Macbook per Matlab//Programmazione
Ciao a tutti.
Vorrei comprarmi un Macbook Pro e sto considerando i vari modelli disponibili in termini di RAM e processore. Vorrei comprare un buon computer che garantisca buone performance per 5 o più anni.
L'utilizzo che ne farò è principalmente legato a elementi finiti per EDP in Matlab e programmazione in C annessa.
Il macbook air che possiedo attualmente non mi soddisfa pienamente, per questo andrò sicuramente su un macbook Pro, che è disponibile in varie specifiche di Ram e processore. Non vorrei però spendere soldi inutili per cose che non mi servono realmente, ma siccome anche i modelli di partenza non costano poco, non voglio neanche comprare qualcosa che non sia pienamente soddisfacente per ciò che voglio farci. Consigli? (Al di là del classico " chi se ne intende di computer non comprerebbe un MacBook"
(io so già che non me ne intendo)
Vorrei comprarmi un Macbook Pro e sto considerando i vari modelli disponibili in termini di RAM e processore. Vorrei comprare un buon computer che garantisca buone performance per 5 o più anni.
L'utilizzo che ne farò è principalmente legato a elementi finiti per EDP in Matlab e programmazione in C annessa.
Il macbook air che possiedo attualmente non mi soddisfa pienamente, per questo andrò sicuramente su un macbook Pro, che è disponibile in varie specifiche di Ram e processore. Non vorrei però spendere soldi inutili per cose che non mi servono realmente, ma siccome anche i modelli di partenza non costano poco, non voglio neanche comprare qualcosa che non sia pienamente soddisfacente per ciò che voglio farci. Consigli? (Al di là del classico " chi se ne intende di computer non comprerebbe un MacBook"


Risposte
"anonymous_40e072":
[quote="vict85"]Con la seconda versione della WSL in arrivo, non penso abbia più molto senso usare cygwin.
Hai senz'altro ragione. Il mio era più che altro un raccontare "tre diverse filosofie" di passaggio a Linux, diciamo gradualmente più "marcate". Quando poco meno di 3 anni fa cominciai la mia tesi di Master of Science, e fui "obbligato" ad avvicinarmi a Linux, mi fu presentata così la logica. E la trovai molto intuitiva. Spero possa essere la stessa cosa per chi legge.[/quote]
Io ho trovai molto più semplice fare subito un dual boot, così non avevo la tentazione di tornare in lidi noti al primo problema.
Ammetto però che fu un po' traumatico, era il 2008 ed Ubuntu era molto molto diverso da oggi, ed io avevo un computer da appena tre anni.
"vict85":
Con la seconda versione della WSL in arrivo, non penso abbia più molto senso usare cygwin.
Hai senz'altro ragione. Il mio era più che altro un raccontare "tre diverse filosofie" di passaggio a Linux, diciamo gradualmente più "marcate". Quando poco meno di 3 anni fa cominciai la mia tesi di Master of Science, e fui "obbligato" ad avvicinarmi a Linux, mi fu presentata così la logica. E la trovai molto intuitiva. Spero possa essere la stessa cosa per chi legge.
Con la seconda versione della WSL in arrivo, non penso abbia più molto senso usare cygwin.
Per quanto riguarda chi voglia utilizzare Linux a partire da un main OS Windows, avete tre opzioni:
1) VirtualBox. Un esempio è la Oracle VM Virtual Box. Una virtual box è un software che vi permette di runnare un sistema operativo dentro un altro sistema operativo sotto forma di processo interno al main (e di fatto, come slave del software di Virtual Box che state usando). Potete decidere quante e quali risorse assegnargli, è un buon inizio in generale per familiarizzare.
2) Cygwin. Vi dà il potere di avere una shell Linux dentro Windows. Ha il vantaggio di una condivisione più integrata delle risorse computazionali che la shell fa rispetto al caso della VirtualBox. Non potete però usare e installare gli applicativi Linux come lo fareste con un vero e proprio OS Linux. In pratica è un modo per usare certi strumenti Linux e familiarizzare con i comandi bash (o csh, o zsh, o quel che vi piace) della shell Linux.
