Vescovo Vs Hack
La settimana scorsa ho avuto l'opportunità di assistere al dibattito " Fede e Scienza" organizzato a Verona, dove da un lato stava la Chiesa e dall'altro la Scienza. Nelle argomentazioni messe in atto dal vescovo e dalla Hack, quest'ultoma ha vinto per 3 a zero.
E' chiaro che si tratta di un confronto su piani diversi ma la Hack argomentava con logica mentre il vescovo argomentava con sensazioni personali e quindi troppo soggettive. Il discorso si è fatto più complicato quando sono intervenuti ( per il lato chiesa) Giovanni Gaviraghi e Fasol. Qui la Hack ha mostrato i limiti delle sue argomentazioni logiche, quando sono state evidenziate le oggettive difficoltà di spiegazione scientifica del problema dell'organizzazione negli esseri viventi, della assoluta non causalità della costruzione dei genoma. Infatti su questi argomenti la Hack ha incespicato parecchio. E se fino ad un attimo prima aveva negato un Essere superiore, per uscire da questo impasse ha candidamente detto " la vita è insita nell'organizzazione naturale degli elementi".
Questa affermazione mi sembra data più che da una impostazione logica da "una sensazione" tale e quale a quella espressa dal vescovo per spiegare il suo Dio.
Ciè in poche parole ammette ciò che poco prima aveva negato. Siamo passati da un Essere superiore a una Natura superiore.
Ma cosa cambia?
A. B.
E' chiaro che si tratta di un confronto su piani diversi ma la Hack argomentava con logica mentre il vescovo argomentava con sensazioni personali e quindi troppo soggettive. Il discorso si è fatto più complicato quando sono intervenuti ( per il lato chiesa) Giovanni Gaviraghi e Fasol. Qui la Hack ha mostrato i limiti delle sue argomentazioni logiche, quando sono state evidenziate le oggettive difficoltà di spiegazione scientifica del problema dell'organizzazione negli esseri viventi, della assoluta non causalità della costruzione dei genoma. Infatti su questi argomenti la Hack ha incespicato parecchio. E se fino ad un attimo prima aveva negato un Essere superiore, per uscire da questo impasse ha candidamente detto " la vita è insita nell'organizzazione naturale degli elementi".
Questa affermazione mi sembra data più che da una impostazione logica da "una sensazione" tale e quale a quella espressa dal vescovo per spiegare il suo Dio.
Ciè in poche parole ammette ciò che poco prima aveva negato. Siamo passati da un Essere superiore a una Natura superiore.
Ma cosa cambia?
A. B.
Risposte
Secondo me scienza e fede non sono affatto due ambiti distinti, e lo testimonia il fatto che ci sono tantissimi scienziati credenti, così come ci sono tanti religiosi che hanno "fede" nella ricerca scientifica.
Il problema sta, da entrambe le parti, a non focalizzarsi su determinate condizioni ma a tenere sempre la mente aperta a nuove possibilità. La stessa religione è tutta una questione di interpretazione, quindi perchè non può andare d'accordo con la scienza?
Inoltre, volevo dire specialmente a Luca.Lussardi che la religione non è affatto un limite alla conoscenza, anzi. E' vero, ci sono persone che credono ciecamente senza porsi dubbi, ma quella è più una questione di ignoranza, e probabilmente si tratta di persone di una certa età. Ma così come ci sono fedeli convinti che difenderebbero la propria religione a spada tratta contro la scienza, così ci sono tantissimi "scienziati" che pensano di conoscere il mondo e le leggi che lo governano. Quest'ultimo atteggiamento sì che è un limite alla conoscenza. Pensare "quella cosa è così perchè l'ho studiata e sperimentata" e darlo per vero è come accantonarla anche se potrebbe essere sbagliata.
Porre invece che ci sia un Dio, o comunque un'entità che governa il mondo, la natura, l'universo è come ammettere i propri limiti, e riconoscere i propri limiti è il primo passo per poterli superare.
