Th. Thevenin
Ciao! Qualcuno può aiutarmi con quest'esercizio? Grazie! 

Il deviatore a $t=0$, quando la situazione stazionaria iniziale è già stabilita, passa dalla posizione 1 alla 2. Si calcoli l'espressione della corrente $i(t)$ che scorre nell'induttore $L$, indicandone il verso.
Io ho cercato di calcolarmi $R_(eq), f_(eq)$ nel modo qui di seguito, (indicando in rosso un elemento che non ho considerato perché, per $t<0$, non vi passava corrente).

Ottenute $R_(eq), f_(eq)$ e da cui $I_0$, poi però non so continuare. Il Prof. fa così:

Non capisco in base a cosa inverte le posizioni dell'induttore e di quella resistenza che prima non avevo considerato (rosso).


Il deviatore a $t=0$, quando la situazione stazionaria iniziale è già stabilita, passa dalla posizione 1 alla 2. Si calcoli l'espressione della corrente $i(t)$ che scorre nell'induttore $L$, indicandone il verso.
Io ho cercato di calcolarmi $R_(eq), f_(eq)$ nel modo qui di seguito, (indicando in rosso un elemento che non ho considerato perché, per $t<0$, non vi passava corrente).

Ottenute $R_(eq), f_(eq)$ e da cui $I_0$, poi però non so continuare. Il Prof. fa così:

Non capisco in base a cosa inverte le posizioni dell'induttore e di quella resistenza che prima non avevo considerato (rosso).
Risposte
"Bubbino1993":
Non capisco in base a cosa inverte le posizioni dell'induttore e di quella resistenza
In base alla consapevolezza che nulla cambia scambiando la posizione di due bipoli in parallelo.
OK, e stessa cosa vale per bipoli in serie. Però prendendo un circuito inventato...

I resistori cerchiati sono in parallelo, però se li scambio e poi applico Kirchhoff alla 2° maglia, ottengo una corrente diversa...

I resistori cerchiati sono in parallelo, però se li scambio e poi applico Kirchhoff alla 2° maglia, ottengo una corrente diversa...
"Bubbino1993":
... Però prendendo un circuito inventato...
I resistori cerchiati sono in parallelo
Quei due resistori non sono in parallelo.
Oddio, è vero, scusami! Sono andato un attimo in cortocircuito! (a forza di calcolare $R_(eq)$ con il th. Thevenin, è anche normale!)
... OK, allora ho capito: scambiando la posizione di 2 bipoli in parallelo o in serie, la situazione rimane uguale...

In quest'altro esercizio sul th. Thevenin, devo appunto esprimere (senza calcoli numerici) l'impedenza e la tensione equivalenti.

L'unica cosa che non capisco è cosa significhi quella "N" nell'espressione di Za.

Riguardo il resto, in realtà ho risolto quest'esercizio in modo leggermente diverso da quanto indicato perché, ad esempio, ho poi raccolto anche altre impedenze: Za e Z5 in serie, ed il loro risultato in parallelo con Z2. Ho ottenuto una sola maglia, alla quale ho applicato la solita legge delle maglie per calcolarmi Im1. Poiché -1=Zeq*Im1, ottengo: $Z_(EQ)=-1/(I_(M1))$. Al prof, esce $Z_(EQ)=-1/(I_(M2))$, ma solo perché ha considerato 2 maglie. E di lì poi: Eeq... Potresti spiegarmi il significato di quella "N"? Grazie!
PS: Ho notato che, a volte, il prof usa i simboli $barZ$ per indicare le impedenze (non c'entra il coniugato). Dev'essere un altro di quei formalismi di cui mi avevi parlato anche l'altra volta (in quel caso, sul segno delle reattanze capacitive). Ciao!

L'unica cosa che non capisco è cosa significhi quella "N" nell'espressione di Za.

Riguardo il resto, in realtà ho risolto quest'esercizio in modo leggermente diverso da quanto indicato perché, ad esempio, ho poi raccolto anche altre impedenze: Za e Z5 in serie, ed il loro risultato in parallelo con Z2. Ho ottenuto una sola maglia, alla quale ho applicato la solita legge delle maglie per calcolarmi Im1. Poiché -1=Zeq*Im1, ottengo: $Z_(EQ)=-1/(I_(M1))$. Al prof, esce $Z_(EQ)=-1/(I_(M2))$, ma solo perché ha considerato 2 maglie. E di lì poi: Eeq... Potresti spiegarmi il significato di quella "N"? Grazie!
PS: Ho notato che, a volte, il prof usa i simboli $barZ$ per indicare le impedenze (non c'entra il coniugato). Dev'essere un altro di quei formalismi di cui mi avevi parlato anche l'altra volta (in quel caso, sul segno delle reattanze capacitive). Ciao!
"Bubbino1993":
...L'unica cosa che non capisco è cosa significhi quella "N" nell'espressione di Za.
Se non ci fai capire cosa siano Z3 e Z4 penso sarà difficile capirlo e poi da dove arrivano quelle due righe di codice? ...
"Bubbino1993":
... ho poi raccolto anche altre impedenze: Za e Z5 in serie, ed il loro risultato in parallelo con Z2.
Non è possibile fare quel parallelo visto l'accoppiamento fra i due rami 1 e 2.
"Bubbino1993":
...PS: Ho notato che, a volte, il prof usa i simboli $barZ$ per indicare le impedenze (non c'entra il coniugato). Dev'essere un altro di quei formalismi di cui mi avevi parlato anche l'altra volta (in quel caso, sul segno delle reattanze capacitive).
Certo, a volte, specie in passato, si usava la barra superiore per indicare sia i fasori sia gli operatori complessi, poi c'è chi preferisce distinguere i primi dai secondi usando un punto superiore per gli operatori complessi, ed infine, volendo seguire le indicazioni IEC, sarebbero da usare barre inferiori per entrambi, ma nessuno che io sappia usa quella notazione. Quel che è certo, come ti dicevo, è che in Elettrotecnica non si usa la barra superiore per indicare il coniugato.
OK, certo, allora mi fermo al raccoglimento in serie di Z5 e Za.
Sì, scusa, Z3 e Z4 sono 2 impedenze in parallelo. Per sbaglio, ho allegato il circuito già semplificato. Comunque Z3 stava al posto di Za, e Z4 stava su un ramo a questo in parallelo. Insomma, dal parallelo di Z3 e Z4, si ottiene Za. Il codice che ho allegato è parte dello svolgimento del prof (in qualche esercizio, lo mette). Non capisco perché "N". Grz!
Sì, scusa, Z3 e Z4 sono 2 impedenze in parallelo. Per sbaglio, ho allegato il circuito già semplificato. Comunque Z3 stava al posto di Za, e Z4 stava su un ramo a questo in parallelo. Insomma, dal parallelo di Z3 e Z4, si ottiene Za. Il codice che ho allegato è parte dello svolgimento del prof (in qualche esercizio, lo mette). Non capisco perché "N". Grz!
"Bubbino1993":
... Non capisco perché "N".
Perché il tuo prof usa Mathematica e quel
$N[\text{expr}]$
fornisce il valore numerico dell'espressione fra parentesi quadre, evitando la ricerca di una più corretta forma simbolica.
Aaah, OK, meglio così... Grazie!
