Come interpretare Canto IV Purgatorio vv 25-30. Passo sulla Pietra di Bismantova

Domispaggi49
«Vassi in Sanleo e discendesi in Noli,
montasi su Bismantova in cacume
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;
dico con l'ale snelle e con le piume
del gran disio, di retro a quel condotto
che speranza mi dava e facea lume»
(Dante, Purgatorio, canto IV, vv.25-30)

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Fabrizio Del Dongo
A piedi, si può salire sul borgo di San Leo [in Romagna, al borgo si accede lungo uno stretto sentiero scavato nella roccia)], scendere a Noli [in Liguria, a cui si arriva scendendo lungo pareti a picco sul mare)] oppure si può scalare il picco di Bismantova [sull’Appennino in provincia di Reggio Emilia] e il monte Cacume [vicino a Frosinone]: ma su monte del Purgatorio è necessario [convien] volare, perlomeno con le ali del desiderio (=disio) ardente, come fa Dante dietro alla sua guida [Virgilio] che gli infonde speranza e luce di sapienza. In altre parole: “Lungo i sentieri montani più ripidi ed impervi d’Italia, si procede solo a piedi, ma qui è necessario aiutarsi con le ali del desiderio come fa Dante che si sforza di star dietro alla sua guida”
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