11 settembre... è 'convincente' la 'verità ufficiale'?...

Sk_Anonymous
cari amici

diversi di voi si sono accinti a proporre, con risultati un poco alternanti a seconda dei casi, argomenti di discussione che, da un punto di vista strettamente ‘accademico’, con la Matematica avrebbero poco o nulla a che fare. Secondo il mio modestissimo parere tale distinzione è profondamente erronea dal momento che la Matematica è in primo luogo un aspetto del pensiero per cui il ‘Matematico’ ricorre alla ‘Matematica’ in maniera ‘istintiva’ quale che sia la sua attività del momento. La semplice lettura di un articolo di giornale per esempio è assai diversa se fatta da un ‘Matematico’ oppure da uno che ‘Matematico’ non è. Mentre quest’ultimo solitamente è attento alla ‘materialità’ della notizia riportata dalla carta stampata, il primo sottopone la notizia ad una attenta valutazione critica per valutarne la ‘affidabilità’, ovvero se costituisce un insieme di elementi logicamente coerenti. Per dimostrare la veridicità di queste mie affermazioni voglio proporre a tutti una specie di ‘esercizio’ su un argomento assai ‘scottante’, vale a dire la ‘tragedia’ dell’11 settembre 2001, per valutare insieme se quanto oggi si pretende sia ‘verità ufficiale’ può essere accettato come tale anche dopo un attento esame critico. Mi rendo conto che è difficile per ognuno di noi essere immune da condizionamenti su un tema così delicato. D’altra parte è proprio la parola ‘difficile’ che solitamente sprona il matematico ad andare avanti e pertanto sono sotto questo punto di vista assai ‘fiducioso’. Dal momento che ogni costruzione scientifica deve basarsi su degli ‘assiomi’, la presente discussione assumerà come ‘assioma’ che la ‘mente organizzatrice’ dell’11 settembre sia stata un certa ‘Organizzazione Y’ la quale aveva come fine una ‘svolta decisiva’ negli equilibri politici mondiali, ‘svolta’ i cui effetti [non certo positivi per la gran parte dell’umanità…] durano tuttora e dureranno per chissà quanti anni a venire. Senza avere alcuna pretesa di stabilire quale sia l’identità ed i membri di questa ‘Organizzazione Y’, questo ‘esercizio’ si propone assai più modestamente di fornire risposta al seguente interrogativo: quanto è ‘credibile’ la ‘verità sull’11 settembre’ così come accreditata nel report finale [d’ora in poi designato come ‘Commission report’…] della 9/11 Independent Commission del Congresso degli Stati Uniti?…

Ovviamente il materiale esistente in rete su tale argomento è a dir poco ‘sterminato’ e questo fa sì che una cernita preliminare della materia prima sulla quale lavorare già è lavoro alquanto problematico. Un sito contenente una ragguardevole pole di informazioni e riferimenti sull’11 settembre mi pare sia il seguente http://s3.amazonaws.com/911timeline/index.html . Da esso trarremo il materiale di base sul quale lavorare, anche se ulteriori riferimenti e indirizzi saranno ovviamente bene accetti. La mia speranza è che, almeno in questa sede, si possa cercare di impostare l’analisi di quanto avvenuto l’11 settembre in maniera scientifica… o quasi per lo meno… Augurandomi entusiastica e fattiva collaborazione da parte vostra proverò ad impostare il ‘capitolo primo’ nel prossimo postato…




cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Risposte
Sk_Anonymous
Ragazzi
tempo fa mi è capitato di leggere un articolo in cui si parlava di ‘nubi piroclastiche’ prodotte dal crollo delle Twin Towers e di elevati casi di cancro riscontrati tra le persone che hanno lavorato a ground zero. Con un poco di pazienza sono riuscito a trovare l’articolo in questione su…

http://www.forzanuova.org/da_twin_tower ... astica.htm

… e qui vi propongo le prime righe…

Dalle Twin Towers ‘nube piroclastica’,aumento dei linfomi ‘non-Hodging’…

Autore: Maurizio Blondet
Fonte: www.effedieffe.com

Un numero troppo alto di soccorritori che lavorarono sulle macerie del World Trade Center l'11 settembre soffrono oggi di linfoma ‘non-Hodgins’, una forma di cancro che è associato ad alti livelli di radiazioni ionizzanti, come all'esposizione a fughe di materiale nucleare. Dello stesso male soffrono, a tassi preoccupanti, i residenti di quell'area di Manhattan. Lo hanno riferito fonti della FEMA [Federal Emergency Management Agency, la protezione civile americana…] al nostro amico e investigatore Wayne Madsen, lui stesso ex agente della NSA, National Security Agency. Varie inchieste giornalistiche hanno confermato da tempo che i lavoratori di ground zero soffrono di disturbi respiratori per aver inalato l'enorme nube di detriti polverizzati. Il Mount Sinai Medical Center dice in un recentissimo rapporto che sette su dieci dei lavoratori [ben quarantamila, fra operai e pompieri, poliziotti, sanitari e volontari…] che hanno prestato la loro opera a ground zero hanno i polmoni deteriorati. E che le infermità ‘sono persistenti o permanenti in un'alta proporzione delle persone esaminate’, con ‘gravi e durevoli problemi di salute’. Ma la ricerca del Mount Sinai si limita alle affezioni respiratorie. La FEMA invece parla, anonimamente, anche di gravi danni al sistema immunitario. Wayne Madsen avanza l'ipotesi che la demolizione controllata di quel giorno, spettacolare come effetto visivo, sia stata ottenuta da micro-cariche nucleari. L'ipotesi mi sembra estrema e non necessaria. Lo suggeriscono altre rivelazioni delle ‘fonti’ FEMA citate da Madsen. Esse definiscono la finissima polverizzazione che caratterizzò i crolli come ‘piroclastica’. Molto significativo. ‘Piroclastiche’ sono le emissioni gassose che accompagnano le grandi eruzioni vulcaniche. Nubi ardenti, più pesanti dell'aria, che rotolano perciò velocissime lungo i fianchi del vulcano, uccidendo ogni forma di vita. Gli abitanti di Pompei, nel 72 dopo Cristo, furono sterminati appunto dalla nube piroclastica uscita dal Vesuvio. La nube che invase le strade di Manhattan l'11 settembre non era solo tossica, era ‘calda o [addirittura] ‘rovente’, come hanno detto tutti i presenti sopravvissuti. ‘Era come affogare in un mare d'acqua bollente…’, ha rievocato un lavoratore in un documentario della BBC. Gli informatori della FEMA rivelano oggi che parecchie auto parcheggiate nella zona occidentale del World Trade Center apparivano ‘fuse’ nel lato che dava verso le Torri. Il calore aveva saldato le portiere al corpo della carrozzeria…


Ipotesi ‘fantascientifica’ quella di Wayne Madsen?… voi che ne pensate ragazzi?… Per quello che mi riguarda è semplicemente una ‘ipotesi’ la quale può essere sia ‘accettata’ sia ‘respinta’ sulla base di una precisa indagine di tipo ‘matematico’. Ora voi direte che ‘tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare’. Sarà anche vero… però il vecchio lupo è anche un vecchio ‘lupo di mare’ e il mare certo non lo spaventa… :smt077

Prima cosa da fare è andare alla ricerca di dati riguardanti il contenuto delle ‘polveri’ prelevate a ground zero. Siccome è anche vero che ‘chi cerca trova’, ecco che cosa ho trovato…

http://pubs.usgs.gov/of/2001/ofr-01-042 ... table.html

Tombola ragazzi!… si tratta dell’analisi spettroscopica di campioni di polveri e detriti prelevati a ground zero dove sorgeva il Wtc1!… è si tratta di ‘dati ufficiali’ in quanto forniti da un ente governativo degli Stati Uniti… che volete di più dalla vita!… :finga:

I dati si riferiscono a campioni di polveri prelevati ’outdoor’ [Wtc1-02,Wtc1-03,Wtc1-05, Wtc1-06,Wtc1-14,Wtc1-15,Wtc1-16,Wtc1-17,Wtc1-21,Wtc1-22,Wtc1-25, Wtc1-28,Wtc1-30,Wtc1-34], di detriti prelevati ’indoor’ [Wtc1-20,Wtc1-36] e di ‘rivestimenti di travature’ [Wtc1-08,Wtc1-09]. I dati sono espressi in ‘percento’ [%] per gli elementi più ‘abbondanti’ , in ‘parti per milione’ [ppm] per gli elementi più ‘rari’. Tra questi ultimi alcuni attirano l’attenzione in quanto si tratta di elementi ‘insoliti’ che di norma non fanno parte del materiale con il quale si costruiscono i grattacieli. Questi sono precisamente i seguenti: Uranio, Stronzio, Bario, Cerio, Lantanio, Torio. Con pazienza stiliamo una tabella a parte [in cui sono riportate le ‘parti per milione’…] per tutti questi…

Uranio

Wtc1-02: 3.92
Wtc1-03: 1.96
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 2.89
Wtc1-15: 2.71
Wtc1-16: 2.3
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 3.16
Wtc1-22: 3.09
Wtc1-25: 3.78
Wtc1-27: 3.36
Wtc1-28: 3.27
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 2.7
Wtc1-36: 3.23
Wtc1-08: 4.72
Wtc1-09: 7.57

Stronzio

Wtc1-02: 1000
Wtc1-03: 409
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 643
Wtc1-15: 736
Wtc1-16: 3130
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 787
Wtc1-22: 710
Wtc1-25: 695
Wtc1-27: 701
Wtc1-28: 711
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 706
Wtc1-36: 823
Wtc1-08: 444
Wtc1-09: 378

