Liberta' di parola alla Sapienza

Marco831
Alla luce degli episodi avvenuti alla Sapienza durante l'ultimo anno, a partire dalla contestazione ed eventuale cancellazione dell'apertura dell'anno accademico da parte del Pontefice fino agli episodi degli ultimi giorni, scaturiti dall'annuncio di un convegno sulle foibe e culminati con le minacce al preside di Lettere, vorrei sentire la vostra opinione riguardo ai limiti della liberta' di parola.

Secondo voi dove sta la linea sottile che divide l'oscurantismo da una naturale selezione dei temi di dibattito?

Personalmente io prenderei esempio dalla Columbia University che lo scorso settembre ha invitato Mahmoud Ahmadinejad (presidente iraniano) e gli ha dato modo di illustrare le sue "ragioni". Cosi' facendo hanno ottenuto il doppio risultato di dimostrare di essere aperti al dialogo e nel contempo hanno mostrato gli evidenti limiti di Ahmadinejad mettendolo di fronte a domande che altrimenti non gli sarebbero mai state poste.

P.S.
Non e' mia abitudine aprire topic polemici, e vorrei che questo non fosse l'eccezione che conferma la regola. Pertanto mi piacerebbe tenere i toni pacati.

Risposte
Cheguevilla
Dovreste prendervela con chi lo ha invitato piuttosto che con la Chiesa...
Infatti, mi pare che in quell'occasione le proteste di professori e studenti siano state correttamente indirizzate.

cosi di certo l'italia non ha fatto proprio una bella figura e in particolare proprio La Sapienza.. secondo me è stata una reazione un pò troppo spinta
La pessima figura l'università l'ha fatta invitando il Papa a tenere lezione per l'apertura dell'anno accademico.
La reazione è stata il minimo indispensabile.
Vi prego di considerare l'anomalia italiana a confronto con quanto succede all'estero.
Secondo me, il danno di immagine sarebbe stato molto maggiore se il Papa avesse tenuto la lezione, non per le proteste.
Anzi, queste rendono credibilità alla serietà dell'università dopo una indecorosa caduta di stile del suo preside. Il quale, fortunatamente, non è l'università, che invece ha risposto fortemente in maniera collettiva.

david_e1
@ Cheguevilla

Il Papa non ha "preteso" di parlare alla Sapienza. E' stato invitato a parlare alla Sapienza. Dovreste prendervela con chi lo ha invitato piuttosto che con la Chiesa...

-d4rkst4r-
mmm :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: :roll: presunzione nel senso che si da troppo retta al volere del papa. comunque la mia posizione è un pò ambigua: il ppa vuole andare alla sapienza e ok. alla sapienza non lo vogliono e ok. Bastava fare un sondaggio per chiedere se lo volevano o no e in una richiesta formale gli si diceva che non era gradito! cosi di certo l'italia non ha fatto proprio una bella figura e in particolare proprio La Sapienza.. secondo me è stata una reazione un pò troppo spinta, anche se sono abbastanza contrario al clero, diciamo molto molto contrario

alvinlee881
"d4rkst4r":
in altri paesi non c'è tutta questa presunzione che viene assunta in italia

Potresti precisare il concetto? Non sono sicuro di capire cosa significhi "assumere presunzione". Comunque alla fine sei d'accordo anche te, mi sembra, sul fatto che quella del papa non sarebbe stata una discussione con contraddittorio ma una lectio magistralis, e che l'università sarebbe veramente caduta in basso, specie agli occhi delle università estere, se avesse accettato una tale pretesa. Allora mi sa che avevo travisato i tuoi post precedenti.
ciao :-D

-d4rkst4r-
ok cheguevilla!! cmq hai ragione per quanto riguarda la chiesa.. qui tutti dicono che è uno stato laico ma si fa condizionare moltissimo dalla volonta del papa.. in altri paesi non c'è tutta questa presunzione che viene assunta in italia

