Stupidate... da ricordare
Ok, non so dare un titolo migliore - ma accetto volentieri sugggerimenti.
Dopo thread bellissimi come gli errori imperdonabili, la frase/citazione che ci piace (ehm ehm, non cito l'autore
) e altri, volevo aprire un thread sulle stupidate nella vita. Ma non rimpianti e/o cose serie, proprio stupidate di quelle grosse.
M'è venuto in mente - e quindi lo inauguro il thread! - pensando al fatto che oggi, mentre ero sperduto di notte nella famosissima superstrada Civitanova-Macerata-interno_Marche, con una mano (l'altra ovviamente era sul volante e, comunque, a tastoni senza guardare!
) andavo cercando le chiavi della macchina tra il sedile del passeggero, vari vani portaoggetti.
Non trovandola sono stato a disperarmi su dove l'avessi riposta, ripercorrendo il filmino delle ultime cose fatte, scervellandomi fino a quando... mi sono ricordato che stavo guidando...

Dopo thread bellissimi come gli errori imperdonabili, la frase/citazione che ci piace (ehm ehm, non cito l'autore

M'è venuto in mente - e quindi lo inauguro il thread! - pensando al fatto che oggi, mentre ero sperduto di notte nella famosissima superstrada Civitanova-Macerata-interno_Marche, con una mano (l'altra ovviamente era sul volante e, comunque, a tastoni senza guardare!

Non trovandola sono stato a disperarmi su dove l'avessi riposta, ripercorrendo il filmino delle ultime cose fatte, scervellandomi fino a quando... mi sono ricordato che stavo guidando...

Risposte
"giuliofis":
[quote="gabriella127"]@ feddy. Be', fortunati che vi chiamava con nome e numero. Il mio professore di matematica del ginnasio ci chiamava 'verme'. A una mia compagna disse: "Tu, verme in pantaloni, vieni alla lavagna".
Gente così a scuola non dovrebbe mai entrare.[/quote]
Era pazzo e iracondo. La sua minaccia ricorrente era di sfilare il cassetto della cattedra e di buttarcelo addosso.
Se si aprisse un thread sui professori pazzi che tutti noi abbiamo conosciuto ce ne sarebbe da raccontare.
"Settevoltesette":
Prima di fare algebra all'università pronunciavo Galois ora Galua', ora ho sempre un po' di timore quando devo pronunciare un nome straniero.
Traumatico è stato pronunciare per la prima volta 'lipschitziana', e la sua temibile variante 'lipschtzianità'.
"Settevoltesette":
Prima di fare algebra all'università pronunciavo Galois ora Galua', ora ho sempre un po' di timore quando devo pronunciare un nome straniero.
Per questo c'è forvo.
Prima di fare algebra all'università pronunciavo Galois ora Galua', ora ho sempre un po' di timore quando devo pronunciare un nome straniero.
Interrogazione di latino, la professoressa è incredula che lo studente interrogato non riesca a tradurre il semplicissimo brano che ha davanti.
Allora lei, presa dalla foga, indica con entrambe le mani il libro che tiene di fronte a sé e, chinandosi su di esso, esclama a gran voce: "ma come, non la vedi la moltitudine di uccelli che c'è lì???".
Allora lei, presa dalla foga, indica con entrambe le mani il libro che tiene di fronte a sé e, chinandosi su di esso, esclama a gran voce: "ma come, non la vedi la moltitudine di uccelli che c'è lì???".
"gabriella127":
@ feddy. Be', fortunati che vi chiamava con nome e numero. Il mio professore di matematica del ginnasio ci chiamava 'verme'. A una mia compagna disse: "Tu, verme in pantaloni, vieni alla lavagna".
Gente così a scuola non dovrebbe mai entrare.
San Valentino, quest’anno.
Scendo velocemente di casa per andare a scuola (ero in aula in prima ora) mia moglie dorme ancora… Un’ora e mezza dopo lei mi telefona e mi informa che, appena si era alzata dal letto, era scattata la sirena dell’allarme antifurto che avevo inopinatamente (ed automaticamente) inserito uscendo di casa con lei dentro!
Fortunatamente, l’abbiamo presa a ridere entrambi.
Scendo velocemente di casa per andare a scuola (ero in aula in prima ora) mia moglie dorme ancora… Un’ora e mezza dopo lei mi telefona e mi informa che, appena si era alzata dal letto, era scattata la sirena dell’allarme antifurto che avevo inopinatamente (ed automaticamente) inserito uscendo di casa con lei dentro!
Fortunatamente, l’abbiamo presa a ridere entrambi.