3) Dual-boot. A tanti spaventa, ma in verità non è niente di che. Anzi, se avete intenzione di arrivare ad un uso discreto di Linux mettetevi bene in testa che questa è la base della base.
Ci sono una marea di guide per l'internet. Sinteticamente, gli steps concettuali per effettuare un dual-boot di successo sono i seguenti:
- Scaricate un file .iso della vostra distribuzione Linux preferita. Ce ne sono tantissime. Qui trovate una lista delle più famose: https://distrowatch.com/. In generale consiglierei di partire con Ubuntu. E' la più intuitiva e consente un uso minimale della command-line. E' chiaro che voi volete installare Linux per imparare a usare la command-line, quindi non adagiatevi troppo
- Shrinking (i.e. tradotto - "restringimento") della partizione su cui è installato il main OS. In questo modo create spazio "non allocato", per una nuova partizione, sulla quale successivamente installerete il nuovo OS.
- Bootable USB/Bootable HDD; in sostanza, prendete il vostro iso e trovate un software in rete con il quale fare un device "bootable" a partire dall'iso. L'iso di per sè non istruisce il BIOS in alcun modo a runnare un sistema operativo, avrete quindi bisogno di un interfaccia provvisoria di avvio che interagisca col BIOS (i.e. il boot loader) e che vi permetta quindi di entrare in un ambiente provvisorio per installare il sistema operativo dal vostro iso. Questo lavoro lo fanno tanti software in rete in qualche minuto e basta una chiavetta USB.
- Inserite la vostra chiavetta "bootable" e riavviate il PC. Se il PC parte normalmente in Windows allora significa che dovete prima specificare al vostro BIOS che deve leggere per prima eventuali OS da chiavetta che da HDD (o prima da HDD esterno, che da HDD, se avete fatto l'HDD bootable attraverso l'uso di un HDD esterno). Per farlo, quando parte il pc premete ripetutamente F12 (o F10, dipende dal pc) e accedete alla schermata del BIOS. Lì potete dare un ordine di caricamento del OS in base ai dispositivi collegati.
- Installate seguendo le istruzioni da schermo. Il passaggio più critico sarà questo: SELEZIONATE LO SPAZIO DI MEMORIA NON ALLOCATO (che avete generato al punto 2) e quindi create la nuova partizione.
Quando l'operazione sarà conclusa, riavvierete il pc e avrete un boot loader Linux (i.e. il GRUB - Grant Unified Boot Loader) che vi consentirà di scegliere quale OS avviare.
A disposizione.
Ciao, Stefano
1) VirtualBox. Un esempio è la Oracle VM Virtual Box. Una virtual box è un software che vi permette di runnare un sistema operativo dentro un altro sistema operativo sotto forma di processo interno al main (e di fatto, come slave del software di Virtual Box che state usando). Potete decidere quante e quali risorse assegnargli, è un buon inizio in generale per familiarizzare.
2) Cygwin. Vi dà il potere di avere una shell Linux dentro Windows. Ha il vantaggio di una condivisione più integrata delle risorse computazionali che la shell fa rispetto al caso della VirtualBox. Non potete però usare e installare gli applicativi Linux come lo fareste con un vero e proprio OS Linux. In pratica è un modo per usare certi strumenti Linux e familiarizzare con i comandi bash (o csh, o zsh, o quel che vi piace) della shell Linux.
3) Dual-boot. A tanti spaventa, ma in verità non è niente di che. Anzi, se avete intenzione di arrivare ad un uso discreto di Linux mettetevi bene in testa che questa è la base della base.
Ci sono una marea di guide per l'internet. Sinteticamente, gli steps concettuali per effettuare un dual-boot di successo sono i seguenti:
- Scaricate un file .iso della vostra distribuzione Linux preferita. Ce ne sono tantissime. Qui trovate una lista delle più famose: https://distrowatch.com/. In generale consiglierei di partire con Ubuntu. E' la più intuitiva e consente un uso minimale della command-line. E' chiaro che voi volete installare Linux per imparare a usare la command-line, quindi non adagiatevi troppo

- Shrinking (i.e. tradotto - "restringimento") della partizione su cui è installato il main OS. In questo modo create spazio "non allocato", per una nuova partizione, sulla quale successivamente installerete il nuovo OS.