Bario

Wtc1-02: 765
Wtc1-03: 376
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 461
Wtc1-15: 405
Wtc1-16: 3670
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 460
Wtc1-22: 452
Wtc1-25: 624
Wtc1-27: 470
Wtc1-28: 491
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 390
Wtc1-36: 438
Wtc1-08: 317
Wtc1-09: 472

Cerio

Wtc1-02: 108
Wtc1-03: 50.9
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 68.8
Wtc1-15: 64.9
Wtc1-16: 132
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 77
Wtc1-22: 72
Wtc1-25: 85
Wtc1-27: 77.7
Wtc1-28: 75
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 61.6
Wtc1-36: 70.2
Wtc1-08: 202
Wtc1-09: 356

Lantanio

Wtc1-02: 51
Wtc1-03: 25.8
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 34.8
Wtc1-15: 32.7
Wtc1-16: 69.9
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 38.6
Wtc1-22: 35.4
Wtc1-25: 43.5
Wtc1-27: 39.5
Wtc1-28: 38.4
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 31.3
Wtc1-36: 35.6
Wtc1-08: 102
Wtc1-09: 175

Torio

Wtc1-02: 11.2
Wtc1-03: 5.56
Wtc1-05: n.m.
Wtc1-06: n.m.
Wtc1-14: 7.92
Wtc1-15: 7.3
Wtc1-16: 5.36
Wtc1-17: n.m.
Wtc1-21: 8.48
Wtc1-22: 8.5
Wtc1-25: 9.94
Wtc1-27: 9.14
Wtc1-28: 8.48
Wtc1-30: n.m.
Wtc1-34: n.m.
Wtc1-20: 7.25
Wtc1-36: 8.64
Wtc1-08: 17.9
Wtc1-09: 30.7

Bene ragazzi… ma perchè abbiamo scelto proprio questi elementi?… Per capirlo esaminiamo il secondo della lista: lo stronzio. Su Wikipedia leggiamo…

Lo stronzio è l'elemento chimico di numero atomico 38. Il suo simbolo è Sr. Appartiene al gruppo dei metalli alcalino-terrosi e si presenta come un metallo tenero, argenteo, bianco o leggermente giallo. Come gli altri elementi del suo gruppo, è estremamente reattivo. Si trova nella celestite e nella stronzianite…

Il principale impiego dell'ossido di stronzio è nella fabbricazione di vetri per i tubi catodici dei televisori a colori. Tra gli altri usi industriali e commerciali si hanno:
· la produzione di magneti di ferrite e la raffinazione dello zinco
· il titanato di stronzio, con il suo indice di rifrazione estremamente elevato ed il suo potere disperdente superiore a quello del diamante, viene usato in applicazioni ottiche.Viene usato anche come gemma, benché raramente perché fragile e facilmente soggetto ad abrasioni
· i sali di stronzio vengono impiegati per produrre fuochi d'artificio di colore rosso
· il cloruro di stronzio è a volte usato nella formula di dentifrici per denti sensibili
· la produzione di materiali termoplastici come la plastoferrite


Veniamo dunque a sapere che si tratta di un metallo ed è usato per impieghi un poco ‘particolari’. Perché però stupisce tanto la sua presenza nelle polveri di ground zero?… Il fatto è che, se osserviamo la tabella del sito indicato, scopriamo che precede in classifica elementi assai più ‘comuni’ come zinco, piombo, rame, nichelio, cromo e argento. Non è strano ragazzi?… Andando a leggere sempre su Wikipedia scopriamo però un dato ‘interessante’ su un particolare isotopo di questo elemento chimico…

Sono noti 16 isotopi instabili, tra i quali il più importante è $Sr^90$, con la sua emivita di 29 anni. $Sr^90$ è un sotto-prodotto delle esplosioni nucleari ed è presente nel fallout [le polveri che ricadono sulla superficie dopo un'esplosione…]. È pericoloso per la salute perché tende a sostituirsi al calcio delle ossa e quindi a permanervi per lungo tempo, provocando tramite la sua radioattività l'insorgere di forme tumorali. $Sr^90$ è uno dei più longevi emettitori noti di raggi beta ad alta energia ed è allo studio per poter essere impiegato in sistemi ausiliari di produzione di energia elettrica [Systems for Nuclear Auxiliary Power, SNAP…] utilizzabili dove è richiesta una fonte di energia elettrica leggera, compatta e durevole…

Uhm!!!… qualche ‘sospetto’ comincia ad insorgere e allora andiamo a vedere l’altro elemento chimico che abbiamo messo in evidenza: il bario. Sempre da Wikipedia…

Il bario è l'elemento chimico di numero atomico 56. Il suo simbolo è Ba. È un elemento metallico di colore argenteo, tenero e molto tossico. Fa parte del gruppo dei metalli alcalino-terrosi e fonde a temperatura molto elevata. Il suo ossido è detto baryta e si trova soprattutto nel minerale barite.Il bario non si trova mai puro in natura a causa della sua forte reattività con l'acqua e con l'ossigeno dell'aria. Composti di bario si usano in piccole quantità nelle vernici e nella produzione del vetro.

Il bario è usato soprattutto in candele per motori a scoppio, fuochi d'artificio e lampade fluorescenti. Inoltre:

· come ‘getter’ in tubi a vuoto
· come ricoprimento sotto forma di ossido assieme agli ossidi di stronzio e calcio, catodi nei tubi a vuoto
· il solfato di bario è permanentemente bianco ed è usato come pigmento per vernici e nella fabbricazione del vetro
· la barite è usata diffusamente nei pozzi di petrolio per appesantire i fluidi di trivellazione e nella produzione della gomma
· il carbonato di bario è un utile derattizzante e si usa anche per fabbricare vetro e mattoni, mentre il nitrato di bario e il clorato vengono usati per fabbricare fuochi d'artificio di colore verde
· il solfuro di bario impuro è fosforescente dopo essere stato esposto alla luce
· i sali di bario, soprattutto il solfato, sono impiegati a volte come mezzo di contrasto, somministrati oralmente o per via rettale per aumentare il contrasto degli esami medici radiografici del sistema digestivo
· il lithopone, un pigmento che contiene solfato di bario e solfuro di zinco, ha un buon potere coprente e non si scurisce se viene esposto a solfuri
· come magnete in alcuni tipi di altoparlanti per auto


Anche qui non ci sarebbe tanto da soprendersi… se non fosse per il fatto che nella ‘classifica’ precede non solo gli elementi prima indicati, ma anche lo stesso stronzio. Andando a vedere su Wikipedia scopriamo qualcosa riguardo ai suoi isotopi…

In natura il bario è una miscela di sette isotopi stabili. Esistono ventidue isotopi noti di tale elemento, ma la maggior parte sono molto radioattivi e hanno emivita che va da pochi millisecondi ad alcuni minuti: la sola eccezione è il 133Ba con emivita di 10,51 anni…

Dunque, dunque… il bario ha dunque un solo isotopo radioattivo, relativamente stabile sul medio periodo, di peso atomico pari a 133… Teniamo a mente questo e andiamo a vedere il terzo ‘elemento misterioso’ che abbiamo isolato: il cerio. Sempre da Wikipedia…

Il cerio è l'elemento chimico di numero atomico 58. Il suo simbolo è Ce. Il cerio è un elemento metallico, argenteo, appartenente al gruppo dei lantanidi. Utilizzato in alcune leghe a base di terre rare, per colore e lucentezza somiglia al ferro ma è più tenero, duttile e malleabile. All'aria si ossida rapidamente. Fra gli elementi delle terre rare, solo l'europio è più reattivo del cerio.
È attaccato rapidamente da soluzioni alcaline e da acidi, sia diluiti sia concentrati, mentre si decompone lentamente in acqua fredda e rapidamente in acqua bollente. Il metallo puro può facilmente prender fuoco se graffiato con una lama…

Utilizzi del cerio...
· il cerio è utilizzato nella produzione delle leghe di alluminio e di alcuni acciai
· l'aggiunta di cerio alle fusioni in ferro evita la grafitizzazione e consente la produzione di ferro malleabile
· negli acciai può aiutare a ridurre solfuri ed ossidi inoltre consente la degasazione
· viene utilizzato nella produzione degli acciai inossidabili come agente indurente per precipitazione.
· nelle leghe di magnesio, una percentuale di cerio fra il 3 ed il 4%, insieme allo 0,2-0,6% di zirconio, aiuta a ridurre la granularità e consente la realizzazione di fusioni di forme complesse, aumentando inoltre la resistenza al calore
· viene utilizzato in leghe per magneti permanenti.
· è un componente del Mischmetal, abbondantemente utilizzato nella produzione di leghe piroforiche per accendisigari
· il cerio è anche utilizzato nelle lampade ad arco voltaico, particolarmente nell'industria del cinema
· il solfato cerico è ampiamente utilizzato come agente ossidante volumetrico nell'analisi quantitativa
· composti di cerio sono utilizzati nella produzione del vetro, sia come componenti sia come decoloranti
· composti di cerio sono anche utilizzati per produrre smalti colorati
· composti del cerio(III) e cerio(IV) hanno un utilizzo come catalizzatori nella sintesi di composti organici…

In natura il cerio è composto di tre isotopi stabili e uno radioattivo; 136Ce, 138Ce, 140Ce e 142Ce, di cui il 140Ce è il più abbondante (abbondanza naturale 88.48%). L'emivita dell'isotopo radioattivo naturale 142Ce è di 5x1016 anni. Sono stati creati in laboratorio altri 26 radioisotopi. I più stabili fra essi sono 144Ce con emivita di 284,893 giorni, 139Ce con 137,640 giorni e 141Ce con 32,501 giorni. Tutti gli altri radioisotopi hanno emivite di meno di 4 giorni, e la gran parte di essi non arriva a 10 minuti. Questo elemento ha anche due stati meta. Gli isotopi del cerio hanno peso atomico che va da 123 amu (123Ce) a 152 amu (152Ce)…


