologica.. un voler andare contro un qualcosa che loro reputano sbagliato in generale e che quindi non vada attuato... non solo a livello di individui ma anche a livello di collettività. tutto sommato se ci pensi bene non è niente di diverso dalle battaglie che si portano avanti contro la pena di morte o contro le guerre o contro il burka (non so come si scrive)... mi spiego meglio... se un gruppo di pacifisti manifesta perchè gli stati uniti dichiarano guerra all'iraq sono esattamente come i cattolici che protestano contro l'aborto. protestano contro una cosa che ai loro occhi è un ingiustizia e che non andrebbe compiuta "senza se e senza ma"... e credo che sia sacrosanto il diritto di poter protestare.. o no? oppure (proprio per fare un paragone ancora migliore in quanto si parla di leggi): Se il papa dicesse: "la pena di morte è una cosa gravissima e le leggi a favvore della pena di morte andrebbero subito tutte abrogate" tu ti sentiresti di condannarlo? eppure anche in questo caso lui cercherebbe di imporre qualcosa alla collettività a discapito di tutti coloro che credono nell'utilità della pena capitale e questi ultimi potrebbero dire: non è giusto! che i giudici cattolici emettano le sentenze che vogliono, se io voglio emettere una sentenza capitale lo faccio perchè la legge me lo permette e la mia morale individuale mi dice che è giusto farlo...

ora magari tu sei un accanito sostenitore della pena di morte, non lo so XD nel caso cmq cerca di capire il paragone indirizzando il tu come ad un tu generico che è contro di essa :D:D

Cheguevilla
SnakePlinsky, premetto di condividere e di avere già più volte ampiamente espresso i concetti dei tuoi post.

Un figlio non e' di proprieta' dei suoi genitori, anche quando non e' ancora nato
Io dico che senza la madre il bimbo non può crescere né nascere.
Dal momento che i genitori sono a tutti gli effetti responsabili per la crescita (a lunghissimo termine) del nascituro, sta ai genitori la scelta se assumersi o meno questa responsabilità.
Eugenia o meno, mettere al mondo una persona con gravi malformazioni, a mio parere, è più un capriccio del genitore che un bene per il figlio.
Non sono sicuro che una vita dipendente costantemente da macchinari o da persone che devono accudirti 24 ore su 24 per compiere tutte le operazioni che una persona normale compie da solo sia davvero amore per la vita.

[quote]se i cittadini condividono la linea della Chiesa su una certa questione non vedo perche' la cosa non vada bene.

Lo stesso ragionamento devono aver fatto i cittadini dell'Iran, che condividono la linea degli imam, e considerano la conversione al cristianesimo un reato. Io vedo molti motivi perchè la cosa non vada bene. [/quote]Esattamente.
Il principio guida è quello del cercare di evitare imposizioni agli altri.
Io non negherò mai ad un cristiano di comportarsi secondo i dettami del papa o di chissà chi altro.
Ma trovo sbagliato che i credenti pretendano di imporre le proprie usanze e le proprie pratiche anche ai non credenti.
La legge sull'aborto è rispettosa di entrambi, credenti e non.
Un credente deciderà di non abortire in nessun caso, non mi permetterò mai di dirgli ciò che deve o non deve fare.
Un non credente deciderà, se ce ne fosse la necessità, se abortire o meno.

Stato Laico non vuol dire dittatura assoluta degli uomini che la pensano in un modo che voi definireste "razionale", vuol dire semplicemente democratico, non condizionato da altro che la volonta' dei suoi cittadini.
Laico.
È un po' diverso dalla tua definizione.
Ripeto il concetto: gli atei non impongono nulla ai credenti, che restano liberi, in uno stato laico, di praticare liberamente il proprio culto e seguirne i dettami. Sarei io il primo a battermi se ciò non fosse possibile.
I credenti cercano costantemente di impedire ai non credenti di comportarsi in maniera diversa da come vogliono i credenti stessi.
Ad esempio vogliono proibire l'aborto, il riconoscimento di diritti ai conviventi omosessuali, lo sviluppo di alcuni settori della scienza, l'utilizzo di contraccettivi e potrei andare avanti a lungo.

blocco politico della pillola abortiva
Questa è la cosa più patetica.
Come dire: se devi abortire, devi farlo attraverso un intervento fisico che comporta comunque un danno e un rischio.
L'aborto è sempre una scelta difficile e che non viene mai presa "a cuor leggero".
Chi decide di abortire lo fa comunque, perché ha preso la sua decisione, con o senza un intervento chirurgico.
Utilizzare l'intervento chirurgico e proibire la pillola è come montare il motore dello Zip su un R1.

david_e1
"fu^2":
[quote="david_e"][quote="fu^2"]- ot - visto che siamo a livelli di censurare lo scoiattolo petomane - chiuso ot -)!

[OT]
Non e' stata censurata! E' la pubblicita' che e' fatta cosi'! :-D
[/OT][/quote]
no prima petava, ora soffia dalla bocca e si sente un bip quando "renzava" va beh chiuso per sempre questo ot :-D[/quote]
[OT]
Esistono in giro entrambe le versioni e comunque la censura sulla pubblicita' non mette il "bip" semplicemente se la pubblicita' non passa l'esame della censura non puoi trasmetterla punto. Sta' a te eventualmente modificarla per passare l'esame della censura. Sono gli autori che hanno deciso di loro spontanea volonta' di mettere su questa scena della "censura", come parte integrante della pubblicita'.
[/OT]

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