[Fisica Tecnica] Dubbi sullo svolgimento problema Ciclo Rankine?!!
Buonasera ragazzi vi allego la consegna di un problema riguardante il Ciclo rankine. I mie dubbi sono:
1) Solitamente nello schema mi veniva riportato il set Ta che fornisce energia termica alla caldaia ora invece non mi viene data alcuna informazione. Dallo schema deduco che intenda che entra un fluido caldo alla T=450 °C ed esce ad una T=100°C. E' così secondo voi? In particolar modo quando mi viene chiesto di calcolare l'entropia generata nell'intero ciclo la quale è differenza dei due flussi entropici QB/TB-QA/TA al posto della TB e TA ho inserito rispettivamente TB= 8 °C perchè sarebbe quella dell'acqua liquida all'ingresso nel condensatore e TA=450 °C quella appunto del fluido caldo. Secondo voi va bene come ragionamento?
2) Nello stato 3 io ho supposto che esca un vapore saturo secco, in particolare conoscendo la pressione in 2 e sapendo che la pressione 3 è la stessa ho ricavato la temperatura di saturazione corrispondente a tale pressione. Dunque suppongo che non avendomi dato alcuna informazione do per certo che non ci sia stato surriscaldamento e quindi vapore surriscaldato. Che dite va bene?
1) Solitamente nello schema mi veniva riportato il set Ta che fornisce energia termica alla caldaia ora invece non mi viene data alcuna informazione. Dallo schema deduco che intenda che entra un fluido caldo alla T=450 °C ed esce ad una T=100°C. E' così secondo voi? In particolar modo quando mi viene chiesto di calcolare l'entropia generata nell'intero ciclo la quale è differenza dei due flussi entropici QB/TB-QA/TA al posto della TB e TA ho inserito rispettivamente TB= 8 °C perchè sarebbe quella dell'acqua liquida all'ingresso nel condensatore e TA=450 °C quella appunto del fluido caldo. Secondo voi va bene come ragionamento?
2) Nello stato 3 io ho supposto che esca un vapore saturo secco, in particolare conoscendo la pressione in 2 e sapendo che la pressione 3 è la stessa ho ricavato la temperatura di saturazione corrispondente a tale pressione. Dunque suppongo che non avendomi dato alcuna informazione do per certo che non ci sia stato surriscaldamento e quindi vapore surriscaldato. Che dite va bene?

Risposte
Il fluido che entra nello scambiatore entra a 450C ed esce a 100C, ma e' strano che non ti dia la portata.
C'e' un'incongruenza nella portata di acqua di raffreddamento, non si sa se e' 270 o 290 kg/s.
Non si capisce se l'acqua che entra in pompa entra a 30 o a 35 gradi (anche se cambia poco).
Insomma bisogna guardarci un attimo, ma assumere a priori che il fluido non sia surriscaldato mi pare sia un ipotesi un po' azzardata. Prova a fare qualche cosniderazione con dei numerelli.
Tra l'altro mi pare strano che non dia la potenza termica della caldaia, ma solo il contributo dovuto al preriscaldamento. Non e' che questo e' la continuazione di un esercizio precedente dove questi dati erano presenti?
C'e' un'incongruenza nella portata di acqua di raffreddamento, non si sa se e' 270 o 290 kg/s.
Non si capisce se l'acqua che entra in pompa entra a 30 o a 35 gradi (anche se cambia poco).
Insomma bisogna guardarci un attimo, ma assumere a priori che il fluido non sia surriscaldato mi pare sia un ipotesi un po' azzardata. Prova a fare qualche cosniderazione con dei numerelli.
Tra l'altro mi pare strano che non dia la potenza termica della caldaia, ma solo il contributo dovuto al preriscaldamento. Non e' che questo e' la continuazione di un esercizio precedente dove questi dati erano presenti?
Nono era una traccia d'esame. Probabilmente in seduta d'esame avrà corretto gli errori relativi ai dati. Pensa non me ne ero nemmeno accorto, avevo preso come dati del problema quelli del riquadro in basso a destra. Detto ciò supponendo di considerare che i dati giusti siano quelli e quindi oltrepassando le incongruenze da te sottolineatomi, il ragionamento esposto sembra corretto? Mi riferisco soprattutto al punto 1 che ho indicato nella precedente risposta.
