Aperti in un aperto
Questo dovrebbe essere un iper-classico, ma lo propongo ugualmente. Dopo alcuni tentativi sono riuscito a risolverlo.
Provare che un insieme aperto \(\displaystyle \mbox{A} \subset \mathbb{R} \) è l'unione al più numerabile di intervalli aperti disgiunti.
Risposte
Che ne dici?
Ora sono piuttosto stanco. Magari domani rivedo il tutto, forse qualche passaggio va chiarito meglio.
Mmm, me la devo guardare per bene, ma naso potrebbe starci.
Appena ho un attimo di tempo la controllo meglio, e quindi mostro la mia.
Appena ho un attimo di tempo la controllo meglio, e quindi mostro la mia.
Secondo me la costruzione di Seneca funziona ma ci sono da sistemare alcuni fatti:
[list=1][*:zcmc3uj3]Che si fa se \(A\) non è limitato inferiormente? [/*:m:zcmc3uj3]
[*:zcmc3uj3]Perché quella costruzione dovrebbe esaurire l'intero aperto? Non potrebbe succedere che, dopo una infinità numerabile di passi, resta ancora fuori qualche pezzetto?[/*:m:zcmc3uj3][/list:o:zcmc3uj3]
[list=1][*:zcmc3uj3]Che si fa se \(A\) non è limitato inferiormente? [/*:m:zcmc3uj3]
[*:zcmc3uj3]Perché quella costruzione dovrebbe esaurire l'intero aperto? Non potrebbe succedere che, dopo una infinità numerabile di passi, resta ancora fuori qualche pezzetto?[/*:m:zcmc3uj3][/list:o:zcmc3uj3]
Grazie delle osservazioni, Dissonance.
Dunque, la prima questione si potrebbe aggiustare senza troppa difficoltà come segue:
Dunque, la prima questione si potrebbe aggiustare senza troppa difficoltà come segue:
Si, buona idea. Possiamo quindi supporre che \(A\) sia limitato inferiormente. Resta però da capire il secondo punto che mi pare un po' più ostico.
Io ho risolto in questa maniera:
@dissonance: Senti un po': io ad ogni passo sono nelle condizioni di determinare l'estremo inferiore della parte rimanente del mio insieme $A$. Se ho ben compreso la natura della tua obiezione, non v'è che da provare che questi inferiori che vado a considerare volta per volta siano un'infinità al più numerabile. Questo è vero - intuitivamente - perché la distanza tra due inferiori successivi è sempre $> 0$, cioè questi non si addensano sulla retta reale.
Se mi dici che sono sulla giusta strada, provo a formalizzare...
Se mi dici che sono sulla giusta strada, provo a formalizzare...
@Seneca: No, non era quello il problema. La tua costruzione produce una successione di intervalli \(I_n\) contenuti in \(A\). Ma non mi sembra evidente che \(\cup I_n = A\), ovvero che tale successione ricopre l'intero aperto \(A\). Se vuoi sapere la verità sto avendo qualche dubbio sul tuo approccio. Se funzionasse as is, esso sarebbe vero a prescindere dalla separabilità di \(\mathbb{R}\) e questo mi puzza parecchio.
@Delirium: Per \(A_n\) intendi il più grande intervallo contenente \(r_n\), vero? Sicuramente sì. Allora la tua costruzione mi convince ma devi raffinarla un po' perché allo stato attuale gli \(A_n\) non hanno obbligo di essere disgiunti.
@Delirium: Per \(A_n\) intendi il più grande intervallo contenente \(r_n\), vero? Sicuramente sì. Allora la tua costruzione mi convince ma devi raffinarla un po' perché allo stato attuale gli \(A_n\) non hanno obbligo di essere disgiunti.
Sì dissonance, è stata una svista.
