In autunno atenei bloccati

wedge
I ricercatori minacciano di non fare più ore di lezione non stipendiate, bloccando la didattica

http://www.repubblica.it/scuola/2010/06 ... r-4992510/

che pensate?

io sono assolutamente favorevole. è vero che a pagare saranno gli studenti e in principio può sembrare sbagliato, ma qualcuno deve pagare in questi casi. e mi auguro che fra le famiglie di quegli studenti ce ne siano molte che hanno votato per questo governo, e che magari (ma dubito) inizino a farsi delle domande.

Risposte
GIBI1
... un incarico per gli esterni si aggira sui 6mila euro, una vera fortuna.

hee136
"Fioravante Patrone":
[quote="Steven"]Due domande, Fioravante.

[quote="Fioravante Patrone"]Per cui la preside dovrà andare avanti con la procedura, in particolare con bandi "esterni".

Cioè, si cerca fuori dall'università qualcuno che possa andare a tenere il corso (liberi professionisti, insegnanti di liceo etc) ?

"Fioravante Patrone":
Alla fin fine, comunque molti corsi nella mia facoltà resteranno scoperti. Oltretutto molti di quelli fondamentali.
La situazione dal punto di vista didattico si presenta piuttosto nera.

Vorrei capire meglio nello specifico cosa significa nel concreto.
Si rischia ad esempio che non si formino classi di 1° anno?[/quote]
Alla prima domanda la risposta è "sì". Nel senso che alla fin fine il bando esterno sarà aperto a "tutti".
Ma... sarà comunque la facoltà (attraverso una commissione) a valutare se chi ha fatto domanda è adatto a fare il corso. Può benissimo succedere che la facoltà dica che nessuno va bene. Penso che la facoltà ci penserà due volte prima di affidare il compito ad un "esterno" in modo estemporaneo, anche data la situazione.
Alla seconda domanda, la risposta è che se non si sblocca la cosa ci sono rischi di non poter attivare del corsi di laurea. Ma gli universitari sono dei maghi dello slalom. Credo che sia presto per fare previsioni. Il che vuol dire che si annuncia un inizio anno caotico.[/quote]

Nel bando della mia facoltà ho trovato:
6. Gli incarichi di insegnamento di cui al presente regolamento non danno luogo a diritti in ordine
all’accesso nei ruoli delle Università.

Quindi un ricercatore dal punto di vista della carriera accademica non ci guadagna niente a rispondere al bando?

Poi ho trovato:
(...) può conferire incarichi di insegnamento, gratuiti o retribuiti, anche pluriennali (...)
In attesa dell’emanazione del decreto ministeriale di cui agli articoli 1, comma 10, della legge 4 novembre 2005, n. 230 e 4,comma 3, del D.M. dell’8 luglio 2008, il compenso lordo per ciascun incarico a titolo oneroso, per anno accademico, è fissato dal Consiglio della Facoltà interessata alla copertura dell’insegnamento in base alle risorse finanziarie disponibili e proporzionalmente all’impegno richiesto; in ogni caso esso non deve superare la metà del compenso spettante al
professore associato a tempo definito al grado iniziale. (...)

Siccome le università non navigano nell'oro, la retribuzione sarà assai scarsina. Avresti per caso qualche cifra indicativa?
E' mai stato assegnato gratuitamente (lo chiedo perchè ho visto che è previsto) ?

