Ma voi matematici che rapporto avete con l'italiano?
Io decisamente travagliato:troppe chiacchiere mi fanno girare la testa!
(ps:italiano inteso come materia che si studia solitamente al liceo e che porta noi poveri studenti a trovare Leopardi,Manzoni,Petrarca e compagnia bella non solo alle medie,ma anche al ginnasio e al liceo.Una riguardata al programma di italiano,no?)
(ps:italiano inteso come materia che si studia solitamente al liceo e che porta noi poveri studenti a trovare Leopardi,Manzoni,Petrarca e compagnia bella non solo alle medie,ma anche al ginnasio e al liceo.Una riguardata al programma di italiano,no?)
Risposte
Me avere molto buon rapportare con italiano.
Ah, ma parlavamo di "Lingua e Letteratura Italiana"? Allora la cosa si fa più interessante. Un consiglio di lettura, se lo trovate, è un simil-bignami curato da Dossena: "T'odio empia vacca - Dileggio e descolarizzazione".
E se leggete qualcos'altro di Dossena vi verrà voglia di ristudiare la letteratura
Ah, ma parlavamo di "Lingua e Letteratura Italiana"? Allora la cosa si fa più interessante. Un consiglio di lettura, se lo trovate, è un simil-bignami curato da Dossena: "T'odio empia vacca - Dileggio e descolarizzazione".
E se leggete qualcos'altro di Dossena vi verrà voglia di ristudiare la letteratura

