Attimi di sbandamento

fabio887
Ciao,studio ingegneria a milano(poli).
Mi capita agli esami,specie orali, di avere veri e propri attimi di sbandamento. Non capisco piu' nulla, dimentico tutto, dico stronzate. Capita anche di aver studiato un sacco e poi vado all'orale e non rendo... rendo come se avessi studiato solo il giorno prima.
E' normale cio'? O sono io che faccio schifo?

Risposte
Bandit1
Per il fatto dello studio durante i corsi. Io vi chiedo: "come si fa?".
Sto come minimo 5 o 6 ore a seguire i corsi per 4 giorni . "Seguire per me significa scrivere ogni perchè delle cose spiegate, punto e basta". Anche se però non ci riesco mai al 100 % poichè dei perchè mi sfuggono e quindi devo andare a casa a ragionarci e vedere sul libro, per rimettere tutto a posto.
Se poi aggiungiamo alle 5/6 ore le 2ore e mezza per andare e tornare col treno, io vorrei sapere quando si studia.Io non vedo alternative se non quei 20 giorni prima dell'esame. Certo che quando si mettono apposto gli appunti (e qindi ti chiedi i perchè) ti rimane qualcosa, ma lo studiare è un altra cosa....Ciao

Sk_Anonymous
"Marco83":

[...]Poi quando mi si dice "beh, i prof potrebbero scrivere le domande e lasciarti rispondere per iscritto", allora che esame orale è?
Riflettete su qual'è la differenza tra uno scritto e un'orale....[...]


io ho fatto molti orali in cui si faceva uno scrittino da commentare oralmente, perchè però mi chiedo solo alcuni? questa puo essere una soluzione, anzi con il solo parlare...si dicono delle cavolate...è meglio mettere le cose per iscritto,gli orali non valgono quanto gli scritti, eppure ce ne sono molti forse per mancanza di tempo dei professori, inefficienza della strutture, etc.,etc...

carlo232
"Giusepperoma":
ragazzi, l'universita' e' una cosa seria, altro che 20 giorni prima dell'esame... .


eh già, 20 giorni sono pochi per un esame universitario, poi se si hanno già delle difficoltà...

Ciao! :D

Giusepperoma2
20 giorni prima dell'esame?

e ti credoche poi non rendi!!!

mica e' un compito in classe!!

Certo che bisogna studiare durante tutto il corso, io lo davo per scontato....

Se no, il corso che ci sta a fare? Se uno non studia a casa, arriva in aula e si ricorda solo grossomodo quello che si e' fatto il giorno prima, e diventa tutto inutile...

ragazzi, l'universita' e' una cosa seria, altro che 20 giorni prima dell'esame... ma come fate a pensare di prendere una laurea, di diventare "dottori" studiando 20 giorni prima dell'esame? Magari preparando anche piu' esami a sessione...

GIOVANNI IL CHIMICO
@stellacometa...ovviamente intendevo studiare durante il periodom del corso, e non solo nei classici 20 giorni pre esame.

fabio887
sta di fatto che il mio obiettivo principale è migliorare da questo punto di vista, non mi interessa come, ma voglio migliorare. E' il mio obiettivo principale in questo momento. Forse dovrei cambiare proprio stile di vita.

Marco831
Io rimango sorpreso da certe affermazioni.
I professori valutano al 50% le tue conoscenze e 50% il tuo comportamento.... Ma vediamo di finirla!
Secondo te i prof si ricordano veramente quello che hai fatto in aula durante tutti il corso per tutte le persone del corso (sono ovviamente esclusi i casi in cui si passa tutto il corso a "partecipare" alla lezione rispondendo a domande etc oppure ci si alza e si manda platealmente a fare in c...o il prof)?
I prof valutano anche la gente con cui giri.... si mi pare che al poli ci sia un dipartimento investigativo a cui i prof fanno riferimento...
Se ti puo interessare ti racconto un "aneddoto". Nel corso di metallurgia del secondo anno il prof (che ha sempre infarcito le lezioni con umorismo n.r.d.) guarda uno studente con i capelli lunghi e gli dice: "no no, tu con quei capelli li non lo passi mica l'esame...". Questo all'esame viene segato perchè tira una serie di ca..te da manuale e poi si lamenta che il prof ce l'ha con lui per i suoi capelli. Sto fenomeno era talmente psicolabile che alla sessione successiva s'è presentato con i capelli corti e s'è fatto ridere dietro da tutto il corso, prof compreso! L'anno scorso nel corso di materiali lo stesso prof gli ha rifatto la stessa battuta e questo voleva tagliarsi ancora i capelli...
Questo per dire come certe volte si scaricano sui prof delle colpe che sono solo proprie!