- Bootable USB/Bootable HDD; in sostanza, prendete il vostro iso e trovate un software in rete con il quale fare un device "bootable" a partire dall'iso. L'iso di per sè non istruisce il BIOS in alcun modo a runnare un sistema operativo, avrete quindi bisogno di un interfaccia provvisoria di avvio che interagisca col BIOS (i.e. il boot loader) e che vi permetta quindi di entrare in un ambiente provvisorio per installare il sistema operativo dal vostro iso. Questo lavoro lo fanno tanti software in rete in qualche minuto e basta una chiavetta USB.
- Inserite la vostra chiavetta "bootable" e riavviate il PC. Se il PC parte normalmente in Windows allora significa che dovete prima specificare al vostro BIOS che deve leggere per prima eventuali OS da chiavetta che da HDD (o prima da HDD esterno, che da HDD, se avete fatto l'HDD bootable attraverso l'uso di un HDD esterno). Per farlo, quando parte il pc premete ripetutamente F12 (o F10, dipende dal pc) e accedete alla schermata del BIOS. Lì potete dare un ordine di caricamento del OS in base ai dispositivi collegati.
- Installate seguendo le istruzioni da schermo. Il passaggio più critico sarà questo: SELEZIONATE LO SPAZIO DI MEMORIA NON ALLOCATO (che avete generato al punto 2) e quindi create la nuova partizione.
Quando l'operazione sarà conclusa, riavvierete il pc e avrete un boot loader Linux (i.e. il GRUB - Grant Unified Boot Loader) che vi consentirà di scegliere quale OS avviare.
A disposizione.
Ciao, Stefano
OK grazie di nuovo per gli ulteriori consigli.
Rispondo in modo sparso sia a Vict85 che a Nasmil
L'SSD c'è già di serie nel macbook pro, quindi no problem per quello.
Per quanto riguarda la durata, prodotti apple mi sembrano abbastanza solidi. Ho sempre avuto computer apple (miei o di familiari) e ho visto che non sono mai durati meno di 5 anni, quindi sono abbastanza fiducioso che anche questo laptop durerà almeno cinque anni, altrimenti onestamente non ci spenderei tutti questi soldi sopra. Io al momento sto scrivendo da un macbook air del 2015 che funziona ancora benissimo e che cederò a qualcun altro.
La questione di raddoppiare la RAM è solo dovuta al fatto che, sebbene 200 euro in più non siano pochi, bisogna considerare che non sono molti rapportati al prezzo di base già alto del computer. Nel 2015 4 GB di Ram mi sembravano sufficienti, oggi in realtà sono pochi e non solo per usare Matlab. Questo era il mio ragionamento....
Rispondo in modo sparso sia a Vict85 che a Nasmil
L'SSD c'è già di serie nel macbook pro, quindi no problem per quello.
Per quanto riguarda la durata, prodotti apple mi sembrano abbastanza solidi. Ho sempre avuto computer apple (miei o di familiari) e ho visto che non sono mai durati meno di 5 anni, quindi sono abbastanza fiducioso che anche questo laptop durerà almeno cinque anni, altrimenti onestamente non ci spenderei tutti questi soldi sopra. Io al momento sto scrivendo da un macbook air del 2015 che funziona ancora benissimo e che cederò a qualcun altro.
La questione di raddoppiare la RAM è solo dovuta al fatto che, sebbene 200 euro in più non siano pochi, bisogna considerare che non sono molti rapportati al prezzo di base già alto del computer. Nel 2015 4 GB di Ram mi sembravano sufficienti, oggi in realtà sono pochi e non solo per usare Matlab. Questo era il mio ragionamento....
