Dirlo chiaro?
Hai ragione su ogni punto, e ti confermo, io che sto dall'altra parte della cattedra, che è davvero difficile fare lezione in questo modo. Personalmente ho minacciato varie volte di sospendere la lezione per eccessivo rumore in aula, ma non è servito a molto. Ho imparato a fregarmene, faccio la lezione e basta, gli studenti si arrangiano. Purtroppo so che non è il modo giusto, ma purtroppo oggi è così, e nessuno sembra interessato seriamente a cambiare.
Risposte
Forse non sono stato chiaro....ho diviso le famiglie italiane in due classi: quelle povere (livello bassissimo-basso) e quelle che alla fine del mese mettono da parte "qualche" (chi più chi meno) soldo (quelle a livello medio-alto). L'hai letto tutto il mio discorso? Per la prima classe ho scritto:
Citazione:
Ci sono però famiglie povere dove si fa fatica (anche con lo stipendio della donna) ad arrivare alla fine del mese solo per fare la spesa "indispensabile alla sopravvivenza"...per queste persone da parte mia c'è il massimo rispetto. Badate bene però che sono (fortunatamente) una minoranza e soprattutto pur essendo poveri di valori materiali hanno altri tipi di valori ben più importanti. I figli di queste persone la pagnotta se la guadagnano...non hanno la pappa pronta!
Si l'ho letto bene il tuo messaggio, soprattutto la parte in rosso, per questo ho risposto così: oggi sono la maggioranza le famiglie "povere", almeno in italia.
E sulle fighette che vanno in giro con le mutande fuori, ma che fastidio vi dà? Non c'era la minigonna 30 anni fà? Anche allora i soliti lamentosi a criticare. Un pò di apertura mentale non guasta.
Intendevo che le mutande fuori sono la minigonna di 40 anni fà : una tipica forma in cui si eprime il momento "ribelle" dei giovani, che culmina sui 20-24 anni ( che è anche 1 dei tre picchi di mortalità nelle tavole attuariali

leggi bene quello che ho scritto...è una critica alla minigonna? no! è una critica alla società che idolatra e pone in primo piano quello che il simpaticissimo Antonio Albanese chiama U PILU! E' l'abuso che se ne fa che è sbagliato!....la fica piace a tutti gli uomini.....è naturale! Ma se la fica o più in generale il corpo di una donna diventa il fulcro della società la cosa diventa pericolosa!....ti faccio un esempio: guadagna più una velina di un ricercatore......potete fare tutte le battutine che volete, potete dire che i miei discorsi sono idioti ma una società nella quale un ricercatore (= persona che dedica la propria vita al sano progresso dell'umanità) viene dopo una puttanella che sculetta in tv....beh...questa società cari amici miei...è malata!
Penso che il soggetto della tua disamina sia sempre stato e sempre sarà il fulcro della società: l'intera storia delle specie a riproduzione sessuata gira intorno al PILU. Ma aparte questa mia divagazione filosofica (scusate non ho resistito

Concordo con molti tuoi ragionamenti, ma devo dire che sbagli sulle conclusioni: come si fà a dire che le donne devono stare a casa nel paese "tra i più industrializzati" (nota1) che ha la minor partecipazione femminile al lavoro, alla politica, e alle posizioni dirigenziali in generale?
Il problema non è il ruolo della donna, il problema è di un paese che va allo sfascio.
ma guarda...senza che ti complichi la vita con ragionamenti contorti...il concetto da me espresso è ovvio: se a un delinquente (= persona che non rispetta le leggi) goloso gli metti di fronte una torta....anche se per legge la torta il goloso non potrebbe toccarla, provocato, il goloso la divora senza pensarci su due volte....è ovvio che la colpa è del goloso ma se la torta fosse stata più saggia si sarebbe guardata bene dallo stare davanti al goloso e provocarlo.....a buon intenditor. Io non ho accusato le donne di indecenza per gli stupri....è un tuo ricamo.....le ho accusate (e tu mi hai dato ragione) di indecenza nel vestirsi (non tutte....non sentirti per forza accusata!) che come conseguenza provoca (attenzione non genera [il problema è nella psiche dello stupratore], provoca...sono due termini diversi!) o meglio contribuisce a provocare stupri! Dico semplicemente che le donne come le torte dovrebbero prevenire il fattaccio....come? non provocando eccessivamente.....come oggi accade.
Da amico consiglio ad una donna di essere prudente, da cittadino pretendo che ad una donna che gira nuda per strada non succeda niente.
L'indecenza nel vestire non è ne giustificazione ne attenuante. Se tu un giorni nei dintorni di Oxford fossi pestato a sangue da un gruppo di inglesi che pratica il divertente sport della "caccia al latino", come ti sentiresti? E se qualcuno ti dicesse che è colpa tua perchè ti vesti troppo da italiano (scarpe gialle o dorate (ebbene sì, ho visto anche questo), pantaloni rosa