Per il fatto del surriscaldamento se c'è o men,o cosa mi suggerivi di fare in particolare?
Per il fatto del surriscaldamento se c'è o men,o cosa mi suggerivi di fare in particolare?
Io farei un ciclo surriscaldato in modo tale da far cadere il punto 4 sulla curva del vapore saturo a x=100, come succede nella realta': alla turbina non piacciono le particelle liquide, si chiama "a vapore" per un motivo!.
Quindi:
Assumendo che la pompa abbia rendimento unitario (cosi dice, poco realisticamente il testo), calcoli la portata di fluido operante (conosci il $DeltaP$ e conosci la potenza della pompa.
Questo fluido viene riscaldato nello scambiatore. La caldaia vera e propria lo fa surriscaldare e poi lo fai espandere in turbina. Assumi che il condensatore sia a 0.03 bar che e' un valore medio accettabile (si arriva anche a 0.01bar, ma sono impianti grossi perche piu spinto e' il vuoto, piu' problemi hai a sigillare il condensatore).
Tutta la difficolta sta nll'individuare il punto 3 (pressione 85bar), di modo che la sua entropia coincida con il punto 4 (pressione 0.03bar).
A questo punto poi trovare il resto e' uno scherzo (potenza termica della caldaia per il surriscaldamento, e temperatura di uscita del fluido dal condensatore).
Quindi:
Assumendo che la pompa abbia rendimento unitario (cosi dice, poco realisticamente il testo), calcoli la portata di fluido operante (conosci il $DeltaP$ e conosci la potenza della pompa.
Questo fluido viene riscaldato nello scambiatore. La caldaia vera e propria lo fa surriscaldare e poi lo fai espandere in turbina. Assumi che il condensatore sia a 0.03 bar che e' un valore medio accettabile (si arriva anche a 0.01bar, ma sono impianti grossi perche piu spinto e' il vuoto, piu' problemi hai a sigillare il condensatore).
Tutta la difficolta sta nll'individuare il punto 3 (pressione 85bar), di modo che la sua entropia coincida con il punto 4 (pressione 0.03bar).
A questo punto poi trovare il resto e' uno scherzo (potenza termica della caldaia per il surriscaldamento, e temperatura di uscita del fluido dal condensatore).
Mi correggo, la pressione nel condensatore la trovi sapendo che il fluido e' a 35C. Dalle tabelle vedo che il punto 1 e'
p=0.06bar
T=35C
h=146.5
s=0.505
v=1.006
x=0
p=0.06bar
T=35C
h=146.5
s=0.505
v=1.006
x=0
Scusami sto andando un po' in confusione, come faccio a capire se il fluido al punto 3 è un vapore surriscaldato o un vapore saturo secco? Tenendo conto che al punto 4 esca un vapore con un titolo non pari ad 1 ?
Chi ha scritto questo testo c'aveva per la testa il Milan-Inter della Domenica
Mancano dei dati ragazzi, e parecchi anche. Senza cp e portata le temperature di ingresso e uscita alla caldaia sono inutili. Puoi assumere x=1 al punto 3 o x=1 al punto 4, cambia poco. Non si riesce a fare niente. Non hai portata, potenza nominale dell'impianto, non hai un tubo.
Prendi un esercizio più serio.
Mancano dei dati ragazzi, e parecchi anche. Senza cp e portata le temperature di ingresso e uscita alla caldaia sono inutili. Puoi assumere x=1 al punto 3 o x=1 al punto 4, cambia poco. Non si riesce a fare niente. Non hai portata, potenza nominale dell'impianto, non hai un tubo.
Prendi un esercizio più serio.
Premesso che il testo fa cacare (e non sono uno che si lascia andare a espressioni del genere facilmente), e' meglio che ti metto una foto di quello che ho fatto, cosi per farti capire come operare casomai dovessi trovare un testo come Cristo comanda.
Partiamo dal punto 1.