Però, non si finisce mai di stupirsi!

@ feddy. Be', fortunati che vi chiamava con nome e numero. Il mio professore di matematica del ginnasio ci chiamava 'verme'. A una mia compagna disse: "Tu, verme in pantaloni, vieni alla lavagna".
Seconda superiore: interrogazione di fisica con un profl nuovo (ma piuttosto vecchio). Fui il primo ad essere sorteggiato. Il prof, diciamo pure piuttosto incompetente (difatto poi l'hanno cambiato), faceva risolvere gli esercizi su moto parabolico/caduta di un grave praticamente facendoti applicare solamente le formule, senza neanche pensare troppo a quello che ci fosse dietro. Io vado lì, faccio l'interrogazione perfetta, se non fosse che sciaguratamente "ricavai" una formula.
Torno al posto, e poi comunica il voto: "Marco, 9". Io allora scrivo sul mio libretto la classica frase "Interrogazione di Fisica del xy/zt/2011, voto 9".
Vado alla cattedra per farmi firmare il libretto, lui mi guarda attonito e mi fa:" Il voto è 6.5, nove è il tuo numero in ordine alfabetico". Si scoprì così che chiamava le persone con "Nome" & "Numero di registro"! Io scoppio a ridere incredulo, e lui mi rimprovera dicendomi di "non aver studiato abbastanza l'argomento da ricordarmi una semplice formula".
Della serie, ridere per non piangere
Torno al posto, e poi comunica il voto: "Marco, 9". Io allora scrivo sul mio libretto la classica frase "Interrogazione di Fisica del xy/zt/2011, voto 9".
Vado alla cattedra per farmi firmare il libretto, lui mi guarda attonito e mi fa:" Il voto è 6.5, nove è il tuo numero in ordine alfabetico". Si scoprì così che chiamava le persone con "Nome" & "Numero di registro"! Io scoppio a ridere incredulo, e lui mi rimprovera dicendomi di "non aver studiato abbastanza l'argomento da ricordarmi una semplice formula".
Della serie, ridere per non piangere

Lezione di lab. di chimica in seconda superiore. Becher con varie soluzioni acquose per verificarne la conducibilità elettrica inserirendo due elettrodi. Se il contenuto conduce chiude un circuito e si accende una lampadinetta. I saggi contenevano NaCl, saccarosio, metanolo,... diverse sostanze. L'unica pericolosa il metanolo appunto ancora tristemente ricordata dal professore dato lo scandalo del vino al metanolo negli anni '80.
A mezza lezione mi viene l'impulso irrefrenabile di assaggiare l'acqua e zucchero, che però risulta non avere sapore. La cosa suscita l'interesse dei colleghi e al professore di teoria arriva presto la notizia che un allievo ha assaggiato una delle sostanze nei becher.
Scoppia il finimondo, come potete immaginare.
Tra le opzioni chiamare un'ambulanza, il preside, il centro antiveleni, il sindaco, Il Megadirettore. Insomma allertare mezzo mondo.
Alla fine si scopre che il professore di lab. che aveva preparato la prova, senza avvertire il docente di teoria, aveva semplicemente mescolato un po' di sale da cucina nei becher che dovevano condurre e lasciato acqua distillata negli altri, mettendo poi etichette completamente fasulle
A mezza lezione mi viene l'impulso irrefrenabile di assaggiare l'acqua e zucchero, che però risulta non avere sapore. La cosa suscita l'interesse dei colleghi e al professore di teoria arriva presto la notizia che un allievo ha assaggiato una delle sostanze nei becher.
Scoppia il finimondo, come potete immaginare.
Tra le opzioni chiamare un'ambulanza, il preside, il centro antiveleni, il sindaco, Il Megadirettore. Insomma allertare mezzo mondo.
Alla fine si scopre che il professore di lab. che aveva preparato la prova, senza avvertire il docente di teoria, aveva semplicemente mescolato un po' di sale da cucina nei becher che dovevano condurre e lasciato acqua distillata negli altri, mettendo poi etichette completamente fasulle

Piccolo aggiornamento sulle mie condizioni cerebrali, visto che sono mancata dal forum per tre anni.
Sapete come ho fatto il brodo oggi?
Ho buttato i dadi con tutta la carta. Me ne sono accorta dal galleggiamento delle cartine argentate.
Sapete come ho fatto il brodo oggi?
Ho buttato i dadi con tutta la carta. Me ne sono accorta dal galleggiamento delle cartine argentate.
Mia mamma:"Armando, se viene a piovere i panni si trovano stesi al primo piano."
Io:"Mamma, ma se non viene a piovere, i panni dove sono?"
Io:"Mamma, ma se non viene a piovere, i panni dove sono?"

