Esercizio Macroeconomia
Salve a tutti ragazzi!
Il prof oggi a lezione ci ha assegnato degli esercizi da svolgere. Premetto che ancora devo mettermi a svolgerli ma dato che ci tengo non solo ovviamente a svolgerli ma anche, soprattutto, sapere se sono stati svolti correttamente, volevo un vostro confronto. Sottolineo che guarderò le eventuali risposte solo dopo aver prima provato a svolgerli da solo, in quanto senza capire il meccanismo da soli è praticamente inutile(dalla serie: nel momento in cui mi trovassi con un esercizio simile ma con numeri diversi etc poi non saprei farlo, in quanto appunto non avrei capitato il meccanismo).
Dunque, l'esercizio da svolgere è:

Ecco qui sotto l'esercizio riscritto in formato testo:
w salario unitario dei lavoratori
N occupazione complessiva dei lavoratori
a quota del credito complessiva destinata alle imprese di beni capitali/produzione di beni capitali
b propensione al consumo dei lavoratori
$pi$ produttività media del lavoro
Rispondere ai seguenti quesiti:
Hp:
w =100
N=20
a =0.40
b =0.90
$pi$ =10
Quesiti:
1) si calcoli il PIL di equilibrio e il potere di acquisto di un singolo lavoratore in termini di beni di consumo;
2) si valuti l'effetto sul PIL di un aumento dell quota del credito totale destinata alla produzione di beni capitali da 0.40 a 0.50;
3) si valuti il potere di acquisto di un singolo lavoratore in termini di beni di consumo nella nuova situazione.
Voi come lo svolgereste?
Grazie mille!
Il prof oggi a lezione ci ha assegnato degli esercizi da svolgere. Premetto che ancora devo mettermi a svolgerli ma dato che ci tengo non solo ovviamente a svolgerli ma anche, soprattutto, sapere se sono stati svolti correttamente, volevo un vostro confronto. Sottolineo che guarderò le eventuali risposte solo dopo aver prima provato a svolgerli da solo, in quanto senza capire il meccanismo da soli è praticamente inutile(dalla serie: nel momento in cui mi trovassi con un esercizio simile ma con numeri diversi etc poi non saprei farlo, in quanto appunto non avrei capitato il meccanismo).
Dunque, l'esercizio da svolgere è:

Ecco qui sotto l'esercizio riscritto in formato testo:
w salario unitario dei lavoratori
N occupazione complessiva dei lavoratori
a quota del credito complessiva destinata alle imprese di beni capitali/produzione di beni capitali
b propensione al consumo dei lavoratori
$pi$ produttività media del lavoro
Rispondere ai seguenti quesiti:
Hp:
w =100
N=20
a =0.40
b =0.90
$pi$ =10
Quesiti:
1) si calcoli il PIL di equilibrio e il potere di acquisto di un singolo lavoratore in termini di beni di consumo;
2) si valuti l'effetto sul PIL di un aumento dell quota del credito totale destinata alla produzione di beni capitali da 0.40 a 0.50;
3) si valuti il potere di acquisto di un singolo lavoratore in termini di beni di consumo nella nuova situazione.
Voi come lo svolgereste?
Grazie mille!
Risposte
Ciao Dragonfirez, vedo che sei da poco sul Forum, quindi benvenuto.
Volevo chiederti che cosa vi ha spiegato il professore di questi concetti, e a che modelli si riferisce, perché il testo, visto così da solo, non è molto comprensibile, ha senso all'interno di qualche modello che avete studiato.
Ad esempio, parla di PIL di equilibrio, ma come avete definito il PIL di equilibrio?
Nel testo io non vedo nulla che possa riferirsi a un equillibrio, vedo solo la possibilità di calcolare il PIL effettivo moltiplicando l'occupazione $N$ per la produttività $pi$.
Non so se hai già studiato la teoria, c'è bisogno di quella per fare l'esercizio.
Volevo chiederti che cosa vi ha spiegato il professore di questi concetti, e a che modelli si riferisce, perché il testo, visto così da solo, non è molto comprensibile, ha senso all'interno di qualche modello che avete studiato.
Ad esempio, parla di PIL di equilibrio, ma come avete definito il PIL di equilibrio?
Nel testo io non vedo nulla che possa riferirsi a un equillibrio, vedo solo la possibilità di calcolare il PIL effettivo moltiplicando l'occupazione $N$ per la produttività $pi$.
Non so se hai già studiato la teoria, c'è bisogno di quella per fare l'esercizio.
Ciao gabriella, grazie mille per la risposta!
