Condanna a morte ancora peggio della morte stessa
Ieri sera al TG3 nazionale è stata data la notizia di un'esecuzione di pena di morte nello stato dell'Ohio. La cosa sconcertante (oltre al fatto che avvenganoancora cose simili in Paesi che si definiscono civili e democratici) è che il condannato abbia dovuto patire un'agonia durata ben due ore.
Eh sì ragazzi, perchè i medici che avrebbero dovuto iniettargli il veleno letale hanno tentato di trovare una vena, inserendo più volte l'ago della siringa, diciotto volte. DICIOTTO..una quantità mostruosa. E dopo averlo torturato per tutto quel tempo, i medici-boia hanno dichiatato forfait, e l'esecuzione è stata rimandata alla settimana prossima. Il calvario di quel povero disgraziato continua.
Come dicevano i latini "ERRARE HUMANUM EST". Quest'uomo ha sbagliato nella sua vita (uccise una ragazzina di quattordici anni) e stava pagando per ciò che aveva fatto, era anche pronto a morire per questo, ma non meritava questo supplizio.
La pena di morte non è un metodo per fare giustizia. Uccidere chi a sua volta aveva ucciso no riporta in vita i nostri cari.
Eh sì ragazzi, perchè i medici che avrebbero dovuto iniettargli il veleno letale hanno tentato di trovare una vena, inserendo più volte l'ago della siringa, diciotto volte. DICIOTTO..una quantità mostruosa. E dopo averlo torturato per tutto quel tempo, i medici-boia hanno dichiatato forfait, e l'esecuzione è stata rimandata alla settimana prossima. Il calvario di quel povero disgraziato continua.
Come dicevano i latini "ERRARE HUMANUM EST". Quest'uomo ha sbagliato nella sua vita (uccise una ragazzina di quattordici anni) e stava pagando per ciò che aveva fatto, era anche pronto a morire per questo, ma non meritava questo supplizio.
La pena di morte non è un metodo per fare giustizia. Uccidere chi a sua volta aveva ucciso no riporta in vita i nostri cari.
Risposte
"Alexp":
è ovvio che vorrei che quest'uomo subisca prima la più atroce delle pene ed infine venga ammazzato!!!!
questo però è desiderio di vendetta, non giustizia.
Prova a fare la prova del velo di ignoranza: tu non sai da che parte sarai, sai solo che puoi scegliere tra un mondo con la pena di morte e uno senza. Cosa succederebbe se tu scegliessi il primo e poi sollevato il velo ti trovassi al banco degli imputati? (è puramente una riflessione teorica, ma aiuta a capire quale può essere un buon metro di giustizia..)
OT
Ritengo che la legge morale sia un deterrente più che efficacie, molto più della paura della galera (altrimenti basterebbe non farsi pizzicare..).
Il carcere o in generale la pena (come è scritto anche nel catechismo sopra citato) servono a rieducare, non a punire nè a rovinare la vita, nè tantomeno sono conseguenza di un istinto di vendetta. Sono il mezzo che ha la società per raddrizzare e insegnare a coloro che hanno sbandato dalla retta via come tornarvi.
Non so se esiste una giustizia universale, so che esiste il comune buon senso, il vivere civile e un contratto sociale, e so che la società è un insieme abbastanza eterogeneo da poter essere un buon giudice anche se a prima vista può sembrare un grosso balenone stupido.
Quanto invece al disporre della vita di un altro in senso morale e non materiale, questo esula dalle possibilità umane, per questo sono convinto dell'utilità dei tribunali e delle pene ma vorrei che la pena di morte fosse abolita ovunque..
Beh ragazzi, a volte però si parla anche perchè queste disgrazie non ci toccano da vicino, ma io provo ad immaginare che un uomo possa violentare e uccidere mia figlia (magari minorenne)....è ovvio che vorrei che quest'uomo subisca prima la più atroce delle pene ed infine venga ammazzato!!!!
Mettetevi nei panni delle vittime...pensate al terrore subito, pensate che, magari in certi casi, restano anche ore agonizzanti prima di morire......e dite poverino ad un essere schifoso solo perchè è stato bucato 18 volte con una siringa?????
La cosa seria su cui si può discutere è (ahimè può capitare) se il condannato, in realtà è un innocente.......ma altrimenti.....
Mettetevi nei panni delle vittime...pensate al terrore subito, pensate che, magari in certi casi, restano anche ore agonizzanti prima di morire......e dite poverino ad un essere schifoso solo perchè è stato bucato 18 volte con una siringa?????
La cosa seria su cui si può discutere è (ahimè può capitare) se il condannato, in realtà è un innocente.......ma altrimenti.....
