Vaccinazione Covid obbligatoria... per legge e non
Dal momento che sono un po' allergico all'ipocrisia e visto che non mi va di impegnarmi nella ricerca di un nuovo titolo e di dilungarmi in inutili preamboli, sarò diretto: questo topic è né più né meno che la continuazione del seguente topic chiuso qualche giorno fa: Vaccinazione Covid obbligatoria.
Il motivo per cui apro questo topic è molto semplice: per quanto mi riguarda, l'argomento, checché ne dicano gli altri, non è affatto esaurito, e anzi penso che anche molti altri utenti potrebbero (e dovrebbero) avere qualcosa da dire al riguardo, visto i radicali (e violenti IMHO) cambiamenti antropologici in atto.
Il motivo per cui apro questo topic è molto semplice: per quanto mi riguarda, l'argomento, checché ne dicano gli altri, non è affatto esaurito, e anzi penso che anche molti altri utenti potrebbero (e dovrebbero) avere qualcosa da dire al riguardo, visto i radicali (e violenti IMHO) cambiamenti antropologici in atto.
Risposte
"Faussone":
@gabriella
Esattamente. Ciò che hai ora scritto in merito a quella posizione è in altri termini quello che ho espresso anche io, con la aggiunta ulteriore che tale posizione coerentemente dovrebbe allora portare a dire che è sbagliato sostenere e incoraggiare in alcun modo la vaccinazione da parte dello Stato. Qualunque rappresentante dello Stato dovrebbe quindi astenersi dall'incoraggiare a vaccinarsi visto che la scelta dovrebbe essere lasciata esclusivamente al singolo.
Ovviamente, dal mio punto di vista, è una posizione che non esisto a definire assurda e sbagliata.
E' quello che penso anche io.
O meglio, è una fortuna che questi vaccini ci siano, se no saremmo nei guai.
E siamo, in un situazione di emergenza, inedita, per cui è giusta la valutazione dell'EMA che è meglio approvarli con procedura condizionata che non approvarli. Non abbiamo altro, al momento.
Detto questo, sono d'accordo con te, che lo stato dovrebbe fare informazione trasparente e chiara, sulla situazione dei vaccini e sui loro rischi e benefici. E lasciare che i singoli scelgano autonomamente e con informazione adeguata.
La propaganda unilaterale, lo spingere alla vaccinazione con tutti i mezzi, compreso i gelati e i gadget della Roma per i giovani, senza informare adeguatamente, per non parlare di iniziative eticamente imperdonabili, come contravvenire alle indicazioni dell'AIFA sul non dare Astrazeneca ai giovani, che è costata la vita a più persone, compreso una ragazza di 18 anni, sono cose sbagliate e scorrette.
Questo non vuol dire che per molte persone la vaccinazione non sia la scelta giusta, che massimizza i benefici rispetti ai rischi, e io sono sempre stata a favore della vaccinazione. Ma il problema sono i modi di questa campagna di vaccinazione: il singolo deve scegliere consapevolmente e liberamente.
E chi sceglie di non vaccinarsi va rispettato, perché la legge prevede la libertà di non vaccinarsi, e non essere additato al pubblico ludibrio o crocefisso sul colle dei novax con processo sommario.
L'EMA usa il termine "vaccine" nei suoi documenti. Quindi, dato che l'EMA è tenuta ad utilizzare la terminologia legale europea corrente e i suoi documenti saranno scritti e controllati da esperti in campo di diritto del farmaco, per me non ha alcun senso mettere in dubbio che Comirnaty sia (legalmente) un vaccino.
@gabriella
Esattamente. Ciò che hai ora scritto in merito a quella posizione è in altri termini quello che ho espresso anche io, con la aggiunta ulteriore che tale posizione coerentemente dovrebbe allora portare a dire che è sbagliato sostenere e incoraggiare in alcun modo la vaccinazione da parte dello Stato. Qualunque rappresentante dello Stato dovrebbe quindi astenersi dall'incoraggiare a vaccinarsi visto che la scelta dovrebbe essere lasciata esclusivamente al singolo.