L ingresso in pompa e' a 35C, che in saturazione corrispondono a 0.06bar.
Dalle tabelle dell'acqua allo stato liquido trovi i valori che ti servono (non li riporto, sono nel disegno).
La pompa poi alza la pressione a 85bar (punto 2). Siccome il testo ti dice che ha comportamento ideale, la temperatura resta praticamente la stessa (35C)
La portata di fluido circolante la calcoli con $P=QDeltap$ (occhio alle unita' di misura). Ti dovrebbe venire 4.2kg/sec.
Siccome la potenza e' anche $P=QDeltaH$, calcoli pure il $DeltaH$ che viene $DeltaH=8.3 [KJ]/[kg]$. Quindi sommando ai 146 gli 8.3, ottieni la Entalpia nel punto 2.
La curva 1-2 e' esagerata nel disegno, in realta si confonde praticamente con la curva a campana.
A questo punto il fluido entra nello scambiatore. Il valore massimo in uscita non puo' che essere 450C (ipotesi molto irrealistica, ma se il testo fa schifo non possiamo far di meglio, dobbiamo assumere che le temperature dei fluidi nello scambiatore si eguaglino)
Fino al punto 2' (300C), come da tabella) l'acqua resta liquida. Poi comincia a evaporare fino al punto 3' (a temperatura costante, anche in 3' siamo praticamente a 300C). Dopo di che la temperatura sale fino a 450C (punto 3).
Dalle tabelle per 85bar, 450C, trovi i valori di entropia ed entalpia (li riporto in figura).
Dal punto 3 il fluido espande in turbina fino a 0.06bar, isoentropicamente. Il valore approssimato di H in quel punto si trova tenendo conto che l'isotermobarica a 0.06 e praticamente una retta che incrocia la curva di saturazione nel punto a entalpia H=2566.
Quindi $[dh]/[ds]=(2566-146.5)/(8.33-0.505)$.
Il valore di riferimento di H=2566 viene ovviamente dalle tabelle: acqua surriscaldata alla saturazione per p=0.06bar.
Se non ho fatto male i conti, dovrebbe essere $dh=563$, quindi l'entalpia all'ingresso del condensatore e' 2003.
Il titolo di vapore si ricava sempre per proporzione $(6.51-0.505)/(8.33-0.505)=76.7%$
La turbina sviluppa dunque $(3262-2003)[kJ]/[kg]*4.2[kg]/s=5.3MW$
Il calore da estrarre dal condensatore e' $Q*T*DeltaS=4.2[kg]/s*308K*6.005[KJ]/[kgK]=7.8MW$ (oppure lo puo calcolare anche come $QdeltaH=4.2(2003-146.5)$
Questo calore viene tolto da una portata di 270kg/s di acqua di modo che valga:
$270*c_p*DeltaT=7.8*10^3Kw$, con $c_p=4186J/[kgK]$ da cui ricavi il DeltaT che e' circa 7C, quindi l'acqua di condensazione esce a 15C.
La portata di acqua nello scaambiatore si trova sapendo che il liquido riscaldante deve fornire $(3262-154.8)*4.2=13MW$.
Quindi $Q*4186*350=13*10^6W$ da cui una portata di 9kg/sec
E' un esercizio di cacca.
Partiamo dal punto 1.
L ingresso in pompa e' a 35C, che in saturazione corrispondono a 0.06bar.
Dalle tabelle dell'acqua allo stato liquido trovi i valori che ti servono (non li riporto, sono nel disegno).
La pompa poi alza la pressione a 85bar (punto 2). Siccome il testo ti dice che ha comportamento ideale, la temperatura resta praticamente la stessa (35C)
La portata di fluido circolante la calcoli con $P=QDeltap$ (occhio alle unita' di misura). Ti dovrebbe venire 4.2kg/sec.
Siccome la potenza e' anche $P=QDeltaH$, calcoli pure il $DeltaH$ che viene $DeltaH=8.3 [KJ]/[kg]$. Quindi sommando ai 146 gli 8.3, ottieni la Entalpia nel punto 2.