Allora, premetto subito che il prof sta spiegando il tutto tramite sue slides e che finora sto trovando anche molto ben fatte ed interessanti. Inoltre, sempre se ho ben capito(in quanto non ho effettuato un confronto con dei testi di Macroeconomia ma guardando un po' in rete ho visto che comunque le formule che lui usa sono diverse, in alcuni casi, rispetto alle classiche, anche se poi ovviamente si arriva allo stesso risultato).
Ora, relativamente al PIL di equilibrio, ne abbiamo parlato proprio oggi ma avendo qualche dubbio sono andato a cercarmi anche la definizione e si trova con quanto spiegato dal prof, ovvero che in sostanza si ha quando la domanda aggregata e l'offerta aggregata sono uguali(il prof ha indicato la cosa con Cd=Co).
Cd è poi espresso come il prodotto tra b e wN mentre
Co come il prodotto tra pc(prezzo vendita beni di consumo), pi-greco(produttività media del lavoro) e l'occupazione Nc(intesa come l'occupazione del settore beni di consumo).
Per il resto non saprei il prof a che modello si stia riferendo nel dettaglio, in quanto come dicevo sta seguendo delle sue slides che, da come ho capito, sono estratte da un suo libro che deve essere ancora pubblicato.
Quindi con questi dati non è possibile, in sostanza, calcolare il PIL di equilibrio e di conseguenza anche il potere di acquisto?
Allora, premetto subito che il prof sta spiegando il tutto tramite sue slides e che finora sto trovando anche molto ben fatte ed interessanti. Inoltre, sempre se ho ben capito(in quanto non ho effettuato un confronto con dei testi di Macroeconomia ma guardando un po' in rete ho visto che comunque le formule che lui usa sono diverse, in alcuni casi, rispetto alle classiche, anche se poi ovviamente si arriva allo stesso risultato).
Ora, relativamente al PIL di equilibrio, ne abbiamo parlato proprio oggi ma avendo qualche dubbio sono andato a cercarmi anche la definizione e si trova con quanto spiegato dal prof, ovvero che in sostanza si ha quando la domanda aggregata e l'offerta aggregata sono uguali(il prof ha indicato la cosa con Cd=Co).
Cd è poi espresso come il prodotto tra b e wN mentre
Co come il prodotto tra pc(prezzo vendita beni di consumo), pi-greco(produttività media del lavoro) e l'occupazione Nc(intesa come l'occupazione del settore beni di consumo).
Per il resto non saprei il prof a che modello si stia riferendo nel dettaglio, in quanto come dicevo sta seguendo delle sue slides che, da come ho capito, sono estratte da un suo libro che deve essere ancora pubblicato.
Quindi con questi dati non è possibile, in sostanza, calcolare il PIL di equilibrio e di conseguenza anche il potere di acquisto?
Da i dati dell'esercizio, il PIL si può calcolare, come prodotto tra produttività $pi$ e l'occupazione $N$.
Ma si tratta di una definizione, limitandosi all'esercizio non ha senso parlare di PIL di equilibrio.
Perché quando si parla di equilibrio, bisogna riferirsi a qualche definizione di equilibrio in un modello.
Vedo che il professore ha parlato di PIL equilibrio come il PIL che uguaglia domanda e offerta aggregate, quindi dovrebbe essere nell'ambito del cosiddetto modello AD-AS (aggregate demand and supply). Il quale a sua volta viene da una integrazione del modello IS-LM con il lato dell'offerta.
Nell'esercizio domanda, offerta aggregate, livello generale dei prezzi non compaiono, quindi non vedo come si possa parlare di PIL di equilibrio.
Forse l'esercizio intende solo di calcolare il PIL come dicevo sopra, penso sia quello.
Inoltre da come scrivi sembra che sia un economia in cui vi è un unico bene che viene consumato, ossia non ci sono investimenti. Però c'è il risparmio, visto che c'è una propensione al consumo $b$ che si presume minore di $1$.
Ma una economia con risparmio e senza investimento è bizzarra.
Per questo sarebbe importante conoscere le formule del professore, che forse, come dici, non sono quelle standard.
Posso chiederti che studi? Sei all'università?
Ma si tratta di una definizione, limitandosi all'esercizio non ha senso parlare di PIL di equilibrio.
Perché quando si parla di equilibrio, bisogna riferirsi a qualche definizione di equilibrio in un modello.
Vedo che il professore ha parlato di PIL equilibrio come il PIL che uguaglia domanda e offerta aggregate, quindi dovrebbe essere nell'ambito del cosiddetto modello AD-AS (aggregate demand and supply). Il quale a sua volta viene da una integrazione del modello IS-LM con il lato dell'offerta.