Secondo me, qualsiasi punizione ufficiale inflitta dallo stato è, in ultima analisi, assurda.
Sono, per diversi motivi, fortemente contrario alla pena di morte, senza alcuna eccezione; al di là di questo, però, quello che vorrei dire è che anche le pene "standard" (la galera, per capirci), comunemente accettate da tutti, sono profondamente ingiuste, ma necessarie.
E' ovvio che l'idea del carcere rappresenti uno "stimolo" a non commettere crimini, quindi in questo senso è un valido strumento di garanzia dell'ordine sociale, ma affermare che la pena debba essere scontata "per punizione" o "per giustizia" mi sembra abominevole.
Chi siamo noi per giudicare? Chi è il giudice per rovinare la vita di una persona chiudendola in una gabbia, anche fino alla morte? Cosa vuol dire giustizia?
Il carcere è una realtà purtroppo necessaria, ma l'idea che una persona "debba pagare" per i crimini commessi è priva di senso.
Una persona va in carcere, secondo me, come monito per gli altri potenziali criminali e per soddisfare il nostro istinto di vendetta, non perchè sia giusto così: l'idea di giustizia è puro buonismo.
Scusate per l'OT.
Sono, per diversi motivi, fortemente contrario alla pena di morte, senza alcuna eccezione; al di là di questo, però, quello che vorrei dire è che anche le pene "standard" (la galera, per capirci), comunemente accettate da tutti, sono profondamente ingiuste, ma necessarie.
E' ovvio che l'idea del carcere rappresenti uno "stimolo" a non commettere crimini, quindi in questo senso è un valido strumento di garanzia dell'ordine sociale, ma affermare che la pena debba essere scontata "per punizione" o "per giustizia" mi sembra abominevole.
Chi siamo noi per giudicare? Chi è il giudice per rovinare la vita di una persona chiudendola in una gabbia, anche fino alla morte? Cosa vuol dire giustizia?
Il carcere è una realtà purtroppo necessaria, ma l'idea che una persona "debba pagare" per i crimini commessi è priva di senso.
Una persona va in carcere, secondo me, come monito per gli altri potenziali criminali e per soddisfare il nostro istinto di vendetta, non perchè sia giusto così: l'idea di giustizia è puro buonismo.
Scusate per l'OT.
Chiedo scusa, non intendevo scagliarmi contro la Chiesa..non sono anticlericale nè ateo, diciamo che sono credente a modo mio e ho alcune convinzioni imprescindibili tra le quali il fatto che, al di là di ipocrisia o comportamenti inadeguati di alcuni membri del clero, vi sono molte persone buone nella chiesa che operano per il bene di molti..
La Chiesa può aver sbagliato molte volte e anche molto gravemente ma gli uomini di chiesa di oggi non sono gli stessi di allora e a volte basta una buona azione per rimediare a un paio non delle migliori (non intendo giustificare con questo i comportamenti della Chiesa medioevale e dell'oscurantismo, era solo una riflessione su coloro che vi operano oggi..)
Ero rimasto però sconcertato da una simile affermazione nel catechismo anche recentemente rivisto perchè dà scapito a interpretazioni che ritengo molto pericolose, come la giustificazione religiosa della pena di morte..chi ha il diritto di decidere se quello in questione è veramente un caso estremo o meno?
E una volta creato un precedente come si può sperare di mettere un confine? Di porre dei limiti?
E ancora: se noi, in una realtà parallela, ci trovassimo dall'altra parte della barricata preferiremmo che ci fosse questa possibilità o che si fossero pronunciati chiaramente contro?
Ritengo che quelle affermazioni siano un modo retorico di salvare capra e cavoli..A volte è meglio essere chiari e decisi ma perdere consensi che non restare senza prendere posizione e dare un po' di ragione a tutti..
La Chiesa può aver sbagliato molte volte e anche molto gravemente ma gli uomini di chiesa di oggi non sono gli stessi di allora e a volte basta una buona azione per rimediare a un paio non delle migliori (non intendo giustificare con questo i comportamenti della Chiesa medioevale e dell'oscurantismo, era solo una riflessione su coloro che vi operano oggi..)
Ero rimasto però sconcertato da una simile affermazione nel catechismo anche recentemente rivisto perchè dà scapito a interpretazioni che ritengo molto pericolose, come la giustificazione religiosa della pena di morte..chi ha il diritto di decidere se quello in questione è veramente un caso estremo o meno?
E una volta creato un precedente come si può sperare di mettere un confine? Di porre dei limiti?
