Determinazione spazio vettoriale

gianni971
Buonasera, devo dimostrare che:
\(A=\left\{\left(ax^2+bx+c\right)∈R_2\left[x\right]:2a+3b=0\right\}\)
è uno spazio vettoriale.

Mi è facile dimostrarlo per i polinomi di grado 2 a coefficienti reali (l'insieme sarebbe chiuso sia per la somma interna sia per il prodotto esterno), invece, con la seconda condizione non so come comportarmi.

(In generale mi trovo in difficoltà a dimostrare qualcosa mentre mi riesce meglio dimostrare con un controesempio la non validità di qualcosa.)

Risposte
killing_buddha
Se io ti chiedessi di dirmi se il sottoinsieme di $RR^3$ fatto dai vettori $(a,b,c)$ tali che $2a+3b=0$ è uno spazio vettoriale, cosa risponderesti? E questo esempio è diverso in qualcosa? Se sì, in cosa?

Uomo Grasso
Ciao, provo ad aiutarti io! :D

Lavoriamo per comodità con i vettori del tipo \(\displaystyle \mathbf{v}=(a,b,c) \), tanto è equivalente. La somma di due vettori di questo tipo è \(\displaystyle \mathbf{v}_1+\mathbf{v}_2=(2a,2b,2c) \). Il problema adesso è capire se tale vettore soddisfa ancora la condizione: si ha \(\displaystyle 2(2a)+3(2b)=4a+6b=0 \), e tenendo presente \(\displaystyle 2a+3b=0 \), si vede subito che le due equazioni sono equivalenti (basta moltiplicare per due!).

D'altro canto \(\displaystyle \lambda\mathbf{v}=(\lambda a,\lambda b, \lambda c) \): considera quindi l'equazione \(\displaystyle 2\lambda a+3\lambda b=0 \). La questione è sempre la stessa, poiché l'equazione si riscrive \(\displaystyle \lambda(2a+3b)=0 \), certamente verificata.

Lo zero di $RR^3$ è sicuramente incluso poiché il vettore \(\displaystyle (0,0,0) \) soddisfa certamente l'equazione \(\displaystyle 2a+3b=0 \), che sostituendo diventa semplicemente l'identità \(\displaystyle 0=0 \).

Se ho commesso degli errori qualcuno mi correggerà spero :D ciao!

anto_zoolander
Ovviamente l'OP deve conoscere gli isomorfismi per capire di cosa parlate :)

gianni971
Gli isomorfismi non li abbiamo ancora fatti... Però ho capito la risposta di @Uomo Grasso. Grazie a tutti.

killing_buddha
"gianni97":
Gli isomorfismi non li abbiamo ancora fatti... Però ho capito la risposta di @Uomo Grasso. Grazie a tutti.

Mi togli una curiosità? Come si fa a "non avere fatto" gli isomorfismi? Un isomorfismo è un omomorfismo invertibile, non c'è alcun bisogno di "farlo"; è semplicemente un aggeggio di cui il linguaggio di cui disponi ti permette di parlare. Un aggeggio molto utile, tra l'altro.

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