"Zero87":Sì, dovrebbe esserci qualche info sulle pagine di supporto di Ubuntu. Per quello che so esiste pure un "Windows Subsystem for Linux", una specie di shell nativa per Windows, che però non ho mai usato (né Win né questa, e infatti mi sono andato a cercare il nome giusto
[quote="marco2132k"][quote="gugo82"]Nel caso, Ubuntu e Windows possono “coesistere” in qualche modo?

Questa ve la confermo (immagine presa adesso da questo pc con win10 home) anche se non so cosa faccia
[...][/quote]
A questo posso rispondere io. Si tratta di un vero e proprio ubuntu all'interno di windows[nota]Che io sappia puoi sostituirlo con sia suse che fedora.[/nota]. È in grado di eseguire programmi linux all'interno di windows. Per esempio è possibile compilare per linux in visual studio (o anche direttamente nella WSL) e far girare il programma all'interno della WSL. Può sembrare inutile, ma ho dei colleghi che lo fanno. Insomma, è utile se ti piace usare windows e il target standard è un sistema linux. Presto dovrebbe uscire la versione 2 (che dovrebbe essere molto più veloce). Non è altro che una alternativa all'uso di virtual machines.
Comunque ci sono 4 modi per usare ubuntu e windows insieme:
1) installare entrambi sul disco
2) usare uno dei due in una virtual machine
3) usare linux installato su una chiavetta usb (il più limitato)
4) usare la WSL.
Volendo c'è la possibilità di usare Wine per far girare applicazioni windows su linux.
La tua scelta dipende molto da cosa ci farai. Insomma il portatile che ho a casa riesce a far girare piccoli codici su octave e ha un intel celeron, non molta ram e un HD normale. Qualsiasi cosa aggiuntiva aggiunge un po' di potenza e reattività.
A lavoro uso un desktop che ha un intel Xeon a 12 core, una scheda video quadro, 32GB di ram e un disco SSD. Compilando con un numero sufficiente di processi paralleli il nostro codebase l'ho visto bloccare (memoria piena e tutti i 12 core al 100%)[nota]La mio opinione è che si consigliabile avere come minimo 2GB a core, guardare il totale può essere fuorviante.[/nota]. Si tratta di un desktop da 3500€, ma so di persone che spendono anche molto di più per un desktop o laptop da lavoro.
Riguardo alla potenza, la mia impressione è che un laptop o un desktop di fascia media di 5 anni fa possa ancora fare tutto quello che può fare un pc di fascia media bassa attuale.
La mia opinione è quindi che per l'università un laptop vale l'altro, qualsiasi cosa intorno ai 1000-1500€ dovrebbe riuscire a far girare le cose che ti sono richieste dalla laurea. Non pensare però di comprare qualcosa che ti servirà per il lavoro in futuro, a livello professionale si usano computer di diverso livello. Non è molto differente dai fotografi professionisti che comprano una macchina fotografica da 5000€, ma per una persona che inizia a fotografare non ha molto senso andare più in su di una macchina fotografica di 100-1500€.
Non tutti i pc sono ugualmente affidabili. Non sono un esperto ma ritengo che Apple, Dell e Lenovo abbiano una affidabilità più alta dalla media. Insomma a parità di manutenzione, ti durano mediamente più anni. Ma c'è comunque una grande componente di fortuna.
A lavoro uso un desktop che ha un intel Xeon a 12 core, una scheda video quadro, 32GB di ram e un disco SSD. Compilando con un numero sufficiente di processi paralleli il nostro codebase l'ho visto bloccare (memoria piena e tutti i 12 core al 100%)[nota]La mio opinione è che si consigliabile avere come minimo 2GB a core, guardare il totale può essere fuorviante.[/nota]. Si tratta di un desktop da 3500€, ma so di persone che spendono anche molto di più per un desktop o laptop da lavoro.
Riguardo alla potenza, la mia impressione è che un laptop o un desktop di fascia media di 5 anni fa possa ancora fare tutto quello che può fare un pc di fascia media bassa attuale.
