[inglese] aiutatemi a capire

Pablo5
dunque: io e l'inglese siamo acqua e fuoco

aiutatemi a capire:
il libro dice:


Con alcuni sostantivi come SCHOOL,UNIVERSITY,HOSPITAL,PRISON......NON si usa THE quando si considera la funzione in essi svolta;si usa THE quando sono considerati come luoghi, edifici:


es1---->Tom broke his leg so they took him to hospital
es2---->I'm going to the hospital to visit him this afternoon



spiegatemi perchè il primo esempio CONSIDERA LA FUNZIONE IN ESSO SVOLTA
e se avete pazienza spiegatemi anche il primo


a me sembrano entrambi gli esempi da svolgere con THE


se qualcuno puo' farmi altri esempi prego...



spero possiate essermi d'aiuto

Risposte
Pablo5
"Stephen":
ancora una volta non credo ci sia una regola precisa per i futuri in inglese...
normalmente per esprimersi su abitudini future e cose certe tipo domani vado a scuola si usa tomorrow i'm going to school.
per esprimersi su volontà future da cui dipende una nostra scelta tipo sarò sicuramente in buona forma pe rla partita si usa i'll definitely be in good shape for the match
per esprimersi su programmi futuri tipo ti prenderò a calci nel culo si usa i'm gonna kick your ass!



la teoria l'ho inquadrata
è la pratica che dovrei fare, ho molti esercizi sul mio libro ma senza soluzione e quindi se nel svolgerli sbagliassi qualche frase
non potrei neanche accorgermene e nn so quanto sia utile farli in quel modo.
Cmq volevo chiedere a qualcuno se la seguente traduzione:

Il libro che ho lasciato sul tavolo è di Mario.
The book wich i left on the table is Mario's.

è giusta...
sono dubbioso sulla parte finale "è di mario".
Non so se ho applicato correttamente il genitivo sassone.

Vi ringrazio
Pablo

gigilatrottola2
voglio dire che se "per esprimersi su abitudini future e cose certe" si usa going to allora per fare la stessa cosa si usa gonna

allo stesso modo se "per esprimersi su programmi futuri" si usa gonna, allora si usa anche going to.

Nn mi era chiaro il perchè di questa distinzione...

Dire Im going to kick ur ass o Im gonna kick ur ass è identico, semplicemente gonna è la forma contratta... come wanna, oughta, ...

_Tipper
"carlo23":
[quote="Stephen"]cos'è che può avere significati diversi??? gonna=going to...
pero tra i due futuri: tomorrow i'm going to school e i'm going to kick your ass c'è una bella differenza non credi!


I'm se non erro...[/quote]
Non erri.

carlo232
"Stephen":
cos'è che può avere significati diversi??? gonna=going to...
pero tra i due futuri: tomorrow i'm going to school e i'm going to kick your ass c'è una bella differenza non credi!


I'm se non erro...

Stephen1
cos'è che può avere significati diversi??? gonna=going to...
pero tra i due futuri: tomorrow i'm going to school e i'm going to kick your ass c'è una bella differenza non credi!

Camillo
Perchè diversi ??

gigilatrottola2
gonna è la forma contratta di going to... come possono avere significati diversi? (-__-)

Stephen1
ancora una volta non credo ci sia una regola precisa per i futuri in inglese...
normalmente per esprimersi su abitudini future e cose certe tipo domani vado a scuola si usa tomorrow i'm going to school.
per esprimersi su volontà future da cui dipende una nostra scelta tipo sarò sicuramente in buona forma pe rla partita si usa i'll definitely be in good shape for the match
per esprimersi su programmi futuri tipo ti prenderò a calci nel culo si usa i'm gonna kick your ass!

Pablo5
concordo



cmq vorrei chiedere se qualcuno potrebbe postare degli esercizi già svolti riguardo i tre futuri: con be going to, con will e con il presente progressivo
del tipo esercizi che richiedano di inserire il futuro opportuno scegliendo quale sia il piu' idoneo
dato che io ho un eserciziario ma con esercizi nn svolti, e se li svolgessi da solo nn saprei quando e se sbaglio

Camillo
Chiaramente l'inglese si è imposto per la forza economica e politica di Inghilterra e poi specialmente degli USA, processo aiutato da una lingua semplice e sintetica.
Voglio vedere quando la Cina sarà tra le primissime potenze economiche ( già adesso è tra le prime) se si imporrà il cinese: io credo che resterà l'inglese come lingua franca...

Maxos2
Sai, ogni lingua una volta imparata è comoda,
gli africani usano due koiné per capirsi tra di loro, i paesi mussulmani adoperano l’arabo come lingua franca anche se parlano idiomi completamente diversi (come Iraq, Iran e Afghanistan che hanno lingue indoeuropee come la nostra), anticamente il Greco ellenistico fu lingua universale, poi di gran lunga soppiantato dal latino, poi nel medioevo furono il basso tedesco e l’italiano, dal ‘600 all’ ‘800 il francese, poi c’è stata la seconda guerra mondiale.
Come vedi non sono le caratteristiche della lingua che ne determinano la fortuna, ma la storia e il potere di chi le parla.

Comunque c’è da dire ad esempio che l’Italiano è una lingua inventata consapevolmente (1525) per essere lingua della letteratura, mentre l’Inglese si è sviluppato mediante l’uso con esiti notevoli per la praticità.

