Ancora un telaio isostatico : calcolo reazioni vincolari.

qwert90
Salve a tutti e buongiorno.

Sno di nuovo alle prese con questo telaio, per il quale ho difficoltà nel calcolo della reazioni vincolari.




Ora, io scrivo le equazioni "simboliche" per ogni tratto.
Il primo tratto va da A a C ed il secondo da C a D.

Già ora ho difficoltà nello scrivere tali equazioni per il primo tratto, nel senso che il doppio doppio pendolo esplica come reazione una coppia. Come la scrivo nelle equazioni simboliche ?

Per quanto riguarda il secondo tratto invece la retta di azione di D deve essere parallela alla direzione dei pendoli del doppio pendolo in C e deve passare per D, ma per quanto riguarda la retta di azione di C, questa come è posizionata, sapendo che deve anche essa essere parallela alla direzione dei pendoli del doppio pendolo?


Insomma, ho un po' di confusione, potreste aiutarmi a sbrogliare a poco a poco la matassa ?

Vi ringrazio in anticipo.

Risposte
peppe.carbone.90
Ciao.

"qwert90":
Già ora ho difficoltà nello scrivere tali equazioni per il primo tratto, nel senso che il doppio doppio pendolo esplica come reazione una sola coppia. Come la scrivo nelle equazioni simboliche ?


Giiusto, il quadripendolo reagisce con una coppia, ovvero con un...

"qwert90":
Per quanto riguarda il secondo tratto invece la retta di azione di D deve essere parallela alla direzione dei pendoli del doppio pendolo in C e deve passare per D, ma per quanto riguarda la retta di azione di C, questa come è posizionata, sapendo che deve anche essa essere parallela alla direzione dei pendoli del doppio pendolo?


Il bipendolo come reagisce? Di quante forze devi fare l'equilibrio in questo tratto?

qwert90
"JoJo_90":
Giiusto, il quadripendolo reagisce con una coppia, ovvero con un...


Mi dispiace ma non lo so .., intendi che c'è un qualcosa che sia equivalente ad una coppia ?

"JoJo_90":
Il bipendolo come reagisce? Di quante forze devi fare l'equilibrio in questo tratto?


Nel tratto di destra ci sono due vincoli.
Le forze sono la reazione esplicata dal pendolino D e la reazione più la coppia esplicata dal doppio pendolo.
Le due forze, cioè la reazione del pendolino e quella del doppio pendolo devono generare una coppia che bilanci quella del doppio pendolo, vero ?


JoJo_90, ti ringrazio per il tuo aiuto che mi stai fornendo e spero mi fornirai.

Ti posso chiedere un'altra scocciatura,a l di là dell'esercizio ?
Da quello che mi pare di capire per risolvere le strutture di tal tipo, intendo per il calcolo delle reazioni vincolari, dovrei conoscere alcune regole relative alla statica, alle reazioni, al tracciamento delle rette di azione, etc etc.. Quello che ti chiedo è : avresti per caso un pdf, o una serie di pdf, o dei documenti, del materiale o anche un libro, da cui poter studiare ed apprendere tali regole e concetti generali ?

Grazie :smt023 :-) .

peppe.carbone.90
"qwert90":
Mi dispiace ma non lo so .., intendi che c'è un qualcosa che sia equivalente ad una coppia ?


Esatto. Il qualcosa di equivalente è il momento. Possiamo quindi dire che il quadripendolo reagisce solo con un momento. Quindi l'equazione simbolica conterrà un termine $M_A$ se così hai chiamato la reazione del vincolo.

"qwert90":
Nel tratto di destra ci sono due vincoli.
Le forze sono la reazione esplicata dal pendolino D e la reazione più la coppia esplicata dal doppio pendolo.
Le due forze, cioè la reazione del pendolino e quella del doppio pendolo devono generare una coppia che bilanci quella del doppio pendolo, vero ?


Si. Viene più facile però (secondo me), fare riferimento alla reazione originaria del bipendolo. Esso reagisce solo con una forza, che è parallela ai pendolini e comunque disposta nel piano (cioè, in generale, non passa per il vincolo stesso). Il momento nasce dal fatto che la reazione viene trasportata sul vincolo.