La mia opinione è quindi che per l'università un laptop vale l'altro, qualsiasi cosa intorno ai 1000-1500€ dovrebbe riuscire a far girare le cose che ti sono richieste dalla laurea. Non pensare però di comprare qualcosa che ti servirà per il lavoro in futuro, a livello professionale si usano computer di diverso livello. Non è molto differente dai fotografi professionisti che comprano una macchina fotografica da 5000€, ma per una persona che inizia a fotografare non ha molto senso andare più in su di una macchina fotografica di 100-1500€.
Non tutti i pc sono ugualmente affidabili. Non sono un esperto ma ritengo che Apple, Dell e Lenovo abbiano una affidabilità più alta dalla media. Insomma a parità di manutenzione, ti durano mediamente più anni. Ma c'è comunque una grande componente di fortuna.
"Ancona":
Vi ringrazio molto per le risposte! In base ai vostri consigli sto solo considerando di fare un upgrade a 16gb alla Ram in prospettiva di un utilizzo che vada oltre i cinque anni.
Non sono un esperto di memorie, ma un pc con 8-12 gb di RAM basta e avanza, di solito molti ci aggiungono una SSD per avere risultati più notevoli rispetto all'aggiunta di una RAM. Cioè sto dicendo che meglio passare da 12+SSD che da 12 a 16 gb di RAM...
Però qualcuno più esperto potrebbe correggermi.
Altra cosa: non guardare i pc in prospettiva, 5 anni sono tanti e anche se tratti i pc alla grande non è detto che durino quanto hai previsto... Senò fai il mio stesso errore: pc del 2017, trattato benissimo, ma lo uso tutti i giorni tutto il giorno praticamente, mi si sta per rompere nel 2019 (non per colpa mia) per fortuna risolto il problema per pochissimo (per poco non si bruciava la scheda madre), perciò io ormai "prego" affinché mi duri altri 2 anni, il tempo che uno si laurea e si può permettere un altro pc.

Sono consigli opinabili eh, il mio vecchio pc è durato ben 7 anni, ma parliamo di un notebook del 2010 ed io non usavo mica Matlab.

Vi ringrazio molto per le risposte! In base ai vostri consigli sto solo considerando di fare un upgrade a 16gb alla Ram in prospettiva di un utilizzo che vada oltre i cinque anni.
@Ancona
Io ho un desktop quad core a 3.4 GHz e 16 Gb di RAM.
Forse rispetto a quello che proponi, potresti aumentare un po' la RAM se possibile, ma per il resto va bene.
A meno che non debba fare calcoli davvero particolari o particolarmente pesanti (per esempio CFD su geometrie reali in regime non stazionario), ti dovrebbe bastare.
Io ho un desktop quad core a 3.4 GHz e 16 Gb di RAM.
Forse rispetto a quello che proponi, potresti aumentare un po' la RAM se possibile, ma per il resto va bene.
A meno che non debba fare calcoli davvero particolari o particolarmente pesanti (per esempio CFD su geometrie reali in regime non stazionario), ti dovrebbe bastare.
Quelle specifiche bastano e avanzano. Ovviamente più RAM hai e meglio è, ma con 8 dovresti essere a posto.
Comunque ci vogliono 5 minuti a installare un pacchetto FEM tipo FEniCS [nota]https://fenicsproject.org/[/nota] ed eseguire le simulazioni di esempio incluse [nota]https://bitbucket.org/fenics-project/dolfin/src/master/demo/[/nota] per farti un'idea di cosa puoi fare. Per esempio, puoi giocare con la dimensione di mesh e vedere quanto puoi ingigantire il problema prima di esaurire la RAM.
Comunque ci vogliono 5 minuti a installare un pacchetto FEM tipo FEniCS [nota]https://fenicsproject.org/[/nota] ed eseguire le simulazioni di esempio incluse [nota]https://bitbucket.org/fenics-project/dolfin/src/master/demo/[/nota] per farti un'idea di cosa puoi fare. Per esempio, puoi giocare con la dimensione di mesh e vedere quanto puoi ingigantire il problema prima di esaurire la RAM.
@raptorista / Faussone
Nella vostra esperienza, per problemi per i quali sia ragionevole lavorare su un laptop (quindi più o meno "giocattolo"), bastano 8 GB di ram e processore quadcore a 2.4? Ha più senso aumentare almeno la RAM a 16 gb? voi che specifiche avete sui portatili che usate ?