Che dire?… anche il cerio non è che sia un ‘elefante bianco’, tuttavia nella famosa ‘classifica’ precede elementi molto più ‘familiari’ come cromo, nichelio e argento. Non è strano?… Andando avanti troviamo un altro emerito ‘sconosciuto': il lantanio. Sempre da Wikipedia…

Il lantanio è l'elemento chimico di numero atomico 57. Il suo simbolo è La. È un elemento leggero, metallico, di colore bianco-argento, malleabile e duttile: è anche molto tenero, tanto che si può tagliare con un coltello. In reazione con l'acqua rilascia idrogeno gassoso. Ignifugo. Reagisce con gli ossidanti. Appartiene al gruppo 3 della tavola periodica e spesso viene considerato uno dei lantanidi. Si trova in alcuni minerali di terre rare, di solito in combinazione con il cerio e altri lantanidi. È uno dei più reattivi metalli delle terre rare: reagisce direttamente con carbonio, azoto, boro, selenio, silicio, fosforo, zolfo, e con gli alogeni. Si ossida rapidamente se esposto all'aria o all'acqua calda, mentre in acqua fredda il processo è molto rallentato…

Usi del lantanio...
· illuminazione a carboni, soprattutto nell'industria cinematografica per l'illuminazione di teatri di posa e proiezione di pellicole
· l'ossido di lantanio (La2O3) migliora la resistenza del vetro all'attacco degli alcali ed è usato nella manifattura di speciali vetri ottici, come il etro assorbente gli infrarossi e lenti per fotocamere e telescopi, per via dell'alto indice rifrattivo e della bassa dispersione dei vetri alle terre rare
· piccole quantità di lantanio aggiunte all'acciaio ne migliorano la malleabilità, la duttilità e la resilienza
· piccole quantità di lantanio aggiunte al ferro aiutano a produrre perlite
· piccole quantità di lantanio aggiunte al molibdeno diminuiscono la durezza e la fragilità di questo metallo e la sua sensibilità agli sbalzi di temperatura.
· il mischmetal, una lega piroforica usata per esempio nelle pietre per accendini, contiene dal 25% al 45% di lantanio
· l'ossido e il boruro sono usati nelle valvole in elettronica
· la produzione di leghe che fungono da ‘spugne di idrogeno’. Sono leghe capaci di adsorbire reversibilmente fino a 400 volte il loro volume di idrogeno gassoso
· catalizzatori per il cracking del petrolio
· mantelli per lanterne a gas
· composti per la lucidatura di vetri e marmi
· datazione (lantanio-bario) di rocce e minerali
· il nitrato di lantanio trova uso in vetri speciali, catalizzatori e trattamento delle acque

Il lantanio in natura è composto di un isotopo stabile (139La) e uno radioattivo (138La) con emivita di 1,05&volte;1011 anni; il 139La è il più abbondante dei due (99,91%). Sono stati creati altri 38 radioisotopi, di cui il più stabile è il 137La con emivita di 60.000 anni. Tutti gli altri isotopi sono radioattivi, con emivite di meno di 24 ore, e anzi la maggioranza di questi hanno emivite di meno di un minuto. Questo elemento ha anche tre stati meta. Gli isotopi di lantanio hanno peso atomico che va da 117 amu (117La) a 155 amu (155La)…


Che dire di questo elemento, posizionato nella ‘classifica’ subito dopo il cerio?… Come mai è presente in quantità del genere nelle polveri di ground zero?… Terminiamo questa ‘escursione’ con un elemento assi particolare: il torio. Sempre da Wikipedia…

Il torio è l'elemento chimico di numero atomico 90. Il suo simbolo è Th. Il torio è un metallo reperibile in natura, leggermente radioattivo. Se puro e in forma metallica, è di colore bianco argenteo che si mantiene lucido per molti mesi; però se viene contaminato con il suo ossido si annerisce lentamente all'aria diventando prima grigio e poi nero. L'ossido di torio (ThO2), detto anche toria, ha uno dei più alti punti di ebollizione di tutti gli ossidi (3300°C). Quando vengono scaldati all'aria, i trucioli metallici di torio prendono fuoco e bruciano con una brillante luce bianca…

Applicazioni del torio...

· reticelle per luci a gas portatili. Queste reticelle rilucono di una luce bianca abbagliante quando vengono scaldate nella fiamma del gas
· in leghe di magnesio, cui conferiscono grande durezza e resistenza alla fatica ad alte temperature
· il torio è usato per rivestire i fili di tungsteno negli apparecchi elettronici
· il torio è stato usato in elettrodi per saldatura e ceramiche resistenti al calore
· il suo ossido è usato per controlare la dimensione della grana del tungsteno usato nei filamenti delle lampadine elettriche
· il suo ossido è usato per crogioli da laboratorio per alte temperature
· l'ossido di torio aggiunto al vetro permette di creare vetri con alto indice di rifrazione e dispersione molto bassa. Perciò trova applicazione in lenti di alta qualità per macchine fotografiche e strumenti scientifici.
· l'ossido di torio è stato usato come catalizzatore per la conversione di ammoniaca in acido nitrico, nel cracking del petrolio, nella produzione di acido solforico
· il rapporto uranio-torio è stato usato per datare fossili di ominidi
· come materiale fertile per produrre combustibile nucleare. In particolare il progetto proposto di reattore ad amplificazione di energia dovrebbe impiegare torio. Poiché il torio è più abbondante dell'uranio, i progetti delle cupole dei reattori nucleari incorporano il torio nel loro ciclo del combustibile nucleare.
· il diossido di torio (ThO2) era l'ingrediente attivo del Torotrasto, che era usato nella diagnostica medica a raggi X. Questo uso è però stato abbandonato per via della carcinogenicità di tale composto

In natura il torio si presenta con un unico isotopo, 232Th, che è il più stabile dei 25 isotopi conosciuti, la cui massa atomica è compresa tra 212 e 236. 232Th ha un'emivita di oltre 14 miliardi di anni, seguono in ordine di stabilità decrescente 230Th (75380 anni), 229Th (7340 anni) e 228Th (1,92 anni). Tutti gli altri rimanenti isotopi hanno emivite comprese tra i 30 mesi e 25 ore. Del torio è noto anche un metastato…


Bene ragazzi!… per il momento ci fermiamo qui e ci teniamo bene a mente i dati che il governo degli Stati Uniti ci ha messo gentilmente a diposizione… Prossimo passo sarà quello di sottoporre questi dati ad ‘elaborazione matematica’ per vedere di ripondere a qualche dubbio che sicuramente alberga nella nostra mante… pertanto… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Sk_Anonymous
Ragazzi
dopo una lunga [ma per nulla inutile…] interruzione eccoci a parlare nuovamente di quello che è successo a New York l’11 settembre 2001. Per cominciare una domanda: chi di voi sa quando è stato usato per la prima volta il termine ‘ground zero‘?… Chi ancora non lo sa è probabile resti un poco ‘sorpreso’… il termine ground zero è stato usato per la prima volta sessantadue anni fa ed è legato alle seguenti fotografie aeree…



Le due foto mostrano la citta giapponese di Nagasaki prima e dopo l’esplosione della bomba Fatman al plutonio, avvenuta la mattina del 9 agosto 1945. Il termine ground zero indica l’epicentro dell’esplosione, i cui effetti entro il raggio rispettivamente di 1000 e 2000 metri sono assai evendenti. In particolare nel cerchio più interno negli istranti successivi all’eplosione si è sviluppata una temperatura dell’ordine dei 4000 °C e tutto ciò che resta è solo ‘polvere’, nel senso più letterale del termine. Osserviamo ora un’altra immagine, che riprende un’area situata poco al di fuori del cerchio interno…



Qui sono ben visibili gli effetti della ‘vampa di calore’. Le parti in acciaio degli edifici sono state piegate e i segni del fuoco che ‘cova’ ancora sotto le macerie incenerite sono assai visibili. Ebbene, oltre mezzo secolo dopo immagini del tutto simili [salvo per il fatto che sono ‘a colori’…] si sono osservate in corripondenza di un altro ground zero, quello che ci è da anni ‘familiare’. Delle tante immagini disponibili nel web ho scelto le tre seguenti, secondo me assai ‘chirificatrici’…







Esattamente come nelle foto di Nagasaki, sono nettamente visibili gli effetti di esposzione, sia pure per un ristretto lasso di tempo, a temperature dell’ordine delle migliaia di gradi. Un altro fenomeno poi, che i report della ‘Commissione indipendente’ e della FEMA hanno inutilmente tentato di minimizzare, appare confermare questo: il rivenimento di metallo fuso sotto le macerie di ground zero anche settimane dopo l’11 settembre. Tale ‘verità’ è avvalorata da troppi filmati e testomonianze perché possa ragionevolmente essere messa in discussione. Tra i filmati il più noto è probabilmente il seguente…

http://plaguepuppy.net/public_html/vide ... uality.wmv

Per quanto riguarda le ‘testimonianze’, esse sono talmente numerose che vi è solo l’imbarazzo della scelta…

Peter Tully, presidente della Tully Construction, una delle ditte incaricate della ‘rimozione’ delle macerie: ‘… vi erano pozze di acciaio letteralmente fuso…’

Mark Loizeaux, presidente della Controlled Demolition Inc., altra ditta incaricata della ‘pulizia’ di ground zero: ‘… sono stati trovati hot spots di acciaio fuso in corrispondenza del fondo dei vani degli ascensori delle torri principali fino al settimo piano interrato…’

Leslie Robertson, ‘ingegnere strutturale capo’ per le Torri Gemelle. ‘… 21 giorni dopo l'attacco, gli incendi stavano ancora bruciando e l'acciaio fuso scorreva ancora…’

