Mastella lascia la maggioranza
UDEUR LASCIA MAGGIORANZA BERLUSCONI ORA AL VOTO
ANSA:"Lasciamo la maggioranza", "é finita un'esperienza". Lo ha detto l'ex ministro Clemente Mastella nel corso della conferenza stampa tenuta dopo la riunione dell'ufficio politico dell'Udeur. Mastella ha quindi risposto con un "no" quando gli è stato chiesto se allora l'Udeur darà l'appoggio esterno al governo. Questo orientamento del partito Mastella ha detto di averlo comunicato a Romano Prodi con una lettera.
VOTEREMO CONTRO FIDUCIA, CENTROSINISTRA FINITO
''Se ci sara' da votare sulla fiducia voteremo contro. L'esperienza di questo centrosinistra e' finita''. Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella in una conferenza stampa. ''Ringrazio Prodi per lo splendido e prestigioso incarico di ministro, anche se e' stato drammatico. Il rapporto umano con lui - aggiunge Mastella - rimane e rimarra' sempre, ma l'esperienza politica del centrosinistra e' chiusa''.
"Oggi dico basta e mi riprendo la mia autonomia di uomo, di politico di cittadino. Io non tratto e non negozio. Ho mandato una lettera a Prodi, l'esperienza è finita", dice Mastella, secondo il quale ormai il dibattito di domani alla Camera sulle sue dichiarazioni sulla giustizia "é ininfluente".
SIAMO PER LE ELEZIONI
''Noi siamo per le elezioni. Non e' prerogativa che tocca a noi, ma siamo per votare''. Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella, in una conferenza stampa dopo l'ufficio politico del partito.
DI PIETRO, MASTELLA? PAROLE DI UOMO ESASPERATO
Sul "caso Mastella" il segretario dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha ricordato che ogni decisione del suo partito verrà presa domani in aula, "ascoltando la relazione del nuovo ministro della Giustizia Romano Prodi". "Mi rifiuto di pensare - ha precisato Di Pietro - che Prodi dica quello che ha detto in aula sui magistrati un uomo esasperato, anche se sul piano umano si può capire. Prodi dirà che la magistratura è indipendente e giusta. Non potremo che condividere queste sue tesi". Secondo lo stesso ministro, "Mastella, se non succedeva quello che gli è successo, avrebbe letto un discorso altrettanto accettabile". Di Pietro, parlando "senza la giacchetta da ministro" ad un incontro politico a San Donà di Piave, ha detto di soffrire "per la mancanza di credibilità governativa perché se qualcuno si mette a fare lottizzazioni questo si riverbera su tutta la coalizione". "Se la politica è solo mercimonio di cariche - ha sottolineato - il cittadino che fa una politica corretta logicamente si arrabbia". Parlando ancora della vicenda Mastella, Di Pietro ha ammesso di non essere "per richieste penaliìì: "Anzi, qui di penale ce n'é poco, ma per questo forse la cosa è ancora più grave. Non tutto è accettabile perché l'attuale situazione sta diventando più preoccupante di qualche anno fa". Di Pietro infine ha detto che "questo è un sistema che non va. Da uomo del Sud - ha concluso - dico che il meridione si trova in queste condizioni non perché è stato abbandonato dallo Stato, ma perché molte persone ne hanno approfittato. E' diventato una macchina per gestire se stessi: sono fortemente amareggiato".
BERLUSCONI, INDISPENSABILE E URGENTE VOTARE
''Una crisi che era gia' evidente nei fatti''. Cosi' Silvio Berlusconi commenta la notizia del passaggio all'opposizione dell'Udeur. ''Ora - prosegue Berlusconi - e' indispensabile e urgente ridare la parola ai cittadini''.
RONCHI (AN), PRODI ORA SI DIMETTA
"Prodi prenda atto della decisione dell'Udeur e rassegni le dimissioni". E' quanto dichiara il portavoce di An, Andrea Ronchi.
DINI, ORA UN ESECUTIVO DI TRANSIZIONE PER EMERGENZE
"E ora una governo di transizione", affermano i Senatori Liberaldemocratici Lamberto Dini, Natale D'Amico e Giuseppe Scalera. "Noi liberaldemocratici da tempo avevamo messo in evidenza come le contraddizioni interne alla maggioranza rendessero insufficiente l'azione del Governo e rischiassero di condurre a un esito infausto per la legislatura. Più volte - proseguono - abbiamo richiamato la necessità di un'azione ben più decisa, capace di arrestare la tendenza al declino economico e civile del Paese, e ricostruire un rapporto di fiducia con gli elettori". "Purtroppo non siamo stati ascoltati. Ora, se come sembra probabile l'azione di Mastella e del suo partito condurrà alla crisi di governo, è necessario che questa legislatura non vada perduta. Occorre lavorare - aggiunge Dini - per la costruzione di un governo di sospensione della competizione bipolare, che affronti alcune emergenze del Paese; che renda possibile la tenuta del referendum elettorale, ovvero una riforma dell'attuale legge in una direzione che faciliti la formazione di governi stabili, efficaci, scelti dagli elettori". "Data la difficile situazione del Paese - concludono - sarà responsabilità di ciascuno agire avendo a mente l'interesse della Nazione".
CASINI: CRISI INEVITABILE, PRODI VADA AL QUIRINALE
"Prodi nelle forme e nei modi che riterrà opportuno è chiaro che non potrà non coinvolgere direttamente il Capo dello stato perché l'uscita di un partito dalla maggioranza è un fatto che ha un rilievo istituzionale". Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, commenta così la situazione del governo dopo che Mastella ha annunciato l'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. Casini giudica la crisi del governo "inevitabile". "In questi due anni - spiega - il governo ha paralizzato il paese a causa dei suoi contrasti. Mi auguro che questo sia l'epilogo di una fase politica determinata dall'accanimento con cui all'indomani delle elezioni politiche non si sia voluto guardare in faccia la realtà".
MARONI, PRODI SI DIMETTA E SI VADA SUBITO AL VOTO
"Noi chiediamo che Prodi si dimetta subito, che non si facciano pasticci con governi tecnici o istituzionali, e che si vada direttamente alle elezioni". Roberto Maroni indica così la richiesta della Lega dopo l'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. E sottolinea che nessuna altra questione potrà essere affrontata in Parlamento prima delle dimissioni del governo. "Domani mattina, quando Prodi verrà alla Camere alle 9 per il dibattito sulla relazione sulla giustizia - dice infatti - chiederò la sospensione dei lavori e la convocazione immediata della conferenza dei capigruppo, perché non si può discutere della relazione sulla giustizia con un presidente del Consiglio che non ha più la maggioranza". Se poi Prodi dovesse dimettersi prima di domani, aggiunge Maroni, "tanto meglio". "Mi dispiace solo - dice con una battuta - di non aver messo in fresco lo spumante... Ma quella era scaramanzia".