Mmm... Dovrei provare che gli intervalli in questione sono massimali (in modo tale che la loro famiglia sia un insieme parzialmente ordinato dalla relazione di inclusione), in modo tale che se per assurdo \(\displaystyle A_{n} \cap A_{n+1} \ne \varnothing \) allora \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n} \) e \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n+1} \ \Rightarrow \ A_{n}=A_{n+1} \)... Ha senso? E se sì, come costruire questi massimali?
Mmm... Dovrei provare che gli intervalli in questione sono massimali (in modo tale che la loro famiglia sia un insieme parzialmente ordinato dalla relazione di inclusione), in modo tale che se per assurdo \(\displaystyle A_{n} \cap A_{n+1} \ne \varnothing \) allora \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n} \) e \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n+1} \ \Rightarrow \ A_{n}=A_{n+1} \)... Ha senso? E se sì, come costruire questi massimali?
"Delirium":
Sì dissonance, è stata una svista.
Mmm... Dovrei provare che gli intervalli in questione sono massimali (in modo tale che la loro famiglia sia un insieme parzialmente ordinato dalla relazione di inclusione), in modo tale che se per assurdo \(\displaystyle A_{n} \cap A_{n+1} \ne \varnothing \) allora \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n} \) e \(\displaystyle A_{n} \cup A_{n+1} \subset A_{n+1} \ \Rightarrow \ A_{n}=A_{n+1} \)... Ha senso? E se sì, come costruire questi massimali?
Mi pare che la stai facendo troppo complicata, mentre l'idea di partenza mi pare ottima.
EDIT Ho letto meglio il tuo ultimo messaggio (quello citato sopra). In effetti mi pare che ti mancasse la massimalità del
singolo $A_n$ cosa che non avevo capito bene alla prima lettura. Peraltro nel primo
messaggio - quello originario - mi sembra tu parlassi del "più grande sottointervallo contenenente $r_n$" ( o qualcosa del genere) e quindi mi sembrava che tu avessi GIA' l'intervallo massimale.
Spero di non avere confuso le acque.
EDIT 2 Perchè lo spoiler rovina le formule ?
EDIT 3 Sembra che gli apici, tipo $f'$ non funzionino bene dentro gli spoiler ???
Ho rieditato tutto il messaggio.
Sia [tex]A[/tex] un aperto fissato. Sia [tex]\sim[/tex] la relazione su [tex]A[/tex] definita da [tex]x \sim y \iff \text{esiste un intervallo aperto contenuto in A contenente x e y}[/tex]. Chiaramente è un'equivalenza (per la transitività, si osservi che l'unione di due intervalli aperti ad intersezione non vuota è ancora un intervallo aperto). Le classi di equivalenza sono le componenti connesse di [tex]A[/tex], quindi sono aperte in [tex]A[/tex], quindi sono aperte e connesse in [tex]\mathbb R[/tex]; inoltre sono connesse e in [tex]\mathbb R[/tex] i connessi sono tutti e soli gli intervalli, quindi le nostre componenti sono intervalli aperti. Infine, ogni componente connessa conterrà un razionale per la densità di [tex]\mathbb Q[/tex]. Fine.
Ecco qui un riferimento bibliografico. Ma tira in ballo il Lemma di Zorn...
@ViciousGoblin: potresti spiegarmi un po' meglio la tua idea? Perché in effetti potrei effettivamente aver esagerato la questione... Pensavo di selezionare solo alcuni razionali, non tutti (e comunque un insieme al più numerabile), in modo tale da poter costruire degli aperti tutti disgiunti.
Quanto alla terminologia da me adoperata nei post precedenti sì, in effetti ho utilizzato un paio di termini un po' a cuor leggero...
@ViciousGoblin: potresti spiegarmi un po' meglio la tua idea? Perché in effetti potrei effettivamente aver esagerato la questione... Pensavo di selezionare solo alcuni razionali, non tutti (e comunque un insieme al più numerabile), in modo tale da poter costruire degli aperti tutti disgiunti.
Quanto alla terminologia da me adoperata nei post precedenti sì, in effetti ho utilizzato un paio di termini un po' a cuor leggero...