La giornalista del Knight-Ridder Jennifer Lin, citando Joe ‘Toolie’ O'Toole, un vigile del fuoco del Bronx che ha lavorato per molti mesi prestando soccorso e rimuovendo le macerie: ‘… gli incendi sotterranei hanno imperversato per mesi. O'Toole ricorda di aver visto, in febbraio, una gru sollevare verticalmente una trave d'acciaio dalle profondità delle catacombe di ground zero.Gocciolava acciaio fuso…’

Greg Fuchek, vice presidente del settore vendite della LinksPoint, Inc., ditta che ha fornito parte delle ‘attrezzature informatiche’ usate per identificare i resti umani ritrovati: ‘… a volte, quando un lavoratore estraeva una trave d'acciaio dalle macerie, dall'estremità gocciolava acciaio fuso… ’

Sarah Atlas, membro della New Jersey’s Task Force One Urban Search and Rescue : ‘… nessuno è sopravvissuto. Gli incendi continuavano e acciaio fuso colava nel cumulo di macerie che ancora si trovava sotto i miei piedi…’

Allison Geyh, del gruppo di ‘ricercatori della salute pubblica’ della Johns Hopkins: ‘… in alcune cavità che si stanno scoprendo ora si sta trovando acciaio fuso…’

Anche in questo caso i ‘testimoni’ sono ‘troppo numerosi’ e ‘troppo concordanti’ tra loro perché possano essere ignorati. Dal momento che non è ragionevole che l’incendio del cherosene degli aerei e del mobilio degli uffici delle Twin Towers abbia potuto produrre la quantità di calore che ha fuso tonnellate di metallo, è necessario fornire una adeguata spiegazione al riguardo, cosa che la ‘verità ufficiale’ accuratamente evita di fare…

Ragazzi, non è il caso di disperare, dal momento che, oltre ai filmati, alle foto e ai ‘testimoni’, abbiamo altro valido materiale su cui lavorare, come per esempio i tracciati simici relativi al ‘crollo’ delle Torri e del Building seven. Prima di avventurarci nell’indagine però, torniamo per u n memento sulle immagini di ground zero del 2001. A differenza delle immagini di ground zero del 1945 queste sono ‘a colori’ e ciò ci permette di notare un importante ‘dettaglio’. Sosservate con attenzione le tre foto di ground zero da me riportate, noterete in tutte la presenza di una ‘strana’ e ‘inquietanate’ ‘luminescenza’ di colore blù. Sulle prime la cosa può certo ‘importante’ non più di tanto… un poco di pazienza e vedremo che non è così… pertanto… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



an old wolf may lose his teeth, but never his nature

Sk_Anonymous
Il 'pezzo d'acciaio' che si vede conficcato nell'angolo del Wfc3 è con ogni probabilità una delle 'colonne perimetrali' del Wtc1. Che cosa siano è spiegato assai bene in...

http://911research.wtc7.net/wtc/arch/pe ... .html#ref1

... da cui è tratta la figura seguente...



Quest'altra figura...



... mostra l'area investita dai 'detriti' delle due Torri. Nel caso del Wtc1 alcune 'colonne perimetrali' sono state 'scagliate' fino ad una distanza di 180 metri e sono state ritrovate 'infisse', oltre che nel Wfc3, anche nel Winter Garden e nel Verizon. Il Building seven invece sembra essere stato 'risparmiato' in quanto nella sua direzione, per motivi che sarebbe comunque interessante spiegare, gli oggetti più 'pesanti' sono stati proiettati a distanza inferiore. Non è superfluo comunque ricordare che, pur danneggiati in maniera assai più evidente dai 'detriti' della 'Torre nord', nè sul Winter Garden, nè sul Wfc3, nè sul Verizon si sono avuti 'incendi' e tanto meno 'crolli strutturali'...

Per finire un interessante problema per voi ragazzi...

Calcolare la quantità di moto che occorre imprimere ad una 'colonna perimetrale' in acciaio con le caratteristiche sopra illustrate per 'scagliarla' 180 metri lontano in orizzontale

Ricchi premi per chi indovina la soluzione :smt077 ...

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

fields1
Faccio una breve visita da queste parti, non avendo in questo istante nulla di meglio da fare. lupo grigio, hai notato che nei filmati del crollo della Torre Nord si vede facilmente quale potrebbe essere stato il "pezzo" di Torre ad aver danneggiato il world financial center e da dove tale "pezzo" viene? Sono curioso di vedere come spieghi tale evento...

ps: in tali filmati si vedono dei proiettili micidiali proiettati dalla Torre Nord in direzione del wtc7. Se il wtc7 non è stato danneggiato dal crollo della Torre Nord (cosa che naturalmente la tua analisi non dimostra), allora è davvero un miracolato! :smt059

http://video.google.com/videoplay?docid ... 0578&hl=en

Sk_Anonymous
Ragazzi
oggi riprendiamo il discorso dopo lunga assenza, assenza che, come vedremo ora, deve essere considerata come ‘giustificata’. Dunque, dunque… negli ultimi postati ci siamo soffermati sui rilievi sismici prodotti dagli ‘impatti’ degli ‘aerei suicidi’ contro le Twin Towers e registrati nella stazione di Palisades, situata ad un trentina di chilometri da New York. Si è cercato poi di ricavare da essi [con maggiore o minore successo lascio a voi giudicare…] il massimo possibile di ‘informazioni’ che possa permetterci di giudicare la ‘attendibilità’ della cosiddetta ‘verità ufficiale’. Diciamo che in ogni caso non è stato un lavoro inutile poiché i risultati ottenuti dal lavoro di analisi saranno ora di grande utilità per l’analisi di un reperto a dir poco ‘decisivo’: il sismogramma relativo al ‘crollo’ della ‘Torre nord’. Se l’aggettivo ‘decisivo’ può sembrare a qualcuno alquanto ‘esagerato’, può darsi che cambierà idea tra non molto. In ogni caso l’analisi su questo reperto renderà ‘inutile’ qualsiasi lavoro sui sismogrammi relativi al crollo della ‘Torre sud’ e del Building seven, sismogrammi che pure sono disponibili nei siti da me segnalati in precedenza. Il sismogramma relativo al crollo del Wtc1 è il seguente…



Affinché siano subito chiare certe cose, raffrontiamo questo sismogramma con il sismogramma relativo all’impatto del [presunto] Flight 11 contro lo stesso edificio…



La prima cosa che si nota è la diversità di scala dell’asse delle ordinate. Mentre nel secondo sismogramma la scala delle ordinate è suddivisa in intervalli di grandezza $10$, nel primo sismogramma la scala delle ordinate è suddivisa in intervalli di grandezza $100$. Dal punto di vista dell’energia ciò significa che l’energia associata al secondo evento [‘crollo’…] è dell’ordine di cento volte l’energia associata al primo evento [‘impatto’…]. Già questa semplice considerazione ci porta con elevato grado di certezza ad una prima conclusione: l’energia associata al secondo evento [‘impatto’…] non può assolutamente essere considerata come prodotta dalla sola ‘caduta libera’ dell’edificio. Del resto per renderci conto di ciò non servono ‘teorie’ più o meno complicate, basta osservare alcuni reperti quanto mai significativi. Uno di questi è l’immagine che potete vedere qui…



Quello che vedete è l’immagine degli ‘effetti’ del crollo della ‘Torre nord’ sull’edificio noto come World Financial Center, situato ad un centinaio di metri di distanza. In primo piano si nota, assai evidente, una trave d’acciaio del Wtc1 del peso di svariate tonnellate penetrata all’interno dell’edificio. Come si può dimostrare facilmente che ‘gli asini non volano’, altrettanto facilmente si dimostra che ‘le travi non volano’ e pertanto la trave che vedete nella foto non può essere arrivata lì per il solo effetto della ‘gravità’ [-X

Le considerazioni ‘approssimate’ ora svolte trovano riscontro naturalmente nei dati ‘reali’. Con il procedimento illustrato in precdenza si è trovato lo spettrogramma del segnale sismico relativo al crollo del Wtc1. Questo è mostrato in figura…



Perché ci si possa rendere conto della differenza, confrontiamo tra loro lo spettrogramma ‘del crollo’ e lo spettrogramma ‘dell’impatto’, mostraro qui sotto…



Anche su scala logarirtmica appare chiara la differenza dei due eventi in termini di energia. Mentre, come abbiamo visto in precedenza, l’energia prodotta dall’impatto vale $174$, l’energia prodotta dal crollo vale $14294$, ossia è circa in rapporto $82$ a $1$. Naturalmente le cose non si limitano a questo soltanto… anzi siamo solo all’inizio per cui… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
in attesa di riprendere il discorso sui ‘rilievi sismici’ apriamo una pausa di ‘relax divertente’ :twisted:

Girando in rete mi è capitato oggi di trovare su www.luogocomune.net [esattamente alla voce http://www.luogocomune.net/site/modules ... 92&forum=5…] l’immagine seguente…



… quella a suo tempo classificata come ‘Reperto B’ e di cui si è fatta una ‘analisi’ abbastanza approfondita…

L’immagine in questione è stata postata da un utente dalla nick ‘Ho qualche dubbio’ accompagnata dal seguente ‘testo’…

29/4/2007 16:21 – Ho qualche dubbio: … ne approfitto [visto che il thread è ‘foto del WTC7’…] per chiedere se qualcuno di voi [Pier?…] ha una spiegazione plausibile sul perchè un lato appare fumante quasi per la sua interezza, mentre l'altro non non fuma per niente, pur avendo alcune finestre rotte e parte dello spigolo superiore danneggiato…