Quindi l'equilibrio che devi fare è fra due forze: reazione del bipendolo e reazione della cerniera, che quindi devono formare una coppia di braccio nullo.
Siccome la reazione del bipendolo ha una posizione "indeterminata" nel piano, la condizione di equilibrio la rende determinata, imponendo che essa passi per la cerniera per poter formare la coppia di braccio nullo.
Se poi si vuole successivamente trasportare la reazione sul vincolo, bisognerà aggiungere il momento di trasporto (che in caso vediamo dopo se vuoi).

Per quanto riguarda dei pdf, devo controllare ma mi pare di non averne. Comunque ti ripeto, non c'è molto da sapere, al di la di:


    [*:2jijky3s] Sapere come reagiscono i vincoli;[/*:m:2jijky3s]
    [*:2jijky3s] Sapere quali sono le condizioni di equilibrio grafico alla traslazione e rotazione nel caso di due e tre forze.[/*:m:2jijky3s][/list:u:2jijky3s]

    Tutto qui. Se in caso vuoi parlare più specificatamente di questi due punti, per avere chiarimenti, dimmelo pure.

    Ciao.

qwert90
Ciao JoJo_90, credo che tu abbia centrato in pieno la questione.

Forse (anzi leverei il "forse") gran parte dei miei problemi deriva proprio da una conoscenza non perfetta di argomenti di base come per l'appunto :

"JoJo_90":
Sapere come reagiscono i vincoli;
Sapere quali sono le condizioni di equilibrio grafico alla traslazione e rotazione nel caso di due e tre forze.


Se puoi potresti indicarmi del materiale che spieghi bene questi due punti o comunque se, tu puoi, con calma, fare un resoconto su entrambi, su quello che serve per effettuare senza problemi e continui grattacapi il calcolo col metodo grafico delle reazioni vincolari per i telai ?

Ti chiedo scusa per queste continue richieste ma sono un po' in apprensione per la prova che verrà (tra non tantissimo tempo) e quindi vorrei capire per bene, una volta per tutte, determinate cose.

Ti ringrazio JoJo_90 :smt023 .

peppe.carbone.90
Ciao.

Ti confermo che non ho pdf o materiale che spieghi per bene queste cose, però mi è venuto in mente che puoi visionare le videolezioni del Consorzio Uninettuno relative al corso di Scienza delle Costruzioni. Le lezioni si trovano su youtube, ma a te ovviamente non servono tutte, ma solo questa:

Lezione 07: Studio grafico della statica dei sistemi di travi
http://www.youtube.com/watch?v=wSE61bXs ... 68&index=7

[ti consiglio di saltare la parte del sistema di travi con cinque vincoli esterni semplici che inizia al minuto 12:53 circa, mentre ascolta con attenzione la parte che viene subito dopo relativa agli archi a tre cerniere].

Se qualcosa non ti è chiaro ne discutiamo comunque e se necessario cerco io di fare un riassunto di questi argomenti.

"qwert90":
Ti chiedo scusa per queste continue richieste ma sono un po' in apprensione per la prova che verrà (tra non tantissimo tempo) e quindi vorrei capire per bene, una volta per tutte, determinate cose.


Non ti preoccupare, ti capisco perché io ero in condizioni praticamente uguali alle tue. :-D

Ciao.

qwert90
Grazie mille JoJo_90, grazie davvero :smt023 .

Ora mi ascolto tutta la lezione, per intero e prendo appunti. Al termine ti scriverò qui nel topic i miei dubbi o altre domande.

Ad ogni modo, ti chiedo troppo se al di là del video tu potessi farmi comunque, con i dovuti tempi, un riassunto di questi argomenti legati all'equilibrio grafico, ai vincoli etc etc .. ?

Ti chiedo scusa se sembra che io ne voglia approfittare ma non è così; ormai questo esame è divenuto un tormentone per me e la paura la fa da padrona :( .

Ti ringrazio :smt023 e buon pomeriggio :-) .

qwert90
Ciao JoJo_90.

Ho appena finito di visionare il video che mi hai consigliato.

Innanzitutto è stato molto utile, perché è stato una sorta di ripasso.
Il problema, purtroppo è che non ha risolto i miei dubbi.

Nel senso che : per strutture di non elevata complessità me la riesco a cavare con il metodo grafico; mentre invece quando cominciano a complicarsi leggermente come quella di questo topic allora vado in panne.

