Prova di matematica esame maturità scientifica
Segnalo la lettera che un docente di matematica ha scritto al ministro Gelmini:
http://www.banner.orizzontescuola.it/le ... 052011.pdf
Non mi trovo completamente d'accordo con la tesi del collega, perchè ritengo che il problema debba continuare ad essere presente nelle prove d'esame, magari affiancato ad una parte di esercizi cosidetti "standard". Le questioni che pone però sono tutte condivisibili, in particolare:
- il linguaggio utilizzato nei testi spesso è inutilmente complesso. Rigore e chiarezza di linguaggio sono infatti sempre coniugabili. Qualcuno lo spieghi però a chi prepara le prove ministeriali;
- la difficoltà della prova spesso è sproporzionata rispetto al numero di ore settimanali (tre) di matematica previste nel liceo scientifico;
- la prova è spesso strutturata in maniera tale da non consentire la reale valutazione della preparazione di tutti gli studenti. In particolare il rischio è che solo gli studenti molto bravi siano in grado di svolgerla, mentre uno studente che durante l'anno ha conseguito un profitto sufficiente (senza però andare oltre), rischia di trovarsi equiparato ad uno studente che invece ignora totalmente i contenuti trattati.
Pertanto io sarei favorebole ad una prova impostata nel seguente modo:
- una parte nella quale sono presenti esercizi standard (calcolo di limiti, calcolo di derivate, studi di funzione, calcolo di aree,...)
- un problema, magari anche complesso, ma strutturato per punti indipendenti, in maniera che lo studente possa svolgere ciascuno di essi anche se non ha risolto quello precedente.
Ad esempio, supponiamo che nel primo punto del problema sia richiesto di determinare l'equazione cartesiana di un luogo geometrico e nel secondo punto di studiarne l'andamento grafico. Sarebbe sufficiente utilizzare frasi del tipo: "dopo aver verificato che il luogo richiesto ha equazione (....), lo si rappresenti graficamente nel piano Oxy".
Cosa ne pensate?
http://www.banner.orizzontescuola.it/le ... 052011.pdf
Non mi trovo completamente d'accordo con la tesi del collega, perchè ritengo che il problema debba continuare ad essere presente nelle prove d'esame, magari affiancato ad una parte di esercizi cosidetti "standard". Le questioni che pone però sono tutte condivisibili, in particolare:
- il linguaggio utilizzato nei testi spesso è inutilmente complesso. Rigore e chiarezza di linguaggio sono infatti sempre coniugabili. Qualcuno lo spieghi però a chi prepara le prove ministeriali;
- la difficoltà della prova spesso è sproporzionata rispetto al numero di ore settimanali (tre) di matematica previste nel liceo scientifico;
- la prova è spesso strutturata in maniera tale da non consentire la reale valutazione della preparazione di tutti gli studenti. In particolare il rischio è che solo gli studenti molto bravi siano in grado di svolgerla, mentre uno studente che durante l'anno ha conseguito un profitto sufficiente (senza però andare oltre), rischia di trovarsi equiparato ad uno studente che invece ignora totalmente i contenuti trattati.
Pertanto io sarei favorebole ad una prova impostata nel seguente modo:
- una parte nella quale sono presenti esercizi standard (calcolo di limiti, calcolo di derivate, studi di funzione, calcolo di aree,...)
- un problema, magari anche complesso, ma strutturato per punti indipendenti, in maniera che lo studente possa svolgere ciascuno di essi anche se non ha risolto quello precedente.
Ad esempio, supponiamo che nel primo punto del problema sia richiesto di determinare l'equazione cartesiana di un luogo geometrico e nel secondo punto di studiarne l'andamento grafico. Sarebbe sufficiente utilizzare frasi del tipo: "dopo aver verificato che il luogo richiesto ha equazione (....), lo si rappresenti graficamente nel piano Oxy".
Cosa ne pensate?
Risposte
''Per quanto riguarda la seconda parte della prova di matematica, quella del questionario, anche qui si i nervi dei maturandi sono stati messi a dura prova. “ Quasi tutte domande difficili - commenta il matematico - e non assolutamente banali. Agli studenti è stato chiesto uno sforzo non indifferente di ragionamento”. ''
C'erano cose già chieste (geometria non euclidea, quadratura del cerchio) al massimo 4 anni fa.. e cose davvero semplici. Le due su cui ero in ''crisi'' erano quella di Galileo e una di geometria (vedi topic di Raptorista), per il resto era obiettivamente facile.
C'erano cose già chieste (geometria non euclidea, quadratura del cerchio) al massimo 4 anni fa.. e cose davvero semplici. Le due su cui ero in ''crisi'' erano quella di Galileo e una di geometria (vedi topic di Raptorista), per il resto era obiettivamente facile.
Se devo essere sincero, mi sembra che il compito comprenda qualche insidia insolita. Per esempio, cominciando dal grafico richiesto nel primo problema, come fa uno studente di liceo a verificare velocemente che non ci siano altre intersezioni tra i grafici oltre quelle evidenti (i.e.[tex]x= 0, \pm2[/tex])? Cioè, che il grafico sia effettivamente del tipo
e che non faccia invece uno scherzo come questo (ho esagerato la grafica)
.
Si può fare, ma avendo frequentato il classico, non so se uno studente dello scientifico è allenato su dettagli simili, tipici invece dei compiti di analisi 1 di cui conservo memoria.
Poi, l'intersezione tra la retta $y=-3$ e la prima funzione genera un'equazione di terzo grado, anche se una sua soluzione è evidente e quindi la si può risolvere fattorizzando il polinomio. Il metodo rientra nel programma di liceo (perfino del classico), ma non so quanto sia consueto.