E ancora: se noi, in una realtà parallela, ci trovassimo dall'altra parte della barricata preferiremmo che ci fosse questa possibilità o che si fossero pronunciati chiaramente contro?
Ritengo che quelle affermazioni siano un modo retorico di salvare capra e cavoli..A volte è meglio essere chiari e decisi ma perdere consensi che non restare senza prendere posizione e dare un po' di ragione a tutti..
"EnderWiggins":
E questo è veramente scandaloso oltre ogni dire..E la dignità umana? Il dono della vita che solo Dio può dare o togliere?
Giusto per completezza di informazione, poche righe sotto il testo citato da EnderWiggins si legge:
Se, invece, i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.
Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo « sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti ».
Sono daccordo con voi nell'essere contro la pena di morte. Senza se e senza ma. Non credo però altrettanto giusto scagliarsi così "violentemente" contro la Chiesa Cattolica. Sarebbe meglio se al posto di quel "praticamente" ci fosse scritto "totalmente"... ma non mi pare un passo così contro la dignità umana.
Hai fatto benissimo, scusa se il tono è risultato fraintendibile: non era mia intenzione. Anzi, ti ringrazio di aver completato la citazione aggiungendo il contesto, in modo da poterne avere un'idea più complessiva!

Sono perfettamente d'accordo con te, fatto sta che non volevo crederci e sono andata a leggermi il passo dal testo originale cartaceo.
Tuttavia tra usare le armi e uccidere c'è una bella differenza, l'autodifesa del singolo in casi estremi e da giudicarsi volta per volta può passare attraverso l'errore di uccidere qualcuno, ma quando si parla di organismi sovraindividuali esistono altri mezzi, l'ergastolo come estremo, ma la pena di morte è eccessiva.
Soprattutto perchè generalizzando ancora il contesto il paragrafo si trova nella trattazione del comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso", meglio conosciuto come "non ammazzare".
Vero è che dice anche che i mezzi incruenti sono da preferirsi, ma ciò non toglie che quel capoverso si presta a infiniti fraintendimenti aprendo possibilità e giustificazioni che sarebbe meglio non aprire..
Soprattutto perchè generalizzando ancora il contesto il paragrafo si trova nella trattazione del comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso", meglio conosciuto come "non ammazzare".
Vero è che dice anche che i mezzi incruenti sono da preferirsi, ma ciò non toglie che quel capoverso si presta a infiniti fraintendimenti aprendo possibilità e giustificazioni che sarebbe meglio non aprire..
"Faussone":
Da Catechismo della chiesa cattolica, rivisto da Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, pag 557, capoverso 2266:
..l'insegnamento tradizionale della chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte.
Voglio sperare che questo passo non sia autentico... Sono un anticlericale convinto, ma questo andrebbe davvero oltre ogni ipocrisia che avrei potuto attribuire alla Chiesa di oggi...
Purtroppo il passo è autentico, ma estrapolato dal contesto assume una gravità maggiore di quella che ha effettivamente. Infatti continua dicendo che
... i detentori dell'autorità hanno il diritto di usare le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità
Da Catechismo della chiesa cattolica, rivisto da Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, pag 557, capoverso 2266:
Voglio sperare che questo passo non sia autentico... Sono un anticlericale convinto, ma questo andrebbe davvero oltre ogni ipocrisia che avrei potuto attribuire alla Chiesa di oggi...
..l'insegnamento tradizionale della chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte.
Voglio sperare che questo passo non sia autentico... Sono un anticlericale convinto, ma questo andrebbe davvero oltre ogni ipocrisia che avrei potuto attribuire alla Chiesa di oggi...
Più che altro trovo che la pena di morte non sia neanche logicamente una punizione..punire qualcuno attraverso la giustizia significa rieducarlo: mi spiegate come si rieduca un morto? (a meno che non ci si chiami Victor Von Frankenstein..) I morti non imparano e non insegnano.
Ritengo che oltre che immorale sia inutile; tuttavia, ahimè, la chiesa la autorizza:
Da Catechismo della chiesa cattolica, rivisto da Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, pag 557, capoverso 2266:
E questo è veramente scandaloso oltre ogni dire..E la dignità umana? Il dono della vita che solo Dio può dare o togliere?
Ritengo che oltre che immorale sia inutile; tuttavia, ahimè, la chiesa la autorizza:
Da Catechismo della chiesa cattolica, rivisto da Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, pag 557, capoverso 2266:
..l'insegnamento tradizionale della chiesa ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto, senza escludere, in casi di estrema gravità, la pena di morte.
E questo è veramente scandaloso oltre ogni dire..E la dignità umana? Il dono della vita che solo Dio può dare o togliere?