Sono stato e sono tuttora un avido lettore. Mi piace leggere di tutto (non molto le poesie!), persino i fumetti, perché ritengo che leggere accresca notevolmente la capacità di esprimersi ed un certo senso permetta di allargare gli orizzonti (non fosse altro perché si dà un volto del tutto personale a ciò che si legge!).
Ma non sono mai stato affascinato dalla letteratura (e provenendo dal liceo classico ne ho toccate diverse!), in questo senso per me il libro iniziava e finiva nel momento in cui lo leggevo. Forse perché ho odiato in maniera profonda il modo di studiarla, cioè ribaltando il concetto di forma e contenuto; la trovavo (e trovo ancora oggi) una cosa innaturale andare a trovare nei testi le idee di un critico, piuttosto doveva avvenire il contrario.
Riconosco a questo modo di fare soltanto le attenuanti del poco tempo a disposizione, ma al di là di questo, non sono mai riuscito a trovare il lato affascinante delle materie umanistiche; mi hanno lasciato tanto (che sia questo il loro fascino?!), ma non mi hanno mai particolarmente interessato.
Nonostante tutto, continuo a leggere perché mi piace immaginare ciò che è scritto, perché mi piace vedere quello che qualche altro ha pensato, perché mi piace ascoltare il sapore della carta sotto le dita, perché tra i passatempi o gli svaghi (si legga TV e quant'altro) è quello più istruttivo.
Ma non sono mai stato affascinato dalla letteratura (e provenendo dal liceo classico ne ho toccate diverse!), in questo senso per me il libro iniziava e finiva nel momento in cui lo leggevo. Forse perché ho odiato in maniera profonda il modo di studiarla, cioè ribaltando il concetto di forma e contenuto; la trovavo (e trovo ancora oggi) una cosa innaturale andare a trovare nei testi le idee di un critico, piuttosto doveva avvenire il contrario.
Riconosco a questo modo di fare soltanto le attenuanti del poco tempo a disposizione, ma al di là di questo, non sono mai riuscito a trovare il lato affascinante delle materie umanistiche; mi hanno lasciato tanto (che sia questo il loro fascino?!), ma non mi hanno mai particolarmente interessato.
Nonostante tutto, continuo a leggere perché mi piace immaginare ciò che è scritto, perché mi piace vedere quello che qualche altro ha pensato, perché mi piace ascoltare il sapore della carta sotto le dita, perché tra i passatempi o gli svaghi (si legga TV e quant'altro) è quello più istruttivo.
beata te...
"Paola90":
Io mi sto appena avvicinando allo studio della matematica, ma ti posso dire che mi piace terribilmente la letteratura italiana, mi piace leggere e saper scrivere e parlare in maniera corretta! Quando dissi al presidente della commissione d'esame del liceo che mi sarei voluta iscrivere al corso di matematica all'università, lui rimase stupito, dicendo che dal mio modo di parlare aveva pensato fossi più orientata verso materie umanistiche. Notando il mio momentaneo sconforto, ha poi concluso dicendo che sarei stata uno studente di matematica in grado di sapersi esprimere!![]()
Credo che questo riassuma il mio modo di pensare.
Ad ogni modo penso che buona parte del nostro (di noi italiani di oggi) modo di pensare derivi tantissimo dagli scritti di tutti quegli autori che a te non piace studiare.
Trovo inoltre che l'idea di infinito di Leopardi sia molto affascinante!
"Leonardo89":
Forse non ho mai capito il senso profondo (c'è? molti mi assicurano di si, ma...) della letteratura.
Sintetizzerei la cosa in questo modo (più o meno discutibile, è solo una mera opinione):
La conoscenza della matematica forma lo scienziato.
La conoscenza della storia forma il cittadino.
La conoscenza della letteratura forma l'uomo.
Il mio rapporto con l'Italiano come materia scolastica era ottimo: i miei voti andavano dall'8 al 9. Una volta, interrogato su Dante, ho perfino preso 10 e vi assicuro che, qualsiasi cosa ne possiate pensare, la mia insegnante non regalava i voti! Ovviamente dovete tener conto del fatto che in un ITIS informatica si fanno solo 3 ore di italiano a settimana (più 2 di storia) quindi il programma è giustamente condensato ed alleggerito rispetto ad un liceo.
Vi assicuro che comprendevo veramente gli argomenti di letteratura che studiavo (non sono mai riuscito ad imparare la pappardella a memoria) anche perché se non li avessi capiti, avrei avuto a mala pena 6.
Giusto per dimostrare quanto i voti siano inutili e relativi, però, vi assicuro che non ho mai capito né l'importanza né la bellezza della letteratura (sempre che ne sia dotata). Forse ciò è dovuto al fatto che non riuscivo ad immedesimarmi negli autori, tutti fanatici religiosi e/o ultra-pessimisti. Forse non ho letto gli autori giusti. Forse non ho mai capito il senso profondo (c'è? molti mi assicurano di si, ma...) della letteratura.
Penso invece, che sia molto importante saper scrivere in italiano (ed inglese, ovviamente) corretto e ritengo la storia fondamentale, non la letteratura.
Ovviamente sono ben aperto a commenti, suggerimenti e sicure critiche.
Vi assicuro che comprendevo veramente gli argomenti di letteratura che studiavo (non sono mai riuscito ad imparare la pappardella a memoria) anche perché se non li avessi capiti, avrei avuto a mala pena 6.
Giusto per dimostrare quanto i voti siano inutili e relativi, però, vi assicuro che non ho mai capito né l'importanza né la bellezza della letteratura (sempre che ne sia dotata). Forse ciò è dovuto al fatto che non riuscivo ad immedesimarmi negli autori, tutti fanatici religiosi e/o ultra-pessimisti. Forse non ho letto gli autori giusti. Forse non ho mai capito il senso profondo (c'è? molti mi assicurano di si, ma...) della letteratura.
Penso invece, che sia molto importante saper scrivere in italiano (ed inglese, ovviamente) corretto e ritengo la storia fondamentale, non la letteratura.
Ovviamente sono ben aperto a commenti, suggerimenti e sicure critiche.
"Fioravante Patrone":
Sbaglio o il cartello che indica l'ermo colle contiene un errore di spaziatura?
Magari è per far risaltare "Infinito"...
Sbaglio o il cartello che indica l'ermo colle contiene un errore di spaziatura?
Il mio rapporto con l'italiano è un po' di reciproca indifferenza: me la ca(va)vo abbastanza bene nello scrivere e nel leggere ma non ho confidenza con la letteratura e con gli autori...
Visto che si parla di maritozzi da me sono diversi: sono una specie di brioche con la forma di un panino e, di solito, in mezzo c'è marmellata o cioccolato...
Anche su wikipedia, se scrivi "maritozzo" ti indirizza a "brioche"...
[OT] E' anche sentendo gli altri tessere le lodi di Leopardi che sono felice di essere un marchigiano!!!
Ho visto la foto di Sergio. In effetti, come dice anche nato_pigro il colle non dice nulla neanche a me... Un conto Leopardi, un conto il Colle... [\OT]
Visto che si parla di maritozzi da me sono diversi: sono una specie di brioche con la forma di un panino e, di solito, in mezzo c'è marmellata o cioccolato...
Anche su wikipedia, se scrivi "maritozzo" ti indirizza a "brioche"...
[OT] E' anche sentendo gli altri tessere le lodi di Leopardi che sono felice di essere un marchigiano!!!

