Legge 133, ADDIO UNIVERSITA' PUBBLICA

alice881
Salve a tutti,
approfitto di questo forum per diffondere un argomento che riguarda sicuramente quasi tutti i suoi frequentatori.
La situazione dell'università italiana in seguito ai tagli previsti dell'ultima finanziaria sta per diventare insostenibile... per farla breve faccio copia-incolla da uno dei volantini che girano a Pisa,



ABBIAMO CULTURA DA VENEDERE

Avete presente l’Università Statale di Milano? Bene, fate conto di non vederla più: il TAGLIO DI 456 MILIONI DI EURO al finanziamento dell’Università deciso dalla LEGGE 133 è equivalente alla completa scomparsa di una delle più grandi Università italiane.

Il tutto nell’assordante silenzio della stampa e della televisione.

Il Blocco del TURN OVER al 20% per cinque anni, ovvero un solo neoassunto ogni 5 pensionamenti, impedirà la possibilità di mantenere una didattica di qualità, con la chiusura di corsi di insegnamento. Per l’Ateneo di Pisa si prevedono circa 300 pensionamenti.

L’impossibilità di rinnovare la classe docente impedirà inoltre il ricambio generazionale, precludendo a un’intera generazione la carriera universitaria, mentre la folla dei precari senza speranza si ingrandirà sempre più.

Quale la soluzione prospettata dal governo per sopravvivere?

La trasformazione in FONDAZIONI PRIVATE.

Avete capito bene, ciò significa l’ADDIO, IN ITALIA, ALL’UNIVERSITA’ PUBBLICA e la privatizzazione limiterà la libertà di ricerca che sarà prevalentemente indirizzata dalle grandi aziende.

Il contributo da parte degli studenti potrà essere aumentato liberamente dalle fondazioni private (avete presente quanto costa iscriversi a un college americano?), e l’Università di qualità per tutti resterà solo un ricordo.

Gli studenti torneranno ad essere divisi in classi.

TUTTO QUESTO NON ACCADRA' TRA ANNI MA TRA GIORNI SE NON FACCIAMO QUALCOSA.



Difendiamo la nostra Università.




Il silenzio che viene mantenuto dai media sulla questione è scandaloso, dobbiamo diffondere come stanno relamente le cose per fare qualcosa prima che sia troppo tardi.


Per consultare il testo integrale della legge: http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm


per aderire all'appello degli atenei: http://www.repubblica.it/scuola_e_unive ... ref=hphead
http://www.petitiononline.com/ricerca1/petition.html

Risposte
Fioravante Patrone1
Segnalo un interessante post, che fra l'altro menziona la teoria dei giochi :P
http://www.multiversitas.it/?p=216

cozzataddeo
"Steven":

[quote="alvinlee88"]creare disagio è assolutamente fondamentale per questo tipo di cose

E' per frasi come queste che io ho sempre altamente snobbato talune forme di "protesta" studentesca.[/quote]
Concordo pienamente.
"Gugo82":
Vuoi protestare contro il governo? Sì?Allora ti accampi giorno e notte sotto casa di Silvio, della Gelmini, di Brunetta, di Tremonti e non gli fai chiudere occhio la notte.

Idem.

Creare disagio ai civili serve solo ad incattivirli ancora di piú verso coloro che creano quel disagio.

Ricordate lo sciopero dei camionisti di qualche mese fa?
Non mi sembrava proprio che piú il disagio cresceva piú la gente fosse ben disposta verso i camionisti, anzi...

Steven11
"alvinlee88":
Poi ci può essere benissimo chi non ha voglia di studiare e gode di queste manifestazioni, ma a quanto ho visto la maggioranza degli "attivi" è gente che ha veramente a cuore lo studio: è proprio questo il motivo per cui protestiamo.

Probabilmente tendo ad essere pessimista. Forse sono solo influenzato dalle situazioni simili a questa che mi hanno riguardato più da vicino, e non mi hanno offerto un bello spettacolo, proprio per una consistente (e, cosa che mi preme dire, maggioritaria) parte di partecipanti che ben poco avevano a cuore la questione per cui si dibatteva.

