Cinefili: Frammenti di pellicole
Postate di seguito le immagini che ritenete più significative estratte dai film che preferite (indicando naturalmente anche il titolo di quest'ultimo).
Risposte
@Delirium
[ot]Beatamente ignaro della morte un gatto dei più comuni gli girava intorno con una certa perplessità.
Sono sicuro di averla letta su qualche libro , non ricordo quale.
So solo che mi ha rievocato una forte emozione , dev' essere qualcosa che ho letto parecchio tempo fa .[/ot]
[ot]Beatamente ignaro della morte un gatto dei più comuni gli girava intorno con una certa perplessità.
Sono sicuro di averla letta su qualche libro , non ricordo quale.
So solo che mi ha rievocato una forte emozione , dev' essere qualcosa che ho letto parecchio tempo fa .[/ot]
Un piccolo grande capolavoro

Still Life di Uberto Pasolini, 2013

Still Life di Uberto Pasolini, 2013
L'arte della felicità di Alessandro Rak, 2013



Purtroppo ho visto solo una piccola parte di questo film, ma quel poco che ho visto mi ha stupito.
Non riesco a trovarlo da nessuna parte, nemmeno su internet... Peccato, è un film da vedere.



Purtroppo ho visto solo una piccola parte di questo film, ma quel poco che ho visto mi ha stupito.
Non riesco a trovarlo da nessuna parte, nemmeno su internet... Peccato, è un film da vedere.
@theras: Il link che hai interposto fra i tag [ img ] non è valido. Prova a salvare sul pc l'immagine che vorresti caricare (in uno dei soliti formati .jpg o .png) e ad allegarla al post precedente.
In riferimento a questo thread,
vado sul leggero(ma non troppo..):
Auguri,Professore(Riccardo Milani,Italia,1997)-
Saluti dal web.
P.S.Perchè non riesco a caricare le immagini?
vado sul leggero(ma non troppo..):
Auguri,Professore(Riccardo Milani,Italia,1997)-
Saluti dal web.
P.S.Perchè non riesco a caricare le immagini?

"hamming_burst":
...
Buongustaio,che sei


"hamming_burst":
...
Avere vent'anni di Fernando Di Leo con Gloria Guida e Lilli Carati - 1978
Il film è incentrato sulle comuni degli anni '70, sul finire, in piena rivoluzione sessuale e femminista. Il regista produce un film pretenzioso e piuttosto radical-chic; ma le poche citazioni, in mezzo ad un po' di pelle, sono centrate.
Gloria Guida è una scelta azzeccata. La bella liceale diviene matura, prima di uscire dalla scene per qualche decennio. Nella sua interpretazione se ne evince una personalità, grazie al suo penetrate sguardo, come unica con ancora qualche valore, in mezzo a tutti quei froci, mignotelle, drogati; non vuole distruggerli, anche se con un vita alla deriva, come nel suo classico personaggio, assieme alla Carati.
Il film fu censurato, ritirato e rimontato, ne uscì un prodotto monco. Se si vede la versione completa, si troverà il finale inaspettato: il centro della critica (assieme alle interviste in primo piano) del regista a quel periodo (sulla scia di Blood Sucking Freaks) e delle critiche al film.
A me colpisce innanzitutto che questo film è stato una sorta di precognizione di come le due protagoniste,
sul piano personale,rispettivamente usciranno da quel periodo storico di grandiose tensioni,contraddizioni,visioni e speranze(a tutti questi sostantivi và aggiunto l'aggettivo sociali..)
che sono andate,ad oggi,violate e/o dimenticate;
una probabilmente ancora bellissima,la cui età adulta è stata un proseguio d'una giovinezza piena e ricca di positività,
l'altra con alle spalle troppi anni della maturità vissuti,
nonostante una carica sensuale che doveva esser per lei promessa di gioia,
in anfratti molto bui dell'animo umano ed all'insegna d'una enorme fatica di vivere:
sarà che,alle volte,certi destini sono scritti nei volti,ed un bravo regista se ne avvede..
Comunque dico la mia(senza voler aprire le polemiche mediatiche,probabilmente strumentalizzate,che in certi ambienti della "politica" hanno accompagnato l'uscita della pellicola):
[img]http://www.google.it/imgres?imgurl=http%3A%2F%2Fspettacoli.tiscali.it%2Fmedia_agencies%2F13%2F12%2F19%2Fcapitale_umano_468.jpg&imgrefurl=http%3A%2F%2Fspettacoli.tiscali.it%2Fcinema%2Ffeeds%2F13%2F12%2F19%2Ft_66_20131219_news_8a8b2564bdcd095817411f178c11f7e7.html%3Fcinema&h=185&w=468&tbnid=cZWnd9hsZrtpNM%3A&zoom=1&docid=VLC_xflWlNqH-M&hl=it&ei=fxAzU8LjCKWJzAORxoKACg&tbm=isch&iact=rc&dur=511&page=7&start=111&ndsp=20&ved=0CFEQhBwwGDhk[/img]
Il capitale umano(Italia-Francia,2013,Paolo Virzì).
Saluti dal web.
Ho visto solo ora questo topic 
Cito SOLO 3 tra le più grandi interpretazioni di 3 dei miei attori preferiti:
Ma dici a me?