Diciamoci la verità, il punto di questa discussione è che c'è gente che all'esame per l'emozione tentenna anche su domande banali e poi si lamenta perchè i prof non hanno capito che dentro la testa di questi c'era molto di più. Il rimedio? Sostituiamo gli esami con una bella TAC cosi vediamo cosa c'è nel cervello dello studente!
Io ho avuto vari professori che all'orale segivano questa metodologia: ti fanno una domanda e poi stanno zitti e "di ghiaccio" finchè tu non smetti di parlare. Alla fine della domanda ti dicono se hai risposto bene o male e dove hai sbagliato, senza possibilità di replica. Questo dovrebbe essere il metodo più congeniale ai timidi.... ma il risultato è che in questi esami c'è sempre stata una strage, soprattutto per le persone incerte che hanno bisogno di uno davanti che anuisce se dici una cosa giusta e fa una faccia del c...o se dici idiozzie.
Poi quando mi si dice "beh, i prof potrebbero scrivere le domande e lasciarti rispondere per iscritto", allora che esame orale è?
Riflettete su qual'è la differenza tra uno scritto e un'orale....

Fabio, io non so che esperienze lavorative tu abia, ma io ho lavorato in Italia, Germania, Svizzera e adesso Stati Uniti. Hai ragione, nel resto del mondo la gente ha sempre il sorriso sulle labbra... e il coltello in tasca! Magari se fai una cazzata in un momento dificile non ti rimproverano nemmeno, ma alla seconda ti dicono: questa è la seconda volta, è meglio che te ne vai a casa prima che capiti una terza!

stellacometa
in che senso studiare durante le lezioni? In aula?

GIOVANNI IL CHIMICO
Secondo me studiare durante le lezioni è la cosa migliore....fare un po di sport e arrivare a lezione con una idea ben precisa di cosa si è fatto fino a quel momento.

giuseppe87x
Giuseppe hai perfettamente ragione però vedi, io credo che oggi molti prof esagerino un pò troppo. Ora io non dico di togliere le interrogazioni o gli esami all'università, ci mancherebbe altro, però forse sarebbe necessario rivalutare lo studio nel senso antico del termine, vale a dire "studium" cioè piacere...non vi sembra che oggi spesso si studi solo in vista dell'esame o del compito e si perda di vista il momento formativo della scuola/università??

Sk_Anonymous
eh no giuseppe, allora non ci capiamo,è che il prof dovrebbe dire a risposte non chiare per emotività "non è chiaro ripeta" oppure "lo scriva qui" e se sono giuste valutarle come se fossero state risposte subito senza fare differenze tra chi le ha dette in un modo o in un altro perchè il metodo non conta, conta il risultato!

fabio887
Bravo Giovanni(il chimico). Credo che saper rispondere anche alle domande ''non banali'' venga dopo, ovvero prima bisogna essere sicuri su quelle ''banali'' . A me capita di studiare anche per molti giorni su un esame e poi alla fine vado all'esame e ricordo poco e nulla...non faccio uno studio mnemonico, capisco i concetti ma quando sono sotto esame il mio rendimento cala, specie nelle prove orali. In quelle scritte me la cavo quasi sempre bene. Agli orali non riesco ad esprimermi come vorrei...non voglio dire che sono un genio incompreso, le cose le so ma non ho quella marcia in piu' che ci vorrebbe ahimé...
non saprei come migliorare. Devo studiare di piu'? Studiare durante i corsi?andare a lezione piu' riposato? Ma alla fine, agli esami, ho sempre un brutto calo...premetto che non sono proprio bravo bravo, ma potrei fare qualcosa in piu' sicuramente.

Giusepperoma2
"giuseppe87x":
Insomma io credo il l'obbiettivo della scuola di oggi stia diventando quello di valutare gli alunni e non più quello di formarli.


