Che ne pensate della risoluzione di questo esercizio?
Mostrare la linearità della corrispondenza $f$ che associa ad ogni vettore $v$ di uno spazio vettoriale $V$ la sua i-esima componente rispetto a una prefissata base. Scrivere le equazioni di $f$
Svolgimento
1)Dico che $B={v_1,...,v_i,....,v_n}$ è una generica base dello spazio vettoriale $V$ per cui ogni vettore $v$ di $V$ può essere espresso come combinazione lineare dei vettori della base
$v=alpha_1v_1+....+alpha_iv_i+.....alpha_nv_n$ dove le alpha sono scalari
La componente i-esima di $v$ rispetto a $B$ è $alpha_i$ per cui scrivo l'applicazione
$f: AAvinVrightarrowf(v)=alpha_i AAalpha_iinR$
Dominio=$V$
Codominio=$R$
2)Dimostriamo che l'applicazione è lineare facendo vedere che $AA(a,b)inV$ e $AA(gamma,delta)inR$
$f(gammaa+deltb)=gammaf(a)+deltaf(b)$
Decomponendo i vettorei $a$ e $b$ rispetto alla base $B$ sono riuscito a dimostrarlo facilmente quindi l'applicazione è lineare..
3)Adesso mi si richiede di scrivere le equazione di tale omomorfismo rispetto alla base $B$ di $V$ e alla base standard di $R$ (io ho scelto arbitrariaente la base standard perchè era più semplice..)
Una volta stabilite una base di partenza e una di arrivo dovre trovare le immagini tramite $f$ dei i vettori di $B$
ma non so come fare in quanto non so quanto può fare $f(v_1)$ ecc ecc..
Avevo pensato di decomporre i vettori di $B$ rispetto agli stessi vettori della base...in tal modo otterrei che
$v_1=(1,0,0,.....,0)$ e dunque saprei per certo che la sua i-esima componente è 0 per cui $f(v_1)=0$
Quello che mi manca è la teoria per dire che i vettori della base vanno presi in componenti rispetto alla base stessa?!
Svolgimento
1)Dico che $B={v_1,...,v_i,....,v_n}$ è una generica base dello spazio vettoriale $V$ per cui ogni vettore $v$ di $V$ può essere espresso come combinazione lineare dei vettori della base
$v=alpha_1v_1+....+alpha_iv_i+.....alpha_nv_n$ dove le alpha sono scalari
La componente i-esima di $v$ rispetto a $B$ è $alpha_i$ per cui scrivo l'applicazione
$f: AAvinVrightarrowf(v)=alpha_i AAalpha_iinR$
Dominio=$V$
Codominio=$R$
2)Dimostriamo che l'applicazione è lineare facendo vedere che $AA(a,b)inV$ e $AA(gamma,delta)inR$
$f(gammaa+deltb)=gammaf(a)+deltaf(b)$
Decomponendo i vettorei $a$ e $b$ rispetto alla base $B$ sono riuscito a dimostrarlo facilmente quindi l'applicazione è lineare..
3)Adesso mi si richiede di scrivere le equazione di tale omomorfismo rispetto alla base $B$ di $V$ e alla base standard di $R$ (io ho scelto arbitrariaente la base standard perchè era più semplice..)
Una volta stabilite una base di partenza e una di arrivo dovre trovare le immagini tramite $f$ dei i vettori di $B$
ma non so come fare in quanto non so quanto può fare $f(v_1)$ ecc ecc..
Avevo pensato di decomporre i vettori di $B$ rispetto agli stessi vettori della base...in tal modo otterrei che
$v_1=(1,0,0,.....,0)$ e dunque saprei per certo che la sua i-esima componente è 0 per cui $f(v_1)=0$
Quello che mi manca è la teoria per dire che i vettori della base vanno presi in componenti rispetto alla base stessa?!

Risposte
Bé, io direi che se indichi con $v_i$ i vettori della base, allora è ovvio che $v_i$ può essere espresso come il vettore che ha come componenti tutti zeri tranne un $1$ nella posizione $i$-esima. Per cui mi sembra che
$f(v_j)=0$ se $j\ne i$
$f(v_j)=1$ se $j=1$
e questa ultima cosa si può scrivere come $f(v_j)=\delta_{ji}$ (il simbolo di Kronecker).
$f(v_j)=0$ se $j\ne i$
$f(v_j)=1$ se $j=1$
e questa ultima cosa si può scrivere come $f(v_j)=\delta_{ji}$ (il simbolo di Kronecker).
grazie ciampax!
in questo caso va tutto a gonfie vele ma in altri esercizi simili è necessario sempre esprimere i vettori della base di partenza in componenti rispetto alla stessa base?
Insomma conviene sempre fare così oppure dipende da esercizio a esercizio?
in questo caso va tutto a gonfie vele ma in altri esercizi simili è necessario sempre esprimere i vettori della base di partenza in componenti rispetto alla stessa base?
Insomma conviene sempre fare così oppure dipende da esercizio a esercizio?
Sempre meglio procedere così per due motivi: 1) le cose sono più chiare; 2) in questo modo ottieni, direttamente, anche la matrice che rappresenta l'applicazione lineare. In generale se $f:V\rightarrow W$ e $\{v_i\}_{i=1,\lodts,n}$ base di $V$ e $\{w_\alpha\}_{\alpha=1,\ldots,m}$ base di $W$, allora puoi scrivere
$f(v_i)=\sum_{\alpha=1}^m a_{i\alpha} w_\alpha$
e gli $a_{i\alpha}$ sono le componenti della matrice associata all'applicazione.
Nel caso precedente la matrice che rappresenta l'applicazione è
$M=(0,0,\ldots,0,1,0,\ldots,0)$ con $1$ nella posizione $i$-esima.
Pertanto, le equazioni sono le seguenti: se $v=(x_1,\ldots,x_n)\in V$ allora
$f(v)=M v^T=x_i=\sum_{j=1}^n x_j \delta_{ij}$
P.S.: prima ti avevo scritto solo la matrice di rappresentazione.
$f(v_i)=\sum_{\alpha=1}^m a_{i\alpha} w_\alpha$
e gli $a_{i\alpha}$ sono le componenti della matrice associata all'applicazione.
Nel caso precedente la matrice che rappresenta l'applicazione è
$M=(0,0,\ldots,0,1,0,\ldots,0)$ con $1$ nella posizione $i$-esima.
Pertanto, le equazioni sono le seguenti: se $v=(x_1,\ldots,x_n)\in V$ allora
$f(v)=M v^T=x_i=\sum_{j=1}^n x_j \delta_{ij}$
P.S.: prima ti avevo scritto solo la matrice di rappresentazione.
perfetto! grazie ancora ciampax, era ragionevole in effetti lavorare in questo modo!