Nella vostra esperienza, per problemi per i quali sia ragionevole lavorare su un laptop (quindi più o meno "giocattolo"), bastano 8 GB di ram e processore quadcore a 2.4? Ha più senso aumentare almeno la RAM a 16 gb? voi che specifiche avete sui portatili che usate ?
"gugo82":
Ho subito escluso Apple, perché non mi piace (anche se nella mia scuola è l’hardware ufficiale), e le nuove versioni di Windows non mi sono sembrate convincenti.
Tuttavia, tutte le macchine che ho visto finora montano Windows come sistema operativo ed ho paura, data la mia scarsissima esperienza, che istallandone un altro potrei incasinare mortalmente le cose.
Nel caso, Ubuntu e Windows possono “coesistere” in qualche modo?
Se non vado errato i PC dell possono essere ordinati con Ubuntu di serie
"Raptorista":
Per i problemi del mondo reale [nota]https://www.youtube.com/watch?v=nzNx0NRk7-8[/nota] [nota]https://www.youtube.com/watch?v=RR4MPDXilLs[/nota] nessun personal computer è all'altezza.
Non sono d'accordo del tutto con questa affermazione che trovo un po' forte.
Certo per alcuni problemi, tipo quelli che ha citato, se si vogliono "risolvere" con un certo dettaglio di accuratezza, è vero quello che dici, ma non sempre è richiesto quel dettaglio di accuratezza, nè quelli sono gli unici tipi di problemi del mondo reale, ce ne sono molti altri risolvibili su computer desktop o laptop (altrimenti sarebbero problemi per il mio lavoro).
"Ancona":
che requisiti hardware ci vogliono per poter fare analisi numerica (elementi finiti per EDP) sul computer di casa?
Rispondo da persona che fa questo per lavoro/dottorato.
Il mondo delle applicazioni di elementi finiti è diviso in due categorie: i problemi giocattolo [2D, cubi, sfere...] e i problemi del mondo reale [un aeroplano, una macchina, una turbina].
Per i problemi giocattolo [nota]https://www.youtube.com/watch?v=h0eyMsh1vuU[/nota] [nota]https://www.youtube.com/watch?v=nJBWj3snWY0[/nota] qualunque personal computer moderno va più o meno bene e in linea di principio avere più RAM è più importante che avere un processore più veloce, perché è meglio poter fare una simulazione grande il doppio nel quadruplo del tempo piuttosto che non poterla fare del tutto perché non hai abbastanza RAM.
Per i problemi del mondo reale [nota]https://www.youtube.com/watch?v=nzNx0NRk7-8[/nota] [nota]https://www.youtube.com/watch?v=RR4MPDXilLs[/nota] nessun personal computer è all'altezza. Queste simulazioni sono generalmente fatte su supercomputer messi a disposizione da chi ti paga lo stipendio e che dispongono di migliaia di processori e centinaia di GB di RAM.
Io faccio principalmente problemi del mondo reale; nella pratica quello che faccio è creare una versione giocattolo del problema reale, testare il codice col problema giocattolo sul mio personal computer e poi eseguire la simulazione vera su un supercomputer.
Ciao! Grazie a tutti per la discussione.
In realtà credo di dover precisare che la scelta non riguarda la componente software, che mi sembra sia quello su cui si è concentrata la discussione.
(((OS è un sistema di derivazione Unix e non ho mai avuto problemi ad usarlo in ambito scientifico. Io non ne capisco molto ma credo sia molto più vicino a Linux di quanto non lo sia Windows. Oggi la maggior parte dei tools di cui uno ha bisogno, che siano commerciali o prodotti in ambito di ricerca/ accademico possono essere tranquillamente messi su un sistema OS.)))
Chiusa questa parentesi, la mia domanda era piuttosto un'altra: che requisiti hardware ci vogliono per poter fare analisi numerica (elementi finiti per EDP) sul computer di casa?
