Tutti gli studenti di ingegneria di tor vergata....
(o quasi) hanno fatto il primo esonero di fisica2 sabato scorso.
per sentirmi piu' tranquillo nel frattempo che escono i risultati posto un paio d'esercizi che non sono al cento percento sicuro.
Un condensatore a facce piane e parallele (avente superficie $Sigma$ e distanti $h$) viene caricato mantenendo una differenza di potenziale $V=V_A-V_B$ tra le armature. SUccessivamente una lastra di dielettrico, di costante dielettrica relativa $epsilon_r$, viene inserito tra le armature. Tale lastra ha la medesima superficie $Sigma$ delle armature e spessore $x
$C_i=epsilon_0Sigma/h,C_f=((h-x)/(epsilon_0Sigma)+x/(epsilon_0epsilon_rSigma))^-1=(epsilon_0epsilon_rSigma)/(epsilon_r(h-x)+x)$
$C_f=2C_i rArr (epsilon_0epsilon_rSigma)/(epsilon_r(h-x)+x)=2epsilon_0Sigma/h rArr x=(epsilon_rh)/(2(epsilon_r-1))=7.5mm$
carica presente allo stato finale:
$Q=C_(f) *V$
differenza di potenziale ai capi del dielettrico, che ho posto $C_2$ dove $C_f=(1/C_1+1/C_2)^-1$
$V(C_2)=Q/C_2=(C_(f)*V)/C_2=(xepsilon_rV)/(epsilon_r(h-x)+x)=75V$
per sentirmi piu' tranquillo nel frattempo che escono i risultati posto un paio d'esercizi che non sono al cento percento sicuro.
Un condensatore a facce piane e parallele (avente superficie $Sigma$ e distanti $h$) viene caricato mantenendo una differenza di potenziale $V=V_A-V_B$ tra le armature. SUccessivamente una lastra di dielettrico, di costante dielettrica relativa $epsilon_r$, viene inserito tra le armature. Tale lastra ha la medesima superficie $Sigma$ delle armature e spessore $x
$C_i=epsilon_0Sigma/h,C_f=((h-x)/(epsilon_0Sigma)+x/(epsilon_0epsilon_rSigma))^-1=(epsilon_0epsilon_rSigma)/(epsilon_r(h-x)+x)$
$C_f=2C_i rArr (epsilon_0epsilon_rSigma)/(epsilon_r(h-x)+x)=2epsilon_0Sigma/h rArr x=(epsilon_rh)/(2(epsilon_r-1))=7.5mm$
carica presente allo stato finale:
$Q=C_(f) *V$
differenza di potenziale ai capi del dielettrico, che ho posto $C_2$ dove $C_f=(1/C_1+1/C_2)^-1$
$V(C_2)=Q/C_2=(C_(f)*V)/C_2=(xepsilon_rV)/(epsilon_r(h-x)+x)=75V$
Risposte

Due dipoli di momenti $vecp_1$ e $vecp_2$ sono dispodti come in figura. Sapendo che per portare i due dipoli nella cofigurazione idicata in figura b) occorre compiere un lavoro $L$ determinare il modulo di $vecp_2$ eseguire i calcoli per $a=1m,p_1=10^-7Cm,L=5*10^-5j$
qui ho considerato $vecp_2$ mobile soggetto al campo $vecE_1$ di $vecp_1$;
$vecE_1=-p_1/(4piepsilon_0r^3)hatj
$U_i=-vecp_2*vecE_1=0
$U_f=-vecp_2(-vecp_1/(4piepsilon_0r^3))
$U_f-U_i=(p_1p_2)/(4piepsilon_0r^3)cos0°=L rArr p_2=(L4piepsilon_0(2a)^3)/(p_1)=4.5*10^-7Cm
poi c'è quello del cilindro che è il più facile lo posto giusto per chi vuole vedere come si svolge:
Un cilindro indefinito cavo, di raggio interno $2a$ e raggio esterno $3a$ è uniformemente carico con densità $rho$. si scelga l'asse x e una retta ortogonale all'asse del cilindro. a distanza a da tale asse, e parallelamente ad esso è disposto un filo rettilineo indefinito di sezione trascurabile, uniformemente carico con densità lineare $lambda$ ed intersecante l'asse x. si determini il valore di $rho$, sapendo che è nulla la risultante delle forze su una carica Q posta sull'asse x a distanza 8a dall'asse del cilindro. si eseguano i calcoli per $lambda=5*10^-8C/m, a=2cm$
$Phi_c=2rpihE rArr E2rpih=(pi(9a^2-4a^2)hrho)/(epsilon_0) rArr E_c=(5a^2rho)/(2repsilon_0)
$Phi_f=2rpihE rArr E2rpih=(lambdah)/epsilon_0 rArr E_f=lambda/(2rpiepsilon_0)
$F_1+F_2=0 rArr (Q5a^2rho)/(2epsilon_(0)8a)=-(Qlambda)/(rpiepsilon_(0)7a)rArr rho=-8/(35)*lambda/(pia^2)=-8/(35)*(5*10^-8)/(pi2^2)=-0.9(nC)/m^3
Un cilindro indefinito cavo, di raggio interno $2a$ e raggio esterno $3a$ è uniformemente carico con densità $rho$. si scelga l'asse x e una retta ortogonale all'asse del cilindro. a distanza a da tale asse, e parallelamente ad esso è disposto un filo rettilineo indefinito di sezione trascurabile, uniformemente carico con densità lineare $lambda$ ed intersecante l'asse x. si determini il valore di $rho$, sapendo che è nulla la risultante delle forze su una carica Q posta sull'asse x a distanza 8a dall'asse del cilindro. si eseguano i calcoli per $lambda=5*10^-8C/m, a=2cm$
$Phi_c=2rpihE rArr E2rpih=(pi(9a^2-4a^2)hrho)/(epsilon_0) rArr E_c=(5a^2rho)/(2repsilon_0)
$Phi_f=2rpihE rArr E2rpih=(lambdah)/epsilon_0 rArr E_f=lambda/(2rpiepsilon_0)
$F_1+F_2=0 rArr (Q5a^2rho)/(2epsilon_(0)8a)=-(Qlambda)/(rpiepsilon_(0)7a)rArr rho=-8/(35)*lambda/(pia^2)=-8/(35)*(5*10^-8)/(pi2^2)=-0.9(nC)/m^3
grazie a chi gli vuole dare un'occhiata
Il primo esercizio dovrebbe essere giusto, Michele.
Nel secondo, non mi quadra la relazione:
$vec(E_1)=-(vec(p_1))/(4piepsilon_0r^3) hatj$...
Cosa sarebbe il secondo membro di questa equazione?
Compaiono due vettori, il versore $hatj$ e il vettore $vec(p_1)$...
Nel secondo, non mi quadra la relazione:
$vec(E_1)=-(vec(p_1))/(4piepsilon_0r^3) hatj$...
Cosa sarebbe il secondo membro di questa equazione?
Compaiono due vettori, il versore $hatj$ e il vettore $vec(p_1)$...
Anche il terzo mi sembra corretto.
Anzi, ora che ci penso bisogna vedere
se le due forze agenti (nel terzo esercizio)
sono parallele o no... NON è assolutamente vero che il modulo
della somma di due vettori è la somma
dei moduli! Cosa che ha detto una volta
Quattromini all'esercitazione, che mi ha
stupito parecchio... Il procedimento è giusto comunque,
forse c'è una svista proprio nell'ultima parte.
se le due forze agenti (nel terzo esercizio)
sono parallele o no... NON è assolutamente vero che il modulo
della somma di due vettori è la somma
dei moduli! Cosa che ha detto una volta
Quattromini all'esercitazione, che mi ha
stupito parecchio... Il procedimento è giusto comunque,
forse c'è una svista proprio nell'ultima parte.
si ho modificato, naturalmente in quella relazione $p_1$ è solo il modulo
Forse nel primo esercizio non volevi scrivere $vec(p_1)$ nella
formula di $vec(E_1)$, ma $p_1$.
formula di $vec(E_1)$, ma $p_1$.
Ecco...