Nell'esercizio domanda, offerta aggregate, livello generale dei prezzi non compaiono, quindi non vedo come si possa parlare di PIL di equilibrio.
Forse l'esercizio intende solo di calcolare il PIL come dicevo sopra, penso sia quello.
Inoltre da come scrivi sembra che sia un economia in cui vi è un unico bene che viene consumato, ossia non ci sono investimenti. Però c'è il risparmio, visto che c'è una propensione al consumo $b$ che si presume minore di $1$.
Ma una economia con risparmio e senza investimento è bizzarra.
Per questo sarebbe importante conoscere le formule del professore, che forse, come dici, non sono quelle standard.
Posso chiederti che studi? Sei all'università?
Sì, infatti anche cercando in rete, nel momento in cui ho trovato determinate formule per calcolare il PIL di equilibrio etc ovviamente non erano applicabili in quanto, appunto, le formule magari sono diverse, oppure manca qualcosa che in quelle formule invece è presente etc.
Cmq sì, sono all'uni, Scienze Politiche(che prevede anche gli esami di Micro e Macroeconomia). Detto ciò, comunque, nel caso ti fornissi le formule usate dal prof(in base a quello che ritieni sia necessario) la cosa potrebbe aiutare oppure, come dicevi, mancando alcuni elementi(esempio investimenti etc) non sarebbe calcolabile comunque?
Cmq sì, sono all'uni, Scienze Politiche(che prevede anche gli esami di Micro e Macroeconomia). Detto ciò, comunque, nel caso ti fornissi le formule usate dal prof(in base a quello che ritieni sia necessario) la cosa potrebbe aiutare oppure, come dicevi, mancando alcuni elementi(esempio investimenti etc) non sarebbe calcolabile comunque?
Penso che con le formule dei modelli del professore l'esercizio dovrebbe essere fattibile, se è relativo a quei modelli.
La cosa che mi pare strana è quella uguaglianza $C_d=C_o$ che hai citato per definire il reddito di equilibrio, cioè tra beni di consumo domandati e offerti, che mi fa pensare che non vi sia investimento, ma poi nell'esercizio parla di quota del credito destinata alle imprese che producono beni di investimento, e francamente non capisco come si inserisca in un modello.
Insomma, sì, bisognerebbe vedere le spiegazioni e le formule del professore.
La cosa che mi pare strana è quella uguaglianza $C_d=C_o$ che hai citato per definire il reddito di equilibrio, cioè tra beni di consumo domandati e offerti, che mi fa pensare che non vi sia investimento, ma poi nell'esercizio parla di quota del credito destinata alle imprese che producono beni di investimento, e francamente non capisco come si inserisca in un modello.
Insomma, sì, bisognerebbe vedere le spiegazioni e le formule del professore.
Ok, allora. Per quanto riguarda la formula del PIL, so come calcolarlo, in base alle formule del professore.
Praticamente è uguale a Y= C+I.
Questi C ed I poi sono uguali a b*w*N etc etc. Insomma, sostituisco nella formula i valori di C e I (in termini algebrici) e calcolo poi appunto Y.
Questo però è ovviamente il PIL non di equilibrio, giusto? Oppure potrebbe essere proprio questo, come dicevi? Nel senso che questo valore di Y mi dà già il PIL di equilibrio?
Ovviamente vista anche l'ora, la stanchezza etc starò sicuramente dicendo le peggio cose, quindi perdonami
Praticamente è uguale a Y= C+I.
Questi C ed I poi sono uguali a b*w*N etc etc. Insomma, sostituisco nella formula i valori di C e I (in termini algebrici) e calcolo poi appunto Y.
Questo però è ovviamente il PIL non di equilibrio, giusto? Oppure potrebbe essere proprio questo, come dicevi? Nel senso che questo valore di Y mi dà già il PIL di equilibrio?
Ovviamente vista anche l'ora, la stanchezza etc starò sicuramente dicendo le peggio cose, quindi perdonami

No no, non stai dicendo sciocchezze, così è più chiaro.
$Y=C+I$ è il modo consueto di definire il reddito di equilibrio nel modello del moltiplicatore, che si chiama anche modello reddito-spesa (quindi non equilibrio tra domanda e offerta aggregata del modello AD-AS, quello viene dopo).
Nella versione basic del modello del moltiplicatore si ha che $I$ è fissato, $C=bY$, dove $0
$Y=bY+I$, da cui:
$Y=1/(1-b) I$.
Quest'ultimo è il reddito di equilibrio così come definito nel modello, $1/(1-b) $ è il moltiplicatore della spesa autonoma, dovresti averlo fatto.