Io stavo pensando a una macchina su cui è montato un processore Intel Core i5 quad‑core di ottava generazione a 2,4GHz con boost fino a 4,1, e 8 GB di RAM a 2133MHz. L'altra possibilità è salire a 2.8 Ghz e/o 16 GB di RAM. Altrimenti (ma vorrei evitare soprattutto per le dimensioni per me eccessive) si va sul 15 pollici che ha Intel Core i7 6-core di nona generazione a 2,6GHz e RAM da 16 GB. Io voglio un computer su cui poter fare tutto in maniera liscia e che mi duri per 5 anni, d'altra parte non voglio neanche spendere soldi per 8 gb in più di RAM che non userei.. Quindi non so come regolarmi. Una risposta possibile potrebbe anche essere che per qualsiasi applicazione seria serve un (o più) computer fisso e per qualsiasi cosa meno seria non c'è grande differenza... Ma non me ne intendo.
In realtà credo di dover precisare che la scelta non riguarda la componente software, che mi sembra sia quello su cui si è concentrata la discussione.
(((OS è un sistema di derivazione Unix e non ho mai avuto problemi ad usarlo in ambito scientifico. Io non ne capisco molto ma credo sia molto più vicino a Linux di quanto non lo sia Windows. Oggi la maggior parte dei tools di cui uno ha bisogno, che siano commerciali o prodotti in ambito di ricerca/ accademico possono essere tranquillamente messi su un sistema OS.)))
Chiusa questa parentesi, la mia domanda era piuttosto un'altra: che requisiti hardware ci vogliono per poter fare analisi numerica (elementi finiti per EDP) sul computer di casa?
Io stavo pensando a una macchina su cui è montato un processore Intel Core i5 quad‑core di ottava generazione a 2,4GHz con boost fino a 4,1, e 8 GB di RAM a 2133MHz. L'altra possibilità è salire a 2.8 Ghz e/o 16 GB di RAM. Altrimenti (ma vorrei evitare soprattutto per le dimensioni per me eccessive) si va sul 15 pollici che ha Intel Core i7 6-core di nona generazione a 2,6GHz e RAM da 16 GB. Io voglio un computer su cui poter fare tutto in maniera liscia e che mi duri per 5 anni, d'altra parte non voglio neanche spendere soldi per 8 gb in più di RAM che non userei.. Quindi non so come regolarmi. Una risposta possibile potrebbe anche essere che per qualsiasi applicazione seria serve un (o più) computer fisso e per qualsiasi cosa meno seria non c'è grande differenza... Ma non me ne intendo.
"gugo82":
Nel caso, Ubuntu e Windows possono “coesistere” in qualche modo?
Certamente, io su tutti i miei computer ho questa configurazione (si chiama dual-boot). La Documentazione italiana ha una pagina dedicata all'installazione e riporta anche i preliminari per chi vuole far convivere Ubuntu e Windows su un sistema con Windows già installato: il tutto è più difficile a leggersi che a farsi.
Per qualsiasi dubbio utilizza la Documentazione! E se hai qualche problema nel trovare informazioni scrivimi pure in privato, sono stato per tre anni uno degli editori della documentazione stessa e ormai la conosco abbastanza bene.
[ot]Aggiungo inoltre che di Ubuntu esistono numerose varianti oltre alla distribuzione madre: Ubuntu MATE, Lubuntu, Kubuntu, Xubuntu e la più giovane Ubuntu Budgie. Per mia esperienza è bene partire o con Kubuntu o con Ubuntu MATE, perché l'impatto per chi viene da Windows è meno traumatico.
Infine, ogni due anni Ubuntu rilascia una distribuzione con supporto a cinque anni, mentre le altre hanno supporto solo per nove mesi. Individuarle è facile! Le versioni di Ubuntu si chiamano anno.mese: Ubuntu 19.04 significa "Ubuntu uscito ad aprile (quarto mese) del (20)19". L'attuale versione a supporto di cinque anni è la 18.04 LTS (ovvero Long Term Support), la prossima sarà quindi la 20.04.[/ot]
"Zero87":
Fino a qualche anno fa Ubuntu si poteva istallare su win come fosse un'enorme applicazione (wubi);
Non è più possibile. E meno male, le prestazioni erano indecorose.
