Il Covid-19 e la scienza

Faussone
Ciao Sergio.

Condivido in pieno la tua analisi, sono le stesse conclusioni a cui sono giunto anche io, almeno per ora.
Peccato che, come credo sia inevitabile, molte persone facciano confusione... e finiscano per l'avere atteggiamenti estremi nel senso di non curarsi proprio del problema o di curarsene troppo.
Comunque grave è che la confusione sia alimentata da giornalisti approssimativi (ne bastano alcuni ben ascoltati), e da politici irresponsabili, e che soprattutto, e questa è la cosa ancora più grave, che i nostri scienziati specializzati non abbiano una sola e chiara parola.

Riguardo invece al comportamento tenuto dal governo italiano fino alla scorsa settimana, sinceramente a me non pare ci siano grosse colpe, non saprei che altro si potesse fare prima.
Mi sembra molto strana questa grande disparità con gli altri paesi europei che a me non pare abbiano (e dico giustamente) tenuto un comportamento molto diverso dal nostro... (la questione del blocco dei voli con la Cina credo non sia rilevante né in positivo né in negativo).

Forse una spiegazione è che noi abbiamo avuto la fortuna, o sfortuna, di aver individuato alcuni focolai e, aumentando i controlli intorno a tali focolai, è facile scoprire sempre nuovi casi, vista l'alta contagiosità. Nei Paesi a noi vicini forse il contagio sta andando avanti in modo più silente.
...oppure abbiamo avuto la grande sfortuna di avere un paziente zero (o più di uno) davvero speciale proprio qui, che poi ha diffuso il contagio, anche se questo mi pare davvero una sfiga notevole, ma non si può escludere.... Se si scoprisse questo, o questi, pazienti zero si potrebbe dirimere la questione, anche se più passa il tempo più diventa difficile (e comunque è inutile per il contenimento).

Risposte
dasalv12
"Quinzio":
Per chi si fosse perso le notizie dalla Cina:
mancano all'appello 21 milioni di cellulari. Anche facendo la tara piu' alta possibile, si arriva a 6 milioni di utenze sparite da Gennaio a oggi. Sembra che il governo cinese abbia imposto alle aziende telefoniche di cambiare il modo di conteggiare gli utenti, in modo da rendere vani i confronti.

https://www.butac.it/il-coronavirus-e-i ... i-in-cina/
"Quinzio":

Quello che non si dice in nessun articolo e che io continuo a non capire, e' che anche in Cina come in Italia, la gente in questi mesi moriva anche delle altre cause, seguendo la media delle morti, come in ogni angolo del mondo [...] Ma se non hanno il numero totale dei morti (che in periodi "normali" si aggira sui 2.000 morti al giorno), come fanno ad avere quello dei morti per/con coronavirus ? Perche' non danno la cifra dei morti totali ?

Lo dice qui, ma ormai è un articolo "vecchio" in ogni caso è utile leggerlo per capire stagionalità e modo di monitoraggio dei decessi.
Ci sono i nuovi dati di mortalità registrati dal Sistema di sorveglianza della mortalitá giornaliera (SISMG) :
http://www.salute.gov.it/portale/caldo/ ... ULTIMO.pdf
oltre che da Euromomo, il quale ha segnato un aumento anomalo della mortalità nella 12esima settimana del 2020 solo per l'Italia:
https://www.euromomo.eu/
Utile soprattutto guardare a questo grafico:
http://www.salute.gov.it/portale/caldo/ ... _SISMG.jpg
Qui c'è la mortalità giornaliera (conteggio assoluto) degli over 65, i quali rappresentano il 90% circa dei morti registrati per Covid-19. Nel grafico i cerchietti grigi indicano la mortalità media giornaliera nella settimana. La mortalità attesa fra Marzo ed Aprile sta fra 200 e 210 decessi al giorno fra gli ultra 65enni. Dalla XII settimana dell'anno (15-22 marzo) si osserva un aumento anomalo della mortalità.
SettimanaXIIXIIIXIV*
210210200*Osservata
260360*Eccesso mortalità (attesa - osservata)22
160*Decessi Covid-19 (media sett.)379780
Eccesso mortalità (sett.)154350320*
225430540*


Dalla tabella che ho estrapolato dal grafico si vede che l'eccesso di mortalità nelle tre settimane prese in considerazione non è sufficiente a coprire tutti i decessi segnalati dalla Protezione Civile giornalmente.
Questo non vuol dire che le morti da/con Covid-19 siano sovrastimate, anzi probabilmente sono sottostimate. Significa che è sovrastimata l'incidenza del Covid-19 sulla mortalità generale della popolazione.
Nel grafico sono da osservare anche gli eccessi di mortalità estivi del 2016 e 2017 per le temperature anomale (per quelli che: "Ohibò, ma che scoperta che si muore meno nella "bella stagione" e che, signora mia, di qualcosa si deve pur morire").
ed il picco dell'inverno del 2016/2017 che portò un eccesso di mortalità per influenza preoccupante senza fare grande clamore. Per quelli che: "Ohibò che ignoranza! Per l'ISTAT sono 200 l'anno" si vadano a cercare i commenti dell'esperto giusto (Lopalco) sul'influenza suina 2009/2010.