Se sul piano personale consiglio prudenza nell'abbigliamento alle donne, o agli italiani in inghilterra

nota1: (industrializzato ma de che? ormai ci rimane solo la fiat, e nella battaglia tra le 2 grandi fazioni capitalistiche ha vinto uno che vende etere, ovvero il nulla: ecco la prima industria del nostro paese, la produzione del nulla, in cui sono comprese anche le sculettanti amiche della discussione di sopra)
[OT]
credo ci siano molte cose che si chiamano prodotto interno... ed il prodotto scalare io non l'ho mai chiamato così... ho come l'impressione che quando i prof chiedono queste cose si impegnano per farsi dare risposte negative dagli studenti...
[FINE OT]
"GIOVANNI IL CHIMICO":
professore: "Sapete cos'è il prodotto interno?" 120 ragazzi rispondano compatti che non lo sanno?
"Camillo":
Forse se il prof lo chiamava prodotto scalare c'era un coro di 120 sì ? speriamolo...
credo ci siano molte cose che si chiamano prodotto interno... ed il prodotto scalare io non l'ho mai chiamato così... ho come l'impressione che quando i prof chiedono queste cose si impegnano per farsi dare risposte negative dagli studenti...
[FINE OT]
.
"mart":
Salve a tutti! Sono nuova del forum: in realtà leggo le vostre discussioni da un po' di tempo e ho finalmente deciso di registrarmi.
Sono una studentessa di liceo scientifico al terzo anno. Ho degli insegnanti fantastici, molto pretenziosi, ma davvero molto bravi e competenti. Il mio problema è che mi sento molto diversa dagli altri. Io mi appassiono agli argomenti che studio, trovo che il fatto di riuscire bene a scuola dia delle grandi soddisfazioni e credo (spero!) che l'avere una buona preparazione già da adesso mi faciliterà nel farmi una bella carriera. Nei miei compagni di classe non c'è assolutamante nessun interesse per nessuna materia. Questo è molto triste: non voglio mettermi a fare la secchiona bacchettona perchè non sono così. Semplicemente mi sembra impossibile che nessuno degli argomenti trattati susciti il minimo ineresse o almeno un po' di fascino.
Poi sono persone che magari prendono anche bei voti ma studiano esclusivamente per le verifiche.
Il rispetto per gli insenanti non esiste: continuo brusio in classe, nessun fa i compiti entro le date prestabilite.
Inoltre non hanno un minimo di dignità e di orgoglio: se un insegnante ci da un compito in classe che è un pochino più difficile del solito si assite a piagnistei vari, se un esercizio per casa era troppo difficile c'è gente che a 16 anni non se la sa cavar da sola e manda la mammina a lamentarsi con l'insegnante. Insomma la scuola è piena di mammoni che si atteggiano da "vittime della società" e non hanno neanche un po' di "spina dorsale". Le eccezioni sono poche, purtroppo.
Non dico che io sia perfetta perchè anch'io, come tutti credo, ogni tanto non ho voglia di studiare e spero che mi interroghi un altro giorno, però tutto sommato cerco di prendermi le mie responsabilità.
Riguardo al fatto "gente-che-si-concia-in-maniere-assurde" c'è n'è per tutti i gusti: la considero una cosa vergognosa, da persone ignoranti e poco sicure di sè.
comunque è inutile fare tante riforme della scuola: ci vorrebbe un ariforma degli studenti!!!
Ciao e benvenuta mart!!!