"alvinlee88":
Per comunicare il proprio disagio, è indispensabile crearlo.

Su questa questione permangono dei dubbi, ma devo comunque riconoscerti di aver abbandonato la mia precedente sicurezza.
Posso immaginare la frustrazione dovuta all'esigenza di comunicare qualcosa (peggio se impellente) a destinatari refrattari all'ascolto.
Nel dire questo, si sente l'amarezza nel constatare che non tutti (parlo di chi manifesta) sono mossi da intenti puri, e che quindi il problema è anche dentro.

"alvinlee88":
Se hai qualcosa da proporre, che non è già stato fatto o che non si stia già facendo, fatti avanti.

Nulla che sicuramente non sia già stato pensato.
Grazie per l'invito.

Ciao.

Cheguevilla
Uno sciopero che non crea disagio è come un discorso alla radio con il microfono spento.
Soprattutto oggi che la TV di regime decide cosa sia importante e cosa no.

desko
Ho trovato questo contributo che mi sembra interessante ed equilibrato, vista anche la fonte:
il senatore PD Nicola Rossi.

gugo82
"Non c'è peggior sordo di chi è sordo veramente."

- Aldo, Giovanni e Giacomo.

Ad ogni modo, mi prendo una pausa.
Ci risentiamo la settimana prossima (o qualcosa in più), ragazzi.

alvinlee881
"Gugo82":

Vuoi protestare contro il governo? Sì?Allora ti accampi giorno e notte sotto casa di Silvio, della Gelmini, di Brunetta, di Tremonti e non gli fai chiudere occhio la notte.
Loro cambiano posto? Tu li segui.
Ti arrestano per disturbo della quiete pubblica? Arrivano i tuoi amici a sostituirti... Arrestano i tuoi amici? Ne arrivano altri a sostituirli... E cos' via, pronti a rompere loro le scatole finchè non crollano (e crollano sicuramente, anche se pippano coca dalla mattina alla sera).

Questo si che è un consiglio serio. Degno di chi sostiene continuamente di usare la freddezza matematica e non lasciarsi possedere da "furori adolescenziali". Che più ripenso a questa tua frase più la ritengo offensiva.
Se il tuo contirbuto deve essere questo, puoi pure esimerti dalla discussione.
"Gugo82":

Vuoi informare la gente? Sì?
Allora fai il possibile... Compra pagine di giornale,

Pensi che non ci abbiamo già pensato?13milia euro per nemmeno mezza pagina su repubblica. Per fare una cosa continuata l'Università finirebbe in bolletta ancora di più,
"Gugo82":
prova a farti intervistare in televisione

Ahahah! Complimenti per la battuta, per davvero, serve a sdrammatizzare. Come la se televisione non fosse governativa. Anzi, ti dirò di più: non è solo governativa, è in mano al presidente del consiglio. Muoiono dalla voglia di far andare noi a parlare. Per non parlare di quanto poco i tg nazionali hanno parlato del decreto tremonti, studiato in piena estate, di quali siano le conseguenze. L'unica cosa che fanno andare in onda è la Gelmini che dice:"Quelli che protestano non li capisco..."
"Gugo82":
metti i gazebo nelle piazze

A pisa lo si sta facendo, la gente si porta i tavolini e si mette a studiare per strada, altri tavoli danno volantini e informano
"Gugo82":
recapita volantini porta a porta

Siamo passati in molti negozi e diamo volantini di continuo
"Gugo82":
fatti stampare cartelloni pubblicitari

Solito problema del costo, ma ci stiamo organizzando, l'idea di comprare spazi pubblicitari è di una professoressa che sta raccogliendo "offerte" in particolare da professori.

"Gugo82":
Ma non venirmi a dire che bloccare le strade abbia un men che minimo senso.


E' pieno di senso, l'ho spiegato in 50 righe e passa prima, non starò a rifarlo.