Camillo
E' vero che l'inglese ha bisogno di qualche particella in più , ma resta sintetico comunque e con una costruzione della frase semplice, senza subordinate di subordinate e incisi di incisi come noi invece spesso usiamo.
L'inglese è una lingua con struttura semplice, più moderna, forse meno ricca di altre( le lingue neolatine ad es. e forse anche la lingua tedesca) ma eccezionalmente comoda per gli scambi tra persone di lingua madre diversa .

Maxos2
Dunque, naturalmente le opinioni possono essere molteplici.
Tuttavia dire che l'inglese è sintetico è falso.

Proprio perché, essendo una lingua quasi senza flessione, necessita di molte particelle e parole aggiuntive per specificare il senso di una frase, come ad esempio il futuro, mancante nelle lingue germaniche, che in inglese può essere: I will do, I am doing, I am going to do ...

E poi c'è la questione stilistica che in inglese la struttura del periodo è abbastanza obbligata e semplice a meno che non si voglia essere ricercatissimi (d'altra parte leggere Shakespeare o Milton in originale non è gran difficoltà per un italiano) e dunque questo può abbreviare l'esposizione di un pensiero.

poi una precisazione:

"gigilatrottola":
se ci fai caso loro stessi sono i primi a nn sapere la grammatica (vedi il subjunctive...)


è vero che gli americani stanno scordandosi la grammatica ad un ritmo anche maggiore di quello già inquietante dei cugini britannici, tuttavia i padri fondatori hanno loro lasciato una lingua tendenzialmente più conservativa in alcune forme e il congiuntivo è una di queste, gli americani usano frequentemente il congiuntivo presente a differenza degli inglesi (che poi è semplicemente l'infinito del verbo in tutte le persone e numeri: I be, you be ecc..)

Camillo
Concordo con stephen ; non è necessario e comunque quasi impossibile, imparare un inglese perfetto !
L'inglese è una bella lingua ed ha caratteristiche quali la sinteticità e la brevità delle frasi che la rendono insuperabile come lingua di scambio fra persone di idiomi differenti, specialmente in ambito tecnico scientifico.

Stephen1
io ho vissuto 7 anni a londra e vorrei dire la mia su questo "problema" inglese.
premetto che trovo davvero inutile che libri di inglese per ragazzi facciano questa distinzione, comunque certe sfumature si imparano soltanto per abitudine... non credo ci sia molto da riflettere sulla funzione dell'ospedale e cose varie... come per l'italiano non tutto ha una spiegazione ovviamente!
ci si abitua a dire i'm going to the hospital distintamente da i'm going to take him to hospital dopo un pò e viene automatico... come anche ad esempio the way i run oppure i'm running on way...
comunque se ci mettete il the non è un grave errore, si capisce benissimo lo stesso... pero un inglese non lo farebbe!
e comunque non c'è bisogno di mettere in dubbio l'universalità dell'inglese per questioni di questo tipo! io ritengo che l'inglese sia una delle lingue più facili e anche più belle (opinione personale) che ci siano!

gigilatrottola2
personalmente penso che se vai negli stati uniti e ti azzardi ad usare the in quel caso nn ti sparino...

se ci fai caso loro stessi sono i primi a nn sapere la grammatica (vedi il subjunctive...)

ed a parte tutto cio... credo che se mi spiegassero l'inglese cosi nn ci capirei NIENTE!
se devo star li a pensare in funzione di cosa chi fa cosa...
ok che ci sono lingue in cui devi pensare a chi fa cosa, in che modo, in funzione di chi, se la termina ed in base a ciò il verbo cambia prefisso :shock: :-D

Pablo5
mi sento piccolo piccolo di fronte a certi discorsi......

Maxos2
Vedi che il Latinorum funziona sempre? Evviva gli azzeccagarbugli!

Comunque preciso che quando ho postato la mia risposta non avevo letto la tua, se l'avessi fatto non avrei aggiunto alcunché, dal momento che è uguale alla mia.

Fioravante Patrone1
Pablo1986 dice:
"Tom broke his leg so they took him to hospital" [boldface mio]

Fioravante Patrone risponde:
"nel primo, Tom va all'ospedale a farsi riparare, quindi usa la funzione tipica dell'ospedale"

Pablo1986 replica:
"ma nel primo non dice "a farsi riparare", se cosi' fosse mi tornerebbe tutto"

Maxos dice:
"nel primo l'ospedale è chiamato in causa in quanto struttutra atta a risolvere il problema prospettato nella proposizione principale"

Pablo1986 replica:
"ecco per esempio la tua distinzione mi convince...."

mah, c'è chi ama il linguaggio aulico (o complicato, cioè quello da "Dottour-Avoché-Insgnér", giustamente evocati altrove da Maxos)

Maxos2
Si, l'Inglese è una lingua strana, molto peculiare, tipicamente isolana, dunque sensibile a distinzioni modali e con caratteristiche isolanti, cioè quasi senza flessione, dunque suscettibilissima all'ordine sintattico della frase, e infine ricchissima di espressioni fortemente idiomatiche come i verbi fraseologici (tipici ad esempio dei dialetti del nostro settentrione). Queste, assieme alla pronuncia, sono le maggiori difficoltà dell'Inglese.

Ancora non capisco come la si possa considerare una lingua universale.

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