Dirlo chiaro?

Luca.Lussardi
Hai ragione su ogni punto, e ti confermo, io che sto dall'altra parte della cattedra, che è davvero difficile fare lezione in questo modo. Personalmente ho minacciato varie volte di sospendere la lezione per eccessivo rumore in aula, ma non è servito a molto. Ho imparato a fregarmene, faccio la lezione e basta, gli studenti si arrangiano. Purtroppo so che non è il modo giusto, ma purtroppo oggi è così, e nessuno sembra interessato seriamente a cambiare.

Risposte
zorn1
"amel":
Pensavo che questo forum, oltre a proporre giochi e approfondimenti matematici interessanti, servisse ad aiutare coloro che qualche difficoltà, grande o piccola, nello studiare la matematica. Evidentemente mi sbaglio: questo è un forum è per chi conosce a perfezione la matematica di base. Dunque, sono ammesse solo le discussioni sulla matematica avanzata. Ogni tanto qualche studente dell'ultimo anno di laurea o di un dottorato può fare domande; gli altri no, sono bimbetti.
Figuriamoci, i cervelloni di questo forum non hanno tempo per rispondere alle richieste di chi non ha ancora imparato la loro disciplina e non ha la sufficiente padronanza della lingua per raggiungere il loro livello!
Beh, meno male che non sono un cervellone...

Al congresso sono tanti,
dotti, medici e sapienti,
per parlare, giudicare,
valutare e provvedere,
e trovare dei rimedi,
per il giovane in questione.


Ah, tutto questo simpaticamente, è ovvio, magari vi offendete e mi bannate pure. :(

Buonanotte.


Beh, non direi, ad un ragazzino curioso del 93 (Archimede) ho spiegato pure che $sqrt(1)$ ha una soluzione in $NN$ e due in $ZZ$ e ciò rientra tra le cose elementari ma davvero interessanti...

Luca.Lussardi
Invece anche io sarei d'accordo con wedge sul numero chiuso ovunque. In Giappone esiste l'accesso limitato all'Università, e sono molto più avanti di noi. Forse dovremmo imparare dai paesi che mostrano di ottenere risultati migliori dei nostri....

alvinlee881
"wedge":
mi arrabbio sempre con gli studenti sedicenti di sinistra che si scagliano contro il numero chiuso, ignorando come il merito sia un vero concetto di sinistra, di promozione sociale a scapito dell'origine.

Non sono per niente d'accordo, e non so se rientro nella tua cateogoria di "sedicente studente di sinistra".
Il numero chiuso non è un concetto democratico, al massimo aristocratico, nel senso etimologico del termine, ovvero come governo dei migliori. E questo è ben lontano da un concetto di sinistra. Te stai distorcendo l'ottica di sinistra, affermando che il numero chiuso è possibilità di promozione sociale, quando in realtà è solo una limitazione della libertà. C'è chi dice che il numero chiuso sia anticostituzionale: io non conosco bene la costituzione, ma dal mio punto di vista (studente nella media, nè genio nè stupido) è una vera e propria negazione dle diritto allo studio. Così facendo daremmo la possiblità di studiare e acculturarsi sono a una piccola parte dei giovani, quelli già "messi bene", quelli che magari hanno il padre o la madre professore/essa, ingegnere o altro, e quindi partono avvantaggiati per definizione (se la colpa è sempre dei genitori, preusmo lo sia anche il merito, almeno un pò...), quelli geni per natura, perchè no?
Ma gli altri?
Che mi dici della gente "comune"? Quelli volenterosi di apprendere, di studiare, che però si vedrebbero negata questa possibilità. Una ragazza del mio paese, studentessa diligentissima, fin dalle medie diceva che il suo sogno era diventare medico. Ha preso 100 al liceo, ma non ha passato il test a medicina. Quindi anno di biologia. Anno dopo: ribocciata, e ora è in crisi nera. Sinceramente non mi spiego come sia potuta bocciare, conoscendola, ma è disperata perchè le viene negato il permesso di studiare questa sua passione. E questo è davvero ingiusto e totalmente antidemocratico.
Se uno studente è superiore alla media, avrà modo di farsi valere e distinguere nella sua carriera, anche se ha la "concorrenza" della gente normale. Al contrario, un ragazzo nella media sarebbe sconfitto in partenza.
Infine, per quanto riguarda il discorso del "a scapito dell'origine", dimentichi che ci sono molti ragazzi che vengono da famiglie povere,o con problemi, e hanno frequentato per svariati motivi saltuariamente le scuole, magari per necessità di lavorare. E' ovvio che queste persone non avranno già belle e pronte le conoscenze che gli permetteranno di accedere al diritto allo studio, condannandole in partenza. E' giusto questo secondo te?