e che non faccia invece uno scherzo come questo (ho esagerato la grafica)

Si può fare, ma avendo frequentato il classico, non so se uno studente dello scientifico è allenato su dettagli simili, tipici invece dei compiti di analisi 1 di cui conservo memoria.
Poi, l'intersezione tra la retta $y=-3$ e la prima funzione genera un'equazione di terzo grado, anche se una sua soluzione è evidente e quindi la si può risolvere fattorizzando il polinomio. Il metodo rientra nel programma di liceo (perfino del classico), ma non so quanto sia consueto.
La prova del 2010 era ESTREMAMENTE più semplice di quella di quest'anno.
L'esame di maturità di quest'anno è oggettivamente molto più semplice rispetto agli anni passati. Gli unici punti che potevano dare problemi ai ragazzi erano il punto 4 del primo problema per i licei scientifici ordinari, e forse il primo quesito. Il resto, bene o male, era fattibile. Se mi posso permettere, ho trovato la prova abbastanza noiosa

"franced":
Ho trovato questo articolo:
http://daily.wired.it/news/scienza/2011 ... 13185.html
Parmi che qui si esageri, e non poco.
"Camillo":
[quote="elgiovo"]
Tra l'altro, io, prossimo laureando in Ingegneria Elettronica, non so nemmeno qual è il filo di terra, tra i tre che spuntano fuori dal boiler di casa mia, e, giuro, me ne vergogno.
Filo di terra : giallo/verde

Segnato

Neutro e fase me li lascio per dopo la laurea.
"enomis":
Segnalo la lettera che un docente di matematica ha scritto al ministro Gelmini:
http://www.banner.orizzontescuola.it/le ... 052011.pdf
Il link non funziona più. La lettera l'ho ritrovata qui, per chi fosse interessato.
http://www.orizzontescuola.it/node/16444
(Non si apriva la prima volta, adesso funziona.... mah...lo lascio ugualmente)
"elgiovo":
Tra l'altro, io, prossimo laureando in Ingegneria Elettronica, non so nemmeno qual è il filo di terra, tra i tre che spuntano fuori dal boiler di casa mia, e, giuro, me ne vergogno.
Filo di terra : giallo/verde