Ovviamente, dal mio punto di vista, è una posizione che non esisto a definire assurda e sbagliata.
Esattamente. Ciò che hai ora scritto in merito a quella posizione è in altri termini quello che ho espresso anche io, con la aggiunta ulteriore che tale posizione coerentemente dovrebbe allora portare a dire che è sbagliato sostenere e incoraggiare in alcun modo la vaccinazione da parte dello Stato. Qualunque rappresentante dello Stato dovrebbe quindi astenersi dall'incoraggiare a vaccinarsi visto che la scelta dovrebbe essere lasciata esclusivamente al singolo.
Ovviamente, dal mio punto di vista, è una posizione che non esisto a definire assurda e sbagliata.
L'approvazione condizionata, se vedi come recita l'EMA, prevede che i benefici di una approvazione con dati incompleti siano superiori ai rischi di una approvazione con dati incompleti, data una situazione di emergenza sanitaria.
Il punto sono i dati incompleti.
Se poi il bilancio rischi/ benfici resta favorevole, è oggetto di valutazione periodica e concomitante dell'EMA, in base ai nuovi dati via via forniti dalle case farmaceutiche.
Sì, i rischi a un certo punto potrebbero, alla luce di nuovi dati, superare i benfici.
Sta scritto nel documento dell'EMA che ho linkato.
Caso mai è improbabile, perché i criteri di approvazione condizionata dell'EMA sono piuttosto stringenti, ma in linea teorica è possibile che un domani si constati che i rischi sono superiori ai benefici, e l'EMA ritiri un farmaco in approvazione condizionata.
Il paradosso in questo periopdo è che alcuni documenti dell'EMA, se non si sapesse che sono del'EMA, suonerebbero come novax
L'approvazione condizionata ha precedenti, ci sono stati 30 altri farmaci in approvazione condizionata, alcuni hanno avuto l'approvazione piena, altri sono rimasti indefinitamente in approvazione condizionata, nessuno è stato ritirato.
Comunque io non ho tesi rigide da sostenere, stavo solo dicendo che l'obbligo di vaccinazione dal punto di vista giuridico non ha una strada liscia e scontata, e credo che il governo lo sappia, visto anche che c'è un ministro della giustizia ex presidente di Corte Costituzionale.
Il punto sono i dati incompleti.
Se poi il bilancio rischi/ benfici resta favorevole, è oggetto di valutazione periodica e concomitante dell'EMA, in base ai nuovi dati via via forniti dalle case farmaceutiche.
Sì, i rischi a un certo punto potrebbero, alla luce di nuovi dati, superare i benfici.
Sta scritto nel documento dell'EMA che ho linkato.
Caso mai è improbabile, perché i criteri di approvazione condizionata dell'EMA sono piuttosto stringenti, ma in linea teorica è possibile che un domani si constati che i rischi sono superiori ai benefici, e l'EMA ritiri un farmaco in approvazione condizionata.
Il paradosso in questo periopdo è che alcuni documenti dell'EMA, se non si sapesse che sono del'EMA, suonerebbero come novax

L'approvazione condizionata ha precedenti, ci sono stati 30 altri farmaci in approvazione condizionata, alcuni hanno avuto l'approvazione piena, altri sono rimasti indefinitamente in approvazione condizionata, nessuno è stato ritirato.
Comunque io non ho tesi rigide da sostenere, stavo solo dicendo che l'obbligo di vaccinazione dal punto di vista giuridico non ha una strada liscia e scontata, e credo che il governo lo sappia, visto anche che c'è un ministro della giustizia ex presidente di Corte Costituzionale.
"gabriella127":
Questa è gente che sa quello che dice, si può essere d'accordo o no, ma non dicono cose a caso.
E' gente che quando parla è abituata a convincere un tribunale, non sono opinionisti.
Il fatto che si dice 'sperimentali' [...]