Il problema sta, da entrambe le parti, a non focalizzarsi su determinate condizioni ma a tenere sempre la mente aperta a nuove possibilità. La stessa religione è tutta una questione di interpretazione, quindi perchè non può andare d'accordo con la scienza?
Inoltre, volevo dire specialmente a Luca.Lussardi che la religione non è affatto un limite alla conoscenza, anzi. E' vero, ci sono persone che credono ciecamente senza porsi dubbi, ma quella è più una questione di ignoranza, e probabilmente si tratta di persone di una certa età. Ma così come ci sono fedeli convinti che difenderebbero la propria religione a spada tratta contro la scienza, così ci sono tantissimi "scienziati" che pensano di conoscere il mondo e le leggi che lo governano. Quest'ultimo atteggiamento sì che è un limite alla conoscenza. Pensare "quella cosa è così perchè l'ho studiata e sperimentata" e darlo per vero è come accantonarla anche se potrebbe essere sbagliata.
Porre invece che ci sia un Dio, o comunque un'entità che governa il mondo, la natura, l'universo è come ammettere i propri limiti, e riconoscere i propri limiti è il primo passo per poterli superare.
"giacor86":
Si, il tutto grazie alle scie chimiche che i massoni che vivono nel bunker sotterraneo alla casa bianca (mi pare che ci siano anche Hitler e il signor Burns), hanno ordinato per far si che poi una volta che avranno sterminato metà pianeta con i vaccini forzati ad influenze inesistenti, potranno avere il controllo cerebrale sull'altra metà. E allora sarà giunto il momento di sguinzagliare gli irrequieti alieni che oramai da 60 anni soggiornano all'area 51. Direi che in effetti in uno scenario simile, la cura al cancro sarebbe solo un aiuto per l'uomo e come tale è ovvio che i suddetti massoni ci tengano a tenerla nascosta.
Ovviamente una risposta del genere era facilmente prevedibile. Invece di prodigarsi a scoprire la verità di qualcosa si preferisce zittire, deridere in modo tale che non ci sia alcun dialogo. Se ti dicessi che la "vera" medicina guarisce TOTALMENTE il cancro al 98% dei casi (casi clinici dimostrati in almeno 30 anni) mentre l'attuale medicina tradizionale afferma che c'è una probabilità del 2% di guarire. Attenzione: guarire da un tumore, per l'attuale medicina, significa superare cinque anni dalla infausta diagnosi.
Perché un medico nel momento di comunicare ad un paziente la diagnosi di un tumore, gli mette di fronte solo cure chemioterapiche (sono veleni biochimicamente parlando) e radioterapiche? Perché non mette il paziente nelle condizioni di decidere strade valide alternative?
Io non voglio infondere un credo o costringere ad un atto di fede. Leggi con attenzione e fatti la tua idea. Ognuno deve farsi la propria idea e agire liberamente.
[mod="Fioravante Patrone"]Cancellati link esterni[/mod]
Ovviamente bisogna sapere esattamente "cosa cercare" e valutare se la documentazione è valida o meno. Il dr. Ryke Geerd hamer ha perso tutto (moglie e figlio) e ha tutto da perdere. Eppure, con un bene infinito cerca da 30 anni di diffondere le sue scoperte che potrebbero salvare milioni di vite al giorno.
I siti sopra sono assolutamente veritieri. Ovviamente si fa di tutto per denigrare queste verità.
unclejoy, io ho un'amica che si fa un culo quadro tutto il giorno. lavora in un laboratorio di biotecnologie facendo esperimenti con tumori sui topi. il suo sogno è un giorno di scoprire, ovviamnete non da sola, la cura al cancro (peraltro è una ragazza molto credente, addirittura uuuuh "cattolica"; alla faccia che la fede frena la scienza). Se io fossi in lei e leggessi il tuo post, mi sentirei davvero molto offesa.