Con la riforma le cose cambieranno, almeno credo.
Mi permetto di esprimere la mia opinione da studente PNI con un voto altissimo in matematica:
proprio ieri ho svolto la prova di matematica, devo dire che era abbastanza fattibile, tuttavia per coloro che oscillano tra il 6 e il 7 risulta essere davvero un ostacolo insormontabile. Nei giorni precedenti l'esame ho fatto tanti esercizi presi dagli altri anni, eppure ho constatato continuamente la stessa cosa: alcuni quesiti fanno richieste, che anche per me che ho sempre studiato, sono impossibili in quanto in classe non abbiamo trattato determinati argomenti, ma non per negligenza del mio docente, bensì per mancanza oggettiva di tempo. E' chiaro che qualcosa deve cambiare, altrimenti la fatidica seconda prova si riduce ad una presa in giro: il ministero dell'istruzione deve fissare bene i programmi da trattare nel corso dell'anno ed elaborare un compito che possa essere svolto da tutti. Se il tempo non c'è, o si aumentano le ore o si fanno dei tagli al programma, altrimenti, credetemi, è davvero frustrante trovarsi esercizi completamente diversi da quelli trattati, dopo aver sgobbato per 5 anni.
proprio ieri ho svolto la prova di matematica, devo dire che era abbastanza fattibile, tuttavia per coloro che oscillano tra il 6 e il 7 risulta essere davvero un ostacolo insormontabile. Nei giorni precedenti l'esame ho fatto tanti esercizi presi dagli altri anni, eppure ho constatato continuamente la stessa cosa: alcuni quesiti fanno richieste, che anche per me che ho sempre studiato, sono impossibili in quanto in classe non abbiamo trattato determinati argomenti, ma non per negligenza del mio docente, bensì per mancanza oggettiva di tempo. E' chiaro che qualcosa deve cambiare, altrimenti la fatidica seconda prova si riduce ad una presa in giro: il ministero dell'istruzione deve fissare bene i programmi da trattare nel corso dell'anno ed elaborare un compito che possa essere svolto da tutti. Se il tempo non c'è, o si aumentano le ore o si fanno dei tagli al programma, altrimenti, credetemi, è davvero frustrante trovarsi esercizi completamente diversi da quelli trattati, dopo aver sgobbato per 5 anni.