Cheguevilla
Intendo dire che la reputazione dell'università ha solo giovato dell'accaduto.
Al contrario, la reputazione ne avrebbe subito un contraccolpo se il Papa avesse tenuto la sua lezione.
Per quanto riesca difficile crederlo, l'Italia è pressochè l'unico paese al mondo dove si dà tutta questa importanza a ciò che dicono Papa e scagnozzi vari.
Per questo, ho visto tanto scalpore per le proteste, più che giustificate, di professori e studenti (non dei "collettivi violenti"), ma non capisco perchè queste cose succedano solo in Italia.
Perchè il Papa non va in università straniere (pubbliche o comunque non della Chiesa) con le stesse pretese?
Sarei curioso di vedere cosa gli risponderebbero il MIT e simili...
Per il resto, ho già ampiamente detto che chiunque ha il diritto di parlare (in Italia la Chiesa più degli altri, non capisco perchè), ma non chiunque può pretendere di tenere una lectio magistralis in un'università pubblica.
Infine: destra e sinistra esistono. Magari non sono agli occhi di tutti, soprattutto in Italia, ma ti posso garantire che c'è molta differenza. Soprattutto dal punto di vista economico.

-d4rkst4r-
non capisco che vuoi dire cheguevilla.. secondo te ho detto una bagianata o mi dai ragione?????

Cheguevilla
Cosi alla sapienza si è dimostrato soltanto di temere il confronto e non giova di certo alla reputazione di una delle migliori università del mondo.
Vero, proprio per questo motivo, la Sapienza non avrà più la reputazione di una delle migliori università del mondo.
Allora, il Papa, la prossima volta, pretenda di tenere una lectio magistralis al MIT.
Quella dovrebbe essere all'altezza, no?

Non esiste più la politica ormai, nero e rosso sono uguali, non hanno più l'ideale profondo in ciu credevano i nostri nonni.
Non esistono più le mezze stagioni, si stava meglio quando si stava peggio...

L'unico ideale ormai è solo uno.. l'economia!
Io ti posso garantire che uno di sinistra e uno di destra hanno una visione un po' diversa tra loro dell'economia.

Io penso che un buon confronto sarebbe stato bello e fonte di scambi culturali tra 2 grandi correnti che da sempre sono state in conflitto: scienza e religione. Chissà se dopo secoli si sarebbe trovato un punto di accordo???
Tutto bello, tutto interessante. Ma perchè all'università italiana?
Inoltre, una lectio magistralis non è sinonimo diretto di "buon confronto".

-d4rkst4r-
Non è giusto che in una università ci siano correnti politiche, poiche una università è apolitica e laica. Non devono verificarsi episodi di estremismo perchè tanto alla fine siamo tutti uguali, nessuno è superiore all'altro e nessuno dice cose più giuste dell'altro perchè tanto siamo tutti frutti dello stesso pensiero. Non esiste più la politica ormai, nero e rosso sono uguali, non hanno più l'ideale profondo in ciu credevano i nostri nonni. L'unico ideale ormai è solo uno.. l'economia! e non di certo quella dello stato ma quella delle loro tasche. E riguardo all'episodio del papa accaduto tempo fa secondo me doveva parlare, e chiunque avrebbe potuto confutare EDUCATAMENTE ciò che non gli stava bene, del resto non siamo tutti uguali al mondo e non tutti credono in dio. Io penso che un buon confronto sarebbe stato bello e fonte di scambi culturali tra 2 grandi correnti che da sempre sono state in conflitto: scienza e religione. Chissà se dopo secoli si sarebbe trovato un punto di accordo??? Cosi alla sapienza si è dimostrato soltanto di temere il confronto e non giova di certo alla reputazione di una delle migliori università del mondo.

oruam1
"Marco83":
Alla luce degli episodi avvenuti alla Sapienza durante l'ultimo anno, a partire dalla contestazione ed eventuale cancellazione dell'apertura dell'anno accademico da parte del Pontefice fino agli episodi degli ultimi giorni, scaturiti dall'annuncio di un convegno sulle foibe e culminati con le minacce al preside di Lettere, vorrei sentire la vostra opinione riguardo ai limiti della liberta' di parola.