mi stupisce che ti stupisce una cosa del genere!
$vecA:=(a_x,a_y)
$vecB:=(b_x,b_y)
$|vecA|+|vecB|!=|vecA+vecB| rArr sqrt(a_x^2+a_y^2)+sqrt(b_x^2+b_y^2)!=sqrt((a_x+b_x)^2+(a_y+b_y)^2) hArr a_x-b_x!=0 vvv a_y-b_y!=0
forse c'entra qualcosa con qualche disuguaglianza notevole?
$vecA:=(a_x,a_y)
$vecB:=(b_x,b_y)
$|vecA|+|vecB|!=|vecA+vecB| rArr sqrt(a_x^2+a_y^2)+sqrt(b_x^2+b_y^2)!=sqrt((a_x+b_x)^2+(a_y+b_y)^2) hArr a_x-b_x!=0 vvv a_y-b_y!=0
forse c'entra qualcosa con qualche disuguaglianza notevole?
Sì, infatti, presi $x,y in RR^n$, si ha:
$||\mathbf(x)+\mathbf(y)||<=||\mathbf(x)||+||\mathbf(y)||
$||\mathbf(x)+\mathbf(y)||<=||\mathbf(x)||+||\mathbf(y)||
comunque nel caso del terzo esercizio (cilindro) i campi sono entrambi normali alle superfici, che sono tra loro parallele, quindi possiamo sommare direttamente i loro moduli
Ok, se sono paralleli ed equiversi allora è corretto.
perfetto grazie geniaccio!

Eh eh... Ma dai!!!

Tieni a mente questa formula:
dati $\mathbf(a), \mathbf(b) in RR^n$, allora
$\mathbf(||a+b||)=\mathbf(sqrt((a+b)*(a+b)))
dove al solito con $\mathbf(u*v)$ si denota
il prodotto scalare dei vettori u e v.
dati $\mathbf(a), \mathbf(b) in RR^n$, allora
$\mathbf(||a+b||)=\mathbf(sqrt((a+b)*(a+b)))
dove al solito con $\mathbf(u*v)$ si denota
il prodotto scalare dei vettori u e v.
"micheletv":
mi stupisce che ti stupisce una cosa del genere!
Aspetta... Mi sa che mi sono espresso male... E' Quattromini
che ha detto "il modulo della somma è la somma dei moduli"
mi sembra due venerdì fa all'esercitazione... E' di questa frase
che mi ero stupito!!!

ahhhh, tutto chiaro adesso
sai questa formula che mi hai detto ci ho pensato su ma non riesco a capirla.. cosa significa il doppio modulo? forse si usa questa notazione per indicare il modulo di un vettore?
Sì, si usa questa notazione per indicare
la norma, modulo, intensità, lunghezza
o come la vuoi chiamare...
In fondo la formula che ho postato
non è niente di speciale, infatti
dato un vettore $vecu$, si ha: $||vecu||=sqrt(vecu*vecu)$
per il fatto che $vecu*vecu=||vecu||^2$ per come
è definito il prodotto scalare.
la norma, modulo, intensità, lunghezza
o come la vuoi chiamare...
In fondo la formula che ho postato
non è niente di speciale, infatti
dato un vettore $vecu$, si ha: $||vecu||=sqrt(vecu*vecu)$
per il fatto che $vecu*vecu=||vecu||^2$ per come
è definito il prodotto scalare.