Insomma informa, non rompere le palle;
Spesso, e purtroppo, le due cose non possono esistere separatemente. Se non rompi le palle, la gente non ti caca, indi non puoi informarla. Quando invece la gente vede per giorni gli studenti in corteo, se li trova davanti in macchina, alla fine si rende conto che, se gli studenti fanno tanto casino, ci deve essere un effettivo problema, e il volantino, magari, lo leggono anche, anzichè gettarlo prima ancora di averlo in mano. D'altro canto, non è detto che rompendo le palle si porti la gente dalla nostra parte, ma è di sicuro meglio che farla rimanere apatica. E ti assicuro, al di là dei quadretti delle vecchiette cantanti, la gente di Pisa ora come ora è molto più interessata, e non ci è affatto contro.
"Gugo82":

Per avere successo, un'azione deve essere mirata.
Chiarite i vostri obiettivi, stabilite le priorità; poi attuate una protesta mirata.

Grazie, davvero. Credo che senza questa perla di strategia della mobilitazione studentesca non avremmo potuto fare niente.
Se hai qualcosa di concreto da proporre, come sembra, comunicalo al centro organizzativo delle proteste a Pisa, il Polo Carmignani occupato, se puoi di persona, dato che si tengono assemblee aperte a tutti ogni giorno e ogni sera, oppure manda una mail qui: 133@anche.no

@Steven.
Il paragone con i lavoratori scioperandi è stato fatto, come si evince benissimo dal mio post, per evidenziare che in ogni forma di protesta da parte di una categoria si crea del disagio. Nessuno ha detto che uno studente che non va a lezione un giorno è sacrificato quanto un camionista che per un giorno non riscuote stipendio, ma posso assicurarti che le (poche, dato che il preside ha capito che non poteva contemporaneamente suggerire agli studenti di manifestare e far andare avanti le lezioni senza che la gente si sentisse presa in giro e offesa, e di conseguenza ha sospeso le lezioni per un breve periodo) lezioni che ho perso mentre ero impegnato a fare qualcosa di secondo me importante sono un problema, dato che con i ritmi che si stanno tenendo in questo secondo anno perdere anche una sola lezione può comportare difficoltà non indifferenti, e senz'altro una maggiore fatica per recuperare. Poi ci può essere benissimo chi non ha voglia di studiare e gode di queste manifestazioni, ma a quanto ho visto la maggioranza degli "attivi" è gente che ha veramente a cuore lo studio: è proprio questo il motivo per cui protestiamo.
Quasi nessuno salterebbe una lezione di Analisi 2 universitaria, se non fosse per una cosa realmente importante. Ripeto che probabilmente ci saranno i soliti fancazzisti, ma per quanto ho visto io fra i fisici e i matematici "agitati" la gente è molto responsabile e sa bene cosa sta facendo.

"Steven":
Fammi capire.
Informo la gente con le buone (volantini, manifesti etc) e nessuno mi dà retta. Questo denota scarsa sensibilità al problema che modesto non è da parte di chi ascolta.
Poi vado là, gli blocco il traffico, mi impongo con prepotenza e con la forza della folla, e tutti diventano sensibili al problema, in preda ad un'esaltante e provvidenziale epifania joyciana, momento festoso accompagnato da vecchiette cantanti e automobilisti contagiati dalle note dei cori, i clacson che ormai vanno da soli e fendono l'aria con ritmo da maestri.

Quadretto joyciano a parte (complimenti per la resa descrittiva, mi è piaciuta), è la questione di cui parlavo sopra. Per comunicare il proprio disagio, è indispensabile crearlo. Il perchè l'ho spiegato e rispiegato. Per questo avevo portato l'esempio del camionista che non ce l'ha certo con la vecchietta, ma la danneggia. Ma questo esempio non vuole equiparare il sacrificio di chi non prende lo stipendio con il sacrificio di perdere una lezione, sacrificio che per molti studenti è comunque grave. Tale paragone me l'hai messo in bocca te.
Se hai qualcosa da proporre, che non è già stato fatto o che non si stia già facendo, fatti avanti. Ma sappi che per ora i sit-in e i cortei sono state le cose più utili per informare "brutalmente" e, guarda un pò, la città non ci si è inimicata contro. Con il boicottaggio previsto per mercoledi, mi sembra, cercheremo di far capire anche al mondo dei negozianti cosa significa se non sarà più garantita un'Università pubblica di qualità a Pisa.