Intermat
Fassone, il tuo caso è proprio uno dei casi di cui parlavo prima io. Tante persone che, come te, sono state male e non sono state sottoposte a tampone possono potenzialmente ritornare a fare una vita quasi normale rischiando di infettare gli altri. Anche mio fratello ha avuto la febbre alta per alcuni giorni (pochi) e nessun altro sintomo e non gli hanno fatto il tampone. Magari lui era negativo al covid però resta il fatto che lui fa un lavoro delicato, lavora con i senza fissa dimora e altre persone con problemi simili. Insomma se si diffondesse l'infezione in questa porzione di società potrebbe essere un problema serio considerando che queste persone si muovono molto, hanno spesso contatti ravvicinati fra loro e spesso frequentano mense (tipo Caritas), luoghi per dormire etc. Sono persone che sono impossibilitate a rispettare il distanziamento sociale.

Faussone
[ot]Avevo detto che non sarei più intervenuto qui per non urtare la sensibilità di Sergio, che in pratica la aveva messa sul "o io o tu", che si è "rabbuiato" per una mia presunta sensibilità non scientifica (che poi non era quello il motivo della mia richiesta di riflettere sulla opportunità di riportare un link in un suo messaggio).

Ora Sergio sembra meno attivo e comunque scrivo una cosa che non c'entra più nulla con quella faccenda chiusa.[/ot]

Riguardo al discorso tamponi e alla sinergia tra servizi ospedalieri e servizi di non urgenza riporto la mia esperienza personale.

Io sono 20 giorni che sto male, anche se per fortuna ormai negli ultimi giorni le cose sembrano decisamente migliorare, ho avuto molti sintomi sospetti anche se lievi (un po di febbre, ma non alta, un poco di tosse, mal di gola malesseri vari), ho chiamato il mio medico di base che in pratica è stato utile solo per chiedere giorni di di malattia per il lavoro, vari dottori del servizio di guardia medica mi dicevano che "finché respiraravo bene" dovevo aspettare tranquillo a casa senza fare niente, e il servizio regionale per il Coronavirus che mi diceva di chiamare il mio medico o il servizio di guardia medica. È vero che non ho mai chiamato il 112 o 118 perché per fortuna non sono mai stato in situazioni gravi, mi sembrava abusare del tempo prezioso di quei servizi, non so quindi se il comportamento sarebbe stato diverso in quel caso.
Tampone? Neanche a parlarne, non avevo sintomi gravi concomitanti e anche se ho viaggiato abbastanza negli ultimi tempi non sono stato in zone focolaio.

Questo comportamento mi pare assurdo non solo per la mia salute personale, nessuno poteva dire se mi sarei aggravato e comunque nessuna allerta su di me neanche dal mio medico, ma anche perché io ora non so se sono contagioso, se tra una settimana non ho più sintomi potrei uscire a fare la spesa e magari essere molto contagioso... Nessuno mi potrebbe dire nulla, mi hanno solo consigliato di rimanere isolato a casa.
Mi sembra folle, tutto è lasciato sul singolo.

Shackle
Non ho mai capito bene il discorso delle "strane polmoniti".
Questo e' un virus nuovo, a cui nessuno e' immune, altamente contagioso.
Se si fosse verificato un focolaio ad esempio il 1^ febbraio, (di cui le polmoniti sarebbero una spia) sarebbe immediatamente partito il contagio, che in assenza di misure restrittive sarebbe stato catastrofico.
Quello che lascia intendere il discorso "strane polmoniti" e' un numero di focolai (piu' di uno) che si accendono e si spegnono da soli. Ma questo non torna col le dinamiche del virus.


