Maratona problemi teoria dei gruppi
Se $G$ è un gruppo finito, dimostrare che esiste un intero positivo $n$ tale che $a^n=e$ per ogni $a inG$.
Questo è un esercizio proposto da Herstein subito dopo il primo paragrafo sui gruppi.
Ora, col teorema di Lagrange a disposizione, basta prendere $n=o(G)$. Ma come si può dimostrare sapendo, dei gruppi, solo la definizione, i lemmi sull'unicità del neutro e dell'inverso, le leggi di cancellazione, il fatto che $(a^-1)^-1=a$ e che $(ab)^-1=b^-1a^-1$?
Questo è un esercizio proposto da Herstein subito dopo il primo paragrafo sui gruppi.
Ora, col teorema di Lagrange a disposizione, basta prendere $n=o(G)$. Ma come si può dimostrare sapendo, dei gruppi, solo la definizione, i lemmi sull'unicità del neutro e dell'inverso, le leggi di cancellazione, il fatto che $(a^-1)^-1=a$ e che $(ab)^-1=b^-1a^-1$?
Risposte
Allora io comincio col seguente. Si tratta della versione facile di un problema interessante; la prossima volta eventualmente proporrò la versione difficile.
Sia $p$ un numero primo fissato. Dimostrare che ogni gruppo di ordine $p^2$ è abeliano.
Facoltativo: classificare i gruppi di ordine $p^2$.
Si possono utilizzare i risultati base sui gruppi: Lagrange, teoremi di omomorfismo, e/o chi per loro (anche Sylow se volete).
Sia $p$ un numero primo fissato. Dimostrare che ogni gruppo di ordine $p^2$ è abeliano.
Facoltativo: classificare i gruppi di ordine $p^2$.
Si possono utilizzare i risultati base sui gruppi: Lagrange, teoremi di omomorfismo, e/o chi per loro (anche Sylow se volete).
"Martino":
Allora io comincio col seguente. Si tratta della versione facile di un problema interessante; la prossima volta eventualmente proporrò la versione difficile.
Sia $p$ un numero primo fissato. Dimostrare che ogni gruppo di ordine $p^2$ è abeliano.
Facoltativo: classificare i gruppi di ordine $p^2$.
Si possono utilizzare i risultati base sui gruppi: Lagrange, teoremi di omomorfismo, e/o chi per loro (anche Sylow se volete).
Tento...
Sia $G$ di ordine $p^2$ e sia $x in G-{1}$. Se $[x]$ (sottogruppo generato dal sottoinsieme ${x}$) ha ordine $p^2$ il gruppo $G$ è ciclico e quindi abeliano. Quindi $[x]$ abbia ordine $p$ e sia $y in G-[x]$. Si ha $[x] cap [y] = {1}$ quindi $[x,y] = [x] xx [y]$ per cui il sottogruppo $[x,y]$ di $G$ ha ordine $p^2$ e quindi $G=[x] xx [y]$ risulta abeliano in quanto prodotto diretto di due gruppi ciclici.
Spero sia corretta

---
Nel caso fosse corretta l'esercizio che propongo io, molto simile, è:
Un gruppo finito di ordine $pq$ con $p$ e $q$ primi distinti è o ciclico o non abeliano.
"zorn80":
[quote="Martino"]Allora io comincio col seguente. Si tratta della versione facile di un problema interessante; la prossima volta eventualmente proporrò la versione difficile.
Sia $p$ un numero primo fissato. Dimostrare che ogni gruppo di ordine $p^2$ è abeliano.
Facoltativo: classificare i gruppi di ordine $p^2$.
Si possono utilizzare i risultati base sui gruppi: Lagrange, teoremi di omomorfismo, e/o chi per loro (anche Sylow se volete).
Tento...
Sia $G$ di ordine $p^2$ e sia $x in G-{1}$. Se $[x]$ (sottogruppo generato dal sottoinsieme ${x}$) ha ordine $p^2$ il gruppo $G$ è ciclico e quindi abeliano. Quindi $[x]$ abbia ordine $p$ e sia $y in G-[x]$. Si ha $[x] cap [y] = {1}$ quindi $[x,y] = [x] xx [y]$ per cui il sottogruppo $[x,y]$ di $G$ ha ordine $p^2$ e quindi $G=[x] xx [y]$ risulta abeliano in quanto prodotto diretto di due gruppi ciclici.
[/quote]
Giusto. E nel frattempo li hai pure classificati