E te non mi chiami sguattero...

Lascia perdere Jake...è Chinatown...triste spaccato della nostra civiltà e splendida interpretazione di Jack Nicholson

Cito SOLO 3 tra le più grandi interpretazioni di 3 dei miei attori preferiti:
Ma dici a me?
E te non mi chiami sguattero...

Lascia perdere Jake...è Chinatown...triste spaccato della nostra civiltà e splendida interpretazione di Jack Nicholson
http://www.ivid.it/fotogallery/imagesea ... g_gwww.jpg
Kim Rossi Stuart in
I giardini dell' Eden
Saluti
Mino
Kim Rossi Stuart in
I giardini dell' Eden
Saluti
Mino

Malìa - (Vergine e di nome Maria) di Sergio Nasca con Turi Ferro ed Alvaro Vitali - 1975
Film piuttosto forte nel suo complesso, sconosciuto. Censurato e ritirato appena uscì, come altre opere dell'epoca.
Affine al Teorema di Pasolini ma con una critica sociale più pratica e concreta; sulla superstizione, sulla borghesia altezzosa, alla povertà che isola, ai clericali. Un Turi Ferro nella parte di Don Vito memorabile, forse l'unico pilastro; il dialogo finale con Don Paolo è di quanto più vivibile potrebbe sentirsi come critica al clericalismo teologico; ne esce un dialogo sulla miseria umana che solo in pochi altri film può dirsi più comprensibile.
Ma più di tutto si può apprezzare Alvaro Vitali, il pierino, il discolo delle commedie sexy. Nella sua iniziale carriera diede prova di un po' di qualità drammatica come in Roma di Fellini, poi persa, ma solo in Malìa esce tutta la sua arte. Ci sono momenti molto alti ed anche di commedia mimica grazie alla sua faccia. Come testamento artistico forse è l'unico che merita.

Avere vent'anni di Fernando Di Leo con Gloria Guida e Lilli Carati - 1978
Il film è incentrato sulle comuni degli anni '70, sul finire, in piena rivoluzione sessuale e femminista. Il regista produce un film pretenzioso e piuttosto radical-chic; ma le poche citazioni, in mezzo ad un po' di pelle, sono centrate.
Gloria Guida è una scelta azzeccata. La bella liceale diviene matura, prima di uscire dalla scene per qualche decennio. Nella sua interpretazione se ne evince una personalità, grazie al suo penetrate sguardo, come unica con ancora qualche valore, in mezzo a tutti quei froci, mignotelle, drogati; non vuole distruggerli, anche se con un vita alla deriva, come nel suo classico personaggio, assieme alla Carati.
Il film fu censurato, ritirato e rimontato, ne uscì un prodotto monco. Se si vede la versione completa, si troverà il finale inaspettato: il centro della critica (assieme alle interviste in primo piano) del regista a quel periodo (sulla scia di Blood Sucking Freaks) e delle critiche al film.
La Casa dalle Finestre che Ridono (1976) di (un insospettabile, aggiungerei) Pupi Avati

Eraserhead (1977) di David Lynch

Session 9 (2001) di Brad Anderson

Hard Candy (2005) di David Slade

La Sposa Cadavere (2005) di Tim Burton

Eraserhead (1977) di David Lynch

Session 9 (2001) di Brad Anderson

Hard Candy (2005) di David Slade

La Sposa Cadavere (2005) di Tim Burton



Brisby e il segreto di NIMH di Don Bluth e Gary Goldman - 1982


Titan A.E. di Don Bluth - 2000


Il gigante di ferro di Brad Bird prodotto dalla Warner Bros. - 1999
Qualche giorno fa se n'è andato Alain Resnais, uno degi ispiratori della Nouvelle Vague francese. Il suo film più famoso rimane senz'altro Hiroshima Mon Amour e probabilmente è anche il più apprezzato.
Per quel che mi riguarda le mie preferenze vanno senz'altro a questo

L'anno scorso a Marienbad (Alain Resnais 1961)
In un grande albergo un uomo dice ad una donna di averla conosciuta, l'anno prima, a Marienbad, e di avere ricevuto da lei una promessa. Sembra tutto semplice, ma la donna non ricorda o finge di non ricordare...
Ha inizio così una ricerca del tempo perduto dove realtà e racconto, ricordi veri e falsi si confondono.
È un film che richiede grande attenzione e tolleranza, barocco come gli arredi del palazzo-albergo in cui si svolge la vicenda. I labirinti del giardino e delle stanze non sono solo una metafora e diventano una trappola per lo spettatore in cerca di una trama, come il gioco che vede impegnati i personaggi a più riprese.
Sicuramente non piacerà a tutti, ma per me rimane un capolavoro.
Per quel che mi riguarda le mie preferenze vanno senz'altro a questo