Bene, ti chiedo di farle leggere questa documentazione. Poi sarà lei a decidere. La sua coscienza. Diamo però l'opportunità alla gente di documentarsi.
La medicina tradizionale ha "protocolli fissi" dettati dalle case farmaceutiche. Non c'è alcun nesso scientifico. Il paziente è costretto ad intraprendere una "scelta obbligata" , altrimenti porterebbe se stesso alla morte.
Fatevi la vostra idea e non accettate che siano altri a prendersi cura della VOSTRA SALUTE.
p.s. Ho provato personalmente la Nuova Medicina Germanica...
[mod="Fioravante Patrone"]In questo forum non è gradita la propaganda a favore dei ciarlatani.
Si ritiene tuttavia che in genere (con qualche eccezione, chiaramente) gli utenti del forum siano in grado di accorgersi se si tratta di ciarlatani, come quelli menzionati in questo post, oppure di cose serie. Per questo motivo non viene cancellato questo post, ma solo i link diretti che sono pubblicità per chi gioca con la salute delle persone.[/mod]
Si, il tutto grazie alle scie chimiche che i massoni che vivono nel bunker sotterraneo alla casa bianca (mi pare che ci siano anche Hitler e il signor Burns), hanno ordinato per far si che poi una volta che avranno sterminato metà pianeta con i vaccini forzati ad influenze inesistenti, potranno avere il controllo cerebrale sull'altra metà. E allora sarà giunto il momento di sguinzagliare gli irrequieti alieni che oramai da 60 anni soggiornano all'area 51. Direi che in effetti in uno scenario simile, la cura al cancro sarebbe solo un aiuto per l'uomo e come tale è ovvio che i suddetti massoni ci tengano a tenerla nascosta.
unclejoy, io ho un'amica che si fa un culo quadro tutto il giorno. lavora in un laboratorio di biotecnologie facendo esperimenti con tumori sui topi. il suo sogno è un giorno di scoprire, ovviamnete non da sola, la cura al cancro (peraltro è una ragazza molto credente, addirittura uuuuh "cattolica"; alla faccia che la fede frena la scienza). Se io fossi in lei e leggessi il tuo post, mi sentirei davvero molto offesa.
unclejoy, io ho un'amica che si fa un culo quadro tutto il giorno. lavora in un laboratorio di biotecnologie facendo esperimenti con tumori sui topi. il suo sogno è un giorno di scoprire, ovviamnete non da sola, la cura al cancro (peraltro è una ragazza molto credente, addirittura uuuuh "cattolica"; alla faccia che la fede frena la scienza). Se io fossi in lei e leggessi il tuo post, mi sentirei davvero molto offesa.
"WiZaRd":
Non hai letto completamente i messaggi: non stiamo parlando nella lotta al cancro in generale, stiamo parlando delle guarigioni dal cancro, dalle paralisi totali o parziali, dalle leucemie che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, risultano inspiegabili.
[piccolo OT]
Il cancro, leucemie, AIDS (truffa del secolo, perfino il suo scopritore Luc Montagnier, ha affermato pubblicamente di non aver mai visto alcun virus. Anzi per la precisione i virus non sono mai stati visti da nessuno) e tutte le "cosiddette" malattie sono state sconfitte almeno 30 anni fa. Sono state formulate leggi biologiche che spiegano l'instaurarsi e il decorso di tutte le situazioni conflittuali, che l'attuale "scienza" medica, qualifica come malattie. Sottolineo almeno, poiché le conoscenze insite nelle leggi biologiche sono sconosiute intuitivamente da migliaia di anni. Quella che oggi viene chiamata "medicina tradizionale" non ha nulla a che fare con una scienza: qualunque studente di medicina potrà confermare che ciò che viene insegnato nelle "scuole di medicina" è l'equivalente dell'elenco telefonico. Un scienza che si basa su migliaia di ipotesi non può essere definita tale. Inoltre anche in presenza di IPOTESI le "situazioni patologiche" vengono associate ad un farmaco "PRECISO".