Secondo voi dove sta la linea sottile che divide l'oscurantismo da una naturale selezione dei temi di dibattito?

Personalmente io prenderei esempio dalla Columbia University che lo scorso settembre ha invitato Mahmoud Ahmadinejad (presidente iraniano) e gli ha dato modo di illustrare le sue "ragioni". Cosi' facendo hanno ottenuto il doppio risultato di dimostrare di essere aperti al dialogo e nel contempo hanno mostrato gli evidenti limiti di Ahmadinejad mettendolo di fronte a domande che altrimenti non gli sarebbero mai state poste.

P.S.
Non e' mia abitudine aprire topic polemici, e vorrei che questo non fosse l'eccezione che conferma la regola. Pertanto mi piacerebbe tenere i toni pacati.


La sottile linea di demarcazione sta nel desiderio di ascoltare e di essere ascoltati.


gugo82
"GIBI":
Gugo82: leggi e analizza i post di questa sezione e forse capirai qualche cosa.

Pensa meglio a ciò che scrivi e forse noi capiremo qualcosa.

Ovvio che la politica suscita passioni, il problema è che queste vanno controllate: scrivere e ragionare senza scannarsi su un forum o dialogare in mezzo ad una piazza è segno di umanità; aggredirsi ed insultarsi come successo nei giorni passati dentro e fuori le università è indice di bestialità.
Mi spiace dire che il tuo post precedente punta nella direzione della bestialità.

GIBI1
Gugo82: leggi e analizza i post di questa sezione e forse capirai qualche cosa.

nox89
Gibi, una frase del genere mi fa preoccupare; affermare che la politica è passione e quindi qualcosa di arazionale è estremamente pericoloso perchè il passo fra passione, impeto focoso e violenza è estremamente breve. Non si possono portare avanti idee assurde, di qualunque colore esse siano solo perchè muovono i sentimenti, per gestire un paese ci vuole la testa, non il cuore.

gugo82
"GIBI":
La politica è passione non ragione, quindi ogni analisi razionale è impossibile.

Una delle cose peggiori scritte finora sul forum. :evil:

david_e1
"Sergio":

Quanto alla violenza, vorrei una volta tanto sentirti dare del delinquente a chi assalta all'arma bianca un pacifico concerto.
Vorrei sentirti dare del delinquente ai fondatori di Forza Nuova, uno dei quali è stato condannato per associazione sovversiva e banda armata ed è ritornato dopo 18 anni in Italia solo perché quei reati sono andati in prescrizione, mentre l'altro faceva parte degli stessi NAR cui appartenevano i condannati per la strage di Bologona (85 morti e oltre 200 feriti) e, condannato e fuggito come il co-fondatore, è potuto rientrare in Italia per motivi di salute.
Vorrei sentirti dire che, modi della "sinistra" a parte, la Sapienza non ha tra i suoi scopi quelli di fungere da tribuna per tali delinquenti.
Ci riuscirai mai?

Certo che sono dei delinquenti. Anzi ti dirò di più sono fermamente convinto che chi si entra in queste formazioni estremiste (di destra o di sinistra) sia prima di tutto una testa calda, una persona che cerca un modo per scaricare la propria aggressività: succede poi che queste persone diventano di destra o di sinistra soltanto perché sotto casa hanno il centro sociale di destra o di sinistra... la politica per queste persone è solo una scusa.

Quello che mi fa infuriare è che vengano condannati (giustamente) gli estremisti di destra che compiono atti violenti, ma vengono sempre in qualche modo giustificati, da parte di molti, gli analoghi episodi compiuti dagli estremisti di sinistra dicendo che sono espressione di un malessere sociale o altre amenità (dal mio punto di vista si intende!).

