Un laureato in matematica si può definire matematico?
Buonasera a tutti.
Secondo voi un laureato in matematica (triennale) si può definire un matematico?
Ho un amico che ha concluso la triennale e se ne va in giro a dire di essere matematico
Secondo voi un laureato in matematica (triennale) si può definire un matematico?
Ho un amico che ha concluso la triennale e se ne va in giro a dire di essere matematico

Risposte
quindi immagino che, tutto sommato, un diplomato allo scientifico si può dare dello scienziato? Non esistono albi per scienziati, lui ha studiato le scienze quindi ci sta? Un diplomato al liceo artistico si definisce un artista? E così via...
Esattamente. Salvo poi presentarsi ai colloqui di lavoro e sentirsi grasse risate in faccia.[/quote]
Allora siamo d'accordo. Se definirsi in questo modo porta a grosse risate in faccia condivido in pieno! Ovviamente vale anche per il matematico e oserei dire anche per l'ingegnere (dato che, come diceva Faussone, vuol dire tutto e niente)!
"Intermat":
Se fosse così allora ognuno sarebbe libero di definirsi come meglio crede
Esattamente.
quindi immagino che, tutto sommato, un diplomato allo scientifico si può dare dello scienziato? Non esistono albi per scienziati, lui ha studiato le scienze quindi ci sta? Un diplomato al liceo artistico si definisce un artista? E così via...
Esattamente. Salvo poi presentarsi ai colloqui di lavoro e sentirsi grasse risate in faccia.
"Luca.Lussardi":
Non capisco, e' cosi' difficile dirsi "laureato in matematica"? non c'e' nessuna ambiguita' in questo caso... la professione e' una cosa diversa dal titolo di studio...
Ma infatti questo lo condivido a pieno dato che "matematico" vuol dire poco. Detto questo però se io ti incontrassi per strada e ti chiedessi "Luca, che fai nella vita?" e tu, simpaticamente, mi rispondessi "Eh, sono un matematico" ci potrebbe stare. Al massimo io ti chiederei in che senso e tu mi diresti che insegni matematica e fai ricerca. Immagina la stessa scena con un laureato in matematica che però lavora nell'informatica. Nella migliore delle ipotesi risulta simpatico, nella peggiore risulta un idiota!
Non capisco, e' cosi' difficile dirsi "laureato in matematica"? non c'e' nessuna ambiguita' in questo caso... la professione e' una cosa diversa dal titolo di studio...
"giuliofis":
[quote="Intermat"]PS: giuliofis non vorrei sconvolgerti ma una buona parte dei laureati in ingegneria non fa l'esame di stato. Quindi non sarebbero ingegneri?
Non possono definirsi e firmarsi tali, no. Così è attualmente la legge italiana, che a te ed altri non stia bene e/o sembri ridicolo è un altro discorso.[/quote]
In Italia una dottore in ingegneria non può firmare solo dei progetti in cui è richiesta l'abilitazione professionale. Tutti gli altri sono dott. ing. e se dici ingegnere in contesti in cui non è richiesta la firma non è abuso della professione. Un esempio chiaro è dato dai professori che, in tutte le tesi, sono definiti come Prof. Ing. Tizio Caio mentre non sono neppure iscritti all'albo. In ogni caso, in praticamente tutto il mondo, uno è ingegnere se è laureato in ingegneria non se è iscritto all'albo e poi magari non esercita neppure. Ma, a parte il caso degli ingegneri o di altre professioni che hanno un albo tipo i biologi, medici etc, per tutti gli altri che hanno una qualifica professionale ma non esercitano (tipo gli abilitati all'insegnamento, gli elettricisti, i vari diplomati tecnici), tra cui anche i "matematici", che facciamo li definiamo in base al titolo di studio?
Tipo un diplomato al professionale per elettricisti che lavora al CUP lo chiamiamo elettricista, uno con l'abilitazione all'insegnamento che lavora in un ufficio pubblico lo chiamiamo professore, un laureato in matematica che lavora come programmatore lo chiamiamo matematico?
Se fosse così allora ognuno sarebbe libero di definirsi come meglio crede, quindi immagino che, tutto sommato, un diplomato allo scientifico si può dare dello scienziato? Non esistono albi per scienziati, lui ha studiato le scienze quindi ci sta? Un diplomato al liceo artistico si definisce un artista? E così via... :
PS: In linea di massima mi ritrovo con quanto detto da Faussone
La definizione di matematico non esiste in Italia, quindi definirsi "matematico" può fare figo (o sfigato dipende dai gusti), ma non vuol dire praticamente nulla. Come ha fatto notare anche Luca Lussardi persino per un professore/ricercatore la definizione di "matematico" non ha un significato preciso e non vuol dire nulla in se.
Certo che se uno poi dice sono "matematico" intendendo, "sono laureato in matematica" può anche starci, ma se risponde alla domanda "che lavoro fai?", allora fa in effetti sorridere.