Ricorda quindi che hai diverse nozioni, e quindi diverse formule, di reddito di equilibrio a seconda del modello considerato (reddito-spesa, IS-LM, AD-AS)
Le cose nell'esercizio devono essere, credo, una variante di questo modello sopra.
Nell'esercizio non vedo l'investimento $I$, c'è per caso qualche formula del professore che lo ricava dal $a$, la quota del credito?
Io direi, quando ne hai voglia, di provare a fare le sostituzioni a cui ti riferivi, i valori di $C$ e $I$, per calcolare $Y$. Buona serata!
$Y=C+I$ è il modo consueto di definire il reddito di equilibrio nel modello del moltiplicatore, che si chiama anche modello reddito-spesa (quindi non equilibrio tra domanda e offerta aggregata del modello AD-AS, quello viene dopo).
Nella versione basic del modello del moltiplicatore si ha che $I$ è fissato, $C=bY$, dove $0
$Y=bY+I$, da cui:
$Y=1/(1-b) I$.
Quest'ultimo è il reddito di equilibrio così come definito nel modello, $1/(1-b) $ è il moltiplicatore della spesa autonoma, dovresti averlo fatto.
Ricorda quindi che hai diverse nozioni, e quindi diverse formule, di reddito di equilibrio a seconda del modello considerato (reddito-spesa, IS-LM, AD-AS)
Le cose nell'esercizio devono essere, credo, una variante di questo modello sopra.
Nell'esercizio non vedo l'investimento $I$, c'è per caso qualche formula del professore che lo ricava dal $a$, la quota del credito?
Io direi, quando ne hai voglia, di provare a fare le sostituzioni a cui ti riferivi, i valori di $C$ e $I$, per calcolare $Y$. Buona serata!
Grazie ancora per le risposte!
Comunque sì, da a I stando alle formule del professore lo ricaviamo con tale formula, ovvero:
I= a*wN * (1+r) dove r indica il saggio di profitto definito come r=(a+b-1) / (1-a)
In sostanza poi semplificando, si arriva alla formula di Y= wN* b/(1-a).
Comunque intanto sto effettuando un po' i vari calcoli e passaggi e vedere se ne esce qualcosa
Comunque sì, da a I stando alle formule del professore lo ricaviamo con tale formula, ovvero:
I= a*wN * (1+r) dove r indica il saggio di profitto definito come r=(a+b-1) / (1-a)
In sostanza poi semplificando, si arriva alla formula di Y= wN* b/(1-a).
Comunque intanto sto effettuando un po' i vari calcoli e passaggi e vedere se ne esce qualcosa

Più che altro mi chiedevo: ma una volta calcolato il PIL, poi il potere di acquisto come lo calcolo?
In rete ho trovato la formula Pa= 1/P(cioè il prezzo di vendita merci ipotizzo, che cmq con i dati dell'esercizio posso in effetti calcolare). Ma è questa la formula per calcolare il potere di acquisto?
In rete ho trovato la formula Pa= 1/P(cioè il prezzo di vendita merci ipotizzo, che cmq con i dati dell'esercizio posso in effetti calcolare). Ma è questa la formula per calcolare il potere di acquisto?
Sì, per calcolare il potere di acquisto devi avere il livello dei prezzi dei beni.
Quello che hai scritto tu è il potere d'acquisto della moneta, che è l'inverso del livello dei prezzi.
Nell'esercizio parla di potere d'acquisto del singolo lavoratore, quindi penso che intenda il salario reale, cioè il potere di acquisto del salario del lavoratore, che si calcola dividendo il salario nominale $w$ per il livello dei prezzi. Cioè, detto $P$ il livello dei prezzi il salario reale è:
$w/P$
Quello che hai scritto tu è il potere d'acquisto della moneta, che è l'inverso del livello dei prezzi.
Nell'esercizio parla di potere d'acquisto del singolo lavoratore, quindi penso che intenda il salario reale, cioè il potere di acquisto del salario del lavoratore, che si calcola dividendo il salario nominale $w$ per il livello dei prezzi. Cioè, detto $P$ il livello dei prezzi il salario reale è:
$w/P$
Comunque alla fine ci sono riuscito! Cioè ieri sera(anzi ho finito di notte a momenti) l'ho fatto e già ad occhio, diciamo, mi sembrava fosse giusto ma ovviamente dovevo avere il riscontro del prof per la certezza.