Steven11
Non è vero. In qualunque sorta di sciopero si crea disagio per comunicare agli altri il proprio

Il paragone con i lavoratori che scioperano è offensivo.
Motivo
Lavoratore che sciopera:non va a lavorare.
Ma di contro per quel giorno non prende una lira.
Il che potrebbe essere non poco problematico, soprattutto se i soldi che gli circolano non sono molti e si campa di stipendio mese per mese, come fanno moltissimi.
Studente che sciopera:per quel giorno salta scuola/università. E di contro che succede?
Se vuoi dire che gli studenti (la maggior parte diciamo, o mi accusi di generalizzare) si strappano i capelli quando non possono andare a lezione, fallo.
Il pudore è il tuo, alla fine.
"alvinlee88":
Se organizziamo di non andare in nessun negozio di Pisa per qualche giorno, creiamo eccome disagio, dato che in quella città ci sono circa 60000 studenti e quasi 90000 abitanti.

Avrebbe già più senso. Faresti capire che si accuserebbe il colpo in caso mancassero gli studenti.
Una forma di protesta non-violenta e silenziosa, che richiederebbe vero sacrificio da parte di chi fa lo scipero degli acquisti.
Ad andare per strada a urlare e sfogarsi siamo capaci tutti. Molti non aspettano altro. Se poi l'alternativa è andarsi a sentire Analisi2...
"alvinlee88":
E sono serviti moltisismo ad informare l'opinione pubblica.
Non è pensabile protestare senza creare alcun tipo di disagio, perchè, se posso permettermi, "nessuno ti caca".

"alvinlee88":
Se noi diciamo "non si tengono lezioni perchè.." la maggior parte della gente dice "affari vostri" e si disinteressa. Se noi andiamo a dire che ci tagliano i fondi per studiare seduti in un incrocio trafficato, la gente è obbligata ad ascoltarci, volente o nolente, e ti assicuro che la maggior parte della gente non si arrabbiava.

Fammi capire.
Informo la gente con le buone (volantini, manifesti etc) e nessuno mi dà retta. Questo denota scarsa sensibilità al problema che modesto non è da parte di chi ascolta.
Poi vado là, gli blocco il traffico, mi impongo con prepotenza e con la forza della folla, e tutti diventano sensibili al problema, in preda ad un'esaltante e provvidenziale epifania joyciana, momento festoso accompagnato da vecchiette cantanti e automobilisti contagiati dalle note dei cori, i clacson che ormai vanno da soli e fendono l'aria con ritmo da maestri.

"Frances_a":
Sono d'accordo con alvinlee88.. creare "disagio" è indispensabile per richiamare l'attenzione..l'importante è non usare la violenza..

E chi l'ha detto che la violenza non sia anche questo? O la violenza è fatta solo di calci e pugni?

gugo82
Alvin, permettimi...
Vuoi protestare contro il governo? Sì?
Allora ti accampi giorno e notte sotto casa di Silvio, della Gelmini, di Brunetta, di Tremonti e non gli fai chiudere occhio la notte.
Loro cambiano posto? Tu li segui.
Ti arrestano per disturbo della quiete pubblica? Arrivano i tuoi amici a sostituirti... Arrestano i tuoi amici? Ne arrivano altri a sostituirli... E cos' via, pronti a rompere loro le scatole finchè non crollano (e crollano sicuramente, anche se pippano coca dalla mattina alla sera).