Spero sia correttae d'altra parte credo sia facile da generalizzare per gruppi di ordine potenza di primo qualsiasi...
Dici? Non credo nemmeno che sia vero che ogni $p$-gruppo (gruppo il cui ordine è potenza di un primo) è abeliano.
Comunque non era questa la generalizzazione che avevo in mente. Se mi ricapiterà l'occasione la proporrò.
"Martino":
Dici? Non credo nemmeno che sia vero che ogni $p$-gruppo (gruppo il cui ordine è potenza di un primo) è abeliano.
Magari fosse vero! La teoria dei gruppi finiti sarebbe ASSAI più semplice (come tu mi insegni). Come controesempio basta ovviamente pensare al gruppo dei quaternioni.
"zorn80":
Nel caso fosse corretta l'esercizio che propongo io, molto simile, è:
Un gruppo finito di ordine $pq$ con $p$ e $q$ primi distinti è o ciclico o non abeliano.
Vediamo: Sia $G$ abeliano di ordine $pq$, e siano $H$ e $K$ sottogruppi di ordine $p$ di $G$. Se fosse $H \ne K$, si avrebbe $H \times K > H$ e quindi $H \times K = G$, il che è assurdo perché $H \times K$ è un $p$-gruppo. Pertanto deve essere $H = K$, cioè $G$ ha al più un sottogruppo di ordine $d$ per ogni divisore positivo $d$ di $|G|$. La dimostrazione sarà completa (ma dovete giudicare voi!

Sia $G$ un gruppo abeliano finito tale che per ogni divisore positivo $d$ di $|G|$ esista al più un sottogruppo ciclico di ordine $d$ di $G$. Allora $G$ è ciclico.
Dim. Se $H$ è un sottogruppo di $G$, indicheremo con $g(H)$ l'insieme dei generatori di $H$. E' noto allora che se $H$ è ciclico si ha $|g(H)| = \phi(|H|)$, dove $\phi$ è la funzione di Eulero. Ora scriviamo $G$ come unione disgiunta di tutti i suoi sottogruppi ciclici: $G = \cup g(C)$, sicché - posto $n = |G|$ - si ha per l'ipotesi $n = \sum |g(C)| \le \sum_{d|n} \phi(d) = n$. Ma allora $\sum |g(C)| = \sum_{d|n} \phi(d)$, cioè $G$ ha esattamente un sottogruppo ciclico di ordine $d$ per ogni divisore $d$ di $n$; in particolare, $G$ ha un sottogruppo ciclico di ordine $n$, ossia è ciclico.
"zorn80":
Si ha $[x] cap [y] = {1}$ quindi $[x,y] = [x] xx [y]$
La scrittura $[x,y] = [x] xx [y]$ e' imprecisa. Ad ogni modo, qualunque cosa significhi, sarebbe utile dimostrare l'affermazione, perché è proprio nel dimostrare questa affermazione che consiste la parte significativa dell'esercizio

Accidenti alla mia memoria, ora mi è venuto un dubbio 
Potresti approfondire questa cosa?
Immagino sia legata alle altre ipotesi perché per esempio in $S_3$ hai un elemento di ordine 2 (una qualunque trasposizione), uno di ordine 3 (un qualunque 3-ciclo) .. (e quindi i rispettivi sottogruppi generati hanno intersezione banale) ma $S_3$ non è prodotto diretto di ciclici.
@fields: sinapsi all'unisono
@Chevtchenko: i quaternioni! hai ragione. Come vedi è tanto che non rispolvero i gruppi finiti

"zorn80":
Si ha $[x] cap [y] = {1}$ quindi $[x,y] = [x] xx [y]$
Potresti approfondire questa cosa?
Immagino sia legata alle altre ipotesi perché per esempio in $S_3$ hai un elemento di ordine 2 (una qualunque trasposizione), uno di ordine 3 (un qualunque 3-ciclo) .. (e quindi i rispettivi sottogruppi generati hanno intersezione banale) ma $S_3$ non è prodotto diretto di ciclici.
@fields: sinapsi all'unisono

@Chevtchenko: i quaternioni! hai ragione. Come vedi è tanto che non rispolvero i gruppi finiti

"Martino":
@fields: sinapsi all'unisono
Sarà perché siamo entrambi veronesi?


