Protesta infervorata

_prime_number
Scusate, devo sfogarmi, sento che voi mi capirete!!
Poco fa stavo guardando la fine de L'Eredità, su rai1.
Nel gioco finale al concorrente vengono date 5-6 parole e in un minuto deve trovare una parola che colleghi logicamente tutti gli indizi dati. Stasera c'era, tra gli indizi "triangolo" e alla fine è venuto fuori (naturalmente non è stata indovinata, vedrete dopo perchè) che la soluzione era "seno".
Il presentatore, nello spiegare i vari collegamenti (c'era ad esempio "stringere" -> "stringere al seno" , "90" -> la misura ideale del seno femminile...tutti collegamenti diretti quindi) ha detto "seno del triangolo". Ma che cavooooooooolo è??
Ma è possibile che in tv si riesca sempre a dimostrare che la gente non sa niente di Matematica?!
A "Chi vuol essere milionario?" una domanda da 64000 euro è stata "Qual è la formula dell'area del cerchio?" -_-.

Ne ho anche per Italia 1. Oggi ho buttato l'occhio su "Pupe e secchioni", un nuovo reality, mettono insieme donne belle e stupide - a livelli inverosimili tra l'altro - con dei ragazzi con elevato quoziente intellettivo che però non hanno molta esperienza di vita e/o donne.
A parte il fatto che così il primo messaggio è donne= belle e cretine, lì essere un matematico significa super genio ed emarginato sociale.
Mi dà davvero sui nervi che avere una cultura media in tv significhi essere 3 livelli sopra agli altri, e che un semplice matematico venga esposto in tv come se fossimo al circo.

La tv dovrebbe occuparsi di diffusione di cultura (sarebbe un mezzo potentissimo), invece oltre a renderci tutti più ignoranti la deride la cultura!

Scusate lo sfogo super sclerato!

Paola

Risposte
_luca.barletta
Il nesso che volevo mettere in evidenza è rappresentato dagli "strali acutissimi", ovvero l'autocelebrazione della tv, che oggi è rappresentata dai "reality" (che di così reale devo ancora capire cosa abbiano)

Cheguevilla
Si, è vero Luca, ma il nesso causale non è diretto.
Se avessero bombardato con musica classica, jazz o blues, non sarebbe successa la stessa cosa.
Questo perchè la musica leggera può essere ascoltata da tutti (leggera in quel senso), mentre per altri generi è necessaria una certa educazione all'ascolto.
La radio ha bombardato di musica leggera, proprio perchè leggera, cioè perchè poteva avere successo in quel momento.
Ricordiamo che durante gli anni in cui la radio bombardava di musica leggera, il livello culturale dell'italiano medio era decisamente basso.
La stessa cosa sta succedendo ora per la musica pop. Gli artisti più scadenti dal punto di vista qualitativo sono i più asclotati.
Proprio perchè di facile ascolto.
La stessa cosa vale per la televisione. Gran parte della programmazione è destinata ad un certo tipo di utenti, ovvero alla parte più consistente.

_luca.barletta
Più di 30 anni fa Paolo Villaggio scriveva:
<<(...) La radio aveva iniziato un bombardamento a tappeto di musica leggera, la televisione aveva continuato questo orientamento con una nutrita serie di fortunati varietà musicali. Negli spettacoli di musica leggera si cominciarono poi a bersagliare con strali acutissimi gli spettacoli di musica leggera, consolidando così il sistema. "E' quello che la gente vuole" si scusavano i megapresidenti del mondo dello spettacolo e della stampa telecanora. In realtà Fantozzi voleva solo quello perché pensava che fosse ormai l'unica realtà.>>

I corsi e i ricorsi storici...

fields1
Credo che un programma televisivo come "Reality Circus" fatto di "vip" volteggianti e acrobatici, clowns per vocazione e di fatto piuttosto che per professione, sia il misero arresto, il colpo secco che si sente quando, dopo una interminabile caduta libera, si tocca il fondo dell'Oceano delle idiozie.

"cheguevilla":
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/spettacoli_e_cultura/reality-audience/reality-audience/reality-audience.html
Forse siamo giunti alla saturazione del mercato.
Speriamo bene...


Alla fine gli italiani sono ancora dotati di infinitesimale giudizio critico! Bene! (anche se quel 17% di share mi inquieta assai :-D )

Cheguevilla

Maxos2
Dunque, non vorrei aprire un dibattito immenso.

Ma state attenti a dire "democratico", perché è una parola vaga senza significato logico di fatto, oppure se ce l'ha e diciamo che è "autodeterminazione consapevole di un popolo" evidentemente è oggi come oggi totalmente disattesa in quanto nessuno (quasi) ha alcuna competenza su quello su cui è chiamato a votare e comunque i parlamenti hanno le mani legate in politica economica ecc. dunque...