La curva 1-2 e' esagerata nel disegno, in realta si confonde praticamente con la curva a campana.
A questo punto il fluido entra nello scambiatore. Il valore massimo in uscita non puo' che essere 450C (ipotesi molto irrealistica, ma se il testo fa schifo non possiamo far di meglio, dobbiamo assumere che le temperature dei fluidi nello scambiatore si eguaglino)
Fino al punto 2' (300C), come da tabella) l'acqua resta liquida. Poi comincia a evaporare fino al punto 3' (a temperatura costante, anche in 3' siamo praticamente a 300C). Dopo di che la temperatura sale fino a 450C (punto 3).
Dalle tabelle per 85bar, 450C, trovi i valori di entropia ed entalpia (li riporto in figura).
Dal punto 3 il fluido espande in turbina fino a 0.06bar, isoentropicamente. Il valore approssimato di H in quel punto si trova tenendo conto che l'isotermobarica a 0.06 e praticamente una retta che incrocia la curva di saturazione nel punto a entalpia H=2566.
Quindi $[dh]/[ds]=(2566-146.5)/(8.33-0.505)$.
Il valore di riferimento di H=2566 viene ovviamente dalle tabelle: acqua surriscaldata alla saturazione per p=0.06bar.
Se non ho fatto male i conti, dovrebbe essere $dh=563$, quindi l'entalpia all'ingresso del condensatore e' 2003.
Il titolo di vapore si ricava sempre per proporzione $(6.51-0.505)/(8.33-0.505)=76.7%$
La turbina sviluppa dunque $(3262-2003)[kJ]/[kg]*4.2[kg]/s=5.3MW$
Il calore da estrarre dal condensatore e' $Q*T*DeltaS=4.2[kg]/s*308K*6.005[KJ]/[kgK]=7.8MW$ (oppure lo puo calcolare anche come $QdeltaH=4.2(2003-146.5)$
Questo calore viene tolto da una portata di 270kg/s di acqua di modo che valga:
$270*c_p*DeltaT=7.8*10^3Kw$, con $c_p=4186J/[kgK]$ da cui ricavi il DeltaT che e' circa 7C, quindi l'acqua di condensazione esce a 15C.
La portata di acqua nello scaambiatore si trova sapendo che il liquido riscaldante deve fornire $(3262-154.8)*4.2=13MW$.
Quindi $Q*4186*350=13*10^6W$ da cui una portata di 9kg/sec
E' un esercizio di cacca.

Premetto che sei stato gentilissimo a spiegarmi in maniera dettagliata ed esauriente l'esercizio. Poche sono le persone che dedicano anche una minuscola parte del loro tempo per gli altri che al contrario è preziosa!. Detto ciò ti chiedo un'ultima domanda:
"In genere in un esercizio quando arrivo allo stato 3 come faccio ad intuire se il vapore è surriscaldato o meno? Mi spiego meglio se il testo mi dà solamente il valore della pressione posso ricavarmi qualche informazione sullo stato 3, ad esempio la Temperatura? Premetto che esempi di prova d'esame allo stato 4 non mi danno un vapore saturo secco con titolo pari a 1, ma vapore saturo con titolo inferiore ad 1. Dunque si può fare qualche assunzione?"
"In genere in un esercizio quando arrivo allo stato 3 come faccio ad intuire se il vapore è surriscaldato o meno? Mi spiego meglio se il testo mi dà solamente il valore della pressione posso ricavarmi qualche informazione sullo stato 3, ad esempio la Temperatura? Premetto che esempi di prova d'esame allo stato 4 non mi danno un vapore saturo secco con titolo pari a 1, ma vapore saturo con titolo inferiore ad 1. Dunque si può fare qualche assunzione?"
Non lo devi intuire.
Il vapore secco e' stabilito dalla parte destra della curva a campana. Su quella curva, a ogni pressione corrisponde una determinata temperatura, oltre la quale, a quella pressione, bada bene, il vapore e' surriscaldato.
Questo lo trovi dalle tabelle o dal diagramma di Molliere (o dal software che uso io per lavoro, ma costa una sassata
).