Condivido in pieno le tue idee, specie per quanto riguarda la dignità e la spina dorsale. . Se vuoi aiutare i tuoi compagni mammoni a rinfurbire e pensare un pò bene, ma se questo ti costerebbe passare per secchina bacchettona, se vuoi un consiglio, evita di perdere tempo con questa gente e lasciali al loro destino. Continua così

Salve a tutti! Sono nuova del forum: in realtà leggo le vostre discussioni da un po' di tempo e ho finalmente deciso di registrarmi.
Sono una studentessa di liceo scientifico al terzo anno. Ho degli insegnanti fantastici, molto pretenziosi, ma davvero molto bravi e competenti. Il mio problema è che mi sento molto diversa dagli altri. Io mi appassiono agli argomenti che studio, trovo che il fatto di riuscire bene a scuola dia delle grandi soddisfazioni e credo (spero!
) che l'avere una buona preparazione già da adesso mi faciliterà nel farmi una bella carriera. Nei miei compagni di classe non c'è assolutamante nessun interesse per nessuna materia. Questo è molto triste: non voglio mettermi a fare la secchiona bacchettona perchè non sono così. Semplicemente mi sembra impossibile che nessuno degli argomenti trattati susciti il minimo ineresse o almeno un po' di fascino.
Poi sono persone che magari prendono anche bei voti ma studiano esclusivamente per le verifiche.
Il rispetto per gli insenanti non esiste: continuo brusio in classe, nessun fa i compiti entro le date prestabilite.
Inoltre non hanno un minimo di dignità e di orgoglio: se un insegnante ci da un compito in classe che è un pochino più difficile del solito si assite a piagnistei vari, se un esercizio per casa era troppo difficile c'è gente che a 16 anni non se la sa cavar da sola e manda la mammina a lamentarsi con l'insegnante. Insomma la scuola è piena di mammoni che si atteggiano da "vittime della società" e non hanno neanche un po' di "spina dorsale". Le eccezioni sono poche, purtroppo.
Non dico che io sia perfetta perchè anch'io, come tutti credo, ogni tanto non ho voglia di studiare e spero che mi interroghi un altro giorno, però tutto sommato cerco di prendermi le mie responsabilità.
Riguardo al fatto "gente-che-si-concia-in-maniere-assurde" c'è n'è per tutti i gusti: la considero una cosa vergognosa, da persone ignoranti e poco sicure di sè.
comunque è inutile fare tante riforme della scuola: ci vorrebbe un ariforma degli studenti!!!
Sono una studentessa di liceo scientifico al terzo anno. Ho degli insegnanti fantastici, molto pretenziosi, ma davvero molto bravi e competenti. Il mio problema è che mi sento molto diversa dagli altri. Io mi appassiono agli argomenti che studio, trovo che il fatto di riuscire bene a scuola dia delle grandi soddisfazioni e credo (spero!

Poi sono persone che magari prendono anche bei voti ma studiano esclusivamente per le verifiche.
Il rispetto per gli insenanti non esiste: continuo brusio in classe, nessun fa i compiti entro le date prestabilite.
Inoltre non hanno un minimo di dignità e di orgoglio: se un insegnante ci da un compito in classe che è un pochino più difficile del solito si assite a piagnistei vari, se un esercizio per casa era troppo difficile c'è gente che a 16 anni non se la sa cavar da sola e manda la mammina a lamentarsi con l'insegnante. Insomma la scuola è piena di mammoni che si atteggiano da "vittime della società" e non hanno neanche un po' di "spina dorsale". Le eccezioni sono poche, purtroppo.
Non dico che io sia perfetta perchè anch'io, come tutti credo, ogni tanto non ho voglia di studiare e spero che mi interroghi un altro giorno, però tutto sommato cerco di prendermi le mie responsabilità.
Riguardo al fatto "gente-che-si-concia-in-maniere-assurde" c'è n'è per tutti i gusti: la considero una cosa vergognosa, da persone ignoranti e poco sicure di sè.
comunque è inutile fare tante riforme della scuola: ci vorrebbe un ariforma degli studenti!!!