Le case farmaceutiche hanno abbandonato da tempo (anzi è sempre stato così) la salute pubblica a fronte di profitti ultra-trilionari a dir poco.
Il termine "sconfitte" non ha senso in programmi biologici che si basano sull'evoluzione dello sviluppo della specie, e sono quindi a sostegno della sopravvivenza dell'individuo.
Ovviamente tutte queste conoscenze che avrebbero potuto salvare miliardi di vite (sono circa due miliardi le persone morte per cancro dagli anni '70) e possono salvare tuttora altrettante vite, sono completamente e volutamente messe all'oscuro.
[/piccolo OT]
Io ho rispetto per chi è un credente e un praticante, per cui chiedo anche a te di rispettare chi lo è meno. Se non c'è il rispetto reciproco è inutile discutere.
"... citazione di Nash: chi cerca di conciliare scienza e fede ne esce matto."
Cambia letture, non è un autore adatto per queste cose, dire simili sciocchezze sembra prerogativa quasi esclusiva degli uomini che si dedicano alle scienze.
Boh, che sia la matematica che atrofizza i cervelli?
Cambia letture, non è un autore adatto per queste cose, dire simili sciocchezze sembra prerogativa quasi esclusiva degli uomini che si dedicano alle scienze.
Boh, che sia la matematica che atrofizza i cervelli?
Sono d'accordo con le parole di Wizard, il mio era solo un esempio per spiegare il fatto che accettare come mistero della fede certe cose equivale a porre un limite alla conoscenza, e questo mi sembra ovvio, è quasi una tautologia. E' inutile, secondo me, predicare che scienza e fede sono due ambiti distinti, non lo sono e non lo saranno mai, non mi hanno mai convinto le argomentazioni. Riporto un'altra citazione di Nash: chi cerca di conciliare scienza e fede ne esce matto.
"WiZaRd":
allora io ti chiedo il confine dov'è? È prestabilito?
Secondo me si, è prestabilito, anche se io non ne ho idea di dove sia. Credo solo che esista.
"WiZaRd":
Io invece dico che comprendremo finché comprenderemo: quando non ci riusciremo più sarà o perché è finito il tempo o perché ci sono dei limiti oggettivi di funzionamento delle nostre capacità intellettive che non possono essere superati a meno di una trasformazione della nostra struttura cerebrale.
Ok, ma qui è semplicemente una diversità di opinione su cui non si può discutere di più di quanto si possa fare sul sesso degli angeli. Possono solo le nostre esperienze personali e il nostro personale "buon senso" o istinto o razionalità farci pendere dall'una e dall'altra parte.
Non hai letto completamente i messaggi: non stiamo parlando nella lotta al cancro in generale, stiamo parlando delle guarigioni dal cancro, dalle paralisi totali o parziali, dalle leucemie che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, risultano inspiegabili.
Se parli di una cosa del genere con il "miracolato" ti dirà che si è convertito sulla via di Damasco, se parli di una cosa del genere con un prete ti dirà che se il malato ha sentito odore di un certo profumo durante una fase della guarigione allora è stata opera di questo o di quel santo in ragione del fatto che quel profumo è il profumo di quel fiore caro a quel santo oppure ti dirà che la guarigione è avvenuta per atto di fede: non mi dirai che quando si parla di queste cose in TV o sui giornali i preti e i "miracolati" intervistati non dicono queste cose?
Accettare questo significa porre un limite alla scienza: io non ho la pretesa di comprendere tutto lo scibile, ma ho la pretesa di cercare di fare ogni sforzo di comprendere ciò che non comprendo, di trovare le cause di ogni fenomeno, in quanto ho la presunzione di essere un uomo di scienza.