Ho visto la foto di Sergio. In effetti, come dice anche nato_pigro il colle non dice nulla neanche a me... Un conto Leopardi, un conto il Colle... [\OT]
"Sergio":
Visto che qualche tempo fa si era parlato di Leopardi e dell'Infinito, un souvenir da Recanati:
Leopardi era Leopardi: ci sono stato a recanati, sul famoso "colle", che delusione!

Qualche domanda: secondo voi, in che stagione il poeta ha scritto questa poesia? Avete abbastanza indizi per affermarlo? Se si, da dove la deducete? Potete stabilire se era prima o dopo mezzogiorno? Se era sera? Rispetto alla siepe, dove si trovava esattamente il poeta quando nel suo pensier si fingea? Cos'è il mare di cui parla? Un matematico dovrebbe saper rispondere a tutte.
Il problema a scuola non è il voto, ma il vuoto in cui si può incappare se si ha in mano un maritozzo. Il maritozzo è una sorta di involtino fritto a forma di cannolo, tipicamente romano, con dentro una crema pasticcera, talmente buono che, mangiandolo avidamente appo il computer, può accadere di rovesciare sulla tastiera qualche etto di zucchero di cui è generosamente ricoperto. Ergo (notate l'uso appropriato del latinismo "sempre caro (mi fu quell'ermo colle)" ai matematici) accade che si trascurino gli spazi eleganti, o che un congiuntivo scada come le scatolette di carne di manzo in gelatina. Tuttavia, credo che l'italiano non sia indispensabile ad un matematico a meno che non debba essere costretto a scrivere le sue idee.
A gugo82 e a tutti gli interessati, segnalo che Ve e Sa sarà commemorato Angelo Marchese a dieci anni dalla sua scomparsa.
Dettagli qui:
http://www.diras.unige.it/eventi/eventi ... rchese.pdf
Info essenziale:
Ve 5 feb, ore 16, Aula Magna Fac Lettere, V. Balbi 2
Sa 6 feb, ore 10, Aula Magna Lic. Classico Colombo
Dettagli qui:
http://www.diras.unige.it/eventi/eventi ... rchese.pdf
Info essenziale:
Ve 5 feb, ore 16, Aula Magna Fac Lettere, V. Balbi 2
Sa 6 feb, ore 10, Aula Magna Lic. Classico Colombo
Il Cinque Maggio? Grande poesia. E' quella che fa così?
Ei fu, Siccome immobile
prima del mortal sospiro
prese l'automobile
e se ne fece un giro,
Dall'Alpe alle Piramidi
da Manzanarre al Reno
bucò le quattro ruore
e ritornò col treno
ecc. ecc. .......
Ei fu, Siccome immobile
prima del mortal sospiro
prese l'automobile
e se ne fece un giro,
Dall'Alpe alle Piramidi
da Manzanarre al Reno
bucò le quattro ruore
e ritornò col treno
ecc. ecc. .......
"gugo82":
[quote="mistake89"][quote="Alina8"]A me piace STUDIARE gli autori italiani. Leggere alcuni loro libri si è rivelato noiosissimo e "stressante".
Che strano...!

Infatti.
Di solito per me la parte noiosa era studiare senza leggere, tipo come facevamo in letteratura inglese; figuratevi che, per disperazione, ho letto da solo molte tragedie di Shakespeare, il Paradise Lost di Milton*, le poesie di Blake, il Robinson di Defoe, etc...
Ma forse è solo una mia idiosincrasia: non sopporto che altri mi dicano cosa pensare su una cosa che non ho mai visto in faccia.
@Alina8: E grazie, se ti vai a leggere un romanzo di Verga o i Promessi Sposi oppure Le ultime lettere di Jacopo Ortiz è chiaro che ti tagli le vene...

Potresti cominciare con qualcosa di più soft, ad esempio con Calvino.
Anzi, per imparare cosa significa leggere un libro di letteratura (che è attività molto più gratificante e proficua rispetto a studiare quattro stereotipi da un libro scolastico), ti consiglio una raccolta di saggi brevi di Calvino, Perchè leggere i classici.
P.S.: Se devo essere sincero, sono undici anni che son fermo a pagina 3 de I Malavoglia... Verga non lo digerisco proprio per nulla!
__________
* Bellissimo, ma purtroppo non l'ho mai finito: in lingua è tostissimo e la traduzione che ho non mi prende assai.[/quote]
Quoto... Soprattutto la cosa sui Malavoglia... Io però mi fermo alla 1°...