@ Cheguevilla

Intendevo dire che, dato che la commissione agisce in base a motivi razionali, suppongo ci siano dei criteri in base al quale decidere cosa accettare e cosa no. Dato che entrambe le conferenze sono equivalentemente di parte e faziose avrebbero dovuto accettare entrambe o rifiutare entrambe. Se ho capito bene infatti, almeno all'inizio, erano state approvate entrambe...

Cheguevilla
Cosa diavolo centra il fatto che il macellaio sotto casa non è stato autorizzato a parlare o che gli organi competenti possono anche dire di no agli studenti?
Sei tu che sostieni che
Alessandra Kersevan e Fiore erano stati invitati da gruppi di studenti che avevano fatto una regolare richiesta agli organi competenti dell'Università, ...
... Per questo motivo si dovevano lasciare parlare entrambi o non far parlare nessuno dei due
Ergo...

GIBI1
La politica è passione non ragione, quindi ogni analisi razionale è impossibile.

david_e1
Ribadisco che il Papa non c'entra nulla in questo discorso e non capisco come mai continuiate a tirarlo in ballo.

Quanto agli organi competenti spettava appunto a loro dare l'autorizzazione o meno e non certo ai collettivi di sinistra tanto meno facendo uso della violenza e del ricatto, come invece è stato fatto. Cerchiamo di evitare i sofismi: questi delinquenti di sinistra hanno impedito una conferenza che era stata autorizzata dagli organi competenti usando la violenza. Cosa diavolo centra il fatto che il macellaio sotto casa non è stato autorizzato a parlare o che gli organi competenti possono anche dire di no agli studenti?

Cheguevilla
Poi Alessandra Kersevan e Fiore erano stati invitati da gruppi di studenti che avevano fatto una regolare richiesta agli organi competenti dell'Università, cosa che non è avvenuta per il "fruttivendolo o il macellaio sotto casa" mia. Per questo motivo si dovevano lasciare parlare entrambi o non far parlare nessuno dei due sulla semplice base dell'idoneità dell'argomento e nel rispetto di un regolamento interno all'ateneo e non sulla base di scelte politiche o peggio sotto il ricatto di gruppi di mascalzoni.
Quindi, uno studente, in forza del tuo ragionamento, può pretendere che gli organi competenti dell'Università accettino qualunque regolare richiesta.
Perchè "o tutti o nessuno"...
Ma allora, a cosa servono gli "organi competenti"?
Se non ti fosse chiaro, l'Università è un luogo di cultura, gestito da "organi competenti" (almeno si spera), non un teatrino per saltimbanchi.
Quindi, gli organi competenti hanno il diritto, ma soprattutto il dovere, di permettere certi tipi di interventi solo a chi ne ha titolo opportuno.
La libertà di parola non è negata quasi a nessuno in Italia (di certo non al Papa).
Ma qui non è di libertà di parola che si sta parlando.
È triste, ma vedo usare in modo pretestuoso il concetto di "libertà di parola".
Sarebbe come pretendere di vendere i panini del McDonald in farmacia.
Vi prego, almeno noi, siamo seri.

david_e1
"Gugo82":
[quote="david_e"][quote="Sergio"][quote="david_e"]Beh se gli estremisti di destra fossero stati altrettanto abili e violenti non ci sarebbe stata la conferenza della Kersevan...

Oppure, più probabilmente, come me e tanti altri ne hanno avuto notizia solo dopo che c'era già stata....[/quote]
Il che significa che sono certamente meno abili dei colleghi di sinistra... la mia affermazione rimane vera anche in questa ipotesi. :-D[/quote]
Giravano già da tempo voci che quelli di destra fossero meno abili (ma forse oggigiorno è più politically correct dire disabili), ma arrivare a sostenerlo pubblicamente su un forum... :-D

Parlando ora seriamente, david_e, a dir la verità questa tua risposta non l'ho capita.[/quote]
Era solo uno scherzo... dicevo rimane logicamente vera l'affermazione "se gli estremisti di destra fossero stati altrettanto abili e violenti..." nonostante l'obbiezione di Sergio.

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