CALDEROLI, ORA NAPOLITANO RIMANDI IL PAESE AL VOTO
"Ora il governo non ha più una maggioranza, neanche quella artificiale che aveva faticosamente avuto sino ad oggi, e che aveva giustificato l'accanimento terapeutico con cui lo si è mantenuto troppo a lungo in vita. Ora il presidente della Repubblica, con le decisioni che andrà ad assumere, dovrà dimostrare, con i fatti, di essere il presidente di tutti e dovrà quindi restituire il Paese alle urne, prima che sia davvero troppo tardi". Lo afferma Roberto Calderoli, senatore della Lega, dopo l'annuncio dell'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. "Resta il fatto - aggiunge Calderoli - che, comunque, quella di Prodi e del suo governo non sembra tanto una sfiducia quanto una scomunica, una scomunica che sa tanto di Sapienza: del resto, si sa, con i santi non si scherza...".
ANSA:"Lasciamo la maggioranza", "é finita un'esperienza". Lo ha detto l'ex ministro Clemente Mastella nel corso della conferenza stampa tenuta dopo la riunione dell'ufficio politico dell'Udeur. Mastella ha quindi risposto con un "no" quando gli è stato chiesto se allora l'Udeur darà l'appoggio esterno al governo. Questo orientamento del partito Mastella ha detto di averlo comunicato a Romano Prodi con una lettera.
VOTEREMO CONTRO FIDUCIA, CENTROSINISTRA FINITO
''Se ci sara' da votare sulla fiducia voteremo contro. L'esperienza di questo centrosinistra e' finita''. Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella in una conferenza stampa. ''Ringrazio Prodi per lo splendido e prestigioso incarico di ministro, anche se e' stato drammatico. Il rapporto umano con lui - aggiunge Mastella - rimane e rimarra' sempre, ma l'esperienza politica del centrosinistra e' chiusa''.
"Oggi dico basta e mi riprendo la mia autonomia di uomo, di politico di cittadino. Io non tratto e non negozio. Ho mandato una lettera a Prodi, l'esperienza è finita", dice Mastella, secondo il quale ormai il dibattito di domani alla Camera sulle sue dichiarazioni sulla giustizia "é ininfluente".
SIAMO PER LE ELEZIONI
''Noi siamo per le elezioni. Non e' prerogativa che tocca a noi, ma siamo per votare''. Lo dice il leader dell'Udeur Clemente Mastella, in una conferenza stampa dopo l'ufficio politico del partito.
DI PIETRO, MASTELLA? PAROLE DI UOMO ESASPERATO
Sul "caso Mastella" il segretario dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha ricordato che ogni decisione del suo partito verrà presa domani in aula, "ascoltando la relazione del nuovo ministro della Giustizia Romano Prodi". "Mi rifiuto di pensare - ha precisato Di Pietro - che Prodi dica quello che ha detto in aula sui magistrati un uomo esasperato, anche se sul piano umano si può capire. Prodi dirà che la magistratura è indipendente e giusta. Non potremo che condividere queste sue tesi". Secondo lo stesso ministro, "Mastella, se non succedeva quello che gli è successo, avrebbe letto un discorso altrettanto accettabile". Di Pietro, parlando "senza la giacchetta da ministro" ad un incontro politico a San Donà di Piave, ha detto di soffrire "per la mancanza di credibilità governativa perché se qualcuno si mette a fare lottizzazioni questo si riverbera su tutta la coalizione". "Se la politica è solo mercimonio di cariche - ha sottolineato - il cittadino che fa una politica corretta logicamente si arrabbia". Parlando ancora della vicenda Mastella, Di Pietro ha ammesso di non essere "per richieste penaliìì: "Anzi, qui di penale ce n'é poco, ma per questo forse la cosa è ancora più grave. Non tutto è accettabile perché l'attuale situazione sta diventando più preoccupante di qualche anno fa". Di Pietro infine ha detto che "questo è un sistema che non va. Da uomo del Sud - ha concluso - dico che il meridione si trova in queste condizioni non perché è stato abbandonato dallo Stato, ma perché molte persone ne hanno approfittato. E' diventato una macchina per gestire se stessi: sono fortemente amareggiato".
BERLUSCONI, INDISPENSABILE E URGENTE VOTARE
''Una crisi che era gia' evidente nei fatti''. Cosi' Silvio Berlusconi commenta la notizia del passaggio all'opposizione dell'Udeur. ''Ora - prosegue Berlusconi - e' indispensabile e urgente ridare la parola ai cittadini''.
RONCHI (AN), PRODI ORA SI DIMETTA
"Prodi prenda atto della decisione dell'Udeur e rassegni le dimissioni". E' quanto dichiara il portavoce di An, Andrea Ronchi.
DINI, ORA UN ESECUTIVO DI TRANSIZIONE PER EMERGENZE
"E ora una governo di transizione", affermano i Senatori Liberaldemocratici Lamberto Dini, Natale D'Amico e Giuseppe Scalera. "Noi liberaldemocratici da tempo avevamo messo in evidenza come le contraddizioni interne alla maggioranza rendessero insufficiente l'azione del Governo e rischiassero di condurre a un esito infausto per la legislatura. Più volte - proseguono - abbiamo richiamato la necessità di un'azione ben più decisa, capace di arrestare la tendenza al declino economico e civile del Paese, e ricostruire un rapporto di fiducia con gli elettori". "Purtroppo non siamo stati ascoltati. Ora, se come sembra probabile l'azione di Mastella e del suo partito condurrà alla crisi di governo, è necessario che questa legislatura non vada perduta. Occorre lavorare - aggiunge Dini - per la costruzione di un governo di sospensione della competizione bipolare, che affronti alcune emergenze del Paese; che renda possibile la tenuta del referendum elettorale, ovvero una riforma dell'attuale legge in una direzione che faciliti la formazione di governi stabili, efficaci, scelti dagli elettori". "Data la difficile situazione del Paese - concludono - sarà responsabilità di ciascuno agire avendo a mente l'interesse della Nazione".
CASINI: CRISI INEVITABILE, PRODI VADA AL QUIRINALE
"Prodi nelle forme e nei modi che riterrà opportuno è chiaro che non potrà non coinvolgere direttamente il Capo dello stato perché l'uscita di un partito dalla maggioranza è un fatto che ha un rilievo istituzionale". Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, commenta così la situazione del governo dopo che Mastella ha annunciato l'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. Casini giudica la crisi del governo "inevitabile". "In questi due anni - spiega - il governo ha paralizzato il paese a causa dei suoi contrasti. Mi auguro che questo sia l'epilogo di una fase politica determinata dall'accanimento con cui all'indomani delle elezioni politiche non si sia voluto guardare in faccia la realtà".