Ad esempio, io non ho ben chiari alcuni concetti che purtroppo a lezione non vengono ripresi in quanto si danno per scontati e che sono proprio le due regole, o se vuoi criteri, che tu hai citato prima.

Mi "impallo" ad esempio quando c'è in tal caso un doppio bipendolo perché non riesco a capire quale sia la retta di azione dello stesso, che so essere una retta di azione impropria del piano : ma allora in questo caso come devo considerare la coppia M esercitata dal doppio bipendolo nell'ambito dell'equilibrio grafico ?

Sempre in riferimento a questo esercizio, tanto per fare un esempio, il pendolino in B fa parte delle forze esterne o di quelle interne relative al singolo tratto ? Va considerato solo nelle equazioni simboliche e non in quella dell'equilibrio globale o in entrambe ?

Al di là delle rette di azione dei vari vincoli non ho ben chiare le condizioni di equilibrio grafico alla traslazione e rotazione quando ci sono due e tre forze.
Insomma alcuni concetti base ce li ho in mente, ma in questi casi avere un "testo" scritto di riferimento grazie a cui tenere a mente certi criteri di base fonamdentali (per l'appunto quei due prima citati nel tuo post ovvero :

    [*:3rom9t6v]Sapere come reagiscono i vincoli;[/*:m:3rom9t6v]
    [*:3rom9t6v]Sapere quali sono le condizioni di equilibrio grafico alla traslazione e rotazione nel caso di due e tre forze.[/*:m:3rom9t6v][/list:u:3rom9t6v]



Se puoi, abbi pietà, potresti farmi quindi un resoconto di questi due punti con tutte le informazioni di cui tenere conto per il tracciamento delle reazioni vincolari mediante l'equilibrio grafico nelle varie tipologie di telai isostatici ?
Ovviamente con i tuoi dovuti tempi.

(Forse salveresti uno studente dall'ennesima debacle.)


Rimango a tua disposizione per ogni tua richiesta in termini di argomenti da chiarire.

Ti ringrazio come sempre in anticipo :smt023 .

peppe.carbone.90
Ok. Avevo cominciato a scrivere qualcosa che è quello che segue. Ho letto i tuoi dubbi e non appena posso, ti rispondo nello specifico.
Intanto se vuoi, puoi leggere quello che ho già scritto.

Applicazione del metodo grafico per la risoluzione dei telai isostatici piani

Come ci siam detti, per applicare il metodo grafico è necessario conoscere preliminarmente:

[list=1]
[*:22jfr45k] Come reagiscono i vincoli;

[/*:m:22jfr45k]
[*:22jfr45k] Quali sono le condizioni di equilibrio grafico che il sistema di forze agente (carichi) e reagente (reazioni vincolari) devono soddisfare.[/*:m:22jfr45k][/list:o:22jfr45k]

Cominciamo dal primo punto. Riguardo le reazioni dei vincoli (siano essi esterni o interni) possiamo affermare che:


    [*:22jfr45k] Il carrello reagisce con una forza ortogonale al piano di scorrimento e passante per il vincolo stesso;[/*:m:22jfr45k]
    [*:22jfr45k] Il pendolo reagisce con una forza diretta come il pendolo e passante per il vincolo stesso;[/*:m:22jfr45k]
    [*:22jfr45k] Il quadripendolo reagisce con un momento;[/*:m:22jfr45k]
    [*:22jfr45k] La cerniera reagisce con una forza comunque orientata nel piano passante per il vincolo stesso;[/*:m:22jfr45k]
    [*:22jfr45k] Il bipendolo reagisce con una forza parallela alla direzione dei pendolini e comunque disposta nel piano;[/*:m:22jfr45k]
    [*:22jfr45k] L'incastro reagisce con una forza comunque orientata nel piano e comunque disposta.[/*:m:22jfr45k][/list:u:22jfr45k]

    Queste considerazioni sono quelle che consentono di applicare efficaciemente il metodo grafico.
    Se si stanno applicando le equazioni cardinali della statica, si preferisce ragionare con le componenti delle reazioni vincolari. Così, scomponendo la reazione della cerniera lungo le due direzioni canoniche, si ottengono le due componenti; trasportando la reazione del bipendolo sul vincolo stesso, si ottiene la reazione trasportata più un momento detto di trasporto infine, trasportanto la reazione dell'incastro su di esso e scomponendola, si ottengono le due componenti orizzontale e verticale e il momento di trasporto.