A questo signore ‘dubbioso’ prontamente ha prestato soccorso l’utente ‘Mi sento vacillare’, il quale, a quanto ho capito, è particolarmente ‘esperto’ in problemi di ‘immagini’…

29/4/2007 17:40 - Mi sento vacillare: … la foto è di A. Galarza ed è portata in evidenza dal rapporto FEMA sul WTC7. Esattamente al capitolo 5…

… io non trovo elementi di particolare stranezza sul dettaglio da te indicato… il fumo ‘tira’ ove si crea il miglior canale di passaggio dell'aria… se fai dei buchini sulla cappa del camino vedrai che non uscirà neanche un rigolo di fumo… se il fumo ha trovato quello sbocco è chiaro che su quella facciata erano presenti delle aperture maggiori rispetto agli altri lati dell'edificio…

… quindi non ci vedrei niente di strano... almeno non in questo aspetto…


Nelle ore successive tuttavia anche il signor ‘Mi sento vacillare’ deve essere stato preso da qualche ‘dubbio’, visto in tenore di quanto da lui postato il giorno successivo [lo scorso 30 aprile…]…

30/4/2007 13:09- Mi sento vacillare: … però è proprio strano il fatto che tutte le altre foto e video che hanno ripreso quel lato dell'edificio non hanno mostrato lo stesso danno…

… e per aggiungere un po di malizia è altrettanto curioso che gli ‘amici’ debunker di professione non stiano più tirando fuori quella foto nelle loro analisi sul [WTC]7

… fake o no quella foto insospettisce…


Che devo dirvi ragazzi!… secondo voi per quale motivo ora gli ‘amici debunker’ si guardano bene dal tirar fuori il ‘Reperto B’?… avete qualche idea al riguardo?… :smt082 :smt082 :smt077 :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
eccomi finalmente di nuovo a voi!… dunque, dunque… come mi ero impegnato a fare ho eseguito l’analisi del segnale sismico prodotto dall’impatto del [presunto] Flight 11 contro la ‘Torre nord’, tenendo in conto i risultati cui si era arrivati dall’analisi precedente, relativa all’impatto del [presunto] Flight 175 contro la ‘Torre sud’. C’è voluto un poco di tempo, è vero, ma vi assicuro che ne è valsa la pena…

Prima di esaminare i risultati [veramente interessanti] diamo nuovamente un’occhiata ai due spettrogrammi…



Entrambi sono rappresentati su scala logaritmica. Anche così si nota tuttavia che l’energia associata all’impatto contro la ‘Torre nord’ è significativamente maggiore dell’energia associata all’impatto contro la ‘Tore sud’. Se si integrano i due spettrogrammi nell’intevallo tra $.5 Hz$ e $4 Hz$ si trovano valori di energia pari rispttivamente a $174$ e $53.8$, vale a dire il primo impatto ha energia pari a oltre tre volte il secondo. Questo semplice fatto, unito alla sostanziale diversità dei due spettrogrammi, indica con asoluta certezza che i meccanismi dei due ‘eventi’ sono nettamente diversi tra loro e in particolare nel primo spettrogramma è presente un significativo contributo che non è presente nel secondo. Per ‘agevolare’ un poco la ricerca della soluzione di questo ‘enigma’ sarà quanto mai opportuno rivedere una parte della ‘testimonianza’ rilasciata da William Rodriguez, già riportata su questo stesso topic …

alle ore 8:46 abbiamo sentito un ‘bang’, un'esplosione che proveniva dai piani al di sotto di quello in cui mi trovavo, tra il B2 e il B3. E’ stata così violenta e l'edificio ha tremato così forte che le pareti si sono crepate e il controsoffitto è crollato. Ho detto subito che poteva essere un generatore elettrico che praticamente era esploso lì nei sotterranei. Alcuni secondi dopo abbiamo sentito un impatto enorme nella parte alta dell'edificio che ha iniziato subito a tremare così forte che tutte le 40 persone che si trovavano con me in quell'ufficio hanno iniziato a gridare tutte assieme, c'era una confusione e un caos totale. Tutti gridavano: ‘… è un'esplosione!…’

La ‘testimonianza’ di Rodriguez pare non lasci adito a dubbi. Alle ore 8.46 a.m. si sono verificati due eventi: da prima un’esplosione sotterranei del WTC1, seguita a distanza di ‘alcuni secondi’ dall’impatto del ‘velivolo suicida’ nella ‘parte alta’ dell’edificio. Molto bene!… ora che abbiamo raccolto ed ‘elaborato’ i dati sismici rilevati a quell’ora siamo in grado di trovare ‘ìconferma’ oppure ‘smentita’ alla testimonianza di Rodriguez, la quale è evidentemente ‘cruciale’ al fine di stabilire che cosa è veramente successo l’11 settembre. Abbiamo in precdenza costruito un ‘modello’ per lo spettro del segnale sismico rilvato alla stazione di Palisades e secondo tale modello lo spettro rilevato in seguito ad un ‘impatto’ ha la forma…

$H(omega)= v_0*(T(omega))/(A(omega))$ (1)

… in cui…

-$v_0$ è proporzionale alla ‘quantità’ di moto trasferita all’edificio in seguito all’impatto
-$A(omega)= omega_0^2+2*j*alpha*omega_0-omega^2$ tiene conto della ‘frequenza’ e del ‘fattore di smorzamento’ dell’oscillazione prodotta dall’impatto contro l’edificio
-$T(omega)= 1+beta*e^(-j*omega*t_0)+gamma*e^(-j*omega*t_1)$ tiene conto della ‘dispersione’ prodotta dal fatto che il segnale perviene al ricevitore dopo aver percorso diversi ‘cammini’ [si sono ipotizzati tre cammini…]

Tale ‘modello’ ha ‘simulato’ abbastanza bene l’impatto contro la ‘Torre sud’ con i parametri seguenti…

$v_0=250$
$omega_0=9.627 (rad)/s [1.53 Hz]$
$alpha=1.5$
$beta=.128$
$t_0=2.48 s$
$gamma=-.098$
$t_1=3.39 s$ (2)

Ora possiamo tener conto di questa analisi e possiamo ‘ragionevolmente’ supporre che la $T(omega)$ [ossia la funzione di spread dovuta ai ‘cammini multipli’…] sia la stessa nello spettrogramma della ‘Torre nord’ [per quale ragione dovrebbe essere diversa?…]. Alla luce di questo si è ipotizzato che lo spettro dell’impatto contro la ‘Toore nord’ sia il prodotto di due fenomeni indipendenti seprati tra loro di $tau$ secondi e possa essere scritta come…

$H(omega)= (v_0+v_1*e^(-j*omega*tau))*(T(omega))/(A(omega))$ (3)

Se $T(omega)$ è la stessa calcolata in precedenza restano da trovare $v_0$, $v_1$, $tau$, $omega_0$ e $alpha$. Il procedimento di ottimizzazione già descritto a suo tempo ha fornito la suzione seguente…

$v_0=109.64$
$v_1=271.85$
$tau=2.2547 s$
$omega_0=8.7798 [1.4 Hz]$
$alpha=.78172$ (4)

Il diagramma seguente illustra il gradi di approssimazione raggiunto…



L’approssimazione appare ‘buona’, salvo che alle frequenze intorno a $.9 Hz$. Se associamo la quantità $v_0$ all’evento ‘esplosione’ e $v_1$ all’evento ‘impatto’ risulta che l’energia associata al primo evento è circa un sesto dell’energia associata al secondo evento e i due eventi sono separati da un intervallo temporale di circa $2.2 sec$. Rispetto ai valori trovati nel caso della ‘Torre sud’ i valori di $omega_0$ e $alpha$ risultano differenti [$1.4 Hz$ contro $1.53 Hz$ e $.78172$ contro $1.5$…] ma questo potrebbe avere una sua ‘giustificazione’. Se supponiamo che il primo evento sia stata un’esplosione avvenuta nei piani inferiori del Wtc1, non è irragionevole supporre che questa abbia prodotto significative modifiche ai parametri strutturali dell’edificio e questa sia la ragione per la quale $omega_0$ e $alpha$ risultano differenti. Mi rendo conto che il ‘modello’ trovato approssima solo fino ad un certo punto la ‘realtà’, soprattutto per il fatto che esso è ‘lineare’ e di solito una struttura reale non si comporta ‘linearmente’ quando è sottoposta a forti sollecitazioni. Pur con tutte queste ‘cautele’ tuttavia possiamo affermare con un certa ‘tranquillità’ che la ‘testimonianza’ di Rodriguez sopra riportata trova conferma nell’analisi dei segnali sismici degli impatti. Questo è un risultato non da poco, anche se ci tengo a precisare che se qualcuno è in grado di ‘smentire’ l’analisi da me fatta sarò ben lieto di ascoltare da lui le ‘motivazioni’ della ‘smentita’… e se sarà il caso… anche a riderci sopra… :finga:

Naturalmente quanto riportato costituisce solo una parte delle ‘dichirazioni’ di Rodriguez. Per stabilire se anche il resto della sua ‘testimonianza’ trova o no conferma sarà necessario compiere un ulteriore passo in avanti, vale a dire esaminare i segnali sismici prodotto dal ‘crollo’ delle Twin Towers… ed eventualmente anche dal ‘crollo’ del Building seven… perciò ragazzi… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
dopo lunga assenza eccoci di nuovo qui!… Causa un fastidioso malore in questi giorni ho dovuto, diciamo così, ‘riposarmi’ e ne ho approfittato per dedicarmi un poco alla lettura. Tra le varie mi è capitato così di trovare un articolo interessantissimo della rivista inglese Guardian nel quale un ‘esperto’ analizza i dati sismici dell’11 settembre. L’articolo è il seguente e naturalmente ne raccomando la lettura…

http://911research.com/mirrors/guardian ... EO_KIM.htm

Tra le cose più ‘interessanti’ vi è la conferma che i segnali sismici si propagano secondo molteplici ‘cammini’ e nel caso specifico il segnale ricevuto a Palisades sarebbe la somma di tre cammini, e non due come da me supposto. Pertanto ho aggiornato il ‘modello’ introducendo il terzo cammino, caratterizzato dai parametri $gamma$ e $t_1$ per cui la funzione di spreading diviene…