"Gaal Dornick":
Mode Gunslinger Girl OFF

Ok ok la pianto di andare OT

Paola
Mode Gunslinger Girl OFF

"Cozza Taddeo":
P.S.: le ragazze che frequentano questo forum sono naturalmente esenti da queste critiche...
*posa il kalashnikov*

Paola
Giusto, giusto, ma, ripeto: nei limiti dell'autorispetto, non vedo il problema nel vestirsi poco.
Quella degli stupri è una immane ca***ta e vigliaccata.
Potebbe anche essere, secondo me, che una ragazza/donna voglia vestirsi così semplicemente perchè le piace ricevere attenzioni, complimenti, sguardi, ma sia al contempo conscia di quel che vale e, di certo, non si darebbe via (se mi passate il termine e la non perfetta scorrevolezza del periodo
). Questo per dire, non bisognerebbe fare certe generalizzazioni.
ciao ciao
Quella degli stupri è una immane ca***ta e vigliaccata.
Potebbe anche essere, secondo me, che una ragazza/donna voglia vestirsi così semplicemente perchè le piace ricevere attenzioni, complimenti, sguardi, ma sia al contempo conscia di quel che vale e, di certo, non si darebbe via (se mi passate il termine e la non perfetta scorrevolezza del periodo

ciao ciao
"prime_number":
Gli stupri nascono dal considerare la donna un oggetto e dal trascurare le sue libertà individuali...
D'accordo.
E' anche da dire che la maggior parte delle ragazze fa di tutto per mettere in evidenza questa dimensione "oggettistica" e seppellire per bene quella "soggettistica".
Naturalmente, come ho già detto, ciò non giustifica per nulla un comportamento volgare o, peggio ancora, violento da parte di un uomo, tuttavia non si può dire che tutto ciò vada ad onore della donna (penso solo a cosa si è ridotta la festa della donna da una decina d'anni a questa parte...).
P.S.: le ragazze che frequentano questo forum sono naturalmente esenti da queste critiche...