Quinzio, il discorso che ho riportato sulle strane polmoniti l’ho sentito , se ben ricordo, a Report di ieri sera, su Rai3. Io non me ne intendo, e ho capito questo. Una virologa dell’Università di Zurigo ha detto che il passaggio da animale a uomo di un nuovo virus si è avuto il 17 Novembre dello scorso anno; non so chi le avesse dato questa informazione. Inizialmente il virus non era proprio identico a questo, era meno virulento e contagioso, e causava appunto una polmonite difficile da curare, tuttavia non come quella causata oggi dal cv . I virus si trasformano, e si adattano e rinforzano col passare del tempo e col transito da uomo a uomo. La virologa affermava che tra Dicembre e Febbraio c’erano stati in Italia casi vari di polmoniti anomale, e riteneva che in due mesi ci fossero stati almeno da 2000 a 20000 casi di contagio, il che doveva far riflettere.

Questo è ciò che ho sentito. Ma non sono un esperto, e potrei aver capito male.

Intermat
Pur non avendo risposte certe provo a fornire la mia versione non condividendo con voi le critiche alla gestione, quantomeno mediatica, della vicenda.


"Quinzio":

Conferenza stampa delle 18, direi 2 giorni fa:
Giornalista:
Ma la cifra dei morti che date si va a sommare alle persone che "normalmente" muoiono ogni giorno ?
Relatore (direi Brusaferro): con un sorriso molto enigmatico, dice: "beh direi di si...".
Onestamente non sono riuscito a decifrare quel risolino e quella risposta: senza voler essere troppo maligno, mi sembra che non abbiano il numero totale dei morti in Italia giorno per giorno (di tutte le cause). Ma se non hanno il numero totale dei morti (che in periodi "normali" si aggira sui 2.000 morti al giorno), come fanno ad avere quello dei morti per/con coronavirus ? Perche' non danno la cifra dei morti totali ? Mistero.


Il mistero secondo me non esiste, gli ospedali comunicano alla protezione civile solo il dato dei morti da covid-19, in base al fatto che gli risulta il tampone (o altre analisi) positivo. Fine. La protezione civile non ottiene altri dati. E' un po come se tu chiedessi all'amministratore di condominio quante bollette pagano tutti i condomini. Lui non lo sa, volendo potrebbe informarsi ma in quel momento il dato non è in suo possesso. Questione chiusa. Tutti i vari esperti hanno detto che l'analisi sugli scostamenti dai dati storici del numero dei morti verranno fatti (come per l'influenza) ex-post dall'ISTAT.

"Quinzio":

I posti in terapia intensiva sono quasi finiti.
Fino a qualche giorno fa il mantra televisivo era "state a casa che i posti in terapia intensivi sono quasi finiti". Pero' non si puo' parlare alla nazione come se fossero tanti bambini da spaventare per farli stare a casa.
Mentre il numero dei contagiati aumentava esponenzialmente i posti in terapia intensiva erano sempre "quasi finiti".


Qui il dubbio è più lecito. I medici di Milano, Bergamo e Brescia si sono spesso lamentati di essere saturi ma, magicamente, i nuovi posti uscivano sempre. Stando ai dati della CROSS e della protezione civile si è sempre riusciti a ricoverare in terapia intensiva tutti. Altre risposte non credo le avremo mai (a meno di denunce circostanziate di singoli parenti di pazienti morti e successivi processi).

"Quinzio":

Quanto detto fa il paio con la saga del paziente zero.
Invece di mettere l'Italia in lockdown fin dal 21 febbraio, si "giocava" alla ricerca del paziente zero. Vi ricordate ? Sembra che sia passato un secolo. Anche quando i numeri aumentavano "esponenzialmente" si continuava la ricerca del fantomatico paziente zero. Che probabilmente non esiste in quanto tale.


Mettere tutta Italia in lockdown con 1-10 malati non sarebbe stato possibile o quantomeno avrebbe incontrato la resistenza di tutti. Lavoratori, imprenditori e via dicendo. Capisco che a posteriori tutto sia più facile ma questa obiezione è oggettivamente discutibile. Da notare che la Svezia senza lockdown ha un incremento simile alla Norvegia e inferiore alla Danimarca (in lockdown). Quindi forse chiuderci prima non avrebbe necessariamente portato dei risultati sensibilmente migliori. O forse sì. Sembra difficile dirlo. Detto questo io credo che la strategia attuale sia giusta, però pensare che fosse possibile implementarla sin dal primo caso mi sembra assurdo.