"gabriella127":Guarda, anch'io a mente fredda ho fatto il tuo stesso ragionamento. Effettivamente non è stata una furbata da parte loro.
A me però mettere un postfazione così mi sembra una scemenza editoriale. La stupidata da ricordare è dell'editore. Infatti non hai comprato il libro, è' chiaro che uno sfoglia un libro quando lo va a comprare.
Però la postfazione va letta dopo aver letto il libro

Beh, allora siamo abbastanzi simili... mi dimentico spesso di bere [size=50](e considera che la mia memoria è anche buona)[/size]...

"Pachisi":
ma io ho la testa tra le nuvole
Pensa che oltre la testa tra le nuvole ho anche una pessima memoria. Per es. ricontrollo minimo 2 volte se ho chiuso casa prima di andare a lavoro e una volta in fondo alle scale torno su e la riapro perché non ricordo se ho chiuso i termosifoni...

Beh, non so se questo conta, ma io ho la testa tra le nuvole...la scorsa settimana, andando a tennis, ho dimenticato la racchetta a casa. Me ne sono accorto solo dopo essere arrivato al centro sportivo...

"Gi8":
Trovo il libro, e leggo l'indice: noto che c'è la postfazione di un grande autore italiano.
Allora, incuriosito, vado subito verso le ultime pagine del libro per leggerla.
La prima frase di tale postfazione è "Dunque, il colpevole è xxxxxxx."
Cioè, mi sono auto-spoilerato il finale![]()
A me però mettere un postfazione così mi sembra una scemenza editoriale. La stupidata da ricordare è dell'editore. Infatti non hai comprato il libro, è' chiaro che uno sfoglia un libro quando lo va a comprare.
Estate scorsa. Sono in biblioteca a studiare.
Mi cade l'occhio su un libro di Agatha Christie (uno dei suoi magnifici romanzi gialli).
Lo sfoglio, mi sembra interessante. Lo prendo in prestito e inizio a leggerlo.
Mi ci appassiono. Mi piace molto. E' il classico giallo: assassinio, mistero, indagini, colpi di scena...
Arrivato a circa metà, decido di andare in libreria per comprare una copia tutta per me.
Trovo il libro, e leggo l'indice: noto che c'è la postfazione di un grande autore italiano.
Allora, incuriosito, vado subito verso le ultime pagine del libro per leggerla.
La prima frase di tale postfazione è "Dunque, il colpevole è xxxxxxx."
Cioè, mi sono auto-spoilerato il finale
Dopo aver letto quella frase, per cinque minuti ho continuato a ripetere
"Sono un pirla, sono un pirla, sono un pirla..."
Ovviamente, non ho comprato il libro. E non ho nemmeno finito di leggerlo.
Almeno ho imparato una lezione:
mai leggere la postfazione di un libro prima di aver letto il libro,
soprattutto se il libro è un romanzo giallo
Mi cade l'occhio su un libro di Agatha Christie (uno dei suoi magnifici romanzi gialli).
Lo sfoglio, mi sembra interessante. Lo prendo in prestito e inizio a leggerlo.
Mi ci appassiono. Mi piace molto. E' il classico giallo: assassinio, mistero, indagini, colpi di scena...
Arrivato a circa metà, decido di andare in libreria per comprare una copia tutta per me.
Trovo il libro, e leggo l'indice: noto che c'è la postfazione di un grande autore italiano.
Allora, incuriosito, vado subito verso le ultime pagine del libro per leggerla.
La prima frase di tale postfazione è "Dunque, il colpevole è xxxxxxx."
Cioè, mi sono auto-spoilerato il finale

Dopo aver letto quella frase, per cinque minuti ho continuato a ripetere
"Sono un pirla, sono un pirla, sono un pirla..."
Ovviamente, non ho comprato il libro. E non ho nemmeno finito di leggerlo.
Almeno ho imparato una lezione:
mai leggere la postfazione di un libro prima di aver letto il libro,
soprattutto se il libro è un romanzo giallo