Bhe' il lavoro dell'insegnante e', per contratto, quello di insegnare, valutare e certificare.

Se non fai anche una sola di queste cose stai venendo meno al tuo dovere.

Poi, Peppe, gli studenti non sono tutti come te e come gli altri di questo forum.... Onestamente se io avessi una classe fatta da tutti ragazzi come voi non avrei bisogno di perdere tempo in verifiche... ma sarai d'accordo con me che voi sietye un'eccezione.

Ora, secondo te, cosa dovrebbe fare un professore? Spiegare e andare avanti con il programma senza mai fermarsi un attimo a controllare se glia lunni lo stanno seguendo?

Quanti dei tuoi compagni di classe studierebbero se sapessero di non essere interrogati? Io stesso non avrei mai studiato (tranne Matematica) se avessi saputo che bastava essere presenti in classe.

Poi, ragazzi smettiamola di dire cose impossibili! Un professore valuta esclusivamente quello che PUO' valutare, non certo quello che va oltre le sue capacita'. Se all'esame si presenta uno che, magari a causa della sue emotivita', non riesce a rispondere a domande non banali, il professore cosa dovrebbe fare? Dire: "Sicuramente questo sa tutto, e' solo emotivo, diamogli un bel 30!"?????

Allora risparmiamoci certi commenti, no?

Se uno sa' di avere determinate difficolta' dovute al carattere, farebbe bene a lavorarci su (non a fingere di essere diverso, che sarebbe impossibile, oltre che inutile e controproducente!!!).

Io ero uno che quando andava a fare gli esami gli tremavano le ginocchia... sono fatto cosi', allora?

Allora, sapendolo, cercavo di arrivare agli esami ancora piu' preparato e sicuro di me...

come?

Studiando e confrontandomi con altri colleghi (come aveva consigliato Marco 83). Ponendomi domande e cercando risposte...

Se arrivi all'esame che conosci veramente l'argomento (non che lo hai studiato semplicemente) la paura o il nervosismo scompaiono dopo la prima domanda... non ti metti piu' a pensare all'esame, ma a cio' di cui stai parlando con il professore. Se invece entri in panico e non dici una parola anche se sai tutto, mi spiegate come dovrebbe fare il prof a sapere quello che sapete?

GIOVANNI IL CHIMICO
Scusami se mi permetto, ma secondo me tu non hai ancora ben chiaro come funzioni l'ambiente universitario...ti manca l'esperienza, tutto qui.
Col tempo capirai che i professori valutano le risposte che gli dai, non quelle che potresti dargli se tu fossi meno emozionato. Capirai che tra un 25 e un 30 ci sono tante piccole sottili sfumature che non sono solo il modo in cui ti esprimi, ma sono quel quid in più che dimostra che tu su quell'argomento di esame non solo lo conosci, ma ci sai ragionare sopra in maniera "non banale".
Studia, impegnati, impara a giocare con gli argomenti d'esame, coi teoremi e le dimostrazioni, cerca sempre di farti divertire dalla tua mente, vedrai che ti sentirai anche più sicuro.

fabio887
"blackdie":
e poi,scusatemi, che vantaggio si ha nel mostrarsi deboli? ;-) Cioè cosa pensi di ottenere?
Niente!



scusa, non ho mica detto che voglio mostrarmi debole? Ho detto che voglio mostrarmi come sono, senza mascherarmi.
Ops, prima ho sbagliato. Intendevo dire che ormai i professori all'univ valutano il 50% la conoscenza e il 50% il proprio carattere, il proprio modo di inserirsi, di esporsi. Le due cose sono intrecciate tra di loro, ovvero, capita che c'è uno studente che non solo sa le cose, ma sa anche inserirsi, e a quel punto scatta il 30... viceversa scatta il 25. Voglio dire, valutano in base a come ti vedono... non valutano alla lettera ciò che sai.