Se poi vogliamo usare, come è corretto, il termine in quanto categoria storica allora va bene, è una definizione data sull'esempio di ciò che noi chiamiamo "democrazie moderne" nate chi più chi meno dai regimi più o meno populisti di inizio secolo e che sono caratterizzate in un certo modo.
Però attenzione, in quanto categoria storica non è possibile vagheggiare di egalitarismi libertari, va presa così com'è: un sistema come un altro che per ora è quello che funziona meglio.

...148
Non mitiziamo questi personaggi solo perchè sono controcorrente, per quanto mi riguarda Luttazzi ha fatto il suo mestiere secondo le logiche ed i valori che guidano lui ed il suo gruppo di lavoro.
Resta il fatto che è un privilegiato anzi un potente nel senso più ampio del termine, ovvero in grado di condizionare i comportamenti degli altri.
Quello che mi chiedo io è come si possa accettare un'istituzione così evidentemente dittatoriale in un sistema che autodefiniamo democratico.
Noi non eleggiamo chi sta in tv, ci viene imposto.
Certo possiamo spegnere la tv proprio come si poteva evitare di andare sotto il balcone del duce nel ventennio.

TomSawyer1
Sì, si intende. Ma almeno le dice molto raramente.. Non a caso non è più in tv :D.

Cheguevilla
Attento crook, chiunque ogni tanto dice qualche cretinata.
L'importante è non prendere nulla per vero a priori.
É l'unico modo per avere un giudizio il più possibile obiettivo.

TomSawyer1
"cheguevilla":

E le cose che diceva Luttazzi non erano poi così cretine...


Le cose che dice Luttazzi non sono MAI cretine... La mia opinione, naturalmente.

laura.todisco
"giacor86":
beh cheguevilla, .................. riguardo ai pacchi.. e vabbè, è un genere diverso, non lo puoi confrontare con il telemike. con il telemike puoi confrontarci passaparola, ma non i pacchi......


Ma è proprio quello che cheguevilla aveva detto! Rileggi il suo post. ;-)

giacor86
beh cheguevilla, il fenomeno reality non è di certo un fenomeno italiano!!!! anzi in italia è arrivato anche dopo altri posti. in merito al'informazione non saprei perchè non vedevo tg o altri servizi di spessore da piccolo però.. boh rimango scettico. in merito ai quiz a premi di cultura mi pare che ce ne siano assai. riguardo ai pacchi.. e vabbè, è un genere diverso, non lo puoi confrontare con il telemike. con il telemike puoi confrontarci passaparola, ma non i pacchi...

poi boh, sinceramente non ho cpaito perchè mi sono messo a fare da paladino della tv visto che in tv vedo solo forum e un paio di cartoni se mangio a casa a mezzogiorno...

Maxos2
Infatti, in particolare c'è anche il caso della assuefazione a certe immagini di violenza o dolore o malattia che soprattutto i telegiornali ci somministrano.

Dopo anni di "attivismo" positivo, sono giunto alla conclusione che l'unico modo di difendersi da questa mutazione psicologica è semplice ed unico, cioè spegnere.

Cascano torri? Non mi interessa.
Muoiono milioni di bambini in Africa? Mah, lo so, ma non voglio vedere.
Bruciano fantocci o bandiere? Cavoli loro.

Alla fine, l'atteggiamento inconscio del borghese medio mi sembra il più logico per preservare la propria integrità emozionale.

Se no come faremo più a piangere?

...148
Non illudiamoci, la televisione è lo strumento dei padroni per fare consenso.
Sono gli alti costi della produzione e un mercato fortemente regolamentato che dipingono questa realtà.

Due cose che non si dicono mai:

1- Gli ascolti si misurano in percentuale di ascoltatori totali, la propaganda ci dice che un prgramma ha avuto successo perchè ha avuto il 35% di ascolti, ma su quanto?
A fronte di chi difende l'immondizia televisiva dicendo: "Però la gente la guarda, perciò vuol dire che piace".
Io dico che non si dice mai che l'utenza televisiva è drasticamente calata numericamente negli ultimi anni sopratuitto fra i giovani e i lavoratori diventando tv per pensionati che è il target più ghiotto in Italia perchè sono ricchi ed hanno tempo lbero.
Io dico che non si può dire che si può scegliere cosa vedere se esistono pochissime reti televisive.
Dico che non si può dire "Si può anche non guardare la tv" quando su quesdta paghiamo tasse, quandi questa è considerato bene impignorabile dal sistema giuridico in quanto di prima necessità , quando la Rai è un pachiderma ciucciasoldi che serve per mantenere parenti ed amici dei politici.