"Quinzio":

Per chi si fosse perso le notizie dalla Cina:
mancano all'appello 21 milioni di cellulari. Anche facendo la tara piu' alta possibile, si arriva a 6 milioni di utenze sparite da Gennaio a oggi. Sembra che il governo cinese abbia imposto alle aziende telefoniche di cambiare il modo di conteggiare gli utenti, in modo da rendere vani i confronti. Mistero assoluto.
Un rapido conti sulle urne funerarie consegnate in questi giorni, porta il numero dei morti cinesi a 45 mila.
Quello che non si dice in nessun articolo e che io continuo a non capire, e' che anche in Cina come in Italia, la gente in questi mesi moriva anche delle altre cause, seguendo la media delle morti, come in ogni angolo del mondo. Queste 45 mila urne sono un totale, non mi risulta che sull'urna ci sia scritto se la morte e' avvenuta per coronavirus (scusate il sarcasmo fuori luogo).

Vedendo i dati italiani, spagnoli, francesi e americani oggettivamente i dati cinesi sembrano discutibili. Guardando i dati coreani no. Il discorso delle urne non l'ho mai capito bene, non ho capito neppure quanto sia affidabile la fonte che porta avanti questo argomento. Il discorso delle utenze telefoniche non lo avevo mai sentito.

"Quinzio":

R0 minore di uno.
In questi giorni la moda e' diventata "R zero minore di uno". Dopo il paziente zero, adesso e' il momento dell'R0 < 1. Ovviamente noi che fortunatamente di matematica ne capiamo qualcosa non dobbiamo farci prendere da questi slogan improvvisati. Ad R0 andrebbe associato almeno un parametro temporale, ovvero un individuo contagioso contagia altre "R0" persone in x giorni. Su di questo non si sa nulla.
Poi, un R0 che consenta una discesa dei numeri relativamente veloce dovrebbe essere su 0,3-0,5.
Voi capite che R0 = 0,9 con parametro temporale di una settimana significa che a Natale siamo ancora qui a parlare di covid19 (cosa che non e' esclusa).
Non sanno di cosa parlano e non sanno cosa dire al popolo.

Qui non so chi tu abbia ascoltato ma in tutte le conferenze del ISS che io ho ascoltato hanno sempre detto che il R0=1 sarà solo l'inizio della discesa (auspicabilmente) e che, come dici tu, i risultati (del lockdown) saranno stati ottenuti quando si avrà R0<0.3/0.4.

"Quinzio":

Il picco diventa plateau.
Stesso discorso dell'R0.
Il famoso picco, da qualche giorno e' diventato un "plateau", ingegnosamente tradotto per il popolo ignorante come "pianoro" o "pianura".
Quando allenteranno le restrizioni e i contagi ripartiranno, come glielo spiegheranno che i massimi nelle curve sono anche locali ?

Il fatto di chiamarlo picco o plateau è poco importante, forse rende più l'idea di un periodo prolungato con un elevato numero di contagi senza però che ci sia un exploit in pochissimi giorni che manderebbe in crisi il sistema (di fatto già andato in crisi prima del picco). Sul fatto che ci possa essere una recrudescenza dopo la fine della crisi se ne è parlato ampiamente. Si discute infatti di riaprire le attività con molta calma differenziandole per tipologia e imponendo nuove regole.

"Quinzio":

Mascherine si/no
Quando non ce n'erano, non era necessario portarle.
Adesso che ne arriva qualcuna, diventa consigliato.
Ok.

Secondo me la linea è sostanzialmente costante. Tuttora i medici sostengono che di per se la mascherina non sia necessaria per proteggere se stessi (dovremmo avere tutti la ffp2/ffp3) quanto piuttosto per proteggere gli altri. Il discorso è che, con il passare del tempo si è data una maggiore importanza alla diffusione del virus da parte degli asintomatici e, di conseguenza, è stato suggerito di portare la mascherina chirurgica (in verità per proteggere gli altri e non se stessi) nei luoghi chiusi e nei quali c'è la possibilità di un contatto ravvicinato. In pratica se esci per portare a spasso il cane è inutile che ti metti la mascherina. Anche perché la maggior parte delle persone, probabilmente me compreso, la usa in un modo sbagliato e la riutilizza più volte (le chirurgiche sono monouso) senza neppure disinfettarle.

"Quinzio":

Tamponi si/no.
Giornalista: "Dovremmo fare piu' tamponi ?"
Malcapitato di turno: "No, l'OMS, raccomanda i tamponi solo ai sintomatici".
Ma che domande sono, ma che risposte sono ? E' chiaro che potendo, si dovrebbero fare piu' tamponi.
Se il tampone fosse a costo bassissimo, con una risposta immediata, senza controindicazioni (come lo e'), disponibile in quantita' illimitata, perche' non farlo a tutti ?
E' chiaro che se non lo fanno e' per limiti di tempo, costi, ecc.