"Indrjo Dedej":
@Ancona, accodandomi un po' a giuliofis se ci tieni alla grafica di MacOS, con però il tutto mosso da GNU/Linux, potresti considerare elementary OS.
Io sconsiglio Elementary OS. Hanno sì fatto alcuni abbellimenti grafici, ma al contempo hanno fatto scelte alquanto discutibili su moltissimi altri aspetti. Se l'estetica curata è un aspetto fondamentale io punterei a Linux Mint.
@Ancona, accodandomi un po' a giuliofis se ci tieni alla grafica di MacOS, con però il tutto mosso da GNU/Linux, potresti considerare elementary OS. È un progetto abbastanza giovane, ma sempre a più persone sta piacendo. (Metti 0$ a "Paga quanto vuoi", se vuoi provarlo prima.) (Poi potresti seguire questa guida, se vuoi installarlo.)
[ot]@gugo, la mia prima esperienza col dual boot è stata tragica. Anche se ora passeggio dentro il filesystem con un po' più di sicurezza, il dual boot continua a mettermi ansia. (Forse dopo imparerò...) Comununque segui i consigli dell'utente Sargonsei al link di prima, se ci vuoi provare.
Se non sbaglio, Dell vende portatili con Ubuntu Linux 18.04 (una LTS, ovviamente). Comunque se vuoi questo, io aspetterei tipo ad Aprile (le Long Time Support releases escono ad Aprile di ogni anno pari) che ci sia il 20.04 già preinstallato.
Potresti optare per portatili senza alcun sistema operativo già addosso. I soldi che spenderesti (coff coff... sprecheresti... coff coff) per le licenze Windows, potresti investirli in un migliore hardware.[/ot]
Se non sbaglio, Dell vende portatili con Ubuntu Linux 18.04 (una LTS, ovviamente). Comunque se vuoi questo, io aspetterei tipo ad Aprile (le Long Time Support releases escono ad Aprile di ogni anno pari) che ci sia il 20.04 già preinstallato.
Potresti optare per portatili senza alcun sistema operativo già addosso. I soldi che spenderesti (coff coff... sprecheresti... coff coff) per le licenze Windows, potresti investirli in un migliore hardware.[/ot]
"marco2132k":Sì, dovrebbe esserci qualche info sulle pagine di supporto di Ubuntu. Per quello che so esiste pure un "Windows Subsystem for Linux", una specie di shell nativa per Windows, che però non ho mai usato (né Win né questa, e infatti mi sono andato a cercare il nome giusto
[quote="gugo82"]Nel caso, Ubuntu e Windows possono “coesistere” in qualche modo?

Questa ve la confermo (immagine presa adesso da questo pc con win10 home) anche se non so cosa faccia
"gugo82":
Nel caso, Ubuntu e Windows possono “coesistere” in qualche modo?
Fino a qualche anno fa Ubuntu si poteva istallare su win come fosse un'enorme applicazione (wubi); comunque ce ne sono tanti che fanno il dual boot istallando linux di fianco a windows, ma non ne so niente se non cose che leggicchio in rete... Però non ti parlo di questo, rispondo qui
"gugo82":
[quote="giuliofis"]Il mio consiglio è comprare un notebook standard, che ha un rapporto prestazioni/prezzo estremamente superiore ai computer Apple, e di installarci una qualche versione di Ubuntu.
Ecco, questa cosa qui ti chiederei di approfondirla un po’, perché mi interessa.
Devo comprare un notebook anch’io e vorrei qualche dritta.[/quote]
Un mese fa il mio portatile toshiba mi ha abbandonato dopo quasi 6 anni di onorato servizio.
A 620 euro all'unieuro - in offerta - ho comprato un notebook acer aspire 5 con le seguenti specifiche
https://www.acer.com/ac/it/IT/content/m ... .H9BET.003
Non avendo idea della qualità e delle specifiche di un macbook, queste sono quelle di questo pc.