Dici di ammettere la ricerca della comprensione dei fenomeni ma ammetti anche l'esistenza di una natura metafisica impenetrabile dall'intelletto umano; allora io ti chiedo il confine dov'è? È prestabilito? Oppure lo si raggiunge quando si comprende che non si può più comprendere? E come si fa a comprendere che non si può più comprendere senza elevare l'intelletto ad una visione superiore all'intelletto stesso? Credo che queste siano domande logicamente valide. Io invece dico che comprendremo finché comprenderemo: quando non ci riusciremo più sarà o perché è finito il tempo o perché ci sono dei limiti oggettivi di funzionamento delle nostre capacità intellettive che non possono essere superati a meno di una trasformazione della nostra struttura cerebrale.
Se parli di una cosa del genere con il "miracolato" ti dirà che si è convertito sulla via di Damasco, se parli di una cosa del genere con un prete ti dirà che se il malato ha sentito odore di un certo profumo durante una fase della guarigione allora è stata opera di questo o di quel santo in ragione del fatto che quel profumo è il profumo di quel fiore caro a quel santo oppure ti dirà che la guarigione è avvenuta per atto di fede: non mi dirai che quando si parla di queste cose in TV o sui giornali i preti e i "miracolati" intervistati non dicono queste cose?
Accettare questo significa porre un limite alla scienza: io non ho la pretesa di comprendere tutto lo scibile, ma ho la pretesa di cercare di fare ogni sforzo di comprendere ciò che non comprendo, di trovare le cause di ogni fenomeno, in quanto ho la presunzione di essere un uomo di scienza.
Dici di ammettere la ricerca della comprensione dei fenomeni ma ammetti anche l'esistenza di una natura metafisica impenetrabile dall'intelletto umano; allora io ti chiedo il confine dov'è? È prestabilito? Oppure lo si raggiunge quando si comprende che non si può più comprendere? E come si fa a comprendere che non si può più comprendere senza elevare l'intelletto ad una visione superiore all'intelletto stesso? Credo che queste siano domande logicamente valide. Io invece dico che comprendremo finché comprenderemo: quando non ci riusciremo più sarà o perché è finito il tempo o perché ci sono dei limiti oggettivi di funzionamento delle nostre capacità intellettive che non possono essere superati a meno di una trasformazione della nostra struttura cerebrale.
"Luca.Lussardi":
E' stato ben centrato secondo me il punto delicato della cosa: uno non dovrebbe mai accettare una cosa perchè è così e basta. Certo che ci sono cose che non si sapranno forse mai, ma perchè non tentare? La religione, in questo senso, mette un vero e proprio freno, lasciando il mistero su certe cose, mistero che noi non potremmo mai comprendere.... l'esempio del tumore è calzante: se alcune persone guariscono il fedele grida al miracolo del santo di turno, la persona razionale cerca di capire perchè un corpo reagisce meglio di un altro.
"Luca.Lussardi":
E' stato ben centrato secondo me il punto delicato della cosa: uno non dovrebbe mai accettare una cosa perchè è così e basta. Certo che ci sono cose che non si sapranno forse mai, ma perchè non tentare? La religione, in questo senso, mette un vero e proprio freno, lasciando il mistero su certe cose, mistero che noi non potremmo mai comprendere.... l'esempio del tumore è calzante: se alcune persone guariscono il fedele grida al miracolo del santo di turno, la persona razionale cerca di capire perchè un corpo reagisce meglio di un altro.
Parliamo di cose concrete per favore e non di retorica.. Luca mi sembra che hai una visione un po' riduttiva del credente. Ti sfido a portarmi 10 credenti (sotto gli 85 anni di età), anche preti se vuoi, che sostengano che l'unico modo per sperare di guarire da un cancro è un miracolo e che la ricerca biologica contro il cancro è inutile. Nonostante ci siano i pellegrinaggi a Lourdes e le guarigioni misteriose, la ricerca alla cura del cancro è tutt'ora perpetrata in ogni laboratorio di biologia e di biotecnologie. E ci mancehrebbe che non sia così. E non credo che tutti i ricercatori che studino ciò siano atei. Di certo non è il credere che esista Dio ad impedire di cercare la cura al cancro. Per favore non apriamo il discorso "eh si però le ricerche sulle cellule staminali i cattolici le hanno bocciate" perchè qui si sta parlando di Dio in generale, non di cattolicesimo in Italia. Si finirebbe in un off-topic lungo 32 pagine. O meglio se volete apriamolo, ma fra un po'.