Anche qui la tua conclusione non è immediata. Posto che un tampone avrà sempre un costo (economico e di tempo perso), anche se fosse super cheap e se ne avessimo infiniti sarebbe inutile farlo a persone che non sono venute a contatto con persone diagnosticate positive. Se sei asintomatico potresti tranquillamente risultare negativo oggi e positivo fra pochi giorni. Ripetiamo il tampone tutti i giorni?
Inoltre, se per te (ed altri) questa è la politica più corretta, perché non proporre la stessa cosa per ogni malattia. Facciamo tamponi/analisi ematiche a tutti (e costantemente) anche per la TBC (da notare che l TBC è in larga ascesa negli ultimi anni), per l'HIV e qualsiasi altro virus? Vivremmo praticamente in un laboratorio d'analisi.

Ovviamente la conclusione è che per limiti di tempo e costi il tampone non viene fatto a tutti ma è anche un ragionamento più che valido. Detto questo sono dell'idea che si dovrebbero fare più tamponi perché, e secondo me questo è il vero problema, molte volte non viene fatto neppure ai sintomatici (che poi tendenzialmente guariscono senza sapere di cosa si sono ammalati). Su questo punto sono d'accordo, andrebbero fatti più tamponi ma seguendo una politica seria. Non a tappeto. Non essendo medico non mi esprimo sulla decisione del Veneto di effettuare delle analisi ematiche per valutare se le persone sono già state infettate (o lo sono tuttora) per valutare la reazione immunitaria. Questa politica mi sembra più sensata, almeno restituisce delle informazioni interessanti anche nel caso di infezione assente (ma magari superata).

"Quinzio":

Alla fine, come segno di speranza, lascio qui il link a un paper dell'Imperial College che trovo ben fatto:
https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-Europe-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf
[/quote][/quote]
[/quote]
Lo vorrei rileggere meglio ma mi sembra un modello molto semplificato. Insomma mi sembra che sia facile dire "in Italia ci sono 10 mln di contagiati" tanto nessuno potrà mai dimostrare che non sia vero. Darei ragione a Rezza quando dice che fare un modello basandosi (quasi) esclusivamente sulle morti, senza neppure segmentare geograficamente un paese grande come l'Italia, è un po' semplicistico e manca di un confronto con altri esperti (magari locali).

Quinzio
"Shackle":

Nei mesi di dicembre gennaio e febbraio si sono verificati molti casi di polmoniti anomale difficilmente curabili, a Piacenza, Lodi, Milano...e vari paesi esteri. Insomma dei segnali di allarme c’erano già...


Non ho mai capito bene il discorso delle "strane polmoniti".
Questo e' un virus nuovo, a cui nessuno e' immune, altamente contagioso.
Se si fosse verificato un focolaio ad esempio il 1^ febbraio, (di cui le polmoniti sarebbero una spia) sarebbe immediatamente partito il contagio, che in assenza di misure restrittive sarebbe stato catastrofico.
Quello che lascia intendere il discorso "strane polmoniti" e' un numero di focolai (piu' di uno) che si accendono e si spegnono da soli. Ma questo non torna col le dinamiche del virus.

Quinzio
[size=150]In Italy, our results suggest that, cumulatively, 5.9 [1.9-15.2] million people have been infected as of March 28th.[/size]

https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-Europe-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf

Quinzio
Torno su questo thread perche' credo che mai come in questo periodo i numeri sono letteralmente impazziti, in un momento in cui i dati sarebbero di importanza vitale. Inoltre i concetti espressi dai vari esperti (per non parlare di quelli che esperti non sono) a volte rasentano il comico (se se ne potesse ridere).
Vorrei evidenziare alcuni esempi, nella speranza che diventino anche spunti di discussione.

Conferenza stampa delle 18, direi 2 giorni fa:
Giornalista:
Ma la cifra dei morti che date si va a sommare alle persone che "normalmente" muoiono ogni giorno ?
Relatore (direi Brusaferro): con un sorriso molto enigmatico, dice: "beh direi di si...".
Onestamente non sono riuscito a decifrare quel risolino e quella risposta: senza voler essere troppo maligno, mi sembra che non abbiano il numero totale dei morti in Italia giorno per giorno (di tutte le cause). Ma se non hanno il numero totale dei morti (che in periodi "normali" si aggira sui 2.000 morti al giorno), come fanno ad avere quello dei morti per/con coronavirus ? Perche' non danno la cifra dei morti totali ? Mistero.