Premettendo che qui siamo nel campo delle opinioni, io la vedo diversamente (intanto una battuta: convincere le persone in tribunale non è equivalente per forza a sapere quello che si dice, nel senso di sostenere argomenti di cui si ha piena convinzione e/o competenza).
Per me quegli argomenti non hanno senso: il vaccino è autorizzato dalle nostre EMA e AIFA (lasciamo perdere FDA) quindi vuol dire che è somministrabile con ragionevole sicurezza su larga scala.
Il discorso che l'autorizzazione sia provvisoria e rivedibile alla luce dei nuovi dati raccolti non è un argomento per sostenere che allora non si possono utilizzare strumenti come il Green Pass o prevedere l'obbligo.
Altrimenti vorrebbe dire che si sta anche sostenendo che le agenzie stanno autorizzando un qualcosa che è potenzialmente non sicuro allo stato delle conoscenze odierne, e per cui quindi i rischi in realtà potrebbero superare i benefici. Quindi le agenzie preposte autorizzano un farmaco, ma allo stesso tempo si sostiene che quel farmaco non è comunque ragionevolmente sicuro, pertanto lo Stato non solo non potrebbe prendere misure come il GP ma non dovrebbe neanche incoraggiare la vaccinazione in alcuna forma. La questione dovrebbe essere stata sollevata da subito allora in questi termini se si vuole avere un poco di coerenza.
Questo per come la vedo io significa non comprendere come approcciarsi con il concetto di rischio.
"gabriella127":
Sul fatto che non sono propriamente vaccini, non so che dire.
Che un giurista dica, più o meno direttamente, una cosa del genere non sta né in cielo né in terra.
Intanto è irrilevante (che importanza avrebbe nel contesto giuridico in oggetto se il farmaco appartiene alla categoria vaccino o meno?), e se è un argomento che si riporta è solo per gettare un'ombra sui vaccini anticovid esattamente nel solco del pensiero novax "non sono vaccini ma terapie geniche".
Per inciso questa è una stupidaggine, e qui non siamo nel campo delle opinioni.
Nessuno scienziato serio potrebbe sostenere che questi vaccini (parliamo anche solo di quelli a mRNA) siano terapia genica e non vaccini.
"Faussone":
@gabriella
Mah .. va bene tutto per carità, ma quando leggo da parte di giuristi argomenti che riprendono vagamente i concetti del tipo "vaccini che non sono propriamente vaccini" o "di farmaci non sufficientemente sicuri e ancora sperimentali" a me cadono le braccia.
Poi si dice e non dice... mah... resto molto perplesso.
Questa è gente che sa quello che dice, si può essere d'accordo o no, ma non dicono cose a caso.
E' gente che quando parla è abituata a convincere un tribunale, non sono opinionisti.
Il fatto che si dice 'sperimentali' è una terminologia che ora ha assunto una connotazione novax, perché i novax se ne sono appropriati, quindi per me è meglio evitarla, infatti, se vedi, Mangia nell'intervista la evita per questo. Ma è una questione terminologica, anche abbastanza inutile.
Quello che è importante è che sono vaccini approvati non con approvazione piena, ma condizionata. E su questo non ci piove.
Questo vuol dire che l'approvazione avviene con dati ancora incompleti, insufficienti per l'approvazione piena, quando, data una situazione di esigenze sanitarie insoddisfatte, si valuta che i benefici connessi all'approvazione con dati incompleti siano superiori ai rischi.
'Condizionata' perché la casa farmaceutica deve continuare a produrre dati, che confermino il bilancio positivo benefici/rischi.
Pfitzer deve produrre dati all'EMA fino al 2023, momento in cui sarà possibile l'ìapprovazione piena. L'EMA, almeno una volta l'anno deve rinnovare, in base ai dati aggiuntivi raccolti, l'approvazione condizionata.
Ma l'approvazione piena potrà anche non essere data mai, se i dati non sono sufficienti, o la approvazione condizionata può essere ritirata se si vede in seguito che i benefici sono inferiori a i rischi.
Questi dati aggiuntivi che Pfitzer dvee produrre all'EMA sono ancora dati di Fase 3.
