X Agosto
X Agosto, di Giovanni Pascoli
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono...
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Risposte
"Tipper":
[quote="Sandokan."]C'e' modo di scrivere in greco? Vorrei postare un epigramma di Meleagro...
Lo scrivi in Word e salvi il tutto come un'immagine...[/quote]
Purtroppo non uso Word. Potrei farlo con il TeX, pero' non sarebbe possibile aggiungere al forum un supporto nativo per la lingua greca?
"Sandokan.":
C'e' modo di scrivere in greco? Vorrei postare un epigramma di Meleagro...
Lo scrivi in Word e salvi il tutto come un'immagine...
C'e' modo di scrivere in greco? Vorrei postare un epigramma di Meleagro...
non è questione di più aderenza è questione di aver distrutto tutte le simmetrie, diciamo così, della poesia originale
è proprio una transizione di fase, non un allontanamento
sono sicuro che una lingua tonale come il cinese mandarino abbia una poesia che gioca con questo fatto, come riprodurlo nella nostra? Impossibile!
Come si fa a tradurre in inglese il doppio gioco di parole
A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto (Marino)
che da una parte gioca tra aria e oro e dall'altra parte richiama la notissima triade petrarchesca Aura-Laura-Lauro (a cui per altro veniva bene perché all'epoca non si scrivevano gli apostrofi: "Erano i capei doro a laura sparsi")
oppure, per tornare a Pascoli, come si rendono i versi degli animali, i rumori, e poi peggio, le parole che sanno di medioevo o di antichità greche che si trovano nella canzone di re Enzio o nei canti conviviali?
O come si rende ragione della metrica?
Come fai a tradurre l'endecasillabo italiano nel blank verse giambico inglese e viceversa?
Come fai a tradurre la caduta di Troia raccontata da Virgilio e pretendere che il lettore si commuova?
........scandit fatalis machina muros
feta armis....
sale (la macchina? il marchingegno? troppi secoli son passati perché queste parole non veicolino un sacco di cose che all'orecchio di Augusto non arrivavano) fatale le mura, gravida di armi
non ci siamo proprio
è proprio una transizione di fase, non un allontanamento
sono sicuro che una lingua tonale come il cinese mandarino abbia una poesia che gioca con questo fatto, come riprodurlo nella nostra? Impossibile!
Come si fa a tradurre in inglese il doppio gioco di parole
A l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto (Marino)
che da una parte gioca tra aria e oro e dall'altra parte richiama la notissima triade petrarchesca Aura-Laura-Lauro (a cui per altro veniva bene perché all'epoca non si scrivevano gli apostrofi: "Erano i capei doro a laura sparsi")
oppure, per tornare a Pascoli, come si rendono i versi degli animali, i rumori, e poi peggio, le parole che sanno di medioevo o di antichità greche che si trovano nella canzone di re Enzio o nei canti conviviali?
O come si rende ragione della metrica?
Come fai a tradurre l'endecasillabo italiano nel blank verse giambico inglese e viceversa?
Come fai a tradurre la caduta di Troia raccontata da Virgilio e pretendere che il lettore si commuova?
........scandit fatalis machina muros
feta armis....
sale (la macchina? il marchingegno? troppi secoli son passati perché queste parole non veicolino un sacco di cose che all'orecchio di Augusto non arrivavano) fatale le mura, gravida di armi
non ci siamo proprio
Sempre in tema estivo...
MADRIGAL DE VERANO, di Federico Garcia Lorca
Junta tu roja boca con la mía,
¡Oh Estrella la gitana!
Bajo el oro solar del mediodía
morderé la manzana.
En el verde olivar de la colina
hay una torre morena,
del color de tu carne campesina
que sabe a miel y aurora.
Me ofreces en tu cuerpo requemado,
el divino alimento
que da flores al cauce sosegado
y luceros al viento.
¿Cómo a mí te entregaste, luz morena?
¿por qué me diste llenos
de amor tu sexo de azucena
y el rumor de tus senos?
¿No fue por mi figura entristecida?
¡Oh mis torpes andares!
¿Te dio lástima acaso de mi vida,
marchita de cantares?
¿Cómo no has preferido a mis lamentos
los muslos sudorosos
de un San Cristóbal campesino, lentos
en el amor y hermosos?
Danaide del placer eres conmigo.
Femenino Silvano.