Per il resto, riguardo il fatto dei "figli di papà" (avvocato, chirurgo, notaio che sia...) e di quanto patetiche e avvilenti siano certe cose che accadono sempre più nel mondo universitario e, purtroppo, anche lavorativo, sono perfettamente d'accordo con te.
Come sono d'accordo con te (o era Sergio?) sul fatto dei bimbetti urlanti in classe, o dei bambini viziatissimi che assillano il forum con topic che vengono criticati NON PERCHE' trattano argomenti "facili" (e credo quindi che amel abbia frainteso), ma per il tono con cui si pongono, per il loro modo di considerare il forum alla stregua di una calcolatrice e i suoi frequentatori come schiavetti da sfruttare e trattare con superiorità, come a dire: poveri bischeri sfigati, studiate pure una vita intera, così poi potrete dettarmi passo passo l'esercizio per domani. A me questo fa rabbia. Se questi bimbetti, una volta cresciuti in senso strettamente anagrafico, volessero studiare all'università? Non avrebbero un test d'ingresso da superare, è vero, ma ci batterebbero il bel visino dopo un paio di mesi. E allora andrebbero da babbo, il quale o :
-si rende conto di aver viziato il figliolo ma da oggi in poi le cose cambiano
-continua con la politica permissiva, se magari è influente mette una parolina buona col rettore, e tutte quelle schifezze varie di cui parlavo prima.
Conclusione? E' un argomento complicato e controverso, ma la soluzione non è affatto il numero chiuso.

Buonanotte a tutti

amel3
Pensavo che questo forum, oltre a proporre giochi e approfondimenti matematici interessanti, servisse ad aiutare coloro che qualche difficoltà, grande o piccola, nello studiare la matematica. Evidentemente mi sbaglio: questo è un forum è per chi conosce a perfezione la matematica di base. Dunque, sono ammesse solo le discussioni sulla matematica avanzata. Ogni tanto qualche studente dell'ultimo anno di laurea o di un dottorato può fare domande; gli altri no, sono bimbetti.
Figuriamoci, i cervelloni di questo forum non hanno tempo per rispondere alle richieste di chi non ha ancora imparato la loro disciplina e non ha la sufficiente padronanza della lingua per raggiungere il loro livello!
Beh, meno male che non sono un cervellone...

Al congresso sono tanti,
dotti, medici e sapienti,
per parlare, giudicare,
valutare e provvedere,
e trovare dei rimedi,
per il giovane in questione.


Ah, tutto questo simpaticamente, è ovvio, magari vi offendete e mi bannate pure. :(

Buonanotte.

cozzataddeo
"amel":
Simpaticamente Sergio, che palle, però...
Tu ti lamenti dei bimbetti immaturi.
Non ti sembra di essere un vecchio noioso?
Secondo me una persona che abbia una certa maturità in questo forum cerca di aiutare gli altri oppure cerca di essere simpatico.
Non credo che anche in un forum su internet ci sia bisogno di un professor Secchi (chi vede troppa tv come me sa chi è...).
Altrimenti spreca solo il fiato (cfr. mia firma).
Alla tua età un po' di umiltà non guasta, no? :-D

Ah, naturalmente appoggio in pieno la tirata del vecchissimo e noiosissimo Sergio...ce ne fossero di più di utenti così nel forum... :wink:

cozzataddeo
"wedge":
mi arrabbio sempre con gli studenti sedicenti di sinistra che si scagliano contro il numero chiuso, ignorando come il merito sia un vero concetto di sinistra, di promozione sociale a scapito dell'origine.

