Anima/Corpo

Studente Anonimo
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... tolto ogni riferimento a Platone ...

Risposte
Studente Anonimo
Studente Anonimo
Il mio post, nato_pigro, non era in risposta al tuo. Quando ho iniziato a scrivere il mio, non avevi ancora postato il tuo ...

Sul "mediamente" ci ho pensato parecchio. Trattandosi di questione complessa e delicata, credo sia doveroso essere cauti.

Fioravante Patrone1
La mia nota asteriscata era una cosa minore, ma questo punto devo intervenire.
Sorry, ma chi ha le idee confuse rispetto all'organizzazione dello Stato è, come dicevo, o Jaynes o i traduttori.

Riporto integralmente:
Ho chiamato questa forma mentale dell'antichità, la mentalità degli uomini dell'Iliade, mente bicamerale, sul metaferente dell'assemblea legislativa bicamerale. Ciò significa soltanto che la mentalità umana era a quel tempo divisa in due parti, una parte decisionale e una parte esecutiva, nessuna delle due cosciente nel senso che ho riferito oggi al termine.

Non la faccio io la confusione fra bicameralismo (più o meno perfetto) che è circoscritto alla sfera legislativa, e invece la divisione fra i poteri esecutivo e legislativo. Sono due cose ben differenti. Se questo fosse il livello di approfondimento di Jaynes, meglio lasciar perdere.

nato_pigro1
@anonymous_af8479, se la tua era una risposta alla mia frase
"(*) Con la divisione dei poteri nell'organizzazione moderna degli stati non c'entra assolutamente niente."
allora non ci siamo capiti: io mi riferivo a come il modello della mente bicamerale di Jaynes sia in relazione con la divisione dei poteri legislativo ed esecutivo.

Se non era così, allora ok, siamo d'accordo, anche se con il "mediamente" hai indebolito la tua affermazione ^_^

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Credere nell'esistenza o no dell'anima è, secondo me, cosa tremendamente seria e importante, dalle implicazioni profonde, anche socio/politiche.

Chi crede nell'anima, mediamente, potrebbe non essere interessato ad una ricerca scientifica spinta a cercare risposte razionali ad ogni perchè. Mediamente, chi si pone più domande sono quelli che negano una dimensione trascendente della realtà.

In soldoni, se credo nell'anima, perchè farmi troppe domande ? Tanto c'è l'anima (qui intesa anche in senso lato) che, alla fine, spiega tutto ...

La credenza nell'anima ha anche, dicevo, implicazioni socio/politiche.

Se credo che un embrione possiede un'anima, sarò mediamente contrario ad utilizzarlo per la ricerca scientifica ... o a permettere l'aborto ...

Analogamente, se credo nell'anima, avrò delle remore a staccare la spina ad un paziente in morte cerebrale (cessazione accanimento terapeutico) ... o a considerare la morte come una liberazione dalla sofferenza fine a se stessa (eutanasia) ...

Ecco, allora, che di fatto, inevitabilmente, i credenti e i non credenti nell'anima possono benissimo avere idee e progetti diversi circa la vita e quindi la società e si fronteggiano come appartenenti a due ben distinti partiti trasversali ...

nato_pigro1
"Cheguevilla":
nato_pigro, se ti interessano le letture "particolari" suggerisco anche a te la lettura del ciclo di Dune.

Si me l'hanno consigliato in parecchi, ma fin'ora i mei pregiudizi verso i libri di fantascienza hanno avuto la meglio :roll:
Inoltre non credo che sia una lettura particolare, è vero, non è famoso ma sinceramente non so perchè non lo sia diventato, comunque si meriterebbe tutta la fama che non ha, sia come libro di spicologia che si fanta-psicologia.
"Cheguevilla":
Inutile dire che le basi di partenza di Feuerbach e Marx sono piuttosto solide...

Sono solide ma convincono solo chi lo è già. E' un approccio che non potrà mai far cambiare idea a chi è credente, e questo non necessariamente per l'eventuale ottusità di chi crede: ci sono fior fior di filosofi credenti.