Ma se vogliamo anche tra colleghi è così: se un collega ha preso tutti voti alti si tende a rispettarlo di piu', viceversa uno che non ha fatto neanche un esame si tende a guardare in modo diverso. Insomma questa situazione delle apparenze a me personalmente non mi rende sereno...il fattore simpatia/apparenza incide parecchio, almeno al 50%... un professore ci diceva '' STATE ATTENTI CHE SAPPIAMO ANCHE CHI SONO I VOSTRI AMICI"... ovvero, spesso se stai sempre con le persone che prendono voti alti, anche se tu te la cavi, prendi i loro stessi voti circa... mentre se te la cavi e stai con persone meno studiose, rischi di prendere voti bassissimi.

Addirittura bisogna stare attenti a farsi gli amici ''buoni'' all'università. Perbacco... pensavo che bastasse studiare con calma e determinazione e invece no... lo studio incide solo al 50% nella riuscita di un esame.
Sono strane riflessioni, lo so... ma qualcuno conferma ciò che dico? O sono io ad esser uscito pazzo? :-) Io vorrei stare in un ambiente dove si STUDIA, si IMPARA... non in un ambiente dove ne esce solo colui che per varie ragioni riesce ad essere piu' incisivo di te, pur avendo, spesso, la tua stessa intelligenza. :-)

carlo232
"giuseppe87x":
Ti sembra giusto che oggi i prof pretendano quattro o più voti a quadrimestre, passino più tempo a fare verifiche che a spiegare, mettano voti del tipo 7.32 (e guarda che c'è ne sono)


Confermo, un mio amico poco tempo fa ha preso 8.175

giuseppe87x
"Marco83":
Criptico....

Intendi dire che secondo te un'università non dovrebbe dare valutazioni?


No io mi riferivo alla scuola superiore in quanto ancora non conosco il mondo universitario. Ti sembra giusto che oggi i prof pretendano quattro o più voti a quadrimestre, passino più tempo a fare verifiche che a spiegare, mettano voti del tipo 7.32 (e guarda che c'è ne sono), facciano ancora medie aritmetiche tra i voti etc etc etc...??
Insomma io credo il l'obbiettivo della scuola di oggi stia diventando quello di valutare gli alunni e non più quello di formarli; almeno questo è quello che penso io per quella che è la mia esperienza personale, poi forse per altri il discorso è diverso.

blackdie
e poi,scusatemi, che vantaggio si ha nel mostrarsi deboli? ;-) Cioè cosa pensi di ottenere?
Niente!

GIOVANNI IL CHIMICO
Senti cosa vuol dire fingere di essere calmo? O uno è tranquillo e sicuro di se oppure fingere di essere calmi non funziona mai. Io so che se conosco le cose molto bene e sono sicuro delle mie capacità posso addentrarmi in un contraddittorio con un prof, ma solo se so di avere una salda consocenza della materia.

fabio887
ma non si migliora con l'autoconvinzione. A me quelli che danno piu' fastidio sono quelli che vogliono apparire ciò che non sono. Il fatto di mantenere la calma anche quando sta crollando il palazzo e c'è una scossa del 10° della scala Rithcer non penso sia richiesto. Ognuno, facendo strada, impara ad essere piu' cattivo... ma non è mettendo un muro davanti a chi è emotivo, questi migliora, anzi lo si fa diventare ancora piu' emotivo...si peggiora.
Riguardo il tuo caso clinico, è molto differente trovarsi ad un esame e sbagliare per l'emozione e il trovarsi in una situazione in cui puoi morire. Insomma non rigiriamo la frittata. Capisco che l'ideale di ingegnere è colui il quale è freddo, non prova emozioni, ma la maggior parte dei miei colleghi(anche bravi) non è che siano pezzi di legno. Siamo esseri umani.

E tu Giovanni, se vieni messo sotto pressione da un professore particolarmente bastardo, riesci a mantenere la calma? Ci riesci perché il tuo carattere è così o perché fingi di essere calmo? A me non piace fingere, sono fatto così. Piuttosto mi piace migliorare effettivamente il mio temperamento in queste situazioni, di certo non autoconvincermi che sono forte e freddo, così come fanno parecchie persone in ambito universitario, che hanno delle vere e proprie maschere. è bene essere persone con buon self-control, ma mettere maschere per fingersi forti è ridicolo. E penso che chiunque venga messo sotto pressione da un prof reagisca istintivamente entrando in una condizione di ''panico''. I piu' patetici sono coloro che, essendo così, cioè emotivi, cercano di non esserlo. Patetico.

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