Quoto in pieno. E' una verità elementare ma è molto scomoda, per cui si preferisce un livellamento verso il basso.
Alle superiori ragazzi in gamba e volenterosi ci sono eccome, il problema è che il sistema dei crediti è tremendamente svantaggioso per loro mentre favorisce chi tira a campare e poi a settembre recupera un anno di "fannullismo" superando delle prove spesso fasulle o comunque di difficoltà di gran lunga inferiore a quelle normalemnte tenute durante l'anno scolastico.
Un ragazzino che in prima liceo, nonostante si fosse impegnato a fondo, aveva ricevuto due debiti, dopo averli superati brillantemente a settembre mi disse:"Non capisco: a giugno mi hanno dato due debiti perché non riuscivo a fare delle cose difficili e ora a settembre mi danno un compito facilissimo che non mi avebbe causato nessun problema neppure a giugno. E' assurdo!"
Che dovevo dirgli?
"E' assurdo..."ho ripetuto :roll:

amel3
"Sergio":
Dopo aver provato a rendermi antipatico col topic Italiano, insisto.

Premessa. Ho 56 anni, sto per andare in pensione, passerò il mio tempo sostituendo lo studio al lavoro.
Mi sono infatti iscritto al corso di laurea in Statistica ed Economia della Facoltà di Statistica della Sapienza e, prendendo qualche giorno di ferie, sono riuscito a seguire qualche lezione di matematica e di statistica.
Sono rimasto allibito.
Gli studenti si comportano come bimbetti immaturi, fanno costantemete "rumore" (un brusio decisamente fastidioso), costringono il professore "moderno" a ricorrere a trucchetti vari per catturare la loro attenzione, spazientiscono il professore "tradizionale" (che è arrivato a minacciare di chiudere il corso).
Io ho frequentato l'università due volte: a partire dal 1969 (laurea in Filosofia) e poi nei primi anni '80 (11 esami di Economia e Commercio).
A lezione non avevo mai sentito volare una mosca. E parlo anche di anni, come quelli immediatamente successivi al '68, piuttosto turbolenti. Si occupavano le università, si interrompevano le lezioni, si usavano le aulee per assemblee tra studenti o con i sindacati, ecc. ecc, ma a lezione non volava una mosca.

A volte (dovrei essere più diplomatico? pazienza...) ho l'impressione di ritrovare qui gli stessi bimbetti che trovo ora a lezione. Chiedono aiuto (con $n!$ punti esclamativi) per un qualche problema, scrivono formule assolutamente illeggibili (non dico MathML, ma nemmeno un uso corretto delle parentesi!), se non ricevono risposta in tre minuti, o se ricevono una risposta non sufficientemente "pappa pronta", ripetono subito la domanda, spesso in un altro topic. Si consiglia loro di scrivere meglio le formule e/o di chiedere chiarimenti circa una risposta forse "difficile" invece di aprire un altro topic, e reagiscono con un "insomma qualcuno mi può aiutare????" o simili.
Come se fosse dovuto.
Come se la richiesta di essere aiutati ad aiutarli fosse reato di lesa maestà.

Non sono tutti così (ne ho avuto proprio oggi un esempio confortante), ma... alcuni sì.
Forse ci starebbe bene un topic fisso "Regole di comportamento" all'inizio di ogni sezione del forum, e sarebbe forse bene che chi può aiutare chieda tassativamente il rispetto delle regole anche se è... di animo buono e generoso.


Simpaticamente Sergio, che palle, però...
Tu ti lamenti dei bimbetti immaturi.
Non ti sembra di essere un vecchio noioso?
Secondo me una persona che abbia una certa maturità in questo forum cerca di aiutare gli altri oppure cerca di essere simpatico.
Non credo che anche in un forum su internet ci sia bisogno di un professor Secchi (chi vede troppa tv come me sa chi è...).
Altrimenti spreca solo il fiato (cfr. mia firma).
Alla tua età un po' di umiltà non guasta, no? :-D

@wedge: io sono apolitico (con una particolare antipatia per la sinistra), ma sono supercontrario ai corsi a numero chiuso: viva la libertà! :-D

Ok, fine dello sfogo.

wedge
miei compagni del liceo hanno provato l'ammissione al politecnico mediolanense 2-3 volte nel corso del quinto anno del liceo prima di essere ammessi, forse con dei debiti, ma comunque ammessi dopo più tentativi a distanza di pochi mesi. per quanto bene voglia loro che sia possibile questo è davvero assurdo.