Non sono dati di Fase 4, la farmacovigilanza.
Quindi, si possono non chiamare sperimentali, o chiamare come si vuole, ma comunque sono dati della casa farmaceutica che continuano a affluire dopo l'approvazione condizionata, per rendere i dati sufficienti per l'approvazione piena.
Qui un link al sito dell'EMA dove si parla di approvazione condizionata:
https://www.ema.europa.eu/en/human-regu ... horisation
Proprio oggi c'è una dichiarazione dell'EMA, credo in risposta alla approvazione piena di Pfitzer in USA, che dice che in Europa la procedura resta quella prevista, approvazione piena possibile solo nel 2023, quando Pfitzer avrà fornito gli ulteriori dati (articolo di stamattina su Il Messagero, che ora non ritrovo).
Sul fatto che non sono propriamente vaccini, non so che dire.
@gabriella
Mah .. va bene tutto per carità, ma quando leggo da parte di giuristi argomenti che riprendono vagamente i concetti del tipo "vaccini che non sono propriamente vaccini" o "di farmaci non sufficientemente sicuri e ancora sperimentali" a me cadono le braccia.
Poi si dice e non dice... mah... resto molto perplesso.
Mah .. va bene tutto per carità, ma quando leggo da parte di giuristi argomenti che riprendono vagamente i concetti del tipo "vaccini che non sono propriamente vaccini" o "di farmaci non sufficientemente sicuri e ancora sperimentali" a me cadono le braccia.
Poi si dice e non dice... mah... resto molto perplesso.
Avevo accennato a training di interviste a costituzionalisti che non condividono la costituzionalità o legittimità dell'obbligo di vaccinazione, e che forse ne potevo ritrovare qualcuna.
Ne ho recuperata una a Alessandro Mangia, Ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Cattolica di Milano.
https://www.ilsussidiario.net/news/obbl ... c/2205455/
Qui metto inoltre i link ai documenti, cui accennavo, dell'Osservatorio Rodotà sulla legalità Costituzionale:
https://generazionifuture.org/wp-conten ... ressed.pdf
https://generazionifuture.org/wp-conten ... nale-2.pdf
Vi metto, poiché non ci sono nomi nei documenti, i componenti dell'Osservatorio Stefano Rodotà, presi dal loro sito:
Prof. Avv. Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Napoli,
(Direttore)
Avv. Fabrizio Arossa, Foro di Roma
Prof. Marina Calamo Specchia, Ordinario di Diritto Costituzionale Comparato,
Università di Bari
Prof. Pasquale De Sena, Ordinario di Diritto internazionale Università cattolica di Milano
Avv. Alessandra Devetag, Foro di Trieste
Prof. Sergio Foa, Ordinario di Diritto Amministrativo, Università di Torino
Prof Avv. Ugo Mattei, Ordinario di diritto civile, Università di Torino
Prof Avv. Piergiuseppe Monateri, Ordinario di Diritto privato Comparato, Università di
Torino
Prof. Avv. Luca Nivarra, Ordinario di diritto civile, Università Palermo
Avv. Alessandra Camaiani, Foro di Prato
n.b. non sto dicendo che ha ragione l'uno o l'altro dei giuristi, ne' che sposo l'una o l'altra posizione, non sono giurista, è solo per dire che la questione è quantomeno controversa, ed è importante sentire anche le voci discordanti e farsi un'idea complessiva.
Ne ho recuperata una a Alessandro Mangia, Ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Cattolica di Milano.
