Dubbi di geometria, qualcuno mi aiuta?

John_Nash11
Ciao a tutti.:-)
Nel corso di questo tour de force di geometria analitica sto incappando in diversi punti non molto chiari, per me.. Capisco l'idea di base ma non molto a fondo, per cui andando avanti mi capita di avere dei ripensamenti... mmm.. :?
Sapreste aiutarmi? Elenco i miei dubbi:

1) Non capisco bene quest'esercizio di verifica di applicazioni lineari. Si controlla l'additività e l'omogeneità.
E' scritto così:
Sia $T$ un'applicazione da $R^2->R$ data da $T|(x),(y)|= (x^3 + y^3)^(1/3)$.
Allora $T(\lambdav)=\lambdaT(v)$ per ogni $\lambda in R$ e $v in R^2$, ma $T$ non è additiva.
Infatti: $T (|(1),(0)| + |(0),(1)|) = T|(1),(1)| = 2^(1/3) != 2 = 1 + 1 = T|(1),(0)| + T|(0),(1)|$
Non capisco bene l'ultima riga e le varie uguaglianze non sono molto chiare..

2) Non capisco bene questa definizione:
Una qualunque applicazione lineare è univocamente determinata dai valori che assume su una base.
Me la spieghereste meglio?

3) Riguardo nucleo ed immagine il libro dice:
Ad ogni applicazione lineare $T:V->W$ possiamo associare 2 sottoinsiemi:
(a) l'immagine......... ok ;
(b) il nucleo $KerT = {v in V $ $|$ $ T(v) = O} sube V ;$

Cioè, il nucleo sarebbe l'insieme di tutti gli elementi di $v in V$ che vanno nel vettore zero dell'insieme di destinazione (in questo caso $W$) ??

4) Sia $T:V->W$ un'applicazione lineare, perchè $T$ è iniettiva se e solo se $KerT={O}$ ??

5) Perchè queste due cose sono uguali?

$Span(|(1), (-2) ,(0)|$ , $|(-1),(2),(0)|$ , $|(0),(0),(1)|)=Span(|(1),( -2) ,(0)|$ , $|(0),(0),(1)|)$

Per ora basta così. Spero di non aver fatto errori con le formule.:oops:
So che alcune o probabilmente tutte queste saranno cazzate per qualcuno di voi.. e mi dispiace..
Spero possiate comunque aiutarmi a chiare i miei dubbi.
Grazie.
Ciao! :wink:

Risposte
irenze
1) Un'applicazione è lineare se e solo se è omogenea e additiva, e questo mi sembra che tu l'abbia capito.
Per quanto riguarda la prima riga significa che $T$ è omogenea, perchè se prendi $\lambda (x,y)$ hai che $T(\lambda (x,y)) = (\lambda^3)^{1/3} T(x,y) = \lambda T(x,y)$.
La seconda è solo una verifica che $T$ non è additiva. Basta UN controesempio, nel tuo caso con i due vettori della base canonica. Da una parte della disuguaglianza calcoli $T(e_1 + e_2)$ e dall'altra $T(e_1) + T(e_2)$, e controlli che non sono uguali. Il mettere le cose "a specchio" è solo per visulaizzare meglio.

irenze
2) Supponi di avere assegnati i valori di una applicazione lineare $T: V \to W$ su una base $v_1 , ... , v_n$ di $V$.
Dato un qualunque vettore $v$ di $V$ esso si decompone in maniera unica come combinazione lineare degli elementi della base, cioè $v = \alpha_1 v_1 + ... + \alpha_n v_n$. Ma allora per la linearità e l'omogeneità di $T$, sappiamo calcolare $T(v) = \alpha_1 T(v_1) + ... + \alpha_n T(v_n)$ (DEVE essere così). Cioè una volta che sono date le immagini degli elementi della base è determinata UNIVOCAMENTE l'immagine di ogni elemento di $V$. Questo è il significato di quell'affermazione.

irenze
3) Esatto!!! :-D

irenze
4) Se $T$ è iniettiva, allora dal momento che $T(0) = 0$ (ovvio, basta che guardi all'omogeneità) nessun altro elemento di $V$ può avere immagine $0$, quindi $KerT = {0}$.
Viceversa, sia $KerT = {0}$ e supponi per assurdo che $T$ non sia iniettiva. Allora esistono $v_1 \neq v_2$ tali che $T(v_1) = T(v_2)$. Ma allora $v = v_1 - v_2 \neq 0$ è tale che $T(v) = T(v_1) - T(v_2) = 0$, contraddizione.

irenze
5) Perché i primi due vettori non sono linearmente indipendenti (il secondo è l'opposto del primo) e quindi ne puoi eliminare uno.