Alla fine stamattina abbiamo corretto gli esercizi in classe e mi trovavo perfettamente(giusto il punto 1 sono arrivato al valore del Y di equilibrio attraverso una formulazione diversa ma alla fine il valore numerico era quello)
Alla fine stamattina abbiamo corretto gli esercizi in classe e mi trovavo perfettamente(giusto il punto 1 sono arrivato al valore del Y di equilibrio attraverso una formulazione diversa ma alla fine il valore numerico era quello)
Ottimo!
"gabriella127":
Sì, per calcolare il potere di acquisto devi avere il livello dei prezzi dei beni.
Quello che hai scritto tu è il potere d'acquisto della moneta, che è l'inverso del livello dei prezzi.
Nell'esercizio parla di potere d'acquisto del singolo lavoratore, quindi penso che intenda il salario reale, cioè il potere di acquisto del salario del lavoratore, che si calcola dividendo il salario nominale $w$ per il livello dei prezzi. Cioè, detto $P$ il livello dei prezzi il salario reale è:
$w/P$
Comunque sì, si riferiva al salario reale e infatti poi l'ho calcolato proprio così(cioè appunto salario unitario diviso prezzo dei beni)
Sì, e in effetti la dizione 'salario reale' è più consueta, rispetto a 'potere di acquisto del singolo lavoratore', ma poi è lo stesso.
Grazie mille per le risposte! Alla fine tra l'altro con la materia ci sto prendendo sempre più "gusto" e l'altra volta ho fatto anche calcoli con formule che il prof non aveva ancora spiegato ma che, per via di ragionamenti logici, avevo trovato da solo(e infatti poi il prof si era meravigliato che stessi già avanti rispetto alle cose da lui spiegate
).
Proprio relativamente a questo fatto di essere curioso e di voler capire tutto ciò che una formula può "dirmi" in termini di valori, proprio poco fa ho effettuato un calcolo(sempre utilizzando le formule del prof) e volevo capire se sto dicendo una cosa giusta oppure no(in quanto domani vorrei anche chiederla al prof che, oramai conoscendolo, so che apprezzerà molto il fatto che non mi stia limitando semplicemente ad imparare le cose da lui spiegate ma, appunto, cerchi di andare anche oltre da solo).
Allora, praticamente l'esercizio che ho postato nel primo mex(e che poi, alla fine, come dicevo sono riuscito ad eseguire) conteneva una formula per calcolare appunto il PIL di equilibrio.
Ora, il PIL di equilibrio, stando alle formule del prof, era da calcolare come
Y = w*N*b/(1-a)
dove w: indica salario unitario, N: occupazione complessiva, b:propensione media al consumo e a: la quota del credito totale(immesso dalle banche nel sistema) destinato alle imprese produttrici di beni capitali.
Bene, ora detto ciò, il calcolo stando ai dati dell'esercizio dava come valore 3000.
Tuttavia, sempre col prof, in una lezione precedente, abbiamo visto che w*N*b è praticamente non solo la spesa dei lavoratori/consumatori appunto per i beni di consumo ma, anche, sostanzialmente quindi la domanda di tali beni (dal prof indicata come Cd).
Parlando poi del mercato di consumo, abbiamo appurato che la condizione di equilibrio in tale mercato si verifica quando Cd = Co (ovvero quando la domanda di tali beni è uguale all'offerta di tali beni).
In tale formula poi abbiamo sostituito quindi Cd con b*w*N e Co invece con pc* π * Nc
pc: prezzo beni di consumo; π= produttività media del lavoro; Nc=occupati nel settore beni di consumo.
Bene, stando ai dati quindi in sostanza si trovano valori uguali sia a destra che a sinistra, in equilibrio appunto. Tuttavia, vedendo poi il valore finale, ho notato che esso fornisce un valore pari a 1800. Al che mi sono detto "ma questo è però solo dal lato del consumo! il PIL considera anche gli investimenti..." quindi ho pensato che l'altra parte, quella rimanente, cioè di 1200(al fine di completare la "torta" del PIL pari a 3000) fosse appunto pari a 1200.
Così ho pensato di estrapolarmi da solo la parte relativa agli investimenti, sia domandati(che ho indicato con Id) che offerti(che ho indicati con Io) e calcolando ho pensato però che dovessi sostituire pc con pk, cioè con il prezzo dei beni capitali.
Alla fine del tutto e riassumendo: è normale che pc e pk si equivalgono? Cioè mi trovo lo stesso prezzo sia per i beni di consumo che per beni capitali? Sicuramente è normale e giusto, altrimenti non verrebbe esattamente lo stesso valore di 1200 per sommarlo poi a 1800 e quindi completare il valore del PIL pari a 3000.
Tuttavia mi chiedevo: come mai i due prezzi, riferiti a beni così diversi tra loro, sono uguali?