I posti in terapia intensiva sono quasi finiti.
Fino a qualche giorno fa il mantra televisivo era "state a casa che i posti in terapia intensivi sono quasi finiti". Pero' non si puo' parlare alla nazione come se fossero tanti bambini da spaventare per farli stare a casa.
Mentre il numero dei contagiati aumentava esponenzialmente i posti in terapia intensiva erano sempre "quasi finiti".

Quanto detto fa il paio con la saga del paziente zero.
Invece di mettere l'Italia in lockdown fin dal 21 febbraio, si "giocava" alla ricerca del paziente zero. Vi ricordate ? Sembra che sia passato un secolo. Anche quando i numeri aumentavano "esponenzialmente" si continuava la ricerca del fantomatico paziente zero. Che probabilmente non esiste in quanto tale.

Per chi si fosse perso le notizie dalla Cina:
mancano all'appello 21 milioni di cellulari. Anche facendo la tara piu' alta possibile, si arriva a 6 milioni di utenze sparite da Gennaio a oggi. Sembra che il governo cinese abbia imposto alle aziende telefoniche di cambiare il modo di conteggiare gli utenti, in modo da rendere vani i confronti. Mistero assoluto.
Un rapido conti sulle urne funerarie consegnate in questi giorni, porta il numero dei morti cinesi a 45 mila.
Quello che non si dice in nessun articolo e che io continuo a non capire, e' che anche in Cina come in Italia, la gente in questi mesi moriva anche delle altre cause, seguendo la media delle morti, come in ogni angolo del mondo. Queste 45 mila urne sono un totale, non mi risulta che sull'urna ci sia scritto se la morte e' avvenuta per coronavirus (scusate il sarcasmo fuori luogo).

R0 minore di uno.
In questi giorni la moda e' diventata "R zero minore di uno". Dopo il paziente zero, adesso e' il momento dell'R0 < 1. Ovviamente noi che fortunatamente di matematica ne capiamo qualcosa non dobbiamo farci prendere da questi slogan improvvisati. Ad R0 andrebbe associato almeno un parametro temporale, ovvero un individuo contagioso contagia altre "R0" persone in x giorni. Su di questo non si sa nulla.
Poi, un R0 che consenta una discesa dei numeri relativamente veloce dovrebbe essere su 0,3-0,5.
Voi capite che R0 = 0,9 con parametro temporale di una settimana significa che a Natale siamo ancora qui a parlare di covid19 (cosa che non e' esclusa).
Non sanno di cosa parlano e non sanno cosa dire al popolo.

Il picco diventa plateau.
Stesso discorso dell'R0.
Il famoso picco, da qualche giorno e' diventato un "plateau", ingegnosamente tradotto per il popolo ignorante come "pianoro" o "pianura".
Quando allenteranno le restrizioni e i contagi ripartiranno, come glielo spiegheranno che i massimi nelle curve sono anche locali ?

Mascherine si/no
Quando non ce n'erano, non era necessario portarle.
Adesso che ne arriva qualcuna, diventa consigliato.
Ok.

Tamponi si/no.
Giornalista: "Dovremmo fare piu' tamponi ?"
Malcapitato di turno: "No, l'OMS, raccomanda i tamponi solo ai sintomatici".
Ma che domande sono, ma che risposte sono ? E' chiaro che potendo, si dovrebbero fare piu' tamponi.
Se il tampone fosse a costo bassissimo, con una risposta immediata, senza controindicazioni (come lo e'), disponibile in quantita' illimitata, perche' non farlo a tutti ?
E' chiaro che se non lo fanno e' per limiti di tempo, costi, ecc.

Alla fine, come segno di speranza, lascio qui il link a un paper dell'Imperial College che trovo ben fatto:
https://www.imperial.ac.uk/media/imperial-college/medicine/sph/ide/gida-fellowships/Imperial-College-COVID19-Europe-estimates-and-NPI-impact-30-03-2020.pdf

axpgn
Sono pienamente convinto che i fattori siano molteplici e non ce ne sia uno ampiamente maggioritario ed anche quello che citi è fra questi però penso anche che alcuni (due o tre al massimo) siano più rappresentati …

Settevoltesette
Può essere anche dovuto ad un differente senso civico degli asiatici rispetto a noi europei...