Wizard anche io penso che l'uomo debba comprendere il + possibile. Semplicemente ritengo che esistano Dio ed una dimensione mefafisica al di fuori da questo possibile. Tu invece ritieni che oltre al "+ possibile" non ci si possa andare solo per problemi conceti (che ne so, l'esplosione del sole). La differenza sta solo qui.
"GIBI":
.....non per niente il geom. Odifreddi, col solo scopo di riempirsi le tasche di denaro, ha abbandonato la poca redditizia Logica e si è dedicato furbescamente alla materia.
Fame coacta vulpes alta in vinea uvam adpetebat
E' stato ben centrato secondo me il punto delicato della cosa: uno non dovrebbe mai accettare una cosa perchè è così e basta. Certo che ci sono cose che non si sapranno forse mai, ma perchè non tentare? La religione, in questo senso, mette un vero e proprio freno, lasciando il mistero su certe cose, mistero che noi non potremmo mai comprendere.... l'esempio del tumore è calzante: se alcune persone guariscono il fedele grida al miracolo del santo di turno, la persona razionale cerca di capire perchè un corpo reagisce meglio di un altro.
Mi pare evidente che le religioni tendano a spiegare ciò che ancora non si conosce: uno è malato di cancro e guarisce e mentre guarisce sente l'odore di gelsomino ed allora è opera del santo di turno. Mi pare mi pare che se stiamo dietro alla religione non capiremo mai perché alcuni riescono a vincere il tumore ed altri no: oppure diciamo che è solo un colpo di fortuna! 
Io penso che l'esistenza abbia due scopi: preparare la fine e comprendere il più possibile. Mi pare evidente che non sia possibile conoscere tutto, se non altro per motivi di tempo: non mi esprimo sulla concreta possibilità di conoscere tutto perché non so se sia possibile o meno. E onostamente non mi interessa: sottolineo "il più possibile".

Io penso che l'esistenza abbia due scopi: preparare la fine e comprendere il più possibile. Mi pare evidente che non sia possibile conoscere tutto, se non altro per motivi di tempo: non mi esprimo sulla concreta possibilità di conoscere tutto perché non so se sia possibile o meno. E onostamente non mi interessa: sottolineo "il più possibile".
"WiZaRd":
se si ammette che tutto ciò sia lecito allora dobbiamo ammettere che siamo dei brocchi e non capiamo niente e mai niente capiremo
Questa deduzione mi pare forzata. Direi che di cose ne sappiamo parecchie e di campi di ricerca aperti in ogni disciplina ce ne siano molti.. e il tutto senza collidere con l'esistenza o meno di Dio
"WiZaRd":
ovvero che questo intelletto superiore è irraggiungibile per l'uomo ed allora io mi domando qual è lo scopo della nostra esistenza a parte quello di preparare la nostra fine.
Allora io domando a te: qual'è lo scopo della tua esistenza? giungere ad una conoscenza e comprensione dell'universo del tutto autoconsistente, senza falle, nè assiomi, nè singolarità inconoscibili? In bocca al lupo.
Ripeto però che il fatto che io credo che tu (o l'umanità) non ce la farai/faremo non inibisce per nulla il mio desiderio di ricerca scientifica (tant'è che un giorno vorrei farne la mia professione), anche se credo che non punti nella direzione dove credi tu.