Ad ogni modo, credo che l'ipotesi di cui zorn80 ha bisogno sia la normalita' di $[x]$ e $[y]$ (c'e' un teorema che lo afferma), che puo' essere dimostrata senza particolari problemi.
Una dimostrazione alternativa è la seguente: sia $G$ un gruppo d'ordine $p^2$. Allora $Z(G) \ne 1$, sicché $|Z(G)| \in {p, p^2}$. Se $|Z(G)| = p^2$, abbiamo finito; altrimenti sia $|Z(G)| = p$. Ne segue $|\frac{G}{Z(G)}| = p$, per cui $\frac{G}{Z(G)}$ è ciclico e $G$ è abeliano.
Scusate, mi intrometto anche io perché trovo molto interessanti queste cose...
Come fai a dirlo? Non riesco a capire la tua conclusione. Mi illumineresti?

"Chevtchenko":
per cui $\frac{G}{Z(G)}$ è ciclico e $G$ è abeliano.
Come fai a dirlo? Non riesco a capire la tua conclusione. Mi illumineresti?
"Chevtchenko":
Una dimostrazione alternativa è la seguente: sia $G$ un gruppo d'ordine $p^2$. Allora $Z(G) \ne 1$, sicché $|Z(G)| \in {p, p^2}$. Se $|Z(G)| = p^2$, abbiamo finito; altrimenti sia $|Z(G)| = p$. Ne segue $|\frac{G}{Z(G)}| = p$, per cui $\frac{G}{Z(G)}$ è ciclico e $G$ è abeliano.
Sì ma questa usa questo fatto:
"Chevtchenko":
sia $G$ un gruppo d'ordine $p^2$. Allora $Z(G) \ne 1$
che non è evidente. In realtà si tratta proprio dell'esercizio a cui mi riferivo con "versione difficile" (ma generalizzato ai $p$-gruppi) quando ho proposto l'altro.

Inoltre potresti esplicitare la parte sottolineata? Esattamente come deduci che $G$ è abeliano dal fatto che $G//Z$ è ciclico?
@fields: non sapevo fossi di Verona! In realtà pensavo di essere l'unico veronese del forum

"Chevtchenko":
[quote="zorn80"]Nel caso fosse corretta l'esercizio che propongo io, molto simile, è:
Un gruppo finito di ordine $pq$ con $p$ e $q$ primi distinti è o ciclico o non abeliano.
Vediamo: Sia $G$ abeliano di ordine $pq$, e siano $H$ e $K$ sottogruppi di ordine $p$ di $G$. Se fosse $H \ne K$, si avrebbe $H \times K > H$ e quindi $H \times K = G$, il che è assurdo perché $H \times K$ è un $p$-gruppo. Pertanto deve essere $H = K$, cioè $G$ ha al più un sottogruppo di ordine $d$ per ogni divisore positivo $d$ di $|G|$. La dimostrazione sarà completa (ma dovete giudicare voi!

Sia $G$ un gruppo abeliano finito tale che per ogni divisore positivo $d$ di $|G|$ esista al più un sottogruppo ciclico di ordine $d$ di $G$. Allora $G$ è ciclico.
Dim. Se $H$ è un sottogruppo di $G$, indicheremo con $g(H)$ l'insieme dei generatori di $H$. E' noto allora che se $H$ è ciclico si ha $|g(H)| = \phi(|H|)$, dove $\phi$ è la funzione di Eulero. Ora scriviamo $G$ come unione disgiunta di tutti i suoi sottogruppi ciclici: $G = \cup g(C)$, sicché - posto $n = |G|$ - si ha per l'ipotesi $n = \sum |g(C)| \le \sum_{d|n} \phi(d) = n$. Ma allora $\sum |g(C)| = \sum_{d|n} \phi(d)$, cioè $G$ ha esattamente un sottogruppo ciclico di ordine $d$ per ogni divisore $d$ di $n$; in particolare, $G$ ha un sottogruppo ciclico di ordine $n$, ossia è ciclico.[/quote]
A mio avviso questa dimostrazione funziona bene, oltre ad essere molto bella (io ne conoscevo una versione più rudimentale).
Se non ci sono obiezioni io direi: la parola a te.
"pat87":
Scusate, mi intrometto anche io perché trovo molto interessanti queste cose...![]()
[quote="Chevtchenko"]per cui $\frac{G}{Z(G)}$ è ciclico e $G$ è abeliano.
Come fai a dirlo? Non riesco a capire la tua conclusione. Mi illumineresti?[/quote]
Rispondo anche a Martino... in realtà si vede subito. Sia $\frac{G}{Z(G)}$ ciclico, e siano $x, y \in G$. Sia inoltre $uZ(G)$ un generatore di $\frac{G}{Z(G)}$. Allora esistono due interi $r, s$ tali che $xZ(G) = u^rZ(G)$ e $yZ(G) = u^sZ(G)$, sicché $x = u^r z$ e $y = u^s w$, con $z, w \in Z(G)$. Ne segue $xy = u^r z u^s w = u^r u^s z w = u^s u^r w z = u^s w u^r z = yx$.