axpgn
Beh, io non la vedrei così, mi rammenti i nostri "decisori" :D
Gli addetti ai lavori hanno preso maggiormente in considerazione quello che hanno fatto in queste nazioni.
Hanno entrambe reagito subito (anche per quello il Giappone ha cercato di mantenere in vita i Giochi finora); la Corea aveva già settemila casi quando qui non ne avevamo alcuno eppure con la loro strategia "test, track, treat" (senza lockdown totale) adesso sono ancora sotto i diecimila (e pochissime vittime).
Se è vero che hanno avuto un solo focolaio importante (il 60% dei casi viene da lì ed erano maggiormente giovani), il restante 40% (allora) è nel resto della popolazione.
Il Giappone praticamente niente rispetto al resto del mondo, eppure anche loro sono stati tra i primi ad essere contagiati (tra cui la famosa nave da crociera).
E poi c'è Taiwan, Singapore, Hong Kong …

Intermat
"axpgn":
[quote="Intermat"]PS: Sul discorso "abbiamo agito bene o male", senza entrare troppo nel dettaglio, vorrei farvi notare che purtroppo basandoci solo sulla Cina non avremmo potuto prendere le decisioni che abbiamo preso scontrandoci personalmente col problema.

Non c'era solo la Cina a cui guardare: Giappone, Taiwan, Singapore e soprattutto la Corea hanno agito diversamente, senza lockdown totale, eppure hanno contenuto l'epidemia (almeno finora … )
Probabilmente ha contato molto anche la fortuna però la mia impressione è che le nostre scelte non siano state le più felici … non siamo stati gli unici, eh …[/quote]

Bah, già i dati cinesi sono alquanto dubbi. La situazione giapponese è paradossale, fino a quando non hanno cancellato i giochi non conoscevano il problema del coronavirus (a detta del primo ministro), subito dopo hanno agito. I dati coreani mi lasciano perplesso, inoltre loro hanno avuto un focolaio fortissimo all'interno di una comunità religiosa e poco altro.

axpgn
Non a posteriori ... Sergio ha aperto questo post il 25 febbraio e già allora la Corea (e il Giappone e gli altri) era un esempio a cui guardare, non solo la Cina (in Corea c'erano già numeri importanti, si era già parlato diffusamente del focolaio della setta, ecc.)
E se lo sapevamo noi che conosciamo solo ciò che leggiamo, a maggior ragione lo sapevano, anzi lo dovevano sapere, coloro che hanno in mano il timone del comando ...

12provaCiao
"Shackle":
Intermat, Giulio: voglio dire che non possiamo banalizzare questa pandemia riducendola a “poco più di una influenza “ . È un grave errore, già evidenziato da chi ne sa più di noi.

Ha già risposto Intermat su questo. Sottolineo però il seguente passaggio che è quello che secondo me è stato deficitario nella comunicazione di massa:
"Intermat":
Detto ciò è anche giusto che ognuno di noi sappia a cosa può andare in contro nel caso contraesse il virus.

Perché se è vero che il problema non va banalizzato, è anche vero che scatenare l'isteria di massa per paure che, numeri alla mano, sono infondate è ugualmente sbagliato.

"axpgn":
[quote="Intermat"]PS: Sul discorso "abbiamo agito bene o male", senza entrare troppo nel dettaglio, vorrei farvi notare che purtroppo basandoci solo sulla Cina non avremmo potuto prendere le decisioni che abbiamo preso scontrandoci personalmente col problema.

Non c'era solo la Cina a cui guardare: Giappone, Taiwan, Singapore e soprattutto la Corea hanno agito diversamente, senza lockdown totale, eppure hanno contenuto l'epidemia (almeno finora … )
Probabilmente ha contato molto anche la fortuna però la mia impressione è che le nostre scelte non siano state le più felici … non siamo stati gli unici, eh …[/quote]
Può darsi, ma a posteriori è troppo facile...

axpgn
"Intermat":
PS: Sul discorso "abbiamo agito bene o male", senza entrare troppo nel dettaglio, vorrei farvi notare che purtroppo basandoci solo sulla Cina non avremmo potuto prendere le decisioni che abbiamo preso scontrandoci personalmente col problema.

Non c'era solo la Cina a cui guardare: Giappone, Taiwan, Singapore e soprattutto la Corea hanno agito diversamente, senza lockdown totale, eppure hanno contenuto l'epidemia (almeno finora … )
Probabilmente ha contato molto anche la fortuna però la mia impressione è che le nostre scelte non siano state le più felici … non siamo stati gli unici, eh …

axpgn
"Intermat":
Detto ciò è anche giusto che ognuno di noi sappia a cosa può andare in contro nel caso contraesse il virus.

Statisticamente :-D

Intermat
"Shackle":
Intermat, Giulio: voglio dire che non possiamo banalizzare questa pandemia riducendola a “poco più di una influenza “ . È un grave errore, già evidenziato da chi ne sa più di noi.