Quando l'uomo non conosceva l'origine dei maremoti diceva che Nettuno si era incavolato di brutto e voleva punirli, quando non conosceva l'origine dei fulmini diceva che Giove sia era adirato e voleva scaricare su di loro la propria rabbia, poi l'uomo ha capito come nascono i fulmini ed i maremoti e come d'incanto Nettuno e Giove nessuno li prega più; allora si è passati a considerare il dio monotesistico trascendente che è l'intelletto primo ed irraggiungibile, che tutto può e che tutto muove, dinanzi alle decisioni del quale o si è salvi in principio o si conquista la salvezza con le proprie azioni; poi quasto dio monotsitico è divetato una moltitudine di dio monoteistico, uno ti ascolta come un padre e ti grazia se lo chiedi col cuore, uno ti parla tramite il profeta che non ne è la reincarnazione in terra, un altro ti spinge a volere macellare tutto e tutti, un altro ti induce alla meditazione per elevare la mente e cogliere questa intelligenza superiore; ma del resto alcuni ritengono che qusto dio sia una moltitudine di spiriti che abitano le cose naturali ed attraverso il comportamento delle stesse si manifestano all'uomo: una via di mezzo tra il tandem Nettuno-Giove ed il singleton multiforme dio.
Il tutto per spiegare cosa? Per alcuni per spiegare perché non bisogna temere di trapassare, per altri per spiegare perché si vogliono macellare tutto e tutti, per altri per spiegare perché la natura si comporta come si comporta.
Mi pare che in tutto qusto non ci sia nulla di ragionevole, in primis perché se si ammette che tutto ciò sia lecito allora dobbiamo ammettere che siamo dei brocchi e non capiamo niente e mai niente capiremo, ovvero che questo intelletto superiore è irraggiungibile per l'uomo ed allora io mi domando qual è lo scopo della nostra esistenza a parte quello di preparare la nostra fine - direte voi: "Comprendere", e dico io: "Cosa se giriamo sempre a vuoto" -, in secundis ma più importante del primis perché ogni religione spiega (ma tu gurda le circostanze della vita!) quello che l'uomo non è in grado di spiegare in quel particolare momento storico (che può durare più o meno tempo).
Dimenticavo: mi son scordato di Egizi, Assiri, Babilonesi e chi più ne ha più ne metta. Peccato che non camperò a sufficienza per vedere la prossima!
Il tutto per spiegare cosa? Per alcuni per spiegare perché non bisogna temere di trapassare, per altri per spiegare perché si vogliono macellare tutto e tutti, per altri per spiegare perché la natura si comporta come si comporta.
Mi pare che in tutto qusto non ci sia nulla di ragionevole, in primis perché se si ammette che tutto ciò sia lecito allora dobbiamo ammettere che siamo dei brocchi e non capiamo niente e mai niente capiremo, ovvero che questo intelletto superiore è irraggiungibile per l'uomo ed allora io mi domando qual è lo scopo della nostra esistenza a parte quello di preparare la nostra fine - direte voi: "Comprendere", e dico io: "Cosa se giriamo sempre a vuoto" -, in secundis ma più importante del primis perché ogni religione spiega (ma tu gurda le circostanze della vita!) quello che l'uomo non è in grado di spiegare in quel particolare momento storico (che può durare più o meno tempo).
Dimenticavo: mi son scordato di Egizi, Assiri, Babilonesi e chi più ne ha più ne metta. Peccato che non camperò a sufficienza per vedere la prossima!

Prima di tutto Odifreddi non è solo un geometra ma è professore ordinario all'Università di Torino, quindi tanto per essere corretti va scritto prof. Odifreddi.
Io non credo che che fede e scienza siano due ambiti distinti, e secondo me chi cerca di sostenerlo è solo perchè è consapevole di ciò ma non sa come rendere compatibili le due cose, tutto qua. La logica poi non era riferita alla logica formale o logica matematica, ma appunto al buon senso.
Io non credo che che fede e scienza siano due ambiti distinti, e secondo me chi cerca di sostenerlo è solo perchè è consapevole di ciò ma non sa come rendere compatibili le due cose, tutto qua. La logica poi non era riferita alla logica formale o logica matematica, ma appunto al buon senso.