Per gli ingegneri è solo leggermente diverso, visto che esiste un albo abilitativo, anche se in termini pratici direi che definirsi genericamente ingegnere non ha alcun significato. Quindi fa sorridere anche se si risponde "sono ingegnere" alla domanda "che lavoro fai?".
Detto questo io sulla carta d'identità alla voce "professione/attività lavorativa" ho scritto "ingegnere", visto che non ho un modo breve per descrivere quello che faccio, tanto vale non scrivere nulla o scrivere una cosa che (mi) faccia sorridere.
Anche perché in fondo "ingegnere" penso mi rappresenti abbastanza come identità, tutto sommato.
Certo che se uno poi dice sono "matematico" intendendo, "sono laureato in matematica" può anche starci, ma se risponde alla domanda "che lavoro fai?", allora fa in effetti sorridere.
Per gli ingegneri è solo leggermente diverso, visto che esiste un albo abilitativo, anche se in termini pratici direi che definirsi genericamente ingegnere non ha alcun significato. Quindi fa sorridere anche se si risponde "sono ingegnere" alla domanda "che lavoro fai?".
Detto questo io sulla carta d'identità alla voce "professione/attività lavorativa" ho scritto "ingegnere", visto che non ho un modo breve per descrivere quello che faccio, tanto vale non scrivere nulla o scrivere una cosa che (mi) faccia sorridere.
Anche perché in fondo "ingegnere" penso mi rappresenti abbastanza come identità, tutto sommato.

"Intermat":
PS: giuliofis non vorrei sconvolgerti ma una buona parte dei laureati in ingegneria non fa l'esame di stato. Quindi non sarebbero ingegneri?
Non possono definirsi e firmarsi tali, no. Così è attualmente la legge italiana, che a te ed altri non stia bene e/o sembri ridicolo è un altro discorso.
Bisogna solo mettersi d'accordo sulla terminologia, difatti all'estero e' poco usato "matematico". Comunque, restando in Italia, gli albi professionali fanno si' che uno si possa qualificare con il termine che l'albo gli attribuisce, quindi uno fa l'ingegnere se esercita la professione di ingegnere iscritto all'albo, uno fa il geometra se esercita la professione di geometra iscritto all'albo, ecc... uno non fa quindi il matematico, caso mai fa il ricercatore o il professore universitari. Poi si puo' disquisire sul verbo, uno e' un matematico o fa il matematico.
"Luca.Lussardi":
In realta' matematico non esiste come professione, chi fa ricerca non e' matematico ma ricercatore o professore, invece ingegnere esiste come professione, tutto dovuto al fatto che non c'e' l'albo dei matematici.
Se per l'esistenza di una professione ci basiamo sugli albi allora, in Italia, esistono professioni che all'estero sono sconosciute dato che, valicando le Alpi, non si ha praticamente più traccia degli albi.
Capisco il senso del discorso però io continuo a pensare che una persona si può definire veramente matematico, ma anche ingegnere, solo se poi, nella vita quotidiana, si occupa di matematica o ingegneria. Se non fosse così saremmo tutti, chi più chi meno, colleghi di Gauss, Hegel, Marconi, Feinnman anche se magari ci alziamo ogni mattina per progettare le slide per una nuova campagna di marketing oppure un sito.
PS: giuliofis non vorrei sconvolgerti ma una buona parte dei laureati in ingegneria non fa l'esame di stato. Quindi non sarebbero ingegneri? A rigor di legge (solo italiana) è vero, in pratica è ridicolo dato che molti lavorano come ingegneri in varie aziende alle quali dell'abilitazione non frega nulla. Ripeto, gli albi esistono solo qui e la UE fa pure pressioni per abolirli!
Inoltre tutti quelli che prendono l'abilitazione all'insegnamento sono docenti? Anche se poi lasciano perdere l'insegnamento? Io ho la certificazione da project manager. Posso dire di esserlo? Direi di no e lo direbbe qualunque azienda. Immagino quindi che tutti i diplomati alle scuole professionali sono tutti parrucchieri, elettricisti e meccanici quando poi magari sono dipendenti della pubblica amministrazione? Se basta il titolo allora un po' tutti sono tutto e il contrario di tutto!
In realta' matematico non esiste come professione, chi fa ricerca non e' matematico ma ricercatore o professore, invece ingegnere esiste come professione, tutto dovuto al fatto che non c'e' l'albo dei matematici.
"Intermat":
Ma pure se ti chiedo "cosa sei?" e tu fai il cassiere al supermercato non mi puoi dire "ingegnere".
E perché no? Se ho il titolo di ingegnere sono un ingegnere abilitato a fare l'ingegnere. Sarei un ingegnere che non è riuscito a trovare lavoro come ingegnere, ma questo non fa di me una persona non abilitata a svolgere tale professione.
Altrimenti un 20/30% della popolazione sarebbe composto da matematici/letterati/filosofi/ingegneri/fisici
Di tutti questi sono gli ingegneri hanno il loro titolo, tutti gli altri no, non è un granché come esempio.