https://www.ilsussidiario.net/news/obbl ... c/2205455/
Qui metto inoltre i link ai documenti, cui accennavo, dell'Osservatorio Rodotà sulla legalità Costituzionale:
https://generazionifuture.org/wp-conten ... ressed.pdf
https://generazionifuture.org/wp-conten ... nale-2.pdf
Vi metto, poiché non ci sono nomi nei documenti, i componenti dell'Osservatorio Stefano Rodotà, presi dal loro sito:
Prof. Avv. Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Napoli,
(Direttore)
Avv. Fabrizio Arossa, Foro di Roma
Prof. Marina Calamo Specchia, Ordinario di Diritto Costituzionale Comparato,
Università di Bari
Prof. Pasquale De Sena, Ordinario di Diritto internazionale Università cattolica di Milano
Avv. Alessandra Devetag, Foro di Trieste
Prof. Sergio Foa, Ordinario di Diritto Amministrativo, Università di Torino
Prof Avv. Ugo Mattei, Ordinario di diritto civile, Università di Torino
Prof Avv. Piergiuseppe Monateri, Ordinario di Diritto privato Comparato, Università di
Torino
Prof. Avv. Luca Nivarra, Ordinario di diritto civile, Università Palermo
Avv. Alessandra Camaiani, Foro di Prato
n.b. non sto dicendo che ha ragione l'uno o l'altro dei giuristi, ne' che sposo l'una o l'altra posizione, non sono giurista, è solo per dire che la questione è quantomeno controversa, ed è importante sentire anche le voci discordanti e farsi un'idea complessiva.
@gabriella
Anche a me pare non possibile ovviamente far decidere "alla scienza", sebbene sarebbe idealmente la cosa corretta ... in teoria.
La distinzione tra risarcimento e indennizzo e i diversi percorsi l'ho trovata invece molto interessante, era un concetto che io ignoravo.
Ovviamente non intendevo suggerire di ascoltare tutto il filmato comunque.
Sono d'accordo completamente con l'ultimo messaggio di vict.
Anche a me pare non possibile ovviamente far decidere "alla scienza", sebbene sarebbe idealmente la cosa corretta ... in teoria.
La distinzione tra risarcimento e indennizzo e i diversi percorsi l'ho trovata invece molto interessante, era un concetto che io ignoravo.
Ovviamente non intendevo suggerire di ascoltare tutto il filmato comunque.

Sono d'accordo completamente con l'ultimo messaggio di vict.
Secondo me si tende un po' troppo a parlare per assoluti. Legalmente parlando, il massimo che si può dire sui risarcimenti è che ci puoi provare (insomma che la tua domanda non verrebbe rimandata al mittente immediatamente). La probabilità che tu li riceva dipende un po' dalla tua situazione, dai giudici che ti troverai davanti e dall'abilità degli avvocati (e il tutto potrebbe durare parecchi anni).
Comunque tutti gli atti giuridici, italiani ed europei, sono accessibili pubblicamente e gratuitamente. Per esempio, se si vuole leggere il regolamento europeo che ha istituito il green pass, lo si trova qui https://eur-lex.europa.eu/legal-content ... 53&from=IT (in versione HTML e in italiano). In caso di dubbi su alcuni termini risulta generalmente meglio accedere alla versione francese o inglese. Essendo un regolamento non ha bisogno di essere recepito, quindi quel testo è direttamente applicabile sul territorio italiano.
Comunque tutti gli atti giuridici, italiani ed europei, sono accessibili pubblicamente e gratuitamente. Per esempio, se si vuole leggere il regolamento europeo che ha istituito il green pass, lo si trova qui https://eur-lex.europa.eu/legal-content ... 53&from=IT (in versione HTML e in italiano). In caso di dubbi su alcuni termini risulta generalmente meglio accedere alla versione francese o inglese. Essendo un regolamento non ha bisogno di essere recepito, quindi quel testo è direttamente applicabile sul territorio italiano.
@ Faussone Ho visto i due pezzi che hai indicato, il resto no, perché due ore è tosta...
La parte sul Green pass è molto chiara, parla del Green Pass in termini generali.
Poi per esprimersi in particolare, è necessario vedere come il Green Pass è applicato nei vari paesi, perché possono essere situazioni molto diverse.
La parte sui risarcimenti-indennizzi non mi sembra altrettanto chiara per un aspetto, che il conduttore fa un po' apparire i giudici come dei poveri scemi che non si basano su cose scientifiche, e si sostituiscono agli scienziati, e il giurista secondo me non risponde in modo preciso.