Vuoi informare la gente? Sì?
Allora fai il possibile... Compra pagine di giornale, vai a farti intervistare in televisione, metti i gazebo nelle piazze, recapita volantini porta a porta (non da Vespa, però! :-D), fatti stampare cartelloni pubblicitari... Ma non venirmi a dire che bloccare le strade abbia un men che minimo senso.
Insomma informa, non rompere le palle; cerca di creare consenso, non inimicarti chi ti potrebbe dare una mano.

Per avere successo, un'azione deve essere mirata.
Chiarite i vostri obiettivi, stabilite le priorità; poi attuate una protesta mirata.

fu^2
ci sono disagi e disagi... il disagio di bloccare la città per informarla è giusto, di bloccare in prima persona informando "personalmente" il perchè ok, in prima persona scendo subito in piazza a esprimere la mia idea se è per una giusta causa, ma (in questo caso) creare disagio tipo occupando le Università no, non credo che il messaggio passerebbe chiaro all'infuori della struttura universitaria. Quindi quest'ultima è un disagio sbagliato o no?...

Frances_a
Sono d'accordo con alvinlee88.. creare "disagio" è indispensabile per richiamare l'attenzione..l'importante è non usare la violenza..

alvinlee881
"Steven":

Frasi come queste segnano un chiaro confine tra equilibrato e razionale entusiasmo (degno delle azioni che citavi prima) e maleducazione.

Non è vero. In qualunque sorta di sciopero si crea disagio per comunicare agli altri il proprio. Andare in corteo in bicicletta a rallentare il traffico crea disagio, ma è l'unico modo per svegliare l'opinione pubblica, insieme ad alte iniziative meno "disagianti", come le ripetizioni e le lezioni. Se organizziamo di non andare in nessun negozio di Pisa per qualche giorno, creiamo eccome disagio, dato che in quella città ci sono circa 60000 studenti e quasi 90000 abitanti. Ma serve a far cpaire il nostro, di disagio, e di quanto questa legge ci danneggia., e danneggia potenzialmente l'intera città. Quando i camionisti scioperano, non è certo colpa della vecchietta a casa a cui non arriva la frutta, ma si crea comunque disagio a questa vecchietta per far capire il disagio del camionista. E qui la situazione è analoga.
Dato che fare uno sciopero delle lezioni non serve a creare disagio alle persone (e creare disagio, ripeto, è il modo più incisivo, e purtroppo spesso unico, di farsi sentire e comunicare il proprio, di disagio), vengono attuate altre cose, come sit-in e blocchi del traffico, cose non direttamente collegate al nostro essere studenti (anche se iniziative del genere vengono presi anche in caso di altri scioperi, e anche in quei casi non sono direttamente collegate alla mansione degli scioperandi), per lo stesso scopo. E sono serviti moltisismo ad informare l'opinione pubblica.
Non è pensabile protestare senza creare alcun tipo di disagio, perchè, se posso permettermi, "nessuno ti caca". E insieme alle forme più incisive di protesta, in cui la popolazione suo malgrado viene coinvolta (ed è comunque un bene), ci sono altre iniziative come quelle elencate su (ripetizioni, lezioni ecc..) che hanno più attinenza col nostro status di studenti, ma le forme di protesta "disagianti" precedenti sono serviti a far capire, anche bruscamente, che c'è un problema, ad informare la gente nel modo più diretto possibile, che spesso e volentieri, specie all'inizio, è anche l'unico, e infatti alle lezioni in piazza o alle nostre assemblee hanno partecipato non solo studenti, ma anche gente "comune", che evidentemente era stata scossa dalle iniziative precedenti e "disagianti". Ma ciò non sarebbe stato possibile senza una "terapia d'urto", che deve comunque continuare per coinvolegereil magior numero di persone possibile. Se noi diciamo "non si tengono lezioni perchè.." la maggior parte della gente dice "affari vostri" e si disinteressa. Se noi andiamo a dire che ci tagliano i fondi per studiare seduti in un incrocio trafficato, la gente è obbligata ad ascoltarci, volente o nolente, e ti assicuro che la maggior parte della gente non si arrabbiava. Sarebbe bello che la popolazione venisse sua sponte all'Università, con le mani nei capelli, disperata e pronta ad autarci perchè ci tagliano i fondi. Purtroppo così non è, ed ecco spiegata la necessità di creare disagio.