Steven11
La protesta di Pisa (facoltà di Scienze)

[...] sospende la programmazione delle attività didattiche per l’a.a. 2010/2011 non
escludendo l’eventualità che, in assenza di adeguate risposte che permettano di garantire
la qualità dell’offerta didattica, possano essere sospese per il prossimo anno accademico
le immatricolazioni a Corsi di Laurea triennale della Facoltà [...]

http://www.smfn.unipi.it/Lists/Annunci/ ... 20Pisa.pdf

Ahi1
MOZIONE DEI DOCENTI E RICERCATORI DELLA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DELL'UNIVERSITÀ DEL SANNIO

L’assemblea dei docenti e dei ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Sannio, riunitasi il 1° luglio 2010 rispetto alla agitazione in corso, dopo ampia discussione, ha votato a maggioranza la seguente mozione:

• Esprime grande soddisfazione ed apprezzamento per il grado di coinvolgimento degli studenti sulla questione universitaria, risultante nell’organizzazione di numerose occasioni di incontro e di discussione e in manifestazioni pubbliche nelle quali essi hanno sostanzialmente fatto proprie le posizioni di ricercatori e docenti, pur soffrendo le conseguenze del blocco degli esami di profitto.

• Prende atto dell’ulteriore estensione dell’agitazione ad altre Facoltà, il che testimonia la propagazione di un’onda positiva, ed individua con soddisfazione la possibilità di un percorso di coinvolgimento ancora più ampio della componente studentesca e della società civile.

• Aderisce al documento sottoscritto dalla Conferenza dei Presidi delle facoltà di Ingegneria, che esprime forte opposizione al D.L. 31/05/2010 (manovra finanziaria) ed, inoltre, in relazione al DDL 1905 (Disegno di Legge Gelmini) segnala la concreta possibilità che:
1. I ricercatori non assumano titolarità di insegnamenti per l’AA 2010/11
2. I professori associati ed ordinari non assumano incarichi a ricoprimento di insegnamenti lasciati scoperti dai ricercatori

• Decide di mantenere lo stato di agitazione proclamato il 17 giugno u.s.

Onde non penalizzare oltre gli studenti di Ingegneria, sospende temporaneamente con effetto immediato il blocco degli esami e decide, allo scopo di mantenere alto il livello di comunicazione con l’esterno, di TENERE SEDUTE DI ESAMI IN ORARIO NOTTURNO ED IN LUOGHI APERTI AL PUBBLICO.

Si riconvoca per giovedì 8 luglio p.v. alle ore 10.00 per riesaminare la situazione.

Benevento, 1° luglio 2010

Paolo902
"mistake89":
Però perché no?! Un bell'esame di geometria differenziale o di analisi complessa in un parco pubblico potrebbe riscuotere interesse nella popolazione locale :-D


... e dalla mezzanotte in poi.

Ora dell'appello: 23.30. Durata dell'esame: 3 ore; e non è consentito uscire (cioè di fatto "entrare", tornare a casa) prima di un'ora e mezza dall'inizio della prova.

:lol:

mistake89
Però perché no?! Un bell'esame di geometria differenziale o di analisi complessa in un parco pubblico potrebbe riscuotere interesse nella popolazione locale :-D

Ahi1
Ecco cosa accade nella mia facoltà. Mi sembra un po' fantasioso.

"Onde non penalizzare oltre gli studenti di Ingegneria, sospende temporaneamente con effetto immediato il blocco degli esami e decide, allo scopo di mantenere alto il livello di comunicazione con l’esterno, di TENERE SEDUTE DI ESAMI IN ORARIO NOTTURNO ed in luoghi aperti al pubblico."

Ho deciso da oggi mi cerco lavoro!!!!!

Steven11
"vict85":

Quindi se succede questo tutti quelli che come me vanno verso la magistrale avranno un'anno complesso o comunque avranno poca offerta.

Già, io proprio ieri chiedevo ad un professore di un corso del prossimo anno (farò il 3°) cui ero molto interessato.
Al 3° anno da noi solo Fisica2 e un corso che dipende dal curriculum sono obbligatori, il resto è a scelta, e mi è stato tristemente detto che quel corso, così come molti altri, rischia di essere soppresso.
Si opterà per i corsi più in voga, a discapito della scelta.

mistake89
Amici miei che frequentano il politecnico di bari sono in agitazione perchè potrebbe non essere garantita la sessione estiva degli appelli...