MARONI, PRODI SI DIMETTA E SI VADA SUBITO AL VOTO
"Noi chiediamo che Prodi si dimetta subito, che non si facciano pasticci con governi tecnici o istituzionali, e che si vada direttamente alle elezioni". Roberto Maroni indica così la richiesta della Lega dopo l'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. E sottolinea che nessuna altra questione potrà essere affrontata in Parlamento prima delle dimissioni del governo. "Domani mattina, quando Prodi verrà alla Camere alle 9 per il dibattito sulla relazione sulla giustizia - dice infatti - chiederò la sospensione dei lavori e la convocazione immediata della conferenza dei capigruppo, perché non si può discutere della relazione sulla giustizia con un presidente del Consiglio che non ha più la maggioranza". Se poi Prodi dovesse dimettersi prima di domani, aggiunge Maroni, "tanto meglio". "Mi dispiace solo - dice con una battuta - di non aver messo in fresco lo spumante... Ma quella era scaramanzia".
CALDEROLI, ORA NAPOLITANO RIMANDI IL PAESE AL VOTO
"Ora il governo non ha più una maggioranza, neanche quella artificiale che aveva faticosamente avuto sino ad oggi, e che aveva giustificato l'accanimento terapeutico con cui lo si è mantenuto troppo a lungo in vita. Ora il presidente della Repubblica, con le decisioni che andrà ad assumere, dovrà dimostrare, con i fatti, di essere il presidente di tutti e dovrà quindi restituire il Paese alle urne, prima che sia davvero troppo tardi". Lo afferma Roberto Calderoli, senatore della Lega, dopo l'annuncio dell'uscita dell'Udeur dalla maggioranza. "Resta il fatto - aggiunge Calderoli - che, comunque, quella di Prodi e del suo governo non sembra tanto una sfiducia quanto una scomunica, una scomunica che sa tanto di Sapienza: del resto, si sa, con i santi non si scherza...".
Risposte
Bene Admin,dandomi il diritto di replica hai fatto l'unica cosa giusta finora.
Il mio ritorno sul Forum con nomi diversi non è certo dovuto al desiderio di
apprendere qualcosa ( ho dato molto di più di quanto abbia ricevuto) ma a
quello di combattere contro la manica di faziosi,te compreso,che si e' andata compattando
su questo Forum.Basta andare a leggere quanto si è detto sul momento politico attuale
negli ultimi post e questo dopo che si vietava di parlare di politica.Vero kroldar?
A fronte delle mie concrete argomentazioni ho letto solo di chiacchiere ,di fumosi
discorsi pseudo-intellettuali sul Papa,sull'Islamismo,sui "67" ,su tutto quanto.
Compresa quella ridicola tua considerazione sulla mia punteggiatura.Proprio da te che
sei l'estensore ,poco misterioso,di quel capolavoro di PM.
Approfitto dell'ospitalità e continuo.
Come certamente saprete Prodi è caduto.
L'altra volta che fu Presidente del Consiglio durò qualche annetto,ora è durato 20 mesi.
Un bel progresso ,certamente.Di questo passo ,quando avrà 80 anni,riuscirà a resistere 24 mesi.
Sempre che qualcuno avrà mai voglia di votarlo ancora e non certo... per la sua età.
Adesso non resta che sperare nell'intervento di qualche magistrato di...buon cuore che cerchi
di raddirizzare ,con qualche inchiesta fasulla, la malridotta navicella della sinistra e dei
suoi merdaiòli di complemento.
Aspettiamo dunque gli eventi e nel frattempo vogliate godere della lettura di una mia poesiola,
sicuramente non da premio letterario,ma che si adatta all'occasione.
Non fu ieri ,è stato oggi
sei nella merda caro produccio.
Dini e Mastella ti han dato la caccia
e ti han ridotto come salsiccia.
Segui il consiglio di maga-maghella:
male facesti a far comunella
con quei fetenti di comunisti.
Vai a Bologna a fare il ciclista.
L'Eurispes e il F.Times ti hanno dato il malservito,
tornatene a casa che ormai sei finito.
Con le tue tasse e le supertasse
ci hai portato fino allo scasso
Prima finisce questo sconcio ribasso
e prima per noi sarà festa grossa.
Tu non cadesti per la gran mano del Cavaliere
ma per l'ira funesta del Cardinal Ruini che della Chiesa è il timoniere.
Ti sei voluto mettere contro il Cupolone
e quelli ti han fatto d'un lampo un gran culone...
P.S.
1) Affinché non mi accusiate di turpiloquio ,vi avverto che "merdaiòlo" è termine italianissimo
(vedi Devoto-Oli Volume M-Z pagina 90).Esso significa "raccoglitore di sterco" [come l'uccello
stercoraro, insomma) ma anche persona di poco conto.Lascio a voi scegliere dei 2 significati
quello da applicare a certi personaggi che vagano per il forum,usi a parlarsi addosso e a chiudere
gli occhi sui fatti.Poichè non faccio parte del Forum perchè ripetutamente bannato, non posso
essere io l'oggetto di questa scelta !!!! Vedetevela fra di voi....
2) Ho visto micheluzzo ad "Anno Zero".Aveva la faccia livida e gli mancava il respiro.
Mi ha fatto una gran pena ed ho deciso di pregare GianFranco di lasciarlo al suo posto.
Del resto ,tutte le volte che lui pontifica dalla TV di Stato ( e dunque pagata anche da chi
non la pensa come lui,il micheluzzo) il centrodestra vince.Tanto è vero che molti elettori
vorrebbero carezzargli il groppone.I napoletani capiscono cosa voglio dire.
3) Poichè non avrò altre occasioni,avete libertà di rispondermi e di offendermi
quanto volete,come del resto qualcuno ha ...coraggiosamente già fatto con me bannato.
Karl
Il mio ritorno sul Forum con nomi diversi non è certo dovuto al desiderio di
apprendere qualcosa ( ho dato molto di più di quanto abbia ricevuto) ma a
quello di combattere contro la manica di faziosi,te compreso,che si e' andata compattando
su questo Forum.Basta andare a leggere quanto si è detto sul momento politico attuale
negli ultimi post e questo dopo che si vietava di parlare di politica.Vero kroldar?
A fronte delle mie concrete argomentazioni ho letto solo di chiacchiere ,di fumosi
discorsi pseudo-intellettuali sul Papa,sull'Islamismo,sui "67" ,su tutto quanto.
Compresa quella ridicola tua considerazione sulla mia punteggiatura.Proprio da te che
sei l'estensore ,poco misterioso,di quel capolavoro di PM.
Approfitto dell'ospitalità e continuo.
Come certamente saprete Prodi è caduto.