"Cheguevilla":
[quote="GIBI"]... scienza, razionalità ... una noia da morire, viva l'irrazionale.
Ah, così è questo il motivo per cui la maggior parte dei tuoi interventi è senza senso.
Ora è tutto molto più chiaro...[/quote]
certo GIBI che glial'hai crossata facile... :-D

"Fioravante Patrone":

Effettivamente la sua teoria sulle "voci" è impressionante (dal bigino si direbbe che ci vuole anche un bel coraggio a sostenerla, ma immagino che abbia dato qualche serio argomento in merito) e la lettura dell'Iliade è (mi appare) originale.

Che il suo sia stato coraggio o furbizia non lo so, magari l'idea gli è stata suggerita da una "voce" con una strizzatina d'occhio, poco importa. Quel che importa è che un'idea geniale, nel tuo link l'hanno paragonata alla teoria evolutiva: come innovazione lo è di sicuro. Darwin però aveva più facilità nel reperire le prove, la teoria di Jaynes per forza di cose è meno provabile, e, come dice lui stesso, difficilmente falsificabile, ma dato l'argomento che tratta non è da buttare.

"Fioravante Patrone":
Tendo a non crederci, così come la "mente bicamerale(*)" non mi sembra corrisponda molto a quanto si sa sulla struttura del cervello.
(*) Nel file in rete c'è una confusione preoccupante (la traduzione? la voglia di sintesi?) fra bicameralismo e divisione fra poteri legislativo ed esecutivo.

Ma infatti parla di "crollo della mente bicamerale", la nostra mente non è più così, lo era. Le prove fisiologiche di ciò stanno nello studio di strutture vestigiali all'interno del cervello, in alcune sue asimmetrie e in malattie tipo la schizofrenia.
(*) Con la divisione dei poteri nell'organizzazione moderna degli stati non c'entra assolutamente niente.

VINX89
"GIBI":
... scienza, razionalità ... una noia da morire, viva l'irrazionale. Tutto ha un'anima, senza di essa quello che ci circonda sarebbe spento, immobile, inutile; perciò viva l'anima, anche chi ha votato no ha dato la conferma, altrimenti come avrebbe potuto farlo?.

Una noia da morire? Potrei anche essere d'accordo.
Andiamo a ubriacarci nudi in spiaggia di notte, balliamo, cantiamo, facciamo anche "qualcos'altro" e infine costruiamo tutti insieme una statua al dio Bacco...
Se le cose stanno così, anch'io grido: "Viva l'irrazionale!"
Il problema è che qui stiamo parlando non di quello che ci piace o di quello che vorremmo, ma bensì di ciò che è più vicino possibile alla verità.
Secondo te, il fatto che l'anima renderebbe tutto più sensato e vivo è una buona prova per la sua esistenza?
Questo è antropocentrismo, l'ottuso ottimismo da cui già Leopardi ci aveva messo in guardia.
Secondo me l'atteggiamento giusto è quello di godersi la vita e di divertirsi (con moderazione...), ma ciò non deve coinvolgere la nostra mente, che al contrario deve essere disillusa e razionale in modo spietato se vuole cercare di capire qualcosa dell'universo senza degenerare con idee tipo quella dell'anima...

Fioravante Patrone1
"nato_pigro":
Recentemente ho letto "Il crollo della mente bicamerale" di Julian Jaines (http://it.wikipedia.org/wiki/Il_crollo_ ... _coscienza). E' un libro che ha subito numerose critiche, è vero, ma propone spiegazioni così rivoluzionarie e interessanti che mi hanno sconvolto. L'autore stesso non dice che le sue ipotesi sono vere portanto prove inconfutabili, reinterpreta semplicemente alla luce della sua teoria diversi reperti archeologici e "libri" antichi, e il tutto acquista un senso. Magari non è un libro da prendere come oro colato, ma è da considerare euristicamente: propone di percorrere l'unica -fin'ora- strada quasi-scientifica per provare cos'è dio. Spiega la nascita degli dèi e della coscienza e va oltre le argomentazioni esclusivamente dialettiche come possono essere quelle di Feuerbach o Marx.