Nella fattispecie, tutta l'acqua a 85 bar si trasforma in vapore a 300C (sei al punto 2' o 3' del diagramma HS).
Al punto 2', continuando a fornire calore, l'acqua cambia in vapore senza riscaldarsi fino a che arriva al punto 3' rimanendo sempre a 300C. Da quel momento in poi, ulteriore calore non puo far cambiare di stato il vapor secco che dunque si ritiene "surriscaldato".
Se la pressione fosse 150 bar, e la temperatura del vapore fosse 300C, il vapore non sarebbe surriscaldato, perche saresti in un punto compreso tra 2' e 3' cioe' acqua e vapore. Questo lo sai immediatamente perche dalle tabelle vedi che la temperatura alla quale l'acqua sparisce (cioe' il vapore e' secco) e oltre la quale il vapore comincia a surriscaldare e', a 150bar, 325C.
Il vapore secco e' stabilito dalla parte destra della curva a campana. Su quella curva, a ogni pressione corrisponde una determinata temperatura, oltre la quale, a quella pressione, bada bene, il vapore e' surriscaldato.
Questo lo trovi dalle tabelle o dal diagramma di Molliere (o dal software che uso io per lavoro, ma costa una sassata

Nella fattispecie, tutta l'acqua a 85 bar si trasforma in vapore a 300C (sei al punto 2' o 3' del diagramma HS).
Al punto 2', continuando a fornire calore, l'acqua cambia in vapore senza riscaldarsi fino a che arriva al punto 3' rimanendo sempre a 300C. Da quel momento in poi, ulteriore calore non puo far cambiare di stato il vapor secco che dunque si ritiene "surriscaldato".
Se la pressione fosse 150 bar, e la temperatura del vapore fosse 300C, il vapore non sarebbe surriscaldato, perche saresti in un punto compreso tra 2' e 3' cioe' acqua e vapore. Questo lo sai immediatamente perche dalle tabelle vedi che la temperatura alla quale l'acqua sparisce (cioe' il vapore e' secco) e oltre la quale il vapore comincia a surriscaldare e', a 150bar, 325C.
Premesso che professork ha fatto un ottimo lavoro, aggiungo solo un paio di appunti. Alla fine siamo Ingegneri, quel che conta è capire se ciò che facciamo "ci piglia" oppure no
Come giustamente ha indicato professork, la potenza si può esprimere sia in termini di salto entalpico che di lavoro fornito al fluido. Nel secondo caso, per un sistema aperto, scriviamo:
\[ P = \dot{m} \int vdp \]
Dove v è il volume specifico, \( \dot{m} \) la portata, p la pressione. Essendo il fluido che lavora nella pompa incomprimibile possiamo ridurre a:
\[ P = \dot{m} v \Delta p \]
Manca quindi da moltiplicare per il volume specifico, almeno, rispetto quanto professork ha scritto sopra. Non è un problema in ogni caso, puoi prenderti il volume specifico al punto 1.
Per quanto riguarda invece l'ipotesi sulla temperatura di uscita, ne comprendo ovviamente le ragioni, altrimenti l'esercizio sarebbe irrisolvibile, ma è chiaramente un'ipotesi che non ha senso. E' un'ipotesi che nei miei 6 anni di esami di Ingegneria Energetica non mi è mai capitato fare. Anzi, farla, avrebbe voluto significare non aver capito niente. Tra l'altro lo scambiatore non è nemmeno disegnato in controcorrente, il che rende l'assunzione ancora più assurda, considerata la temperatura in uscita di 150.
Per concludere sul surriscaldamento: in generale i cicli sono surriscaldati a meno che non venga specificato diversamente. Stessa cosa per il punto in uscita dalla turbina: il titolo è di solito intorno lo 0.9-0.95, non va considerato 1 a meno che non sia specificato chiaramente. Questo è quantomeno quello che poi succede anche nella realtà. Per andare ancora più nel dettaglio, nella realtà si esegue un'ottimizzazione tecno-economica tra quanto conviene espandere ulteriormente (più si espdande, più si va giù col titolo) e quanto si perde in operation & maintenaince sulla turbina (più il titolo è basso, più gocce di liquido hai, più le pale si erodono e di conseguenza più spesso devi intervenire con operazioni di manutenzione).