L'altra volta che fu Presidente del Consiglio durò qualche annetto,ora è durato 20 mesi.
Un bel progresso ,certamente.Di questo passo ,quando avrà 80 anni,riuscirà a resistere 24 mesi.
Sempre che qualcuno avrà mai voglia di votarlo ancora e non certo... per la sua età.
Adesso non resta che sperare nell'intervento di qualche magistrato di...buon cuore che cerchi
di raddirizzare ,con qualche inchiesta fasulla, la malridotta navicella della sinistra e dei
suoi merdaiòli di complemento.
Aspettiamo dunque gli eventi e nel frattempo vogliate godere della lettura di una mia poesiola,
sicuramente non da premio letterario,ma che si adatta all'occasione.
Non fu ieri ,è stato oggi
sei nella merda caro produccio.
Dini e Mastella ti han dato la caccia
e ti han ridotto come salsiccia.
Segui il consiglio di maga-maghella:
male facesti a far comunella
con quei fetenti di comunisti.
Vai a Bologna a fare il ciclista.
L'Eurispes e il F.Times ti hanno dato il malservito,
tornatene a casa che ormai sei finito.
Con le tue tasse e le supertasse
ci hai portato fino allo scasso
Prima finisce questo sconcio ribasso
e prima per noi sarà festa grossa.
Tu non cadesti per la gran mano del Cavaliere
ma per l'ira funesta del Cardinal Ruini che della Chiesa è il timoniere.
Ti sei voluto mettere contro il Cupolone
e quelli ti han fatto d'un lampo un gran culone...
P.S.
1) Affinché non mi accusiate di turpiloquio ,vi avverto che "merdaiòlo" è termine italianissimo
(vedi Devoto-Oli Volume M-Z pagina 90).Esso significa "raccoglitore di sterco" [come l'uccello
stercoraro, insomma) ma anche persona di poco conto.Lascio a voi scegliere dei 2 significati
quello da applicare a certi personaggi che vagano per il forum,usi a parlarsi addosso e a chiudere
gli occhi sui fatti.Poichè non faccio parte del Forum perchè ripetutamente bannato, non posso
essere io l'oggetto di questa scelta !!!! Vedetevela fra di voi....
2) Ho visto micheluzzo ad "Anno Zero".Aveva la faccia livida e gli mancava il respiro.
Mi ha fatto una gran pena ed ho deciso di pregare GianFranco di lasciarlo al suo posto.
Del resto ,tutte le volte che lui pontifica dalla TV di Stato ( e dunque pagata anche da chi
non la pensa come lui,il micheluzzo) il centrodestra vince.Tanto è vero che molti elettori
vorrebbero carezzargli il groppone.I napoletani capiscono cosa voglio dire.
3) Poichè non avrò altre occasioni,avete libertà di rispondermi e di offendermi
quanto volete,come del resto qualcuno ha ...coraggiosamente già fatto con me bannato.
Karl
"Admin":
Remigio, la tua punteggiatura è una firma ... molto più della tua fede politica. Nessuno qui crede che le tue idee politiche siano sbagliate, la punteggiatura invece non va bene.
Ti abbiamo bannato 3 volte, non fai altro che parlare male degli amministratori e dei moderatori del forum ma torni sempre qui.
Il mio consiglio è quello di aprire un forum tutto tuo, per conto tuo, magari un blog, lo segnaleremo anche qui e chi vorrà seguirti lo farà in tutta tranquillità.
Nessuno ha nulla da obbiettare sulle tue compentenze matematiche o sulle tue idee politiche.
Indicaci tu stesso la soluzione.
Le regole del forum penso che le hai capite, sei stato bananto e ti bannerò di nuovo. Non ci si può riscrivere se si è stati bannati. Magari questa regola non è resa pubblica ma in tutti i forum si fa così.
Ti do il diritto di replica ma domani sarà bloccato anche Remigio.
In tutta franchezza, questa situazione sta diventando sempre più paradossale...

Remigio, la tua punteggiatura è una firma ... molto più della tua fede politica. Nessuno qui crede che le tue idee politiche siano sbagliate, la punteggiatura invece non va bene.
Ti abbiamo bannato 3 volte, non fai altro che parlare male degli amministratori e dei moderatori del forum ma torni sempre qui.
Il mio consiglio è quello di aprire un forum tutto tuo, per conto tuo, magari un blog, lo segnaleremo anche qui e chi vorrà seguirti lo farà in tutta tranquillità.
Nessuno ha nulla da obbiettare sulle tue compentenze matematiche o sulle tue idee politiche.
Indicaci tu stesso la soluzione.
Le regole del forum penso che le hai capite, sei stato bananto e ti bannerò di nuovo. Non ci si può riscrivere se si è stati bannati. Magari questa regola non è resa pubblica ma in tutti i forum si fa così.
Ti do il diritto di replica ma domani sarà bloccato anche Remigio.
Ti abbiamo bannato 3 volte, non fai altro che parlare male degli amministratori e dei moderatori del forum ma torni sempre qui.
Il mio consiglio è quello di aprire un forum tutto tuo, per conto tuo, magari un blog, lo segnaleremo anche qui e chi vorrà seguirti lo farà in tutta tranquillità.
Nessuno ha nulla da obbiettare sulle tue compentenze matematiche o sulle tue idee politiche.
Indicaci tu stesso la soluzione.
Le regole del forum penso che le hai capite, sei stato bananto e ti bannerò di nuovo. Non ci si può riscrivere se si è stati bannati. Magari questa regola non è resa pubblica ma in tutti i forum si fa così.
Ti do il diritto di replica ma domani sarà bloccato anche Remigio.
Ho realizzato meglio la cosa .Il parlamentare aggredito fu all'epoca il senatore del Pdci
Fernando Rossi e l'aggressore fu il segretario regionale toscano del Pdci Nino Frosini .
L'aggressione avvenne il 23 febbraio 2007 sull'eurostar Roma Milano.Dopo una delle tante "fiducie"
volute da Prodi.L'aggressione ,molto probabilmente,fu la conseguenza di una violenta campagna verbale ..e non verbale scatenata contro Turigliatto e Rossi dopo la loro uscita dal Partito.
Prima di parlare di mafiosi ed altro dovreste ricordare.Sfortunatamente avete a che fare con una specie di Pico della Mirandola
Ciao Giova411,anche così mi sei simpatico lo stesso.
Fernando Rossi e l'aggressore fu il segretario regionale toscano del Pdci Nino Frosini .
L'aggressione avvenne il 23 febbraio 2007 sull'eurostar Roma Milano.Dopo una delle tante "fiducie"
volute da Prodi.L'aggressione ,molto probabilmente,fu la conseguenza di una violenta campagna verbale ..e non verbale scatenata contro Turigliatto e Rossi dopo la loro uscita dal Partito.