zorn1
"wedge":
triste verità, purtroppo.
l'università italiana è un grande calderone ove il merito si premia in pochissimi casi.
fosse per me introdurrei ovunque il numero chiuso, e serio, non con un test a crocette che puoi ripetere n volte prima di riuscire ad entrare.
in molte facoltà finisce che prima o poi si laureano tutti, con un'evidente congestione del mondo del lavoro e la svalutazione del titolo universitario. finisce quindi che tra avv., ing. e altri riescono a svolgere la professione in maniera redditizia coloro che vantano le conoscenze o eredità familiari giuste.
mi arrabbio sempre con gli studenti sedicenti di sinistra che si scagliano contro il numero chiuso, ignorando come il merito sia un vero concetto di sinistra, di promozione sociale a scapito dell'origine.
invece vige una regola per cui se vali poco, ma gli altri valgono meno di te, puoi comunque avere successo.
che rabbia.


Ok ma passano pure n anni con n divergente prima che entri :-D

wedge
triste verità, purtroppo.
l'università italiana è un grande calderone ove il merito si premia in pochissimi casi.
fosse per me introdurrei ovunque il numero chiuso, e serio, non con un test a crocette che puoi ripetere n volte prima di riuscire ad entrare.
in molte facoltà finisce che prima o poi si laureano tutti, con un'evidente congestione del mondo del lavoro e la svalutazione del titolo universitario. finisce quindi che tra avv., ing. e altri riescono a svolgere la professione in maniera redditizia coloro che vantano le conoscenze o eredità familiari giuste.
mi arrabbio sempre con gli studenti sedicenti di sinistra che si scagliano contro il numero chiuso, ignorando come il merito sia un vero concetto di sinistra, di promozione sociale a scapito dell'origine.
invece vige una regola per cui se vali poco, ma gli altri valgono meno di te, puoi comunque avere successo.
che rabbia.

zorn1
Beh, credo questo accada soprattutto al primo anno per non dire ai primi mesi. In corsi più avanzati (che di tanto in tanto vado a seguire) proprio non è così, lì va chi è davvero interessato.

Chicco_Stat_1
quanto sono d'accordo con sergio e luca..
io sono giovane, ho 25 anni, e sto iniziando adesso a passare dall'altra parte della cattedra durante questo dottorato di ricerca.. ma sono anni che guadagno qualche soldo dando lezioni private, e posso dire che la situazione è proprio uno schifo.

per conto mio posso dirmi fortunato, il mio corso di laurea contava 22 iscritti al primo anno e abbiamo finito la specialistica in 5 (nota: scienze statistiche), quindi non c'erano grandi problemi di aule affollate, studenti distratti e così via, era tutto molto più sotto controllo (e serio mi viene da dire)

ma oramai le cose non sono così praticamente da nessuna parte..gli studenti vanno all'università perché non han voglia di lavorare (e li capisco, io nemmeno eheh) ma senza la minima serietà, non amano quel che studiano, spesso lo disprezzano, e possono in molti casi permettersi di non combinare granché, tanto "papà paga"

e al liceo ahimé è per molti versi così, se non peggio..oramai lo studente ha SEMPRE ragione..se un professore per caso si azzarda (!!!) ad alzare la voce o a riprendere il turbolento in questione c'è anche caso che scatti una denuncia....

tutta colpa dei genitori, poco da fare.

dasalv12
...i bei tempi andati...

codino75
sono 2 cose differenti.
fare casino in aula danneggia gli altri dal seguire con profitto , mentre essere insistenti nel chiedere qui sul forum e' un piccolo danno.
puoi sempre ignorarli.

Cheguevilla
Il problema è quando gli studenti maturano e lavorano in un ufficio open space.
Allora si che danno sfogo a tutto il peggio...
E se non capiscono quello che gli spieghi, dicono al manager che è colpa tua.
Se vedeste in che forma mi arrivano le richieste di assistenza...

_luca.barletta
Ho notato un comportamento irriverente a lezione solamente al primo anno di università, quando ancora doveva esserci la scrematura consistente. Poi tutto è andato a posto, le lezioni si seguivano in silenzio.

In effetti alcuni forumisti novelli scrivono in maniera fastidiosa agli occhi del veterano... di solito, se non ignoro il topic, mi limito ad invitarli a scrivere in maniera convenzionale (al forum e all'italiano).

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