L'anno scorso a Marienbad (Alain Resnais 1961)
In un grande albergo un uomo dice ad una donna di averla conosciuta, l'anno prima, a Marienbad, e di avere ricevuto da lei una promessa. Sembra tutto semplice, ma la donna non ricorda o finge di non ricordare...
Ha inizio così una ricerca del tempo perduto dove realtà e racconto, ricordi veri e falsi si confondono.
È un film che richiede grande attenzione e tolleranza, barocco come gli arredi del palazzo-albergo in cui si svolge la vicenda. I labirinti del giardino e delle stanze non sono solo una metafora e diventano una trappola per lo spettatore in cerca di una trama, come il gioco che vede impegnati i personaggi a più riprese.
Sicuramente non piacerà a tutti, ma per me rimane un capolavoro.
"Delirium":
La grande bellezza di Paolo Sorrentino, 2013
visto. niente male come film e profondità, se vince qualche Oscar è meritato. Poi c'è una Ferilli...

"Delirium":
E poi questa aberrazione cinematografica
che sciccheria

avrei detto che fosse dei primi anni '20-'30, mi ricorda alcuni film muti di quell'epoca.
ma non ti può non mancare questo allora:

The Holy Mountain - La montagna sacra di Alejandro Jodorowsky - 1973
Sembra un film che possa irridire, ma è davvero pieno di significati se visti dai giusti punti di vista.

La vita di Adèle ( - La vie d'Adèle) di Abdellatif Kechiche, 2013

I 400 colpi ( - Les quatre cents coups) di François Truffaut, 1959

City of God di Fernando Meirelles, 2002

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, 1970
E poi questa aberrazione cinematografica

Up diretto da Pete Docter e Bob Peterson; prodotto da Pixar e Walt Disney - 2009

Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti, 2005

Come un tuono di Derek Cianfrance, 2012

Nella casa di François Ozon, 2012

La grande bellezza di Paolo Sorrentino, 2013

Blue valentine di Derek Cianfrance, 2010

Zoran, il mio nipote scemo, di Matteo Oleotto (2013).
Un paio di bei film di Paskaljevic, che consiglio vivamente di vedere (perché non si suona a casaccio, contrariamente a quanto accade in parecchi film del conterraneo Kusturica
).

La polveriera (orig.: Bure Baruta) del 1998, film sulla ribollente situazione jugoslava, in cui le storie di una ventina di personaggi si intrecciano in maniera piuttosto violenta.

Honeymoons (orig.: Medeni Mesec) del 2009, in cui si narrano storie di emigrazione di due coppie di sposi, una serba e l'altra albanese.
Questo film non so se è stato distribuito in sala in versione doppiata; io l'ho visto alla Mostra del Cinema di Venezia quattro anni fa.
Tra l'altro, conosco bene l'attore albanese protagonista, Jozef Shiroka (nella foto): è mio cognato.


La polveriera (orig.: Bure Baruta) del 1998, film sulla ribollente situazione jugoslava, in cui le storie di una ventina di personaggi si intrecciano in maniera piuttosto violenta.

Honeymoons (orig.: Medeni Mesec) del 2009, in cui si narrano storie di emigrazione di due coppie di sposi, una serba e l'altra albanese.
Questo film non so se è stato distribuito in sala in versione doppiata; io l'ho visto alla Mostra del Cinema di Venezia quattro anni fa.
Tra l'altro, conosco bene l'attore albanese protagonista, Jozef Shiroka (nella foto): è mio cognato.

Into The Wild - Sean Penn
film documentario che consiglio a tutti, fa riflettere molto, sulla vita, i beni, gli oggetti. Volevo riportare una delle ultime citazioni che sintetizza molto uno dei messaggi del film
Happiness is only real, when shared
film documentario che consiglio a tutti, fa riflettere molto, sulla vita, i beni, gli oggetti. Volevo riportare una delle ultime citazioni che sintetizza molto uno dei messaggi del film
Happiness is only real, when shared

Il Giappone ed il silenzio. L'epitome della carnalità avulsa da qualsivoglia significato e conscia dell'impossibilità dell'amore... ho sempre trovato il cinema giapponese (ed orientale in genere - Ecco l'impero dei sensi, Oldboy, Pietà e Ichi the killer per citarne alcuni) esagerato, esasperato ed estremo, ma con un sostrato inconsistente e irrazionalmente cinico. Questo film non fa eccezione, anche se merita una menzione.

Guilty of Romance ( - Koi No Tsumi) di Sion Sono, 2011

Guilty of Romance ( - Koi No Tsumi) di Sion Sono, 2011