alvinlee881
3) si, il nucleo è l'insieme di tutti gli elementi $v inV$ che sono mandati tramite $T$ nel vettore nullo. Ad esempio l'applicazione $T:RR^2->RR^2$ definita da $T((x_1),(x_2))=((x_1-x_2),(x_2-x_1))$ ha come nucleo tutti i vettori del tipo $((t),(t))$, con $t in RR$. Infatti i vettori di questo tipo vengono mandati in $((t-t),(t-t))=((0),(0))$, quindi tali vettori appartengono al nucleo. Il nucleo è quindi la retta di equazione cartesiana $x_2=x_1$, e ha dimensione 1, in quanto $((1),(1))$ ne è una base.. L'immagine di $T$ è lo Span delle colonne della matrice $A$ associata a questa applicazione lineare, cioè $A=((1,-1),(-1,1))$. Come vedi, $((-1),(1))=-1*((1),(-1))$, quindi i due vettori sono linearmente dipendenti, cioè $Span (((1),(-1))$,$((-1),(1)))$$=$$Span((1),(-1))$,e quindi $((1),(-1))$ è una base di $ImT$, da cui $ImT$ ha dimensione 1: il tutto è in perfetto accordo col teorema di della dimensone, infatti $dimRR^2=2=dimKerT+rkT=1+1$.
4)Ci sono due implicazioni da dimostrare. Per la prima, cioè che se T è iniettiva, allora il nucleo è il solo vettore nullo, ragiona così: un'applicazione è iniettiva se ad elementi differenti dello spazio di partenza ($V$) corrispondono elementi differenti dello spazio di arrivo ($W$) (per definizione di iniettività). Ogni elemento del nucleo viene mandato nel vettore nullo. Quindi non possono esserci in T due o più elementi distinti, poichè sarebbero tutti mandati nel vettore nullo, e l'applicazione non sarebbe quindi iniettiva. Ce ne può quindi essere solo uno, e questo è proprio il vettore nullo, che sappiamo appartenere a $KerT$ poichè $T(0)=0$, cosa facilmente dimostrabile sfurttando la linearità di $T$ (oppure il vettore nullo c'è perchè $KerT$ è un sottospazio, e deve quindi contenerlo). Per la seconda implicazione, cioè che se $KerT={bar0}$ allora T è iniettiva, ragiona così: (ometto tutti i vari "per ogni" ecc..) $v_1!=v_2=>T(v_1)!=T(v_2)$, (definizione di iniettività) è equivalente a dire $T(v_1)=T(v_2)=>v_1=v_2$. Partiamo dunque da $T(v_1)=T(v_2)$. Abbiamo $T(v_1)=T(v_2)=>T(v_1)-T(v_2)=bar0=>T(v_1-v_2)=bar0$, da cui si vede che $v_1-v_2$ deve appartenere a $KerT$ (è mandato nel vettore nullo tramite T). Per ipotesi sappiamo però che $KerT={bar0}$, cioè è il solo vettore nullo, quindi deve essere $v_1-v_2=bar0$, da cui $v_1=v_2$, che dimostra l'iniettività.
5) quei due cosi sono uguali perchè il vettore $((-1),(2),(0))=-1*((1),(-2),(0))+0*((0),(0),(1))$, cioè è esprimibile come combinazione lineare degli altri due. Vuol dire che i tre vettori sono linearmente DIpendenti, ognuno si può esprimere come combinazione lineare degli altri due, quindi, proprio per definizione di Span (lo Span è l'insieme delle possibli combinazioni lineari), uno dei tre appartiene allo span degli altri 2, non contribuisce in nessun modo a generare lo spazio.
Come esempio ancora più semplice, prendi i due vettori in RR^2 $((1),(1)),((2),(2))$. $Span(((1),(1))$,$((2),(2)))$ è la retta di equazione cartesiana $y=x$, poichè ogni vettore appartenente a questa retta si può scrivere come $a_1((1),(1))+a_2((2),(2))$, con $a_1,a_2 in RR$. Se però fissi $a_2=0$, vedi che riesci comunque a ottenere la retta, fatta di tutti i multipli di $((1),(1))$, quindi lui da solo riesce a generare la retta, cioè $RR=Span((1),(1))$, ma la retta la generava anche ${((1),(1)),((2),(2))}$, cioè $RR=Span(((1),(1))$,$((2),(2)))=Span((1),(1))$. Esistono quindi infiniti sistemi di generatori (un altro è ${((1),(1))$,$((2),(2))$,$((3),(3))}$ e così via...) e proprio per questo si introducono le basi. Esse hanno in più la proprietà di dover contenere vettori linearmente indipendenti, quindi nel nostro caso una base sarebbe ${((1),(1))}$.
Mi scuso per la lunghezza, spero di essere stato utile
ciao :-D

John_Nash11
Grazie irenze e grazie tommy!! Ora và meglio!! :-)

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