Come giustamente ha indicato professork, la potenza si può esprimere sia in termini di salto entalpico che di lavoro fornito al fluido. Nel secondo caso, per un sistema aperto, scriviamo:
\[ P = \dot{m} \int vdp \]
Dove v è il volume specifico, \( \dot{m} \) la portata, p la pressione. Essendo il fluido che lavora nella pompa incomprimibile possiamo ridurre a:
\[ P = \dot{m} v \Delta p \]
Manca quindi da moltiplicare per il volume specifico, almeno, rispetto quanto professork ha scritto sopra. Non è un problema in ogni caso, puoi prenderti il volume specifico al punto 1.
Per quanto riguarda invece l'ipotesi sulla temperatura di uscita, ne comprendo ovviamente le ragioni, altrimenti l'esercizio sarebbe irrisolvibile, ma è chiaramente un'ipotesi che non ha senso. E' un'ipotesi che nei miei 6 anni di esami di Ingegneria Energetica non mi è mai capitato fare. Anzi, farla, avrebbe voluto significare non aver capito niente. Tra l'altro lo scambiatore non è nemmeno disegnato in controcorrente, il che rende l'assunzione ancora più assurda, considerata la temperatura in uscita di 150.
Per concludere sul surriscaldamento: in generale i cicli sono surriscaldati a meno che non venga specificato diversamente. Stessa cosa per il punto in uscita dalla turbina: il titolo è di solito intorno lo 0.9-0.95, non va considerato 1 a meno che non sia specificato chiaramente. Questo è quantomeno quello che poi succede anche nella realtà. Per andare ancora più nel dettaglio, nella realtà si esegue un'ottimizzazione tecno-economica tra quanto conviene espandere ulteriormente (più si espdande, più si va giù col titolo) e quanto si perde in operation & maintenaince sulla turbina (più il titolo è basso, più gocce di liquido hai, più le pale si erodono e di conseguenza più spesso devi intervenire con operazioni di manutenzione).
"anonymous_40e072":
P
Manca quindi da moltiplicare per il volume specifico, almeno, rispetto quanto professork ha scritto sopra. Non è un problema in ogni caso, puoi prenderti il volume specifico al punto 1.
E' giusto ovviamente quello che dici.
Da pompivendolo di mestiere, io ragiono in termini di m3/h e metri di prevalenza (mi occupo di pompe centrifughe per l'oil and gas, dove non ha senso parlare di kg/sec).
Quindi do per scontato che lo studente sappia calcolare la potenza con il SI.
Io mi limito ad applicare
P=$[QH]/[3.67*eta%]$
per avere la potenza in kW, purche' Q sia in $m3/h$ e H in metri. Ovviamente per l'acqua. Altrimenti occorre moltiplicare per la gravita' specifica, intesa come 1/1000 della densita' del fluido pompato)
Quindi da $35kw=Q*850/[3.67*100]$ ottengo $Q=15m^3/h$ pari a $4.2kg/s$
E' un conto che faccio da 30 anni, e' difficile sganciarsi dalle cattive abitudini

Ciao Professork, ti ringrazio per il chiarimento. Ora è un po' più chiaro. Noto che usi anche una nomenclatura molto 'idraulica'
Anche per questo avevo fatto poco caso al fatto che, alla fine, il conto finale fosse giusto.
Ti posso chiedere solo una piccola curiosità? Quando dici "mi occupo di pompe centrifughe per l'oil and gas, dove non ha senso parlare di kg/sec", cosa intendi? O meglio, perchè?

Ti posso chiedere solo una piccola curiosità? Quando dici "mi occupo di pompe centrifughe per l'oil and gas, dove non ha senso parlare di kg/sec", cosa intendi? O meglio, perchè?
Perche le specifiche del cliente per impianti di pompaggio sono raramente in kg/s e molt spesso in m3/h. (a meno che non si tratti di arabi, che usano le misure americane, galloni e piedi.