Prima di parlare di mafiosi ed altro dovreste ricordare.Sfortunatamente avete a che fare con una specie di Pico della Mirandola


Ciao Giova411,anche così mi sei simpatico lo stesso.
Remigio ma sei il "buon" Karl, o sbaglio?!


Vorrei ricordare al riguardo che quando Turigliatto ( o Ferdinando Rossi) si sganciò dal suo Partito
perchè in dissenso con la linea seguita da quest'ultimo,fu aggredito da un parlamentare
toscano della sua stessa parte che lo aveva incontrato occasionalmente sul treno.
Il Turigliatto ( o il Rossi) si ebbe la sua brava scarica di pugni ,tanto è vero che il parlamentare aggressore
si meritò l'appellativo di "Tyson della Maremma toscana "!!!
Francamente non ricordo i nomi esatti ma attenti a parlare di mafia.
Remigio
perchè in dissenso con la linea seguita da quest'ultimo,fu aggredito da un parlamentare
toscano della sua stessa parte che lo aveva incontrato occasionalmente sul treno.
Il Turigliatto ( o il Rossi) si ebbe la sua brava scarica di pugni ,tanto è vero che il parlamentare aggressore
si meritò l'appellativo di "Tyson della Maremma toscana "!!!
Francamente non ricordo i nomi esatti ma attenti a parlare di mafia.
Remigio
16:26 FABRIS, CUSUMANO SI DIMETTA - "Il senatore Nuccio Cusumano si deve dimettere". E' quanto chiede il capogruppo dell'Udeur alla Camera, Mauro Fabris, arrivato al Senato dove è in corso la discussione sulla questione di fiducia posta dal Governo. Fabris ricorda come il posto da senatore Cusumano lo debba chiaramente alla volontà del leader del Campanile, Clemente Mastella: "Cusumano è in Senato perché Mastella due anni fa ha optato per la Calabria". Per il capogruppo dell'Udeur alla Camera quindi "Cusumano deve rassegnare le dimissioni perché non può rappresentare se stesso". Fabris difende poi l'altro collega di partito, Tommaso Barbato, e lo sfogo che quest'ultimo che ha avuto nell'Aula di Palazzo Madama: "Il suo sfogo è comprensibile perché tra l'altro Barbato è un senatore della Campania e non può che essere contro Cusumano che oggi tradisce il partito e gli elettori". A chi gli chiede se gli sputi non siano però eccessivi, Fabris replica solo: "Io non c'ero ma mi si dice che non sia andata cosi".
no comment...viva la democrazia
16:03 CUSUMANO AGGREDITO, HA MALORE IN AULA
Il capogruppo dell'Udeur al Senato Tommaso Barbato ha aggredito Nuccio Cusumano subito dopo l'intervento nel quale l'esponente del Campanile ha annunciato il suo sì al governo Prodi. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi colto da malore. Ora dei colleghi gli sono intorno per cercare di prestargli i primi soccorsi. Barbato ha gridato a Cusumano degli insulti, tra cui "cornuto e frocio". Poi, è stato allontanato dai commessi e da alcuni senatori del centrodestra. Ora sta arrivando tra i banchi di Palazzo Madama il medico del Senato per prestare le prime cure. Barbato, subito dopo l'intervento del senatore dell'Udeur, era arrivato sotto al banco per aggredirlo, apostrofandolo con parole come 'traditore, venduto, pagliaccio' e facendogli con le mani il segno della pistola. Cusumano era rimasto immobile al suo posto e poco dopo era scoppiato a piangere. Poi è stato colto da malore. E la seduta é stata sospesa dal presidente Franco Marini. Dopo dieci minuti, la seduta è ripresa. "Barbato è arrivato e gli ha sputato in faccia. A quel punto, Cusumano si è sentito male, piangeva e poi è svenuto", ha raccontato fuori dall'aula il presidente della commissione Difesa al Senato Sergio De Gregorio.
e ora chi ha il coraggio di dire che l'udeur non abbia tendenze mafiose?
no comment...viva la democrazia
16:03 CUSUMANO AGGREDITO, HA MALORE IN AULA
Il capogruppo dell'Udeur al Senato Tommaso Barbato ha aggredito Nuccio Cusumano subito dopo l'intervento nel quale l'esponente del Campanile ha annunciato il suo sì al governo Prodi. Cusumano, dopo essersi messo a piangere, si è sdraiato tra i banchi colto da malore. Ora dei colleghi gli sono intorno per cercare di prestargli i primi soccorsi. Barbato ha gridato a Cusumano degli insulti, tra cui "cornuto e frocio". Poi, è stato allontanato dai commessi e da alcuni senatori del centrodestra. Ora sta arrivando tra i banchi di Palazzo Madama il medico del Senato per prestare le prime cure. Barbato, subito dopo l'intervento del senatore dell'Udeur, era arrivato sotto al banco per aggredirlo, apostrofandolo con parole come 'traditore, venduto, pagliaccio' e facendogli con le mani il segno della pistola. Cusumano era rimasto immobile al suo posto e poco dopo era scoppiato a piangere. Poi è stato colto da malore. E la seduta é stata sospesa dal presidente Franco Marini. Dopo dieci minuti, la seduta è ripresa. "Barbato è arrivato e gli ha sputato in faccia. A quel punto, Cusumano si è sentito male, piangeva e poi è svenuto", ha raccontato fuori dall'aula il presidente della commissione Difesa al Senato Sergio De Gregorio.
e ora chi ha il coraggio di dire che l'udeur non abbia tendenze mafiose?

"wedge":
ecco da che gente è fatto il partito di Mastella
UDEUR - Fuori e dentro l'Aula si consuma la spaccatura all'interno dell'Udeur. «Non c'è nessuna spaccatura nel mio partito. Come vedete siamo tutti qui tranne uno» aveva detto Clemente Mastella dopo una riunione con i suoi in un ristorante vicino a Palazzo Madama. Pochi minuti dopo Nuccio Cusumano ha annunciato il suo voto a favore di Prodi. Mastella: «Chi vota come me e Barbato è nel partito, e chi non lo fa è fuori». Mastella ha aggiunto che a breve andrà in Aula per votare contro Prodi. Intanto in Aula si consumava lo scontro dentro il partito. Al grido di «pezzo di merda, pagliaccio, venduto» il capogruppo Tommaso Barbato è corso in aula mentre dal video stava ascoltando la dichiarazione di voto del collega di partito e con le mani ha mimato una pistola . Al termine del suo discorso e dopo l'attacco di Barbato, Cusumano si è sentito male ed è stato portato via in barella. Al suo indirizzo sdai banchi dell'opposizione sono arrivati anche altri pesanti insulti. I commessi sono intervenuti per allontanare Barbato dall'Aula e la seduta è stata sospesa.