Con la lingua italiana sono sempre stato su voti medi (7-8). Ho una abilità nello scrivere abbastanza buona (anche se lasciavo indietro vari errori ortografici) ma non ho mai studiato tantissimo e mi sono tutto sommato sempre accontentato. Io non sono tipo da romanzi ma mi è capitato di leggere vari classici, specialmente di mia iniziativa. Difficilmente apprezzavo qualcosa che sono costretto a leggere. Dico apprezzavo perché i libri di matematica e alcuni a scienze politiche li ho apprezzati.

anche perchè, mi permetto di aggiungere gugo, quello che rimane son proprio i libri letti e non le cose stampate sui libri scolastici!
"mistake89":
[quote="Alina8"]A me piace STUDIARE gli autori italiani. Leggere alcuni loro libri si è rivelato noiosissimo e "stressante".
Che strano...!

Infatti.
Di solito per me la parte noiosa era studiare senza leggere, tipo come facevamo in letteratura inglese; figuratevi che, per disperazione, ho letto da solo molte tragedie di Shakespeare, il Paradise Lost di Milton*, le poesie di Blake, il Robinson di Defoe, etc...
Ma forse è solo una mia idiosincrasia: non sopporto che altri mi dicano cosa pensare su una cosa che non ho mai visto in faccia.
@Alina8: E grazie, se ti vai a leggere un romanzo di Verga o i Promessi Sposi oppure Le ultime lettere di Jacopo Ortiz è chiaro che ti tagli le vene...

Potresti cominciare con qualcosa di più soft, ad esempio con Calvino.
Anzi, per imparare cosa significa leggere un libro di letteratura (che è attività molto più gratificante e proficua rispetto a studiare quattro stereotipi da un libro scolastico), ti consiglio una raccolta di saggi brevi di Calvino, Perchè leggere i classici.
P.S.: Se devo essere sincero, sono undici anni che son fermo a pagina 3 de I Malavoglia... Verga non lo digerisco proprio per nulla!
__________
* Bellissimo, ma purtroppo non l'ho mai finito: in lingua è tostissimo e la traduzione che ho non mi prende assai.
"Alina8":
A me piace STUDIARE gli autori italiani. Leggere alcuni loro libri si è rivelato noiosissimo e "stressante".
Che strano...!

A me piace STUDIARE gli autori italiani. Leggere alcuni loro libri si è rivelato noiosissimo e "stressante". Però sono innamorata (nel vero senso della parola) di Alessandro Manzoni, specialmente della poesia "Il Cinque Maggio". Naturalmente i miei compagni pensano che sia pazza


"unnio":Mah, il mio problema fu che l'insegnate era tutt'altro che comunista...
a scuola il problema è il voto: se ti trovi l'insegnante comunista che non gli piaci nel tema puoi impegnarti quanto vuoi ma
prendi sempre 6---. in matematica è molto più facile contestare il voto, basta calcolare.
In generale, credo che l'italiano sia una lingua "matematica", nel senso che contiene ancora diverse regole logiche e strutturali piuttosto complesse.
Indipendentemente da ciò, una discreta capacità espressiva è necessaria ai matematici.
Anche io all'inizio avevo un po' di problemi (e mettiamoci pure l'insegnante, che vista l'età probabilmente partecipò anche alla marcia su Roma), ma poi ho cominciato ad apprezzare diverse cose. Ci sono autori che decisamente non mi andavano giù (e ancora adesso non mi piacciono), altri che invece leggo molto volentieri.
E poi, appena cominciai a prenderci un po' confidenza, trovai un gran piacere anche nello scrivere. E ogni tanto se ne cava fuori qualche soddisfazione.
@gugo82
Grazie per l'indicazione della sua voce su wiki. Non lo sapevo. Ne ho approfittato per inserire una info fondamentale
Beh, il "quote" ad inizio della pagina in wiki è proprio "lui". Mi ha ricordato il suo eloquio non proprio semplice!
Grazie per l'indicazione della sua voce su wiki. Non lo sapevo. Ne ho approfittato per inserire una info fondamentale

Beh, il "quote" ad inizio della pagina in wiki è proprio "lui". Mi ha ricordato il suo eloquio non proprio semplice!