Huelen tus besos como huele el trigo
reseco del verano.
Entúrbiame los ojos, con tu canto.
Deja tu cabellera
extendida y solemne como un manto
de sombra en la pradera.
Píntame con tu boca ensangrentada
un cielo del amor,
en un fondo de carne la morada
estrella de dolor.
Mi pegaso andaluz está cautivo
de tus ojos abiertos;
volará desolado y pensativo
cuando los vea muertos.
Y aunque no me quisieras te querría
por tu mirar sombrío,
como quiere la alondra al nuevo día,
sólo por el rocío.
Junta tu roja boca con la mía,
¡Oh Estrella la gitana!
Déjame bajo el claro mediodía
consumir la manzana.
MADRIGAL DE VERANO, di Federico Garcia Lorca
Junta tu roja boca con la mía,
¡Oh Estrella la gitana!
Bajo el oro solar del mediodía
morderé la manzana.
En el verde olivar de la colina
hay una torre morena,
del color de tu carne campesina
que sabe a miel y aurora.
Me ofreces en tu cuerpo requemado,
el divino alimento
que da flores al cauce sosegado
y luceros al viento.
¿Cómo a mí te entregaste, luz morena?
¿por qué me diste llenos
de amor tu sexo de azucena
y el rumor de tus senos?
¿No fue por mi figura entristecida?
¡Oh mis torpes andares!
¿Te dio lástima acaso de mi vida,
marchita de cantares?
¿Cómo no has preferido a mis lamentos
los muslos sudorosos
de un San Cristóbal campesino, lentos
en el amor y hermosos?
Danaide del placer eres conmigo.
Femenino Silvano.
Huelen tus besos como huele el trigo
reseco del verano.
Entúrbiame los ojos, con tu canto.
Deja tu cabellera
extendida y solemne como un manto
de sombra en la pradera.
Píntame con tu boca ensangrentada
un cielo del amor,
en un fondo de carne la morada
estrella de dolor.
Mi pegaso andaluz está cautivo
de tus ojos abiertos;
volará desolado y pensativo
cuando los vea muertos.
Y aunque no me quisieras te querría
por tu mirar sombrío,
como quiere la alondra al nuevo día,
sólo por el rocío.
Junta tu roja boca con la mía,
¡Oh Estrella la gitana!
Déjame bajo el claro mediodía
consumir la manzana.
"Maxos":
Adesso mi becco altri fischi.
Ragazzi le poesie in traduzione no!
Immagino abbiamo tutti su questo forum una conoscenza dell'inglese sufficiente almeno per capire l'aspetto denotativo di un testo poetico
Tradurre una poesia è un esercizio magnifico, ma leggere una poesia tradotta è un'assurdità.
il problema nasce se il lettore non conosce bene la lingua madre in cui e' stata scritta la poesia.
e' ovvio che una poesia in lingiua originale e' + aderente a cio' che il poeta voleva esprimere, forse.
"Maxos":
Adesso mi becco altri fischi.
Ragazzi le poesie in traduzione no!
Immagino abbiamo tutti su questo forum una conoscenza dell'inglese sufficiente almeno per capire l'aspetto denotativo di un testo poetico
Tradurre una poesia è un esercizio magnifico, ma leggere una poesia tradotta è un'assurdità.
No, niente fischi, hai ragione in pieno. La poesia muore con la traduzione. Non oso immaginare che schifezza viene fuori quando Dante, Pascoli, Ungaretti, Montale etc. vengono tradotti in altre lingue...

E' il significato delle parole ad essere importante, non la lingua.
Allora una poesia di Gandhi andrebbe scritta in lingua indiana?
Allora una poesia di Gandhi andrebbe scritta in lingua indiana?

Adesso mi becco altri fischi.
Ragazzi le poesie in traduzione no!
Immagino abbiamo tutti su questo forum una conoscenza dell'inglese sufficiente almeno per capire l'aspetto denotativo di un testo poetico
Tradurre una poesia è un esercizio magnifico, ma leggere una poesia tradotta è un'assurdità.
Ragazzi le poesie in traduzione no!
Immagino abbiamo tutti su questo forum una conoscenza dell'inglese sufficiente almeno per capire l'aspetto denotativo di un testo poetico
Tradurre una poesia è un esercizio magnifico, ma leggere una poesia tradotta è un'assurdità.