che schifo...e la Mussolini ha detto che Cusumano sarà citato in giudizio
ecco da che gente è fatto il partito di Mastella
UDEUR - Fuori e dentro l'Aula si consuma la spaccatura all'interno dell'Udeur. «Non c'è nessuna spaccatura nel mio partito. Come vedete siamo tutti qui tranne uno» aveva detto Clemente Mastella dopo una riunione con i suoi in un ristorante vicino a Palazzo Madama. Pochi minuti dopo Nuccio Cusumano ha annunciato il suo voto a favore di Prodi. Mastella: «Chi vota come me e Barbato è nel partito, e chi non lo fa è fuori». Mastella ha aggiunto che a breve andrà in Aula per votare contro Prodi. Intanto in Aula si consumava lo scontro dentro il partito. Al grido di «pezzo di merda, pagliaccio, venduto» il capogruppo Tommaso Barbato è corso in aula mentre dal video stava ascoltando la dichiarazione di voto del collega di partito e con le mani ha mimato una pistola . Al termine del suo discorso e dopo l'attacco di Barbato, Cusumano si è sentito male ed è stato portato via in barella. Al suo indirizzo sdai banchi dell'opposizione sono arrivati anche altri pesanti insulti. I commessi sono intervenuti per allontanare Barbato dall'Aula e la seduta è stata sospesa.
UDEUR - Fuori e dentro l'Aula si consuma la spaccatura all'interno dell'Udeur. «Non c'è nessuna spaccatura nel mio partito. Come vedete siamo tutti qui tranne uno» aveva detto Clemente Mastella dopo una riunione con i suoi in un ristorante vicino a Palazzo Madama. Pochi minuti dopo Nuccio Cusumano ha annunciato il suo voto a favore di Prodi. Mastella: «Chi vota come me e Barbato è nel partito, e chi non lo fa è fuori». Mastella ha aggiunto che a breve andrà in Aula per votare contro Prodi. Intanto in Aula si consumava lo scontro dentro il partito. Al grido di «pezzo di merda, pagliaccio, venduto» il capogruppo Tommaso Barbato è corso in aula mentre dal video stava ascoltando la dichiarazione di voto del collega di partito e con le mani ha mimato una pistola . Al termine del suo discorso e dopo l'attacco di Barbato, Cusumano si è sentito male ed è stato portato via in barella. Al suo indirizzo sdai banchi dell'opposizione sono arrivati anche altri pesanti insulti. I commessi sono intervenuti per allontanare Barbato dall'Aula e la seduta è stata sospesa.
1993
Referundum sull' abrogazione della legge elettorale per il Senato per introdurre il maggioritario, dato che il proporzionale era considerato una delle cause principali dell'instabilità politica della prima Repubblica.
Vincono i sì con l'83%.
2005
Il governo Berlusconi, dopo essere stato il governo più stabile e duraturo della storia della Repubblica, decide che il sistema elettorale che lo ha portato a questo record non va più bene.
Il 14 dicembre 2005 (a pochi mesi dalle nuove elezioni) viene approvato un nuovo sistema elettorale che riporta il sistema proporzionale e che tecnicamente può impedire il funzionamento della democrazia. Infatti nelle due Camere potranno esserci due magioranze differenti.
2006
L'Unione vince le elezioni con uno scarto molto esiguo. Al Senato la maggioranza è incerta e dipende dai senatori a vita e dai micro partiti di centro, gli inglesi li chiamano "one man party".
Il Ministero di Grazia e Giustizia, uno dei più importanti, viene assegnato a Mastella, capo dell'UDEUR che ha ottenuto circa 500.000 voti perlopiù localizzati in alcune zone della Campania e della Lucania.
Di fatto si torna alla dittatura dei partiti di centro che rendono quasi inutile le scelte fatte dai cittadini alle urne.
In questo sistema ogni decisione è una possibile caduta del governo, le decisioni di spesa pubblica sono complicatissime e lunghe perchè bisogna accontentare tutti, ogni fatto di cronaca diventa occasione di speculazione politica: criminalità, papa, spazzatura ecc ecc.
2008
Il nuovo Partito Democratico e Forza Italia, i due più grandi partiti italiani, sembrano incontrarsi per una riforma volta a creare un sistema bipolare, i micro partiti non ci stanno, in primis Mastella.
A gennaio vengono operati una serie di arresti in Campania, che colpiscono diversi dirigenti dell'UDEUR per concussione (i bei tempi sono tornati).
Lo stesso giorno Mastella da le dimissioni, prima respinte da Prodi, poi riconfermate da Mastella.
Mastella annuncia che darà l'appoggio esterno al governo...anzi no, è il caso di passare all'opposizione (ma per quale motivo?). Improvvisamente non ci sono più le condizioni per continuare "L'avventura del centro sinistra" per colpa di Veltroni e del Partito Democratico (!!???).
Sulla legge elettorale Rifondazione Comunista (il secondo partito della maggioranza) ha una posizione ambigua: Bertinotti dice che è necessario continuare per le riforme, ma i suoi gli rispondono picche. Giordano convoca i testoni del partito per mettersi d'accordo.
Oggi Mastella, coi suoi 500.000 voti e con i suoi 3 senatori può decidere in nome dei rimanenti 57 milioni di italiani, quale sarebbe il governo giusto e la soluzione più adatta a tutti.
Referundum sull' abrogazione della legge elettorale per il Senato per introdurre il maggioritario, dato che il proporzionale era considerato una delle cause principali dell'instabilità politica della prima Repubblica.
Vincono i sì con l'83%.
2005
Il governo Berlusconi, dopo essere stato il governo più stabile e duraturo della storia della Repubblica, decide che il sistema elettorale che lo ha portato a questo record non va più bene.
Il 14 dicembre 2005 (a pochi mesi dalle nuove elezioni) viene approvato un nuovo sistema elettorale che riporta il sistema proporzionale e che tecnicamente può impedire il funzionamento della democrazia. Infatti nelle due Camere potranno esserci due magioranze differenti.
2006
L'Unione vince le elezioni con uno scarto molto esiguo. Al Senato la maggioranza è incerta e dipende dai senatori a vita e dai micro partiti di centro, gli inglesi li chiamano "one man party".
Il Ministero di Grazia e Giustizia, uno dei più importanti, viene assegnato a Mastella, capo dell'UDEUR che ha ottenuto circa 500.000 voti perlopiù localizzati in alcune zone della Campania e della Lucania.
Di fatto si torna alla dittatura dei partiti di centro che rendono quasi inutile le scelte fatte dai cittadini alle urne.
In questo sistema ogni decisione è una possibile caduta del governo, le decisioni di spesa pubblica sono complicatissime e lunghe perchè bisogna accontentare tutti, ogni fatto di cronaca diventa occasione di speculazione politica: criminalità, papa, spazzatura ecc ecc.