Su questo concordo con te. Non c'è dubbio che Covid-19 sia un serio problema. Proprio per questo tutti noi, e dunque lo Stato, dobbiamo prenderci cura di tutta la popolazione: dai neonati ai centenari, dai sani ai malati gravi. Tutti devono avere la possibilità di continuare a fare la propria vita. Questo è il motivo per cui siamo tutti fermi a casa, non perché altrimenti moriremmo tutti quanto piuttosto perché altrimenti perderemmo una parte importante della nostra popolazione. Da notare che un affollamento degli ospedali e delle terapie intensive, a causa di una diffusione incontrollata del virus, comporterebbe un numero elevatissimo di morti, per altre patologie, sia nella popolazione giovane sia anziana. Se tutte le terapie intensive fossero piene non potremmo curare gli infarti, gli ictus, shock emorragici vari etc. Insomma il "costo sociale" sarebbe elevatissimo. Per tutti questi motivi non possiamo considerare Covid-19 una influenza. Detto ciò è anche giusto che ognuno di noi sappia a cosa può andare in contro nel caso contraesse il virus.

Shackle
Intermat, Giulio: voglio dire che non possiamo banalizzare questa pandemia riducendola a “poco più di una influenza “ . È un grave errore, già evidenziato da chi ne sa più di noi.
Il mio ragionamento forse è terra-terra , mi trovo meglio con la fisica...Se fosse poco più di una influenza, non avrebbero preso tanti provvedimenti restrittivi. Il calciatore che muore di infarto è un grande dolore per tutti, il treno che deraglia o l’aereo che cade sono tragedie enormi, ma iniziano e finiscono lì...non sono cinico per natura; ma questa è una pandemia. Forse non moriremo tutti, anzi certamente. E il mondo si riprenderà, ma quando e come? Guardiamo pure i numeri, facciamo le statistiche e quello che vogliamo ...ma non banalizziamo la cosa.

Intermat
"Shackle":
Devo contraddirti Intermat.
A Londra un ragazzo italiano di 19 anni, che stava male, è andato dallo pneumologo, il quale gli ha dato della semplice Tachipirina. È morto nel giro di poche ore, fulminato dalla polmonite: così ho sentito al tg. Sono morti ragazzi di 23 e 26 anni, di Covid. Casi sporadici? Forse. Un autista del 118 aveva circa 47 anni. Dico “aveva” perché ora non li ha più. Eccetera...
Il mondo non è fatto solo di giovani, amico mio.


Shackle, che vuol dire? Ogni giorno muoiono giovani per infarti imprevisti e imprevedibili. Che facciamo ci fermiamo e vietiamo l'attività che stavano facendo?
Quando è morto Astori, il difensore della Fiorentina, abbiamo (giustamente) rinviato il turno di Serie A a causa delle conseguenze emotive e psicologiche su tutti gli addetti ai lavori. Non abbiamo mica vietato lo sport o il calcio.

Qualsiasi malattia può essere fatale anche ad un giovane (potenzialmente sano). Niente può garantire che nessun giovane morirà di Covid-19, ma se i dati fossero quelli sicuramente accetteremmo il rischio e andremmo avanti come facciamo ogni giorno.

Il vero problema di Covid-19 è l'alta (forse altissima) letalità sui soggetti oltre i 60anni e la sua forma epidemica. Non solo la mortalità è alta ma tutti si ammalano nello stesso momento mettendo in crisi il SSN.

A tal proposito, parlando di dati e percentuali, è interessante il confronto (e una futura analisi) della letalità nelle diverse regioni. In Lombardia la letalità (media) è oltre il 16%, in Basilicata è inferiore al 3% (in Veneto è circa il 5%). Sarà interessante capire se è solo a causa di una diversa politica di somministrazione dei tamponi o se l'affollamento degli ospedali implica un peggioramento del trattamento sanitario erogato e dunque un maggior numero di complicazioni.

12provaCiao
"Shackle":
Casi sporadici? Forse.

No, non forse. Statistica.
Bisogna anche un minimo essere pragmatici e riconoscere che le fasce a rischio sono altre, perché farsi prendere dal panico e iniziare a urlare spasmodicamente che moriremo tutti non è certo il modo migliore per affrontare una pandemia.
I casi fuori statistica esistono ed esisteranno sempre, così come esistono persone che muoiono soffocati da un sorso d'acqua: è probabilmente più probabile per un 30enne morire investito da un'auto che di nuovo coronavirus, mentre è molto più probabile che infetti e faccia morire un 80enne malandato. Se qualcuno ha qualche dato ben venga, sarebbe interessare fare questi confronti.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.