Qualcuno di voi l'ha letto?


No. Né sapevo esistesse. Mi hai incuriosito e mi sono letto un bigino suo, ovvero questo: http://www.psychiatryonline.it/ital/julian.htm
Effettivamente la sua teoria sulle "voci" è impressionante (dal bigino si direbbe che ci vuole anche un bel coraggio a sostenerla, ma immagino che abbia dato qualche serio argomento in merito) e la lettura dell'Iliade è (mi appare) originale. Tendo a non crederci, così come la "mente bicamerale(*)" non mi sembra corrisponda molto a quanto si sa sulla struttura del cervello.
Preferisco testi più moderni, mi convincono di più (Damasio, con Emozione e coscienza).




(*) Nel file in rete c'è una confusione preoccupante (la traduzione? la voglia di sintesi?) fra bicameralismo e divisione fra poteri legislativo ed esecutivo.

Cheguevilla
"GIBI":
... scienza, razionalità ... una noia da morire, viva l'irrazionale.
Ah, così è questo il motivo per cui la maggior parte dei tuoi interventi è senza senso.
Ora è tutto molto più chiaro...

GIBI1
... scienza, razionalità ... una noia da morire, viva l'irrazionale. Tutto ha un'anima, senza di essa quello che ci circonda sarebbe spento, immobile, inutile; perciò viva l'anima, anche chi ha votato no ha dato la conferma, altrimenti come avrebbe potuto farlo?.

Cheguevilla
nato_pigro, se ti interessano le letture "particolari" suggerisco anche a te la lettura del ciclo di Dune.
Sono sei libri, i primi tre principalmente sono un romanzo, ma i secondi tre sono un capolavoro di antropologia e sociologia.
Nel quarto libro viene affrontato stupendamente il tema della religione, ovvero il motivo per cui questa è radicata nelle menti e l'uso che ne viene fatto dal potere.
Spiega in maniera molto interessante non solo la nascita degli dei, ma anche la loro crescita ed il loro sviluppo.
Inutile dire che le basi di partenza di Feuerbach e Marx sono piuttosto solide...

Studente Anonimo
Studente Anonimo
No, non l'ho letto, ma seguo, a livello divulgativo, i grandi progressi delle neuroscienze.

In questi ultimi anni, con gli strumenti i imaging quali la risonanza magnetica funzionale, le tomografia a positroni (pet) ecc., si sta osservando il cervello in funzione mentre sta avendo via via le "esperienze" più disparate ... e se ne stanno scoprendo delle belle ...

Per esempio, si è scoperto che abbiamo una parte di cervello che si attiva durante le esperienze mistico/religiose, per cui vi sarebbe una base fisiologica anche per la religiosità ...

Per me, questi nuovi studi vanno nella direzione, che io appoggio, della non esistenza di altro che del cervello come base fisica di tutto ciò che è pensiero, sentimento, religiosità, ecc. ecc., insomma tutto ciò che costituisce la mente umana.

Azzarderei questa semplice, ma efficace, ipotesi di lavoro :

cervello = hardware

mente = software (dove con mente intendo ogni attività di pensiero, sentimento, ecc.).

Per l'anima, quindi, non vi sarebbe posto ...

I progressi nelle neuroscienze, assieme a quelli che si stanno avendo in tutte le altre scienze collegate alla vita (genetica, fisiologia, teoria dell'evoluzione, ecc. ecc.), stanno ridisegnando la nostra concezione della vita e dell'uomo.

In particolare, la teoria dell'evoluzione ci fornisce le possibili spiegazioni del "perchè" appaiono certe "funzioni" nel cervello umano. Si specializzerebbero certe funzioni perchè così vi sarebbe un vantaggio per la specie ... Anche il "senso religioso" si spiega, per me, in questo modo.

nato_pigro1
"anonymous_af8479":
Una mia considerazione antropologica.