    Passiamo al secondo punto.
    Dato un sistema costituito da un numero qualsiasi di forze, diremo che esso è in equilibrio statico se:


      [*:22jfr45k] Il poligono delle forze si chiude (equilibrio alla traslazione);[/*:m:22jfr45k]
      [*:22jfr45k] Il primo e ultimo lato del poligono funcolare coincidono (equilibrio alla rotazione).[/*:m:22jfr45k][/list:u:22jfr45k]

      Se il sistema di forze in particolare è costituito da sole due forze, diremo che esse sono in equilibrio (sia alla traslazione sia alla rotazione) se formano una coppia di braccio nullo.

      Se il sistema di forze è invece costituito da tre forze, diremo che esse sono in equilibrio se il loro poligono delle forze risulta chiuso (equilibrio alla traslazione) e se si incontrano in uno stesso punto (equilibrio alla rotazione).

      Queste condizioni risultano una particolarizzazione delle condizioni generali elencate su e che pertanto, volendo, possono sempre essere usate.

      Esempio. Trave appoggiata incernierata caricata con una forza $"F"$ inclinata.



      Ragonamento sulle reazioni vincolari: la cerniera reagisce con una forza comunque orientata passante per essa, mentre il carrello deve reagire con una forza ortogonale al suo piano di scorrimento e passante per esso; dunque traccio le direzioni ora dette:



      In realtà la cerniera non so in che direzione reagisce, mentre la direzione della reazione del carrello è sicuramente quella verticale.
      A questo punto devo fare l'equilibrio di tre forze: carico, reazione carrello, reazione cerniera.
      So che:


        [*:22jfr45k]il poligono delle forze si deve chiudere;[/*:m:22jfr45k]
        [*:22jfr45k] le tre forze si devono intersecare in un punto.[/*:m:22jfr45k][/list:u:22jfr45k]

        Il poligono delle forze non posso ancora tracciarlo perché per farlo devono essere note tutte le direzioni delle forze.
        Applico allora prima la seconda condizione, la quale mi impone che le tre forze si incontrino in un punto; ottengo allora:



        Adesso che conosco le direzioni, posso costruire il poligono delle forze e ricavare i moduli delle reazioni vincolari.
        Quindi, la strategia risolutiva consiste prima nel trovare le direzioni delle reazioni imponendo che si intersechino in un punto e poi i moduli, imponendo che il poligono si chiuda.

        Attenzione al fatto che il punto di intersezione non è detto sia un punto "finito", potrebbe anche essere un punto all'infinito.
        Altra cosa che ti interessa solo relativiamente: il metodo grafico risulta comodissimo se hai a che fare con inclinazioni semplici ($30°$, $45°$ etc...), mentre meglio lasciar perdere se ci sono inclinazioni particolari. Ma sicuramente il prof farà in modo che non abbiate problemi ad applicarlo.

        Mi pare di non aver dimenticato nulla e spero di non aver commesso errori.

        Ciao.

        EDIT: post in fase di...revisione :-D

qwert90
Caro JoJo_90, permettimi di ringraziarti per quello che hai scritto e per l'aiuto che mi hai dato e stai dando; è difficile trovare in un Forum qualcuno che sia così ben disposto all'aiuto altrui e con così grande generosità. Per questo ti ringrazio.
Il tuo post l'ho subito salvato tra i Preferiti e provvederò a stamparmelo al più presto.

Vorrei chiederti una cosa in particolare, che rientra un po' tra i miei svariati talloni di Achille (ne ho più di uno :-D ); potresti spiegare meglio e fare anche un esempio circa questo "caso applicativo" particolare che hai posto alla fine della tua trattazione :

Attenzione al fatto che il punto di intersezione non è detto sia un punto "finito", potrebbe anche essere un punto all'infinito.


?

Potresti fare un esempio in cui vi è tale particolare situazione e spiegarmi come ci si comporta ?