La discussione sulle donne è interessante e vedo che nessuna ragazza ha ancora risposto... Per cui ora il mio femminismo vi investirà come un treno!
Scherzi a parte, leonardo, credo che tu non consideri davvero il fattore economico. E' vero che i figli dovrebbero essere una priorità (e non solo per la madre, per entrambi i genitori) e penso che sia soprattutto per questo - e non solo per realizzazione individuale - che le donne vanno a lavorare. Io vivo con i miei genitori (entrambi lavorano) ed un fratello, non è che abbiamo problemi economici ma dobbiamo sempre buttarci un occhio.
Tre anni fa mio padre ha perso il lavoro e abbiamo tirato avanti per un anno solo con i soldi da parte e lo stipendio di mia madre... Quindi io fossi in te ripenserei a quanto hai detto.
Esaurendo le critiche mosse alle donne sono d'accordo che ormai la sobrietà nel vestire sia quasi scomparsa... ma da qui ad accusare noi donne di indecenza per gli stupri, credo ce ne voglia!
Gli stupri nascono dal considerare la donna un oggetto e dal trascurare le sue libertà individuali... Cosa di cui tu presenti alcuni sintomi, perdonami se te lo dico...!
Paola
Scherzi a parte, leonardo, credo che tu non consideri davvero il fattore economico. E' vero che i figli dovrebbero essere una priorità (e non solo per la madre, per entrambi i genitori) e penso che sia soprattutto per questo - e non solo per realizzazione individuale - che le donne vanno a lavorare. Io vivo con i miei genitori (entrambi lavorano) ed un fratello, non è che abbiamo problemi economici ma dobbiamo sempre buttarci un occhio.
Tre anni fa mio padre ha perso il lavoro e abbiamo tirato avanti per un anno solo con i soldi da parte e lo stipendio di mia madre... Quindi io fossi in te ripenserei a quanto hai detto.
Esaurendo le critiche mosse alle donne sono d'accordo che ormai la sobrietà nel vestire sia quasi scomparsa... ma da qui ad accusare noi donne di indecenza per gli stupri, credo ce ne voglia!
Gli stupri nascono dal considerare la donna un oggetto e dal trascurare le sue libertà individuali... Cosa di cui tu presenti alcuni sintomi, perdonami se te lo dico...!
Paola
"SnakePlinsky":
Mi si spieghi senza uno stato sociale, come fa una donna a rimanere a casa? Mangia i "vecchi valori di una volta"?
Pensate che in un sistema dove la classe medio bassa vede il suo margine di prodotto nazionale erodersi, possa eserci lo spazio per la donna che rimane a casa coi figli?
Sono d'accordo. Penso anch'io che in molti casi una donna lavori essenzialmente perché costretta dal fatto che un solo stipendio in famiglia non sia sufficiente a tirare avanti.
"SnakePlinsky":
una ragazzina di 13 anni che mostra le mutande manca di rispetto a se stessa perchè suscita desideri sessuali (secondo te è bello?) oltre che ai suoi coetanei anche (purtroppo...perchè dovrebbe suscitare pena) all'osservatore adulto....poi non lamentiamoci se sentiamo al telegiornale la notizia dell'ennesimo stupro!
Lo stupro esiste in pakistan come in italia, seppur l'abbigliamento sia diverso. Dare la colpa alla donna è una immane caz.ata, come dire che se 4 facinorosi ti pestano per strada è colpa tua che li hai guardati male...
Anche su questo sono d'accordo. Qualunque provocazione una donna metta in atto, l'uomo non ha nessun diritto di allungare le mani senza l'esplicito consenso della donna.
Intendiamoci: fanno pena anche a me le ragazzette (ma non solo...) con le mutande di fuori, d'altra parte, come ha osservato SnakePlinsky,
"tutti gli usi e costumi di una società sono il risultato adattivo dell'evoluzione della società stessa." Se i ragazzi e gli uomini facessero meno caso a questa manica di debosciate e focalizzassero la loro attenzione sulle ragazze e sulle donne con un minimo di sale in zucca anche queste espositrici di biancheria intima cambierebbero abitudini...
Fintanto che ciò non avverrà i costumisti dei programmi TV andranno a risparmiare sempre di più sulla stoffa per i vestiti delle varie letterine, veline, ecc.
Sono con voi ragazzi, al 100%.
La donna deve stare in casa e pulire i pavimenti, fare da mangiare, e fare figli. E basta. è ora di finirla con questa libertà femminile: torniamo al buon vecchio "donna schiava, lava e chia.... stira", diciamo "stira" per essere politically correct
.
Donne che vanno in giro, venstendosi come pare a loro: ma che mondo è questo? Torniamo ai buon vecchi tempi, e magari con un pizzico di esotismo, aggiungiamo un burka, che non si rifiuta a nessuna
.
E se qualcuno non riga dritto, ovviamente reprimiamolo con la forza.
Per chi non l'avesse capito stò scherzando.
Ho letto tutto il tuo discorso, Leonardo, ma devo dire che lo trovo un pò ingenuo: pensi che le donne con figli vadano a lavorare per soddisfare capricci? In italia non c'è stato sociale e dovrebbero stare a casa? Di "vecchi valori" mica si campa. Tutti gli usi e costumi di una società sono il risultato adattivo dell'evoluzione della società stessa. In ogni epoca ci sono stati vecchi che blateravano di decadimento morale. Purtroppo mica si campa di valori. Cacciate i soldi, voi della generazione dei baby boomers, al posto di tesaurizzare ricchezza in case e SUV, poi potrete criticare.
Mi si spieghi senza uno stato sociale, come fa una donna a rimanere a casa? Mangia i "vecchi valori di una volta"?
Pensate che in un sistema dove la classe medio bassa vede il suo margine di prodotto nazionale erodersi, possa eserci lo spazio per la donna che rimane a casa coi figli?
E sulle fighette che vanno in giro con le mutande fuori, ma che fastidio vi dà? Non c'era la minigonna 30 anni fà? Anche allora i soliti lamentosi a criticare. Un pò di apertura mentale non guasta.
Lo stupro esiste in pakistan come in italia, seppur l'abbigliamento sia diverso. Dare la colpa alla donna è una immane caz.ata, come dire che se 4 facinorosi ti pestano per strada è colpa tua che li hai guardati male...
E pensare che a me hanno sempre dato del maschilista
P.S. e non prendertevela coi videogiochi, conosco ragazzi di 11 anni che sanno usare il computer meglio di molti dirigenti 50enni.
La donna deve stare in casa e pulire i pavimenti, fare da mangiare, e fare figli. E basta. è ora di finirla con questa libertà femminile: torniamo al buon vecchio "donna schiava, lava e chia.... stira", diciamo "stira" per essere politically correct

Donne che vanno in giro, venstendosi come pare a loro: ma che mondo è questo? Torniamo ai buon vecchi tempi, e magari con un pizzico di esotismo, aggiungiamo un burka, che non si rifiuta a nessuna