Grazie mille!

Proprio relativamente a questo fatto di essere curioso e di voler capire tutto ciò che una formula può "dirmi" in termini di valori, proprio poco fa ho effettuato un calcolo(sempre utilizzando le formule del prof) e volevo capire se sto dicendo una cosa giusta oppure no(in quanto domani vorrei anche chiederla al prof che, oramai conoscendolo, so che apprezzerà molto il fatto che non mi stia limitando semplicemente ad imparare le cose da lui spiegate ma, appunto, cerchi di andare anche oltre da solo).
Allora, praticamente l'esercizio che ho postato nel primo mex(e che poi, alla fine, come dicevo sono riuscito ad eseguire) conteneva una formula per calcolare appunto il PIL di equilibrio.
Ora, il PIL di equilibrio, stando alle formule del prof, era da calcolare come
Y = w*N*b/(1-a)
dove w: indica salario unitario, N: occupazione complessiva, b:propensione media al consumo e a: la quota del credito totale(immesso dalle banche nel sistema) destinato alle imprese produttrici di beni capitali.
Bene, ora detto ciò, il calcolo stando ai dati dell'esercizio dava come valore 3000.
Tuttavia, sempre col prof, in una lezione precedente, abbiamo visto che w*N*b è praticamente non solo la spesa dei lavoratori/consumatori appunto per i beni di consumo ma, anche, sostanzialmente quindi la domanda di tali beni (dal prof indicata come Cd).
Parlando poi del mercato di consumo, abbiamo appurato che la condizione di equilibrio in tale mercato si verifica quando Cd = Co (ovvero quando la domanda di tali beni è uguale all'offerta di tali beni).
In tale formula poi abbiamo sostituito quindi Cd con b*w*N e Co invece con pc* π * Nc
pc: prezzo beni di consumo; π= produttività media del lavoro; Nc=occupati nel settore beni di consumo.
Bene, stando ai dati quindi in sostanza si trovano valori uguali sia a destra che a sinistra, in equilibrio appunto. Tuttavia, vedendo poi il valore finale, ho notato che esso fornisce un valore pari a 1800. Al che mi sono detto "ma questo è però solo dal lato del consumo! il PIL considera anche gli investimenti..." quindi ho pensato che l'altra parte, quella rimanente, cioè di 1200(al fine di completare la "torta" del PIL pari a 3000) fosse appunto pari a 1200.
Così ho pensato di estrapolarmi da solo la parte relativa agli investimenti, sia domandati(che ho indicato con Id) che offerti(che ho indicati con Io) e calcolando ho pensato però che dovessi sostituire pc con pk, cioè con il prezzo dei beni capitali.
Alla fine del tutto e riassumendo: è normale che pc e pk si equivalgono? Cioè mi trovo lo stesso prezzo sia per i beni di consumo che per beni capitali? Sicuramente è normale e giusto, altrimenti non verrebbe esattamente lo stesso valore di 1200 per sommarlo poi a 1800 e quindi completare il valore del PIL pari a 3000.
Tuttavia mi chiedevo: come mai i due prezzi, riferiti a beni così diversi tra loro, sono uguali?
Grazie mille!
Complimenti allora per in tuoi studi di economia!
Io sono di passaggio a casa (a portare i surgelati...
) e ora devo uscire di corsa.
Ma visto che vuoi fare stasera gli esercizi, leggendo rapidamente quello che hai scritto, posso dirti che non c'è nessun nesso di solito tra prezzo dei beni capitali e dei beni di consumo, quindi è probabile che sia una combinazione.
Comunque è giusto che devi sommare consumo e investimenti per avere il reddito.
Stasera quando posso rileggo il tuo post, caso mai posso dirti qualcosa di più preciso.
Buona serata!
Io sono di passaggio a casa (a portare i surgelati...

Ma visto che vuoi fare stasera gli esercizi, leggendo rapidamente quello che hai scritto, posso dirti che non c'è nessun nesso di solito tra prezzo dei beni capitali e dei beni di consumo, quindi è probabile che sia una combinazione.
Comunque è giusto che devi sommare consumo e investimenti per avere il reddito.
Stasera quando posso rileggo il tuo post, caso mai posso dirti qualcosa di più preciso.
Buona serata!
Ok, grazie mille! Gentilissima!
Comunque sì, forse è una combinazione o non so ma per togliermi ogni dubbio mi son messo a ragionare e ho trovato proprio la formula(prendendo spunto da quelle del prof) e alla fine si trova, il prezzo che ho trovato è quello(e che poi appunto aggiunto nelle altre formule si trova col tutto). Allora, praticamente:
il prezzo dei due settori(consumo e capitali) che ho trovato è esattamente pari a 18, quindi sia pc che pk= 18.