Grazie, per il resto COMPLIMENTI e GRAZIE INFINITE per la tua generosità :-) :smt023 .

peppe.carbone.90
Prego, figurati; l'importante, indipendentemente da quello che scrivo, è che tu capisca i concetti generali, perché una volta appresi questi (con allenamento ed esercizio) saprai adattarti ad ogni occasione.
Ora, ti vorrei precisare che il mio post precedente costituisce proprio una impostazione generale in cui non ho trattato (in quanto impossibile) tutti i casi in cui ti puoi imbattere.


Veniamo ai tuoi dubbi e, per semplicità, affrontiamoli uno alla volta.

"qwert90":
Mi "impallo" ad esempio quando c'è in tal caso un doppio bipendolo perché non riesco a capire quale sia la retta di azione dello stesso, che so essere una retta di azione impropria del piano : ma allora in questo caso come devo considerare la coppia M esercitata dal doppio bipendolo nell'ambito dell'equilibrio grafico ?


Considera la stessa struttura che ho postato prima, solo che al posto della cerniera pensa che sia il bipendolo orizzontale.
Quindi hai una trave vincolata con bipendolo e carrello e caricata con una forza $"F"$. Ripercorrendo i passaggi che ho scritto, riesci a risolvere la struttura?

qwert90
Ciao JoJo_90.

Dopo un po' di scervellamenti continui ci sono arrivato : sono giunto, credo, alla individuazione delle reazioni vincolari.

Uno dei miei errori, consisteva anche nel fatto che consideravo la reazione del pendolino in B come una "forza interna" e non esterna. E quindi non la consideravo nell'equilibrio globale della struttura.

Allora in pratica parto dal tratto scarico, ovvero quello di destra. Trovo la direzione della retta di azione di D che sarà parallela ai pendolini del doppio pendolo C.

Poi passo all'equilibrio globale e vedo che sono in gioco il Momento del doppio bipendolo, la forza ql risultante del carico distribuito, la reazione del pendolino B e la reazione di D.

Ora : se si guarda la cosa in generale si vede che c'è un Momento che deve essere equilibrato da una coppia.
Non si conosce il verso del momento.

Però ragionando un po' anche intuitivamente, mi sono accorto che alla fine la forza ql (di verso noto e con retta di azione nota) deve formare una coppia con la risultante della reazione di B e di D (che sarà quindi pari ed opposta alla forza ql) tale da bilanciare il momento.

Ora noto il verso di ql, tale coppia dovrà essere oraria, mentre invece sarà antiorario il momento Ma.

Da ciò si ricavano le reazioni varie, ovvero quella di B, quella di D.



Detto giusto ?

peppe.carbone.90
Si, credo sia abbastanza corretto e anche molto interessante come procedimento. Tuttavia, procedendo in tal modo, si pone un problema (comunque affrontabile) che è la determinazione della retta d'azione della risultante fra la reazione della cerniera in $D$ e reazione del pendolo in $B$ (che devi conoscere per sapere il braccio della coppia che formano).

Dovresti quindi conoscere la regola grafica che ti consente di trovare la posizione del risultante.

Una via alternativa di procedere è quella di considerare che pendolo e quadripendolo sono equivalenti a un bipendolo (ideale) con i pendolini inclinati come il pendolo.

Si ottiene quindi un arco a tre cerniere, di cui due sono improprie (bipendolo ideale e bipendolo interno) e una propria (cerniera in $D$).
Se quindi sai risolvere graficamente gli archi a tre cerniere, dovresti riuscire a risolvere anche questo.

Comunque, come ti ho scritto, il tuo metodo mi pare corretto. Se vuoi, prova a portarlo avanti fino alla fine, con conti e tutto, così poi ne discutiamo (e in caso dopo puoi provare anche ad intraprendere la via alternativa che ti ho indicato).

Ciao.

qwert90
Tuttavia, procedendo in tal modo, si pone un problema (comunque affrontabile) che è la determinazione della retta d'azione della risultante fra la reazione della cerniera in D e reazione del pendolo in B (che devi conoscere per sapere il braccio della coppia che formano).


Scusami JoJo_90, in tal caso la risultante della reazione di B e di D non dovrà essere pari a ql ma verso il basso (con verso quindi opposto) e con una retta di azione parallela a quella di ql ?

peppe.carbone.90
Si; mi sono spiegato male: del risultante puoi trovare modulo (uguale al carico), verso e direzione. Manca però il punto di applicazione ovvero la posizione nel piano.

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