$T(omega)= 1+beta*e^(-j*omega*t_0)+gamma*e^(-j*omega*t_1)$ (1)

… ossia è…

$|T(omega)|^2= T(omega)*T^*(omega)= 1+beta^2+gamma^2+2*beta*cos omega*t_0+2*gamma*cos omega*t_1+2*beta*gamma*cos omega (t_1-t_0)$ (2)

Con il metodo illustrato in precedenza si è trovata la funzione che ‘meglio approssima’ lo spettro del segnale sismico e il processo ha fornito ora il seguenti valori…

$v_0=250$
$omega_0=9.627 (rad)/s [1.53 Hz]$
$alpha=1.5$
$beta=.128$
$t_0=2.48 s$
$gamma=-.098$
$t_1=3.39 s$ (3)

Notare il valore di $gamma$ negativo. Il grafico della ‘funzione obiettivo’ e il grafico della funzione effettivamente trovata sono qui riportati…



Il modello a tre cammini consente in effetti una approssimazione migliore rispetto al precedente. La risonanza è sempre centrata a 1.53 Hz e si nota sempre un picco ‘anomalo’ a 1.9 Hz. Nell’ipotesi che il modello di propagazione sismica trovato corrisponda al modello reale, esso verrà utilizzato ora per l’analisi del segnale sismico prodotto dall’impatto del [presunto] Flight 11 contro la ‘Torre nord’… a presto dunque!…

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
purtroppo in questi giorni non sono stato troppo bene di salute e ciò mi ha bloccato qui e altrove. Per fortuna ora va meglio e da domani conto di riprendere da dove ho lasciato... :smt023

L'idea di Davide è certamente buona e il fatto che il sottoscritto ancora non abbia aperto uno spazio in rete dedicato all'argomento '11 settembre' è dovuto ad una serie di ragioni che provo qui ad elencare. Il primo problema è il tempo, nel senso che l'attuale mia disponibilità di tempo non mi consente di gestire da solo uno spazio in rete. Naturalmente se qualcuno di voi fosse disposto a condividere l'iniziativa sarei ben felice di collaborare. I motivi principali per cui ho deciso di aprire un discorso del genere su un forum di natura 'matematica' e vorrei, nei limiti del possibile, cercare di conluderlo sono tuttavia altri. I siti improntati all'argomento sono, come ben si sa, assai numerosi ma mi è parso che ben pochi tra essi affrontino il problema con la necessaria 'imparzialità scientifica'. Nella mia inguaribile 'ingenuità' ho pensato quindi che su www.matematicamente.it avrei potuto fare assegnamento su interlocutori di 'alto livello culturale' e in grado di fornire all'occorrenza sostanziali contributi. Occorre però aggiungere che fino a questo punto, con un'unica significativa eccezione, i 'contributi' che sono venuti non hanno avuto la valenza che mi sarei aspettato di modo che il mio è stato praticamante finora un 'soliloquio' privo di qualuque sostanziale 'contraddittorio'... :roll:

Comunque ragazzi 'mai dire mai' e mi attendo che da domani l'andazzo possa cambiare... :smt039

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

...148
Lupo grigio, data la lunghezza di questo argomento ti converrebbe creare un blog, sempre che tu non lo abbia già fatto, sarebbe più leggibile per chi si interessa realmente alla questione.

mircoFN1
"ELWOOD":
Tanto per cambiare un pò l'aria scientifica con cui si è trasformato questo argomento, posto alcune supposizioni ....

....


veramente non mi sembra che tu abbia cambiato l'aria di gran parte del topic.... anzi, le tue argomentazioni 'matematiche' mi ricordano molte altre precedenti argomentazioni ......

Il gioco è facile, si tratta di riportare solo le (necessariamente finite) cose che tornano, dimenticando (diciamo così) le varie infinità di cose che non tornano.
Come magistralmente descritto da Eco nel 'Pendolo di Foucault' non c'è più convinto 'dimostratore' di chi vuole arrivare per forza a una conclusione ....

ciao a tutti

amel3
"ELWOOD":



Apri
Microsoft Word ed esegui (FALLO SUL SERIO)
1). Scrivi in stampatello
Q33 NY.
E' il n° del primo volo schiantatosi contro le Torri Gemelle(11)
2.) Evidenzia il Q33 NY
3.) Cambia la dimensione del carattere, metti
il 48.
4). Cambia l'attuale carattere, seleziona il WINGDINGS 1....


E' un hoax talmente vecchio che lo conoscono tutti, dai...
http://it.wikipedia.org/wiki/Q33_NY
:lol: :lol: :lol: :lol:

ELWOOD1
Tanto per cambiare un pò l'aria scientifica con cui si è trasformato questo argomento, posto alcune supposizioni che ho trovato in giro per il web....naturalmente sono superstizioni e solamente delle coincidenze, ma forse a qualcuno faranno insospettire....




1) New York City ha 11
lettere.
2) Afghanistan ha 11 lettere.
3) Ramsin Yuseb (il
terrorista che minacciò di distruggere le Torri
Gemelle nel 1993) ha 11
lettere.
4) George W Bush ha 11 lettere.
5) Le due Torri Gemelle
formano un 11.

Questa può essere una pura coincidenza, ma ora si fa
più
interessante:

1) New York è l'11° stato.
2) Il primo aereo
schiantatosi contro le torri gemelle era il volo n° 11.
3) Il volo n°
11 portava 92 passeggeri. 9+2=11.
4) Il volo 77, che si schiantò
anche contro le torri,portava 65
passeggeri. 6+5=11.
5) La tragedia
si verificò l'11 settembre, o 9/11 (data americana), come
lo si conosce
ora.
6) La data è uguale al numero dell'emergenza americano 911.
9+1+1=11.


Coincidenza? Continua a leggere e fatti la tua idea:


1) Il totale del numero delle vittime negli aerei dirottati era 254
2+5+4=11.
2) L'11 settembre è il giorno n° 254 nel calendario
dell'anno.
2+5+4=11.


Di nuovo...

3) L'attentato di Madrid
accadde
l'11/03/2004. 1+1+3+2+4=11.
4) La tragedia di Madrid
accadde 911 giorni dopo quella delle torri
gemelle.
Ed è qui che le
cose si fanno parecchio misteriose:
Il simbolo più riconosciuto per
gli USA, dopo le stelle&Strisce, è
l'Aquila.

Il versetto seguente è
preso dal Corano, il Libro Sacro Islamico:
"Perché è scritto che un
figlio d'Arabia
sveglierà una terribile Aquila.
La collera dell'Aquila
si sentirà
attraverso le terre di Allah, mentre
alcune persone
tremarono disperate
ancora più allietate: perché la collera dell'Aquila
ripulì le terre di Allah e ci fu pace."

Questo è il verso n° 9.11
del Corano.



Apri
Microsoft Word ed esegui (FALLO SUL SERIO)
1). Scrivi in stampatello
Q33 NY.
E' il n° del primo volo schiantatosi contro le Torri Gemelle(11)
2.) Evidenzia il Q33 NY
3.) Cambia la dimensione del carattere, metti
il 48.
4). Cambia l'attuale carattere, seleziona il WINGDINGS 1....

Sk_Anonymous
Ragazzi
sono sicuro che, dopom una lunga ‘pausa di riflesione’, a molti di voi farà piacere tornare un poco sull’argomento ’11 settembre’. Se ben vi ricordate si era rimasti al problema di ‘giustificare’ su basi ‘matematiche’ lo spettro dei segnali sismici rilevati in seguito all’impatto del [presunto] Flight 175 contro la ‘Torre sud’. Lo spettro in questione è già stato calcolato il precedenza e, diagrammato su scala logaritmica, è il seguente…



Nel nostro ‘modello’ che assimilava il grattacielo colpito dal velivolo ad una massa oscillante colpita da un proiettile si è arrivati alla seguente espressione dello spettro…

$X(omega)= (v_0)/(omega_0^2+2*j*alpha*omega-omega^2)$ (1)

… in cui è $omega_0= sqrt(alpha^2+omega^2_n)$, essendo $omega_n$ la cosiddetta ‘pulsazione naturale’ del sistema oscillante. Per tenere conto del fatto che il segnale sismico giunge al ricevitore percorrendo diversi cammini introduciamo la funzione di spread seguente…

$T(omega)= 1+beta*e^(-j*omega*t_0)$ (2)

… nella quale si è supposto di avere solamente due ‘cammini’. Indicando con $H(omega)= X(omega)*T(omega)$ la funzione complessiva, il suo spettro di energia sarà dato da…

$|H(omega)|^2= H(omega)*H^*(omega)= (v_0^2*(1+beta^2+2*beta*cos omega*t_0))/(omega_0^4-2*(omega_0^2-2*alpha^2)*omega^2+omega^4)$ (3)

Come si può ben vedere lo spettro di energia del segnale dipende, oltre ovviamente che dalla frequenza, dai seguenti ulteriori parametri: $v_0$, $omega_0$, $alpha$, $beta$ e $t_0$. Dal momento che questi parametri sono al momento incogniti è necessario trovare una loro combinazione che ‘giustifichi’ il modello assunto. Applicando l’algoritmo del gradiente [illustrato nel post precedente…] con lo scopo di rendere minima la somma degli errori quadratici in N punti della funzione (3) è possibile trovare questi parametri. Il calcolo è stato fatto in modo da ‘ottimizzare’ il valore della funzione su 350 punti nell’intervallo di frequenze compreso tra .5 Hz e 4 Hz. Il risultato è sintetizzato nei seguenti valori…

$v_0: 215.78$
$omega_0: 9.627 (rad)/s [1.53 Hz]$
$alpha: 1.238$
$beta: .188$
$t_0: 3.09 sec$ (4)

... e nel seguente diagramma...



