Algebra Lineare, prodotto di matrici

hulrik83
Salve ragazzi! Ho un problema sulla comprensione di un esercizio, il libro su cui sto studiando mi propone una soluzione che non riesco a comprendere, moltiplicando due matrici, in posizione a11 dovrebbe risultare -3+2i

-moltiplicando le righe della matrice A con le colonne della matrice B risulta l'espressione [(1+i)i+(2-i)(-1)]
-nella nuova matrice, secondo il testo, dovrebbe risultare in posizione a11 -3+2i
non riesco a capire come sia possibile, addirittura mi risulta una potenza di i che il testo non propone, ho provato a girare anche per youtube ma tutti i video trattano solo esempi semplici senza lettere.
Se dovesse essere utile, il libro su cui sto studiando è di Enrico Gregorio, primo anno di università
Grazie infinite

Risposte
killing_buddha
Sarebbe saggio scrivere anche le matrici che stai cercando di moltiplicare (oppure rifare il conto finché non ti viene) non trovi?

Uomo Grasso
Ciao, credo che il tuo problema in questo caso sia che $i$ è l'unità immaginaria, non una lettera a caso, quindi $i^2=-1$. Se provi a rivedere il tuo conto vedi che è equivalente a quello del libro!

hulrik83
"Uomo Grasso":
Ciao, credo che il tuo problema in questo caso sia che $ i $ è l'unità immaginaria, non una lettera a caso, quindi $ i^2=-1 $. Se provi a rivedere il tuo conto vedi che è equivalente a quello del libro!


grazie infinite :)

anto_zoolander
per me dovrebbero abolire lo studio dei numeri complessi come quantità del tipo $a+bi$ che portano a questi errori e ne limitano la comprensione

Magma1
[ot]@anto: ma quello è un simbolo convenzionale; l'attribuzione della colpa degli errori non può essere rivolta al simbolo innocente, ma a chi lo spiega in modo ambiguo e poco chiaro; non trovi?

Non è voglia di polemica, ma semplice curiosità :-D :weedman:[/ot]

anto_zoolander
@magma
[ot]figurati se instauro una polemica, forumamente parlando ci conosciamo :-D

secondo me vederli proprio come una struttura $(RR^2;+,*)$ renderebbe di più il concetto facendo capire che parliamo di cose ben precise e magari definire $CC:=(RR^2;+,*)$ l'intera struttura.
Porterebbe in rilievo anche il fatto che $RR$ non sia un sottoinsieme di $CC$ bensì una immersione.

forse dovrei dormire di più e lamentarmi di meno :-k[/ot]

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