Secondo me, il cervello umano si è evoluto fino al punto in cui, se si sofferma su un "qualcosa" di sconosciuto, istintivamente è portato a "pensare" che quel qualcosa possegga un' "anima", ovvero un qualcosa che lo fa essere com'è, che ne spiega, in un certo modo, l' "essenza".


Credo che l'unica disciplina che possa andare al di là del "secondo me" su questo argomento sia appunto l'antropologia a braccetto con la paleo-psicologia. Recentemente ho letto "Il crollo della mente bicamerale" di Julian Jaines (http://it.wikipedia.org/wiki/Il_crollo_ ... _coscienza). E' un libro che ha subito numerose critiche, è vero, ma propone spiegazioni così rivoluzionarie e interessanti che mi hanno sconvolto. L'autore stesso non dice che le sue ipotesi sono vere portanto prove inconfutabili, reinterpreta semplicemente alla luce della sua teoria diversi reperti archeologici e "libri" antichi, e il tutto acquista un senso. Magari non è un libro da prendere come oro colato, ma è da considerare euristicamente: propone di percorrere l'unica -fin'ora- strada quasi-scientifica per provare cos'è dio. Spiega la nascita degli dèi e della coscienza e va oltre le argomentazioni esclusivamente dialettiche come possono essere quelle di Feuerbach o Marx.

Qualcuno di voi l'ha letto?

nato_pigro1
"Cheguevilla":
Personalmente il non crederci perchè non costituisce un'ipotesi necessaria non mi basta. Ci sono tante cose superflue a cui non mi va di rinunciare solo perchè non sono strettamente necessarie. Piuttosto la trovo una cosa irragionevole.
Euclide non era troppo irragionevole nel sostenere la minimalità delle ipotesi.
Se devi confrontare due dimostrazioni che portano allo stesso risultato, è sempre preferibile quella che utilizza il minor numero di ipotesi.
Ipotizzare una cosa non necessaria, oltre che superfluo, può essere dannoso, poichè potrebbe facilmente portare fuori strada.
E ciò che è accaduto nei secoli precedenti ne è una prova più che sufficiente, a mio parere.


dicevo subito dopo...

"nato_pigro":
Questo dal punto di vista personale.

Cheguevilla
Personalmente il non crederci perchè non costituisce un'ipotesi necessaria non mi basta. Ci sono tante cose superflue a cui non mi va di rinunciare solo perchè non sono strettamente necessarie. Piuttosto la trovo una cosa irragionevole.
Euclide non era troppo irragionevole nel sostenere la minimalità delle ipotesi.
Se devi confrontare due dimostrazioni che portano allo stesso risultato, è sempre preferibile quella che utilizza il minor numero di ipotesi.
Ipotizzare una cosa non necessaria, oltre che superfluo, può essere dannoso, poichè potrebbe facilmente portare fuori strada.
E ciò che è accaduto nei secoli precedenti ne è una prova più che sufficiente, a mio parere.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Una mia considerazione antropologica.

Secondo me, il cervello umano si è evoluto fino al punto in cui, se si sofferma su un "qualcosa" di sconosciuto, istintivamente è portato a "pensare" che quel qualcosa possegga un' "anima", ovvero un qualcosa che lo fa essere com'è, che ne spiega, in un certo modo, l' "essenza".

Esempi di questo fatto sono i fulmini di Indra-Zeus-Iuppiter, le svariate montagne sacre, i roveti ardenti, i totem, l'anima dell'uomo, l'anima dell'universo ecc. ecc.

Il perchè di questa evoluzione potrebbe essere che così si ha un vantaggio per la specie homo.

Supponendo che "dietro" ad ogni fenomeno sconosciuto/misterioso vi è un' "anima", si da in effetti una "spiegazione" e si individua una entità amica o nemica in favore della quale o contro la quale concetrare i propri pensieri/azioni (magari a livello di clan/comunità) di apprezzamento o disprezzo/avversione.