E se qualcuno non riga dritto, ovviamente reprimiamolo con la forza.
Per chi non l'avesse capito stò scherzando.
Ho letto tutto il tuo discorso, Leonardo, ma devo dire che lo trovo un pò ingenuo: pensi che le donne con figli vadano a lavorare per soddisfare capricci? In italia non c'è stato sociale e dovrebbero stare a casa? Di "vecchi valori" mica si campa. Tutti gli usi e costumi di una società sono il risultato adattivo dell'evoluzione della società stessa. In ogni epoca ci sono stati vecchi che blateravano di decadimento morale. Purtroppo mica si campa di valori. Cacciate i soldi, voi della generazione dei baby boomers, al posto di tesaurizzare ricchezza in case e SUV, poi potrete criticare.
Mi si spieghi senza uno stato sociale, come fa una donna a rimanere a casa? Mangia i "vecchi valori di una volta"?
Pensate che in un sistema dove la classe medio bassa vede il suo margine di prodotto nazionale erodersi, possa eserci lo spazio per la donna che rimane a casa coi figli?
E sulle fighette che vanno in giro con le mutande fuori, ma che fastidio vi dà? Non c'era la minigonna 30 anni fà? Anche allora i soliti lamentosi a criticare. Un pò di apertura mentale non guasta.
una ragazzina di 13 anni che mostra le mutande manca di rispetto a se stessa perchè suscita desideri sessuali (secondo te è bello?) oltre che ai suoi coetanei anche (purtroppo...perchè dovrebbe suscitare pena) all'osservatore adulto....poi non lamentiamoci se sentiamo al telegiornale la notizia dell'ennesimo stupro!
Lo stupro esiste in pakistan come in italia, seppur l'abbigliamento sia diverso. Dare la colpa alla donna è una immane caz.ata, come dire che se 4 facinorosi ti pestano per strada è colpa tua che li hai guardati male...
E pensare che a me hanno sempre dato del maschilista
P.S. e non prendertevela coi videogiochi, conosco ragazzi di 11 anni che sanno usare il computer meglio di molti dirigenti 50enni.
ecco..una ragazzina di 13 anni che mostra le mutande manca di rispetto a se stessa perchè suscita desideri sessuali (secondo te è bello?) oltre che ai suoi coetanei anche (purtroppo...perchè dovrebbe suscitare pena) all'osservatore adulto....
Come darti torto: il problema c'è, ed è anche grave a mio avviso.
E' veramente triste vedere questa schiera di pseudo-fighette che se na vanno in giro a ocheggiare e ad atteggiarsi come donne vissute; se poi qualcuno timidamente chiede: "Scusa, ma che bisogno c'è di mettersi tre etti di fondo tinta sulla tua pelle ancora giovane e perfetta?" oppure "Ma hai tanto caldo alla pancia?" allora scoppia il finimondo, perchè l'incauto curioso sarà accusato di maschilismo, o peggio ancora, di essere un vecchio retrogrado.
Non si rendono conto che così facendo fanno veramente il gioco dei maschilisti, quelli veri, che le considerano macchine da sesso e null'altro.
Questo è il loro modo di affermare l'emancipazione femminile, rendendosi schiave di se stesse e del loro apparire; quando non fanno rabbia, fanno pena.
Da parte degli uomini, ci sono poi ovviamente quelli che non cercano altro che queste.
Mi viene in mente una citazione di non so chi
"Certe donne preferiscono essere belle piuttosto che intelligenti, e non hanno tutti i torti visto che moltissimi uomini hanno la vista più sviluppata del cervello."
Purtroppo, come volevi intendere anche tu, ragione e fallo puntano spesso strade diverse.
.
Secondo me il problema è soprattutto che i genitori hanno ormai rinunciato ad avere un ruolo nell'educazione dei figli.
"Mammà e papà" crescono i figli fino a 2 anni, poi li infilano in una scuola in cui, secondo loro, passeranno totalmente i 16 anni a venire e che insegnerà ai bambini tutto.
Niente di più sbagliato: infatti, checché se ne dica, la maggior parte del tempo i bambini/ragazzi lo trascorrono fuori dalle mura scolastiche, a casa o con gli amici, fondamentalmente soli e non controllati e liberi di apprendere per imitazione comportamenti scorretti. Il problema è che i genitori pretendono che la scuola corregga i comportamenti scorretti dei figli, mentre questa non dovrebbe essere la preoccupazione principale degli insegnanti ma dei genitori: i docenti debbono insegnare e non possono e non devono sostituirsi alla famiglia in ambito educativo-comportamentale (potendo, ovviamente, affiancare e supportare i genitori nel loro ruolo naturale e dare suggerimenti sui metodi da adottare).
Quello della Famiglia e dei Genitori è per me un problema generazionale: ho l'impressione che un'intera schiera di adolescenti degli anni '80 ha rinunciato da adulto alle responsabilità che la figura genitoriale sopporta ed all'autorevolezza che essa incarna, scaricando tutte le incombenze sulla scuola, sulla TV, etc... con lo scopo di "vivere la vita fino in fondo, senza intralci" come voleva l'etica degli squallidi anni '80.
Si intende che l'identificazione della generazione genitoriale che ha fatto "fetecchia" è del tutto una mia speculazione, non suffragata da alcuna statistica.
Scusate se il mio periodare sembra più incerto del solito, ma sono influenzato.
"Mammà e papà" crescono i figli fino a 2 anni, poi li infilano in una scuola in cui, secondo loro, passeranno totalmente i 16 anni a venire e che insegnerà ai bambini tutto.
Niente di più sbagliato: infatti, checché se ne dica, la maggior parte del tempo i bambini/ragazzi lo trascorrono fuori dalle mura scolastiche, a casa o con gli amici, fondamentalmente soli e non controllati e liberi di apprendere per imitazione comportamenti scorretti. Il problema è che i genitori pretendono che la scuola corregga i comportamenti scorretti dei figli, mentre questa non dovrebbe essere la preoccupazione principale degli insegnanti ma dei genitori: i docenti debbono insegnare e non possono e non devono sostituirsi alla famiglia in ambito educativo-comportamentale (potendo, ovviamente, affiancare e supportare i genitori nel loro ruolo naturale e dare suggerimenti sui metodi da adottare).
Quello della Famiglia e dei Genitori è per me un problema generazionale: ho l'impressione che un'intera schiera di adolescenti degli anni '80 ha rinunciato da adulto alle responsabilità che la figura genitoriale sopporta ed all'autorevolezza che essa incarna, scaricando tutte le incombenze sulla scuola, sulla TV, etc... con lo scopo di "vivere la vita fino in fondo, senza intralci" come voleva l'etica degli squallidi anni '80.
Si intende che l'identificazione della generazione genitoriale che ha fatto "fetecchia" è del tutto una mia speculazione, non suffragata da alcuna statistica.
Scusate se il mio periodare sembra più incerto del solito, ma sono influenzato.