"Steven":

, studio personale per rimettermi a pari per le lezioni saltate,.

Di questo avremmo bisogno tutti, ma il rettore ( e i professori ce l'hanno anche detto personalmente)ci ha concesso la sospensione di 3 giorni per poter essere liberi di andare a manifestare e organizzare le proteste, non per approfittarne e avvantaggiarsi/rimettersi in pari. Poi ognuno è liberissimo di farlo, sta alla sua coscienza. Personalmente io sono andato a quasi tutte le manifestazioni e nei ritagli di tempo (pochi in realtà)mi sedevo a studiare, ma avrei potuto fare molto di più dedicando 3 giorni completi al ripasso. Ma visto il motivo per cui ci hanno concesso la sospensione, e vista la gravità della situazione, ho preferito, come molti altri, dare il mio contributo perdendo una succulenta occasione, ben conscio di quanto sarebbero utili 3 giorni senza lezioni interamente dedicati allo studio. Questine di rispetto nei confronti di chi si impegna notte e giorno per organizzare eventi perdendo però qualche giorno di studio.
Una persona in più forse non cambia niente, ma se tutti la pensassero così non sarebbe successo niente di quel che è stato fatto a Pisa. Quindi io ho scelto di partecipare, ma ognuno è libero di esercitare dosi più o meno interessate di pragmatismo e starsene a casa a studiare.

Steven11
Non mi pare di aver infatti criticato queste azioni, che anzi apprezzo molto.
Purtroppo permane una sostanziale differenza che non può essere colmata:
creare disagio è assolutamente fondamentale per questo tipo di cose

Frasi come queste segnano un chiaro confine tra equilibrato e razionale entusiasmo (degno delle azioni che citavi prima) e maleducazione.

Tu cosa hai fatto?

Non ho fatto, te lo dico chiaramente, per motivi personali.
Motivi personali dettati dal trasferimento, cose burocratiche da sbrigare, lezioni, studio personale per rimettermi a paro per le lezioni saltate, impegni da sbrigare in centro, e altre cose "pratiche" di questa sorta.

alvinlee881
"Steven":


Mi preme solo far notare che
-il mio boicottaggio deriva dai modi con cui sono condotte tali "proteste"
-in generale, affrontare un problema non si identifica con andare a recar disagio a civili

Tu cosa hai fatto?
Noi "distruttivi" abbiamo organizzato lezioni in piazza, ripetizioni gratuite di fisica e matematica, cortei continui a piedi e in bicicletta, in cui diamo volantini informativi alle macchine ferme, sit-in, assemblee con enormi partecipazioni sia di studenti, ricercatori e professori, con la grande mobilitazione studentesca abbiamo convinto anche il rettore a schierarsi fermamente (non se qualcuno si ricorda delle "pavide" posizioni espresse dal rettorato l'8 ottobre in piazza dei cavalieri...) e questo è un grande risultato, informazione presso tutti i negozi di Pisa, la maggior parte die quali ha affisso un cartello di "solidarietà" alla protesta, dato che anche loro si rendono conto di cosa sarebbe una città che si fonda sull'Universitò se viene a mancare l'Università, comizi in piazza di miracoli in tutte le lingue, dal francese al cinese, per spiegare i motivi della protesta, professori che si fermavano a paralre con i turisti, assemble con precari di giurisprudenza che spiegavano dettagliatamente la legge, distribuzione gratuita di striscioni e manifesti da attaccare ai terrazzi delle case, e molte altre cose che riteniamo tutte molto utili.
Senz'altro più utili di storcere il naso e limitarsi a questo.