Ahi1
Ma come in autunno!? Nella mia facoltà già è iniziata la protesta.

vict85
"Fioravante Patrone":
No, i ricercatori non hanno nessun obbligo di fare lezione.

E di fatto l'agitazione dei ricercatori usa come strumento principale proprio questo. Ad esempio, nella mia Facoltà non tutti i corsi sono ricoperti da docenti (ord+ass) come "compito didattico istituzionale" o come "compito didattico aggiuntivo".
Per i corsi che rimangono scoperti c'è una procedura di "bandi", in varie fasi. In condizioni "normali" i sarebbe già esaurita (o starebbe per esaurirsi) la prima fase della procedura, in cui i ricercatori rispondono positivamente ai bandi cosiddetti "interni". Di fatto ben pochi risponderanno. Per cui la preside dovrà andare avanti con la procedura, in particolare con bandi "esterni". Alla fin fine, comunque molti corsi nella mia facoltà resteranno scoperti. Oltretutto molti di quelli fondamentali.
La situazione dal punto di vista didattico si presenta piuttosto nera.


Il che vuol anche dire che il costo in docenze aumenterà. Penso che con qualche aggiustamento si potrebbe arrivare ad avere i corsi di base coperti anche se probabilmente a costo dei corsi più specialistici. Quindi se succede questo tutti quelli che come me vanno verso la magistrale avranno un'anno complesso o comunque avranno poca offerta.

GIBI1
... tranquilli, non succederà un bel niente... alla fine ci sarà una risposta democratica: "tutti i ricercatori per meriti di anzianità saranno battezzati professori ... della ricerca".

E nel paese delle zucche tutti vissero felici e contenti.

Fioravante Patrone1
Come detto, penso che sia teoricamente possibile. Ma praticamente... difficilmente praticabile. Un conto è assegnare un corso avanzato a specifiche competenze esterne. Altro è assegnare un corso di Analisi 1 o 2. Parlo di università serie, e statali (quelle private, anche "prestigiose" sono abituate a usare questa strada, cercando di risparmiare al massimo, oltre che vivendo da parassite sulle università statali).
Ma si vedrà. Dipenderà da come si evolverà la situazione. Potranno essere portate a sostegno circostanze eccezionali. Credo sia presto per sapere come andrà a finire.

Benny24
Ricordo di aver sentito, durante una pausa al bar :-D, due docenti, afferenti al dipartimento di matematica dell'università presso cui studio, discutere del fatto che le facoltà non potrebbero assegnare a collaboratori esterni corsi fondamentali nei CdL (l'oggetto in questione era il corso di Analisi 1 ad Ingegneria, per intenderci).
E' corretto o ho capito male?

Fioravante Patrone1
"Steven":
Due domande, Fioravante.

[quote="Fioravante Patrone"]Per cui la preside dovrà andare avanti con la procedura, in particolare con bandi "esterni".

Cioè, si cerca fuori dall'università qualcuno che possa andare a tenere il corso (liberi professionisti, insegnanti di liceo etc) ?

"Fioravante Patrone":
Alla fin fine, comunque molti corsi nella mia facoltà resteranno scoperti. Oltretutto molti di quelli fondamentali.
La situazione dal punto di vista didattico si presenta piuttosto nera.

Vorrei capire meglio nello specifico cosa significa nel concreto.
Si rischia ad esempio che non si formino classi di 1° anno?[/quote]
Alla prima domanda la risposta è "sì". Nel senso che alla fin fine il bando esterno sarà aperto a "tutti".
Ma... sarà comunque la facoltà (attraverso una commissione) a valutare se chi ha fatto domanda è adatto a fare il corso. Può benissimo succedere che la facoltà dica che nessuno va bene. Penso che la facoltà ci penserà due volte prima di affidare il compito ad un "esterno" in modo estemporaneo, anche data la situazione.
Alla seconda domanda, la risposta è che se non si sblocca la cosa ci sono rischi di non poter attivare del corsi di laurea. Ma gli universitari sono dei maghi dello slalom. Credo che sia presto per fare previsioni. Il che vuol dire che si annuncia un inizio anno caotico.