Il punto è che in qualsiasi causa, quando ci sono cose che esulano dalle competenze giuridiche, si chiamano i periti, se crolla un palazzo si chiamano gli ingegneri, se c'è di mezzo un problema medico si interpellano medici e così via, non è che il giudice si sostituisce a ingegneri, medici etc.
Nel caso delle cause per indennizzi-risarcimenti da danni da vaccino o altri trattamenti medici, ci saranno dei periti che argomentano pro o contro il nesso causale, caso mai periti di parte contrapposti a periti della difesa, o periti nominati dal giudice, non è che si decide a vanvera.
Non sta ne' in cielo ne' in terra l'idea del conduttore che debbano decidere gli scienziati in questi casi... E' un'idea così naif che fa quasi sorridere.
E' vero che c'è molta ignoranza scientifica in giro, ma c'è una ignoranza giuridica altrettanto impressionante.

La parte sul Green pass è molto chiara, parla del Green Pass in termini generali.
Poi per esprimersi in particolare, è necessario vedere come il Green Pass è applicato nei vari paesi, perché possono essere situazioni molto diverse.
La parte sui risarcimenti-indennizzi non mi sembra altrettanto chiara per un aspetto, che il conduttore fa un po' apparire i giudici come dei poveri scemi che non si basano su cose scientifiche, e si sostituiscono agli scienziati, e il giurista secondo me non risponde in modo preciso.
Il punto è che in qualsiasi causa, quando ci sono cose che esulano dalle competenze giuridiche, si chiamano i periti, se crolla un palazzo si chiamano gli ingegneri, se c'è di mezzo un problema medico si interpellano medici e così via, non è che il giudice si sostituisce a ingegneri, medici etc.
Nel caso delle cause per indennizzi-risarcimenti da danni da vaccino o altri trattamenti medici, ci saranno dei periti che argomentano pro o contro il nesso causale, caso mai periti di parte contrapposti a periti della difesa, o periti nominati dal giudice, non è che si decide a vanvera.
Non sta ne' in cielo ne' in terra l'idea del conduttore che debbano decidere gli scienziati in questi casi... E' un'idea così naif che fa quasi sorridere.
E' vero che c'è molta ignoranza scientifica in giro, ma c'è una ignoranza giuridica altrettanto impressionante.
"gabriella127":
Il Green Pass in Europa è nato con l'idea di facilitare la circolazione tra stati europei, per evitare quarantene e altre rogne andando da uno stato all'altro.
Esattamente, e l'Europa ha stabilito anche che possa essere usato come strumento dai singoli stati.
Comunque vi invito di nuovo a vedere il filmato che ho linkato prima in particolare da qui e poi da qua, visto che ci sono considerazioni su GP costituzionalità e su risarcimenti e indennizzi legati ai vaccini, che secondo me fanno un poco di chiarezza.
"vict85":
Io penso che uno dei problemi sia che il green pass per lavorare o accedere ad un mensa aziendale sia sostanzialmente "obbligare a fare il vaccino", mentre il (normale) green pass è nato come una legittima limitazione alla circolazione delle persone per ragione sanitarie. Tra l'altro, le regole Italiane sono strane. Che io sappia, in Germania, la prima dose non ti dà alcun green pass. Per viaggiare in Europa serve la seconda più 14 giorni di attesa. Quindi io, avendo fatto la vaccinazione lunedì non possono ancora volare in un altro paese europeo senza un test rapido. Quindi questo potrebbe creare delle strane distorsioni nella libertà di circolazione dei cittadini europei che suppongo possa essere contrario alla legge europea.
Sono d'accordo con te che il Green Pass per lavorare o accedere a una mensa sia un modo surrettizio di imporre l'obbligo di vaccinazione (la parola 'surrettizio' è di moda

E le regole italiane sono strane, concordo, siamo un po' un unicum in Europa, in effetti.
Il Green Pass in Europa è nato con l'idea di facilitare la circolazione tra stati europei, per evitare quarantene e altre rogne andando da uno stato all'altro.