LA SPIAGGIA DI DOVER
Calmo è il mare stanotte,
alta la marea, la luna posa chiara
sullo stretto. Il faro sulla costa francese
brilla e svanisce. Gli scogli inglesi si levano,
splendenti e maestosi, lontani sulla placida baia.
Vieni alla finestra, dolce è l’aria della sera!
Ma dalla lunga linea della spuma,
dove il mare incontra la terra imbiancata dalla luna,
ascolta! Si ode lo strepito scabro
dei sassi che le onde sull’alta spiaggia trascinano e scagliano nel loro moto:
cresce, cessa, poi cresce,
con ritmo tremulo e lento instillando
eterne note di tristezza.
Sofocle in tempi antichi
le udì sull’Egeo, memore
Del torbido riflusso
Delle miserie umane. Noi pure
Scopriamo in quel suono un pensiero
In questo lontano mare del nord.
Alto era allora il Mare della Fede, e cingeva le spiagge della terra
Quale lucente cinta.
Adesso solo ne sento lontano
Il mesto lungo fragore, mentre si ritrae al soffio
Del vento notturno, fino al vasto e cupo
Limite del mondo, nuda pietraia.
Amore mio, siamo tra noi sinceri!
Ché il mondo aperto al nostro sguardo
Come un paese dei sogni,
ricco, meraviglioso e nuovo,
non offre gioia, amore luce,
né certezze, né pace, né conforto al dolore.
Noi stiamo qui su questa piana scura,
straziati da confusi allarmi di battaglie e ritirate,
dove eserciti ignari si scontrano di notte.
Matthew Arnold
Calmo è il mare stanotte,
alta la marea, la luna posa chiara
sullo stretto. Il faro sulla costa francese
brilla e svanisce. Gli scogli inglesi si levano,
splendenti e maestosi, lontani sulla placida baia.
Vieni alla finestra, dolce è l’aria della sera!
Ma dalla lunga linea della spuma,
dove il mare incontra la terra imbiancata dalla luna,
ascolta! Si ode lo strepito scabro
dei sassi che le onde sull’alta spiaggia trascinano e scagliano nel loro moto:
cresce, cessa, poi cresce,
con ritmo tremulo e lento instillando
eterne note di tristezza.
Sofocle in tempi antichi
le udì sull’Egeo, memore
Del torbido riflusso
Delle miserie umane. Noi pure
Scopriamo in quel suono un pensiero
In questo lontano mare del nord.
Alto era allora il Mare della Fede, e cingeva le spiagge della terra
Quale lucente cinta.
Adesso solo ne sento lontano
Il mesto lungo fragore, mentre si ritrae al soffio
Del vento notturno, fino al vasto e cupo
Limite del mondo, nuda pietraia.
Amore mio, siamo tra noi sinceri!
Ché il mondo aperto al nostro sguardo
Come un paese dei sogni,
ricco, meraviglioso e nuovo,
non offre gioia, amore luce,
né certezze, né pace, né conforto al dolore.
Noi stiamo qui su questa piana scura,
straziati da confusi allarmi di battaglie e ritirate,
dove eserciti ignari si scontrano di notte.
Matthew Arnold
Grazie per le poesie RAGA!
Ho appena letto questa:
"Se avessi il drappo ricamato del cielo,
Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni."
William Butler Yeats
Ho appena letto questa:
"Se avessi il drappo ricamato del cielo,
Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni."
William Butler Yeats
L’estate non si fa annunciare
L’estate non si fa annunciare,
se è estate vera, non ha false partenze
come la primavera, o l’autunno
che è quasi tutto annuncio.
L’estate viene in un solo giorno.
Un temporale, la polvere, l’asfalto.
E’ il fresco delle due di notte
quando pensi che l’estate sta passando.
[da "Nel buio degli alberi, La Biblioteca di Babele, Circolo Culturale di Meduno 2001"]
L’estate non si fa annunciare,
se è estate vera, non ha false partenze
come la primavera, o l’autunno
che è quasi tutto annuncio.
L’estate viene in un solo giorno.
Un temporale, la polvere, l’asfalto.
E’ il fresco delle due di notte
quando pensi che l’estate sta passando.
[da "Nel buio degli alberi, La Biblioteca di Babele, Circolo Culturale di Meduno 2001"]
Eh lo so, uno dei più grandi geni della poesia del novecento