La ragione e' semplice: il cliente dimensiona tutto in termini di velocita' nel tubo, quindi per lui ha piu' senso m3/h che non kg/s.
Ovviamente questo vale quando si parla di portate medio-alte (quella su cui sto lavorando adesso sono 4 pompe da 3300 m3/h @ 480m ognuna, con turbina a gas da 12MW ISO).
Nei casi di pompe di raffineria, mi capita di trattare i kg/hr, ma essendo legato a quella formuletta, me li cambio sempre in m3/h usando il fattore 1000. Ma, il punto e' che, molto semplicemente, non ho piu' la flessibilita' di valutare, a braccio, la potenza richiesta se non sono m3/h e metri.
Di recente a casa sono riuscito a convogliare acqua sorgiva da un ruscello che scorre in un "canyon" ai confini con la proprieta.
La prevalenza e' alta, solo di dislivello sono 42m a cui vanno aggiunti 15 m di perdite tra tubi, valvolame e filtri.
Quando sono andato a ordinare la pompa con la prevalenza in mano, mi son portato la calcolatrice per calcolare le perdite, perche sapevo gia' che quelle pompe hanno le curve di performance in L/min, che e' una grandezza che a me, personalmente, non da feeling, come se qualcuno mi desse la velocita' in furlong al giorno: non ho proprio il senso di quanto sono L/m.
Per la cronaca porto su 6 L/min, ma ho dovuto installare 2 pompe: una in basso e una in un serbatoio di rilancio a 15m di altezza
La ragione e' semplice: il cliente dimensiona tutto in termini di velocita' nel tubo, quindi per lui ha piu' senso m3/h che non kg/s.
Ovviamente questo vale quando si parla di portate medio-alte (quella su cui sto lavorando adesso sono 4 pompe da 3300 m3/h @ 480m ognuna, con turbina a gas da 12MW ISO).
Nei casi di pompe di raffineria, mi capita di trattare i kg/hr, ma essendo legato a quella formuletta, me li cambio sempre in m3/h usando il fattore 1000. Ma, il punto e' che, molto semplicemente, non ho piu' la flessibilita' di valutare, a braccio, la potenza richiesta se non sono m3/h e metri.
Di recente a casa sono riuscito a convogliare acqua sorgiva da un ruscello che scorre in un "canyon" ai confini con la proprieta.
La prevalenza e' alta, solo di dislivello sono 42m a cui vanno aggiunti 15 m di perdite tra tubi, valvolame e filtri.
Quando sono andato a ordinare la pompa con la prevalenza in mano, mi son portato la calcolatrice per calcolare le perdite, perche sapevo gia' che quelle pompe hanno le curve di performance in L/min, che e' una grandezza che a me, personalmente, non da feeling, come se qualcuno mi desse la velocita' in furlong al giorno: non ho proprio il senso di quanto sono L/m.
Per la cronaca porto su 6 L/min, ma ho dovuto installare 2 pompe: una in basso e una in un serbatoio di rilancio a 15m di altezza

Capisco, interessante. Considera che sono un Ingegnere di 29 anni che, post lauream, si è occupato prevalentemente di ricerca. Quindi son ragionamenti un po' nuovi 
Ti ringrazio per il contributo e in bocca al lupo con il tuo impiantino artigianale!
Ciao, Stefano

Ti ringrazio per il contributo e in bocca al lupo con il tuo impiantino artigianale!

Ciao, Stefano
Tutto chiaro, ti ringrazio sei stato gentilissimo.
"anonymous_40e072":
Capisco, interessante. Considera che sono un Ingegnere di 29 anni che, post lauream, si è occupato prevalentemente di ricerca. Quindi son ragionamenti un po' nuovi
Ti ringrazio per il contributo e in bocca al lupo con il tuo impiantino artigianale!
Ciao, Stefano
Eh, diciamo che purtroppo per me ho qualche anno di più e tutti spesi nella impiantistica, quindi ho avuto modo di acquisire brutti "vizi".
La sabbia fina fina che entra nel serbatoio e che prima o poi mi intasera i vani della girante è la sfida tecnologica più difficile da risolvere...