[elettrotecnica] risonanza
Ciao qualcuno potrebbe spiegarmi la risonanza per quanto riguarda teoria dei circuiti (elettrotecnica).
Grazie.
Grazie.
Risposte
Ciao pmic,
siccome l'argomento è molto vasto e ci sarebbero un sacco di cose da dire, tu cosa vuoi sapere in particolare?
siccome l'argomento è molto vasto e ci sarebbero un sacco di cose da dire, tu cosa vuoi sapere in particolare?
Ciao,
ti ringrazio ma il post l'avevo scritto un annetto fa...non ricordo bene di preciso.
Se puoi potresti darmi un infarinatura generale?
Grazie.
ti ringrazio ma il post l'avevo scritto un annetto fa...non ricordo bene di preciso.
Se puoi potresti darmi un infarinatura generale?
Grazie.
"pmic":
Ciao,
ti ringrazio ma il post l'avevo scritto un annetto fa...non ricordo bene di preciso.
Penso che sia il record di attesa!!
La risonanza, in acustica, avviene quando un corpo, capace di oscillare, stimolato da altre oscillazioni, inizia ad oscillare ad una determinata frequenza. Quella determinata frequenza è detta "Frequenza di risonanza". In Elettrotecnica, viene costruito uno strumento (il frequenzimetro) costituito da una serie di 10-12 lamelle di diversa lunghezza fissate ad un sostegno collegato ad una bobina sottoposta alla tensione la cui frequenza deve essere misurata; dalla fisica si sa che una lamella oscilla con una frequenza proporzionale alla lunghezza. Generalmente, il circuito risonante è composto da una induttanza e da una capacità e il fenomeno della risonanza viene utilizzato per discriminare una particolare frequenza da tutte le altre. Ad esempio, negli apparecchi radio-ricevitori, il circuito risonante d'antenna è provvisto di uno dei due elementi (capacità o induttanza) in grado di variare il suo valore, in questo modo è possibile ottenere la risonanza su un'ampia gamma di frequenze. Il principio della risonanza risiede nella capacità della coppia capacità-induttanza di presentare una "Frequenza Caratteristica"; in un circuito serie alla frequenza caratteristica si ottiene la "Resistenza Minima" il che equivale a dire che si ha il massimo passaggio di corrente; viceversa, in un circuito risonante parallelo, alla frequenza caratteristica si ha invece la "Resistenza Massima", il che equivale a dire che ai capi degli elementi (capacità, induttanza) si forma la tensione massima (nelle vecchie radio a valvola, una di esse era detta "occhio magico" e il cono di luce visibile si allargava perché la tensione di griglia, proveniente dai capi del circuito di antenna, alla risonanza presentava l'aumento di tensione indicando, in tal modo, l'accordo sulla frequenza raggiunto). Nei moderni circuiti risonanti è sempre presente un quarzo perché questi ha la caratteristica di essere molto stabile anche in presenza di variazioni di temperatura dato che, nei circuiti risonanti (o oscillanti) sprovvisti di esso, la frequenza tendeva a "scivolare, slittare" (il fenomeno dello "shifting di frequenza", dal valore determinato dalle formule). Entrambi, a seconda delle esigenze, trovano un vastissimo campo di applicazione.
Aggiungo che nel circuito serie alla frequenza di risonananza le due reattanze , induttiva e capacitiva assumono lo stesso valore ma segno opposto e quindi si compensano .Si ha quindi alla frequenza di risonanza che $ omega L =1/(omega C) $, equivalente a dire $ omega ^2 =1/(LC ) .
La corrente nel circuito è limitata solo dalla componente resistiva degli induttori e condensatori e assume il max valore possibile.
Ricordando che $omega = 2 pi f $ , la frequenza di risonanza è data da $f_(ris) =1/(2pi sqrt(LC)) $ con $ f $ in Hz ; $L$ in Henry ; $C$ in Farad.
La corrente nel circuito è limitata solo dalla componente resistiva degli induttori e condensatori e assume il max valore possibile.
Ricordando che $omega = 2 pi f $ , la frequenza di risonanza è data da $f_(ris) =1/(2pi sqrt(LC)) $ con $ f $ in Hz ; $L$ in Henry ; $C$ in Farad.