Dimensione Autospazi.
Insorge un dubbio.
Io so che la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi ammessi nel dominio ( Spazio Vettoriale ) di una qualsivoglia funzione è uguale alla dimensione del dominio stesso se l'endomorfismo è diagonalizzabile.
- la condizione di sopra è sufficiente o anche necessaria ? Cioè, immaginiamo che ho una funzione da R^3 in R^3 ( endomorfismo ) in cui l'asse delle x è il mio autospazio di dimensione 1 e poi ho un altro autospazio che è un piano, ma non yz, bensì un altro piano passante semplicemente per l'origine. In questo caso i due autospazi si intersecano solo nell'origine come deve essere e chiaramente ho che la somma delle loro dimensioni è 3 come deve essere. Ma questo endomorfismo ad occhio e croce non è diagonalizzabile perché non è possibile prendere una base di autovettori ( dato che gli autovettori del piano stanno posizionati secondo l'inclinazione di tale piano generico ).
-è necessario prendere un endomorfismo ? se volessi fare questa dissertazione sulla somma delle dimensioni degli autospazi è necessario che vado da R^n in R^n ?
Preferirei avere spiegazioni teoriche e non tanto dimostrazioni
Grazie in anticipo
Io so che la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi ammessi nel dominio ( Spazio Vettoriale ) di una qualsivoglia funzione è uguale alla dimensione del dominio stesso se l'endomorfismo è diagonalizzabile.
- la condizione di sopra è sufficiente o anche necessaria ? Cioè, immaginiamo che ho una funzione da R^3 in R^3 ( endomorfismo ) in cui l'asse delle x è il mio autospazio di dimensione 1 e poi ho un altro autospazio che è un piano, ma non yz, bensì un altro piano passante semplicemente per l'origine. In questo caso i due autospazi si intersecano solo nell'origine come deve essere e chiaramente ho che la somma delle loro dimensioni è 3 come deve essere. Ma questo endomorfismo ad occhio e croce non è diagonalizzabile perché non è possibile prendere una base di autovettori ( dato che gli autovettori del piano stanno posizionati secondo l'inclinazione di tale piano generico ).
-è necessario prendere un endomorfismo ? se volessi fare questa dissertazione sulla somma delle dimensioni degli autospazi è necessario che vado da R^n in R^n ?
Preferirei avere spiegazioni teoriche e non tanto dimostrazioni
Grazie in anticipo
Risposte
"Bacchinif":
Insorge un dubbio.
Io so che la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi ammessi nel dominio ( Spazio Vettoriale ) di una qualsivoglia funzione è uguale alla dimensione del dominio stesso se l'endomorfismo è diagonalizzabile.
- la condizione di sopra è sufficiente o anche necessaria ? Cioè, immaginiamo che ho una funzione da R^3 in R^3 ( endomorfismo ) in cui l'asse delle x è il mio autospazio di dimensione 1 e poi ho un altro autospazio che è un piano, ma non yz, bensì un altro piano passante semplicemente per l'origine. In questo caso i due autospazi si intersecano solo nell'origine come deve essere e chiaramente ho che la somma delle loro dimensioni è 3 come deve essere. Ma questo endomorfismo ad occhio e croce non è diagonalizzabile perché non è possibile prendere una base di autovettori ( dato che gli autovettori del piano stanno posizionati secondo l'inclinazione di tale piano generico ).
Ma i vettori appartenenti ad una base formata da autovettori (o, come si dice, i vettori di una base diagonalizzante) non sono tenuti ad essere ortogonali; basta che essi siano linearmente indipendenti.
Affinché ciò accada in \(\mathbb{R}^3\), come ben saprai, basta che i tre vettori non appartengano contemporaneamente allo stesso piano e ciò, nella situazione che hai descritto, di sicuro non accade.
Quindi, di che ti preoccupi?
Per quel che riguarda la condizione di diagonalizzabilità, essa è necessaria e sufficiente.
"Bacchinif":
-è necessario prendere un endomorfismo ? se volessi fare questa dissertazione sulla somma delle dimensioni degli autospazi è necessario che vado da R^n in R^n ?
Il problema è che per parlare di autospazi c'è bisogno di definire il concetto di autovettore e, come saprai, un autovettore di \(f\) è un vettore che soddisfa l'uguaglianza \(f(\mathbf{v}) =\lambda\ \mathbf{v}\) per un opportuno scalare \(\lambda\). Affinché una tale uguaglianza sia possibile c'è senza dubbio bisogno che \(f\) prenda valori nello stesso spazio vettoriale \(\mathbb{V}\) in cui è definita (perché, essendo \(\mathbf{v}\in \mathbb{V}\), si ha anche \(\lambda\ \mathbf{v}\in \mathbb{V}\) e dunque se \(f(\mathbb{v})\) appartenesse ad un altro spazio \(\mathbb{W}\), l'uguaglianza \(f(\mathbf{v}) = \lambda\ \mathbf{v}\) sarebbe priva di qualsiasi senso). Perciò è il concetto di autovettore ad essere definibile (e definito) unicamente per gli endomorfismi di uno spazio vettoriale.
Ciò, conseguentemente, causa il fatto che il concetto di autospazio è definito (e definibile in maniera sensata) unicamente per gli endomorfismi.
