Un gioco con la calcolatrice elettronica
Rovistando nella memoria del mio vecchio computer ho ritrovato un "paper" che avevo scritto più di vent'anni fa.
Il primo paragrafo, introduttivo al vero argomento del "paper", incomincia così:
Appunto: Che cosa rappresentano le m radici quadrate?
_______

Il primo paragrafo, introduttivo al vero argomento del "paper", incomincia così:
Appunto: Che cosa rappresentano le m radici quadrate?
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Risposte
Onestamente, non è che io abbia capito la domanda (sarà l'ora un po' tarda per me...).
Tu chiedi di considerare la successione definita per ricorrenza da
\[
\begin{cases}
x_0 \in [-2,2],\\
x_{n+1} = - \sqrt{x_n +2},
\end{cases}
\]
che converge a \(x = -1\). Non ho capito cosa si dovrebbe ripetere ciclicamente.
Tu chiedi di considerare la successione definita per ricorrenza da
\[
\begin{cases}
x_0 \in [-2,2],\\
x_{n+1} = - \sqrt{x_n +2},
\end{cases}
\]
che converge a \(x = -1\). Non ho capito cosa si dovrebbe ripetere ciclicamente.
Visto che Erasmus_First non fornisce l'interpretazione autentica del problema proposto (è impegnato in altri forum a cercare incongruenze per il problema dei tre segmenti casuali), provo a decriptarlo.
a) Si fissa un valore di m= 1, 2, ...
b) Si ripete la procedura fino a quando, nei limiti degli arrotondamenti della calcolatrice, il risultato 'x' si stabilizza.
c) a quel punto $ \sqrt(2+x), \sqrt(2+\sqrt(2+x)), \sqrt(2+\sqrt(2+\sqrt(2+x))),...$ assumeranno sempre gli stessi m valori.
Viene chiesto cosa rappresentino questi valori.
Io riconosco i valori per m=2, dopo non ricordo che me li abbiano presentati.
Ciao
B.
a) Si fissa un valore di m= 1, 2, ...
b) Si ripete la procedura fino a quando, nei limiti degli arrotondamenti della calcolatrice, il risultato 'x' si stabilizza.
c) a quel punto $ \sqrt(2+x), \sqrt(2+\sqrt(2+x)), \sqrt(2+\sqrt(2+\sqrt(2+x))),...$ assumeranno sempre gli stessi m valori.
Viene chiesto cosa rappresentino questi valori.
Io riconosco i valori per m=2, dopo non ricordo che me li abbiano presentati.
Ciao
B.
"Rigel":
Onestamente, non è che io abbia capito la domanda (sarà l'ora un po' tarda per me...).
Tu chiedi di considerare la successione definita per ricorrenza da
\[
\begin{cases}
x_0 \in [-2,2],\\
x_{n+1} = - \sqrt{x_n +2},
\end{cases}
\]
che converge a \(x = -1\). Non ho capito cosa si dovrebbe ripetere ciclicamente.
Il testo che ho scritto è "inequivocabile" se solo lo si legge con attenzione.
Le "ripetizioni" sono di due tipi.
a) C'è da ripetere un ciclo di istruzioni (nel quale sul visore [o display] della calcolatrice appaiono tot numeri in un dato ordine) fino a che quei numeri non si ripetono tutti nel medesimo ordine.
b) Nel ciclo da ripetere fino a che il processo non diventa periodico c'è una coppia di mosse da ripetere uguali un numero m di volte in ogni ciclo. Queste due mosse sono
– aggiungere 2
– fare la radice quadrata [della somma ottenuta]
Infatti il ciclo di istruzioni è
• memorizzare il numero che si legge sul display
• Per m volte aggiungere 2 e fare la radice quadrata della somma
• cambiare di segno.
Supponiamo che m sia 3 e che io sia partito con il numero x (con –2 < x < 2]
Il primo ciclo è:
•
• $x_1 = √(2+x)$;
• $x_2 = √(2+x_1)$;
• $x_3 = √(2 + x_2)$;
• x$ = –x_3$.
Se per caso è x$=x$ allora ho finito. Se no ripeto il ciclo.
Chiamo di nuovo $x$ l'ultimo numero (che era x$=-x_3$) e riparto ripetendo esattamente il ciclo di istruzioni:
•
• $x_1 = √(2+x)$;
• $x_2 = √(2+x_1)$;
• $x_3 = √(2 + x_2)$;
• x$ = –x_3$.
Per m = 3 il giochino finisce quando il numero memorizzato è $x = -1,879385241572$
Infatti allora
• < memorizzare $x$> (––> in memoria ora ci va $x = -1,879385241572$)
• $x_1 = √(2+x) = √(0,120614758428) = 0,347296355334$
• $x_2 = √(2+x_1) = √(2,347296355334) = 1,532088886238$
• $x_3 = √(2+x_2) = √(3,532088886238) = 1,879385241572$
• {
Vedi, rigel, che x ora è uguale ad $x$?
Allora:
VCosa rappresentano i numeri «$x_1 = 0,347296355334$; $x_2 = 1,532088886238$; $x_3 = 1,879385241572$»?
Ovviamente è la relazione tra un numero ed il precedente che ci permette di capire che cosa rappresentano questi tre numeri,
Anzi: visto che saltano fuori da un ciclo periodico, mettiamoli in ordine ciclico.
[Dopo il primo viene il secondo; dopo il secondo viene il terzo; dopo il terzo viene il primo.
$x_2 = √(2 + x_1);$ $x_3 = √(2+x_2);$ $x_1 = √(2 – x_3)$
E nel caso m=1 in cui il numero memorizzato diventa $-1$ (come giustamente hai trovato) e l'unica radice quadrata per ciclo diventa 1 ... cosa rappresenta questo 1?