Non sono d'accordo con chi dice " se poniamo un essere superione non possiamo indagare fino in fondo". Mi sembra una obiezione debole. Nessuno ha posto limiti alla ricerca, anzi, se consideriamo la struttura della natura essa stessa fonte di vita, possiamo un giorno dire "suamo arrivati alla fine della nostra ricerca", se mettiamo un Dio questa fine non ci sarà e questo porterà l'uomo ad una ricerca continua.
Non sono d'accordo neanche con chi dice " il mondo è unico e le religioni sono tante, pertanto quale sarà quella giusta"?. Io sono dell'idea che non c'è nessuna religione giusta, solo tentativi di interpretare qualcosa che non conosciamo. Ci può essere un Dio ma non lo riconosco in nessuna religione, un Dio che ha dato le leggi universali (leggi fisiche precise) e che noi un po' alla volta cerchiamo di comprendere. Le leggi biologhiche sono una conseguenza e subordinate alle leggi fisiche ( e non precise o per lo meno influenzabili).
A. B.
Non sono d'accordo neanche con chi dice " il mondo è unico e le religioni sono tante, pertanto quale sarà quella giusta"?. Io sono dell'idea che non c'è nessuna religione giusta, solo tentativi di interpretare qualcosa che non conosciamo. Ci può essere un Dio ma non lo riconosco in nessuna religione, un Dio che ha dato le leggi universali (leggi fisiche precise) e che noi un po' alla volta cerchiamo di comprendere. Le leggi biologhiche sono una conseguenza e subordinate alle leggi fisiche ( e non precise o per lo meno influenzabili).
A. B.
Qui non si sta parlando di logica, ma di ragionevolezza/buonsenso. Se poi stai dicendo che fede e buonsenso non hanno nulla in comune, ti do ragione.
"... restando in tema di logica Nash fece un'osservazione interessante, ovvero che le varie religioni sono tra loro incompatibili per cui, dal momento che l'universo è uno solo, esse non possono essere tutte vere."
Forse sarà interessante se si rimane confinati nell'ambito della logica, ma il trascendente non ha nulla a che fare con la logica. Fede e scienza sono due categorie distinte che non hanno alcuna relazione fra loro, quindi le presunte contrapposizioni o meno sono frutto solo di radicati equivoci e di poca elasticità mentale.
Leggendo il resoconto del moderatore, il dibattito fra la Hack e il Vescovo è stato pacato e ha riscontrato notevole successo, in altre parole l'argomento "tira"; non per niente il geom. Odifreddi, col solo scopo di riempirsi le tasche di denaro, ha abbandonato la poca redditizia Logica e si è dedicato furbescamente alla materia.
Forse sarà interessante se si rimane confinati nell'ambito della logica, ma il trascendente non ha nulla a che fare con la logica. Fede e scienza sono due categorie distinte che non hanno alcuna relazione fra loro, quindi le presunte contrapposizioni o meno sono frutto solo di radicati equivoci e di poca elasticità mentale.
Leggendo il resoconto del moderatore, il dibattito fra la Hack e il Vescovo è stato pacato e ha riscontrato notevole successo, in altre parole l'argomento "tira"; non per niente il geom. Odifreddi, col solo scopo di riempirsi le tasche di denaro, ha abbandonato la poca redditizia Logica e si è dedicato furbescamente alla materia.
Il problema di fondo, ben argomentato anche da Odifreddi in vari suoi scritti, è che credere in un essere superiore che trascende la realtà empirica e che ha dato origine all'universo equivale ad accettare il fatto che non possiamo sapere in alcun modo chi o che cosa ha dato origine a tutto. Per altro restando in tema di logica Nash fece un'osservazione interessante, ovvero che le varie religioni sono tra loro incompatibili per cui, dal momento che l'universo è uno solo, esse non possono essere tutte vere. Quali sono quelle false? forse la nostra?