Al che ho pensato: se il prof è risalito a pc attraverso il calcolo b*w*N = pc*π*Nc, allora ho pensato di sostituire i valori delle formule relative però al lato degli investimenti.
Infatti col prof calcoliamo il valore degli investimenti(cioè dell'acquisto beni capitali) come
Id = wN*(a*b) / (1-a)
Ho pensato che questa quindi sia, in effetti, la "domanda degli investimenti", nel senso i beni capitali richiesti dalle imprese di beni di consumo a quelle appunto del settore beni capitali al fine di aumentare la capacità produttiva(ecco perché l'ho denominata "Id"). Mentre, dal lato dell'offerta di tali investimenti, ho pensato che invece la formula a questo punto doveva essere
Io= pk*π*Nk (dove per Nk si intendono gli occupati settore beni capitali e stando alle formule del prof Nk=a*N).
Ho quindi sostituto tali valore e alla fine quindi mi son ritrovato con wN*(a*b) / (1-a) = pk*π*aN
Sostituendo poi i valori numerici in base all'ultimo esercizio che ho svolto(che ha praticamente gli stessi valori del primo esercizio che ho postato nel primo messaggio, tranne il valore di a: pari a 0.5) ho ottenuto:
1800 = pk*10*10
e risolvendo per pk= 1800/100 = 18.
Come dicevo, non so se è un caso o meno(per appurarlo dovrei effettuare lo stesso calcolo anche in altri esercizi) ma comunque c'è da dire che poi questo valore di 18 si trova nel resto globale dell'esercizio. In quanto poi se sommo il lato degli investimenti domandati ed offerti appunto ho 3600 e se sommo, invece, i valori dei beni di consumo domandati e quelli offerti, ottengo appunto 3600 e stando ai valori dell'esercizio il PIL è proprio pari a:
Y = wN*b/(1-a) ovvero: 3600.
Dunque l'equilibrio torna, visto che il PIL di equilibrio è appunto il livello del PIL in cui domanda aggregata(sia ovviamente di beni di consumo che capitali) e l'offerta aggregata si equivalgono.
P.S. Piccola curiosità: nel caso della formula per trovarmi pk, nel caso non sostituissi subito i numeri, quindi per trovarmi proprio la formula per calcolarmi appunto il valore del prezzo dei beni capitali, è giusta la semplificazione
$pk = w*b / (1-a) * 1/π$
(effettuando i calcoli si trova, quindi penso sia esatta).
Comunque sì, forse è una combinazione o non so ma per togliermi ogni dubbio mi son messo a ragionare e ho trovato proprio la formula(prendendo spunto da quelle del prof) e alla fine si trova, il prezzo che ho trovato è quello(e che poi appunto aggiunto nelle altre formule si trova col tutto). Allora, praticamente:
il prezzo dei due settori(consumo e capitali) che ho trovato è esattamente pari a 18, quindi sia pc che pk= 18.
Al che ho pensato: se il prof è risalito a pc attraverso il calcolo b*w*N = pc*π*Nc, allora ho pensato di sostituire i valori delle formule relative però al lato degli investimenti.
Infatti col prof calcoliamo il valore degli investimenti(cioè dell'acquisto beni capitali) come
Id = wN*(a*b) / (1-a)
Ho pensato che questa quindi sia, in effetti, la "domanda degli investimenti", nel senso i beni capitali richiesti dalle imprese di beni di consumo a quelle appunto del settore beni capitali al fine di aumentare la capacità produttiva(ecco perché l'ho denominata "Id"). Mentre, dal lato dell'offerta di tali investimenti, ho pensato che invece la formula a questo punto doveva essere
Io= pk*π*Nk (dove per Nk si intendono gli occupati settore beni capitali e stando alle formule del prof Nk=a*N).
Ho quindi sostituto tali valore e alla fine quindi mi son ritrovato con wN*(a*b) / (1-a) = pk*π*aN
Sostituendo poi i valori numerici in base all'ultimo esercizio che ho svolto(che ha praticamente gli stessi valori del primo esercizio che ho postato nel primo messaggio, tranne il valore di a: pari a 0.5) ho ottenuto:
1800 = pk*10*10
e risolvendo per pk= 1800/100 = 18.