La faccenda delle ore è una vecchia storia...
Il nuovo liceo scientifico prevede il seguente quadro orario per la matematica:
5+5+4+4+4
il PNI invece prevedeva
5+5+5+5+5
il tradizionale
5+4+3+3+3
In pratica, con la riforma, hanno preso una via di mezzo.
Ah, poi c'è il liceo delle "scienze applicate", dove si ha
5+4+4+4+4
Il nuovo liceo scientifico prevede il seguente quadro orario per la matematica:
5+5+4+4+4
il PNI invece prevedeva
5+5+5+5+5
il tradizionale
5+4+3+3+3
In pratica, con la riforma, hanno preso una via di mezzo.
Ah, poi c'è il liceo delle "scienze applicate", dove si ha
5+4+4+4+4
"enomis":
Nella mia scuola era attivo solo il corso tradizionale, quindi a suo tempo non ho avuto alcuna possibilità di scelta.
Per il resto è ovvio che mediamente chi frequenta il PNI e lo sperimentale Brocca sia più bravo in matematica, sia perchè solitamente chi è una schiappa in matematica non si iscrive in tale corsi (anche se le eccezioni non mancano...) e preferisce magari fare il tradizionale, ma anche perchè è ovvio che facendo molte più ore di matematica, le possibilità di uscire con una preparazione migliore sono più elevate.
In terza media non sai se sei una schiappa in matematica. Io non andavo benissimo in matematica alle medie (ero sul buono), e nemmeno nei primi due anni di liceo (mai sopra il 7). Poi ho cambiato prof, e sono andato benissimo (finale nazionale gara a squadre in quinta). Tra l'altro, se chiami un corso "Piano Nazionale Informatica", i futuri liceali non sanno che in realtà di informatica non ne vedranno una cippa ma che faranno più fisica al biennio e più matematica al triennio. Del resto, immagino che se lo chiamassero PNFM sarebbe veramente uno spauracchio.
"enomis":
Quando però si passa al livello universitario tuttr queste distinzioni vengono a cadere. Molti miei colleghi ad esempio avevano frequentato istituti tecnici o le magistrali, e si sono comunque laureati in matematica.
Ma figuriamoci se metto in dubbio il valore di quelle scuole! Io sto parlando del liceo scientifico, perché quello ho frequentato. Ieri mi sono divertito a guardare i temi d'esame assegnati nei vari istituti, e vedendo questo sono rimasto scioccato:
http://media2.corriere.it/corriere/pdf/Maturita2011/perito-aeronautico_Mat_2011__Soluzione.pdf
e ho capito perché tanti che vengono dall'istituto tecnico mi fregano negli esami di ingegneria in cui c'è da progettare rapidamente. Tra l'altro, io, prossimo laureando in Ingegneria Elettronica, non so nemmeno qual è il filo di terra, tra i tre che spuntano fuori dal boiler di casa mia, e, giuro, me ne vergogno.
La butto là: al tradizionale, visto che le ore di matematica sono troppo poche, perché non sottrarle al latino? Perché accidenti devo vedermi per 8 ore a settimana la prof di lettere (+ altre 4 quello di storia e filosofia) e per 2 misere ore quello di matematica? Perché diavolo continuate a chiamarlo scientifico?? Per mantenergli questo nome, il PNI dovrebbe essere il tradizionale! (e non sarebbe nemmeno tanto scientifico: 5 mate + 3 fis + 2 sci < 8 lettere + 2 sto + 2 fil)
"elgiovo":
Si, avevo capito benissimo. Mi sembra ovvio che anche tra i tradizionali ci sia gente brava come te (nel mio liceo molti tradizionali sono usciti con 100); simpaticamente volevo far passare che, a mio avviso, quelle tre orette in più a settimana non fanno male, e uno dovrebbe considerare seriamente l'idea di farsele pur sacrificando un pò di tempo (che come ho argomentato nel post precedente, non è "vero" tempo, tranne per coloro che, poveretti, abitano lontano dal liceo, allora si). E comunque, a scuola mia, mediamente i tradizionali brancolavano di più, e questo è un dato di fatto.
Nella mia scuola era attivo solo il corso tradizionale, quindi a suo tempo non ho avuto alcuna possibilità di scelta.
Per il resto è ovvio che mediamente chi frequenta il PNI e lo sperimentale Brocca sia più bravo in matematica, sia perchè solitamente chi è una schiappa in matematica non si iscrive in tale corsi (anche se le eccezioni non mancano...) e preferisce magari fare il tradizionale, ma anche perchè è ovvio che facendo molte più ore di matematica, le possibilità di uscire con una preparazione migliore sono più elevate.
Quando però si passa al livello universitario tuttr queste distinzioni vengono a cadere. Molti miei colleghi ad esempio avevano frequentato istituti tecnici o le magistrali, e si sono comunque laureati in matematica.
"gugo82":
[quote="elgiovo"]Morale: se punti alto fai sempre in tempo ad abbassare il tiro, ma non viceversa.
Cosa che cerco di far capire anch'io... Ma purtroppo non credo di esserci riuscito.
[/Semi-OT][/quote]
Perdonami, ma sei tu che non vuoi capire. Io non ho certo sostenuto di abbassare il livello delle prove, ho solo auspicato che esse vengano strutturate in maniera tale che assieme a quesiti o problemi più complessi, venga data la possibilità di cimentarsi con richieste standard. E questo solamente in ossequio alla finalità della prova, che deve essere quello di valutare la preparazione dello studente. Una prova in cui il ragazzo che vale 5 si ritrova con la stessa valutazione di uno che vale 2 non risponde a questo requisito.
Venendo alla prova di quest'anno, possiamo dire che il livello di difficoltà era minimo e questo è un male perchè non ha consentito allo studente molto bravo di distinguersi dalla "massa" per le sue capacità logiche e intuitive.
Il punto 4 del primo problema, che è forse quello nei quali gli studenti hanno trovato maggiore difficoltà, in realtà era molto banale. La sua mancata risoluzione è stata probabilmente dovuta al fatto che il calcolo integrale viene spesso trattato nell'ultimo mese di scuola e molti ragazzi non riescono ad afferrarne il suo significato "intuitivo". A questo va ad aggiungersi il testo, che sicuramente non è stato espresso nella forma più chiara possibile.
Per il resto la prova di quest'anno aveva presentava alcune delle caratteristiche che avevo auspicato. In particolare:
- la presenza di parti standard (a dire il vero erano tutte standard);
- l'indipendenza dei punti del problema (nel problema 2 ad esempio si poteva svolgere il secondo punto pur non avendo risolto il primo);
Si, avevo capito benissimo. Mi sembra ovvio che anche tra i tradizionali ci sia gente brava come te (nel mio liceo molti tradizionali sono usciti con 100); simpaticamente volevo far passare che, a mio avviso, quelle tre orette in più a settimana non fanno male, e uno dovrebbe considerare seriamente l'idea di farsele pur sacrificando un pò di tempo (che come ho argomentato nel post precedente, non è "vero" tempo, tranne per coloro che, poveretti, abitano lontano dal liceo, allora si). E comunque, a scuola mia, mediamente i tradizionali brancolavano di più, e questo è un dato di fatto.
"elgiovo":
[quote="enomis"][quote="elgiovo"]
PS: c'è un piccolo problema, facevo il PNI
E non è poco, perchè significa poter fruire di due ore di matematica in più ogni settimana.