"giuliofis":
Tecnicamente, un laureato in ingegnere che ha fatto l'esame di stato è ingegnere. La domanda "che lavoro fai nella vita?" è però diverso da "cosa sei?".
Ma pure se ti chiedo "cosa sei?" e tu fai il cassiere al supermercato non mi puoi dire "ingegnere". Cioè c'è una differenza fra il titolo e cosa si fa nella vita. Altrimenti un 20/30% della popolazione sarebbe composto da matematici/letterati/filosofi/ingegneri/fisici mentre, andando a vedere, la maggior parte di questi poi lavora come informatico, nel marketing, nella comunicazione e così via.
PS: Un parente di un amico è ingegnere e fa/ha fatto il missionario. Lui quando ne parla dice "mio zio il missionario" non "mio zio l'ingegnere" in quanto è normale che prevalga il ciò che si fa al titolo di studio!
Tecnicamente, un laureato in ingegnere che ha fatto l'esame di stato è ingegnere. La domanda "che lavoro fai nella vita?" è però diverso da "cosa sei?".
"giuliofis":
La risposta credo sia semplice: un laureato in ingegneria non può fregiarsi del titolo di ingegnere perché questo viene attribuito solo a coloro che hanno superato l'esame di stato (o sono iscritti all'albo, non ricordo). Un laureato in ingegneria senza aver superato l'esame, insomma, è un dottore in ingegneria, non un ingegnere.
Al contrario, non esistendo alcun albo per i laureati in matematica, la qualifica di matematico semplicemente non esiste, quindi non vedo perché non dovrebbe potersi chiamare tale. Che poi faccia lo sborone a sproposito e che forse debba abbassare la cresta è una cosa diversa.
Quindi se io facessi l'esame di stato e poi andassi a lavorare al supermercato, alla domanda "che lavoro fai?" oppure "che fai nella vita?" ti potrei rispondere "Eh, l'ingegnere!". Ma dai, non diciamo stupidaggini, se uno vuole dire "matematico" al posto di "laureato in matematica" è un conto ma se uno lo dice come se fosse la sua professione è semplicemente ridicolo.
Vi ringrazio per aver risposto

La risposta credo sia semplice: un laureato in ingegneria non può fregiarsi del titolo di ingegnere perché questo viene attribuito solo a coloro che hanno superato l'esame di stato (o sono iscritti all'albo, non ricordo). Un laureato in ingegneria senza aver superato l'esame, insomma, è un dottore in ingegneria, non un ingegnere.
Al contrario, non esistendo alcun albo per i laureati in matematica, la qualifica di matematico semplicemente non esiste, quindi non vedo perché non dovrebbe potersi chiamare tale. Che poi faccia lo sborone a sproposito e che forse debba abbassare la cresta è una cosa diversa.
Al contrario, non esistendo alcun albo per i laureati in matematica, la qualifica di matematico semplicemente non esiste, quindi non vedo perché non dovrebbe potersi chiamare tale. Che poi faccia lo sborone a sproposito e che forse debba abbassare la cresta è una cosa diversa.
"dan95":
Per me chi ha una laurea triennale necessariamente ha studiato matematica, cioè se ne è occupato e quindi è un matematico. Perché come potrebbe essere definito altrimenti?
Laureato in matematica. Non è che se aiuti tuo zio a pitturare casa diventi pittore o se affitti un gommoncino per fare una uscita in mare diventi uno skipper!
Condivido il pensiero di jitter, uno è un matematico se effettivamente nella vita fa ricerca in matematica, fisico se fa ricerca in fisica e così via. Detto questo per semplificare la questione uno può dire "sono un matematico", "sono un fisico" o "sono un ingegnere" se si laurea nei rispettivi cdl però ovviamente solamente per far capire cosa ha studiato. Se uno però ti chiede cosa fai nella vita non puoi rispondere "il matematico" o "l'ingegnere" se poi, nella pratica, magari ti occupi di marketing!
Personalmente mi definisco laureato in matematica e non matematico.
Credo che il matematico sia quello che giornalmente dedica parte della vita alla materia, in senso più di ricerca e lavoro di meningi magari che di insegnamento. Quello che esplora quel mondo e riesce a portarlo ai comuni mortali - magari con annessi mal di testa.
Credo che il matematico sia quello che giornalmente dedica parte della vita alla materia, in senso più di ricerca e lavoro di meningi magari che di insegnamento. Quello che esplora quel mondo e riesce a portarlo ai comuni mortali - magari con annessi mal di testa.

Concordo con jitter. Mi capita di definirmi matematico con dei miei colleghi intendendo che sono laureato magistrale in matematica ed è chiaro che intendo. In ogni caso, è abbastanza comune usare matematico al costo di con una formazione matematica o laureato in matematica. Stesso discorso per i fisici. Nel contesto è generalmente chiaro cosa intendi.
Per me chi ha una laurea triennale necessariamente ha studiato matematica, cioè se ne è occupato e quindi è un matematico. Perché come potrebbe essere definito altrimenti?