Elettrovalvola idraulica - elettrovalvola meccanica

zacka1
ciao raga !

Mi stavo domandando dopo aver visto lo schema di una elettrovalvola idraulica se si poteva costruire una elettrovalvola meccanica

Mi spiego meglio ; Avete presente come funziona una elettrovalvola idraulica utilizza in parte la pressione del liquido in entrata per aiutare l'elettromagnete a funzionare questo evita di utilizzare magneti voluminosi e sempre assetati di corrente ,mi stavo domandando se si puo' applicare lo stesso principio nella meccanica cioe' avendo un elettromagnete che deve spostare una ancora magnetica trattenuta da una forza resistente si puo utilizzare parte di questa forza resistente per aiutare l'elettromagnete ? Pensavo di utilizzare leve,per costruire un sistema per bilanciare la forza resistente in modo che l'elettromagnete faccia quella picola differenza e l'ancora si sposta con tutto il peso applicato .
Ho in effetti costruito un sistema di leve con elettromagnete ma mi sono impantanato quando aumento considerevolmente la massa da spostare ,la forza dell'elettromagnete diventa irrilevante man mano che le forze in gioco aumentano

Idee,spunti,suggerimenti,indirizzi web,ecc. pendo dai vostri tasti.

grazie nel frattempo zacka!
:D

Risposte
Sk_Anonymous
Una elettrovalvola chiusa deve garantire una certa tenuta del fluido, per questo la forza resistente, a valvola chiusa, deve superare di un certo valore la risultante della differenza di pressione, perchè la forza con cui viene premuta la guarnizione sia sufficiente.
L'andamento della forza resistente (quella della molla, in una comune elettrovalvola) deve anche essere tale che la configurazione a valvola chiusa, in assenza di eccitamento dell'elettromagnete sia di equilibrio stabile, perchè si possa richiudere e rimanere chiusa (non è scontato che si richiuda).
In una comune elettrovalvola la bobina rimane eccitata continuamente finchè la valvola deve rimanere aperta, richiedendo energia elettrica, e per evitare questo si può pensare di creare un sistema con due punti di equilibrio stabile, sia a valvola aperta che chiusa, anzichè averlo solo a valvola chiusa, con due elettromagneti opportunamente posizionati ed eccitati alternativamente per chiudere e aprire.
Sarebbe più complicato, più costoso, anche se dal punto di vista energetico può essere conveniente.

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