Sono tre ore in più. Vuoi uscire prima? Bene, però poi non lamentarti se brancoli alla maturità e non ti portano alle olimpiadi della mate

[/quote]
caro elgiovo,
alla mia maturità (anno 1998) non ho certo brancolato nel buio e fra le varie cose che ho fatto nella vita c'è anche l'aver conseguito una laurea in matematica con 110 e lode. Mi sa tanto quindi che hai frainteso le mie parole. La mia era solo una osservazione banalissima: è ovvio che con due o tre ore in più alla settimana il docente riesce a trattare più argomenti o comunque ad approfondire maggiormente certe questioni.
"enomis":
[quote="elgiovo"]
PS: c'è un piccolo problema, facevo il PNI
E non è poco, perchè significa poter fruire di due ore di matematica in più ogni settimana.

Sono tre ore in più. Vuoi uscire prima? Bene, però poi non lamentarti se brancoli alla maturità e non ti portano alle olimpiadi della mate

[OT]
tra l'altro, che senso ha fare il tradizionale per uscire a mezzogiorno?? Tanto i tuoi genitori non sono a casa prima dell'una, Dragonball non inizia prima dell'una e mezzo, cosa pensi di fare in quell'ora?? Siti zozzi??

[/OT]
"elgiovo":
PS: c'è un piccolo problema, facevo il PNI
E non è poco, perchè significa poter fruire di due ore di matematica in più ogni settimana.

"Zilpha":
[quote="biggest"]
Prima di concludere vorrei affermare che tovo veramente, ma veramente sgradevole e poco delicata l'affermazione sulle paralimpiadi. Chi non conosce la matematica non è certamente da offendere, anzi, bisogna invogliarlo , farlo appassionare alla materia.
beh, io direi che non bisogna offendere nemmeno chi fa la paraolimipiadi...

"biggest":non intendevo questo. Certamente tu non hai offeso nessuno.... solo non avevo capito bene se eri indignato per la frase di simo16 in quanto offende chi gareggia alla paraolimpiadi oppure in quanto offende chi non conosce la matematica...
Perchè, ho offeso chi fa le paralimpiadi?, ho semplicemente detto che è poco delicato.