2008
Il nuovo Partito Democratico e Forza Italia, i due più grandi partiti italiani, sembrano incontrarsi per una riforma volta a creare un sistema bipolare, i micro partiti non ci stanno, in primis Mastella.
A gennaio vengono operati una serie di arresti in Campania, che colpiscono diversi dirigenti dell'UDEUR per concussione (i bei tempi sono tornati).
Lo stesso giorno Mastella da le dimissioni, prima respinte da Prodi, poi riconfermate da Mastella.
Mastella annuncia che darà l'appoggio esterno al governo...anzi no, è il caso di passare all'opposizione (ma per quale motivo?). Improvvisamente non ci sono più le condizioni per continuare "L'avventura del centro sinistra" per colpa di Veltroni e del Partito Democratico (!!???).
Sulla legge elettorale Rifondazione Comunista (il secondo partito della maggioranza) ha una posizione ambigua: Bertinotti dice che è necessario continuare per le riforme, ma i suoi gli rispondono picche. Giordano convoca i testoni del partito per mettersi d'accordo.
Oggi Mastella, coi suoi 500.000 voti e con i suoi 3 senatori può decidere in nome dei rimanenti 57 milioni di italiani, quale sarebbe il governo giusto e la soluzione più adatta a tutti.
"gugo82":
[quote="Jazz_lover"][quote="gugo82"][quote="Jazz_lover"]
[...] il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste"[...]
Rinunciare ad un proprio diritto non è mai una forma di dissenso giusta.
Il voto è il più potente mezzo che permette di esercitare il diritto al dissenso verso i governanti in uno stato democratico: pertanto è sempre doveroso andare a votare.
Come insegna la Storia della Scienza e della Matematica, il dissenso va argomentato con argomenti non banali e non si combatte mai una posizione dominante e sbagliata semplicemente mandando a quel paese tutto e tutti: l'arma più potente che abbiamo è il libero pensiero ed esso si esercita anche esprimendo una preferenza su di una scheda elettorale (o anche annullandola, la scheda!

La differenza sostanziale è che se uno va a votare e lascia la scheda bianca, attua un dissenso solo verso i vertici del potere, mentre uno che non ci va proprio indirizza il proprio dissenso a tutto il sistema e a questa sottospecie di "democrazia".[/quote]
Chi non va a votare non ha il diritto di lamentarsi di chi è stato eletto, perchè non ha fatto nulla affinché quest'ultimo non sedesse in parlamento.
Per me il voto è uno dei pochi mezzi di controllo su chi esercita il potere che ci è rimasto (anche se è molto limitato dall'attuale legge elettorale); meglio usarlo, no?
P.S.: Mai parlato di schede bianche. C'è una sostanziale differenza tra scheda bianca e nulla: credo tu la conosca.[/quote]
al momento mi lamento perchè ho espresso il mio voto a questa maggioranza, condividendo pienamente il programma elettorale; quindi ho il diritto di lamentarmi perchè non è stato quasi per nulla rispettato ed è stato un fallimento pressochè unanime.
ps: scheda bianca o nulla il risultato è lo stesso, cioè il tuo voto non va a nessuno
"Jazz_lover":
[quote="gugo82"][quote="Jazz_lover"]
[...] il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste"[...]
Rinunciare ad un proprio diritto non è mai una forma di dissenso giusta.
Il voto è il più potente mezzo che permette di esercitare il diritto al dissenso verso i governanti in uno stato democratico: pertanto è sempre doveroso andare a votare.
Come insegna la Storia della Scienza e della Matematica, il dissenso va argomentato con argomenti non banali e non si combatte mai una posizione dominante e sbagliata semplicemente mandando a quel paese tutto e tutti: l'arma più potente che abbiamo è il libero pensiero ed esso si esercita anche esprimendo una preferenza su di una scheda elettorale (o anche annullandola, la scheda!

La differenza sostanziale è che se uno va a votare e lascia la scheda bianca, attua un dissenso solo verso i vertici del potere, mentre uno che non ci va proprio indirizza il proprio dissenso a tutto il sistema e a questa sottospecie di "democrazia".[/quote]
Chi non va a votare non ha il diritto di lamentarsi di chi è stato eletto, perchè non ha fatto nulla affinché quest'ultimo non sedesse in parlamento.
Per me il voto è uno dei pochi mezzi di controllo su chi esercita il potere che ci è rimasto (anche se è molto limitato dall'attuale legge elettorale); meglio usarlo, no?
P.S.: Mai parlato di schede bianche. C'è una sostanziale differenza tra scheda bianca e nulla: credo tu la conosca.
"gugo82":
[quote="Jazz_lover"]
[...] il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste"[...]
Rinunciare ad un proprio diritto non è mai una forma di dissenso giusta.
Il voto è il più potente mezzo che permette di esercitare il diritto al dissenso verso i governanti in uno stato democratico: pertanto è sempre doveroso andare a votare.
Come insegna la Storia della Scienza e della Matematica, il dissenso va argomentato con argomenti non banali e non si combatte mai una posizione dominante e sbagliata semplicemente mandando a quel paese tutto e tutti: l'arma più potente che abbiamo è il libero pensiero ed esso si esercita anche esprimendo una preferenza su di una scheda elettorale (o anche annullandola, la scheda!

La differenza sostanziale è che se uno va a votare e lascia la scheda bianca, attua un dissenso solo verso i vertici del potere, mentre uno che non ci va proprio indirizza il proprio dissenso a tutto il sistema e a questa sottospecie di "democrazia".
$($:oops:$)^3$
Mi faccio prendere troppo la mano quando parlo di queste cose e commetto errori assurdi.
Grazie per le sottolineature rosse Irenze, me le merito tutte (però adesso edito per evitare il pubblico ludibrio!:-D).
Mi faccio prendere troppo la mano quando parlo di queste cose e commetto errori assurdi.
Grazie per le sottolineature rosse Irenze, me le merito tutte (però adesso edito per evitare il pubblico ludibrio!:-D).
"gugo82":
[quote="Jazz_lover"]
[...] il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste"[...]
Rinunciare ad un proprio diritto non è mai una forma di dissenzo giusta.
Il voto è il più potente mezzo che permette di esercitare il diritto al dissenzo verso i governanti in uno stato democratico: pertanto è sempre doveroso andare a votare.
Come insegna la Storia della Scienza e della Matematica, il dissenzo va argomentato con argomenti non banali e non si combatte mai una posizione dominante e sbagliata semplicemente mandando a quel paese tutto e tutti: l'arma più potente che abbiamo è il libero pensiero ed esso si esercita anche esprimendo una preferenza su di una scheda elettorale (o anche annullandola, la scheda!