"vict85":
Sinceramente mi chiedo da dove escano fuori queste cose... La costituzione non ha alcun articolo riguardante i vaccini, che siano essi obbligatori o meno.
.
Certo, ma la Costituzione è la base, dopo c'è stato tanto altro, in primo luogo la giurisprudenza della Corte Costituzionale.
E poi c'è tutto il problema della attuale normativa europea, di cui non so un tubo, ma esiste una gerarchia della leggi, che anche quella nn è cosa semplice, non è che uno stato si sveglia la mattina e fa quello che gli pare in contrasto a delle norme europee.
@anonymous_f3d38a
la sentenza c'è, ed è una sentenza della Corte Costituzionale, non del primo che capita.
Ora le sentenze, ti dico quello che so nell'ambito delle mie scadenti competenze giuridiche, costituiscono giurisprudenza, cioè precedenti, anche autorevoli, ma non vanno per forza rispettate in giudizi successivi, per cui possono essere sentenze che capovolgono quelle precedenti.
Questo è vero in generale, però mi sorge il dubbio che per le sentenze della Corte Costituzionale possa essere diverso? Boh? Cioè, mi chiedo se devono per forza essere rispettate, poiché costuiscono interpretazioni della Costituzione. Francamente non lo so.
Cercherò di informarmi.
Certo, in un giudizio, andare contro una sentenza della Corte Costituzionale, non di Topo Gigio, è tosta...
la sentenza c'è, ed è una sentenza della Corte Costituzionale, non del primo che capita.
Ora le sentenze, ti dico quello che so nell'ambito delle mie scadenti competenze giuridiche, costituiscono giurisprudenza, cioè precedenti, anche autorevoli, ma non vanno per forza rispettate in giudizi successivi, per cui possono essere sentenze che capovolgono quelle precedenti.
Questo è vero in generale, però mi sorge il dubbio che per le sentenze della Corte Costituzionale possa essere diverso? Boh? Cioè, mi chiedo se devono per forza essere rispettate, poiché costuiscono interpretazioni della Costituzione. Francamente non lo so.
Cercherò di informarmi.
Certo, in un giudizio, andare contro una sentenza della Corte Costituzionale, non di Topo Gigio, è tosta...
Quindi mi confermate che, per qualsiasi cittadino, i risarcimenti per reazioni avverse gravissime sono identici sia nel caso in cui si tratti di vaccini obbligatori che di vaccini raccomandati?
Nel caso in cui sia vero, questa è una notizia confortante. È segno di civiltà.
Nel caso in cui sia vero, questa è una notizia confortante. È segno di civiltà.
Infatti, ci possono essere richieste di risarcimento per danni (e presumo ce ne saranno) anche con questi vaccini.
Quello che cambierebbe, con i vaccini obbligatori, a meno di follia giuridica, è che non ci sarebbe da firmare il consenso informato, mi puoi obbligare a vaccinarmi ma non mi puoi obbligare a esser d'accordo...
Cosa comporti tutto questo, che differenza ci sia con l'eventuale introduzione di obbligo, sul versante responsabilità per danni e risarcimenti, non ho idea.
Quello che volevo sottolineare nel mio intervento precedente è che il governo usa l'idea di vaccino obbligatorio per spingere la gente a vaccinarsi, ma non pensa veramente di farlo, perché sa che si metterebe in un casino su vari piani, giuridico, sociale, politico, possibili rogne con l'Europa, oltretutto in una situazione in cui le vaccinazioni sono elevate e quasi vicine al massimo, non è che possono aumentare al 100%. Non varrebbe nemmeno la pena di fare un casino con l'obbligo.
E quindi sceglie la via indiretta del Green Pass per fare pressione.
Almeno è la mia impressione, poi vedremo, potrà essere smentita.
Ma c'è per esempio una intervista a Pregliasco su Il Fatto Quotidiano di qualche giorno fa in cui dice esplicitamente che la vaccinazione obbligatoria non è strada praticabile, e si usa invece il Green Pass allo scopo di fare pressione. E che le vaccinazioni sono vicine al plateau.