Grazie. Mi era sfuggito il "piccolo" dettaglio della indipendenza per quanto concerne il mio primo dubbio. In pillole :
"la somma delle dimensioni degli autospazi ammessi nel dominio è uguale alla dimensione del dominio stesso se e solo se da tutti gli autospazi posso estrarre una base del dominio-> esiste una base spettrale->la funzione è diagonalizzabile".
Confermi quindi che la condizione è se e solo se. Cioè non è necessario che i vettori della base spettrale siano tra loro ortogonali e quindi appartenenti agli assi coordinati.
grazie anche per il mio secondo dubbio, che è stato decisamente una svista.
"la somma delle dimensioni degli autospazi ammessi nel dominio è uguale alla dimensione del dominio stesso se e solo se da tutti gli autospazi posso estrarre una base del dominio-> esiste una base spettrale->la funzione è diagonalizzabile".
Confermi quindi che la condizione è se e solo se. Cioè non è necessario che i vettori della base spettrale siano tra loro ortogonali e quindi appartenenti agli assi coordinati.
grazie anche per il mio secondo dubbio, che è stato decisamente una svista.
Secondo voi è corretta come definizione ?
“la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi contenuti nel Dominio è la dimensione del Dominio stesso se e solo se all’Endomorfismo associo una matrice diagonale”.
Oppure dovrei aggiungere "posso associare" al posto di "associo" ? Cioè questo è sicuramente vero nel caso in cui cerco la matrice associata alla funzione rispetto alla Base Spettrale; ma è vero sempre ?
“la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi contenuti nel Dominio è la dimensione del Dominio stesso se e solo se all’Endomorfismo associo una matrice diagonale”.
Oppure dovrei aggiungere "posso associare" al posto di "associo" ? Cioè questo è sicuramente vero nel caso in cui cerco la matrice associata alla funzione rispetto alla Base Spettrale; ma è vero sempre ?
Intanto, ho modificato il post precedente includendo una dimostrazione della condizione necessaria e sufficiente.
Leggila, se vuoi.
Yes.
Occhio... Il fatto che tre vettori siano tra loro ortogonali non significa che appartengano agli assi coordinati.
Ad esempio, i tre vettori:
\[
\mathbf{v}_1 = (1,1,1),\ \mathbf{v}_2 = (1,-1,0),\ \mathbf{v}_3 = (1,1,-2)
\]
sono ortogonali, ma non appartengono agli assi (che immagino tu pensi sempre e comunque diretti lungo le direzioni degli elementi della base canonica, come fanno tutti quelli alle prime armi
).
Quello che però sicuramente puoi dire è che puoi usare gli elementi di una terna ortogonale (e.g., \(\mathbf{v}_1, \mathbf{v}_2, \mathbf{v}_3\)) per istituire un sistema di assi cartesiani ortogonali nello spazio; in altre parole, puoi sempre sceglierti gli assi in modo che i vettori della terna giacciano lungo di essi.
"Posso associare" è certamente meglio.
E, ad ogni buon conto, questo pare più un teorema che non una definizione.
Leggila, se vuoi.
"Bacchinif":
Grazie. Mi era sfuggito il "piccolo" dettaglio della indipendenza per quanto concerne il mio primo dubbio. In pillole :
"la somma delle dimensioni degli autospazi ammessi nel dominio è uguale alla dimensione del dominio stesso se e solo se da tutti gli autospazi posso estrarre una base del dominio-> esiste una base spettrale->la funzione è diagonalizzabile".
Confermi quindi che la condizione è se e solo se.
Yes.
"Bacchinif":
Cioè non è necessario che i vettori della base spettrale siano tra loro ortogonali e quindi appartenenti agli assi coordinati.
Occhio... Il fatto che tre vettori siano tra loro ortogonali non significa che appartengano agli assi coordinati.
Ad esempio, i tre vettori:
\[
\mathbf{v}_1 = (1,1,1),\ \mathbf{v}_2 = (1,-1,0),\ \mathbf{v}_3 = (1,1,-2)
\]
sono ortogonali, ma non appartengono agli assi (che immagino tu pensi sempre e comunque diretti lungo le direzioni degli elementi della base canonica, come fanno tutti quelli alle prime armi

Quello che però sicuramente puoi dire è che puoi usare gli elementi di una terna ortogonale (e.g., \(\mathbf{v}_1, \mathbf{v}_2, \mathbf{v}_3\)) per istituire un sistema di assi cartesiani ortogonali nello spazio; in altre parole, puoi sempre sceglierti gli assi in modo che i vettori della terna giacciano lungo di essi.
"Bacchinif":
Secondo voi è corretta come definizione ?
“la somma delle dimensioni di tutti gli Autospazi contenuti nel Dominio è la dimensione del Dominio stesso se e solo se all’Endomorfismo associo una matrice diagonale”.
Oppure dovrei aggiungere "posso associare" al posto di "associo" ? Cioè questo è sicuramente vero nel caso in cui cerco la matrice associata alla funzione rispetto alla Base Spettrale; ma è vero sempre ?
"Posso associare" è certamente meglio.
E, ad ogni buon conto, questo pare più un teorema che non una definizione.
Grazie, mi è sicuramente più chiaro.
In effetti è sicuramente un teorema.
In effetti è sicuramente un teorema.
Come faccio ad inserire testi scritti in LyX ?