fu^2
quantomeno i tagli dovrebbero essere fatti su una logica razionale... fatti in questo modo non hanno nessun senso se non quello di far cassa demolendo tutto in maniera uguale... non penso ci sia un progetto di ristrutturazione dell'Università come sosteneva qualcuno su questo topic... e questa forse è la cosa più preoccupante di tutta la vicenda...

wedge
Una considerazione triste: prima di settembre i rettori si sono trovati per discutere della conseguenza della legge, e hanno prodotto un documento che definire "pavido" è poco. Ovviamente, in questi casi purtroppo predomina l'essere democratici, e il rettore dell'università di Topolinia non avrebbe potuto dire "per risolvere i problemi della crisi andrebbero chiuse le università non virtuose", quando accanto aveva un rettore di un'università che spende il 104% dei suoi fondi in stipendi.
Senza dubbio qualcosa nel mondo dell'istruzione va cambiato, ma i tagli indiscriminati vanno contro alla meritocrazia che pure la Gelmini dice di voler cercar di incrementare.

Steven11
"alvinlee88":
L'unica cosa che mi rattrista è che, se riusciremo nel nostro intento, salveremo il futuro anche a gente come te che è ben fiera di dire di "snobbare" tale impegno, e che quindi non se lo merita affatto.


Mi preme solo far notare che
-il mio boicottaggio deriva dai modi con cui sono condotte tali "proteste"
-in generale, affrontare un problema non si identifica con andare a recar disagio a civili

Per il resto, alle tue grida rabbiose verso di me, do poco peso, non prenderla a male.

"Ivan":
E' stato fatto e non è andata male, mi sembra.

Ciao,
a dire il vero non so a cosa ti riferisci. E' un po' che manco da Roma.
Scrivendo quella cosa sugli automobilisti romani avevo in mente una "contestazione" fatta da alcuni del liceo un annetto fa, mi pare che protestavano per il ripristino degli esami a settembre.
Posso assicurarti che gli automobilisti bloccati non mostravano affatto segni di divertimento.
Soprattutto, i loro clacson impazzati non si intonavano granché bene con i cori...

fu^2
mi viene in mente la frase di fioravante...(Arrigo Boldrini: "Noi abbiamo combattuto per quelli che c’erano, per quelli che non c’erano e anche per chi era contro..." )

comunque fare casino paralizzando tutto non è l'unica strada per protestare...

come segno di protesta mi è piaciuto molto l'azione fata dal rettore di pisa, in questo modo tutti i livelli dell'Università sono uniti nella protesta che in questo caso, per questa legge è giusto fare...
non si può pensare comunque di sperare di risolvere la cosa solo dicendo io non sono d'accordo standosene seduti intorno ad un tavolo. Penso che qualche domenica pomeriggio almeno si potrebbe investire per andar in giro a informare la città a cosa si va incontro con la protesta, senza dover per forza paralizzare tutto... questo mi pare ce sia una buona iniziativa per iniziare a far sapere a persone fuori dall'Università cosa srta succedendo senza che i giornali tramutino tutto in "protesta contro la Gelmini" e che mandino le interviste del nostro ministro che dice simpaticamnete che le università non sanno contro cosa protestano perchè la sua riorma non tocca esse (tg2 di qualche sera fa)!!!!...

alvinlee881
"Steven":

E' per frasi come queste che io ho sempre altamente snobbato talune forme di "protesta" studentesca.

Ed è per persone come te che non riusciremo a cambiare le cose. Ti meriti appieno questa riforma.

Mi sa che per un pò non devo venire in questo forum ,altrimenti mi saltano i nervi già provati da notti insonni a fare qualcosa che ritengo necessario e doveroso fare, una protesta (senza virgolette) costruttiva. L'unica cosa che mi rattrista è che, se riusciremo nel nostro intento, salveremo il futuro anche a gente come te che è ben fiera di dire di "snobbare" tale impegno, e che quindi non se lo merita affatto.

Ivan13
"Steven":

Vienilo a fare a Roma a bloccare il traffico, vedrai come la prenderanno bene gli automobilisti romani nevrotici.

E' stato fatto e non è andata male, mi sembra. :wink:

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