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Ma non c'è bisogno di eseguire 'effettivamente' il giochino [con una calcolatrice "non scientifica" che però sa fare la radice quadrata]!
[Semmai ... meglio programmarlo ché il computer fa ben più presto a trovare il "punto fisso"!]
Basta immaginare di farlo!
[Ti ricordi gli "esperimenti mentali" di Einstein?]
Insomma: "Cosa rappresentano le m radici quadrate?"
@orsoulx
Sì, per m = 2 si casca nell'andazzo stazionario seguente:
<numero memorizzato> = $-1,61803398875$ (che si riconoscere essere $-[√(5) + 1]/2$);
<prima radice quadrata> =$√(2 - 1,61803398875) = √(0,38196601125 ≈0,61803398875$ (che si riconoscere essere $[√(5) -1]/2$);
<seconda radice quadrata> =$√(2 + 0,61803398875) = √(2,61803398875 ≈1,61803398875$ (che si riconoscere essere $[√(5) +1]/2$);
Ti dò un gran suggerimento.
Quel numero $[√(5) + 1]/2$ invece di pensarlo come numero aureo "PHI" preferisco pensarlo $2cos(π/5)$.

_______


@Erasmus_First
grazie al tuo suggerimento capii! Trattasi di:
Beh! Hai delle belle pretese. Non tutti hanno i neuroni goniometrici vispi come i tuoi.
Poi mi spiegherai:
a) il ritardo, diversamente educato, con cui ci hai risposto;
b) quel che ti spinge a farcire gli interventi di montagne di cifre inutili ed informazioni ridondanti evitando invece di facilitarne la lettura (ad esempio per ottenere una radice ben fatta basta scrivere \sqrt() e riempire fra le parentesi delimitando, con $, il tutto).
Ciao
B.
grazie al tuo suggerimento capii! Trattasi di:
Beh! Hai delle belle pretese. Non tutti hanno i neuroni goniometrici vispi come i tuoi.
Poi mi spiegherai:
a) il ritardo, diversamente educato, con cui ci hai risposto;
b) quel che ti spinge a farcire gli interventi di montagne di cifre inutili ed informazioni ridondanti evitando invece di facilitarne la lettura (ad esempio per ottenere una radice ben fatta basta scrivere \sqrt() e riempire fra le parentesi delimitando, con $, il tutto).
Ciao
B.