Non so, vedo che è tutto piuttosto confuso, vedremo.
Quello che cambierebbe, con i vaccini obbligatori, a meno di follia giuridica, è che non ci sarebbe da firmare il consenso informato, mi puoi obbligare a vaccinarmi ma non mi puoi obbligare a esser d'accordo...
Cosa comporti tutto questo, che differenza ci sia con l'eventuale introduzione di obbligo, sul versante responsabilità per danni e risarcimenti, non ho idea.
Quello che volevo sottolineare nel mio intervento precedente è che il governo usa l'idea di vaccino obbligatorio per spingere la gente a vaccinarsi, ma non pensa veramente di farlo, perché sa che si metterebe in un casino su vari piani, giuridico, sociale, politico, possibili rogne con l'Europa, oltretutto in una situazione in cui le vaccinazioni sono elevate e quasi vicine al massimo, non è che possono aumentare al 100%. Non varrebbe nemmeno la pena di fare un casino con l'obbligo.
E quindi sceglie la via indiretta del Green Pass per fare pressione.
Almeno è la mia impressione, poi vedremo, potrà essere smentita.
Ma c'è per esempio una intervista a Pregliasco su Il Fatto Quotidiano di qualche giorno fa in cui dice esplicitamente che la vaccinazione obbligatoria non è strada praticabile, e si usa invece il Green Pass allo scopo di fare pressione. E che le vaccinazioni sono vicine al plateau.
Non so, vedo che è tutto piuttosto confuso, vedremo.
@anonymous_f3d38a
gabriella mi ha preceduto.
Esattamente, si tratta della Corte Costituzionale che, nel caso del vaccino per l'epatite A, che non era obbligatorio ma raccomandato ha esteso nel 2012 la ratio della norma a cui hai fatto riferimento.
Considerando che i vaccini anti-covid sono più che raccomandati è sensato quindi assumere che anche ora sarebbe possibile chiedere risarcimenti o quanto meno indennizzi in caso di effetti avversi gravi, anche se ovviamente non ci sono precedenti per questi vaccini.
Dire che solo con l'obbligatorietà questo sarebbe possibile quindi non è del tutto corretto secondo me.
gabriella mi ha preceduto.
Esattamente, si tratta della Corte Costituzionale che, nel caso del vaccino per l'epatite A, che non era obbligatorio ma raccomandato ha esteso nel 2012 la ratio della norma a cui hai fatto riferimento.
Considerando che i vaccini anti-covid sono più che raccomandati è sensato quindi assumere che anche ora sarebbe possibile chiedere risarcimenti o quanto meno indennizzi in caso di effetti avversi gravi, anche se ovviamente non ci sono precedenti per questi vaccini.
Dire che solo con l'obbligatorietà questo sarebbe possibile quindi non è del tutto corretto secondo me.
"Faussone":
[quote="anonymous_f3d38a"]
Da quanto ho capito io (correggetemi se sbaglio), l'unica differenza è la seguente:
La costituzione italiana prevede il risarcimento per ogni tipo di reazione avversa causata da vaccini obbligatori.
Questo significa che, una volta dimostrata la causalità, lo Stato ti risarcisce.
....
A me non risulta che questo sia sia vero, ho sentito anzi ci sarebbero pronunciamenti di qualche organo importante, che ora non ricordo, che ha stabilito che il risarcimento (non so se solo l'indennizzo, l'indennizzo di certo sì comunque) da parte dello Stato in caso di affetto avverso grave è una strada percorribile anche per vaccini consigliati e non obbligatori.
[/quote]
E' una sentenza della Corte Costituzionale, a cui è stato fatto ricorso in seguito alla richiesta di risarcimento di una persona danneggiata da vaccinazione contro l'epatite (non ricordo se A o B).
La Corte ha stabilito che la richiesta era legittima non solo in caso di vaccinazioni obbligatorie, ma anche di vaccinazioni raccomandate.
Corte Cost. sent. n. 118/2020
https://www.federalismi.it/nv14/articol ... rtid=43728