2- La tv è una droga, questo l'ho letto di recente. Nell'uso comune noi diciamo che la tv può causare dipendenza che ci fa rincitrullire ecc ecc.
L'esperienza popolare ancora una volta è veritiera in quanto la tv è considerata da parecchi scieziati "droga fisica": "droga" in quanto inluisce direttamente sul sistema nervoso, "fisica" in quanto il fattore che influisce sul sistema nervoso è fisico e per differenziarlo dalle droghe chimiche che conosciamo bene.

Cheguevilla
É vero che la diffamazione è un reato.
Luttazzi non ha diffamato Berlusconi; semplicemente, la puntata che ha fatto da scintilla è stata quella in cui Luttazzi ha invitato Travaglio in trasmissione.
E Travaglio ha semplicemente riportato una serie di fatti.
Tra cui, il fatto che Vittorio Mangano, noto boss mafioso, abbia lavorato come "stalliere" per Berlusconi.
E come, nelle comunicazioni tra Mangano e altri corrsipondenti del mondo mafioso, i "cavalli" fossero partite di droga.
Anche perchè, in una di queste intercettazioni, viene chiesto di portare dei "cavalli" in un hotel di lusso.
Ad ogni modo, contro il reato di diffamazione, c'è un'apposita legge, alla quale Berlusconi avrebbe potuto fare ricorso.
Ma non lo fece. Decise, invece, di promulgare l'altrimenti noto "Editto di Sofia".

Torniamo sulla qualità della televisione.
Berlusconi aprì reti televisive anche in Spagna, Francia e Germania.
In Francia e in Germania sono fallite, in Spagna è in piedi un processo piuttosto serio.
Sul fatto che 10 anni fa la televisione non fosse migliore, non sono molto d'accordo.
Direi che non c'erano i reality, e l'informazione era comunque un po' più equilibrata.
Altro esempio stupido: per vincere ad un telequiz, (es. Telemike) bisognava saper rispondere a domande serie di cultura generale.
Oggi si vince un miliardo aprendo qualche scatola.
Non c'è contraddizione quando dico che non cambierà il livello qualitativo; semplicemente, questo governo ha già dimostrato di non avere intenzione di cambiare le regole di funzionamento della TV pubblica.
Inoltre, sussistono le condizioni di disequilibrio già citate, cioè che il leader dell'opposizione controlla direttamente tre televisioni (più una forte influenza nel CDA Rai).

giacor86
"cheguevilla":
@ giacor86: Chi è Fabrizio del Noce?
E Clemente J. Mimun?
Chi nomina il CDA Rai?


e non lo so, te l'ho detto che non lo so.

"cheguevilla":

Per quanto riguarda Luttazzi e la satira, il tuo discorso non è minimamente giustificabile.
Satira o meno, la libertà di espressione è un diritto sancito da tutte le costituzioni dei paesi che noi definiamo "moderni".
Ma Luttazzi non ha mai detto nulla di falso.
Non vedo come ciò possa essere criminoso.
Se una persona dice falsità, queste devono giustamente essere smentite e la persona deve essere punita.



certamente, ma resta il fatto che la diffamazione è reato e soprattutto in campagna elettorale. dire ad una persona che è un mafioso (con certi toni) è un'affermazione abbastanza pesante e non è che deve essere smentita da chi la subisce ma deve essere provata da chi l'afferma. sennò diffamazione.

"cheguevilla":

Sul fatto che si fosse in campagna elettorale, faccio presente come l'Italia sia l'unico paese democratico al mondo ad avere il problema della par condicio. Proprio perchè è l'unico paese al mondo in cui il leader di uno schieramento politico controlla gran parte dei canali di comunicazione di massa.
Sei ancora convinto che sia stato scomodato gratuitamente?


sinceramente si. perchè non mi pare che fino a 6 o 10 (più indietro di così non posso andare causa mia breve memoria) anni fa la tv aveva unaqualità migliore ne tantomeno credo che questa cambierà nei prossimi anni (so che hai spiegato anche questa cosa, è che non la trovo e poi cmq rimane contradditoria come cosa.

_prime_number
"giacor86":
non dipende da berlusconi se pupe e secchioni fa audience, non dipende da pupe e secchioni se la rai fa l'isola dei famosi e non dipende da berlusconi se la maria de filippi con uomini e donne è più seguita di piero angela con super quark.