Spero di non aver commesso errori...
Perdonate l'ignoranza, ma mi sarebbe gradito vedere una dimostrazione del fatto che se $G$ ha ordine $p^2$ , $p$ primo, allora $Z(G)!={1}$...
"Chevtchenko":
[quote="pat87"]Scusate, mi intrometto anche io perché trovo molto interessanti queste cose...![]()
[quote="Chevtchenko"]per cui $\frac{G}{Z(G)}$ è ciclico e $G$ è abeliano.
Come fai a dirlo? Non riesco a capire la tua conclusione. Mi illumineresti?[/quote]
Rispondo anche a Martino... in realtà si vede subito. Sia $\frac{G}{Z(G)}$ ciclico, e siano $x, y \in G$. Sia inoltre $uZ(G)$ un generatore di $\frac{G}{Z(G)}$. Allora esistono due interi $r, s$ tali che $xZ(G) = u^rZ(G)$ e $yZ(G) = u^sZ(G)$, sicché $x = u^r z$ e $y = u^s w$, con $z, w \in Z(G)$. Ne segue $xy = u^r z u^s w = u^r u^s z w = u^s u^r w z = u^s w u^r z = yx$.

Spero di non aver commesso errori...[/quote]
Mi pare proprio che funzioni.
Io conoscevo questa versione: se $|G|=p^2$ allora detto $Z=Z(G)$ si ha $|Z| ne 1$ (da giustificarsi: vedi (*)), quindi se supponiamo per assurdo $G$ non abeliano (ovvero $Z ne G$, ovvero $|Z| ne p^2$) allora $|Z|=p$. Dato $g in G-Z$, ci sono due possibilità per il centralizzante $C(g)={x in G\ |\ xg=gx} supseteq Z$ (che è un sottogruppo di $G$):
1) $C(g)=Z$, assurdo in quanto $g in C(g)$ e $g in G-Z$;
2) $C(g)=G$, assurdo in quanto $g in G-Z$.
"alvinlee88":
Perdonate l'ignoranza, ma mi sarebbe gradito vedere una dimostrazione del fatto che se $G$ ha ordine $p^2$ , $p$ primo, allora $Z(G)!={1}$...
(*) Potremmo allora eleggere ad honorem il seguente esercizio come successivo (naturalmente col consenso di Chevtchenko, a cui spetta la parola):
il centro di un $p$-gruppo non è banale. In altre parole se $G$ è un gruppo di ordine $p^n$ con $p$ primo e $n in NN-{0}$ allora $Z(G) ne {1}$.
Ho appena torvato la dimostrazione di quest'ultimo fatto sul mio libro di algebra, Herstein (ancora non avevo studiato quella parte) e non è banale. Credo che nella dimostrazione di Chtecvenko la parte fondamentale da dimostrare sia proprio che $Z(G)!={1}$, a meno che non lo si consideri un teorema dato, tipo Lagrange, Sylow...
Ma quella non mi pare troppo difficile, utilizzando l'equazione delle classi:
$|G| = |Z(G)| + sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)]$,
dove $g_1,...,g_n$ sono i rappresentanti delle classi di coniugazione non contenute nel centro di $G$.
Se $|G|=p^n$, allora il centro non è banale $Z(G) ne {e}$:
Visto che i $g_i$ non sono contenute nella classe di coniugazione del centro, allora sicuramente $[G: C_G(g_i)] > 1$
($a in Z(G) <=> [G:C_G(a)]=1 <=> G=C_G(a)$)
Per il teorema di Lagrange questo numero deve dividere il gruppo di $G$, ovvero $p^n$, quindi segue che:
$p | [G:C_G(g_i)]$
Ora anche il centro deve dividere $p^n$ in quanto sottogruppo di $Z(G)$, quindi:
$|Z(G)|= |G| - sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)] = p^n - p*(...) = p*(...) $
[scusate i puntini
]
Segue che $p||Z(G)|$, e visto che $Z(G)$ contiene al minimo un solo elemento, deve essere almeno di ordine $p$.
@Chevtchenko: grazie, pensavo fosse più difficile, in effetti...mi ero già spaventato...
$|G| = |Z(G)| + sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)]$,
dove $g_1,...,g_n$ sono i rappresentanti delle classi di coniugazione non contenute nel centro di $G$.
Se $|G|=p^n$, allora il centro non è banale $Z(G) ne {e}$:
Visto che i $g_i$ non sono contenute nella classe di coniugazione del centro, allora sicuramente $[G: C_G(g_i)] > 1$
($a in Z(G) <=> [G:C_G(a)]=1 <=> G=C_G(a)$)
Per il teorema di Lagrange questo numero deve dividere il gruppo di $G$, ovvero $p^n$, quindi segue che:
$p | [G:C_G(g_i)]$
Ora anche il centro deve dividere $p^n$ in quanto sottogruppo di $Z(G)$, quindi:
$|Z(G)|= |G| - sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)] = p^n - p*(...) = p*(...) $
[scusate i puntini

