Vescovo Vs Hack

alfabeto2
La settimana scorsa ho avuto l'opportunità di assistere al dibattito " Fede e Scienza" organizzato a Verona, dove da un lato stava la Chiesa e dall'altro la Scienza. Nelle argomentazioni messe in atto dal vescovo e dalla Hack, quest'ultoma ha vinto per 3 a zero.
E' chiaro che si tratta di un confronto su piani diversi ma la Hack argomentava con logica mentre il vescovo argomentava con sensazioni personali e quindi troppo soggettive. Il discorso si è fatto più complicato quando sono intervenuti ( per il lato chiesa) Giovanni Gaviraghi e Fasol. Qui la Hack ha mostrato i limiti delle sue argomentazioni logiche, quando sono state evidenziate le oggettive difficoltà di spiegazione scientifica del problema dell'organizzazione negli esseri viventi, della assoluta non causalità della costruzione dei genoma. Infatti su questi argomenti la Hack ha incespicato parecchio. E se fino ad un attimo prima aveva negato un Essere superiore, per uscire da questo impasse ha candidamente detto " la vita è insita nell'organizzazione naturale degli elementi".
Questa affermazione mi sembra data più che da una impostazione logica da "una sensazione" tale e quale a quella espressa dal vescovo per spiegare il suo Dio.
Ciè in poche parole ammette ciò che poco prima aveva negato. Siamo passati da un Essere superiore a una Natura superiore.
Ma cosa cambia?

A. B.

Risposte
gugo82
"alfabeto":
Ciè in poche parole ammette ciò che poco prima aveva negato. Siamo passati da un Essere superiore a una Natura superiore.
Ma cosa cambia?

La prospettiva, ad esempio.
La Natura uno scienziato può sempre sperare di descriverla meglio; cosa che non può fare con un Dio.

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