Permettimi di dissentire col tuo italiano!

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello !
Purgatorio - Canto VI
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello !
Purgatorio - Canto VI
"Jazz_lover":
[...] il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste"[...]
Rinunciare ad un proprio diritto non è mai una forma di dissenso giusta.
Il voto è il più potente mezzo che permette di esercitare il diritto al dissenso verso i governanti in uno stato democratico: pertanto è sempre doveroso andare a votare.
Come insegna la Storia della Scienza e della Matematica, il dissenso va argomentato con argomenti non banali e non si combatte mai una posizione dominante e sbagliata semplicemente mandando a quel paese tutto e tutti: l'arma più potente che abbiamo è il libero pensiero ed esso si esercita anche esprimendo una preferenza su di una scheda elettorale (o anche annullandola, la scheda!

La cosa che non capisco è la falsità di Mastella che, forse, crede di aver fatto pure una bella figura con questa sua uscita....Quale falsità? Qual è l'italiano che pensa che Mastella faccia il politico per senso dello Stato?
In uno stato sano, un ministro darebbe le dimissioni al Capo del Governo, non a Bruno Vespa.
Ancora, a quanto si era detto, la legge elettorale che progettavano in commissione al Senato avrebbe "tagliato le gambe" ai partiti piccoli imponendo una soglia di sbarramento abbastanza alto su scala nazionale: ciò avrebbe distrutto i vari sistemi clientelari sui quali si basa la politica di tali partiti (e non solo di quelli, sia ben chiaro).Questo punto è molto interessante.
Quali sono i partiti (anzi, i personaggi) che avrebbero subito questa legge elettorale?
La sinistra estrema no di sicuro: già da tempo si parla di una potenziale "cosa rossa" e, da quanto mi pare di capire, una forza simile sarebbe in grado di superare lo sbarramento.
I socialisti di Boselli avrebbero la possibilità di rientrare nel PD o nella "cosa rossa" senza alcun problema.
Viste le dimensioni degli altri partiti, gli unici rimasti fuori sono la Lega (dipenderebbe dalla soglia) e l'Udeur.
Dei due, uno ha l'opportunità di fermare la macchina.
La storia non è tuttavia così limitata: per quanto possa sembrare stupido, Mastella non fa cadere un governo per una quisquilia simile.
Certamente ci sono accordi sottobanco che al momento non possiamo vedere.
Ci sono alcune cose che mi suonano strane e non consentono di concludere alcun ragionamento.
"Cheguevilla":Anche io.
[quote="Admin"]Io sono contro l'astenersi dal voto.
L'astensione rappresenta il disinteresse verso la questione.
Al contrario, io spero che nessuno sia disinteressato dalla situazione, piuttosto manifesti dissenso, che può essere espresso annullando la scheda.
"Jazz_lover":Ti stupisce questo voltagabbana? E tutti i precedenti?
sono profondamente schifato da questo voltagabbana di mastella, ora il centrodestra lo accoglie a braccia aperte e c'è ancora gente che lo vota?
Dal mio punto di vista, nessuna novità.
"Jazz_lover":Ovviamente, in questo momento l'opposizione potrebbe trarre un vantaggio dalle elezioni anticipate.
Si stava lavorando sulla legge elettorale e ora l'opposizione preme per andare subito alle elezioni (ma ci prendono per il culo??).
Ricordiamo che questa legge elettorale è stata votata unilateralmente con un voto di fiducia al termine del precedente mandato.
Personalmente, posso interpretare questa fretta per le elezioni come un tentativo di sfruttare una situazione contingente.
Considerando che questa legge fu cucita "su misura" per una determinata composizione degli schieramenti, è presumibile che, malgrado le ultime litigate, l'opposizione si stia ricompattando.
Inoltre, c'è da considerare anche che, con l'attuale legge elettorale, Mastella troverebbe posto in entrambi gli schieramenti. Inoltre, rischierebbe di essere nuovamente determinante al Senato, dove la distribuzione avviene a livello regionale, e Mastella ha un nucleo di voti determinante a livello locale in due regioni che gli garantisce l'elezione.
Il problema ha un carattere costituzionale e successivamente elettorale, nel senso che il Senato è eletto su base regionale senza avere un ruolo federalista come ad esempio il Bundesrat. Ma qui il discorso si allunga...[/quote]
quello che dici è vero e mi trovo completamente daccordo con te, ma il non andare a votare può anche significare il mio dissenso nei confronti di questo sistema di "caste", formate da quegli uomini che sono sempre gli stessi da decenni, di tutti i parlamentari indagati per omicidio, frode, associazione a delinquere e chi piu ne ha ne metta. Facessero almeno qualcosa oltre che a pensare solo ai loro interessi e a continuare ad arricchirsi e a arricchire pochi impoverendo i molti con misure sempre piu nell'ottica neoliberista.
Scusate se sbaglio, ma a quanto ho capito l'eventuale sfiducia al governo e le conseguenti elezioni anticipate avrebbero due conseguenze: non si farà il referendum sulla legge elettorale (infatti si voterebbe con quella attualmente in vigore) ed il nuovo governo in carica se ne fotterà ampiamente di modificare tale legge (nel caso abbia la maggioranza il c.d.; il caso opposto al momento mi pare improbabile).
Ancora, a quanto si era detto, la legge elettorale che progettavano in commissione al Senato avrebbe "tagliato le gambe" ai partiti piccoli imponendo una soglia di sbarramento abbastanza alto su scala nazionale: ciò avrebbe distrutto i vari sistemi clientelari sui quali si basa la politica di tali partiti (e non solo di quelli, sia ben chiaro).
Visto il proverbiale strato di Super Attak che ricopre il fondoschiena dei pantaloni dei politici italiani, in una situazione del genere era inevitabile che qualcuno molto piccolo ma con molti interessi si mettesse in mezzo a rompere le scatole: stavolta è toccata a Mastella, il feudatario del Benevento, anche se PdCI, Verdi e SDI avrebbero potuto fare lo stesso.
Speriamo bene.
Ancora, a quanto si era detto, la legge elettorale che progettavano in commissione al Senato avrebbe "tagliato le gambe" ai partiti piccoli imponendo una soglia di sbarramento abbastanza alto su scala nazionale: ciò avrebbe distrutto i vari sistemi clientelari sui quali si basa la politica di tali partiti (e non solo di quelli, sia ben chiaro).
Visto il proverbiale strato di Super Attak che ricopre il fondoschiena dei pantaloni dei politici italiani, in una situazione del genere era inevitabile che qualcuno molto piccolo ma con molti interessi si mettesse in mezzo a rompere le scatole: stavolta è toccata a Mastella, il feudatario del Benevento, anche se PdCI, Verdi e SDI avrebbero potuto fare lo stesso.
Speriamo bene.