[Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

StefanoOne
Ciao a tutti, avrei bisogno di una mano con la definizione di tensore di deformazione.
Il mio libro parte così:
Consideriamo un corpo nello spazio tridimensionale descritto da un dominio di punti D, a deformazione avvenuta per effetto delle sollecitazioni il corpo si è trasformato nella configurazione C che quindi è un codominio.
Il generico punto $P$ nella configurazione indeformata si è portato nella configurazione deformata in $P^{\prime}$



Detto $r$ il vettore posizione e $\eta$ il vettore spostamento. Nello spazio tridimensionale definita una terna xyz si ha che le componenti di $\eta$ saranno:
$\eta_P=u_P,v_P,w_P$
dove chiaramente la $u$ sarà funzione di $(x,y,z)$ del punto $P$, così come lo sarà $v$, così come lo sarà $w$.



Introduciamo adesso il tensore di deformazione, per farlo andiamo a studiare l'intorno di un punto $P$. Consideriamo un generico corpo tridimensionale e concentrandoci nell'intorno infinitesimo di $P$:



Quindi detto $PQ$ il vettore $dr=(dx,dy,dz)$
sviluppando in serie di Taylor la prima componente di $\eta$ secondo l'asse $x$ avremo:





Ora viene la mia domanda...come mai scrive $u_Q=u_P +...$ ? $\eta$ non era $PP^{\prime}$
e $Q Q^{\prime}$?
inoltre per avere l'entità della deformazione noi facciamo la differenza tra lo spostamento di P e quello di Q eppure alla fine la formula è :
$\eta_Q = \eta_P +[J_P] * dr$
come se non importasse più fare la differenza dello spostamento ma importasse solo lo spostamento di Q

Sto da ore e non ci sto capendo nulla :?

Risposte
SeccoJones
Il tuo testo si riferisce a punti vicini (cinematica degli intorni), alla fine non è altro che un' approssimazione tramite lo sviluppo di Taylor, scrivere $u_q=u_p + ....$ per $q->p$ è come se stessimo scrivendo $f(x)=f(x_0)+...$ per $x->x_0$.
Si parte da qui e poi si arriva alla definizione di tensore delle deformazioni.

donald_zeka
Ma ancora si insegna in questo modo antiquato la meccanica dei continui?

StefanoOne
Ok adesso matematicamente mi è chiaro !
Però praticamente capisco questo:





poi quando passa a scrivere:


non capisco perché ha bisogno di fare lo sviluppo in serie di Taylor (non matematicamente come passaggio) ma come significato e non scrive semplicemente:

$u_i (Q)= u_i (P) + du_i $ ?

----------------------------------------------------------
Perché antiquato ?

SeccoJones
Fondamentalmente quello che scrivi tu e quello che scrive il libro è la stessa cosa

StefanoOne
Io ho provato così:
$df=\nabla f * dr$
Però comunque non troverei l'o-piccolo cioè $o^2$

SeccoJones
La questione sarebbe un po' più lunga di come è fatta negli appunti postati, troppo sbrigativa a mio avviso, magari consulta altre fonti

StefanoOne
Sto cercando da ben due giorni e non trovo nulla di chiaro :?

Tutto ciò è nato perché applicano (così come altri testi) lo sviluppo in serie di Taylor senza spiegare cosa c'entra con il fatto che QP si trasformi in Q'P'....

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Faffa":

Tutto ciò è nato perché applicano ...

Anche se non ho compreso a fondo il tuo problema e nella speranza che ti possa aiutare:

$[vec(O Q')=vec(O Q)+vec(Q Q')=vec(O Q)+vecu(Q)] ^^ [vec(O P')=vec(O P)+vec(P P')=vec(O P)+vecu(P)] rarr$

$rarr [vec(P' Q')=vec(O Q')-vec(O P')=vec(O Q)+vecu(Q)-vec(O P)-vecu(P)=vec(P Q)+vecu(Q)-vecu(P)]$

In definitiva:

$[vec(P' Q')=vec(P Q)+vecu(Q)-vecu(P)]$

come si poteva più agevolmente evincere considerando il quadrilatero $PP'Q'Q$. A questo punto, si esprime la seguente differenza vettoriale:

$[vecu(Q)-vecu(P)]$

mediante uno sviluppo in serie di Taylor.

StefanoOne
Ti ringrazio tanto per l'aiuto.

Ciò che non riesco a comprendere è perché esprimiamo la differenza vettoriale mediante uno sviluppo in serie di Taylor ? perché vogliamo un "polinomio" che ci descriva $\vec {Q'P'}$ ? in quanto conosciamo $\vec {QP}$ ma non $\vec {Q'P'}$ ? o sto forzando una risposta che in realtà è molto più semplice ma non la vedo ?

SeccoJones
Non è che esprimiamo i vettori con dei polinomi di Taylor, i vettori spostamento sono delle funzioni vettoriali, ogni riga del vettore è una funzione scalare e tali funzioni scalari vengono poi espressi con polinomi di Taylor attraverso ipotesi di regolarità

StefanoOne
quindi esprimendo le 3 componenti del vettore
$\vec{u}(Q) - \vec{u}(P) = d\vec{u}$
con le rispettive 3 serie di Taylor per ciascuna componente del vettore citato sopra (ossia una componente lungo $x$, una lungo $y$ e una lungo $z$);
stiamo cercando di descrivere le tre componenti di $\vec{Q'P'}$ mediante dei polinomi per capire come le tre componenti di $\vec{QP}$ siano diventate dopo la deformazione del corpo?

Sennò altri modi non né vedo per cui ha necessità di applicare lo sviluppo in serie di Taylor

Ci tengo molto a ringraziare tutti quelli che mi stanno dando una mano !!!

SeccoJones
Si, il "senso" alla fine è quello ma come detto tutto questo vale sotto determinate ipotesi, come quella di piccoli spostamenti, piccole deformazioni, cinematica degli intorni, ipotesi di regolarità sulle funzioni ecc...

StefanoOne
Ok ! Grazie mille a tutti per l'aiuto :D

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Secco Jones":

Si, il "senso" alla fine è quello ma come detto ...

Concordo.

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