In questo modo il clan/comunità umana facilmente si coalizza e, come si si sa, l'unione fa la forza ...

La concezione animistica della realtà produce quindi un grande effetto a favore dell' homo ...

L' "animismo" costituisce un enorme passo avanti dell'umanità, inferiore solo al successivo "scientismo" ...

Però l'animismo persiste ed è molto diffusso e lo scientismo, unica via per spiegare "meglio" il cosmo, è solo all'inizio ...

nato_pigro1
"Andrea2976":
Forse occorrerebbe avere una definizione di "anima" prima di scartare la sua esistenza a priori, solo l'ignoranza umana ha permesso che talune persone
utilizzassero tali argomenti per soggiogare le menti più deboli, ma credere in qualcosa di indimostrabile è una delle basi anche della nostra Matematica.


Anche senza buttarsi nel cercare un definizione che caratterizzi del tutto il concetto "anima", direi che è sufficiente evidenziare due condizioni necessarie per la sua esistenza-definizione, e cioè l'immortalità o eternità e l'immaterialità (credo che siano concetti abbastanza di uso comune perchè non necessitino di un'ulteriore definizione).
Già in molti che rifiutano la sua esistenza lo fanno perchè non accettano che possa esserci qualcosa di eterno e immateriale, mentre quelli che ci credono devono accettare che ci sia un'entità con queste caratteristiche.

Personalmente il non crederci perchè non costituisce un'ipotesi necessaria non mi basta. Ci sono tante cose superflue a cui non mi va di rinunciare solo perchè non sono strettamente necessarie. Piuttosto la trovo una cosa irragionevole. Questo dal punto di vista personale.
Per quanto riguarda la scienza: nessuno parte dell'esistenza dell'anima per fare scienza, e nessuno vi ci ricorre per progradire, tant'è che esistono scienziati, credenti e non, altrettanto capaci. Sarebbe ridicolo oggi, oltre che controproducente, aggiungere questa ipotesi ad hoc.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Ci ho pensato su e penso che sia giusto lasciare le sole opzioni "sì" e "no". Questo perchè la domanda è "credi ...".

Ovviamente, a tutt'oggi, che sappia io, nessuno ha verificato fisicamente l'esistenza nè la non esistenza dell'anima, per cui penso sia giusto sottolineare l'approccio fideistico.

Cheguevilla
"Andrea2976":
Forse occorrerebbe avere una definizione di "anima" prima di scartare la sua esistenza a priori, solo l'ignoranza umana ha permesso che talune persone
utilizzassero tali argomenti per soggiogare le menti più deboli, ma credere in qualcosa di indimostrabile è una delle basi anche della nostra Matematica.
Si, è vero, ma gli assiomi e i postulati sono ridotti al minimo indispensabile.
L'anima, insieme al trascendente e simili, è un'ipotesi alquanto superflua.

Andrea2976
Sono stato il secondo a votare "sì"!
Forse è un voto per dissociarmi da un razionalismo puro.
Se è vero che il metodo scientifico è il nostro sistema per vagliare le ipotesi penso che lo stesso,
come invenzione della mente umana, sia soggetto a verifica e non potendo essere vereficato per auto-referenza bisogna accontentarsi di postulare le sue basi.
D'altro canto quando si parla di questioni nettamente legate all'ambito "trascendente" ognuno è libero dire la sua.

Forse occorrerebbe avere una definizione di "anima" prima di scartare la sua esistenza a priori, solo l'ignoranza umana ha permesso che talune persone
utilizzassero tali argomenti per soggiogare le menti più deboli, ma credere in qualcosa di indimostrabile è una delle basi anche della nostra Matematica.

Benny24
"Mathematico":
Preferisco l'opzione "Non so" :lol: .

Meglio di no, il sondaggio sarebbe inutile: dovremmo rispondere tutti così. :)

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