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"leonardo12345":
E' vero la donna ha il diritto sacrosanto di lavorare e di avere una propria autonomia ma è anche vero che nel momento in cui una donna (ma lo stesso vale per l'uomo) decide di metter su famiglia i suoi bisogni passano (secondo me!!!) in secondo piano. [...] Quindi non sono d'accordo con la donna mamma e in carriera...non funziona, genera dei mostri...
Quoto in pieno.
Una società in cui la donna è davvero emancipata è una società in cui la donna può scegliere liberamente se seguire la carriera o la famiglia. Un tempo la donna era costretta a starsene a casa ora è costretta a starsene fuori di casa, si è passati da un estremo all'altro senza che nessuno dei due abbia coinciso con un'effettiva libera autodeterminazione della donna.
Tra l'altro il fraintendimento maggiore sta nel fatto di far coincidere l'emancipazione con la possibilità di crescita e di carriera in ambito lavorativo, mentre questa è solo una delle possibilità (e, secondo me, di gran lunga una delle meno importanti) che una società veramente libera dovrebbe consentire ad un indivduo (uomo o donna) di perseguire.
Infatti ho avuto da criticare praticamente solo su quello ( e infatti non mi trovi d'accordo), mentre sul resto condivido, quasi, in pieno.
Solo ho avuto la leggera impressione di un eccessivo "rigorismo", di un conformismo esasperato in alcuni passaggi.
Ad esempio la critica al fatto che le ragazze portino le "mutande di fuori": che c'è di male, scusa?
Non sono inoltre assolutamente d'acordo sul fatto che l'università italiana ormai sia solo un business, e che gli atenei abbiano interesse a far andar avanti i loro studenti con medie alte. Almeno io parlo per la mia esperienza all'università di Pisa, facoltà di matematica: la selezione è molto dura, ogni anni si iscrivono in oltre 100 e al terzo anno sono praticamente decimati (non sto shcerzando). Lo vivo in prima persona e posso assicurarti che bisogna lottare per andare avanti. Del tutto d'accordo invece sul fatto che, se è vero quello che dici di ingegneria, la situazione sia grave.
Propongo la pena capitale per chi non venga in classe col grembiulino.
Scherzi a parte, che un ragazzo chiacchieri in classe non mi sembra la fine del mondo, se non disturba gli altri. Saranno cavoli suoi al compito/interrogazione. Inoltre il dire "reprimere con forza" mi preoccupa un pò. Sono certamente dei problemi, ma per me la situazione migliore è l'inflessibilità durante le verifiche e di conseguenza al momento del giudizio di ammissione alla classe successiva.
Per quanto riguarda la donna mamma e in carriera la vedo anch'io un pò difficile, ma questa resta comunque discriminazione. Perchè allora per gli uomini non dovrebbe essere lo stesso?
Perfettamente d'accordo, e aggiungerei che andando avanti negli studoi, nel lavoro e nella vita in generale, queste persone riusciranno a distinguersi, a differenza di chi ha sempre avuto la vita facile.
Quoto infine, a pieni voti, la critica alla nostra società di oggi di "culi e tette", dove la figura pubblica di maggior rilievo è il calciatore se siamo fortunati, altrimenti il tronista.
Ricambio a te e a tutti gli utenti gli auguri di buon natale

