Referendum costituzionale 4 dicembre 2016
Quesito referendario previsto il 4 dicembre 2016 |
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fonte
Siamo sempre più vicini alla fatidica data (benché abbiano fatto di tutto per spostarla il più in là possibile...).
La inserisco così, senza parti evidenziate in grassetto (perché non ho l'obiettivo di sviare l'attenzione facendo risaltare quella che considero una listarella frutto della peggiore demagogia) e senza un sondaggio, perché credo sia più interessante e costruttivo in questa sede fare dei ragionamenti anziché spuntare degli sterili "Sì", "No", "Non lo so". Lo scopo di questo thread infatti vorrebbe essere quello di sviluppare un'analisi critica della questione, condividendo il proprio pensiero possibilmente senza scadere in controproducenti flame e retorica di quart'ordine.
Ricordiamo che il referendum costituzionale non prevede un quorum, quindi sarà valido a prescindere dal numero di cittadini che si recheranno ad esprimersi.
Risposte
"MisterK":
No, non è che debbano intervenire su ogni cosa. Non è un dovere del senato intervenire su quello che dice l'articolo 70.
Il senato potrebbe voler discutere ogni cosa, ma non può farlo in tempi indefiniti, deve attenersi ai tempi stabiliti dal nuovo articolo. Una volta superati i tempi la richiesta del senato di esaminare una legge decade. Inoltre la camera può non tener conto delle modifiche introdotte al senato.
Se ho capito bene, lo spirito di questa riforma è di velocizzare i tempi di approvazione delle leggi. Se il senato vuole, può richiedere di esaminare una legge. Se non ha tempo o non lo ritiene necessario non lo fa. Non c'è una costrizione del senato a intervenire.
No, sbagli. Per tutta la parte evidenziata in grassetto il Senato deve intervenire. Per tutte le altre leggi che non rientrano in quel lunghissimo elenco allora può intervenire entro 10 giorni dall'approvazione alla Camera dei Deputati. Resta il fatto che per tutte quelle altre tematiche (quelle citate in grassetto) il Senato deve obbligatoriamente intervenire. Se ti pare una cosa da poco per 100 dopolavoristi!
PS: Tra l'altro questa cosa la metteva in evidenza ieri sera proprio Zagrebelsky.
No, non è che debbano intervenire su ogni cosa. Non è un dovere del senato intervenire su quello che dice l'articolo 70.
Il senato potrebbe voler discutere ogni cosa, ma non può farlo in tempi indefiniti, deve attenersi ai tempi stabiliti dal nuovo articolo. Una volta superati i tempi la richiesta del senato di esaminare una legge decade. Inoltre la camera può non tener conto delle modifiche introdotte al senato.
Se ho capito bene, lo spirito di questa riforma è di velocizzare i tempi di approvazione delle leggi. Se il senato vuole, può richiedere di esaminare una legge. Se non ha tempo o non lo ritiene necessario non lo fa. Non c'è una costrizione del senato a intervenire.
Il senato potrebbe voler discutere ogni cosa, ma non può farlo in tempi indefiniti, deve attenersi ai tempi stabiliti dal nuovo articolo. Una volta superati i tempi la richiesta del senato di esaminare una legge decade. Inoltre la camera può non tener conto delle modifiche introdotte al senato.
Se ho capito bene, lo spirito di questa riforma è di velocizzare i tempi di approvazione delle leggi. Se il senato vuole, può richiedere di esaminare una legge. Se non ha tempo o non lo ritiene necessario non lo fa. Non c'è una costrizione del senato a intervenire.
"MisterK":
Finora ho ascoltato le ragioni del sì e del no in un paio di confronti televisivi. L'impressione che ne ho avuto è che coloro che sono schierati per il No non abbiano ancora portato delle ragioni molto solide.
A me, sinceramente, per votare NO basta il solo fatto che il Senato della Repubblica diventerebbe una sorta di dopolavoro per sindaci e rappresentanti delle regioni. Tra l'altro non è ben chiaro neppure su cosa andrebbero a mettere bocca in quanto, come diceva ieri sera da Mentana il prof. Zagrebelsky, devono intervenire in tutte quelle questioni concernenti l'attuazione di direttive della UE. In pratica, dato che la UE emette direttive per ogni cosa (quasi) il Senato potrebbe dover discutere di ogni cosa. Senza contare che il riunirsi una volta a settimana/mese non mi sembra sufficiente per trattare tutte le tematiche descritte nel nuovo articolo 70 (riportate e sottolineate nello spoiler).
Ciao,
non ho ancora letto per bene la riforma costituzionale. Per ora mi sono formato un'opinione di tipo puramente indicativo. Non sono ancora in grado di cimentarmi in un'analisi esaustiva. Voterò esclusivamente sulla qualità e sull'efficacia della riforma. Non esprimerò un voto su questo governo.
L'idea che mi sono fatto è che questa riforma abbia degli obiettivi che si possono condividere, come ad esempio una maggiore speditezza dell'iter legislativo e il risparmio dei costi. Come per qualsiasi riforma, vi sono delle imperfezioni e alcuni limiti.
Leggerò senz'altro il testo integrale della riforma e lo confronterò con gli articoli costituzionali vigenti prima di recarmi in cabina elettorale.
Finora ho ascoltato le ragioni del sì e del no in un paio di confronti televisivi. L'impressione che ne ho avuto è che coloro che sono schierati per il No non abbiano ancora portato delle ragioni molto solide. Ho sentito delle valutazioni relative allo stile in cui la riforma è scritta. Altre facevano riferimento al contesto estremamente frammentato in cui questa riforma è stata formulata, mentre sarebbe stata necessaria una certa coesione delle forze politiche. Si tratta di argomentazioni che si possono discutere ma per me non decisive ai fini della valutazione di questa riforma.
non ho ancora letto per bene la riforma costituzionale. Per ora mi sono formato un'opinione di tipo puramente indicativo. Non sono ancora in grado di cimentarmi in un'analisi esaustiva. Voterò esclusivamente sulla qualità e sull'efficacia della riforma. Non esprimerò un voto su questo governo.
L'idea che mi sono fatto è che questa riforma abbia degli obiettivi che si possono condividere, come ad esempio una maggiore speditezza dell'iter legislativo e il risparmio dei costi. Come per qualsiasi riforma, vi sono delle imperfezioni e alcuni limiti.
Leggerò senz'altro il testo integrale della riforma e lo confronterò con gli articoli costituzionali vigenti prima di recarmi in cabina elettorale.
Finora ho ascoltato le ragioni del sì e del no in un paio di confronti televisivi. L'impressione che ne ho avuto è che coloro che sono schierati per il No non abbiano ancora portato delle ragioni molto solide. Ho sentito delle valutazioni relative allo stile in cui la riforma è scritta. Altre facevano riferimento al contesto estremamente frammentato in cui questa riforma è stata formulata, mentre sarebbe stata necessaria una certa coesione delle forze politiche. Si tratta di argomentazioni che si possono discutere ma per me non decisive ai fini della valutazione di questa riforma.