Steven11
Due domande, Fioravante.

"Fioravante Patrone":
Per cui la preside dovrà andare avanti con la procedura, in particolare con bandi "esterni".

Cioè, si cerca fuori dall'università qualcuno che possa andare a tenere il corso (liberi professionisti, insegnanti di liceo etc) ?

"Fioravante Patrone":
Alla fin fine, comunque molti corsi nella mia facoltà resteranno scoperti. Oltretutto molti di quelli fondamentali.
La situazione dal punto di vista didattico si presenta piuttosto nera.

Vorrei capire meglio nello specifico cosa significa nel concreto.
Si rischia ad esempio che non si formino classi di 1° anno?

Fioravante Patrone1
No, i ricercatori non hanno nessun obbligo di fare lezione.

E di fatto l'agitazione dei ricercatori usa come strumento principale proprio questo. Ad esempio, nella mia Facoltà non tutti i corsi sono ricoperti da docenti (ord+ass) come "compito didattico istituzionale" o come "compito didattico aggiuntivo".
Per i corsi che rimangono scoperti c'è una procedura di "bandi", in varie fasi. In condizioni "normali" i sarebbe già esaurita (o starebbe per esaurirsi) la prima fase della procedura, in cui i ricercatori rispondono positivamente ai bandi cosiddetti "interni". Di fatto ben pochi risponderanno. Per cui la preside dovrà andare avanti con la procedura, in particolare con bandi "esterni". Alla fin fine, comunque molti corsi nella mia facoltà resteranno scoperti. Oltretutto molti di quelli fondamentali.
La situazione dal punto di vista didattico si presenta piuttosto nera.

Benny24
"Steven":
non sono obbligati a tenere i corsi, da ricercatori.


Davvero? Ero convinto di sì, da contratto.

Io sono dell'idea che sia giusto protestare, abbassare le orecchie e basta non porta a nulla. Temo, purtroppo, che come sempre non se ne ricaverà nulla. Ho la sensazione, ma posso sbagliarmi, che il cittadino medio è abbastanza egoista, di questi tempi, e che se non toccato direttamente non muoverà un dito né cambierà idea. Figuriamoci chi è convinto che gli universitari siano dei parassiti perditempo.

Steven11
"Zkeggia":

Però se i ricercatori fanno sciopero succederà questo: i sensibilizzati diranno:

Da quanto ho capito non si tratta di uno sciopero: loro non sono obbligati a tenere i corsi, da ricercatori.

Io anche in passato ero dell'idea "pura" secondo cui le iniziative d'opposizione, a maggior ragione se provenienti da un'università, non dovevano implicare disagio alcuno per terzi.
Non sono ottimista come dzcosimo, per fare un esempio si possono citare le ultime elezioni dei rappresentanti, dove comunque le liste filo pdl e filo CL non sono andate così male, anzi.
Per quanto l'università (e magari ancor di più i dipartimenti di matematica e fisica) sia un luogo più sensibilizzato del bar dell'angolo, penso ci sia da fare molto anche là.

Approvo l'iniziativa dei ricercatori.

Zkeggia
mmh, io purtroppo ho almeno 5 compagni di corso che votano (per loro stessa ammissione) il "governo del fare" (schifo, aggiungo quando usano questo motto), e sono sicuro che in facoltà come economia o giurisprudenza il rapporto persone che votano S.B / persone che non lo votano sia ancora più elevato...

Però se i ricercatori fanno sciopero succederà questo: i sensibilizzati diranno: "Eh fanno bene" e i berlusconiani diranno "Eh non hanno voglia di fare niente, fa proprio bene la Gelmini o chi per lei a tagliare le gambe"... quindi status quo con gli unici che ci rimettono gli studenti...

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