Segue che $p||Z(G)|$, e visto che $Z(G)$ contiene al minimo un solo elemento, deve essere almeno di ordine $p$.
@Chevtchenko: grazie, pensavo fosse più difficile, in effetti...mi ero già spaventato...
"pat87":
Ma quella non mi pare troppo difficile, utilizzando l'equazione delle classi:
$|G| = |Z(G)| + sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)]$,
dove $g_1,...,g_n$ sono i rappresentanti delle classi di coniugazione non contenute nel centro di $G$.
Se $|G|=p^n$, allora il centro non è banale $Z(G) ne {e}$:
Visto che i $g_i$ non sono contenute nella classe di coniugazione del centro, allora sicuramente $[G: C_G(g_i)] > 1$
($a in Z(G) <=> [G:C_G(a)]=1 <=> G=C_G(a)$)
Per il teorema di Lagrange questo numero deve dividere il gruppo di $G$, ovvero $p^n$, quindi segue che:
$p | [G:C_G(g_i)]$
Ora anche il centro deve dividere $p^n$ in quanto sottogruppo di $Z(G)$, quindi:
$|Z(G)|= |G| - sum_{i=0}^n [G: C_G(g_i)] = p^n - p*(...) = p*(...) $
[scusate i puntini]
Segue che $p||Z(G)|$, e visto che $Z(G)$ contiene al minimo un solo elemento, deve essere almeno di ordine $p$.
Mi pare che la parte che ho segnato in grassetto sia in netto contrasto con quanto segue.

Quella che hai scritto è la dimostrazione che conoscevo, e non mi pare proprio banalissima. Cioè, di sicuro è molto più difficile dell'implicazione "$G//Z(G)$ ciclico $Rightarrow$ $G$ abeliano" di cui qualche post fa, su cui hai chiesto delucidazioni.
"Chevtchenko":
[quote="Martino"]Dici? Non credo nemmeno che sia vero che ogni $p$-gruppo (gruppo il cui ordine è potenza di un primo) è abeliano.
Magari fosse vero! La teoria dei gruppi finiti sarebbe ASSAI più semplice (come tu mi insegni). Come controesempio basta ovviamente pensare al gruppo dei quaternioni.[/quote]
Dicevo di gruppi di ordine p che sono chiaramente abeliani. Ovviamente ci sono gruppi di ordine $8=2^3$ non abeliani mi sono lasciato un po' trasportare

"fields":
[quote="zorn80"]Si ha $[x] cap [y] = {1}$ quindi $[x,y] = [x] xx [y]$
La scrittura $[x,y] = [x] xx [y]$ e' imprecisa. Ad ogni modo, qualunque cosa significhi, sarebbe utile dimostrare l'affermazione, perché è proprio nel dimostrare questa affermazione che consiste la parte significativa dell'esercizio

La notazione significa che il gruppo $[x,y]$ si decompone nel prodotto diretto dei sottogruppi $[x]$ ed $[y]$ . Per un fatto di ordine di $[x,y]$ e per come ho scelto $x$ ed $y$ non ho dubbi che il prodotto sia diretto.