Come dicevo, non so se è un caso o meno(per appurarlo dovrei effettuare lo stesso calcolo anche in altri esercizi) ma comunque c'è da dire che poi questo valore di 18 si trova nel resto globale dell'esercizio. In quanto poi se sommo il lato degli investimenti domandati ed offerti appunto ho 3600 e se sommo, invece, i valori dei beni di consumo domandati e quelli offerti, ottengo appunto 3600 e stando ai valori dell'esercizio il PIL è proprio pari a:
Y = wN*b/(1-a) ovvero: 3600.
Dunque l'equilibrio torna, visto che il PIL di equilibrio è appunto il livello del PIL in cui domanda aggregata(sia ovviamente di beni di consumo che capitali) e l'offerta aggregata si equivalgono.
P.S. Piccola curiosità: nel caso della formula per trovarmi pk, nel caso non sostituissi subito i numeri, quindi per trovarmi proprio la formula per calcolarmi appunto il valore del prezzo dei beni capitali, è giusta la semplificazione
$pk = w*b / (1-a) * 1/π$
(effettuando i calcoli si trova, quindi penso sia esatta).
Allora, ricapitolando, i prezzi dei beni di consumo $p_c$ e dei beni di investimento $p_k$ li ricavi dalle equazioni di uguaglianza tra domanda e offerta dei beni:
$b*w*N = p_c*π*N_c$ per i beni di consumo,
$wN*(a*b) / (1-a)= p_k*π*N_k$ per i beni di investimento.
Da questa seconda equazione puoi ricavare $p_k$, ossia:
$p_k=(wN)/(piN_k) *(ab)/(1-a)$.
Non mi trovo con la tua formula, mi sa che ti sei perso per strada una $a$ e un $N_k$
Inoltre, come puoi anche vedere dalle equazioni sopra, non c'è relazione tra $p_k$ e $p_c$, quindi che ti siano venuti entrambi uguali a $18$ è una combinazione.
$b*w*N = p_c*π*N_c$ per i beni di consumo,
$wN*(a*b) / (1-a)= p_k*π*N_k$ per i beni di investimento.
Da questa seconda equazione puoi ricavare $p_k$, ossia:
$p_k=(wN)/(piN_k) *(ab)/(1-a)$.
Non mi trovo con la tua formula, mi sa che ti sei perso per strada una $a$ e un $N_k$
Inoltre, come puoi anche vedere dalle equazioni sopra, non c'è relazione tra $p_k$ e $p_c$, quindi che ti siano venuti entrambi uguali a $18$ è una combinazione.
Comunque volevo precisare una cosa, ora che ho visto il modello del professore.
Il modello reddito-spesa che avevo menzionato non c'entra niente, questo del professore è un modello particolare, costituito da due mercati, quello dei beni di consumo e quello dei beni capitali, dove ci sono dei prezzi flessibili che uguagliano domanda e offerta dei due beni.
Il modello reddito-spesa che avevo menzionato non c'entra niente, questo del professore è un modello particolare, costituito da due mercati, quello dei beni di consumo e quello dei beni capitali, dove ci sono dei prezzi flessibili che uguagliano domanda e offerta dei due beni.
Ciao Gabriella e buongiorno! Scusa se ti rispondo solo ora, ieri tra una cosa e l'altra alla fine non mi sono più riconnesso!
Comunque, per la formula non saprei, forse l'ho semplificata in modo diverso o boh, ma alla fine anche con la mia mi trovo comunque sempre 18, quindi magari è errata la semplificazione che ho fatto ma in termini numerici va bene lo stesso
Infatti ho effettuato il calcolo usando anche la tua e viene:
pk = 20 * 0.9 = 18.
Ora per curiosità voglio provare a fare un esercizio simile ma cambiando i valori di parametri "a" e "b" e vedere per curiosità se il prezzo rimane sempre uguale tra pc e pk oppure no.
Tuttavia, leggendo il tuo ultimo messaggio allora forse sì, cioè in base a questo modello del professore è giusto che i prezzi uguaglino domande e offerta in entrambi i casi?(cioè intendo pc e pk).
Comunque, per la formula non saprei, forse l'ho semplificata in modo diverso o boh, ma alla fine anche con la mia mi trovo comunque sempre 18, quindi magari è errata la semplificazione che ho fatto ma in termini numerici va bene lo stesso

Infatti ho effettuato il calcolo usando anche la tua e viene:
pk = 20 * 0.9 = 18.
Ora per curiosità voglio provare a fare un esercizio simile ma cambiando i valori di parametri "a" e "b" e vedere per curiosità se il prezzo rimane sempre uguale tra pc e pk oppure no.
Tuttavia, leggendo il tuo ultimo messaggio allora forse sì, cioè in base a questo modello del professore è giusto che i prezzi uguaglino domande e offerta in entrambi i casi?(cioè intendo pc e pk).