Solo ho avuto la leggera impressione di un eccessivo "rigorismo", di un conformismo esasperato in alcuni passaggi.
Ad esempio la critica al fatto che le ragazze portino le "mutande di fuori": che c'è di male, scusa?
Non sono inoltre assolutamente d'acordo sul fatto che l'università italiana ormai sia solo un business, e che gli atenei abbiano interesse a far andar avanti i loro studenti con medie alte. Almeno io parlo per la mia esperienza all'università di Pisa, facoltà di matematica: la selezione è molto dura, ogni anni si iscrivono in oltre 100 e al terzo anno sono praticamente decimati (non sto shcerzando). Lo vivo in prima persona e posso assicurarti che bisogna lottare per andare avanti. Del tutto d'accordo invece sul fatto che, se è vero quello che dici di ingegneria, la situazione sia grave.
"leonardo12345":
Per dei ragazzi che durante la lezione scrivono gli SMS col cellulare (nonostante la legge vieti di usarlo in classe), chiacchierano, si fanno la manicure (non sto scherzando!) bisogna reprimerli con forza
Propongo la pena capitale per chi non venga in classe col grembiulino.
Scherzi a parte, che un ragazzo chiacchieri in classe non mi sembra la fine del mondo, se non disturba gli altri. Saranno cavoli suoi al compito/interrogazione. Inoltre il dire "reprimere con forza" mi preoccupa un pò. Sono certamente dei problemi, ma per me la situazione migliore è l'inflessibilità durante le verifiche e di conseguenza al momento del giudizio di ammissione alla classe successiva.
Per quanto riguarda la donna mamma e in carriera la vedo anch'io un pò difficile, ma questa resta comunque discriminazione. Perchè allora per gli uomini non dovrebbe essere lo stesso?
"leonardo12345":
Ci sono però famiglie povere dove si fa fatica (anche con lo stipendio della donna) ad arrivare alla fine del mese solo per fare la spesa "indispensabile alla sopravvivenza"...per queste persone da parte mia c'è il massimo rispetto. Badate bene però che sono (fortunatamente) una minoranza e soprattutto pur essendo poveri di valori materiali hanno altri tipi di valori ben più importanti. I figli di queste persone la pagnotta se la guadagnano...non hanno la pappa pronta!
Perfettamente d'accordo, e aggiungerei che andando avanti negli studoi, nel lavoro e nella vita in generale, queste persone riusciranno a distinguersi, a differenza di chi ha sempre avuto la vita facile.
Quoto infine, a pieni voti, la critica alla nostra società di oggi di "culi e tette", dove la figura pubblica di maggior rilievo è il calciatore se siamo fortunati, altrimenti il tronista.

Ricambio a te e a tutti gli utenti gli auguri di buon natale

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