è normale non capire la fisica?

Giulio.Bergamini
La matematica è rigorosa, niente è lasciato al caso e con molta volontà si può partire dalla base fino ad arrivare al concetto, avendo in testa un quadro completo (parlo del liceo).
Fisica sarà credo la mia scelta il prossimo anno ma quella classica proprio non mi entra in testa, ad esempio l'elettromagnetismo che stiamo facendo è una delle cose più mostruose e schifose che abbia mai visto; Non capisco a che serve non capisco da dove cascano fuori le centinaia di formule che ci sono, ad esempio le circuitazioni, i flussi, formule che si miaschiano con altre senza spiegare il perchè, eppure ho la media del 9.
L'università sarà peggio? se non capisco le cose a sto livello non ho speranze dopo cosa dite?

Risposte
spassky
Sono d'accordo col Chimico: l'utente si lamentava del fatto che non capiva un'acca di circuitazioni e flussi. E questo dipende (oltre che probabilmente da una didattica non proprio fenomenale) dalla minimale base matematica che possiede.
Se si iscriverà ad una facoltà scientifica, e dopo un buon corso di calcolo o di analisi, i flussi, gli integrali di linea e le divergenze sembreranno meno astruse...
E allora addio a formule e formulette: bastano le sacre equazioni di Maxwell....

Ciao.09
Io penso che se non capisci la fisica ma ai 9 di media penso proprio che il tuo professore ti abbia regalato i voti io per esempio ho la media dei 10 e penso le la fisica classica come la meccanica , i fenomeni termici ed elettrostatici e l'elettromagnetismo siano una valida spiegazione ai fenomeni che ci circondamo nella vita di tutti i giorni, prendi per esempio la dilatazione termica (un argomento molto basico),certo che per noi è abituale dire se aumentiamo la temperatura cderto che quel corpo tenderà a dilatarsi, la fisica vuole risponsere al PERCHè di ciò quindi se ai intenzione di fare fisica dopo il liceo non conta il risultato (in questo caso il voto) ma conta la passione che si ha per gli argomenti che girano intorno all'orbita della fisica

Cmax1
Nella mia esperienza, i libri di storia della fisica sono proprio quelli che rischiano di dare un'idea sbagliata del tipo di studio da affrontare. Nei primi mesi di università, quando stavo faticosamente cercando di adattarmi al nuovo corso, trovai questa situazione efficacemente descritta da Feynman nell'introduzione delle sue Lectures: «Il particolare problema che abbiamo cercato di affrontare con queste lezioni era di mantenere vivo l'interesse degli studenti entusiasmati ed alquanto intelligenti provenienti dalle high school ed arrivati al Caltech. Avevano sentito molto di quanto la fisica sia interessante - teoria della relatività, meccanica quantistica ed altre idee moderne. Nei primi due anni di corso, molti erano veramente scoraggiati, perchè erano state presentate loro veramente poche di queste grandi e moderne idee. Si erano trovati a studiare piani inclinati, elettrostatica ...». Anche se la didattica universitaria si è molto modificata, quello di Feynman è un suggerimento ancora meritevole di essere preso in considerazione. Consiglierei addirittura le sue Lectures come lettura preliminare, tieni conto che in alcune loro parti possono essere molto pesanti.
È ovvio che libri di storia della fisica sono un supporto culturale valido ed interessante, temo solo che non siano un aiuto "tecnico" nella costruzione delle aspettative di chi sta terminando il liceo.
Ringrazio ntn per aver richiamato questa circostanza (lontani ricordi ...).

ntn2
Perchè, in vacanza, serenamente e senza troppe aspettative, non provare la guida di un libro di storia della fisica ? potrebbe essere risolutivo; io ricordo un vecchio libro molto ben scritto "biografia della fisica" arriva sino ai tempi moderni. In questi casi poi spesso note biografiche sui protagonisti ne illustrano i tragitti dei ragionamenti, il chè nel tuo caso puotrebbe giovare. Di recente ricordo la monografia su Galileo di Bellone: il passaggio sulla fatica di definire per la prima volta la velocità come grandezza fisica mi è parso notevole, mai visto nei testi del liceo e dire che è un esempio classico di superamento della "scienza" aristotelica.

saluti

Cmax1
Dalle poche righe che scrivi non è possibile dedurre la tua reale situazione. Può darsi che il tuo disagio dipenda da un'errata impostazione didattica, oppure da problemi di vocazione per la materia.
Non so se hai già avuto occasione di consultare testi universitari di fisica, comunque su e-mule ne trovi a centinaia di tutti i livelli. Il mio consiglio è di passare questi mesi gettandoti sul web, in particolare sui siti dei dipartimenti di fisica, dando un'occhiata ai programmi, alle lezioni ed ai problemi d'esame dei primi due anni, e gettare uno sguardo anche ai libri di fisica che riesci a scaricare. Non che con questo ci sia la sicurezza di avere una risposta risolutiva, ma la raccolta preliminare di informazioni va sempre tentata. Cerca di ottenere i pareri e le impressioni di qualcuno che ha studiato od ancora studia fisica, ma tieni conto che gli studenti dei primi anni non si sono ancora liberati da una sorta di esaltazione mistica, e quelli che si sono laureati da troppo tempo hanno conosciuto una situazione sostanzialmente diversa da quella che dovresti affrontare.
Forse hai partecipato alle giornate di orientamento che talvolta i vari atenei organizzano, ma anche in questo caso considera quello che viene detto con beneficio di inventario: le facoltà scientifiche sono in crisi di iscrizioni e trascurano di evidenziare certe difficoltà che si possono incontrare nel corso di studio.
Se frequenterai fisica, non avrai modo di evitare l'elettromagnetismo, che costituisce una conoscenza fondamentale, e quando sarai riuscito ad inquadrarlo in una struttura rigorosa e rassicurante, dovrai parzialmente abbandornarla per inoltrarti nell'elettrodinamica quantistica e le teorie più moderne, dove l'unica reale giustificazione che si riesce a trovare è che funzionano.
Mi rendo conto che i consigli sono un po' generici, ma non è possibile affrontare l'argomento in modo dettagliato nello spazio di un forum.
In ogni caso, auguri per i tuoi studi.

GIOVANNI IL CHIMICO
L'elettromagnetismo è una teoria molto elegante, e in linea di principio tutto può essere ricondotto alle equazioni di Maxwell e alla forza di Lorentz.
Se non riesci a vederne la semplicità e la bellezza, aggiungerei l'apparente completrezza, è dovuto al fatto che alle superiori non si possono avere le conoscenze matematiche necessarie a manipolare queste equazioni, per tale motivo si ricorre ad una sfilza di formulette da imparare a memoria.

Giulio.Bergamini
Io (in tutta la scuola) sono quello che ha la visione più chiara della fisica studiata, e contemporaneamente non ci capisco.
Non è che la quantistica la comprendo, ho alcune linee che mi piacciono e vorrei studiarla, non so se la comprenderò.
Volevo sapere cosa può succedermi se andrò a fare fisica, per quel poco che ho detto.
Altrimenti faccio altro, non mi va di perdere anni per questioni cerebrali

wedge
"Giulio.Bergamini":

Fisica sarà credo la mia scelta il prossimo anno ma quella classica proprio non mi entra in testa


perchè, quella quantistica la comprendi?

_luca.barletta
"Giulio.Bergamini":
ad esempio l'elettromagnetismo che stiamo facendo è una delle cose più mostruose e schifose che abbia mai visto;


:smt017

forse questa affermazione è mossa dal fatto che non lo comprendi fino in fondo. Spero ti ricrederai.

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