La curva in rosso rappresenta la ‘funzione obiettivo’, quella in nero la ‘migliore approssimazione’ trovata. L’approssimazione è assai buona in corrispondenza delle frequenze dove è distribuita la maggior parte dell’energia, meno buona a frequenze inferiori e superiori. La cosa può essere giustificata in quanto in bassa frequenza occorre tenere in conto che il sismogramma è stato ‘trattato’ con un filtro passa-alto avente frequenza di taglio pari a .5 Hz per rimuovere il rumore del tipo ‘1/f’. L’errore sia in bassa sia in alta frequenza potrebbe trovare inoltre giustificazione con il fatto che sia le frequenze di risonanza sia i ‘cammini’ potrebbero in realtà essere più di uno. In particolare il picco centrato intorno a 1.9 Hz potrebbe indicare una seconda frequenza di risonanza del sistema, anche se l’energia ad essa associata è abbastanza esigua se confrontata con l’energia totale. L’apporossimazione conseguita è compatibile con lo scopo che ci si proponeva di ottenere, vale a dire ‘giustificare’ l’affermazione seguente: il sismogramma dell’impatto sulla ‘Torre sud’ è compatibile con lo ‘scenario’ noto, vale a dire che l’unica ‘sorgente’ che ha dato origine al segnale sismico è stato l’impatto del [presunto] Flight 175 contro la ‘Torre sud’ avvenuto alle ore 9.03 a.m.

A questo punto non resta altro che ripetere l’analisi con il sismogramma dell’impatto contro la ‘Torre nord’ e vedere se anche in questo caso è possibile giungere alle stesse conclusioni. Cercherò di fare più presto che posso per cui… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



an old wolf may lose his teeth, but never his nature

Sk_Anonymous
Ragazzi
proseguiamo il discorso facendo alcune riflessioni sui risultati finora conseguiti riguardo ai sismogrammi registrati l’11 settembre 2001 dalla stazione di Palisades. Tali risultati sono sintetizzati nei due spettri dei sismogrammi degli impatti contro il WTC1 e il WTC2, avvenuti nello stesso luogo a distanza di circa un quarto d’ora uno dall’altro, spettri che qui nuovamente riproduciamo…



Si notano ovviamente differenze a dir poco ‘macroscopiche’ fra i due spettri, differenze che non ci si può limitare a rilevare ma occorre anche spiegare… possibilmente in modo ‘convincente’ :roll: … Due sono le principali differenze che si notano…

a) l’energia contenuta nel sismogramma dell’impatto contro la ‘Torre nord’ è assai maggiore dell’energia contenuta nel sismogramma dell’impatto contro la ‘Torre sud’, circa un ordine di grandezza
b) il picco di energia concentrato intorno alla frequenza 1.34 Hz, assai evidente nel primo diagramma, sembra ‘scomparire’ nel secondo diagramma

Ora è evidente che non occorre essere ‘esperti’ di sismologia per concludere che le due scosse sismiche non possono essere state originate in modo simile e in particolare alla prima scossa sismica [quella del WTC1…] ha contribuito un fenomeno rilevante che non ha contribuito alla seconda. Stabilito questo concentriamo la nostra attenzione sul secondo diagramma e facciamo l’ipotesi [tutto sommato ‘ragionevole’…] che al segnale sismico abbia contribuito il solo impatto del [presunto] Flight 175, avvenuto alle ore 9.03 a.m. Anche ad una osservazione ‘superficiale’ si nota che il diagramma spettrale presenta un andamento con ‘picchi e valli’ e questo è spiegabile nel modo seguente. Al pari dei segnali radio, anche i segnali sismici non si propagano da un luogo ad un altro in maniera ‘uniforme’. Mentre il segnale in partenza è ‘unico’, al ricevitore in genere arrivano diversi segnali ritardati tra loro in quanto hanno percorso cammini differenti. Nel caso dei segnali sismici ciò è spiegabile con la presenza di ‘discontinuità’ nella crosta terrestre le quali danno luogo a ‘riflessioni’. Questo fenomeno è sfruttato nella ricerca di giacimenti petroliferi rilevando proprio i ‘cammini multipli’ seguiti da un segnale sismico prodotto da una carica esplosiva fatta deflagrare in una località nota per giungere ad un ricevitore. Impostando la cosa in termini ‘matematici’ se chiamiamo $T(omega)$ la F-trasformata del segnale ‘in partenza’, $R(omega)$ quella delo segnale ‘in arrivo’ e $X(omega)$ il termine che tiene conto dei cammini multipli sarà…

$R(omega)= T(omega)*X(omega)$ (1)

Nel caso di due cammini, uno ‘diretto’ e l’altro ‘ritardato’ rispetto al primo di un tempo $t_0$, sarà…

$X(omega)= 1+beta*e^(-j*omega*t_0)$ (2)

Lo spettro di $X(omega)$ a sua volta sarà…

$|X(omega)|^2= X(omega)*X^*(omega)$ (3)

A scopo dimostrativo si osservi lo spettro [sempre espresso in dB…] calcolato con la (3) ponendo $beta=.5$ e $t_0=1$ …



E’ evidente che a certe frequenze il cammino diretto e quello ritardato si sommano ‘in fase’, a certe altre frequenze ‘in controfase’. Nel caso in cui $beta$ è prossimo ad $1$ è intuitivo concludere che la ‘ondulazione’ dello spettro sarà assai ‘marcata’, al punto che anche un ‘picco’ di potenza considerevole può risultare ‘appiattito’ se a quella frequenza i due cammini si sommano ‘in controfase’…

Bene ragazzi!… ora che abbiamo fornito una spiegazione preliminare ‘di concetto’, non ci resta che fare dei calcoli un poco più precisi… pertanto… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
proviamo un poco a riprendere il discorso sull’11 settembre parlando di un semplice algoritmo di ‘ottimizzazione’. Supponiamo di avere una funzione di $k+1$ variabili del tipo $f(omega, x_1,x_2,…,x_k)$ e di voler trovare il vettore $X=[x_1,x_2,…,x_k]$ che ‘meglio approssima’ i valori di $f(*)$ nell’intervallo $omega_1
$e_i= f(omega_i,x_1,x_2,…,x_n)-alpha_i$ (1)

… essendo l’insieme delle $alpha_i$, $i=1,2,…,n$ i ‘valori obiettivo’ da raggiungere. Il problema consiste nel trovare il vettore $X=[x_1,x_2,…,x_k]$ che rende minima la quantità…

$epsilon^2= sum_(i=1)^n e_i^2$ (2)

Da tempo sono noti diversi algoritmi che consentono la soluzione più o meno ‘efficiente’ del problema così posto. La mia preferenza è legata ad uno dei più vecchi di questi algoritmi, il quale, sia pure al prezzo di una convergenza in genere ‘lenta’, garantisce il risultato ‘quasi sempre’: il cosiddetto ‘algortimo a più rapida discesa’. Questo algoritmo si basa sull’approccio ‘standard’ al problema di trovare il minimo di una funzione, in base al quale in corrispondenza del minimo deve essere…

$d/(dx_m) epsilon^2= sum_(i=1)^n 2*e_i*(de_i)/(dx_m)=0 $ per $m=1,2,…,k$ (3)

In genere la soluzione diretta della (3) è ardua, specie quando la funzione $f(*)$ di partenza non è lineare. Per ovviare a questo definiamo innanzitutto il vettore gradiente come…

$Grad [X] = [(d epsilon^2)/(d x_1),(d epsilon^2)/(dx_2),...,(d epsilon^2)/(dx_k)]$ (3)

E’ evidente che ciascuna componente del vettore gradiente sarà data da…

$d/(dx_m) epsilon ^2= sum_(i=1)^n 2*e_i*(d e_i)/(dx_m)$ (4)

L’algoritmo a più rapida discesa consiste essenzialmente in questo…

a- si imposta un valore $X_0$ arbitrario
b- si valuta la funzione $epsilon^2$ per $X=X_0$
c- se $epsilon^2 d- se no di calcola il $Grad[X_0]$
e- si determina il valore di $t$ per cui la $epsilon^2$ calcolata per $X=X_0-t*Grad[X_0]$ è minima e si denomina $X_1$ il vettore così trovato
f- si pone $X_1$ al posto di $X_0$ e si torna in a con una nuova iterazione

Il processo ha termine allorché si trova una ‘approssimazione’ alla suzione del problema che si giudica adeguata. Vedremo presto come applicare questo algoritmo al nostro discorso…

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
mi par di capire che ‘qualcuno’ nutre un ‘atteggiamento’ un poco ‘contradittorio’. Da un lato infatti si nota una certa [malcelata] ‘sfiducia’ nei confronti del Digital signal processing preferendogli il [sicuramente più affidabile] ‘conto della serva’. Dall’altro si rivela una certa [altrettanto malcelata] ‘impazienza’ di conoscere i ‘risultati’. Farò dunque del mio meglio affinché tale ‘contraddizione’ si risolva mostrando sia la potenza dell’analisi spettrale sia i tanto attesi ‘risultati’… questo a condizione mi si lasci il tempo necessario dal momento che tutto questo non è proprio il ‘conto della serva’… :smt037