Allargando il discorso, e citando in generale "i programmi tv" più che il Berlusca, è vero che chi scrive e manda in onda programmi del genere lo fa proprio pechè fanno audience... Però è un cane che si morde la coda, bisognerebbe invertire la tendenza, non fomentarla. Perchè altrimenti che la gente - e di conseguenza i programmi tv e di conseguenza la gente nuovamente - diventa sempre più ignorante.

Paola

Maxos2
@giacor86

Ah ah ah! Guarda mi fai molta tenerezza e rispetto la tua "ignoranza dichiarata".

Le reti diventano 8 con MTV del fu Tronchetti-Provera, un'altra brava persona molto meritevole......
Rete4 è la rete meno berlusconiana di mediaset, anche se quel buffone di Emilio Fede, lui si!, utilizza uno spazio pubblico massiccio per riempirlo di ridicole menzogne che intortano molti anziani.
Comunque ripeto, sei ingenuo, perché non è dicendoti "va a votare per me" che una TV diventa di parte!
E' con la diffusione subdola e inconscia di una ideologia che si manipola davvero e permanentemente la società, lo fai con i cartoni animati, con le sit-com, con i reality, con i TG, non certo con i risibili e davvero insignificanti programmi di dibattito politico, da questo la nostra "indignazione"
Riflettici, mediaset è una ideologia! Pensaci, il controllo delle masse oggi è molto più sofisticato di un tempo!

Quando Montanelli dice la famosa frase del vaccino berlusconiano presuppone un fatto: che nella testa dell'italiano rimanga un certo nucleo ideologico forte di identità personale e sociale, ma questo non è vero, ed è stata la TV (pagata coi soldi nostri ai tempi della tremonti I, altro che TV commerciale! Studiarsi la storia per favore! Poi parlare.) a sgretolare la nostra già precaria struttura identitaria.

@cheguevilla

tra l'altro faccio presente che il programma di Luttazzi, stupendo e che non parlava quasi mai di politica e che faceva 2 milioni di ascolti alle 11 di sera (poi mi parlano di politiche di ascolto), è stato eliminato da tutti gli archivi Rai consultabili in rete, mentre rimangono tutti gli altri.
Damnatio memoriae la chiamavano i Romani.

Cheguevilla
@ giacor86: Chi è Fabrizio del Noce?
E Clemente J. Mimun?
Chi nomina il CDA Rai?
Come mai i palinsesti Rai sono cambiati dopo che Berlusconi ha chiesto che queste tre persone venissero messe al bando?
Sul fatto che la politica c'entri o meno, direi che l'ho già spiegato in questo post e in questo.
Per quanto riguarda Luttazzi e la satira, il tuo discorso non è minimamente giustificabile.
Satira o meno, la libertà di espressione è un diritto sancito da tutte le costituzioni dei paesi che noi definiamo "moderni".
Se una persona dice falsità, queste devono giustamente essere smentite e la persona deve essere punita.
Ma Luttazzi non ha mai detto nulla di falso.
Non vedo come ciò possa essere criminoso.
Sul fatto che si fosse in campagna elettorale, faccio presente come l'Italia sia l'unico paese democratico al mondo ad avere il problema della par condicio. Proprio perchè è l'unico paese al mondo in cui il leader di uno schieramento politico controlla gran parte dei canali di comunicazione di massa.
Sei ancora convinto che sia stato scomodato gratuitamente?

mi dici quali sono le 6 reti su 8? io sapevo delle 3 mediaset e di la 7.
No, La7, per il momento, è ancora di Marco Tronchetti Provera.

Maxos2
Temo di ricordare molto bene i vari editti in materia di informazione, la cosa incredibile è che la gente, se qualcuno ruba sospetta subito di te, se invece dichiari che ruberai e poi rubi non ti dice niente, è da anni la strategia del C.

La cosa più deprimente è che una parte d'Italia è convinta che l'alternativa all'attuale sciatteria sia la paludata tradizione di un giornalismo alla Enzo Biagi, il quale Enzo Biagi ha recentemente dichiarato, da persona sapiente quale è, di non essere un uomo per tutte le stagioni, insomma si è giustamente chiamato fuori, non si può rifondare una televisione moderna con un 90enne (pur grande)!

Questo è grave: che non c'è ricambio generazionale, non saranno certo i neolaureati in scienze delle comunicazioni che potranno farsi carico di una rifondazione, ho il timore invece, che questi non faranno altro che andare a rimpinguare la truppa di ossequiosi leccapiedi con il potere contrattuale di un barboncino, che tiene in questo infelice stato la nostra informazione.

Oramai l'unico TG che meriti è il satellitare Rainews24 (l'unico assieme a report che faccia ancora inchieste vere) oltre a Euronews che da anche notizie sul resto d'Europa (e sarebbe anche ora di cominciare a pensare in dimensione europea)

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