Negli ultimi post si è ripescato un [vecchio] metodo di indagine basato sulla ‘analisi spettrale’ originariamente creato per l’analisi degli elettrocardiogrammi e lo si è applicato all’analisi dei dati simici. Il primo ad essere stato esaminato è stato il sismogramma registrato negli istanti successivi all’impatto del [presunto] Flight 11 contro la ‘Torre nord’, avvenuto alle ore 8.46 a.m. Nel sito indicato si trova naturalmente anche il sismogramma registrato negli istanti successivi all’impatto del [presunto] Flight 175 contro la ‘Torre sud’, avvenuto 17 minuti più tardi, vale a dire alle ore 9.03 a.m. Ora dal momento che le torri erano ‘gemelle’, gli aerei erano ‘gemelli’ [entrambi Boeing 767…], la località dei due eventi era la stessa e la stessa stazione li ha registrati ci si potrebbe aspettare che i due sismogrammi siano anch’essi ‘gemelli’. E’ vero che qualche differenza c’era nel numero di passeggeri e nel carburante stivato sui due aerei, come pure nello ‘arredamento’ delle due torri e i due aerei non hanno impattato in corrispondenza degli stessi piani. Con tutto ciò è tuttavia lecito pensare che tali ‘differenze’ non dovrebbero dare luogo a segnali significativamente ‘diversi’… o no?… Dal momento però che il vecchio lupo è un poco come San Tommaso la voglia di dare un’occhiata al sismogramma del secondo impatto è troppo forte e perciò ecco a voi il reperto in questione…



Anche in questo caso sono $N=426$ campioni e sono stato suddivisi in $6$ periodogrammi di $71$ campioni ciascuno. Lo spettro del sismogramma ottenuto con procedimento di Bartlett descritto in precedenza è questo… tenetevi forte!… :smt107



Dunque, dunque… Andiamo a ripescare lo spettro del sismogramma dell’impatto contro la ‘Torre nord’…



Secondo voi i due sismogrammi sono ‘gemelli’?… Nel caso che la risposta di qualcuno sia ‘no’ occorrerà una bella indagine supplementare per capire perché i due segnali sono così diversi. Anticipo subito che qui sta una delle chiavi per arrivare alla ‘meta’… per cui… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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mircoFN1
"mirco59":
Aspetto con curiosità di vedere come il grattacielo sarà ridotto a un sistema elastico smorzarto con un grado di libertà!


C.V.D.

finora, con il solito metododo U.C.A.S., è stato dimostrato che in 10 s il segnale del sismogramma mostra circa 13 oscillazioni prevalenti.
Sottolineando che questo valore indica UNA delle frequenze proprie del sistema, e che poteva essere dedotta in modo un po' più diretto, resto in attesa di vederne i risvolti interpretativi ....

Non colgo invece nessi con lo smorzamento.....

Sk_Anonymous
Ragazzi
dopo la noiosa ‘vacanza’ riprendiamo il discorso sulle Twin Towers e cediamo un poco di analizzare in dettaglio i rilievi sismici registrati quel giorno. Dati assai completi e dettagliati al riguardo si possono trovare in…

http://911research.wtc7.net/wtc/evidence/seismic.html

I rilievi sismici dei quattro maggiori eventi dell’11 settembre a New York sono riportati come sono stati registrati al Lamont-Doherty Earth Observatory of Columbia University di Palisades [New York]. Gli eventi sono riportati in ordine cronologico come segue…

- impatto sul Wtc1
- impatto sul Wtc2
- crollo derl Wtc2
- crollo del Wtc1
- crollo del Wtc7

E’ mia [assai modesta] opinione che tali dati, se accuratamente esaminati, possono contribuire in modo determinante a far luce sull’11 settembre e in partcolare confermare o smentire alcune ‘testimonianze cruciali’. Demandando i ‘dettagli’ al sito citato, iniziamo dall’esame del primo di tali reperti: il sismogramma dell’impatto del [presunto] Flight 11 sulla ‘Torre nord’, avvenuto alle ore 8.46 a.m. Qui sotto è riportata una finestra della durata di 30 sec. ‘ritagliata’ dal sismogramma come compare sul sito citato…



Per poter esaminare il sismogramma ho provveduto a ‘digitalizzarlo’ sotto forma di $N=426$ ‘campioni’ rilevati alla frequenza $f_c=14.2 Hz$. In precedenza ho avanzato l’ipotesi [assai ‘contestata’ come si è visto…] che l’impatto del jet contro un edificio sia ‘assimilabile’ all’impatto di un proiettile contro una massa oscillante. Tale fenomeno e quantificabile mediante due parametri che sono…

a) la frequenza ‘naturale’ del sistema $f_n=omega_n/(2*pi)$
b) il fattore di smorzamento $alpha$

In particolare si è trovato che, definito come $x(t)$ il segnale corrispondente alla ‘oscillazione smorzata’, l’esame della densità spettrale $|X(omega)|^2|$ fornisce un’utile indicazione di questi due paramentri. Naturalmente avendo a disposizione un segnale ‘tempo- discreto’ e non ‘tempo continuo’, per rilevare il suo spettro non potremo far uso della F-trasformata. Per risolvere la cosa utilizzeremo una procedura descritta in Bartlett M. S., Periodogram Analysis and Continuous Spectra, Biometria 37, 1-16, 1950… un bel po’ di tempo prima che nascessi io… :smt023

Si abbia la seuquenza di $N$ campioni $x(p)$, $p=0,1,…,N-1$ e supponiamo sia divisa in $k$ ‘segmenti’ di $m$ elementi ciascuno, vale a dire è $N=k*m$. Per ogni segmento sia…

$x_i(n)= x[n+(i-1)*m]$ , $0<=n<=m-1$, $i=1,2,…,k$ (1)

Per ogni segmento di definisce periodogramma la seguente quantità…

$I_i(omega)=1/m*|sum_(n=0)^(m-1) x_i(n)*e^(-j*omega*n)|^2$ (2)

… in cui $omega=2*pi*f/f_c$ è la cosiddetta ‘frequenza digitale’. La stima della densità spettrale di $x(n)$ estesa ad $N$ campioni satrà data da…

$|X(omega)|^2= 1/k*sum_(i=1)^k I_i(omega)$ (3)

Nel nostro caso si è preso $m=71$ e $k=6$. Il valore di $|X(omega)|^2$ calcolato per il sismogramma dell’impatto contro la ‘Torre nord’ è qui mostrato. Per ragioni che saranno presto chiarite nel diagramma è riportata la grandezza espressa in dB, ossia $10*log_10 |X(omega)|^2$…



Beh!… che dire?… pare che il ‘modello’ della ‘massa oscillante’ da me proposto non sia tanto lontano dal vero!… Qui la ‘frequenza di risonanza’ sembra essere assai vicina a $1.34 Hz$ e il fattore $alpha$ è certamente ‘piccolo’, certamente è $alpha<1$ [potrebbe senza difficoltà essere stimato...]. Molto bene ragazzi!… Lo spettro della $x(t)$ ci comincia a rivelare dettagli importanti e la fatica per ottenerla è stata ben spesa… tanto più che siamo solo all’inzio per cui… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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Sk_Anonymous
Ragazzi
ad essere sincero trovo che finora gli interventi ‘contro’ hanno giovato alla ‘causa’ assai più degli interventi ‘a favore’. Il ‘merito’ di ciò naturalmente và all’asoluta mancanza di elementi di sopporto da parte dei ‘denigratori’ per cui non posso che augurarmi molti altri ‘interventi’ di questo tenore… anzi… quasi, quasi… più sono e meglio è!!!… :D

Rimandando il discorso dettagliato alla prossima settimana, vediamo di fare alcune altre considerazioni sulle ‘oscillazioni smorzate’. Riprendiamo dunque le formule della $x(t)$ e della sua F-trasformata $X(omega)$…

$x(t)= v_0/omega_n * e^(-alpha*t)*sin (omega_n*t)$ (1)

$X(omega)= v_0/(alpha^2+2*j*alpha*omega +omega_n^2-omega^2)$ (2)

Qualcuno si domanderà forse perché attribuisco tanta importanza alla F-trasformata della $x(t)$. Il fatto è che dal punto di vista ‘teorico’ l’una e l’altra sono perfettamente equivalenti, ma spesso dal punto di vista pratico si ricavano più informazioni dalla $X(omega)$ che non dalla $x(t)$. Per comprendere questo si osservi la $|X(omega)|^2$ calcolata con la (2) con $omega_n=1$, $v_0=1$ e rispettivamente $alpha=1$ [linea azzurra…], $alpha=.5*sqrt(2)$ [linea nera…] e $alpha=.5$ [linea rossa…]. Si tenga presente che $alpha$ è chiamato ‘coefficiente di smorzamento’ e fornisce indicazione delle ‘perdite’ del sistema oscillante…



La differenza più significatica di un sistema ‘sovrasmorzato’ [$alpha>.5*sqrt(2)$…] rispetto ad un sistema ‘sottosmorzato’ [$alpha<.5*sqrt(2)$…] è dato dal fatto che nel primo caso lo spettro è all’incirca ‘piatto’ fino a $omega_n$, mentre nel secondo caso lo spettro presenta un ‘picco’ nell’intorno di $omega_n$ tanto più marcato quanto più ‘piccola’ è $alpha$. Dal momento che per certe strutture [tipo un ponte…] un picco troppo elevato della risposta in corripondenza a certe frequenze è ‘indederabile’, la tecnica di osservare la F-traformata della risposta ad una sollecitazione meccanica serve da ottimo test di ‘diagnosi’ per certi tipi si strutture. L’importanza di queste ‘cosiderazioni’ sarà chiara più avanti per cercare di capire che cosa ha prodoto il crollo delle Twin Towers e del Building seven. Perciò… non perdete le prossime puntate!… :smt077

cordiali saluti

lupo grigio



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